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Le attività svolte in AnsaldoBreda, come in molte altre grandi imprese, sono regolate da una moltitudine di processi aziendali, principalmente raccolti e curati dalla funzione Assi- curazione Qualità (AQU).

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2 Processi

2.1 Processi in AnsaldoBreda

Le attività svolte in AnsaldoBreda, come in molte altre grandi imprese, sono regolate da una moltitudine di processi aziendali, principalmente raccolti e curati dalla funzione Assi- curazione Qualità (AQU).

Nell'ambito della nostra trattazione saranno presi in considerazione esclusivamente i pro- cessi afferenti all'ente Documentazione, ed in particolare tutti quei processi relativi al prodotto oggetto della seguente tesi, ovvero il Catalogo Illustrato delle Parti.

Una fornitura di veicoli ferroviari ha origine con la partecipazione ad una gara d'appalto, per la quale vengono preparate prima un'offerta tecnica, ed a seguire una proposta com- merciale. L'offerta tecnica viene stilata sulla base del "Capitolato di Gara", documento riepilogativo dei requisiti richiesti dal cliente, con l'intento di dimostrare la completa sod- disfazione di ogni requisito. Successivamente viene redatta la proposta commerciale con la quale si intende comunicare l'ammontare pecuniario richiesto.

Le offerte tecniche dei partecipanti alla gara d'appalto vengono consegnate in busta chiusa e vengono aperte solo il giorno della valutazione. Il cliente avrà in carico di stilare una classifica delle proposte commerciali in ordine crescente (ovvero partendo dalla proposta economicamente più vantaggiosa) e di esaminare l'offerta tecnica corrispondente alla prima posizione in classifica. Se quest'ultima viene valutata essere compliant, ovvero con- forme con la specifica dei requisiti, allora viene chiuso il Contratto con il fornitore vin- cente.

Nel caso in cui l'offerta tecnica presenti alcune non conformità, o inesattezze di qualsivo- glia genere, il modo di procedere può essere uno o più tra i seguenti:

• vengono richiesti chiarimenti al proponente;

• vengono riprese in considerazione proposte meno competitive economicamente e si

(2)

• viene squalificato il proponente;

Una volta siglato il Contratto ha inizio la fase di sviluppo del progetto, quale durante la quale il fornitore scelto ha l'onere di realizzare i prodotti ed i servizi definiti nelle modalità e nella tempistica stabilite nel contratto, pena il pagamento di penali contrattuali.

2.2 Processi in carico all’ente Documentazione

Le attività di cui è responsabile l’ente Documentazione si possono suddividere nelle seguenti fasi operative:

1. Fase di offerta;

2. Fase di sviluppo progetto;

- Fase di sviluppo della manualistica;

- Fase di assegnazione fornitura della manualistica;

- Fase di sviluppo dell’addestramento;

- Fase di assegnazione fornitura dell’addestramento;

2.2.1 Fase di offerta

La fase di offerta consiste nell'individuare risposte alle specifiche contenute in un capito- lato tecnico, unitamente ad una valutazione dei costi necessari alla realizzazione dei docu- menti e dell'attività di addestramento preventivata.

In questo ambito si inserisce la figura aziendale del Coordinatore Tecnico di Offerta, il quale ha in carico di trasmettere il Capitolato di Gara ai vari Dipartimenti. In seguito alla ricezione del Capitolato è possibile che qualche dipartimento richieda chiarimenti o abbia necessità di maggiori dettagli in merito ai requisiti di loro competenza. Quindi la man- sione centrale del coordinatore tecnico di offerta è quella di raccogliere e presentare le richieste provenienti dai vari dipartimenti coinvolti, e successivamente quella di redigere l'offerta tecnica assemblandone le diverse parti preparate dai vari dipartimenti, unita- mente alla stima dei costi da sostenere per la fornitura specifica.

Nel dettaglio l’attività si sviluppa come segue:

1. Il Coordinatore d'Offerta trasmette copia del capitolato tecnico all'ente Documenta- zione.

2. L'ente individua i requisiti di propria competenza e decide in merito all'impostazione

delle attività coerentemente alla tipologia di prodotto ed allo specifico cliente.

(3)

3. In alcuni casi il capitolato tecnico contiene informazioni insufficienti, oppure in caso contrario presenta troppi vincoli, contraddizione con il rischio di trovare conflitti e contraddizioni. In questi casi è opportuno attendere delucidazioni in merito alle incer- tezze riscontrate.

4. Nell'eventualità siano sorti ulteriori dubbi si procede alla preparare di un elenco di domande, la quali è opportuno siano in numero limitato, chiare, e scelte con estrema cura al fine di evitare motivi di scontro.

5. Le domande vengono inviate al Coordinatore d'Offerta, il quale ne verifica la coe- renza e la consistenza;

6. Il Coordinatore integra le precedenti con le altre domande provenienti dagli altri dipartimenti, domande stilando quindi l'elenco complessivo di domande

Figura 2-1. Ente documentazione - fase di offerta

7. L'elenco completo di domande solitamente deve essere presentato al cliente entro una data limite, pena la loro inaccettabilità.

Documentazione Cliente Coordinatore

d’Offerta

Capitolato Tecnico 1

Elenco domande

Processo Decisione Documento Archivio

Inizio/Fine dati 5

Individuazione requisiti

Necessità chiarimenti ?

3

SI 2

NO

Redazione elenco domande 4

Risposte 8

Preparazione costi documentazione Preparazione

offerta tecnica Offerta tecnica

documentazione

Costi documentazione

Archivio storico

Offerta tecnica Proposta economica

legenda

9

10

11

12

14 13 Preparazione elenco

domande globale Elenco domande 7

6

(4)

8. Il cliente, in seguito alla ricezione dell'elenco di domande, distribuisce il documento completo di tutte le risposte a tutte le aziende contendenti partecipanti all'appalto, in modo da garantire l'imparzialità della gara.

9. Conseguentemente alla risoluzione delle incertezze riscontrate, l'ente procede alla ste- sura dell'offerta tecnica, nella quale illustra le attività e le modalità pianificate per soddisfare i requisiti del capitolato di propria competenza. Eventuali non conformità esplicitamente dichiarate potrebbero compromettere l'esito della gara, sono perciò fortemente da evitare.

10.L'offerta tecnica viene accompagnata da una stima dei costi necessari per sostenerla, non del prezzo la cui valutazione è di esclusiva competenza del reparto commerciale.

11.A supporto della preparazione dell'offerta tecnica e della stima dei relativi costi, l'ente Documentazione dispone di un vasto archivio documentale, frutto di decenni di atti- vità.

12.Il documento di offerta tecnica viene consegnato al Coordinatore d'Offerta, il quale ha in onere la sua verifica e può segnalare eventuali modifiche. Tale documento costitui- sce inoltre ad arricchire l'archivio storico.

13.Il documento contenente la stima dei costi passa anch'esso al Coordinatore, il quale può richiedere maggiore dettaglio o suggerire di applicare riduzioni laddove risulta di non essere particolarmente competitivi. Analogamente al documento di offerta tec- nica, anche questo documento viene memorizzato nell'archivio storico.

14.Ogni dipartimento provvede alla consegna delle loro offerte tecniche, le quali convo- gliano nell'Offerta Tecnica e nella Proposta Economica complessive, che in seguito a raffinazioni successive raggiungeranno la forma definitiva e saranno quindi conse- gnate al cliente.

