• Non ci sono risultati.

QUADERNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "QUADERNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE"

Copied!
117
0
0

Testo completo

(1)
(2)

QUADERNI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE

(3)

Ricordare grandi figure che hanno lasciato tracce indelebili nella storia dell’umanità tentando di sintetizzare, in poche righe, la multiforme ric- chezza della loro personalità e del loro messaggio è sempre un’operazione assai ardua. Tale difficoltà si acuisce, a maggior ragione, nel momento in cui ci accingiamo a parlare, a 20 anni dalla sua prematura scomparsa, di un grande uomo come Don Paolo Tonucci, padre missionario fanese. Nei lunghi anni vissuti in Brasile, Don Paolo riuscì a diventare, per la popola- zione locale, guida, maestro, amico, sacerdote, compagno di lotta, al pun- to tale che lui stesso amava definirsi con queste testuali parole: «Mi sento sempre prete – affermava – impegnato ad evangelizzare, sia quando officio la messa o annuncio la parola di Dio, sia quando appoggio la lotta dei senza tetto, quando lenisco le sofferenze dei disoccupati, quando manifesto solidarietà con gli operai in lotta per migliorare le proprie condizioni di vita o quando faccio amicizia con studenti universitari o con professionisti in cerca di nuovi ideali e strade da percorrere».

Don Paolo, in missione, vivendo a stretto contatto con un popolo da sempre sottoposto ad un terribile e crudele sfruttamento, ben presto ca- pì che le catene della schiavitù sarebbero state sciolte soltanto ricorrendo a strumenti tanto potenti come il sapere e la conoscenza, pertanto, avviò un vero e proprio programma di educazione popolare, preoccupandosi, in maniera particolare, “di chi non aveva abitudine alla lettura”. Con lo sguar- do rivolto ai tanti poveri bisognosi e meritevoli di sapere e di libertà, scris- se il volume “Storia del Brasile” che oggi, con estremo orgoglio, andiamo a ristampare inserendolo nella collana “I Quaderni del Consiglio regionale”.

(4)

Questo libro, suddiviso in tre fascicoli, venne interamente composto, non a caso, utilizzando la tecnica del fumetto.

Solo il fumetto, infatti, attraverso la sua apparente semplicità, unita all’incisività dell’impatto visivo, riusciva a catturare l’attenzione del popolo che ne comprendeva a fondo il reale significato. Con i suoi “fumetti reali- sti” Don Paolo è riuscito, in una terra come il Brasile, flagellata dalla mi- seria e dal degrado, a far trionfare l’annuncio dell’amore cristiano e com- battendo contro gli egoismi e le diseguaglianze è riuscito a riaccendere un lume di speranza che noi, oggi, vogliamo contribuire a far brillare.

Vittoriano Solazzi

Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche

(5)

“Paolo non era uno scrittore accademico.

Si distinse per il senso di realismo

e per questo la sua più grande preoccupazione

era quella di scrivere per la base, per chi non è abituato a leggere”

Eduardo Hornaeert, maggio 1995

Tra gli strumenti usati da Don Paolo Tonucci nel suo lavoro pastorale in Brasile, il più caratteristico fu la preparazione e la pubblicazione di libretti, inizialmente ciclostilati e quindi fotocopiati e infine stampati in offset, per presentare in modo facile e comprensibile documenti della Chiesa e temi di catechesi. I testi erano chiari, per essere capiti dalla gente semplice, ed erano illustrati con disegnini che Paolo stesso faceva, per rendere più effica- ce il messaggio scritto. Per fare questo, usava ogni momento di tempo che aveva a disposizione, anche rinunciando al riposo e allo svago.

La sua produzione fu abbondante e variata: catechismo per la preparazio- ne ai sacramenti, tridui e novene, riassunti di documenti del Papa e dei Vescovi sulla dottrina sociale della Chiesa, analisi sulla storia del Brasile e dell’America Latina.

Come parte di un programma di educazione popolare, scrisse libri sulla storia delle diverse culture indigene dell’America centrale e meridionale, analizzò la nascita e l’evoluzione della schiavitù in Brasile, e infine compose una storia del Brasile in tre fascicoli, tutta a fumetti, che ora presentiamo in una ristampa, con i testi, che erano stati scritti in lingua portoghese – brasiliana, tradotti in italiano.

(6)

A uno sguardo superficiale, la presentazione può sembrare ingenua, ma l’impressione è del tutto sbagliata. La semplicità è voluta per ottenere una comprensione immediata di quanto viene descritto. In realtà, ogni testo, potremmo dire ogni riga, era frutto di un lavoro di ricerca, di studio e di analisi lungo e accurato. In ogni occasione, e negli ambienti più disparati, in cui gli era possibile trovare documenti o testimonianze che non conosce- va, Don Paolo approfittava subito per prendere appunti, che avrebbe usato nelle sue pubblicazioni.

