RISCHIO DI CAMBIO
Padova, 3 Maggio 2016
Indice
1. Le diverse tipologie di rischio di cambio 2. Le opzioni come strumento di copertura 3. La determinazione degli obiettivi
4. La misurazione del risultato della gestione
Le diverse tipologie di rischio di cambio
Contabile: si manifesta come differenza, che si può generare sulle singole transazioni di vendita ed acquisto in divisa estera, tra cambio di fatturazione e cambio di incasso e pagamento.
Economico: si manifesta come diverso controvalore in euro di ricavi e costi denominati in divisa estera rispetto ai controvalori pianificati. Ad esempio può essere determinato dalla differenza tra cambio di budget e cambio di fatturazione.
Competitivo: si manifesta con un impatto negativo sul cash-flow operativo o sul margine operativo aziendale determinato da una minore competitività dell’azienda a seguito del cambio. Ad esempio quando un concorrente estero ha costi inferiori a seguito della svalutazione della sua divisa.
Traslativo: per i gruppi con presenza internazionale, riguarda la valorizzazione delle partecipazioni in controllate estere nel bilancio consolidato di gruppo e si manifesta sotto forma di una rettifica negativa del patrimonio netto consolidato.
Rischio di cambio contabile
La forma di rischio di cambio più immediata e maggiormente percepita dalle aziende è quella che si manifesta con differenze contabili negative. Il tasso di cambio al momento dell'incasso di una fattura in divisa è inferiore al tasso di cambio al momento di emissione della fattura.
Esempio: Fattura di vendita relativa a 1.000 pezzi per un controvalore complessivo di USD 100.000 emessa al cambio di EUR/USD 1,10 ed incassata 3 mesi dopo al cambio di EUR/USD 1,20.
1,20
1,10
Tasso di cambio
Incasso fattura Emissione fattura
Tasso di cambio di mercato
Cambio di iscrizione fattura
RISCHIO DI CAMBIO CONTABILE
Cambio di incasso della fattura
Rischio di cambio economico e rischio di cambio contabile
Un produttore italiano esporta negli Stati Uniti con un listino in dollari americani (USD)
Al momento della definizione del listino, tempo (t), il cambio del dollaro contro euro è EUR/USD 1,10. Il produttore decide di fissare un prezzo unitario in USD 10 (EUR 9,091) per il suo prodotto
Al tempo (t + 1), il cambio del dollaro contro euro è EUR/USD 1,30. L’esportatore italiano emette la fattura di vendita a tale cambio. Per effetto della svalutazione del dollaro, rispetto al cambio di listino, l’esportatore riceverà EUR 7,69 per ogni prodotto venduto (ovvero USD 10/1,30 = EUR 7,69) , cioè il 15% in meno di quanto originariamente fissato nel listino .
A livello contabile tale differenza non è rilevata !!!
Se l’esportatore incasserà il credito al tempo (t + 2) ad un cambio migliore rispetto a quello di fatturazione (ad es. EUR /USD 1,20 contro EUR/USD 1,30), la contabilità rileverà una differenza cambio positiva (ovvero EUR 0,64 = EUR 8,33 - EUR 7,69)
A livello complessivo, l’esportatore subirà una perdita per aver incassato a 1,20 (€ 8,33) ciò che aveva valutato remunerativo “prezzare” al momento del listino a EUR 9,09
“Per la mia azienda l’impatto dei cambi è un problema minore, le differenze cambio in bilancio sono state spesso positive o neutre …”
“Per la mia azienda l’impatto dei cambi è un problema minore, le differenze cambio in bilancio sono state spesso positive o neutre …”
1,30
1,20
Tasso di cambio
Incasso fattura Emissione fattura
Tasso di cambio di mercato EUR/USD
Delta Cambio contabile positivo
Fissazione prezzi di listino / budget
1,10
Delta Cambio effettivo negativo
RISCHIO DI CAMBIO ECONOMICO
RISCHIO DI CAMBIO CONTABILE
Rischio di cambio economico e rischio cambio contabile (segue)
Tempo (t) Tempo (t+1) Tempo (t+2)
L’incidenza del fattore cambio nella dinamica competitiva
Il presidio del fattore cambio ha sempre svolto un ruolo “strategico” per le imprese italiane, in precedenza visto come opportunità nei periodi della “svalutazione competitiva”, oggi come fattore di grande “incertezza” che si aggiunge ad un contesto di mercato già molto perturbato.
Gli impatti dei cambi possono essere tali da “azzerare” il margine operativo.
