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Progettazione partecipata per il Reinventingcitiesarea Stazione Tuscolana

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Academic year: 2022

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Pr og ett az io ne p art eci pa ta p er il Re in ve nt in g ci tie s ar ea S taz io ne T usc olana

• I L ab ora to ri p ro ge tta zio ne Tu sc ola na vo glio no e sse re u n m ez zo p er co stit uir e u na co m un ità e fo rm ula re pr opo ste su ll’ are a n on ch é u n os se rv ator io su i p roc es si d i “R ige ne ra zio ne ” . • Nel pr ati co , v og lia m o o ffr ire uno sp az io d i pa rte cipa zio ne civ ica e di co nfr on to su lle ne ce ssi tà spe cif iche ch e in te re ssan o i l te rrit or io , al fin e an ch e d i c os tru ire u na co m un ità ca pa ce d i a ve re u n r uo lo n ella pr opo sta de lla de stina zio ne de gli sp az i d ell’ are a e n ella ge stio ne d i que sto pr oc es so di R ige ne ra zio ne in co rso su ll’a re a d ella st az io ne Tu sc ola na .

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Cr itic ità • In su ffic ie nz a d ell e a re e v erd i • Po ch e o poc o ac ce ssi bili , “ str ap pa te al ce m en to” . • Di ffic ili da ac ce de re in pa rtic ola re pe r il ca ttiv o s ta to de i luo ghi o pe r la m anc anz a di pe rco rsi pe r pe rso ne co n ca rro zzi na . • Ap pa io no tr is ti e t ra sc ura te , p erc hé au to ge stit e c on tu tte le d iffic olt à e sen za u n suppo rto pubbl ico ef fic ac e e co nti nuo . • Le uni che ar ee ve rdi che ci so no e si sto no gr az ie alla ci tta din an za ch e s i è a ttiv ata . • La pa rte cipa zio ne de i c itta di ni si im pe gna a f are ciò che le is tit uz io ni no n fa nno .

I s er viz i p ub bli ci e gli sp az i p ub bli ci a pp aio no sc ars i • La AS L è d ist an te e gli u ffic i d el Mu nic ip io a V illa La zza ro ni s on o s ta ti c hiu si: i s er viz i a i ci tta din i pi ù vic ini so no a Ci ne cit tà . - In ac ce tta bile la se de d ella A SL in af fitt o s op ra u n supe rm erc ato . • Ce ntr o an zian i V illa Fio re lli n on p er ve nu to in u n q uar tie re ad al ta de ns ità di an zian i. • Ma nc a un luo go di inc on tro , uno spa zio de l qua rtie re pe r il co nfr on to de i c itta di ni . • Ma nc an o s er viz i p er le se gu en ti c ate go rie : • ● In fa nz ia • ● Pe rso ne an zia ne • ● Di sa bili • ● Pe rso ne e fa m igli e in dig en ti

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Ar ee ve rd i e sp az i s oc io -cu ltu ra li El em en ti p ro po sit ivi de lla p art ec ip az io ne O bie ttiv i d i p ro ge tto “Re in ve nti ng ci tie s”

●Recuperare il patrimonio verde e creare aree verdi accessibili, prevedendo anche aree attrezzate e locali per attività sportive e ricreative.

●Piccole aree agricole, con orti urbani e aree verdi pubblichee private per recuperare la dimensione rurale in città. Creare spazi dove fare ”scuola” di giardinaggio e orticulturasoprattutto per i più piccoli●Immaginare un lungo percorso verde che passi a fianco dei binari della Stazione Tuscolana e una parte di verdesempre nello spazio a fianco della stazione…sarebbe belloun percorso ciclabile in quest'area………●Costruire uno spazio polifunzionale con auditorium per teatro, musica (sala registrazione e prove) cineforum, biblioteche, attività sviluppate su progetti da singoli associazioni o soggetti privati del 3°settore. Sfida 5: Servizi ecologici per il territorio e sfida greenProgettazione di spazi per lo sviluppo di nuovi servizi ecologici per il territorio con la creazione di nuovi lavori green e la nascita di start up con larga composizione giovanile.Le possibili strategie includono: fornitura ed esportazione di energia pulita, nuovi servizi per la raccolta differenziata deirifiuti e per la pratica di forme di economia circolare con il riusoe il riciclo dei materiali all’interno di isole ecologiche attrezzate e gestite, piattaforme logistiche per il carico e scarico merci per le attività commerciali dell’ambito territoriale, creazione e gestione di orti urbani, spazi condivisi lavorativi per forme di coworkingcon scambi di esperienze e di risorse tra produttori, artigiani ecc.

