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CAPITOLO 6 I MANUFATTI NON RITOCCATI

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 6

I MANUFATTI NON RITOCCATI

6.1 GLI SCARTI DI LAVORAZIONE

Lo scarto di lavorazione è il prodotto dell’operazione di débitage non attribuibile ad una precisa fase della catena operativa. Il termine débris, appunto, definisce un frammento informe di cui non può essere identificato il modo e il senso in cui è stato prodotto e che non può essere ricondotto a nessun’altra categoria di manufatti (Bordes 1947).

La presenza più o meno massiccia di questa categoria all’interno di un’industria litica è tuttavia abbastanza significativa: contribuisce a chiarire, infatti, il quadro della catena operativa di scheggiatura permettendo di avanzare l’esistenza di eventuali attività svolte nel sito (per esempio un atelier di scheggiatura).

Gli scarti di lavorazione rinvenuti nell’industria litica dei due siti presi in esame sono stati quindi esaminati da un punto di vista quantitativo piuttosto che qualitativo.

Pertanto, data la scarsa incidenza della categoria in entrambi (Fig. 94), non è stata fatta alcuna distinzione tra questi ritagli di lavorazione ed eventuali detriti naturali, né è stata data importanza al tipo di materia prima con cui si presentano più frequentemente.

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Pian di Cerreto

Gli scarti di lavorazione ritrovati a Pian di Cerreto sono 461 (Tab. 3).

US 0 US 0-1 US 1 US 2 US X Tot. per Classe Dimens. <12 mm 3 4 1 383 6 397 >12-25< 9 1 1 29 2 42 >25-50< 8 0 0 11 1 20 >50 2 0 0 0 0 2 Tot. per Taglio 22 5 2 423 9 461

Tab. 3 – Suddivisione per classe dimensionale e tagli

Dall’analisi quantitativa per classi dimensionali perviene che 397 pezzi (86%) hanno una misura inferiore ai 12 mm, 42 pezzi (9%) presentano misure comprese tra 12 e 25 mm, 20 pezzi (4%) tra 25 e 50 mm ed i restanti 2 pezzi (1%) superano i 50 mm.

Muraccio

Gli scarti di lavorazione riguardanti invece l’industria presa in esame del Muraccio ammontano a 119 (Tab. 4).

Tab. 4 – Suddivisione per classe dimensionale e tagli

Tg RIM Tg 10 Tg 11 Tg 12 Tg 13 Tg 14 Tot. per Classe

Dimens. <12 mm 4 3 2 33 43 0 85 >12-25< 1 0 5 12 11 1 30 >25-50< 0 0 1 0 3 0 4 >50 0 0 0 0 0 0 0 Tot. per Taglio 5 3 8 45 57 1 119

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Di questi 85 pezzi (72%) hanno una misura inferiore ai 12 mm, 30 pezzi (25%) presentano misure comprese tra 12 e 25 mm ed 4 pezzi (3%) tra 25 e 50 mm. Sono assenti pezzi di dimensioni superiori ai 50 mm.

9% 4% 1% 72% 25% 3% 0% 86% <12 mm >12-25< mm >25-50< mm >50 mm

Pian di Cerreto Muraccio

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6.2 I PRODOTTI DELLA SCHEGGIATURA A FACCIA

PIANA

Pian di Cerreto

Nel sito di Pian di Cerreto sono stati recuperati 1317 prodotti della scheggiatura a faccia piana non ritoccati. Tra questi il 49% è costituito da schegge con 645 pezzi integri e frammentati mentre il 51% da lame con 672 pezzi integri e frammentati (Fig. 95).

49%

51%

Schegge Lame

Fig. 95 – Percentuale di presenza di schegge e lame

LE SCHEGGE:

Si distinguono in: 25 integre (4%), 217 frammenti prossimali (34%) e 403 frammenti mesio-distali (62%) (Fig. 96).

62%

34%

4%

Fram. Mes-Dist Framm. Prox Integre

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LE LAME:

Dei prodotti laminari presenti 39 sono integri (6%), 280 sono frammenti prossimali (42%) e 353 frammenti mesio-distali (52%) (Fig. 97).

52%

42%

6%

Fram. Mes-Dist Framm. Prox Integre

Fig. 97 – Stato di integrità delle lame

I TALLONI

Un aspetto di notevole interesse per lo studio dell’industria litica è l’analisi delle diverse morfologie di talloni, determinante per capire le tecniche di preparazione dei piani di percussione e le strategie di sfruttamento.

A Pian di Cerreto (Fig. 98) sono state identificate 7 differenti tipologie di talloni,

naturale (corticato o liscio)(18 pezzi) preparato liscio (425 pezzi)

preparato diedro (29 pezzi) scagliato (13 pezzi)

preparato faccettato (31 pezzi) puntiforme (26 pezzi)

asportato (24 pezzi)

la cui analisi può essere così sintetizzata:

i talloni preparati (93%) prevalgono nettamente su quelli naturali (3%); per il 4% dell’insieme litico la morfologia del tallone è risultata indeterminabile a causa dell’asportazione dello stesso.