Chi legge queste pagine della “Storia del Brasile” può capire che, anche se in maniera facile e immediata, viene messo a contatto con i drammi e le speranze di un popolo che, per troppo tempo, ha dovuto subire l’op- pressione e l’arroganza dei prepotenti, ma che, nonostante questo, non ha perso la speranza di un futuro migliore e la gioia per un presente comunque degno di essere vissuto.

S.E.GiovanniTonucci

(7)

Caro lettore hai tra le mani un «fumetto differente».

È nato in anni lontani e in terre lontane.

Don Paolo Tonucci lo ha disegnato per animare le riunioni delle sue comu- nità di periferia a Salvador di Bahia, in Brasile.

Quando andavo a visitarlo mi mostrava queste tavole con il suo sorriso convincente tentando di farmi capire l’utilità, mentre con sorriso altrettan- to spontaneo gli dicevo che per me era tempo perduto.

Oggi sono andato a caccia di questi fumetti convinto che possono avere, anche qui da noi, un significato ed un ruolo interessanti.

Se sei giovane non farai fatica a leggerlo e capirlo, se hai i capelli bianchi come me, dovrai avere più pazienza.

Spero di aver fatto cosa utile curando, con la collaborazione di molti volon- tari, queste pagine; se non ti piacciono, scusami.

DonCarloGabbanelli

(8)

5

(9)

6

(10)

7

(11)

8

(12)

9

(13)

10

(14)

11

(15)

12

(16)

13

(17)

14

(18)

15

(19)

16

(20)

17

(21)

18

(22)

19

(23)

20

(24)

21

(25)

22

(26)

23

(27)

24

(28)

25

(29)

26

(30)

27

(31)

28

(32)

29

(33)

30

(34)

31

(35)

33

(36)

34

(37)

35

(38)

36

(39)

37

(40)

38

(41)

39

(42)

40

(43)

41

(44)

42

(45)

43

(46)

44

(47)

45

(48)

46

(49)

47

(50)

48

(51)

49

(52)

50

(53)

51

(54)

52

(55)

53

(56)

54

(57)

55

(58)

56

(59)

57

(60)

58

(61)

59

(62)

60

(63)

61

(64)

62

(65)

63

(66)

64

(67)

65

(68)

66

(69)

67

(70)

68

(71)

69

(72)

70

(73)

71

(74)

72

(75)

73

(76)

74

(77)

75

(78)

76

(79)

77

(80)

78

(81)

78

(82)

79

(83)

80

(84)

81

(85)

82

(86)

83

(87)

84

(88)

85

(89)

86

(90)

87

(91)

88

(92)

89

(93)

90

(94)

91

(95)

92

(96)

93

(97)

94

(98)

95

(99)

96

(100)

97

(101)

98

(102)

99

(103)

100

(104)

101

(105)

102

(106)

103

(107)

104

(108)

105

(109)

106

(110)

106

(111)

107

(112)

108

(113)

109

(114)

110

(115)

111

(116)

Stampato nel mese di settembre 2014 presso il Centro Stampa Digitale dell’Assemblea Legislativa delle Marche

(117)

Riferimenti

Documenti correlati

dena, una medica del primo Novecento, riscoperta grazie agli studi della docente di Storia della medicina dell’Università Politecnica delle Marche, Stefania Fortuna 6 , consente

La storia dell’arte e della cultura, ivi compresa quella della let- teratura, è lastricata di nomi maschili, anche se, con il passare del tempo e con l’ingresso alla

La storia è un ripetersi, e come i nostri antenati sono emigrati in altri paesi per un futuro migliore, anche oggi molti persone la- sciano la loro terra per cercare lavoro

Il figurino di moda d’epoca non solo costituisce oggi una prezio- sissima fonte per lo studio della storia del costume e della moda e per la catalogazione del patrimonio di

riapertura di una porta, ma un’operazione di restauro molto complessa, sia per la sua localizzazione in un ambito molto importante e centrale nella vita del grande

Esaminando quanto era accaduto in precedenza agli avvenimenti degli ultimi cinquanta anni di storia del nostro paese, si è avuta la netta sensazione che prima la nostra comunità

Il libro, che è dedicato alla provincia di Pesaro e Urbino, ripercorre tutta la storia del Novecento marchigiano nel suo rapporto con quella che è stata l’evoluzione della società

Nella narrazione del viaggio ultraterreno, che inizia il giovedì santo (7 aprile) del 1300 - primo anno giubilare della storia -, l’ascesa verso Dio si sovrappone senza scarti