2.2.2 Fase di sviluppo della manualistica

In seguito all'acquisizione di una commessa è necessario sviluppare le attività per garan- tire la manualistica e l'addestramento previsti dal Contratto.

A tal fine deve essere valutata, in relazione ai carichi di lavoro, alle specificità contrattuali ed ad altri fattori, la necessità di sviluppare la manualistica (interamente od in parte), uti- lizzando risorse interne oppure attraverso il ricorso ad un fornitore esterno (decentrato).

Nel caso in cui l'esito della valutazione prevede l'impiego di risorse esterne si procede come indicato nel prossimo paragrafo.

Diversamente, nel caso in cui si decida di sviluppare internamente la documentazione, l'attività si sviluppa come descritto in seguito:

1. L'attività inizia dalla raccolta del materiale da parte dell'ente Documentazione

(5)

2. La sorgente principale di informazioni proviene dall'azienda stessa, la quale sviluppa direttamente alcuni apparati e provvede all'integrazione del veicolo. I dipartimenti coinvolti in questa raccolta di informazione sono:

- PRG/MEC: progettazione meccanica, carrelli, cassa

- PRG/ELE: progettazione propulsione, elettrica, controllo e diagnostica integrata - PRG/VEC: progettazione veicolo, impianti di bordo e design di veicolo. Studi

RAMs.

3. Per quanto riguarda gli impianti acquistati all’esterno, i fornitori (Vendors) provve- dono ad inviare copia dei documenti di progetto e/o dei manuali riguardanti le parti di fornitura. Questi manuali includono solitamente: brochure commerciali, manuale d’uso, manuale di manutenzione, catalogo illustrato delle parti.

4. Il Dipartimento aziendale Service (SER) cura e mantiene la lista di parti di ricambio contrattuale, la quale deve essere mappata nel Catalogo Illustrato delle Parti

Figura 2-2. ente Documentazione - fase di sviluppo manualistica

Documentazione (DOC)

Cliente Progettazione (PRG)

SI

NO Redazione bozza

5

Documentazione 1a edizione 11

Implementazione correzioni

Service (SER)

Raccolta materiale

Archivio documentazione

Fornitori materiali (Vendors)

1

Documenti progetto

6

Lista parti ricambio 4

Documenti progetto 3a

Manuali 3b

Necessità correzioni ?

9

10

Commenti Cliente 12

Richiesta informazioni

aggiuntive

SI

NO Documentazione

bozza

Valutazione commenti cliente

Richiesta verifica bozza

13

Documento approvato

?

Implementazione modifiche

Informazioni aggiuntive

Informazioni aggiuntive SI

NO Necessità informazioni

aggiuntive

?

FINE

2

7 8

14 16

17

18a 18c

19

20 15

Informazioni aggiuntive 18b

(6)

5. Attraverso le informazioni raccolte è possibile effettuare la redazione interna dei manuali, in versione bozza, previsti dalla fornitura.

6. Al fine di ottimizzare la redazione sia come tempi che come qualità, si utilizza l'archi- vio storico, tramite il quale si può attingere a contenuti e strutture di manuali prece- dentemente implementate, le quali si riconducono a limitate categorie consolidate.

7. Dall'attività di redazione viene prodotta la documentazione in versione "draft"

(bozza).

8. La bozza così prodotta viene inviata all'ente progettazione per la verifica dei conte- nuti. In genere il referente è il Project Engineer (PE), che provvede a distribuire la documentazione ai vari sistemisti per la verifica delle parti di loro competenza.

9. L'esito della verifica può eventualmente condurre alla necessità di correzioni, nel qual caso vengono annotate sulla bozza stessa sotto forma di commenti puntuali.

10.Nel caso la verifica abbia riscontrato la necessità di modifiche, queste vengono intro- dotte in questa fase.

11.Dopo aver affrontato la verifica da parte dell'ente Progettazione e l'eventuale imple- mentazione delle correzioni, viene rilasciata la prima edizione della documentazione, pronta per l'invio al cliente.

12.Il cliente, in seguito alla ricezione della documentazione in prima edizione, prepara un elenco di commenti, generali e/o puntuali inerenti al materiale ricevuto.

13.I commenti vengono valutati dall'ente Documentazione e processati ciascuno a seconda dei risultati ottenuti.

14.In questa fase viene valutato lo “stato di approvazione” del cliente, che in genere è classificato come uno dei seguenti:

- Approvato.

- Approvato con commenti. Sono necessarie correzioni minori

- Non approvato. Sono necessarie correzioni o modifiche significative.

15.Nel caso in cui il documento sia stato approvato dal cliente, le attività si concludono ed il documento è considerato in versione finale.

16.Nel caso in cui il documento non sia stato approvato, le correzioni richieste possono comportare o meno la necessità di informazioni aggiuntive. In caso negativo si passa ad implementare le modifiche.

17.Nel caso in cui si rendano necessarie informazioni aggiuntive l'ente Documentazione provvede a preparare delle richieste puntuali per i vari destinatari.

18.Le richieste di informazioni aggiuntive o semplici chiarimenti, possono essere dirette agli enti della Progettazione, al Service oppure ai fornitori di materiale (Vendors).

19.Sia che siano state richieste ed ottenute informazioni aggiuntive, sia che non ce ne

fosse necessità, in questa fase l'ente Documentazione provvede ad implementare le

modifiche richieste dal cliente, oppure a fornire chiarimenti per sostenere le scelte

operate.

(7)

20.Il risultato dell'attività precedente è il rilascio del documento in edizione "finale", il quale viene inviato al cliente. In alcuni casi unitamente al documento viene inviata anche una lettera di risposte puntuali ai commenti, che illustra e descrive le modifiche apportate alla documentazione.

Il cliente risponde quindi con i propri commenti (come al punto 12.) ed il Ciclo può ripe- tersi finché la documentazione non risulta Approvata.

A chiusura di questo processo è necessario puntualizzare maggiormente su due elementi chiave, esterni all’ente Documentazione:

• Piano RAM/LCC: rappresenta il piano di manutenzione, sulla base del quale ven- gono redatte le procedure di manutenzione e può essere considerato l’indice stesso dei manuali di manutenzione. In base al piano di manutenzione e conseguentemente nello sviluppo dei manuali, le procedure di manutenzione sono solitamente suddivise in diverse tipologie:

- Manutenzione schedulata: manutenzione preventiva, revisione generale - Manutenzione correttiva: ricerca guasti, sostituzione, riparazione, collaudo

• Project Engineer (PE): è una figura aziendale responsabile della configurazione del veicolo. Rappresenta il referente per tutti gli ingegneri sistemisti del veicolo, possiede le competenze per assumersi decisioni tecniche problematici nel caso di verifichino problematiche urgenti. Tra le sue mansioni c’è quella di curare le modifiche alla con- figurazione, dalla fase di proposta a quella di congelamento nei documenti di progetto aggiornati. Al fine di mantenere la configurazione del veicolo coerente con quella descritta dalla manualistica è necessario che le modifiche vengano prontamente inol- trate verso l’ente Documentazione, al fine di valutarne l’impatto.

2.2.3 Fase di assegnazione fornitura della manualistica

Nel caso di ricorso a risorse esterne, è necessario selezionare un fornitore di documenta- zione in base a criteri univoci e trasparenti.