Esempio
Nel periodo compreso tra giugno 2001 (EUR/USD 0,85) a settembre 2008 (EUR/USD 1,60) il dollaro USA si è svalutato del 88%!
Un esportatore italiano con un prodotto venduto al prezzo unitario di USD 100 nel giugno 2001 incassava € 117,65, nel sett. 2008 per lo stesso prodotto avrebbe incassato
€ 62,5 (- 47%).
Viceversa, se l’esportatore italiano avesse fatturato in euro, il prodotto da € 117,65 il cliente americano lo pagava 100 USD a giugno 2001 ma 188 USD a settembre 2008, l’88% in più.
In mercati con elevata dinamica competitiva è molto difficile compensare tali variazioni dei cambi con un aumento dei prezzi in USD o in EUR.
Un’erronea convinzione di molte imprese
Un esportatore italiano vende negli Stati Uniti d’America. Il listino è fissato in Euro al tempo t con un cambio EUR/USD pari a 1,00. Il costo unitario del prodotto è pari ad EUR 100 (USD 100).
Al tempo (t + 1) il cambio EUR/USD diventa 1,20. L’esportatore italiano mantiene inalterato il prezzo del proprio prodotto incassando sempre EUR 100, tuttavia al consumatore americano il prodotto italiano ora costa USD 120 cioè il 20% in più rispetto al tempo t!
Al tempo (t + 2), il dollaro si svaluta ulteriormente e l’EUR/USD sale a 1,30. Al consumatore americano ora il prodotto italiano costa USD 130 cioè il 30% in più rispetto al momento t!
tasso di cambio
Tempo t
EUR/USD 1,2000
EUR/USD 1,3000 EUR/USD
1,0000
t + 1 t + 2
“Per eliminare il rischio di cambio ho deciso di fatturare in Euro anche all’estero …”
“Per eliminare il rischio di cambio ho deciso di fatturare in Euro anche all’estero …”
Il ricavo unitario è rimasto inalterato … ma siamo sicuri che la quantità venduta sarà la stessa? Mantenere i listini in Euro non immunizza dal rischio di cambio. Gli effetti si nascondono in un minor numero di quantità vendute
Il ricavo unitario è rimasto inalterato … ma siamo sicuri che la quantità venduta sarà la stessa? Mantenere i listini in Euro non immunizza dal rischio di cambio. Gli effetti si nascondono in un minor numero di quantità vendute
Peggioramenti del tasso di cambio
Peggioramenti del tasso di cambio
– Minori quantità vendute all'estero – Riduzione dei ricavi
– Aumento dei costi e riduzione del margine operativo – Minori quantità vendute all'estero
– Riduzione dei ricavi
– Aumento dei costi e riduzione del margine operativo
Questi effetti si possono manifestare anche in presenza di utili contabili su cambi
Questi effetti si possono manifestare anche in presenza di utili contabili su cambi
Effetti del rischio di cambio economico / competitivo
Il rischio competitivo
GBP
USD Costi Ricavi EURO
USD
Azienda
USD Costi Ricavi
EURO
Concorrente
•Data la struttura dei ricavi, una struttura dei costi per divisa
sensibilmente diversa da quella dei concorrenti può generare vantaggi / svantaggi competitivi a seguito delle variazioni dei cambi di mercato
•Il vantaggio sui costi può rendere un concorrente più competitivo su molteplici mercati, anche diversi da quello che ha generato il differenziale di competitività
•Data la struttura dei ricavi, una struttura dei costi per divisa
sensibilmente diversa da quella dei concorrenti può generare vantaggi / svantaggi competitivi a seguito delle variazioni dei cambi di mercato
•Il vantaggio sui costi può rendere un concorrente più competitivo su molteplici mercati, anche diversi da quello che ha generato il differenziale di competitività
• Identificare i concorrenti significativi
• Isolare l’elemento competitivo “costo” da altri fattori competitivi
• Ottenere informazioni attendibili sulla struttura dei costi per divisa dei concorrenti
• Scindere i costi per grado di rigidità in termini di denominazione valutaria (ad es. costi fissi impianto e personale rispetto a acquisti materie prime e semilavorati)
• Stimare la “rigidità“ dell’attuale struttura dei costi per divisa dell’azienda e dei concorrenti
• Possibilità di identificare un numero ridotto di concorrenti
• Esistenza di gap significativi nella struttura dei costi
• Esistenza di vincoli logistici e produttivi per un periodo di tempo significativo
• Identificare i concorrenti significativi
• Isolare l’elemento competitivo “costo” da altri fattori competitivi
• Ottenere informazioni attendibili sulla struttura dei costi per divisa dei concorrenti
• Scindere i costi per grado di rigidità in termini di denominazione valutaria (ad es. costi fissi impianto e personale rispetto a acquisti materie prime e semilavorati)
• Stimare la “rigidità“ dell’attuale struttura dei costi per divisa dell’azienda e dei concorrenti
