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Capitolo 6

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Academic year: 2021

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Capitolo 6

Miglioramento delle Pratiche Agrarie

6.1-Convenienza e Previsione di Miglioramento Fondiario. In questa sezione

esaminiamo quelli che sono i possibili miglioramenti dovuti al cambiamento delle destinazioni d’uso dei terreni da parte dei singoli proprietari terrieri. Per fare un analisi obiettiva sugli orientamenti colturali che ciascun proprietario intende effettuare, la base su cui si fonda la scelta è la convenienza economica di una coltura agraria rispetto all’altra. Tale analisi risulta essere molto spedita in quanto i costi e i benefici di ciascuna coltura sono date dai costi e benefici diretti, dato che quelli indiretti sono trascurabili e ininfluenti sulle scelte delle proprietà private. A questo punto andiamo ad elencare quali sono i redditi dovuti alle varie colture agrarie nella Tabella 6.1:

Coltura Prodotto

Rese Medie Prezzo Unitario Costo Unitario Beneficio Unitario

t/ha €/t €/ha €/ha €/ha €/ha

Grano Tenero Granella 6,5 150,0 975,0 1.442,5 800,0 642,5 Paglia 5,5 85,0 467,5 Grano Duro Granella 6,0 170,0 1.020,0 1.445,0 800,0 645,0 Paglia 5,0 85,0 425,0 Orzo Granella 6,0 140,0 840,0 1.307,5 800,0 507,5 Paglia 5,5 85,0 467,5 Riso - 7,0 350,0 2.450,0 2.450,0 900,0 1.550,0 Mais Granella 11,0 140,0 1.540,0 1.540,0 1.300,0 240 Silomais 70,0 30,0 2.100,0 2.100,0 1.250 Sorgo Granella 8,5 140,0 1.190,0 1.190,0 850,0 340 Da foraggio 70,0 30,0 2.100,0 2.100,0 1.250 Girasole - 3,5 220,0 770,0 770,0 850,0 -80,0 Soia - 3,5 320,0 1.120,0 1.120,0 850,0 270,0 Barbabietola - 60,0 45,0 2.700,0 2.700,0 1.700,0 1.000,0 Patata - 40,0 200,0 8.000,0 8.000,0 1.700,0 6.300,0 Pomodoro - 65,0 200,0 13.000,0 13.000,0 1.700,0 11.300,0 Fragole - 35,0 1.800,0 63.000,0 63.000,0 6.000,0 57.000,0 Cavole seme - 3,0 1.400,0 4.200,0 4.200,0 1.100,0 3.100,0 Erba Medica - 12,0 140,0 1.680,0 1.680,0 1.150,0 530,0 Prato stabile - 12,0 140,0 1.680,0 1.680,0 1.150,0 530,0 Avena Granella 3,0 190,0 570,0 782,5 430,0 352,5 Paglia 2,5 85,0 212,5 Leguminose - 8,0 187,5 1.500,0 12.000,0 1.100,0 10.900,0

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Come era prevedibile le migliori condizioni sono ottenibili attraverso colture irrigue, principalmente per colture ortofrutticole, come fragole, leguminose e pomodoro; si noti come il beneficio da alcune colture seminative sia molto esiguo, come ad esempio per il girasole, dove il valore risulta essere addirittura negativo.

La valutazione del cambiamento d’uso delle aree irrigate si basa esclusivamente solo su un analisi qualitativa, al fine di verificare fino a dove si può spingere la progettazione, nei confronti delle richieste e nel bilancio globale, per individuare in quale mese abbiamo la situazione peggiore in termini di acqua disponibile. In questo gioco di richieste di acqua, la scelta è propria delle aziende agricole, che si spingeranno verso attività più redditizie, collegate anche alle richieste dei vari mercati a cui fanno riferimento.

Nelle colture seminative, che hanno un ciclo biologico annuale, e per cui il loro impiego può variare da anno ad anno, la possibilità di cambiamento di destinazione agraria dei fondi può avvenire dal momento di realizzazione della distribuzione nei comizi. Qui, a partire dalla nuova stagione agricola, e analizzando anche la possibilità di cambiamento del parco macchine, che non sempre sono utilizzabili per più colture, si può iniziare l’impianto di nuove attività. Nella nostra semplice analisi si è supposto che le aree che muteranno la propria coltura in atto sono quelle relative alle colture asciutte, come i frumenti, la segale, l’orzo, l’avena, oppure colture poco redditizie ma utilizzate nella rotazione dei terreni, come il girasole o gli erbai. Per prevedere le linee di sviluppo delle colture agrarie, alla fine, siamo andati a visionare cosa succede nella rive destra del fiume Ombrone: qui, alla presenza dell’impianto di irrigazione fra Grosseto e Principina a Terra, e al suo miglioramento nel decennio passato, si è avuta la trasformazione della destinazione d’uso dei terreni dai seminativi classici principalmente verso tre colture: il mais per il biogas, il pomodoro e riso per l’industria agro-alimentare. Per queste destinazioni consideriamo un aumento delle aree proporzionali al loro beneficio unitario, ossia l’azienda destinerà la nuova area a disposizione suddividendola in maniera maggiore verso colture che spuntano sul mercato un guadagno maggiore. Per le altre colture, come leguminose o patate, si suppone che le aree destinate rimangano pressoché intatte.

Le colture arboree non vengono considerate dato che il loro ciclo e pluriennale e, quindi, il cambiamento di destinazione d’uso non può avvenire in maniera immediata ma richiede, in genere, una analisi più dettagliata e delle spese molto importanti, dato che i costi d’impianto sono molto elevati, e i redditi si presentano molto in ritardo, e dopo successivi cicli produttivi.

Quindi il procedimento è avvenuto andando a prevedere una variazione percentuale di area agricola suscettibile di miglioramento fondiario, che si esprimerà come rapporto fra area prima della realizzazione dell’acquedotto e dopo la realizzazione dell’acquedotto. Tale area è stata suddivisa secondo le seguenti percentuali:

∆A = B

∑ B →

Mais → 6,5 % Riso → 11,3 % Pomodoro → 82,2 %

Incrementando le variazioni di destinazione d’uso si ottiene un mutamento delle richieste idriche, ovviamente verso l’alto; il limite è rappresentato dalla portata media adducibile dalla traversa, riferita ai mesi di Luglio e Agosto. Il tetto massimo di questo cambiamento è dato dal consumo d’acqua ad uso irriguo, che non può superare il valore di 1,00 m3/s, che abbiamo indicato come la portata massima adducibile dal fiume Ombrone. L’area finale che ha subito un cambiamento di

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destinazione d’uso è pari a circa il 57% delle aree originali destinate al seminativo. Nella Tabella 6.2 vengono riportate le previsioni relative al cambiamento della destinazione d’uso delle aree.

Comizi

Irrigui Totale

Seminativo

Frumento Orzo Avena Mais Girasole Legumi Patata Pomo-doro Foragg. Avvicend Riso 1 101,22 20,46 2,89 3,03 5,55 1,92 2,27 0,62 46,55 10,44 7,49 2 66,80 13,50 1,90 2,00 3,66 1,27 1,50 0,41 30,72 6,89 4,94 3 214,71 43,39 6,12 6,42 11,78 4,07 4,82 1,32 98,74 22,15 15,89 4 154,41 31,21 4,40 4,62 8,47 2,93 3,47 0,95 71,01 15,93 11,43 5 121,78 24,61 3,47 3,64 6,68 2,31 2,74 0,75 56,00 12,57 9,01 6 74,98 15,15 2,14 2,24 4,11 1,42 1,68 0,46 34,48 7,74 5,55 7 51,84 10,48 1,48 1,55 2,84 0,98 1,16 0,32 23,84 5,35 3,84 8 61,35 12,40 1,75 1,84 3,37 1,16 1,38 0,38 28,21 6,33 4,54 9 38,33 7,75 1,09 1,15 2,10 0,73 0,86 0,23 17,63 3,96 2,84 10 85,98 17,38 2,45 2,57 4,72 1,63 1,93 0,53 39,54 8,87 6,36 11 134,44 27,17 3,83 4,02 7,38 2,55 3,02 0,82 61,83 13,87 9,95 12 65,07 13,15 1,86 1,95 3,57 1,23 1,46 0,40 29,92 6,71 4,82 13 135,82 27,45 3,87 4,06 7,45 2,58 3,05 0,83 62,46 14,01 10,05 14 91,66 18,52 2,61 2,74 5,03 1,74 2,06 0,56 42,15 9,46 6,78 15 153,27 30,98 4,37 4,59 8,41 2,91 3,44 0,94 70,49 15,82 11,34 16 125,86 25,44 3,59 3,77 6,91 2,39 2,83 0,77 57,88 12,99 9,31 17 104,20 21,06 2,97 3,12 5,72 1,98 2,34 0,64 47,92 10,75 7,71 18 161,16 32,57 4,60 4,82 8,84 3,06 3,62 0,99 74,11 16,63 11,93 19 78,46 15,86 2,24 2,35 4,30 1,49 1,76 0,48 36,08 8,10 5,81 Tot. 2.021,36 408,51 57,64 60,47 110,90 38,34 45,40 12,39 929,56 208,57 149,58 Tabella 6. 2: aree dei seminativi e delle colture arboree, in proiezione futura, in ha, per ciascun comizio irriguo.