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3% 93% 4% Naturali Preparati Non det.

Fig. 98 – Principali tipi di talloni

Per quanto riguarda le schegge, i talloni preparati sono quelli maggiormente rappresentati con 209 pezzi. Tra questi, 161 sono preparati lisci, 20 puntiformi, 12 diedri, 8 faccettati e 8 scagliati.

A questi se ne aggiungono 8 naturali e 6 naturali lisci.

Anche nelle lame i talloni più rappresentati sono quelli preparati lisci in 259 pezzi, seguiti da quelli faccettati con 23 pezzi, quelli diedri con 17 pezzi, i puntiformi con 6 pezzi e gli scagliati con 5 pezzi.

Quelli naturali sono rappresentati da 3 talloni naturali e 1 naturale liscio. Sono inoltre presenti 5 talloni asportati (Fig. 99).

9% 8% 3% 3% 5% 66% 6% 2% 2% 7% 2% 5% 82% 1% Asportato Puntiforme Faccettato Scagliato Diedro Liscio Naturali Lame Schegge

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Lo studio dei prodotti derivati dalla scheggiatura consentono di individuare le varie fasi all’interno del sistema di produzione litica. I differenti tipi di supporto, dall’analisi di particolari caratteristiche,possono essere collocati all’interno della catena operativa.

IL CORTICE

Dalla rilevazione della presenza/assenza di cortice sono stati individuati 23 supporti tra schegge e lame (il 2% del totale dei prodotti di scheggiatura) con superficie corticata superiore al 50% da attribuire ad una prima fase di decorticamento ed impostazione della scheggiatura.

La presenza di 121 supporti con una percentuale di cortice compresa tra l’1 e il 50% testimonia una fase avviata di estrazione non regolarmente controllata. I manufatti corrispondenti a questa fase di prima estrazione sono il 9% del totale dei prodotti di scheggiatura.Il rimanente 89% di prodotti (1172 pezzi) è caratterizzato dalla totale assenza di cortice e costituisce l’insieme dei supporti della fase di pieno controllo di un

débitage regolare (Fig. 100).

2% 9%

89%

Decort icament o e impost azione Est razione avviat a

Débit age regolare

Fig. 100 – Suddivisione dei prodotti di scheggiatura a faccia piana in base alla relativa percentuale di cortice esteso sulla faccia dorsale

Il basso numero di prodotti riferibili alla prima fase di decortica mento fa supporre che i nuclei venissero introdotti nel sito già impostati per la produzione di supporti laminari. L’alto numero di schegge non corticate è compatibile con la continua necessità di

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mantenere il piano di percussione, la superficie di scheggiatura e i fianchi dei nuclei in modo tale da garantire una produzione altamente standardizzata (Fig. 101).

1% 1%

5% 4%

43% 46%

Decorticamento e impostazione

Estrazione avviata Débitage regolare

Schegge Lame

Fig. 101 – Suddivisione per tipo di supporto dei prodotti a faccia piana delle varie fasi di débitage.

ERRORI DI DEBITAGE

Nel sito di Pian di Cerreto sono stati riconosciuti 2 tipi di incidente di scheggiatura, il

sorpasso e la riflessione (Par. 3.3).

Per quanto riguarda le schegge, su 3 supporti è stata individuata la riflessione.

Le lame riconducibili a incidenti di lavorazione sono invece 20: 17 sorpassate e 3 riflesse.

GESTIONE DEL DEBITAGE

Rientrano in questa fase di débitage 117 supporti (9%), classificati in base alle fasi tecnologiche di appartenenza: ravvivamento, ripreparazione-ripristino della superficie di scheggiatura e cambio di direzione del débitage.

Tra le schegge sono presenti 48 schegge di ripreparazione della superficie, 13 di cambio di direzione della scheggiatura, 4 di ravvivamento (tablette) e 5 schegge a cresta.

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Le lame si dividono come segue: 28 lame di ripreparazione della superficie, 7 di cambio di direzione della scheggiatura e 12 lame a cresta.

Muraccio

I manufatti a faccia piana non ritoccati rinvenuti nel sito di Muraccio sono in totale 740, il 25% dei quali è costituito da schegge con 186 pezzi integri e frammentati, il 66% da lame con 486 pezzi integri e frammentati ed il 9% da supporti indeterminabili (68 pezzi) (Fig. 102). 25% 66% 9% Schegge Lame Indeterminabili

Fig. 102 – Percentuale di presenza di schegge, lame e supporti indeterminabili

LE SCHEGGE:

Si distinguono in: 5 integre (3%), 72 frammenti prossimali (39%) e 109 frammenti mesio-distali (58%) (Fig. 103).

58%

39%

3%

Fram. Mes-Dist Framm. Prox Integre

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LE LAME:

Dei prodotti laminari presenti 20 sono integri (4%), 179 sono frammenti prossimali (37%) e 287 frammenti mesio-distali (59%) (Fig. 104).