Sfida 8: Biodiversità, riforestazione urbana e agricolturaIl progetto di deve porre come obiettivo, all’interno del proprio ambito di intervento, la protezione della biodiversità e lo sviluppo di vegetazione e agricoltura urbana per mitigarei rischi climatici e promuovere la sostenibilità ambientale. Si dovrà considerare la possibilità di creare infrastrutture verdiper conservare e promuovere la biodiversità urbana, offrire servizi ecosistemicifondamentali come l’impollinazionee la resilienza climatica, mitigare l’effetto “isola di calore”e ridurre la quantità di energia impiegata nel raffreddamentoe riscaldamento degli edifici.Tra questi interventi, è possibile anche includere lo sviluppodi sistemi alimentari locali e sostenibili (agricoltura urbana) per ridurre i chilometri percorsi dal cibo e sensibilizzarela comunità sui benefici derivanti dal consumo di cibi stagionali e dalla produzione locale. ●Spazi per cineforum e teatro all’aperto

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Se rvi zi p ub bli ci d i p ro ssi m ità, s paz i c om un i, as sis te nz a al la p ers on a El em en ti p ro po sit ivi de lla p art ec ip az io ne O bie ttiv i d i p ro ge tto “Re in ve nti ng ci tie s”

●Creare un punto di primo soccorso fra OspedaleSan Giovanni e Policlinico Tor Vergata: una Casa dellaSalute del Municipio.●Utilizzare in modo sostenibile i siti archeologici presenti sulterritorio incoraggiando la capacità di recupero degli spazi abbandonati i da parte della cittadinanza.

●Riqualificare la ex STA e altre strutture pubbliche attraversoun tavolo di concertazione fra Comune, ASL e comitati di quartiere per creare una Casa del Municipio.

●Servizi di prossimità connessi alla funzione residenziale eaccessibili al quartiere: servizi alla persona, spazi comuni di socializzazione intergenerazionale, assistenza agli anziani, accessibilità ai luoghi, fruibilità delle aree comuni.

●Negozi di prossimità e soprattutto mercati di produttori localie artigianato

●Rastrelliere per biciclette e piccole ciclostazionidi scambio treno/bici

●Bagni pubblici Sfida 9: Azioni inclusive, benefici sociali e impegno per la comunitàL’obiettivo di questa sfida risiede nello sviluppo di servizi e interventiinclusivi che soddisfino i bisogni della popolazione locale e coinvolganola stessa comunità locale e i suoi attori nella realizzazione del progetto. Occorre assicurarsi che il progetto possa soddisfare i bisogni dei residentie della comunità in cui esso sarà realizzato. Un elemento fondamentalesarà la comprensione del contesto locale, che consentirà al progetto disoddisfare le principali esigenze, sfide e problematiche dei residenti e delle attività economiche locali. Inoltre, è richiesto di introdurre delle attività di supporto in grado di coinvolgere gli attori locali e i contesti limitrofi nella fase diprogettazione, realizzazione del progetto e nella sua gestione successiva.Il reale coinvolgimento della comunità è un elemento fondamentale per garantire che il progetto proposto sia significativo e adatto a chirisiede e lavora nell’area interessata. Si può immaginare un ampio ventaglio di azioni per ciascuna fase delprogetto, incluse tavole rotonde di co-design e partecipazione locale prima della costruzione in situ, edilizia partecipativa in situ,creazione di associazioni gestite dai residenti, creazione di processi di partecipazione (app, workshop, revisione di progetti/ricerchepreesistenti etc.) per definire i bisogni della comunità locale e adattarele soluzioni proposte a tali bisogni (soluzioni abitative sociali edeconomiche, creazione di servizi come asili nido, punti vendita locali,uso flessibile dello spazio), etc.