Se facciamo un confronto fra lo stato attuale e la previsione delle colture agrarie si ottengono i dati della figura 6.3:

Frumento Orzo Avena Mais Girasole Legumi Patata Pomodoro Foragg.

Avvicend. Riso

Prima 928,4 131,0 137,4 41,6 87,1 103,2 28,2 60,0 474,0 0,0

Dopo 408,5 57,6 60,5 110,9 38,3 45,4 12,4 929,6 208,6 149,6

Differenza -519,9 -73,4 -77,0 +69,3 -48,8 -57,8 -15,8 +869,5 -265,4 +149,6

Tabella 6. 3: variazione di destinazione d'uso delle colture agrarie nel territorio in esame.

Fra le colture sopra riportate ci sono alcune che non presentano consumi di acqua, quali il frumento, l’orzo, l’avena per i seminativi, l’olivo e la vite per le colture arboree. Nelle tabelle seguenti vengono riportate le richieste idriche delle colture, suddivise secondo i mesi di richiesta irrigua e dei singoli comizi, in funzione delle varie colture. Nelle tabelle successive si riportano i consumi

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Mese Aprile Maggio

Coltura Agraria Riso Totale Riso Patata Alberi da

Frutto Totale

Consumo Specifico (m3/ha) 1.100 - 550 100 75 -

C o m iz i Ir r ig u i 1 8.239 8.239 4.120 62 60 4.241 2 5.437 5.437 2.719 41 86 2.846 3 17.477 17.477 8.738 132 19 8.889 4 12.569 12.569 6.284 95 51 6.430 5 9.913 9.913 4.957 75 - 5.031 6 6.104 6.104 3.052 46 31 3.128 7 4.220 4.220 2.110 32 27 2.169 8 4.994 4.994 2.497 38 18 2.552 9 3.120 3.120 1.560 23 14 1.598 10 6.999 6.999 3.499 53 12 3.564 11 10.943 10.943 5.472 82 21 5.575 12 5.297 5.297 2.648 40 43 2.732 13 11.056 11.056 5.528 83 - 5.611 14 7.461 7.461 3.730 56 - 3.787 15 12.476 12.476 6.238 94 - 6.332 16 10.245 10.245 5.123 77 93 5.293 17 8.481 8.481 4.241 64 289 4.594 18 13.118 13.118 6.559 99 41 6.699 19 6.386 6.386 3.193 48 57 3.298 Totale 164.536 164.536 82.268 1.239 863 84.370

Tabella 6. 4: dati sui consumi idrici, in mc, di ciascun coltura agraria per comizio irriguo, per il mese di Aprile e Maggio.

Mese Giugno

Coltura Agraria Mais Riso Girasole Legumi Patata Pomodoro Foraggere Avvic. Alberi da Frutto Totale

Consumo Specifico (m3/ha) 500 1.900 50 500 400 500 400 200 -

C o m iz i Ir r ig u i 1 2.777 14.231 96 1.137 248 23.274 4.178 159 46.099 2 1.832 9.392 63 750 164 15.360 2.757 230 30.549 3 5.890 30.187 204 2.411 526 49.368 8.862 50 97.498 4 4.236 21.710 146 1.734 379 35.504 6.373 135 70.217 5 3.341 17.123 115 1.368 299 28.002 5.026 - 55.274 6 2.057 10.543 71 842 184 17.242 3.095 82 34.115 7 1.422 7.289 49 582 127 11.921 2.140 72 23.603 8 1.683 8.625 58 689 150 14.106 2.532 48 27.892 9 1.051 5.389 36 430 94 8.813 1.582 38 17.435 10 2.359 12.089 82 966 211 19.770 3.549 32 39.056 11 3.688 18.902 127 1.510 330 30.913 5.549 56 61.074 12 1.785 9.149 62 731 160 14.962 2.686 115 29.649 13 3.726 19.097 129 1.525 333 31.231 5.606 - 61.646 14 2.514 12.887 87 1.029 225 21.075 3.783 - 41.599 15 4.205 21.550 145 1.721 376 35.243 6.326 - 69.565 16 3.453 17.696 119 1.413 309 28.940 5.195 249 57.375 17 2.858 14.650 99 1.170 255 23.958 4.300 771 48.062 18 4.421 22.659 153 1.810 395 37.057 6.652 111 73.257 19 2.152 11.031 74 881 192 18.040 3.238 152 35.761 Totale 55.449 284.198 1.917 22.700 4.956 464.779 83.427 2.301 919.727

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Mese Luglio

Coltura

Agraria Mais Riso Girasole Legumi Patata Pomodoro Foraggere Avvic. Alberi da Frutto Totale Consumo Specifico (m3/ha) 1.750 2.840 150 1.750 500 1.750 1.600 325 - C o m iz i Ir r ig u i 1 9.718 21.272 288 3.979 310 81.459 16.711 258 133.995 2 6.413 14.038 190 2.626 205 53.758 11.028 374 88.633 3 20.614 45.122 611 8.439 658 172.789 35.446 82 283.761 4 14.825 32.451 439 6.069 473 124.265 25.492 219 204.234 5 11.693 25.594 346 4.787 373 98.008 20.105 - 160.906 6 7.199 15.759 213 2.947 230 60.345 12.379 133 99.206 7 4.978 10.896 147 2.038 159 41.723 8.559 117 68.617 8 5.890 12.893 175 2.411 188 49.372 10.128 78 81.135 9 3.680 8.055 109 1.507 117 30.847 6.328 62 50.706 10 8.255 18.070 245 3.380 264 69.195 14.195 52 113.655 11 12.908 28.254 382 5.284 412 108.194 22.195 90 177.719 12 6.248 13.675 185 2.558 199 52.368 10.743 187 86.163 13 13.041 28.544 386 5.339 416 109.307 22.423 - 179.457 14 8.800 19.262 261 3.603 281 73.762 15.132 - 121.099 15 14.716 32.211 436 6.024 470 123.349 25.304 - 202.511 16 12.084 26.451 358 4.947 386 101.292 20.779 405 166.702 17 10.004 21.897 296 4.095 319 83.853 17.202 1.254 138.921 18 15.473 33.869 458 6.335 494 129.698 26.606 180 213.114 19 7.533 16.488 223 3.084 240 63.140 12.953 247 103.909 Totale 194.071 424.802 5.750 79.451 6.196 1.626.726 333.708 3.738 2.674.443

Tabella 6. 6: dati sui consumi idrici, in mc, di ciascun coltura agraria per comizio irriguo e mese di Luglio.

Mese Agosto Settembre

Coltura

Agraria Mais Riso Girasole Legumi Patata Pomodoro

Foraggere Avvic. Alberi da Frutto Totale Foragger e Avvic. Alberi da Frutto Totale Consumo Specifico (m3/ha) 1.750 1.580 300 1.750 500 1.750 1.600 325 - 400 75 - C o m iz i Ir r ig u i 1 9.718 11.834 576 3.979 310 81.459 16.711 258 124.845 4.178 60 4.237 2 6.413 7.810 380 2.626 205 53.758 11.028 374 82.595 2.757 86 2.843 3 20.614 25.103 1.222 8.439 658 172.789 35.446 82 264.353 8.862 19 8.880 4 14.825 18.053 879 6.069 473 124.265 25.492 219 190.276 6.373 51 6.424 5 11.693 14.239 693 4.787 373 98.008 20.105 - 149.898 5.026 - 5.026 6 7.199 8.767 427 2.947 230 60.345 12.379 133 92.427 3.095 31 3.125 7 4.978 6.062 295 2.038 159 41.723 8.559 117 63.930 2.140 27 2.167 8 5.890 7.173 349 2.411 188 49.372 10.128 78 75.589 2.532 18 2.550 9 3.680 4.482 218 1.507 117 30.847 6.328 62 47.241 1.582 14 1.596 10 8.255 10.053 489 3.380 264 69.195 14.195 52 105.883 3.549 12 3.561 11 12.908 15.719 765 5.284 412 108.194 22.195 90 165.567 5.549 21 5.570 12 6.248 7.608 370 2.558 199 52.368 10.743 187 80.281 2.686 43 2.729 13 13.041 15.880 773 5.339 416 109.307 22.423 - 167.179 5.606 - 5.606 14 8.800 10.716 521 3.603 281 73.762 15.132 - 112.814 3.783 - 3.783 15 14.716 17.920 872 6.024 470 123.349 25.304 - 188.656 6.326 - 6.326 16 12.084 14.716 716 4.947 386 101.292 20.779 405 155.325 5.195 93 5.288 17 10.004 12.182 593 4.095 319 83.853 17.202 1.254 129.503 4.300 289 4.590 18 15.473 18.843 917 6.335 494 129.698 26.606 180 198.546 6.652 41 6.693 19 7.533 9.173 446 3.084 240 63.140 12.953 247 96.817 3.238 57 3.295 Totale 194.071 236.333 11.501 79.451 6.196 1.626.726 333.708 3.738 2.491.724 83.427 863 84.290 Tabella 6. 7: dati sui consumi idrici, in mc, di ciascun coltura agraria per comizio irriguo e mese di Agosto e Settembre.