In questo ambito è necessario introdurre il Dipartimento aziendale degli Approvigiona- menti (APP), il quale nell’ambito delle attività relative alla documentazione e addestra-

mento ha le seguenti responsabilità:

• trasmettere ai fornitori di materiali (Vendors) le specifiche disposte dall’ente Docu- mentazione al fine di definire le informazioni da ottenere per sviluppare la manuali- stica di competenza;

• trasmettere ai fornitori di documentazione (Suppliers) le specifiche tecniche allegan- dole alle richieste di Offerta, che definiscono l’impostazione ed il contenuto delle atti- vità richieste;

• fornire l’interfaccia di feedback sui Vendors e sui Suppliers, affinché le attività svolte

(8)

• trasmettere all’ente Documentazione copia degli Ordini di Acquisto stipulati.

Nel dettaglio le attività di questo processo si svolgono come descritto in seguito:

1. L’ente Documentazione prepara la “Specifica tecnica di fornitura manualistica” con- tenente i requisiti per il fornitore di manualistica;

2. Il Capitolato tecnico è la fonte principale da cui vengono tratte le informazioni per preparare la specifica tecnica.

Figura 2-3. ente Documentazione - fase assegnazione sviluppo della manualistica

3. La specifica viene inviata all’ufficio Approvigionamenti, che provvede a prepara la Richiesta di Offerta (RdO), da inviare ad un elenco di candidati fornitori;

4. La RdO include la codifica delle attività in oggetto ed i programmi di consegna.

5. I candidati fornitori di manualistica (Suppliers) preparano un’Offerta in base alla loro struttura e alla loro esperienza nel campo.

6. L’Offerta si compone di un’offerta tecnica, contenente i dettagli con cui il candidato fornitore intende soddisfare i requisiti, accompagnata da un’offerta economica per fornire tale prestazione;

7. L’Offerta economica viene ricevuta e valutata dagli Approvigionamenti.

Documentazione (DOC) Approvigionamento (APP)

Specifica tecnica fornitura manualistica

Fornitori documentazione

(Suppliers)

1

Offerta tecnica Offerta economica

6b

Valutazione offerte tecniche 9

Capitolato tecnico

2 preparazione

Richiesta di Offerta (RdO) 3

6a

Preparazione offerta

Valutazione offerte economiche 7

5

valutazione congiunta

storico forniture

storico fornitori

preparazione Odine di acquisto

Ordine di acquisto

Inizio attività [Fornitore selezionato]

Richiesta di Offerta 4

8

10

11

12 13

(9)

8. L’esito delle valutazioni tecnica ed economica dà origine ad una classifica dei candi- dati fornitori ed ad una conseguente preparazione dell’Ordine di acquisto da parte degli Approvigionamenti per il fornitore selezionato come vincente della gara d’appalto.

9. L’Ordine di acquisto rappresenta il rapporto contrattuale tra AnsaldoBreda ed il Forni- tore selezionato.

10.Il Fornitore selezionato, al ricevimento dell’Ordine, dà inizio alle attività secondo il programma stipulato. Le attività consisteranno nello sviluppo della manualistica descritta nella specifica tecnica.

11.Alla valutazione economica contribuiscono eventuali caratteristiche di merito dei candidati fornitori, ovvero qualifiche, carichi di lavoro in essere, conoscenze specifi- che del mercato e del cliente.

12.L’Offerta tecnica viene invece valutata dall’ente Documentazione stesso.

13.Alla valutazione tecnica concorrono eventuali caratteristiche di merito dei candidati fornitori, ovvero la qualità delle forniture precedenti, il rispetto dei programmi di con- segna precedenti, gli strumenti di lavoro utilizzati e i profili messi in campo nella redazione, etc.

2.2.4 Fase di sviluppo dell’addestramento

Allo stesso modo di quanto precedentemente descritto riguardo alla manualistica, anche per l’addestramento deve essere valutata, in relazione ai carichi di lavoro, alle specificità contrattuali ed ad altri fattori, la necessità di sviluppare l’addestramento (interamente od in parte), utilizzando risorse interne oppure attraverso il ricorso ad un fornitore esterno (decentrato).

Nel caso in cui l’esito della valutazione preveda l’impiego di risorse esterne si procede come indicato nel prossimo paragrafo.

Diversamente, nel caso in cui si decida di sviluppare internamente l’addestramento, l’atti- vità si sviluppa come descritto in seguito.

All'interno dell'ente documentazione le attività sono principalmente divise in due macro-

processi, generalmente in carico a due figure professionali differenti: l'istruttore (o più

istruttori) che si occupa di preparare e successivamente svolgere il corso di addestra-

mento, ed un manager con l'onere di redigere e condividere con il cliente il programma

dei corsi, e di gestire il rapporto con i fornitori in caso di loro compartecipazione.

(10)

Figura 2-4. ente Documentazione - fase di sviluppo addestramento

Vediamo per prima l’attività dell’Istruttore (/ist):

1. L’istruttore ad inizio attività deve raccogliere il materiale necessario, ovvero tutte le informazioni tecniche e di contorno al corso che dovrà preparare.

2. La manualistica sviluppata per il progetto stesso è la principale fonte di informazione, in quanto rappresenta l’opera di raffinamento delle informazioni grezze ottenuto attra- verso le attività precedentemente descritte di sviluppo della manualistica.

3. Nel caso in cui al tempo della raccolta di informazioni la manualistica non dovesse essere disponibile, l'istruttore dovrà accontentarsi di raccogliere i documenti di pro- getto (in genere gli stessi che vengono utilizzati per lo sviluppo della manualistica).

4. Analogamente le informazioni dei fornitori di materiali (Vendors) dovranno essere raccolte attraverso i relativi documenti di progetto e manuali.

Documentazione (DOC)

Cliente Progettazione (PRG)

Preparazione documentazione

didattica 5/ist

Programma addestramento

(proposta) Raccolta materiale

Fornitori materiali (Vendors)

1/ist

Documenti progetto Documenti progetto 4a/ist

Manuali 4b/ist

Commenti Cliente 3/man Documentazione

didattica

Implementazione modifiche

Svolgimento addestramento

3/ist

6/ist

5/man

Istruttore (esecuzione) Manager (gestione)

Preparazione programma addestramento

1/man

SI

NO Richieste modifiche 4/man

Programma addestramento

(finale) 6/man

Preparazione logistica corsi

SI

NO Richiesto coinvolgimento

fornitori 7/man Preparazione

istruttore

Impegnativa partecipazione

corsi 9/man

Manualistica 2/ist

2/man

8/man 7/ist

Supporto addestramento

8/ist

10/man

(11)

5. Successivamente alla raccolta del materiale necessario l'istruttore provvede a prepa- rare la documentazione didattica di cui si servirà durante i corsi.

6. La documentazione didattica, che solitamente consiste principalmente in presenta- zioni in formato power-point ed in estratti di manuali di uso e manutenzione, può includere all'occorrenza schemi a blocchi, schemi idraulici ed elettrici, che riassu- mono in modo efficace e sintetico il principio di funzionamento di un intero apparato.

Sono parte integrante della documentazione didattica anche un piano del corso (lesson plan) nel quale sono elencano gli argomenti da svolgere giorno con cadenza giorna- liera, un test di apprendimento, un registro per raccogliere le firme di presenza e moduli per raccogliere i commenti del cliente. La documentazione didattica viene infine normalmente sottomessa al cliente, anche se formalmente non è necessaria una sua approvazione.

7. Nel momento in cui è reso disponibile un planning dei corsi, seppur ancora in fase provvisoria, l'istruttore inizia a provvedere alla sua preparazione.