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Cr itic ità

Pr ob le m i e in su ffic ie nz e d ell a m ob ilit à ● In te ns o t ra ffic o a uto m ob ilis tic o c on co ns eg ue nte ru m ore e in qu in am en to . ● Di ffic olt à di m obi lità co n m ez zi di ve rsi da lle aut o, di ffic olt à di m obi lità pe r i cic lis ti. ●Di ffic ile pe do na lità a c ausa di m arc iapi edi ine si ste nti , o ina gibi li. ● Me tr o e tr en o s on o v icin i m a n on se m pre ra gg iu ng ib ili f ac ilm en te . ● Ba rrie re ar ch ite tto nic he (a nc he n ella st az io ne ) p er le p ers on e c on di ffic olt à m oto rie . ●Pr ev ist o a um en to de l tr aff ico sul la g ià s tre tta via de l Ma nd rio ne . ● Il t ra sp or to p ub blic o è co m un qu e p re se nte : ●L’ as se d ella St az io ne Tu sc ola na è im po rta nti ssi m o, da to ch e c olle ga an ch e c on l’a ero po rto , m a l ’ar ea n on è ad egu ata a s vo lge re il r uo lo d i n od o d ella m ob ilit à. ●An ch e n el c on co rso d i “ Re in ve nti ng Ci tie s” fra le p aro le ch iav e v i e ra no i t erm in i “in te rm od alit à” e “t ur ism o” co m e as se tca pa ci d i a um ent are il v alo re im m ob ilia re d elle re sid en ze .

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Mo bil ità El em en ti p ro po sit ivi de lla p art ec ip az io ne O bie ttiv i d i p ro ge tto “Re in ve nti ng ci tie s”

●Favorire un’intermodalitàche possa permettere ai cittadinidi sfruttare la meglio la rete dei trasporti pubblici attraversopercorsi ciclopedonali con ciclostazionicome nodi di scambio.●Ponte pedonale che sovrappassi il vallo dei binari Per l’attraversamento dell’area ferroviaria con punti panoramicidove sostare: Il ponte ricostruisce il percorso interrotto di vicolodei Canneti che collegava via Tuscolana (Porta Asinara) e via Casilina.●Un ballatoio-promenadeciclopedonale che segua il perimetrointerno alla ferrovia, dalla Stazione Tuscolana all'Acquedotto Felicee al Mandrionecon una quinta di verde visibile dalla strada chefunge da barriera sonora.●Aumentare le alberature e ridurre lo spazio motoristico.●Disincentivare la mobilità individuale a favore del trasporto collettivo.●Non riversare traffico da Via Tuscolana su via del Mandrione.●Creare una eco-stazione di scambio nel piazzale della Stazione.●Creare e/o valorizzare paesaggisticamente e mettere in sicurezzapercorsi di collegamento tra aree oggi frammentate e separatecome villa Fiorelli/Mandrione/Pigneto/Assisi/Ragusa.●Studiare la rete dei collegamenti con il Grabper favorire glispostamenti casa/treno/metropolitana/lavoro/studio. Sfida 3: Mobilità a bassa emissioneIl progetto deve incentivare e promuovere spostamenti a piedi,in bicicletta, trasporti pubblici, veicoli condivisi, elettrici e altri veicoli a bassa emissione, scoraggiando l’uso di mezzi di trasportoalimentati con combustibili fossili. Aree verdi e passaggi ombreggiati; configurazione orientata ai pedoni; nuovi collegamenti tra percorsi pedonali già esistenti; accessibilità per utenti con ogni tipo di capacità motoria; passaggipedonali accessibili in connessione con le fermate del bus, dellametropolitana e della stazione ferroviaria; creazione di aree verdi esterne di ristoro con sedute, erogazione di acqua potabile, book crossingecc.Parcheggi coperti sicuri per le bicilette; nuovo sistema di noleggiobiciclette o miglioramento del sistema esistente; docce, spogliatoi e armadietti; nuove piste ciclabili o nuove connessioni alle piste ciclabili esistenti; erogazione di acqua potabile etc.Nuovi collegamenti alle fermate/stazioni dei principali mezzi di trasporto;aggiornamenti live sullo stato della mobilità; uso della tecnologia smart;sistemi di pagamento elettronici integrati; servizi di pianificazione del percorso di viaggio.Nuovi parcheggi e punti di ricarica per veicoli elettrici; nuovosistema di noleggio dei veicoli elettrici o miglioramento del sistema esistente;pensiline per auto alimentate ad energia solare etc. Raccolta e uso dati per monitorare l’andamento delle emissionida mobilità.