• Possibilità di identificare un numero ridotto di concorrenti
• Esistenza di gap significativi nella struttura dei costi
• Esistenza di vincoli logistici e produttivi per un periodo di tempo significativo Criticità
Criticità
Gap Origine
effettied rischiodel Origine
effettied rischiodel
Piano pluriennale
Strategie Budget
Rischio economico / competitivo Rischio economico / competitivo
Imposte
Oneri finanziari Differenze cambio
Utile netto
Ordini Fatturazione Incassi/
pagamenti
Risultati operazioni di copertura
Impatti sul bilancio del rischio
economico/competitivo e rischio contabile
Rischio contabile Rischio contabile
Reddito operativo
CONTO ECONOMICO SCALARE
Il rischio traslativo
Variazioni dei cambi di mercato portano, attraverso la conversione delle attività e passività denominate in valuta estera, ad un nuovo valore degli investimenti netti della capogruppo nelle controllate estere
Variazioni dei cambi di mercato portano, attraverso la conversione delle attività e passività denominate in valuta estera, ad un nuovo valore degli investimenti netti della capogruppo nelle controllate estere
Le differenze di conversione che ne derivano sono utili o perdite puramente contabili, senza alcun effetto di cassa sino alla vendita o alla liquidazione della controllata stessa
Esse non confluiscono a C/E ma rettificano direttamente il Patrimonio netto di Gruppo
Le differenze di conversione che ne derivano sono utili o perdite puramente contabili, senza alcun effetto di cassa sino alla vendita o alla liquidazione della controllata stessa
Esse non confluiscono a C/E ma rettificano direttamente il Patrimonio netto di Gruppo
Nasce dalla necessità di dover convertire, ai fini del bilancio consolidato, i bilanci denominati in valuta locale delle controllate estere in euro, quale valuta di conto del gruppo
Nasce dalla necessità di dover convertire, ai fini del bilancio consolidato, i bilanci denominati in valuta locale delle controllate estere in euro, quale valuta di conto del gruppo
ORIGINE
IMPATTO
MODALITA’ DI MANIFESTAZIONE
S/P CONTROLLATA (USD)
Attività Passività
Debito
Patrimonio netto Attivo
S/P Subholding (EUR)
Attività Passività S/P CONSOLIDATO (EUR)
Attività Passività
Debito
Patrimonio netto Attivo
Partecipazioni
Debito
Patrimonio netto Attivo
Indice
1. Le diverse tipologie di rischio di cambio 2. Le opzioni come strumento di copertura 3. La determinazione degli obiettivi
4. La misurazione del risultato della gestione
Obiettivi della gestione e criteri di copertura
Obiettivo
Minimizzare gli effetti delle oscillazioni dei cambi sui flussi di cassa
La copertura
La copertura di un credito (debito) in moneta estera si realizza creando un debito (credito) nella stessa moneta che abbia il medesimo importo e la medesima scadenza
Il valore in moneta nazionale del debito e del credito variano nella stessa misura al variare del tasso di cambio, quindi i risultati finali delle due posizioni si compensano
Credito Debito
Importo USD 1.200 Importo USD 1.200
Inizio 15/02/2016 Inizio 15/02/2016
Cambio 1,2000 Cambio 1,2000
Importo EUR 1.000 Importo EUR 1.000
Scadenza 15/05/2016 Scadenza 15/05/2016
Cambio 1,0000 Cambio 1,0000
Importo EUR 1.200 Importo EUR 1.200
Risultato EUR 200 Risultato EUR -200
Risultato netto 0
Il Natural Hedging
La minimizzazione dell’esposizione netta
L'esempio precedente indica che, nella misura in cui gli incassi in una valuta sono compensati da pagamenti nella stessa valuta, l'azienda benefica di una "copertura naturale" o natural hedging
La copertura naturale è tanto più efficace quanto più entrate e uscite in una valuta sono sincronizzate (ossia hanno la medesima scadenza)
La copertura naturale è il metodo più efficace e meno costoso di coprire il rischio:
o non richiede attività aggiuntive (negoziazione e controllo di strumenti finanziari)
o evita i costi legati alla differenza fra le quotazioni di vendita (tasso denaro) e di acquisto (tasso lettera)
La copertura con strumenti finanziari
La copertura con strumenti finanziari
L'esposizione netta che rimane dopo aver massimizzato la sincronizzazione fra entrate e uscite deve essere coperta mediante strumenti finanziari
I principali strumenti finanziari di copertura:
Strumenti monetari
o finanziamenti in moneta estera o depositi in moneta estera
Strumenti derivati o contratti a termine o futures
o opzioni
Opzioni
Il contenuto e il premio
L'opzione è il contratto che dà all'acquirente il diritto, ma non l'obbligo di comprare o vendere valuta a un cambio prefissato (prezzo di esercizio o strike price).