8. L'istruttore si reca presso le sedi del cliente e inizia lo svolgimento dei corsi attenen- dosi al programma di addestramento definito. Il cliente provvede a rendere disponi- bile sia un'aula per l'insegnamento dei principi teorici, sia un veicolo per le esercitazioni pratiche.

L’attività del Manager (/man) che ha in onere la redazione e la condivisione con il cliente del programma dei corsi si svolge nei seguenti punti:

1. Il manager prepara una bozza del programma di addestramento.

2. Il planning dei corsi viene generato con l'ausilio di Diagrammi di Gantt, la cui rappre- sentazione grafica permette di visualizzare un calendario attività dettagliato fino al livello ultimo degli argomenti da trattare, ed inoltre fornisce un valido strumento di supporto per il controllo di avanzamento del corso sia dal punto di vista della tempi- stica sia dal punto di vista degli argomenti.

3. Il cliente provvede ad inviare i propri commenti al programma ricevuto.

4. Il manager riceve i commenti del cliente e valuta se e quali modifiche sono richieste.

5. Se ci sono modifiche da operare, queste vengono implementate ed il programma di addestramento viene aggiornato di conseguenza.

6. Il programma di addestramento “finale” viene nuovamente sottomesso al cliente. A questo punto il cliente risponde con i propri commenti (come al punto 3/man) ed il Ciclo può ripetersi finché il piano di addestramento non risulta Approvato.

7. A seconda della tipologia di addestramento, ed in particolar modo per i corsi detta- gliati come ad esempio quelli di manutenzione, si rende necessario contattare i Forni- tori di materiali per richiede la loro partecipazione ai corsi con un istruttore qualificato a svolgere addestramento sull’apparato fornito.

8. Il fornitore risponde con la presa in carico dell’attività richiesta (normalmente già

inserita nel contratto di fornitura in qualità di servizio).

(12)

9. Quindi viene completato il programma di addestramento e si procede all’organizza- zione della logistica dei corsi, ovvero alla prenotazione dei mezzi di trasporto, degli alberghi, alla spedizione del materiale, etc.

10.A seconda della complessità, il manager può essere presente durante lo svolgimento dei corsi, soprattutto nelle fasi di apertura e chiusura degli stessi. Solitamente il cliente richiede la presenza di un dipendente AnsaldoBreda per tutta la durata dei corsi, sia esso un istruttore oppure un manager, in modo da evitare la situazione in cui gli istruttori dei Vendors vengano lasciati operare da soli. Inoltre la presenza del manager è utile per far fronte a tutti gli aspetti logistici e di supporto all’istruttore che è invece impegnato a tempo pieno nello svolgimento del corso.

2.2.5 Fase di assegnazione fornitura dell’addestramento

Nel caso di ricorso a risorse esterne, è necessario selezionare un fornitore di addestra- mento in base a criteri univoci e trasparenti.

La procedura di preparazione della Richiesta di Offerta, dell’allestimento della gara d’appalto tra i candidati fornitori, della valutazione delle Offerte tecniche ed economiche e dell’emissione dell’Ordine di acquisto in favore del Fornitore selezionato è del tutto ana- loga al caso della fornitura di manualistica, pertanto non sarà ripetuta.

Le attività oggetto di fornitura in questo caso comportano la messa a disposizione di uno o più istruttori qualificati, della loro preparazione e dell’organizzazione della logistica necessaria ad effettuare il corso presso le sedi del cliente. Inoltre solitamente è richiesta la preparazione di una collana di documentazione didattica a corredo della manualistica di riferimento.

2.2.6 Fase di traduzione ed interpretariato

Le attività di traduzione della manualistica ed interpretariato dei corsi di addestramento non sono state prese in considerazione negli schemi di flusso precedenti in quanto non direttamente influenzate dal progetto di questa tesi, tuttavia non possono essere omessi ai fini di una descrizione completa delle attività del dipartimento preso in esame. I clienti di AnsaldoBreda non sono sempre di madrelingua italiana o inglese, lingue per le quali sia la documentazione che l'addestramento viene fornito direttamente senza utilizzo di tradu- zione o interpretariato.

Ad esclusione quindi dell'italiano e dell'inglese, le attività di traduzione ed interpretariato

vengono opportunamente integrate nei flussi precedentemente illustrati, come avvenuto

(13)

negli ultimi recenti casi di gestione di lingue come quella norvegese, danese, svedese, fiamminga, spagnola e turca.

Per quanto riguarda la manualistica, alla fine del processo che vede l'approvazione della versione inglese (scelta generalmente come lingua tecnica condivisa), si procede alla tra- duzione dei documenti secondo le indicazioni contrattuali. Il cliente esamina i manuali tradotti, commentando la qualità sintattica e grammaticale. Una volta corretti tutti gli errori riscontrati, i documenti raggiungono lo stato di approvazione della versione tra- dotta, terminando il processo. La scelta di traduttori tecnicamente preparati è l'elemento chiave di questa parte di processo, per cui molto spesso viene fatta richiesta di traduzione di documenti di prova (translation trial) con il fine di effettuare una selezionare mirata alla scelta della prestazione di migliore qualità.

Durante l'addestramento invece l'istruttore si avvale di un interprete che provvede alla tra- duzione in tempo reale sia delle lezioni in classe che sul veicolo. La scelta dell'interprete spesso ricade su figure tecniche, tuttavia molto spesso vengono precedentemente inviate all'interprete copie della manualistica nella lingua originale (italiano o inglese), in modo che si possa preparare sulla terminologia tecnica specifica utilizzata durante i corsi.

2.3 Catalogo Illustrato delle Parti

2.3.1 Prodotti in carico all’ente Documentazione

Precedentemente è stata citata l'attività documentale tipica della manualistica, che di seguito è descritta nel dettaglio:

• Manuale di Condotta (o Driver’s Manual, oppure Operator’s Manual): include tutte le informazioni necessarie per permettere al personale che conduce il veicolo l’impiego corretto del sistema rotabile in condizioni di normale funzionamento ed in condizioni degradate.

• Manuali di Manutenzione: contengono le schede di manutenzione, normalmente clas- sificate o a seconda della programmazione in preventiva e correttiva, oppure a seconda della profondità dell’intervento in ordinaria e straordinaria.

- Manuale di Manutenzione Preventiva (o Scheduled Maintenance Manual): com-

prende le schede di manutenzione programmata, inclusi i controlli, le verifiche, le

regolazioni e la lubrificazione. La programmazione è normalmente espressa attra-

verso una frequenza di percorrenza chilometrica o temporale (ad esempio 1, 2, 3, 6,

12, 18, 24 mesi).

(14)

- Manuale di Manutenzione Correttiva (o Corrective Maintenance Manual):

comprende le schede di manutenzione non programmata, e deve quindi includere le procedure di riparazione relative a tutti quei guasti che possono avvenire in maniera sporadica sul veicolo. Le informazioni fornite includono gli attrezzi necessari, le prescrizioni di sicurezza, le istruzioni relative allo smontaggio, alla sostituzione e al successivo rimontaggio, ad eventuali tarature e collaudo finale.

- Manuale di Manutenzione Ordinaria (o di Primo Livello, o Running Mainte- nance Manual): include sia procedure schedulate che non schedulate, ma limitata- mente a quelle operazioni di complessità tale da non richiedere il deposito del rotabile in un’officina adeguata allo smontaggio di macro-apparati dal veicolo (come ad esempio la rimozione della cassa dal carrello). Tutte le procedure che possono essere fatte sul veicolo fermo, anche tra un turno e l’altro, ricadono in que- sto gruppo.