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Cr itic ità

Sc ars a di spo ni bi lità di spa zi c om uni di a gg re ga zio ne , e di fic i e d are e ab ban do na te , c in em a e t ea tri ch iu si, dif fic olt à di cam m in am en to lu ng o i pe rco rsi pe do na li

● Pe rco rsi pe do na li s le ga ti t ra d i lo ro e p oc o il lu m in ati . ● Ma nc an za d i a ttr atti vit à d ei p erc ors i p ed on ali. ● Ma nc an za d i le ga m i s oc iali tr a le d ue ar ee d el q ua rti ere sp ac ca to d alla fe rrov ia ● Ed ific i p ub blic i e d i a rch eo lo gia in du str iale ab ba nd on ati e se nz a p ro ge tto d i ri us o. ● Ci ne m a chi usi da anni . ● In ce rte zza p er la d es tin az io ne d ’u so d ell’ ex de po sit o At ac di pi az za R ag usa . ● Ar ee p ub blic he ab ba nd on ate e d a rch eo lo gie n on in se rit e n el c on te sto u rb an o.

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Va rie El em en ti p ro po sit ivi de lla p art ec ip az io ne O bie ttiv i d i p ro ge tto “Re in ve nti ng ci tie s”

●Valorizzare l’esistente come gli attuali percorsi pedonali, la vista del Monte Cavo sul percorso di collegamento StazioneTuscolana -Metro Ponte Lungo.●Far rivivere gli spazi per le associazioni negli spazi abbandonati con caratteristiche polifunzionali e di prossimità. ●Riaprire i cinema chiusi (New York, Maestoso, Stellarius) utilizzando tutti gli strumenti urbanistici e le risorse civiche.●Riutilizzazione e Rigenerazione a scopo sociale e culturale della vecchia Zecca (tipo Macro Asilo a via Nizza).●Creare luoghi di aggregazione sociale interculturale e intergenerazionale.●Recuperare edifici abbandonati e/o sottoutilizzati per la realizzazione di spazi polifunzionali di aggregazione sociale(teatri, cinema, biblioteca, mostre, bar-ristoranti con atto di convenzione).●Censimento degli spazi abbandonati e degli edifici pubblici. Sfida 9: Azioni inclusive, benefici sociali e impegno per la comunitàL’obiettivo di questa sfida risiede nello sviluppo di servizi e interventi inclusivi che soddisfino i bisogni della popolazione locale e coinvolgano la stessa comunità locale e i suoi attori nellarealizzazione del progetto. Occorre assicurarsi che il progetto possa soddisfare i bisogni dei residenti e della comunità in cui esso sarà realizzato. Un elementofondamentale sarà la comprensione del contesto locale, che consentirà al progetto di soddisfare le principali esigenze, sfide eproblematiche dei residenti e delle attività economiche locali. Inoltre, è richiesto di introdurre delle attività di supporto in grado di coinvolgere gli attori locali e i contesti limitrofi nella fase di progettazione, realizzazione del progetto e nella sua gestionesuccessiva. Il reale coinvolgimento della comunità è un elementofondamentale per garantire che il progetto proposto sia significativoe adatto a chi risiede e lavora nell’area interessata. Si può immaginare un ampio ventaglio di azioni per ciascuna fasedel progetto, incluse tavole rotonde di co-design e partecipazionelocale prima della costruzione in situ, edilizia partecipativa in situ, creazione di associazioni gestite dai residenti, creazione di processi di partecipazione (app, workshop, revisione di progetti/ricerchepreesistenti etc.) per definire i bisogni della comunità locale eadattare le soluzioni proposte a tali bisogni (soluzioni abitativesociali ed economiche, creazione di servizi come asili nido, punti vendita locali, uso flessibile dello spazio), etc.

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MI X FU N ZIO N I-SE RV IZI -QU AR TIE RE 20 % re sid en zia le se nio r liv in g 5 % se rv izi as sis te nz ial i 20 % att ivit à r ice ttiv e o ste llo 5% se rvi zi co lle ga ti 2 0% att ivit à c om m erc iale 15% co w or kin g 5% se rv izi co lle ga ti 1 0% se rv izi sp or tiv i (p ale str a, p isc in a) e r icr ea tiv o-cu ltu ra li

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