(6)

182

Quindi se vogliamo fare un confronto mese per mese e comizio per comizio si ottiene:

Comizio Aprile Maggio Giugno

Prima Dopo Saldo Prima Dopo Saldo Prima Dopo Saldo

1 - 8.239 +8.239 203 4.241 +4.038 15.799 46.099 +30.300 2 - 5.437 +5.437 181 2.846 +2.665 10.552 30.549 +19.996 3 - 17.477 +17.477 322 8.889 +8.566 33.227 97.498 +64.271 4 - 12.569 +12.569 269 6.430 +6.161 23.995 70.217 +46.222 5 - 9.913 +9.913 172 5.031 +4.859 18.818 55.274 +36.455 6 - 6.104 +6.104 137 3.128 +2.992 11.668 34.115 +22.446 7 - 4.220 +4.220 100 2.169 +2.069 8.083 23.603 +15.520 8 - 4.994 +4.994 105 2.552 +2.448 9.528 27.892 +18.364 9 - 3.120 +3.120 69 1.598 +1.529 5.961 17.435 +11.474 10 - 6.999 +6.999 134 3.564 +3.430 13.318 39.056 +25.738 11 - 10.943 +10.943 211 5.575 +5.364 20.830 61.074 +40.244 12 - 5.297 +5.297 135 2.732 +2.596 10.170 29.649 +19.479 13 - 11.056 +11.056 192 5.611 +5.419 20.988 61.646 +40.658 14 - 7.461 +7.461 130 3.787 +3.657 14.163 41.599 +27.437 15 - 12.476 +12.476 217 6.332 +6.115 23.684 69.565 +45.882 16 - 10.245 +10.245 272 5.293 +5.022 19.698 57.375 +37.677 17 - 8.481 +8.481 437 4.594 +4.157 16.872 48.062 +31.190 18 - 13.118 +13.118 269 6.699 +6.430 25.014 73.257 +48.243 19 - 6.386 +6.386 168 3.298 +3.130 12.276 35.761 +23.486 Tot - 164.536 +164.536 3.722 84.370 +80.648 314.643 919.727 +605.084

Tabella 6. 8: dati sulle richieste di volume d'acqua fra la situazione attuale e la previsione futura (dati in mc).

Comizio Luglio Agosto Settembre Totale

Prima Dopo Saldo Prima Dopo Saldo Prima Dopo Saldo

1 58.421 133.995 +75.574 59.085 124.845 +65.760 9.699 4.237 -5.462 +178.450 2 38.759 88.633 +49.875 39.197 82.595 +43.398 6.448 2.843 -3.604 +117.767 3 123.455 283.761 +160.306 124.864 264.353 +139.488 20.465 8.880 -11.585 +378.523 4 88.946 204.234 +115.288 89.960 190.276 +100.316 14.755 6.424 -8.332 +272.224 5 69.979 160.906 +90.927 70.778 149.898 +79.119 11.597 5.026 -6.571 +214.703 6 43.220 99.206 +55.986 43.712 92.427 +48.715 7.171 3.125 -4.046 +132.197 7 29.908 68.617 +38.709 30.248 63.930 +33.682 4.964 2.167 -2.797 +91.401 8 35.330 81.135 +45.805 35.733 75.589 +39.856 5.860 2.550 -3.310 +108.157 9 22.088 50.706 +28.619 22.339 47.241 +24.902 3.665 1.596 -2.068 +67.576 10 49.459 113.655 +64.196 50.023 105.883 +55.860 8.200 3.561 -4.639 +151.584 11 77.342 177.719 +100.377 78.225 165.567 +87.342 12.824 5.570 -7.254 +237.017 12 37.579 86.163 +48.585 38.006 80.281 +42.275 6.240 2.729 -3.511 +114.721 13 78.047 179.457 +101.410 78.938 167.179 +88.241 12.935 5.606 -7.329 +239.456 14 52.667 121.099 +68.433 53.268 112.814 +59.546 8.728 3.783 -4.945 +161.587 15 88.073 202.511 +114.438 89.079 188.656 +99.577 14.596 6.326 -8.270 +270.217 16 72.729 166.702 +93.974 73.555 155.325 +81.770 12.079 5.288 -6.791 +221.896 17 61.126 138.921 +77.795 61.810 129.503 +67.693 10.212 4.590 -5.622 +183.695 18 92.786 213.114 +120.328 93.844 198.546 +104.702 15.389 6.693 -8.696 +284.126 19 45.330 103.909 +58.579 45.845 96.817 +50.972 7.529 3.295 -4.233 +138.319 Tot. 1.165.242 2.674.443 +1.509.201 1.178.510 2.491.724 +1.313.215 193.356 84.290 -109.066 +3.563.617 Tabella 6. 9: dati sulle richieste di volume d'acqua fra la situazione attuale e la previsione futura (dati in mc).

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183

Se vogliamo commentare i dati notiamo che principalmente le maggiori variazioni nelle richieste sono dovute all’impianto di colture ortofrutticole, le quali anno un alta produttività e necessitano un elevato consumo d’acqua; in particolar modo si ha il riempimento delle vasche della coltura del riso nel mese di Aprile, che comporta una richiesta che prima non c’era. Si nota inoltre che il mese di maggior consumo diventa quello di Luglio, dove sono le richieste di acqua per il riso sono determinanti, in quanto necessitano di un riempimento continuo delle vasche; l’inflessione nel mese di Settembre è dovuto alla diminuzione di aree adibite al foraggio e agli erbai, per cui il loro consumo idrico s’abbassa di conseguenza, anche se c’è da dire che in assenza d’acqua gli erbai difficilmente vengono irrigati. Le richieste medie per i vari mesi sono le seguenti:

 Aprile: 164.536 m3 su 15 giorni irrigui, portata media 0,127 m3/s, 126,96 l/s;  Maggio: 84.370 m3 su 15 giorni irrigui, portata media 0,065 m3/s, 65,10 l/s;  Giugno: 919.727 m3 su 30 giorni irrigui, portata media 0,355 m3/s, 354,83 l/s;  Luglio: 2.674.443 m3 su 31 giorni irrigui, portata media 0,999 m3/s, 998,52 l/s;  Agosto: 2.491.724 m3

su 31 giorni irrigui, portata media 0,930 m3/s, 930,30 l/s;  Settembre: 84.290 m3

su 15 giorni irrigui, portata media 0,065 m3/s, 65,04 l/s;

A questo punto andiamo a definire il bilancio idrico per la struttura in questione, tenendo di conto sia l’offerta di acqua da parte del fiume Ombrone, sia la richiesta con i nuovi consumi. Si ottiene che la situazione nei mesi irrigui garantisce il sostentamento della situazione di richiesta attuale, anche se non è possibile addure la totalità della portata garantita dalla concessione con l’Autorità di Bacino del fiume Ombrone. Nel bilancio idrico si ottengono i dati della Tabella 6.10:

Fonte Portate Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Fiume Ombrone Medie Mensili Derivabili 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 1,71 2,00 2,00 2,00 2,00

Sistema Irriguo

Riva Destra Consumo Medio Totale - - - - - - 0,64 0,64 - - - -

Sistema Irriguo Riva Sinistra

Medie Mensili Disponibili ad Uso Irriguo 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 1,36 1,07 2,00 2,00 2,00 2,00 Consumo Medio Totale - - - 0,13 0,07 0,36 1,00 0,93 0,07 - - - Bilancio Idrico del Sistema Irriguo 2,00 2,00 2,00 0,87 1,93 1,54 0,36 0,14 1,93 2,00 2,00 2,00

Tabella 6. 10: riassunto delle portate medie mensili e dei consumi idrici previsti dai due impianti irrigui.

Come si può notare siamo di fronte ad un bilancio ipotetico con le richieste irrigue suddivise per i vari mesi, notando come le portate medie mensili dei mesi di Luglio e Agosto siano in grado di coprire le richieste. A termine di questa parte vogliamo evidenziare come la possibilità di scelta delle colture agrarie, da parte delle aziende, deve essere libera da qualsiasi vincolo, ma la necessità di preventivare le richieste deve essere in qualche modo effettuata. Per questo, come riportato poi successivamente, si rivela utile, prima dell’inizio della fase di impianto, una concertazione fra il Consorzio di Bonifica e i singoli produttori.

