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Dai risultati è emersa una discrepanza tra test di campo e di laboratorio

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Academic year: 2021

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8 Riassunto

Parole chiave: autocompatibilità, autoimpollinazione, cloni di “Leccino”,

allungamento tubetto pollinico, vitalità e germinabilità del polline, allegagione dei frutticini.

Riassunto:

L’autosterilità è un meccanismo genetico che caratterizza la maggior parte delle cultivar di olivo, benché sia stata riscontrata una variabilità di comportamento da parte dello stesso genotipo allevato in ambienti colturali diversi. In questi ultimi anni, le ricerche sulla biologia fiorale di cultivar ritenute autoincompatibili hanno affiancato, alle classiche prove di pieno campo, test di laboratorio in condizioni controllate che consentono di valutare l’attitudine germinativa e fecondativa del polline, a prescindere dalle interazioni ambientali.

Lo scopo della tesi, svolta presso i campi sperimentali del DiSAAA-a dell’Università di Pisa, è stato quello di estendere gli studi sull’autocompatibilità di alcuni cloni della cultivar “Leccino”, individuati da questo Dipartimento nel corso di una selezione clonale e in fase di valutazione bio-agronomica.

Le indagini, svolte sia in campo che in laboratorio, si sono focalizzate sull’analisi dei parametri morfologici delle infiorescenze, sul monitoraggio dei processi di impollinazione, fecondazione e fruttificazione in seguito ad autoimpollinazione ed a libera impollinazione.

Dai risultati è emersa una discrepanza tra test di campo e di laboratorio:

- nelle condizioni di pieno campo è stato registrato un trascurabile tasso di fruttificazione in seguito ad autoimpollinazione;

- nelle analisi di laboratorio in tutti i cloni in osservazione non sono state evidenziate reazioni ascrivibili all’autoincompatibilità gametofitica, genotipi pertanto definibili come potenzialmente autofertili.

La inconsistente fruttificazione registrata nell’annata 2014, quindi non sarebbe da attribuire a reazioni di incompatibilità, bensì a fattori ambientali sfavorevoli (temperatura, umidità), che hanno ostacolato il regolare processo fecondativo e il conseguente sviluppo del frutticino. Si conferma l’importanza del test di laboratorio per definire il carattere “compatibilità”.

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76 Tra i cloni di “Leccino” esaminati è stato possibile individuarne quattro caratterizzati da una perfetta corrispondenza tra il test di laboratorio e la fruttificazione di campo, che potrebbero essere considerati per il loro utilizzo nella realizzazione di nuovi impianti monocultivar.

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