L'acquirente paga al venditore un premio, il cui importo dipende da:
il valore corrente del cambio a pronti
la durata dell’operazione
i tassi di interesse correnti sull’euro e sull’altra divisa
il cambio di esercizio prescelto
la volatilità del cambio
Opzioni
Le determinanti del premio
Alcune determinanti sono stabilite discrezionalmente dal compratore:
Prezzo di esercizio
Durata
Alcune sono rilevate da altri mercati
Cambio spot
Tassi di interesse
L'unica variabile che viene determinata dalla domanda e dall'offerta, quindi il mercato delle opzioni, è il mercato della volatilità del prezzo del sottostante, non il mercato del prezzo del sottostante
Opzioni
Asimmetria di rischio
L'opzione dà luogo ad un'asimmetria di rischio fra i contraenti: l'acquirente può scegliere se esercitarla o no, mentre il venditore è vincolato ad onorare il contratto.
Tipi di opzioni
In relazione al momento in cui è esercitabile il diritto, l’opzione è:
o "europea" se il diritto è esercitabile solo alla scadenza
o "americana" se il diritto è esercitabile in qualsiasi momento prima della scadenza.
Opzioni
Acquisto di un’opzione “put”
L’acquirente compra il diritto (ma non l'obbligo) di vendere l’importo concordato di valuta al cambio prestabilito
Lo scopo è proteggersi da una rivalutazione del cambio (p.e. EUR/USD da 1,10 a 1,20) mantenendo la possibilità di guadagnare da una svalutazione, quindi l’opzione viene esercitata solo se alla scadenza il cambio a pronti è superiore a quello di esercizio
Opzioni
Acquisto di un’opzione “put” - Esempio
Un esportatore che incassa valuta estera vuole fissare un prezzo minimo di vendita della valuta e beneficiare di eventuali deprezzamenti della propria valuta
Cambio spot
Cambio a termine
Prezzo di esercizio
Cambio alla
scadenza
Confronto Decisione
1,3493 1,3534 1,3650 1,40 Comprare un euro sul mercato
costa USD 1,40, mentre lo si può comprare con USD 1,3650 esercitando l'opzione
Esercito l’opzione
1,3493 1,3534 1,3650 1,30 Comprare un euro sul mercato
costa USD 1,30, mentre lo si deve comprare con USD 1,3650 esercitando l'opzione
Non esercito l'opzione
Acquisto opzione ‘’put’’
(Call EUR / Put USD)
Perdita
Cambio spot Premio
Utile
Posizione esportatore non coperta Acquisto Put USD
Posizione totale 1,3650
1,20 1,40
Cambio di esercizio
Acquisto opzione europea Call EUR / Put USD
1. Se a scadenza il tasso di cambio EUR/USD > 1,3650 l’Azienda eserciterà il diritto di vendere L’acquisto di un’opzione Put USD consente all’azienda, a fronte del pagamento di un premio, di acquisire il diritto di vendere USD ad un livello di cambio predefinito (strike).
L’acquisto di un opzione Put consente di beneficiare di un eventuale
Strike
1
Rapporto di cambio
1,3560
1,31 1,38
1,28
2 3 4 5 6 7
Tempo
Cambio EUR/USD a cui l’esportatore venderà dollari alle scadenze Flusso incassato dalla strategia alle scadenze
Flusso pagato dalla strategia alle scadenze Cambio EUR/USD di mercato alle scadenze
Opzioni
Acquisto di un’opzione “call”
L’acquirente compra il diritto (ma non l'obbligo) di acquistare l’importo concordato di valuta al prezzo prestabilito.
Lo scopo è proteggersi da una svalutazione dell'EUR (p.e. EUR/USD da 1,20 a 1,10), senza perdere la possibilità di guadagnare da una rivalutazione, quindi l'opzione viene esercitata solo se alla scadenza il cambio a pronti è inferiore al cambio di esercizio.