(8)

184

Grafico 6. 1: schema idraulico con nuovi consumi nella riva sinistra del fiume Ombrone.

      

Fiume Ombrone

Sez. Poggio Cavallo

                                   

Fiume Ombrone

Città di Grosseto

Fiume Ombrone

Verso Foce

Rete già Esistente

R et e g ià E si st en te

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185 6.2-Nuove Condizioni di Funzionamento. Si considera come condizione di

funzionamento lo stesso effettuato per la verifica allo stato attuale della struttura, ossia: T = 48 h

d = 2,5 h → 2 ore e mezzo

Comizi Irrigui Fabbisogno Idrico Portata Media Giornaliera Volume d’Acqua Necessaria fra due Adacquamenti Consecutivi

Portata Media durante l’Adacquamento

Futura Attuale m3 l/s l m3/s l/s l/s 1 133.995 50,10 8.567 0,952 952 419 2 88.633 33,14 5.667 0,630 630 278 3 283.761 106,10 18.143 2,016 2016 886 4 204.234 76,36 13.058 1,451 1451 638 5 160.906 60,16 10.288 1,143 1143 502 6 99.206 37,09 6.343 0,705 705 310 7 68.617 25,66 4.387 0,487 487 215 8 81.135 30,34 5.188 0,576 576 253 9 50.706 18,96 3.242 0,360 360 158 10 113.655 42,50 7.267 0,807 807 355 11 177.719 66,45 11.363 1,263 1263 555 12 86.163 32,22 5.509 0,612 612 270 13 179.457 67,10 11.474 1,275 1275 560 14 121.099 45,28 7.743 0,860 860 378 15 202.511 75,72 12.948 1,439 1439 632 16 166.702 62,33 10.659 1,184 1184 522 17 138.921 51,94 8.882 0,987 987 438 18 213.114 79,69 13.626 1,514 1514 666 19 103.909 38,85 6.644 0,738 738 325 Totale 2.674.443 1.000,00 - - - -

Tabella 6. 11: valori delle portate d'adacquamento, per ciascun comizio irriguo, per durata dell'adacquamento di 2h e 1/2, ogni 48 h.

Nella tabella 6.11 sono riportati i valori delle portate durante l’adacquamento, semplificati per un valore di consumo di 1,00 m3/s. All’aumentare delle richieste non è possibile avere la possibilità di servire un solo comizio, dato che alcuni di essi possono avere una portata superiore al valore massimo disponibile all’adduzione; in questa condizione il servizio va a differenziare l’offerta soddisfacendo i singoli proprietari. Si suppone che il servizio vada a rispondere alle esigenze delle singole utenze, quindi andiamo a controllare il valore delle pressioni ai nodi e delle velocità nelle tubazioni, per una distribuzione che va ad interessare le seguenti configurazioni:

 Servizio per ciascun nodo della distribuzione, con valore massimo di 1,00 m3/s;  Servizio ai nodi vicini all’adduttrice, con valore massimo di 1,00 m3/s;

 Servizio ai nodi distanti all’adduttrice, con valore massimo di 1,00 m3

/s;  Servizio ai nodi opposti, con valore massimo di 1,00 m3

/s;  Servizio ai nodi opposti, con valore massimo di 1,00 m3/s.

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186 6.3-Regolamentazione della Pratica Irrigua. Vengono qui richiamati alcuni aspetti

riguardanti lo svolgersi della pratica irrigua nella struttura ex-novo, che riprende alcuni punti del regolamento dell’acquedotto della riva destra. Ad esso sono sottoposte le Ditte iscritte nei ruoli irrigui del Consorzio. Il comprensorio è costituito da sottozone dette comizi, dove ogni derivazione è costituita da un’asta comiziale denominata adacquatrice e da varie derivazioni distributrici. Il quantitativo di acqua assegnato a ciascuna utenza tiene conto della superficie aziendale e, di conseguenza alle attività in essa svolte.

L’ammontare complessivo dell’acqua disponibile per ciascuna stagione è ricavabile da prodotto della portata assegnata all’utente come riportato negli orari distribuiti, per la durata complessiva dei turni di irrigazione della stagione. E’ consigliabile, nella parte morta della stagione produttiva, di effettuare una fase di concertazione fra le parti, per programmare al meglio la stagione irrigua: da una parte le utenze possono seguire una certa libertà di scelta nelle pratiche agricole, mentre dall’altra il Consorzio stabilirà delle priorità nelle produzione in base alle disponibilità idrauliche e tenendo conto delle previsioni. Questo serve per garantire una sorta di “premio” per quelle aziende che possono garantire un aumento della qualità del prodotto e, anche, un maggior risparmio di acqua, in base alle libere pratiche irrigue seguite da ciascun utente. I turni di irrigazione (giorni, ore e minuti) fra gli utenti del comizio vengono fissati dal Consorzio e possono variare all’interno della stagione irrigua in base agli eventi di pioggia e alle necessità delle varie pratiche. L’acqua viene consegnata alle aziende mediante prese regolate da valvole regolatrici di portata e saracinesche. La stagione irrigua in linea di massima, inizia il 1° Giugno e termina il 30 Settembre di ogni anno solare.

Nell’ambito di ciascun comizio è fatto obbligo agli utenti che ne fanno parte di manovrare le paratoie per il cambio del turno evitando dannose perdite di tempo nel cambiamento da un utente all’altro. L’orario di cessazione del turno deve essere comunque rispettato e non possono essere adottate giustificazioni di sorta per ritardarlo. Saranno consentite comunque, variazioni di turno ed orario di irrigazione fra gli utenti di uno stesso comizio qualora essi ne facciano esplicita richiesta al Consorzio mediante opzione di scelta inviata al Consorzio stesso all’inizio della stagione irrigua. Un aspetto importante è il ruolo che il Consorzio ha nella gestione dell’acqua: l’acqua non utilizzata è di proprietà del Consorzio. Per cause di forza maggiore, per lavori urgenti ed indifferibili, la distribuzione dell’acqua può essere interrotta, anche se è compito del Consorzio il ripristino del regolare servizio di distribuzione entro il più breve tempo possibile. Per dette interruzioni gli utenti non possono avanzare alcuna pretesa; qualunque uso diverso da quello irriguo deve essere preventivamente autorizzato dal Consorzio.

Il Consorzio assolve il proprio compito sostenendo le relative spese con una gestione speciale, a carico di tutti gli utenti. Fino al completo intubamento dell’impianto e l’adozione di misuratori volumetrici, la ripartizione delle spese per la gestione dell’impianto irriguo consorziale si basa sulla valutazione di n°3 parametri secondo lo schema di seguito riportato:

Beneficio → Parametro → Quota di Spesa → Metodo di Ripartizione

L’applicazione del processo viene rimandato alla lettura del regolamento per l’impianto d’irrigazione della riva destra.

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187

Tutti i fondi che hanno diritto di godere del beneficio dell’impianto irriguo, sono vincolati senza alcuna riserva, a sopportare la servitù di acquedotto delle condotte primarie e secondarie senza poter prendere alcun indennizzo nei casi di interventi di ripristino e manutenzione, fatto eccezione per i frutti pendenti ed i danni alle colture e dalle strutture del fondo.

L’utente di un fondo, non più agricolo o per mutata destinazione, resta obbligato a mantenere la servitù di passaggio e di irrigazione. Qualora per ottemperare a tale obbligo, si rendano necessari particolari lavori, tutte le spese sono a carico del proprietario del fondo di mutata destinazione. Ai dipendenti ed agli incaricati del Consorzio deve, in qualunque momento, essere consentito e reso possibile l’accesso, anche con mezzi meccanici, alle proprietà private interessate all’irrigazione, affinché possano effettuare ogni accertamento ed intervento ritenuti necessari; fermo restando il diritto dell’utente al risarcimento dei danni materiali eventualmente arrecati. Libero accesso nei campi deve essere lasciato specialmente al personale anche esterno addetto alla sorveglianza dell’impianto per svolgere il proprio compito di controllo sulla regolarità del servizio irriguo in atto, oltre alle modalità, quantità e tempi di utilizzo da parte degli utenti. Infrazione grave viene pertanto ritenuto ogni atto o azione che l’utente compie per vietare o ritardare l’accesso ai campi del personale addetto alla sorveglianza.

