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Integrazione sociosanitaria:

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Academic year: 2022

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Testo completo

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Monza, 12 luglio 2018

Integrazione sociosanitaria:

la prospettiva degli Enti Locali

Incontro con l’Assessore Giulio Gallera e il Direttore Generale Luigi Cajazzo

Maria Antonia Molteni, Presidente

(2)

Modalità di raccordo con ATS/Regione

Garantire un rapporto alla pari tra le istituzioni, in cui l’integrazione parta da un’analisi comune e non sia oggetto di

comunicazioni “top-down”

Valorizzare il ruolo degli organismi di rappresentanza (CDR,

Presidenti di Distretto e Presidenti di Ambito): non un filtro alle esigenze di comunicazione dei Comuni, ma un raccordo necessario per inserire le specifiche questioni all’interno di un quadro strategico unitario:

- Nei rapporti con l’ATS

- Nel rapporto con gli assessorati regionali al welfare e alle

politiche sociali (sia direttamente, sia tramite la collaborazione col dipartimento welfare di ANCI Lombardia)

Raccordo con ATS

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Tra gli obiettivi dei piani di zona vi è la definizione di un modello integrato di governance per disciplinare:

- il raccordo tra CDR, Ambiti e Distretti

- Il raccordo tra organi politici e uffici di piano - Il rapporto con l’ATS

Elemento imprescindibile per l’integrazione sociosanitaria, è

garantire un adeguato supporto tecnico anche ai Presidenti di Distretto e al Presidente CDR, per rendere possibile lo

svolgimento delle rispettive funzioni. Il modello può essere sostenuto tramite:

• Investimento da parte degli Ambiti (quote premiali PdZ)

• Concorso di ATS / Regione Lombardia

• Efficientamento risorse esistenti

Governance area sociale

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Criticità rilevate:

• Necessità di sostenere la riforma sanitaria con adeguate risorse economiche;

• La lunghezza dei tempi con cui la riforma viene attuata (ad esempio sulla presa in carico delle cronicità, ma anche nella realizzazione dei PreSST);

• La definizione dei confini delle ASST, che ha penalizzato alcuni territori, in particolare nel Distretto di Vimercate;

• Una scarsa capillarità dei servizi territoriali;

• Tempi di attesa delle prestazioni sanitarie e accessi ai Pronto Soccorso;

• Necessità di una ulteriore spinta verso l’integrazione

Prospettive di sviluppo

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Conseguenti linee di lavoro:

Inserite in un capitolo comune agli 8 piani di zona 2018-2020

Ricomposizione dei servizi

- Nella costruzione e nel perfezionamento dei presidi territoriali (POT e soprattutto PreSST), valorizzazione dell’integrazione con i servizi di area sociale, per rendere concreta la presa in carico integrata, la territorializzazione dei servizi e la modularità dell’assistenza;

- Promozione di soluzioni organizzative integrate tra le ASST, che possano garantire servizi capillari e adeguati alle esigenze dei cittadini, al di là dei confini territoriali;

- Particolare attenzione per i servizi sanitari e sociosanitari territoriali (consultori, area salute mentale ecc);

- Attuazione di piani integrati di promozione della salute.

Prospettive di sviluppo

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2. Ricomposizione delle risorse

Utilizzare le varie risorse (servizi, misure regionali e nazionali,

progettualità ecc.) come strumenti che concorrono ad un’unica strategia di presa in carico della persona.

3. Ricomposizione della conoscenza

− Condivisione delle informazioni tra ATS e Comuni/Ambiti, anche attraverso strumenti come la cartella sociale informatizzata e la sua interoperabilità con i sistemi informativi del settore sanitario;

− Sviluppo della cartella sociale informatizzata anche in funzione dell’alimentazione di flussi e debiti informativi;

− Analisi degli effetti sulla cittadinanza della fruizione dei servizi sanitari a seguito della riorganizzazione territoriale nei tre Distretti;

− Aggiornamento annuale e progressivo arricchimento dei report esistenti come ad esempio l’anagrafe delle fragilità;

− Aggiornamento costante del documento di analisi dei bisogni dell’ATS, e progressiva integrazione dei dati e delle elaborazioni in esso contenute con dati ed elaborazioni relativi all’area sociale.

Prospettive di sviluppo

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Grazie per l’attenzione

Riferimenti

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