- Manuale di Manutenzione Straordinaria (o di Secondo Livello o Heavy Mainte- nance Manual): come per la ordinaria include sia procedure schedulate che non schedulate, ma in questo caso è necessario ricorrere al fermo di veicolo in un’offi- cina specializzata, in quanto le procedure da effettuare sono generalmente lunghe e complesse, e richiedono generalmente l’utilizzo di attrezzi speciali ed ingombranti.

- Manuale di Ricerca Guasti (o Troubleshooting): la diagnostica delle avarie ha lo scopo di localizzare ed isolare la parte guasta in sistemi complessi, laddove il sin- tomo riscontrato non implica automaticamente una causa precisa. Questo tipo di manuale riguarda soprattutto gli apparati elettrici-elettronici ed il risultato dell’ana- lisi prescritta attiva le operazioni di manutenzione correttiva correlate.

- Manuale di Revisione Generale (o Overhaul Manual): include le procedure sche- dulate di revisione completa di un apparato o di una parte. In questo tipo di proce- dura l'oggetto viene completamente disassemblato al fine di sostituire i componenti a seconda dell'usura riscontrata o della prescrizione, ed infine viene rimontato e verificato. Per la sua natura questo tipo di manuale può essere conglo- bato nel manuale di manutenzione preventiva, anche se di norma questo tipo di procedure ha frequenze molto lunghe (1, 2, 5, 10 anni) rispetto a quelle della manutenzione preventiva (ordinaria).

• Catalogo Illustrato delle Parti (o Illustrated Parts Catalogue): si tratta di un docu- mento che illustra, tramite un’alternanza di figure e liste, le parti costituenti il veicolo dal generale al particolare, a partire dagli assiemi superiori fino ai componenti ele- mentari. Nel dettaglio il catalogo delle parti è di norma strutturato come segue:

- introduzione e istruzioni per l’uso;

- indice delle tavole;

- schema a blocchi della configurazione del veicolo (top-down);

- tavole illustrate in vista assonometrica esplosa delle varie parti;

- tabelle componenti relative alle precedenti tavole figurate;

- indice generale delle parti con richiamo alle tavole di riferimento.

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2.3.2 Storia di IPC

Il Catalogo Illustrato delle Parti rappresenta uno degli strumenti di manutenzione più effi- caci a supporto degli esperti del settore. Infatti se da un lato le procedure di manutenzione descrivono in maniera dettagliata la sequenza delle operazioni da compiere per effettuare una riparazione, dall’altro le attività pratiche da effettuare risultano spesso simili tra loro, oltre che in numero relativamente limitato, tale da permettere la loro memorizzazione dopo qualche anno di esperienza nel campo.

Figura 2-5. IPC - lista componenti

Il Catalogo invece, essendo una raccolta di migliaia di parti diverse, risulta essere un indi- spensabile strumento di consultazione, che permette di individuare rapidamente la forma e la posizione di montaggio dei componenti oggetto di riparazione.

Inoltre la sua natura di “contenitore” di immagini e liste ordinate dal generale al partico- lare, permette un’immediata comprensione ed un minore carico cognitivo per gli addetti, facilitandone notevolmente lo svolgimento delle attività.

Negli anni il Catalogo non ha avuto modifiche importanti, in quanto i principi intuitivi su cui si basa questo documento sono fondamentalmente invariabili. Quello che si è modifi- cato nel tempo è soltanto la disponibilità di nuovi strumenti informatici, che ha migliorato

Documento identificativo

Edizione FEBBRAIO 2007

Catalogo n° X.XX.XXX Pag. 10

Cat. e progr.

FS

DESCRIZIONE

Riferim.

sulla tavola

C.D.

Fornit.

Codice Ditta Documento

Numero di pezzi in opera

Unità di conto numero

segno matr.

pos.

NOTE

a b c d e f g h i l

MONTAGGIO CACCIAPIETRE - LANCIASABBIA 1* 1 0020 AA02WB0 / AA02WB1 1 VEDI TAV. J

ASSIEME SOSPENSIONE PRIMARIA 2* 1 0020 AA02WAV 1 VEDI TAV. D

SALA MONTATA ANTERIORE 3* 1 0020 AA02WBU 1 VEDI TAV. B

TELAIO CARRELLO 4* 1 0020 AA02WAT 1 VEDI TAV. A

MONTAGGIO MOTORIDUTTORE 5* 1 0020 AA02WBB 1 VEDI TAV. H

MONTAGGIO ANTENNE 6* 1 0020 AA02WAZ 1 VEDI TAV. I

IMPIANTO FRENO PNEUMATICO 7* 1 0020 AA02WB5 1 VEDI TAV. M

ASSIEME ASTA DI TRAZIONE 8* 1 0020 AA02WAX 1 VEDI TAV. F

SALA MONTATA POSTERIORE 9* 1 0020 AA02WB3 1 VEDI TAV. C

IMPIANTO UNGIBORDO 10* 1 0020 AA02WB6 1 VEDI TAV. N

MESSA A TERRA E RITORNI DI CORRENTE 11* 1 0020 AA02WB7 1 VEDI TAV. O

IMPIANTO ELETTRICO B.T. 12* 1 0020 AA02WB9 1 VEDI TAV. K

ASSIEME SOSPENSIONE SECONDARIA 13* 1 0020 AA02WAW 1 VEDI TAV. E

MONTAGGIO FRENI N.R. 1 0020 AA02WAY 1 VEDI TAV. G

MONTAGGIO TARGHETTE N.R. 1 0020 AA02WB4 1 VEDI TAV. L

Tav. ALFA Cat.

CARRELLO MOTORE LOCOMOTIVA E403

(16)

Figura 2-6. IPC - tavola illustrata

2.3.3 Flusso documentale di IPC

In questo paragrafo entriamo nel dettaglio della produzione e dell’utilizzo da parte del cliente di IPC.

Descriviamo per primi i vincoli e le risorse, in quanto sempre presenti negli schemi suc- cessivi.

• Vincoli

- Vincolo temporale: i tempi di consegna al cliente determinano i tempi di tutte le fasi, dalla progettazione alla spedizione;

- Limiti di budget: questo tipo di vincoli agisce sulla quantità di risorse impiegabili nel raggiungimento degli obiettivi;

- Struttura organizzativa: pone limiti sul raggio di azione per lo sviluppo di un pro- cesso;

- Vincoli contrattuali (capitolato): rappresentano il cosa, il come e il quando di ogni attività produttiva;

• Risorse

- Tools informatici: sono le applicazioni utilizzate per la manipolazione delle infor- mazioni aziendali;

- Risorse umane: il personale dell’azienda che utilizza i tools informatici e i macchi- nari per svolgere le attività;

Cat./Progr. FS

Edizione FEBBRAIO 2007 Catalogo N. X.XX.XXX

CARRELLO MOTORE LOCOMOTIVA E403

CARRELLO MOTORE LOCOMOTIVA E403

Tavola ALFA N. Elenco composiz.

N. Disegno 1

2

3 4

5

6

7

8 9

10 11

12 13

(17)

- Infrastrutture: sono gli edifici, ovvero gli uffici, le officine, i magazzini in cui opera l’azienda;

- Risorse finanziarie: rappresentano le risorse rese disponibili dall'azienda per sup- portare le spese per l'acquisto di materiali e servizi, per pagare i dipendenti e i for- nitori.

Figura 2-7. IDEF-0 di IPC

Gli input e gli output invece meritano attenzione particolare, per cui saranno descritti con maggiore dettaglio.

