ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI CUNEO
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Prot. n. 339 Cuneo, 16/04/2015
Alla Cortese Att.ne del
Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini
Sottosegretari all’Istruzione Davide Faraone, Angela D’Onghia, Gabriele Toccafondi
Gentilissimi,
siamo studenti che da poco hanno istituito una Commissione Studenti all’interno dell’Omceo di Cuneo, la prima in Italia.
Con la seguente lettera vorremo portare all’attenzione l’ormai innegabile necessità di un cambio di paradigma nella selezione dei candidati alla scuola di medicina, affinché si possa avere e venga garantito un futuro professionale dignitoso ma soprattutto che vengano esaltate le qualità umane e attitudinali, che fino ad oggi non sono state considerate come facenti parte dell’atto medico.
Se è vero, come si dice, che i giovani sono il futuro della professione e che in loro vi è il seme del futuro, è anche vero che, ora come ora, tale seme è soffocato dalla crescente incertezza lavorativa e dalla sua inadeguatezza formativa umanistica, in cui la professione medica oggi si ritrova.
Noi crediamo pertanto, che sia doveroso permettere ai giovani, fin dalle Scuole Superiori, di poter riflettere e confrontarsi con chi medico lo è già, affinché la scelta di una tale professione, passi da un più realistico esame attitudinale e di realtà.
Cosa vuol dire essere medico, oggi? Ci si potrebbe domandare, prima di iniziare il lungo percorso formativo; oppure, perché iniziare una professione arricchente e impegnativa, come quella medica, dove però, la sua figura, è oggi messa a dura prova da un paziente ormai cambiato, esigente?
Quali aspettative hanno oggi i giovani, in termini di realizzazione professionale, soddisfazione personale e riuscita nell’ottenimento dei risultati?
Chi può insegnare sul campo, come relazionarsi con il nuovo malato?
Perché quindi non orientare i giovani, il domani della medicina, a riflettere su questi temi? Magari grazie ad incontri e colloqui con esperti del settore? Magari ancora prima che inizino la selezione o il percorso di studi?
E soprattutto perché non dare spazio a valutare le capacità umane e attitudinali del candidato, oltre che a quelle logiche e cognitive?
Carissima Ministra Giannini, cari Sottosegretari, crediamo sia necessario rivedere i criteri di selezione affinché possa giovare a tutti noi: studenti, futuri medici, ma anche pazienti. Solo preparando adeguatamente il giovane all'essere medico a tutti gli effetti, potremo sconfiggere il male del secolo: la medicina difensiva, che come un tumore ci depriva di risorse preziose da impiegare ai fini della ricerca e della cura, e come tale dovrebbe essere eradicato fin dalle sue radici, e perché ciò avvenga, non deve sopravvivere nessuna cellula malata; dobbiamo per forza rafforzare l'approccio del medico verso il malato, affinché quell'incontro, da doveroso diventi un'occasione di incontro tra due esseri umani.
Vorremo concludere ricordando che la medicina è nata come medicina per l’uomo, in cui il fine ultimo è appunto l’uomo, e come tale il suo percorso dovrebbe essere fatto partendo da questo concetto fondamentale e basilare, solo così noi potremo aspirare ad essere medici completi e poter curare una persona nella sua interezza.
Distinti saluti
Eleonora Franzini Tibaldeo Ovidio Benchea
Commissione Studenti Omceo Cuneo