Nei casi di cessione del terreno in affitto, l’utente proprietario dovrà comunicare al Consorzio le generalità complete dell’affittuario e questi gli subentrerà in tutti i diritti e doveri. Il proprietario rimane comunque, verso il Consorzio, responsabile in solido con l’affittuario per ogni pendenza finanziaria derivante da danni alle strutture irrigue che dovesse insorgere fra il Consorzio e l’affittuario. L’impianto fisso realizzato dal Consorzio, comprendente il canale primario, l’impianto di rilancio, le condotte di adduzione e di distribuzione, i manufatti di derivazione, le saracinesche di scarico e di regolazione, gli sfiati, le relative apparecchiature di misura, le teste d’idrante, le saracinesche per gli impianti fissi, ecc, è di proprietà demaniale in concessione al Consorzio e non può essere in alcun modo danneggiato o manomesso ne apportata variazione di sorta ne da parte degli estranei, ne tanto meno da parte degli utenti.

Ogni utente deve servirsi dell’impianto consortile con la massima cura e con personale competente a fine di evitare danneggiamenti di qualunque natura. Ogni danno che viene arrecato all’impianto ed apparecchiature appartenenti all’impianto fisso, conseguenti a danneggiamenti dovuti ad incuria o comunque a cause che investono la responsabilità del singolo o di vari utenti, verrà effettuato dal Consorzio e posto a carico dei responsabili ai quali saranno applicate, se ricorrono, anche le sanzioni previste negli articoli che seguono.

L’utente che abbia in programma di realizzare opere murarie, o di eseguire piantagioni, piantare pali o altro a meno di mt. 10.00 dalle canalette e/o dalle condotte, deve presentare al Consorzio la relativa comunicazione 30 giorni prima di dare inizio ai lavori. L’utente che abbia necessità di eseguire degli attraversamenti per nuovi passi carrai od altri interventi nelle fasce occupate dalle condotte e canalizzazioni irrigue, deve richiedere al Consorzio la preventiva autorizzazione ed attenersi alle disposizioni tecniche che gli verranno impartite. Eventuali opere eseguite senza la preventiva autorizzazione potranno essere fatte demolire dal Consorzio con addebito delle spese sostenute. E’ fatto divieto assoluto: di eseguire qualunque opere stabile o provvisoria nella fascia di rispetto di mt. 1.00 da una parte e dall’altra delle condotte, di utilizzare l’acqua fuori dell’orario di propria competenza, di manomettere le apparecchiature di regolazione e controllo nonché le strutture di qualsiasi tipo, utilizzare acqua per terreni estranei al comprensorio irriguo senza autorizzazione da parte del Consorzio, di prelevare acqua da comizi non di competenza del fondo.

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Qualora l’utente per la sua condotta rechi particolare intralcio al regolare esercizio dell’irrigazione, si può procedere alla sospensione dell’acqua, senza alcun pregiudizio delle sanzioni pecuniarie, dell’azione penale e del risarcimento dei danni arrecati al Consorzio ed ai terzi.

Il Consorzio, per il buon funzionamento della pratica irrigua, mette a disposizione degli utenti l’assistenza continua del personale tecnico, operativo salvo che per assicurare un buon servizio non si ravvisi la necessità di nominare almeno due soggetti investendoli dell’autorità di guardia giurata. Questi ultimi nominati con decreto prefettizio anno il compito di controllare il pieno rispetto da parte di tutti gli utenti del presente regolamento e di tutte le disposizioni che verranno emanate nell’interesse generale dell’esercizio della pratica irrigua, di far notare ai contravventori l’infrazione commessa e provvedere ad emettere la sanzione conseguente, di segnalare al Consorzio ogni infrazione. Ciascun utente è tenuto, nel proprio interesse, a vigilare affinché, specialmente nel proprio fondo, non avvengano perdite di acqua dalle condotte sotterranee. Ciascun utente, ditta consorziata, proprietario o affittuario dovrà fornire notizie sulle colture effettuate e la loro superficie ad un tecnico del Consorzio debitamente autorizzato, che effettua la statistica annuale.

6.4-Potenziamento delle Riserve Idriche della Struttura. Un aspetto molto

importante da considerare è quello delle prospettive di miglioramento delle risorse idriche nel bacino del Fiume Ombrone. Ci sono diverse opere che sono in fase di progettazione e realizzazione, per cui se ne effettua una breve disamina per prevedere quali sono i possibili miglioramenti di cui l’opera beneficerà.

 Diga sul Gretano

Il torrente Gretano, affluente di destra dell’Ombrone grossetano, nasce dal monte Alto (797 m s.l.m.) nel comune di Roccastrada, in provincia di Grosseto, nella parte centro settentrionale della Maremma e scorre in direzione sud-est tra i comuni di Roccastrada e Civitella Paganico, per una distanza di circa 25 km. Di carattere torrentizio e geometria abbastanza lineare convoglia oltre alle acque dei suoi affluenti, anche quelle dei canali di scarico dei terreni agricoli, per confluire nel fiume Ombrone in località Paganico. Nel 2012 è stato presentato uno studio di fattibilità per la costruzione di una diga su tale torrente per vari scopi: laminazione delle piene dello stesso, produzione di energia idroelettrica, uso idropotabile della risorsa invasata, riserva antincendio e uso irriguo. La diga sarà alta 35 metri (la seconda in Toscana in fatto di altezza), con uno sbarramento trapezoidale di 24,8 metri. La parte visibile, ovvero quella che emerge dallo specchio d’acqua, avrà una lunghezza di soli 4 metri, in modo da ridurre l’impatto paesaggistico. I tempi di realizzazione, si aggirano intorno ai 5 anni nell’ipotesi più ottimistica. La diga del Gretano, oltre a risolvere il problema idrico, promette di annullare i rischi idrogeologici e produrre benefici economici, in termini di energia idroelettrica e di cessione di acqua. La creazione del bacino artificiale consentirà un accumulo di acqua della capienza di 2 milioni e 900 mila metri cubi, per uso potabile e irriguo. E’ inoltre stimato che nell’arco dei 15 anni verranno risparmiati 15 milioni di euro, grazie all’effetto di regolazione della portata massima di valle del torrente, riducendo il rischio idraulico anche sul fiume Ombrone, con spese minori riguardo a riparazioni e opere di difesa del territorio. Quindi, regolando la portata del torrente, che presenta nei mesi estivi, di Luglio, Agosto e Settembre una portata media di 0,35 m3/s; quindi, in futuro, per quanto riguarda il bilancio globale analizzato al capitolo 1, possiamo considerare, nei momenti di crisi, una portata supplementare con gestione libera da parte del Consorzio di Bonifica.

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Figura 6. 1: vista aerea dell'invaso della futura diga sul fosso Gretano.

 Ampliamento del Bacino di Invaso

Un ipotesi da analizzare è quella di ampliare il volume d’invaso creato dalla traversa della Steccaia, in modo tale da garantire un aumento del volume d’acqua da poter gestire e mantenerla come riserva. Si può fare una serie di analisi, le quali si riducono essenzialmente a tre possibili interventi: dragaggio del materiale a monte della traversa, sfruttamento delle aree del vecchio canale di bonifica e ampliamento dell’alveo a monte della traversa.

Il dragaggio della zona a monte della traversa permette l’allontanamento del materiale solido apportato, nel corso del tempo, dal fiume Ombrone e creare un volume liquido aggiuntivo da poter sfruttare per garantire un maggior ammortamento fra domanda ed offerta dell’impianto e del fiume. In realtà non è tanto fattibile per una serie di aspetti molto importanti: in primo luogo il dragaggio crea di fatto un problema di smaltimento del materiale dragato, il quale deve essere smaltito come rifiuto speciale, di conseguenza anche analizzato come rifiuto vero e proprio; un altro aspetto è legato al permesso, che deve essere rilasciato dall’Autorità del Bacino del fiume Ombrone, quindi bisogna far capo ad un altro ente, con problemi burocratici annessi. Un altro problema ambientale è legato alla totale interruzione del flusso di materiale solido, con conseguente minor apporto sulla costa grossetana, che risente comunque di un azione erosiva marina importante. Infine il dragaggio risulterebbe superfluo, dato che il materiale solido trasportato dal fiume Ombrone ha una certa importanza, quindi nel giro di pochi anni vedremmo ridursi il volume in maniera anche rapida. L’opzione del dragaggio si rivela come una strada difficilmente praticabile.

Lo sfruttamento del vecchio canale di bonifica può risultare un opzione importante, che garantirebbe una riserva opzionale di acqua anche abbastanza importante. Questo punto può rivestire una certa importanza visto che si sta parlando di una riqualificazione dell’antico canale; effettuando e garantendo una chiusura idraulica dello stesso è possibile creare un invaso che

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garantirebbe una riserva idrica da utilizzare per vari scopi, anche idroelettrici, data la vicinanza con l’impianto di San Martino. Il problema insormontabile è rappresentato dall’eccessivo costo nel realizzare l’isolamento idraulico del tratto, con strutture e elementi di protezione vetusti e da riqualificare. Inoltre bisogna analizzare anche il rischio idraulico per le zone adiacenti, che sono ormai adibite a residenze e a campi coltivabili. Si rivela quindi un intervento di una certa importanza e non prevedibile nel comportamento.