Il blocco “Gestione Catalogo Illustrato Parti” riceve in ingresso:

• Struttura veicolo: è la struttura del veicolo proveniente dal sistema PDMLink in uso nella Progettazione per la creazione degli alberi di prodotto; è rappresentata da un albero di parti e di documenti, suddivisi per apparato secondo un ordine top-down;

• Lista componenti: è l’unione delle liste dei componenti di una parte o delle parti di un apparato. Per le parti prodotte “a disegno di progetto” rappresenta quello che viene denominato “cartiglio”. Per le parti acquistate “a specifica” rappresenta la lista mate- riale (BOM - Bill Of Materials);

• Archivio tavole: sono principalmente i disegni di ingegneria, siano essi generati inter- namente ad AnsaldoBreda, sia commissionati esternamente o provenienti dai Forni- tori di materiali.

TITOLO:

NODO: A-0 IPC N.: 1

A0 A1 GESTIONE CATALOGO ILLUSTRATO

PARTI Struttura

veicolo

Vincolo temporale

VINCOLI

INPUT

IPC OUTPUT

Risorse umane

RISORSE Lista

componenti

Archivio tavole

Infrastrutture Tools

informatici

Risorse finanziarie Limiti di

bugdet

Struttura organizzativa

Vincoli contrattuali (capitolato)

(18)

L'uscita dal blocco è il documento IPC, approvato e conservato nell'archivio dell'ente Documentazione.

Passiamo ora all'esame dell'esplosione del blocco "Gestione Catalogo Illustrato delle Parti" al fine di individuare quelle che sono le operazioni e le trasformazioni mediante le quali si arriva al prodotto finale, ovvero alla creazione fisica del Catalogo Illustrato delle Parti (IPC).

Figura 2-8. IDEF-0 di Gestione catalogo (IPC)

Il processo viene suddiviso nelle seguenti fasi:

• ANALISI REQUISITI: è la fase di analisi preliminare del Contratto e in cui si svol- gono le prime riunioni con il cliente volte a concordare i dettagli della fornitura, ovvero tutto quello che non è specificato nel Contratto, ma che è necessario sapere per dare inizio all'attività. In questa fase si valutano le richieste di customizzazione del cliente, sia che siano incluse dal Contratto, sia che siano varianti al Contratto stesso.

Quello che viene concordato durante queste riunioni viene messo per iscritto nel Piano di azione (o MoM - Minute of Meeting), che diventa essa stessa un'estensione operativa del Contratto. In seguito AnsaldoBreda, attraverso quanto concordato nella MoM, si occupa di redigere la Specifica del catalogo;

• APPALTO FORNITORE: nell'eventualità di ricorso a risorse decentrate la Specifica del Catalogo diventa una richiesta di offerta per i fornitori di servizi, in modo del tutto

TITOLO:

NODO: A-1 IPC (DI GESTIONE CATALOGO) N.: 1

A1 ANALISI REQUISITI

Vincolo temporale

Specifica catalogo

Limiti di bugdet Vincolo contrattuali

(capitolato)

A1 APPALTO FORNITORE

A1 VERIFICA E CONSEGNA CLIENTE IPC (pdf)

IPC (pdf)

Richiesta

modifiche A1

A2 UTILIZZO CLIENTE

A1 ANALISI DIFETTI

Richiesta modifiche

Commenti cliente Struttura organizzativa

Risorse finanziarie

Infrastrutture Tools

informatici Risorse

umane Piano di azione

(MoM)

Richieste di customizzazione

Struttura veicolo

Lista parti Archivio tavole Ordine

Chiusura task interna

Extra budget Risultati verifica Lettera ufficiale Cliente

(19)

dono incluse anche le attività produttive del catalogo stesso. A tal fine il fornitore selezionato tramite invio dell'Ordine di acquisto, riceve in ingresso anche la raccolta di materiale necessario per poter impostare IPC, ovvero la struttura del veicolo, l'archivio tavole e la lista parti. Il fornitore provvede a preparare liste e figure in vista esplosa, ad impaginare il tutto in un documento e a consegnare IPC al commit- tente (AnsaldoBreda), in forma informatica (files Word o Acrobat);

• VERIFICA E CONSEGNA CLIENTE: l'ente Documentazione riceve in ingresso il file IPC e provvede a verificarne la completezza e la presenza di errori. Tale tipologia di documenti è composta da centinaia di pagine, pertanto il metodo di verifica scelto è quello di un controllo a campione volto a controllare che i riferimenti numerici collo- cati sulle tavole illustrate corrispondano agli stessi riferimenti riportati negli elenchi dei componenti. Al termine del controllo viene redatto il risultato di verifica, che raccoglie le correzioni necessarie da implementare; tale documento viene quindi inviato al fornitore e rappresenta una richiesta di modifica su IPC, in quanto non conforme alla specifica. A questo segue una nuova elaborazione da parte del Forni- tore e una nuova verifica da parte di AnsaldoBreda, finché il documento non è consi- derato conforme, per essere quindi inviato al cliente;

• UTILIZZO CLIENTE: il cliente riceve IPC sia in formato elettronico sia in formato cartaceo. AnsaldoBreda riceve quindi una lettera ufficiale del cliente contenente uno stato di approvazione. In particolare il cliente sottomette una lista di commenti, che viene ricevuta e processata dall'ente Documentazione;

• ANALISI DIFETTI: in questa fase l'ente Documentazione valuta i commenti e lo stato di approvazione ricevuti dal cliente. Nel caso in cui IPC sia approvato, l'ente sancisce la chiusura del task interna. In caso contrario invece valuta l'entità delle correzioni da apportare, richiedendo un extra-budget nei casi peggiori. Le correzioni si traducono in una richiesta di modifica al Fornitore e l'iter approvativo si ripete.

Esaminiamo infine l’esplosione del blocco “Utilizzo cliente”, al fine di mettere in luce

pregi e difetti di IPC in versione informatica (file) o cartacea.

(20)

Figura 2-9. IDEF-0 di Utilizzo cliente (IPC)

Il processo “Utilizzo cliente” viene suddiviso nelle seguenti attività, per ognuna delle quali viene stabilito un tempo minimo e massimo necessario per lo svolgimento:

• APERTURA DOCUMENTO E ISTRUZIONI UTILIZZO: il file IPC deve essere lan- ciato oppure analogamente il documento cartaceo deve essere reperito. Una volta aperto le istruzioni per l’utilizzo del documento IPC si trovano nelle prime pagine del documento. In base all’esperienza accumulata l’utente può decidere se usufruirne o meno (stimato un tempo tra 1 e 5 minuti);

• RICERCA PARTE IN GLOSSARIO: se il cliente sta cercando una parte specifica, conoscendone il codice, la scelta ricadrà sul glossario delle parti, il quale rimanda alla pagina dove trovare la parte e la sua illustrazione in un disegno (stimato un tempo tra 1 e 3 minuti);

• RICERCA DISEGNO IN INDICE TAOVOLE: se il cliente sta cercando un disegno specifico, conoscendone il codice, la scelta ricadrà sull’indice delle tavole, il quale rimanda alla pagina dove trovare il disegno e la sua lista correlata (stimato un tempo tra 1 e 3 minuti);

• RICERCA POSIZIONE IN SCHEMA STRUTTURA VEICOLO: se il cliente non conosce il codice parte o il codice disegno la scelta ricadrà sullo schema della strut- tura, il quale rimanda alla pagina dove trovare la parte o il disegno (stimato un tempo tra 2 e 6 minuti);