E’ adatto ad un importatore che paga in valuta estera, il quale voglia fissare il prezzo massimo di acquisto della valuta e beneficiare di andamenti favorevoli del cambio
Opzioni
Acquisto di un’opzione “call” - Esempio
Cambio spot
Cambio a termine
Prezzo di
esercizio
Cambio alla
scadenza
Confronto Decisione
1,3493 1,3534 1,3000 1,40 con un euro compro sul
mercato USD 1,40 anziché 1,30
Non esercito l’opzione
1,3493 1,3534 1,3000 1,20 con un euro compro sul
mercato USD 1,20 anziché 1,30
Esercito l'opzione
Acquisto opzione europea Put EUR /Call USD
1. Se a scadenza il tasso di cambio EUR/USD < Strike (ad es. 1,28) l’Azienda eserciterà il diritto di acquistare USD ad un tasso EUR/USD pari a 1,30.
2. Se a scadenza il tasso di cambio EUR/USD > 1,30 (ad es. 1,33), l’Azienda non eserciterà l’opzione ed acquisterà USD sul mercato spot ad un cambio più favorevole.
L’acquisto di un’opzione Call USD consente all’azienda, a fronte del pagamento di un premio, di acquisire il diritto di comprare USD al livello dello strike beneficiando di un eventuale indebolimento del dollaro.
Cambio EUR/USD a cui l’importatore acquisterà dollari alle scadenze Flusso incassato dalla strategia alle scadenze
Cambio EUR/USD di mercato alle scadenze 1
Rapporto di cambio
1,34
1,30 1,38
1,28
2 3 4 5 6 7
Tempo
Strike
Un esempio di copertura con opzioni
L'incasso atteso è coperto con l'acquisto di un'opzione put
Vendita 08/06/2007 Importo in USD 500.000,00
Cambio del prezzo di vendita 1,3493 Controvalore in euro 370.562,51 Stipula della copertura 08/06/2007 Acquisto opzione put $ /call € 500.000,00
Prezzo di esercizio 1,3650
Premio % (in USD) 0,280%
Importo premio in $ 1.400,00 Importo premio in € 1.037,58
Ricavo (da fattura) 08/07/2007 Importo in USD 500.000
Cambio reg contabile 1,3100
Controvalore in EUR 381.679,39
Incasso 08/10/2007 Cambio spot 1,3900
Un esempio di copertura con opzioni
L'incasso atteso è coperto con l'acquisto di un'opzione put
Quale sarebbe stato il risultato della gestione se non ci fosse stata la copertura?
Risultato della gestione Componente extra
contabile
Maggiore (minore) ricavo
rispetto alla vendita €11.116,88 $500.000*(1/1,3100-1/1,3493) Componente contabile Utile (perdita) sul credito (€15.379,02) $500.000*(1/1,3650-1/1,3100)
Premio opzione (€1.037,58)
Risultato totale (€5.299,72)
Indice
1. Le diverse tipologie di rischio di cambio 2. Le opzioni come strumento di copertura 3. La determinazione degli obiettivi
4. La misurazione del risultato della gestione
Le principali variabili della gestione del rischio
Le principali variabili da definire in una gestione del rischio sono:
1. I flussi da coprire. I flussi netti di valuta che l’azienda, sulla base delle sue previsioni, incasserà o pagherà
2. L’orizzonte temporale. L’Azienda dovrebbe coprire il rischio dal momento in cui nasce (es. dal momento in cui il listino in valuta viene fissato, fino a quando il flusso in valuta viene incassato)
3. Il cambio obiettivo. L’azienda deve identificare un cambio che:
• sia realistico e raggiungibile sul mercato
• consenta di ottenere adeguati margini di redditività
• posizioni il prodotto nella fascia di prezzo, del mercato estero, come programmato dall’azienda
4. Gli strumenti finanziari da utilizzare. Gli strumenti di copertura sono funzione degli obiettivi e del grado di certezza dell’esposizione
Cambio obiettivo: esempio di un listino in valuta
Le principali attività per la formazione dei listino in valuta sono le seguenti:
Determinazione del costo industriale del
prodotto Determinazione
del costo industriale del
prodotto
Definizione prezzo didel listino in Euro Definizione
prezzo didel listino in Euro
Scelte del cambio di conversione del listino
Scelte del cambio di conversione del listino
Determina zione del
listino in valuta Determina
zione del listino in valuta Markup
Individuazione dei costi diretti di prodotto (es.
acq. materie prime)
Ripartizione dei costi indiretti di struttura (es.
energia elettrica) Ripartizione altri
costi (es. costi finanziari) Attività
Attività
Fasi critiche del processo di determinazione del listino in valuta
Individuazione della
percentuale di ricarico sul prodotto (tenuto conto del mercato /concorrenza, del momento congiunturale, ecc.)