L’ampliamento dell’invaso a monte della traversa, creando una vera e propria vasca di compenso, presenta la particolarità di presentarsi in una zona pianeggiante, e di conseguenza l’unico modo per realizzare l’invaso è quello di costruirlo sospeso. Inoltre l’area disponibile nella zona non è naturalmente predisposta a creare un lago artificiale, e anche se lo fosse, il vantaggio che si otterrebbe sarebbe estremamente ridotto da non comportare apprezzamenti significativi. Tale opzione non è realizzabile.

 Realizzazione di Volumi di Raccolta

Al fine di avere una riserva d’acqua direttamente nell’area irrigua, è possibile realizzare vasche di raccolta nei singoli comizi irrigui, che possono far fronte a mancanze d’acqua da addurre dal corso d’acqua. Si provvede a realizzare, in genere fra più proprietà, una vera e propria vasca, opportunamente dimensionata sulla base delle richieste irrigue, mediante escavazione in sito; le pareti e il fondo dello scavo vengono poi rinforzati e protetti con teli impermeabili. I singoli proprietari poi si accorderanno per procedere nella fruizione della riserva idrica.

Figura 6. 2: vasca di raccolta di acqua irrigua.

Possono sorgere dei problemi nella realizzazione, in quanto i proprietari devono trovare l’accordo sul sito di realizzazione, e ciascuno di essi non vuole perdere terreni produttivi per creare un area improduttiva; inoltre l’acqua presente deve far fronte a perdite dovute all’evapotraspirazione, che nei mesi estivi possono non essere trascurabili.

Un'altra possibilità, che in parte viene già sfruttata, e quella di chiudere le porte vinciane che si trovano sul canale essiccatore dell’Alberese, in modo da riempierlo e garantire un certo volume

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idrico da sfruttare nei momenti di bisogno. Nelle fasi di crisi si crea un collegamento fra l’impianto dell’acquedotto e il canale, oppure permettere ai singoli proprietari di pescare all’interno del canale essiccatore stesso. Di questa opzione possono usufruire solo i comizi che si affacciano sul canale, e può rappresentare comunque un opzione nei periodi di scarso apporto meteorico.

Figura 6. 3: le porte vinciane posizionate alla foce del canale essiccatore dell'Alberese.

 Inserimento di Nuove Traverse

Un'altra opzione molto importante, ma difficilmente realizzabile nel breve periodo, è quella di realizzare delle nuove traverse a valle di quella della Steccaia. Lo scopo principale sarebbe quello di realizzare uno sbarramento nei confronti della penetrazione delle acque salate lungo il corso del fiume; in questo modo si apporrebbe un ostacolo a tale avanzata e si garantirebbe delle prese nelle vicinanze dell’area da irrigare. Il problema principale è rappresentato dal carico idraulico, che sarà molto basso e difficilmente sfruttabile, e per il quale sarà necessario un rilancio di pressione, immettendolo all’interno del circuito idraulico o nel canale essiccatore dell’Alberese.

 Gli Impianti Booster

Un metodo molto importante, ma realizzabile solo dalle singole utenze, è quella di andare a inserire degli impianti di rilancio di pressione, i cosiddetti impianti booster, i quali permettono di sfruttare appieno la risorsa d’acqua disponibile. Il sistema booster è costituito da una condotta in parallelo alla condotta principale; tale condotta è quella in cui viene posizionata la pompa. Sulla condotta principale si prevede la sistemazione di una valvola di ritegno, o clapet; quando la pressione sulla condotta principale assume un determinato valore la valvola rimane aperta, quando invece la pressione è insufficiente la valvola si chiude, non permettendo il flusso. La pompa può essere programmata mediante pressostati, oppure può essere avviata tramite la calibrazione di un trasduttore di pressione.

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Figura 6. 4: schema di un sistema booster.

6.5-Il Rendimento dei Metodi d’Irrigazione. Un aspetto molto importante da

considerare è l’efficienza di metodi irrigui: l’efficienza potenziale dell’irrigazione è diversa per i diversi metodi irrigui. I metodi irrigui hanno subito, soprattutto nell’ultimo cinquantennio, una notevole evoluzione connessa, prevalentemente, alla disponibilità di tubazioni (prima in cemento amianto e acciaio, in materia plastica in seguito) e raccordi a costi accessibili ed al progressivo incremento del costo della manodopera. Inizialmente si è passati dai metodi gravitazionali all’aspersione tradizionale, intendendo con tale termine l’aspersione con impianti fissi o con ali movimentate manualmente. In seguito, l’evoluzione dei metodi irrigui ha preso due direzioni contrastanti: da un lato, verso un’irrigazione a piccole portate, localizzata e ad alta frequenza (microirrigazione a goccia), effettuata con impianti fissi con tubazione in materiale plastico di piccolo diametro, dall’altra verso le grandi macchine irrigue che riescono a dominare, con poche postazioni, superfici di decine di ettari.

Tipo di impianto Fisso A Movimento Periodico A movimento Continuo V an taggi

Basso impiego di manodopera +++ + ++

Basso costo sistemazione del terreno +++ ++ ++

Risparmio d’acqua ++ + +

Effetto climatizzante +++ ++ ++

Adattabilità ai diversi tipi di suolo ++ + +

S

van

taggi

Elevato costo d’impianto --- - --

Elevato costo dell’energia -- --- ---

Manodopera qualificata per riparazioni -- --- ---

Perdite per evaporazione --- -- --

Soggezione al vento -- --- ---

+++,--- alto; ++,-- medio; +,- basso

Tabella 6. 12: vantaggi e svantaggi dei principali tipi di impianto per aspersione.

Contemporaneamente, a fianco dei gocciolatori sono comparsi gli spruzzatori, microerogatori più adatti all’uso di acque ad elevato rischio di occlusione ed agli arboreti, nei quali consentono di

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aumentare la percentuale di superficie bagnata con minore costo e con minori ingombri. Altri fattori che hanno condizionato l’evoluzione dei metodi irrigui sono il costo e la disponibilità di manodopera, la messa in atto di politiche di agevolazioni creditizie a favori di metodi che richiedono acqua in pressione, e vari elementi socio-economici (comodità e sicurezza sul lavoro). Le evoluzioni più recenti riguardano l’irrigazione a goccia. Si sono affermati sempre più i gocciolatori a lungo percorso rispetto a quelli ad orifizio (più sensibili all’occlusione a parità di portata) e, tra i primi, quelli a moto turbolento, a minor rischio riguardo alla sedimentazione di particelle fini, ed a maggiore tolleranza delle differenze di carico. La maggior efficienza ed il minor ingombro delle tubazioni stanno inoltre stimolando la diffusione degli impianti a goccia sottosuperficiale.

La microirrigazione, rispetto all’aspersione, presenta numerosi vantaggi, tra cui il rpincipale è la possibilità di ridurre i consumi idrici ed i costi d’esercizio. La microirrigazione si bagnano infatti strisce di terreno o, nel caso di colture arboree, volumi isolati in vicinanza delle piante. Ciò fa si che quelle per traspirazione delle erbe infestanti siano ridotte al minimo; così come, se la distribuzione è sufficientemente uniforme e l’acqua è dosata, possono essere ridotte al minimo le perdite per percolazione profonda.

Nella microirrigazione i costi di esercizio si abbassano rispetto all’aspersione per effetto dei ridotti consumi energetici, mentre il discorso è più articolato per quanto concerne gli impieghi di manodopera. Per le esigenze di manodopera legate alla movimentazione ed alle operazioni di avvio/interruzione degli adacquamenti, la differenziazione non è più fra impianti di microirrigazione e per aspersione, ma tra impianti fissi e mobili: lo stesso vale per le grandi macchine a movimento continuo tipo Pivot e Rainger.

Goccia Superficiale Goccia

Sotto-Superficiale Spruzzo

V

an

taggi

Basso impiego di lavoro + + +++

Assenza di ostacoli + +++ +

Riduzione dei costi energetici ++ ++ +

Risparmio d’acqua ++ +++ +

Controllo dell’acqua e dei fertilizzanti +++ +++ +

Controllo delle erbe infestanti ++ +++ +

Uso di acque saline ++ ++ +

Adattabilità ai diversi tipi di suolo +++ ++ +

S

van

taggi

Elevato costo d’impianto -- --- ---

Sensibilità all’occlusione --- --- -

Alta qualità degli erogatori --- --- --

Aumento della salinità del terreno -- --- -

Ridotto sviluppo dell’apparato radicale -- -- -

Ridotto o assente effetto climatizzante -- --- -

+++,--- alto; ++,-- medio; +,- basso

Tabella 6. 13: vantaggi e svantaggi dei principali tipi di impianto di microirrigazione.