TITOLO:

NODO: A-2 IPC (DI UTILIZZO CLIENTE) N.: 1

Reperimento glossiario/

indice/schema

A2 RICERCA PARTE IN GLOSSARIO

Reperimento numero pagina

A2 STESURA MANUALE ORDINE Dettagli e

disegno componente

A2 RICERCA POSIZIONE IN

SCHEMA STRUTTUA

VEICOLO A2 RICERCA DISEGNO IN INDICE TAVOLE

Ulteriore ricerca

A2 LISTA COMPONENTI E

DISEGNO

File o cartaceo ordine

< 1-3 minuti >

< 1-5 minuti >

< 1 minuto >

A2 APERTURA DOCUMENTO E

ISTRUZIONI UTILIZZO IPC

< 1-3 minuti >

< 2-6 minuti >

< 2-6 minuti >

A2 STAMPA

LISTA COMPONENTI

E DISEGNO Impaginazione stampa

< 30 secondi >

Cartaceo lista componenti e disegno

Quantità richieste manutenzione

RDA

(21)

• LISTA COMPONENTI E DISEGNI: una volta determinata la pagina a cui recarsi, l’utente deve scorrere (o sfogliare) il documento fino a trovare la parte o il disegno nel cuore del documento, dove sono mostrate liste e disegni alternati, sviluppando la struttura del veicolo (stimato un tempo medio di 1 minuto);

• STESURA MANUALE ORDINE: a questo punto nell’utilizzo tipico l’utente deve manualmente ricopiare il codice (o i codici) delle parti interessate, in genere per procedere con un ordine di acquisto. L’ordine sarà poi effettuato utilizzando un applicativo gestionale come il SAP o analogo (stimato un tempo tra 2 e 4 minuti);

• STAMPA LISTA E COMPONENTI DISEGNI: altro possibile utilizzo è quello

“conoscitivo”, in cui l’utente è interessato a vedere come una parte è montata in un assieme superiore. In questo caso l’utente necessita della stampa della lista e dei dise- gni correlati. Avendo a disposizione il supporto informatico questa operazione è abba- stanza semplice (stimato un tempo medio di 30 secondi).

In conclusione una tipica attività di un utente che ha già esperienza su IPC (e quindi non deve leggersi le istruzioni) necessita da 5 a 9 minuti per essere svolta. Tuttavia se l’utente non conosce il codice parte o il codice disegno, l’unica alternativa che ha è una ricerca manuale sulla struttura del veicolo, con conseguente dilatazione dei tempi fino anche a 12 minuti.

2.3.4 Limiti di IPC e nascita di nuove esigenze

Lo strumento IPC ed il suo flusso implementativo presentano alcuni limiti oggettivi insiti essenzialmente nella natura propriamente manuale dello strumento. Tali limitazioni gene- rano sia sprechi in termini di costi, soprattutto legati alla manutenzione del catalogo illu- strato, sia dilatazioni talvolta eccessive dei tempi tra una fase e l'altra del processo.

I principali limiti emersi dall'uso sono i seguenti:

• Inserimento manuale codici per ordini di acquisto, comportando un alto rischio di errori / inesattezze sugli ordini di acquisto difficilmente individuabili e causa di ral- lentamento dei processi;

• Dilatazione eccessiva nei tempi per le ricerche, oltremodo rallentata nel caso in cui l'utente non dispone della conoscenza del codice o della sua collocazione;

• Eccessivo volume cartaceo da archiviare, che comporta la disponibilità di archivi e relativi sprechi di tempo per l'accesso e la loro consultazione;

• Eccessiva dimensione dei files, che è arrivata anche ad 1 Gigabyte per un catalogo

intero. Queste dimensioni comportano difficoltà nell’apertura dei file in quanto neces-

sitano di essere caricati completamente in memoria dinamica (RAM), nonché diffi-

coltà nel trasferimento dei file che ad esempio non possono essere inviati per posta

elettronica (nemmeno se divisi in più parti);

(22)

• Difficoltà di implementare revisioni in itinere, a causa della natura cartacea del catalogo e quindi non particolarmente flessibile;

• Difficoltà di controllo esattezza dei contenuti, poiché data la mole di dati e pagine che compongono il catalogo illustrato l'unico controllo disponibile è quello a cam- pione;

• Obsolescenza, dettata in primis dalle richieste sempre più frequenti da parte dei clienti di applicazioni elettroniche.

Con il proliferare del mondo Web, i clienti hanno iniziato ad inserire nei capitolati di gara richieste più o meno similari di applicazioni “catalogo” da poter installare all’interno della propria intranet. Le specifiche più dettagliate richiedono che tali cataloghi siano struttu- rati ad albero, fino alle più piccole parti sostituibili, che siano navigabili in senso top- down e viceversa, che sia possibile effettuare ricerche semplici o avanzate. Ad esempio ricerca avanzata è richiesto di poter digitare parte del nome o parte del codice, di poter ricercare per fornitore o per codice fornitore, oppure ancora di poter cercare per codice cliente.

I primi Contratti a fare richiesta di cataloghi on-line, seppur come variante contrattuale, sono stati:

• San Francisco, tram leggero (LRV2 del 1992);

• Boston, tram (BFC del 1995);

• Norvegia, treno elettrico (EMU72 del 1997);

Per quanto riguarda Boston e San Francisco, i tempi non erano ancora maturi e le possibili varianti non sono state colte da AnsaldoBreda, che ha così mancato ad una concreta opportunità di business.

Figura 2-10. San Francisco LRV2

(23)

Lo stesso disinteresse è stato mostrato anche nei riguardi del treno elettrico Norvegese, con una sostanziale differenza. In questo caso è stato lo stesso fornitore della manualistica a cogliere l’opzione, instaurando un rapporto diretto con il cliente. Ancora una volta per AnsaldoBreda si è trattato di un mancato guadagno a fronte di un prodotto che non era in grado di fornire.

Figura 2-11. Norvegia - EMU72

L’elenco delle possibili varianti Contrattuali riguardanti la fornitura di un’applicazione catalogo on-line è proseguito con la piattaforma Sirio:

• Atene, tram (Sirio del 1999);

• Goteborg, tram (Sirio del 2001).

Riguardo ad Atene la discussione con il cliente sembra ormai essere sopita, mentre nel caso di Goteborg, ci sono stati esiti ben diversi, come vedremo in seguito in § 4.2.

Figura 2-12. Grecia - Sirio Atene

(24)

2.4 Il catalogo elettronico delle parti (EPC)

2.4.1 Da variante a necessità: diverse soluzioni

I primi Capitolati, poi evoluti in Contratti acquisiti, a fare richiesta esplicita di cataloghi on-line sono stati:

• Madrid, metropolitana (c7000 del 2000, c9000 del 2004);

• Danimarca, treno intercity diesel (IC4 del 2002);

• Olanda-Belgio, treno alta velocità (V250 del 2004).

Più precisamente nei Capitolati relativi agli ultimi due clienti si fa richiesta esplicita di dati strutturati in modo che possano essere importati nell'applicazione catalogo propria del cliente. A prova di quanto sopra riportiamo il passaggio del Contratto con il cliente Danese che tratta appunto del Catalogo Illustrato:

The catalogue shall be illustrated with relevant detailed drawings, preferably "open" perspective diagrams and/or exploded diagrams in such a way that the spare parts can be easily identified.

[..]

The detailed structure shall be in accordance with the drawings' and parts lists' structure for the Contractor's and the Sub-supplier's documentation.