Somma di costo industriale + mark up
Scelta del cambio obiettivo
Alternative più
frequentemente applicate Criticità Vantaggi
• CAMBIO SPOT al momento della determinazione del listino
• È una semplice conversione che non presuppone la gestione del rischio di
cambio nella formazione del listino prezzi in valuta
• Semplice da applicare
• CAMBIO PRUDENZIALE senza coperture :
CAMBIO SPOT al momento della determinazione del listino + margine prudenziale (es. calcolo basato sulla
massima variazione storica del cambio nell’ultimo anno)
• Rischio di individuare un prezzo “fuori mercato”
rispetto ai concorrenti (perdita volumi, ecc.)
• Rischio di non coprire il 100% degli eventi (non è detto che non si presenti una variazione maggiore di
quelle storicamente verificatesi)
• Semplice da applicare
• Consente di avere un margine “cuscinetto”
a protezione di eventi sfavorevoli
Alternativa con strategia di
copertura Criticità Vantaggi
• Utilizzo di Opzioni Put • Pagamento up-front di un premio
• Scelta della scadenza dell’opzione
• Inserimento del premio
pagato nel calcolo del prezzo (ricarico del costo
dell’opzione sul prezzo di listino)
• Consente di cogliere movimenti favorevoli del cambio
• Massima flessibilità (es.
consente di non porsi in posizioni “speculative”
qualora i volumi coperti risultassero superiori a quelli venduti (es. errate previsioni di budget)
• Consente di assicurarsi nel 100% degli eventi*
Scelta del cambio obiettivo
Indice
1. Le diverse tipologie di rischio di cambio 2. Le opzioni come strumento di copertura 3. La determinazione degli obiettivi
4. La misurazione del risultato della gestione
Esempi di Reporting
Rappresentare le operazioni in derivati in
bilancio secondo gli IFRS e/o altri criteri
Rappresentare le operazioni in derivati in
bilancio secondo gli IFRS e/o altri criteri
Rappresentare i risultati effettivi della gestione Rappresentare i risultati effettivi della gestione
Riconciliare i risultati della gestione con i risultati
contabili Riconciliare i risultati della gestione con i risultati
contabili
Analisi degli scostamenti fra obiettivi industriali (es. cambio di budget) vs.
risultati consuntivi (es. cambio effettivo di incasso e pagamento + P/L derivati) e in corso di formazione (flussi da incassare/pagare + MTM operazioni in
essere).
Riconciliazioni fra risultati gestionali e addebiti/accrediti contabili (es.
pagamenti differenziali effettuati) delle operazioni finanziarie scadute e a scadere. Report particolarmente utile in caso di mismatching temporale fra la manifestazione contabile dei flussi del “sottostante” e le operazioni di
copertura.
Report con viste logiche distinte fra i portafogli di “hedging” e “trading” . Test di efficacia e Report di commento finalizzati all’applicazione della hedge accounting.
I prospetti di esposizione al rischio
I prospetti di esposizione al rischio sono costituiti dalle seguenti componenti elementari
Importi e scadenze delle
posizioni di rischio Importi e scadenze delle
posizioni di rischio
Identificati in base alla tipologia di rischio gestito (economico, transattivo, Sono l’articolazione in termini di importi elementari (incassi e pagamenti…)
in divisa) e relative scadenze della posizione aziendale esposta al rischio di cambio
Livelli obiettivoLivelli obiettivo
Ad ogni importo a rischio viene associato un livello obiettivo per la gestione (es. cambio max/min)
I livelli obiettivo possono essere anche diversi (es. per scadenza, tipo di rischio) in questi casi l’obiettivo complessivo della gestione è il livello medio ponderato complessivo (es. cambio medio ponderato) o per scadenza.
Controvalore dell’
esposizione Controvalore
dell’
esposizione
Il controvalore dell’esposizione è il valore espresso in termini di totale flussi in Euro rispetto al qual sono misurati gli scostamenti (es. totale Incassi netti in USD al cambio obiettivo) oppure il valore del rischio rappresentato come scostamento potenziale dall’obiettivo.