A fronte di minor bisogno di manodopera, per i metodi automatizzati necessitano comunque di manodopera specializzata. Gli impianti di microirrigazione, soprattutto a goccia, possono richiedere l’impiego di manodopera per il monitoraggio della portata dei gocciolatori nel caso in cui si utilizzano acque ad alta possibilità di occlusione. La microirrigazione permette anche di effettuare

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la fertirrigazione con maggiore efficienza, dato che il fertilizzante viene distribuito nelle vicinanze delle piante.

Sia la necessità di sistemazione superficiale del terreno sia l’influenza della situazione orografica sono connesse alla mobilità dell’impianto più che al metodo irriguo. Per gli impianti fissi, così come quelli a movimento continuo, non sono necessarie sistemazioni del terreno, e gli impianti possono essere realizzati anche su terreni a forte pendenza. In quest’ultimo caso è consigliabile istallare valvole per lo svuotamento delle ali ad ogni arresto dell’impianto, per evitarne la disuniformità dovute al drenaggio di acqua dagli erogatori posti nelle parti più basse dei campi, e sfiati nelle parti più alte della tubazione per evitarne depressioni e, limitatamente agli impianti di microirrigazione sottosuperficiale, rientro dell’acqua erogata. Gli impianti per aspersione a movimento periodico richiedono invece un buon livellamento del terreno e possono presentare problemi di uniformità e, persino, di ribaltamento in relazione alla situazione orografica.

L’intralcio delle operazioni colturali dipendono dalla posizione sia dell’erogatore sia dell’ala irrigua. Negli impianti fissi per aspersione ed in quelli di microirrigazione con ali fuori terra è inevitabile un certo intralcio. Negli impianti di microirrigazione con ali interrate non si ha nessun tipo di ostacolo. Tra gli inconvenienti degli impianti di microirrigazione ricordiamo il già citato rischio di occlusione degli erogatori. Per acque ad elevato contenuto di solidi sospesi, soprattutto di natura organica, di bicarbonati, di ferro e di zolfo, occorre prevedere adeguati trattamenti fisici e chimici dell’acqua. Il minore rischio di occlusione, così come il minore di eccessiva localizzazione dell’acqua, è tra i motivi di preferenza degli spruzzatori rispetto ai gocciolatori.

Tra i diversi tipi di impianto per aspersione, la scelta tra un impianto fisso, a movimento periodico o continuo dipende, soprattutto, da considerazioni di tipo economico.

Gli impianti fissi, comportando elevate immobilizzazioni di capitale, sono più adatti a colture intensive, irrigate a turni brevi per tutta la stagione irrigua. Al contrario, gli impianti mobili trovano il loro campo di impiego ottimale per le colture estensive e per irrigazione di soccorso. Per gli impianti a movimento periodico e per gli irrigatori semoventi, a fronte di una riduzione dei costi fissi si ha un aumento dei costi variabili, dovuti alle maggiori esigenze di manodopera ed alle maggiori pressioni richieste.

Negli impianti fissi vengono, di norma, utilizzati irrigatori a bassa o media pressione e intensità di pioggia, a gittata corta o media e con gocce fini o medie. Al contrario, negli impianti con ali mobili o con irrigatori semoventi, l’esigenza di ridurre al minimo il numero di postazioni comporta la necessità di adottare irrigatori a lunga gittata e, quindi, ad alta pressione di funzionamento e ad elevata portata; le gocce sono spesso semi-grosse o grosse, e ciò può avere conseguenze negative sulla struttura del terreno e sulle piante. Le perdite per evaporazione sono tendenzialmente superiori negli impianti fissi (gocce fini), rispetto a quelli mobili, al contrario delle perdite per percolazione profonda e per deflusso superficiale che tendono ad essere più elevate negli impianti a movimento periodico. Nella Tabella 6.14 vengono riportate le efficienze dei metodi irrigui per aspersione; in genere, in fase di progettazione, si considera un efficienza media dell’80%.

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Tipo di Impianto Condizioni Climatiche Efficienza

Potenziale

Fisso, a bassa di pioggia, gocce piccole Bome e irrigatori giganti

Clima da arido a desertico, velocità del vento da

media ad alta 60

Fisso, con intensità di pioggia da bassa a

media Clima arido, velocità del vento alta 65

Fisso, con intensità di pioggia elevata Fisso, con intensità di pioggia bassa Irrigatori semoventi

Clima desertico, velocità del vento alta

Clima arido, velocità del vento alta 70 Fisso, con caratteristiche medie

Mobile

Caratteristiche climatiche medie

Clima arido, velocità del vento alta 75 Mobile

Fisso, con intensità di pioggia da media ad elevata e buona uniformità

Caratteristiche climatiche medie

Caratteristiche climatiche medie, velocità del vento bassa

80

Mobile e fisso con uniformità eccellente Climi freddi o umidi, velocità del vento bassa 85

Tabella 6. 14: valori dell'efficienza potenziale dell'irrigazione, in %, per diversi tipi d'impianti per aspersione, in condizioni ottimali.

Gli impianti di microirrigazione si prestano ad avere efficienze potenziali molto elevate; valori medi utilizzabili in fase di progettazione sono 90% per gli impianti a goccia e, soprattutto a causa delle maggiori perdite per evapotraspirazione, 85% per quelli a spruzzo. Si possono avere elevate efficienze solo in condizioni di elevate uniformità di erogazione. A tal fine bisogna disporre di materiali di buona qualità, soprattutto erogatori, e progettare e gestire adeguatamente l’impianto, compresa la prevenzione verso l’occlusione degli erogatori, con trattamenti chimici e fisici.

Per concludere non esiste un metodo o un impianto irriguo che va bene in tutte le situazioni, ma ce ne sarà una ottimale per ogni condizione di coltura, terreno, disponibilità di capitale, vincoli istituzionali, etc.. La scelta dell’impianto ottimale si svolge in cinque fasi:

 Identificazione degli obiettivi;

 Definizione delle caratteristiche fisiche e istituzionali del sito di realizzazione;  Preselezione di uno o più tipi di impianto con caratteristiche idonee;

 Progettazione ed analisi economica degli impianti individuati;

 Confronto dei risultati per la scelta della soluzione meglio rispondente agli obiettivi. Si considerano i collegamenti fra colture agricole e metodi irrigui, riportati nella Tabella 6.15:

Tipo di Irrigazione Rendimento

(%) Coltura Agraria

Nessuna 100 Riso

Aspersione 80 Erba Medica, Girasole, Mais

Microirrigazione 90 Arboricoltura, Leguminose, Ortive (Pomodoro), Patate,

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In questa fase non è possibile stabilire quali siano le scelte delle singole aziende, per cui possiamo solo prevedere un metodo irriguo per le singole colture, con un suo probabile metodo irriguo, per visionare quale siano le reali richieste di acqua, con le efficienze relative delle singole pratiche. In questo modo la richiesta teorica e il reale consumo d’acqua, tenendo conto di questi aspetti, hanno una certa discrepanza. I livelli d’intervento possono avvenire o tenendo fissi i turni e aumentando i volumi distribuiti, oppure mantenendo le portate, considerando l’efficienza del sistema, ma dilazionandoli su un tempo d’adacquamento maggiore. Nel primo caso abbiamo il problema relativo alla portata massima distribuibile, che se già ottimizzata, non mi permette di distribuire volumi integrativi di acqua; nel secondo caso cambiano i tempi di consegna alle varie utenze, quindi abbiamo un duplice aumento delle portate, uno dovuto al maggior consumo d’acqua, l’altro all’aumento del tempo d’adacquamento.

Si nota che il rendimento globale è pari a:

Stato Attuale → R% = F. . F. . = 2.855.473 3.354.847= 85 % Stato Futuro → R% = F. . F. . = 6.419.090 7.071.488 = 91 %

La soluzione non può essere data in questo ambito, dato che tanto dipende dalle effettive precauzioni che verranno adottate, dai singoli proprietari, per diminuire gli sprechi dei metodi irrigui. Molto dipende anche dalle scelte che vengono fatte nelle attività agricole, nelle colture in atto e poi nelle reali scelte, dato che queste sono affidate ai singoli e possono risultare sbagliate, con rendimenti anche più bassi. Questo però non è un problema che può risolvere il Consorzio di Bonifica, dato che il problema, e la scelta nella risoluzione dello stesso, è totalmente a carico dell’utente.

