Monza, 12 luglio 2018
Integrazione sociosanitaria:
la prospettiva degli Enti Locali
Incontro con l’Assessore Giulio Gallera e il Direttore Generale Luigi Cajazzo
Maria Antonia Molteni, Presidente
Modalità di raccordo con ATS/Regione
Garantire un rapporto alla pari tra le istituzioni, in cui l’integrazione parta da un’analisi comune e non sia oggetto di
comunicazioni “top-down”
Valorizzare il ruolo degli organismi di rappresentanza (CDR,
Presidenti di Distretto e Presidenti di Ambito): non un filtro alle esigenze di comunicazione dei Comuni, ma un raccordo necessario per inserire le specifiche questioni all’interno di un quadro strategico unitario:
- Nei rapporti con l’ATS
- Nel rapporto con gli assessorati regionali al welfare e alle
politiche sociali (sia direttamente, sia tramite la collaborazione col dipartimento welfare di ANCI Lombardia)
Raccordo con ATS
Tra gli obiettivi dei piani di zona vi è la definizione di un modello integrato di governance per disciplinare:
- il raccordo tra CDR, Ambiti e Distretti
- Il raccordo tra organi politici e uffici di piano - Il rapporto con l’ATS
Elemento imprescindibile per l’integrazione sociosanitaria, è
garantire un adeguato supporto tecnico anche ai Presidenti di Distretto e al Presidente CDR, per rendere possibile lo
svolgimento delle rispettive funzioni. Il modello può essere sostenuto tramite:
• Investimento da parte degli Ambiti (quote premiali PdZ)
• Concorso di ATS / Regione Lombardia
• Efficientamento risorse esistenti
Governance area sociale
Criticità rilevate:
• Necessità di sostenere la riforma sanitaria con adeguate risorse economiche;
• La lunghezza dei tempi con cui la riforma viene attuata (ad esempio sulla presa in carico delle cronicità, ma anche nella realizzazione dei PreSST);
• La definizione dei confini delle ASST, che ha penalizzato alcuni territori, in particolare nel Distretto di Vimercate;
• Una scarsa capillarità dei servizi territoriali;
• Tempi di attesa delle prestazioni sanitarie e accessi ai Pronto Soccorso;
• Necessità di una ulteriore spinta verso l’integrazione
Prospettive di sviluppo
Conseguenti linee di lavoro:
Inserite in un capitolo comune agli 8 piani di zona 2018-2020
Ricomposizione dei servizi
- Nella costruzione e nel perfezionamento dei presidi territoriali (POT e soprattutto PreSST), valorizzazione dell’integrazione con i servizi di area sociale, per rendere concreta la presa in carico integrata, la territorializzazione dei servizi e la modularità dell’assistenza;
- Promozione di soluzioni organizzative integrate tra le ASST, che possano garantire servizi capillari e adeguati alle esigenze dei cittadini, al di là dei confini territoriali;
- Particolare attenzione per i servizi sanitari e sociosanitari territoriali (consultori, area salute mentale ecc);
- Attuazione di piani integrati di promozione della salute.
Prospettive di sviluppo
2. Ricomposizione delle risorse
Utilizzare le varie risorse (servizi, misure regionali e nazionali,
progettualità ecc.) come strumenti che concorrono ad un’unica strategia di presa in carico della persona.
3. Ricomposizione della conoscenza
− Condivisione delle informazioni tra ATS e Comuni/Ambiti, anche attraverso strumenti come la cartella sociale informatizzata e la sua interoperabilità con i sistemi informativi del settore sanitario;
− Sviluppo della cartella sociale informatizzata anche in funzione dell’alimentazione di flussi e debiti informativi;
− Analisi degli effetti sulla cittadinanza della fruizione dei servizi sanitari a seguito della riorganizzazione territoriale nei tre Distretti;
− Aggiornamento annuale e progressivo arricchimento dei report esistenti come ad esempio l’anagrafe delle fragilità;
− Aggiornamento costante del documento di analisi dei bisogni dell’ATS, e progressiva integrazione dei dati e delle elaborazioni in esso contenute con dati ed elaborazioni relativi all’area sociale.