Esposizione Aziendale
I prospetti di esposizione al rischio
Incassi previsti USD 6.000.000 Cambio Obiettivo 1.2000
In assenza di coperture il Cambio di Esposizione (Exposure Rate) corrisponde al cambio a termine per la scadenza
Esposizione Aziendale
Total 6.000.000,00 - 6.000.000,00 1,2000 - 0% 1,1622 162.421,62
30/05/2016 - - - - - - - -
30/06/2016 - - - - - - - -
30/07/2016 - - - - - - - -
30/08/2016 - - - - - - - -
30/09/2016 3.000.000,00 - 3.000.000,00 1,2000 - - 1,1599 86.429,86
30/10/2016 - - - - - - - -
30/11/2016 - - - - - - - -
30/12/2016 3.000.000,00 - 3.000.000,00 1,2000 - - 1,1646 75.991,76
Hedging Results Periodo Incassi Pagamenti
Esposizione Complessiva
Target Rate
Operazioni Finanziarie
% hedge
Exposure Rate
I prospetti di esposizione al rischio
Operazioni di copertura in
essere Operazioni di
copertura in essere
Operazioni di copertura in essere in termini di importi, scadenze, livelli di cambio
Modellizzazione dei cash flow derivanti dalle operazioni in essere
Operazioni di copertura
Percentuale di copertura Percentuale di
copertura
Σ Nozionale coperture/Σ Nozionale esposizione = % copertura NB: al numeratore sono considerati solo gli importi di segno opposto al nozionale dell’esposizione aziendale. In caso di strutture che prevedono la vendita di opzioni (es. collar) si considera solo il nozionale delle
opzioni acquistate
I prospetti di esposizione al rischio
Operazioni di copertura
Acquisto di opzioni Put $ per $ 2.000.000. Costo per Premio Eur 18.000 Vendita a termine per $ 2.000.000
Tipo di
Operazione Scadenza Valuta Impoto in Valuta
Importo
in Euro Spot Punti Tasso finito
Tasso di mercato
P&L (EUR)
Forward 30/09/2016 USD -1.000.000 862.143 1,1489 110 1,1599 1,1599 -
Forward 30/12/2016 USD -1.000.000 858.664 1,1489 157 1,1646 1,1646 -
Tipo di
Operazione Scadenza Call/Put Valuta Impoto in Valuta
Importo
in Euro Strike Valuta Premio
Premio (EUR)
Valore di Mercato (EUR)
P&L (EUR) Opz. Acquistata 30/09/2016 Put USD -1.000.000 833.333 1,2000 EUR 8.300,00 6.283,00 - 2.017,00 Opz. Acquistata 30/12/2016 Put USD -1.000.000 833.333 1,2000 EUR 9.700,00 7.704,67 - 1.995,33 18.000,00 13.987,67 - 4.012,33
Risultati della Strategia di copertura
I prospetti di esposizione al rischio
(* ) Il coefficiente di ponderazione è basato sui nozionali dell’esposizione aziendale Risultato della
strategia di copertura Risultato della
strategia di copertura
E’ la differenza fra l’Esposizione aziendale calcolata a cambi di budget e l’Esposizione aziendale a cambi di mercato a cui si aggiungono i risultati in corso di formazione sulle operazioni in derivati in essere:
(Σ Flussi in valuta/cambio target) – (Σ Flussi in valuta/cambio di mercato FWD corrente) + (Profit/Loss delle operazioni in
derivati in essere)
Cambio di esposizioneCambio di esposizione
E’ il cambio ottenibile sul mercato (al tempo della valutazione) in caso di copertura totale (100%) dell’esposizione aziendale
In dettaglio, è il cambio FWD di mercato medio ponderato (*) per le diverse scadenze corretto dai basis point relativi agli Utili/Perdite delle operazioni in derivati in essere
Calcolo del cambio di esposizione (in corso di formazione)
Flussi Esposizione in divisa
Controvalore in Euro a cambi FWD +/- Risultati in Euro Operazioni FinanziarieFlussi Esposizione in divisa Controvalore in Euro a cambi FWD +/- Risultati in Euro Operazioni Finanziarie Incassi-Pagamenti
previsti in divisa (*)
Cambio FWD (Termine) di mercato sulle diverse scadenze
Risultati Operazioni Finanziarie (P/L op. finanziarie)
Controvalore in Euro Flussi (Esposizione) a cambi FWD di mercato
Calcolo del risultato in corso di formazione (valutazione preventiva)
(* sostituendo ai flussi previsti, i flussi consuntivi, e ai cambi FWD, i cambi effettivamente negoziati, si ottiene la valutazione consuntiva)