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Comizi Irrigui

Maggio Giugno Luglio

Teorico Perdita Reale Teorico Perdita Reale Teorico Perdita Reale

1 203 20 223 15.799 2.672 18.471 58.421 10.135 68.555 2 181 18 199 10.552 1.776 12.328 38.759 6.709 45.467 3 322 32 355 33.227 5.639 38.866 123.455 21.451 144.906 4 269 27 296 23.995 4.065 28.060 88.946 15.443 104.389 5 172 17 189 18.818 3.196 22.014 69.979 12.163 82.141 6 137 14 150 11.668 1.976 13.644 43.220 7.502 50.722 7 100 10 110 8.083 1.368 9.451 29.908 5.189 35.098 8 105 10 115 9.528 1.615 11.142 35.330 6.135 41.465 9 69 7 75 5.961 1.010 6.971 22.088 3.834 25.922 10 134 13 147 13.318 2.259 15.577 49.459 8.592 58.051 11 211 21 232 20.830 3.533 24.363 77.342 13.436 90.778 12 135 14 149 10.170 1.719 11.889 37.579 6.517 44.096 13 192 19 211 20.988 3.564 24.552 78.047 13.565 91.612 14 130 13 143 14.163 2.405 16.568 52.667 9.154 61.820 15 217 22 238 23.684 4.022 27.706 88.073 15.307 103.380 16 272 27 299 19.698 3.328 23.026 72.729 12.611 85.339 17 437 44 480 16.872 2.811 19.683 61.126 10.531 71.657 18 269 27 296 25.014 4.240 29.253 92.786 16.113 108.899 19 168 17 185 12.276 2.074 14.349 45.330 7.860 53.191 Totale 203 20 223 15.799 2.672 18.471 58.421 10.135 68.555 Rendimento 91% 86% 85%

Tabella 6. 16: confronto fra il volume d'acqua teorica, quello di acqua persa, e il volume reale necessario (in mc), per le richieste attuali.

Comizi Irrigui

Agosto Settembre Totale

Teorico Perdita Reale Teorico Perdita Reale Teorico Perdita Reale

1 59.085 10.268 69.353 9.699 1.934 11.633 143.207 25.028 168.235 2 39.197 6.796 45.993 6.448 1.281 7.729 95.137 16.580 111.717 3 124.864 21.733 146.597 20.465 4.091 24.556 302.334 52.946 355.280 4 89.960 15.646 105.605 14.755 2.946 17.701 217.924 38.127 256.051 5 70.778 12.322 83.101 11.597 2.319 13.917 171.345 30.017 201.362 6 43.712 7.600 51.313 7.171 1.431 8.603 105.909 18.523 124.432 7 30.248 5.258 35.506 4.964 990 5.954 73.305 12.815 86.119 8 35.733 6.215 41.948 5.860 1.170 7.030 86.555 15.145 101.701 9 22.339 3.885 26.224 3.665 731 4.396 54.121 9.467 63.588 10 50.023 8.705 58.728 8.200 1.639 9.839 121.133 21.209 142.342 11 78.225 13.612 91.837 12.824 2.563 15.386 189.431 33.165 222.596 12 38.006 6.603 44.609 6.240 1.244 7.484 92.130 16.097 108.227 13 78.938 13.743 92.681 12.935 2.587 15.521 191.099 33.478 224.577 14 53.268 9.274 62.542 8.728 1.746 10.474 128.956 22.591 151.547 15 89.079 15.509 104.588 14.596 2.919 17.515 215.649 37.779 253.428 16 73.555 12.776 86.331 12.079 2.407 14.486 178.332 31.148 209.480 17 61.810 10.668 72.478 10.212 2.013 12.225 150.456 26.068 176.524 18 93.844 16.325 110.169 15.389 3.074 18.463 227.302 39.779 267.080 19 45.845 7.963 53.809 7.529 1.500 9.029 111.148 19.414 130.562 Totale 1.178.510 204.900 1.383.410 193.356 38.585 231.941 2.855.473 499.374 3.354.847 Rendimento 85% 83% 85%

(22)

198

Comizi Irrigui

Aprile Maggio Giugno Luglio

Teorico Perdita Reale Teorico Perdita Reale Teorico Perdita Reale Teorico Perdita Reale

1 8.239 - 8.239 4.241 12 4.253 46.099 3.892 49.991 133.995 13.944 147.939 2 5.437 - 5.437 2.846 13 2.859 30.549 2.581 33.130 88.633 9.223 97.856 3 17.477 - 17.477 8.889 15 8.904 97.498 8.227 105.725 283.761 29.531 313.292 4 12.569 - 12.569 6.430 15 6.444 70.217 5.926 76.143 204.234 21.254 225.488 5 9.913 - 9.913 5.031 7 5.039 55.274 4.663 59.937 160.906 16.746 177.652 6 6.104 - 6.104 3.128 8 3.136 34.115 2.879 36.994 99.206 10.324 109.529 7 4.220 - 4.220 2.169 6 2.175 23.603 1.992 25.595 68.617 7.141 75.757 8 4.994 - 4.994 2.552 6 2.558 27.892 2.354 30.246 81.135 8.443 89.578 9 3.120 - 3.120 1.598 4 1.602 17.435 1.472 18.907 50.706 5.277 55.983 10 6.999 - 6.999 3.564 6 3.571 39.056 3.296 42.352 113.655 11.828 125.483 11 10.943 - 10.943 5.575 10 5.585 61.074 5.154 66.227 177.719 18.495 196.214 12 5.297 - 5.297 2.732 8 2.740 29.649 2.503 32.153 86.163 8.966 95.130 13 11.056 - 11.056 5.611 8 5.620 61.646 5.201 66.847 179.457 18.676 198.133 14 7.461 - 7.461 3.787 6 3.792 41.599 3.510 45.109 121.099 12.603 133.702 15 12.476 - 12.476 6.332 9 6.341 69.565 5.869 75.435 202.511 21.076 223.586 16 10.245 - 10.245 5.293 17 5.310 57.375 4.845 62.219 166.702 17.347 184.049 17 8.481 - 8.481 4.594 35 4.629 48.062 4.067 52.129 138.921 14.453 153.374 18 13.118 - 13.118 6.699 14 6.713 73.257 6.182 79.439 213.114 22.178 235.293 19 6.386 - 6.386 3.298 11 3.309 35.761 3.020 38.781 103.909 10.813 114.722 Totale 164.536 - 164.536 84.370 210 84.580 919.727 77.632 997.360 2.674.443 278.317 2.952.760 Rendimento 100% 100% 92% 91%

Tabella 6. 18: confronto fra il volume d'acqua teorica, quello di acqua persa, e il volume reale necessario (in mc), per le richieste future.

Comizi Irrigui

Agosto Settembre Totale

Teorico Perdita Reale Teorico Perdita Reale Teorico Perdita Reale

1 124.845 14.002 138.846 4.237 841 5.079 321.656 32.691 354.347 2 82.595 9.261 91.855 2.843 560 3.403 212.903 21.637 234.540 3 264.353 29.653 294.006 8.880 1.774 10.655 680.858 69.200 750.058 4 190.276 21.342 211.618 6.424 1.280 7.703 490.148 49.816 539.964 5 149.898 16.815 166.712 5.026 1.005 6.032 386.048 39.237 425.285 6 92.427 10.367 102.794 3.125 622 3.747 238.105 24.200 262.305 7 63.930 7.170 71.101 2.167 431 2.598 164.706 16.740 181.446 8 75.589 8.478 84.067 2.550 508 3.058 194.712 19.790 214.502 9 47.241 5.299 52.540 1.596 318 1.914 121.697 12.369 134.066 10 105.883 11.877 117.760 3.561 711 4.272 272.717 27.718 300.435 11 165.567 18.572 184.138 5.570 1.112 6.681 426.448 43.342 469.790 12 80.281 9.003 89.285 2.729 541 3.270 206.851 21.023 227.874 13 167.179 18.754 185.933 5.606 1.121 6.727 430.555 43.760 474.315 14 112.814 12.655 125.469 3.783 757 4.539 290.543 29.530 320.073 15 188.656 21.163 209.819 6.326 1.265 7.591 485.866 49.382 535.248 16 155.325 17.419 172.744 5.288 1.048 6.337 400.229 40.676 440.905 17 129.503 14.512 144.015 4.590 889 5.479 334.151 33.956 368.107 18 198.546 22.270 220.816 6.693 1.334 8.028 511.428 51.979 563.407 19 96.817 10.858 107.674 3.295 653 3.949 249.467 25.354 274.821 Totale 2.491.724 279.467 2.771.192 84.290 16.772 101.062 6.419.090 652.398 7.071.488 Rendimento 90% 83% 91%

Figura

Tabella 6. 3: variazione di destinazione d'uso delle colture agrarie nel territorio in esame.
Tabella 6. 4: dati sui consumi idrici, in mc, di ciascun coltura agraria per comizio irriguo, per il mese di Aprile e Maggio
Tabella 6. 6: dati sui consumi idrici, in mc, di ciascun coltura agraria per comizio irriguo e mese di Luglio
Tabella 6. 8: dati sulle richieste di volume d'acqua fra la situazione attuale e la previsione futura (dati in mc).
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