[..]

The cataloque shall be written in a database system based on a system that will be mutually agreed (see contract clause x.x.x) making it possible for the customer to search data according to

- Drawing/partslist no.

- Contractor article no.

- Sub supplier article no.

- Customer parts no

- Article designation in Danish.

For Sub-supplier spare parts not modified by the Con-

tractor, the following information shall be stated in the

spare parts catalogue or in a separate list:

(25)

- Sub-supplier's name and address

- Sub-supplier's designation and article number

- Contractor's / Manufacturer's designation and article number

If reference is made to an article in the spare parts catalo- gue, e.g. in a part or item list, the drawing number of the article shall also be stated.

All parts that are nationally or internationally standardised shall be specified with the designation, dimension, surface treatment, etc.

Nel passaggio in particolare si legge che il catalogo deve essere scritto in una Base di Dati di un sistema che sarà concordato tra le parti, in modo che sia possibile per il cliente effet- tuare ricerche in base a tutti i campi elencati sotto.

Il Capitolato tecnico di Madrid serie 9000 è sintetico ma dettagliato e non lascia spazio a possibili malintesi:

Se entregará un catálogo electrónico interactivo de mate- riales que será totalmente compatible con el que METRO dispone actualmente para los coches 2000 B, 6000 y 8000 realizado por la firma INDRA, o bien, el catálogo electró- nico de los coches 7000, en cualquier caso su estructura deberá ser aprobada por METRO, antes de su realización definitiva, que permita la búsqueda, consulta, visualiza- ción y actualización de cada uno de los elementos que com- pongan este Proyecto. Debe ser de manejo fácil e intuitivo, realizándose a METRO, demostraciones al respecto.

Tendrá 3 entornos de usuario : consulta, autor y admini- strador.

Consulta : Podrá consultar la información contenida en el catálogo. Localización de la información a través del árbol de configuración, enlaces a lámina desde listados de mate- rial. Búsquedas directas a través de los campos denomina- ción, plano Metro, Número material de almacén o plano de fabricante. Impresión de láminas del catálogo. Los gráfi- cos que contenga deben ser vectoriales interactivos (zonas sensibles y conexión con la base de datos)

Autor: Podrá hacer el mantenimiento y actualización de los

contenidos del catálogo, tanto en la base de datos como en

(26)

Administrador: Gestionar el acceso de usuarios, así como sus perfiles (consulta, autor, impresión)

In questo caso è richiesto un catálogo electrónico interactivo e sono espressamente richie- sti tre livelli di privilegio per i diversi profili di utente finale.

In realtà i passaggi storici che hanno portato a concretizzare la necessità di sviluppare internamente un’applicazione catalogo sono stati lunghi ed economicamente dispendiosi, in quanto sono state sperimentate diverse soluzioni prima di intraprendere la scelta defi- nitiva.

Figura 2-13. Madrid - C7000

Per far fronte alla specifica clausola contrattuale della metropolitana di Madrid, Ansaldo- Breda ha affidato l’incarico al fornitore stesso della manualistica, rimanendo per esigenze contrattuali a fare da tramite tra fornitore e cliente. La soluzione proposta dal fornitore era un’applicazione Web sviluppata in ambiente Microsoft con linguaggio ASP, data base Access e Server IIS. L’applicazione tuttavia ha mostrato da subito i propri limiti tra i quali:

• la navigabilità esclusivamente top-down e non bottom-up;

• la mancanza di un collegamento diretto navigabile tra i risultati di una ricerca e la struttura del catalogo;

• la mancanza di una logica a livelli di privilegio differenti per utenti con responsabilità diverse all’interno dell’azienda del cliente;

• un livello di usabilità mediamente scarso.

MADRID METRO SERIES 7000

(27)

Tutto questo ha portato il cliente a non approvare il software, riportandoci al punto di par- tenza con un bagaglio di sprechi sia in termini economici che in termini di tempi di con- segna. Inoltre il fornitore non è stato capace di proporre miglioramenti all'applicazione che potessero risolvere le mancanze rilevate, motivo per cui la situazione si è arenata in un vicolo cieco.

Figura 2-14. Danimarca - IC4

La situazione è anche peggiore se consideriamo il caso del treno intercity Danese. Dopo molti incontri con il cliente ed il fallimento nel raggiungere una soluzione “mutually agreed”, AnsaldoBreda ha deciso di proporre un’applicazione catalogo assieme ai dati, in modo da chiudere l’onere pendente. In questo caso ben due fornitori hanno proposto le loro soluzioni ed ottenuto la non approvazione da parte del cliente. In entrambi i casi le applicazioni coprivano parzialmente i requisiti ed il fornitore non è stato capace di pro- porre miglioramenti all'applicazione che potessero risolvere le mancanze riscontrate.

In questo clima di forte limitazione della capacità di AnsaldoBreda di rispondere diretta- mente ed efficacemente a requisiti contrattuali, dopo aver tentato senza successo di acqui- stare esternamente un prodotto efficace e configurabile, almeno in parte, sulle diverse esigenze dei clienti, i responsabili dell’ente Documentazione (DOC) e dell’ente Servizi Tecnici (STE) hanno convenuto sulla necessità di sviluppare internamente un’applica- zione catalogo on-line.

Siamo giunti nella seconda metà del 2007 quando è stato approvato l'investimento per dare inizio allo sviluppo interno di un'applicazione con un gruppo base di funzioni capaci

DMU IC4

(28)

di coprire i più comuni requisiti dei clienti, ma allo stesso tempo configurabile su even- tuali specifiche esigenze.

L'alternativa, ormai abbandonata, di acquistare il software esternamente avrebbe comun- que mantenuto un vincolo con il fornitore ed un'incertezza sulle sue prestazioni oltre che sulle future necessità.

2.4.2 Flusso documentale di EPC

Al fine di sviluppare un'analisi sistematica e strutturata volta ad implementare la crea- zione di EPC è stato scelto il comune approccio per processi. È stata presa in esame la situazione esistente sopra descritta tramite l'esplosione top-down dei processi, e sono stati verificati seguenti punti:

• l'individuazione di nodi critici in termini di ritardi e/o costi;

• la presenza di troppi vincoli;

• la carenza o errata distribuzione delle risorse;

• la ridondanza di attività.

Tale analisi approfondita muove dalle teorie espresse dal Porter, circa l'individuazione di processi/attività a valore o a non valore (Catena del Valore § 1.5):

• processi / attività a valore: apportano valore aggiunto al cliente incrementandone la soddisfazione;

• processi / attività a non valore: non apportano alcun valore aggiunto al cliente, ma sono da distinguere quelli necessari poiché a supporto dei primi, da quelli invece potenzialmente eliminabili poiché fonte di sprechi.

In conclusione EPC rappresenta l'output di un processo che crea valore al cliente, è che quindi deve essere gestito in modo da minimizzarne gli sprechi e ridurre i tempi.

Sono stati presi in esame numerosi strumenti per supportare questa analisi e, come prece- dentemente descritto in § 1.5.4, è stato scelto lo strumento IDEF-0 poiché è la tecnica più comunemente utilizzata nel campo dell'Ingegneria di Processo.

In questo paragrafo entriamo nel dettaglio della produzione e dell'utilizzo da parte del

cliente di EPC, e seguono schemi IDEF-0 che rappresentano sinteticamente i processi

relativi al flusso di EPC e nei quali si possono individuare i miglioramenti implementati

rispetto alla situazione di partenza.

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