Flussi Esposizione in divisa/Cambio Obiettivo
– Flussi Esposizione in divisa/Cambio FWD di mercato +/- Risultati in Euro Operazioni Finanziarie
Flussi Esposizione in divisa/Cambio Obiettivo
– Flussi Esposizione in divisa/Cambio FWD di mercato +/- Risultati in Euro Operazioni Finanziarie
Incassi-Pagamenti previsti in divisa (*)
Cambio Obiettivo
(es. cambio di listino o di commessa)
Cambio FWD (Termine) di mercato sulle diverse
scadenze (*)
Risultati Operazioni Finanziarie (P/L op. finanziarie)
Controvalore in Euro dei Flussi (Esposizione)
a cambi target
Controvalore in Euro Flussi (Esposizione) a cambi FWD di mercato
Total 6.000.000,00 - 6.000.000,00 1,2000 - 4.000.000,00 67% 1,1631 158.409,29
30/05/2016 - - - - - - - -
30/06/2016 - - - - - - - -
30/07/2016 - - - - - - - -
30/08/2016 - - - - - - - -
30/09/2016 3.000.000,00 - 3.000.000,00 1,2000 - 2.000.000,00 67% 1,1608 84.412,86
30/10/2016 - - - - - - - -
30/11/2016 - - - - - - - -
30/12/2016 3.000.000,00 - 3.000.000,00 1,2000 - 2.000.000,00 67% 1,1655 73.996,43 Operazioni
Finanziarie
% hedge
Exposure Rate
Hedging Results Periodo Incassi Pagamenti
Esposizione Complessiva
Target Rate
Posizione commerciale e cambio obiettivo Posizione commerciale e
cambio obiettivo Operazioni finanziarie e cambio medio di coperturaOperazioni finanziarie e
cambio medio di copertura Analisi dei risultati della gestione Analisi dei risultati
della gestione
La posizione valutaria come supporto informativo per la gestione del rischio
Calcolo del risultato della strategia di copertura
La valutazione complessiva fornisce un risultato che abbraccia tutto l’orizzonte di gestione:
possibilità di eliminare l’effetto di eventuali mismatch tra operazioni finanziarie e operazioni gestionali
stima dell’impatto dei cambi su orizzonti temporali definiti di volta in volta (es. esercizio contabile)
Valutazione consuntiva
Valutazione preventiva
Valutazione complessiva Data di valutazione
Risultati relativi alle operazioni chiuse
Risultati in corso di formazione
Calcolo del risultato della strategia di copertura
Flussi consuntivi
Calcolo Risultati Coperture scadute
VALUTAZIONE CONSUNTIVA
Deal Type Value Date Type Trade Ccy Inflow Usd Target Rate Conversion
Rate Inflow Eur P/L vs Target
Business 31/03/2016 Income USD 3.000.000 1,2000 1,2678 2.366.304 - 133.696
TOTALI 3.000.000 2.366.304 - 133.696
Flussi
Cambio di
conversione Risultati su Risultati su Cambio
P/L vs Cambio Flussi consuntivi Calcolo del cambio effettivo
Deal type Scadenza Call/Put Valuta Impoto in Valuta
Importo in
Euro Strike Valuta
Premio Premio Market Rate
P&L (EUR) Bought Eu, Opt 31/03/2016 Put USD -1.000.000 833.333 1,2000 EUR 8.300,00 1,2678 36.265
Forward 31/03/2016 USD -1.000.000 862.143 1,1599 EUR 1,2678 73.375
109.641
Calcolo del risultato della strategia di copertura
VALUTAZIONE PREVISIONALE
Valutazione Preventiva (Business exposure)
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
3.000.000 - 3.000.000 1,2000 -2.000.000 67% 2.000.000 - 1,1608 84.413
3.000.000 - 3.000.000 1,2000 -2.000.000 67% 2.000.000 - 1,1655 73.996
6.000.000 - 6.000.000 1,2000 - 4.000.000 67% 4.000.000 - 1,1631 158.409 Trading
Amount
Exposure Rate
Hedging Results Incassi Pagamenti
Esposizione Complessiv
Target Rate
Operazioni
Finanziarie % hedge
Hedged Amount
in divisa in EUR
USD 9.000.000 7.634.354 1,1789 1,2000 134.354
Divisa
Flussi complessivi
Cambio totale ponderato
Cambio Obiettivo
P/L vs Cambio Obiettivo
ANALISI RISULTATO EFFETTIVO GESTIONE CAMBIO
Differenze cambio contabili Risultato
nascosto Risultato derivati Commerciali Finanziarie
C/ECONOMICO
Ricavi
Costo del venduto Costi commerciali Altri costi
Reddito Operativo Proventi/Oneri
finanziari Differenze cambi
Calcolo del risultato della strategia di copertura