59%

37%

4%

Fram. Mes-Dist Framm. Prox Integre

Fig. 104 – Stato di integrità delle lame

I TALLONI

Al Muraccio sono stati distinti in fase di studio 6 tipi di talloni (Fig. 105),

naturale (corticato o liscio) (4 pezzi) preparato liscio (234 pezzi)

preparato diedro (18 pezzi) preparato faccettato (8 pezzi) puntiforme (7 pezzi)

asportato (4 pezzi)

la cui analisi può essere così sintetizzata:

I talloni preparati prevalgono nettamente (97%) su quelli naturali (1%).

Per il 2% dell’insieme litico non è stato invece possibile riconoscere il tipo di tallone perché asportato (4 pezzi) o indeterminabile (1 pezzo).

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97%

1% 2%

Naturali Preparati Non det.

Fig. 105 – Principali tipi di talloni

Per quanto riguarda le schegge, i talloni preparati sono quelli maggiormente rappresentati con 72 pezzi. Tra questi, 68 sono preparati lisci, 2 puntiformi, 1 diedro e 1 faccettato.

Quelli naturali sono rappresentati da un unico supporto. Sono inoltre presenti 3 talloni asportati e 1 indeterminabile.

Anche per le lame la più alta percentuale dei talloni è quella dei preparati con 195 pezzi di cui 166 preparati lisci, 17 diedri, 7 faccettati e 5 puntiformi.

Si aggiungono a questi 1 tallone naturale e 2 parzialmente corticati. E’ presente infine 1 tallone asportato (Fig. 106).

1% 4% 3% 1% 1% 89% 1% 0% 1% 3% 4% 8% 83% 1% Indeterm. Asportato Puntiforme Faccettato Diedro Liscio Naturali Lame Schegge

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I prodotti della scheggiatura possono essere classificati secondo il proprio ruolo all’interno della catena operativa. Osservando le caratteristiche di alcuni supporti si può, infatti, ricostruire ed interpretare la sequenza tecnologica.

IL CORTICE

Dalla rilevazione della presenza/assenza di cortice sono stati individuati 12 supporti tra schegge e lame (il 2% del totale dei prodotti di scheggiatura) con superficie corticata superiore al 50% da attribuire ad una prima fase di decorticamento ed impostazione della scheggiatura.

La presenza di 46 supporti con una percentuale di cortice compresa tra l’1 e il 50% testimonia una fase avviata di estrazione non regolarmente controllata. I manufatti corrispondenti a questa fase di prima estrazione sono il 6% del totale dei prodotti di scheggiatura.

Il rimanente 91% di prodotti (681 pezzi) è caratterizzato dalla totale assenza di cortice e costituisce l’insieme dei supporti della fase di pieno controllo di un débitage regolare (Fig. 107). 1% 6% 93% Decorticamento e impostazione Estrazione avviata Débitage regolare

Fig. 107 – Suddivisione dei prodotti di scheggiatura a faccia piana in base alla relativa percentuale di cortice esteso sulla faccia dorsale

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Anche per questo sito si può affermare che probabilmente i nuclei venissero introdotti nel sito già impostati per la produzione di supporti laminari, considerata la quantità irrisoria di prodotti riferibili alla prima fase di decorticamento. Anche in questo caso l’alto numero di schegge non corticate sarebbe indice di una gestione controllata dei nuclei per garantire una produzione altamente standardizzata di supporti allungati (Fig. 108). 1% 0% 0% 2% 3% 1% 22% 63% 8% Decorticamento e impostazione

Estrazione avviata Débitage regolare

Schegge Lame Indeterm.

Fig. 108 – Suddivisione per tipo di supporto dei prodotti a faccia piana delle varie fasi di débitage.

ERRORI DI DEBITAGE

Nel sito di Muraccio è stato riconosciuto un solo tipo di incidente di scheggiatura, il

sorpasso, riconosciuto su 6 supporti laminari (Par. 3.3).

GESTIONE DEL DEBITAGE

Rientrano in questa fase di débitage 63 supporti (9%), classificati in base alle fasi tecnologiche di appartenenza: ravvivamento, ripreparazione-ripristino della superficie di scheggiatura e cambio di direzione del débitage.

Tra le schegge sono presenti 27 schegge di ripreparazione della superficie, 5 di cambio di direzione della scheggiatura, 3 di ravvivamento (tablette) e 1 scheggia a cresta.

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Le lame si dividono come segue: 21 lame di ripreparazione della superficie, 2 di cambio di direzione della scheggiatura e 1 lama a cresta.

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6.3 ANALISI TIPOMETRICA DEI PRODOTTI DELLA

SCHEGGIATURA A FACCIA PIANA

Ai fini di questo studio, per entrambi i siti in esame, sono stati presi in considerazione le misure dei moduli di scheggiatura proposte da Laplace (1964), il sistema elaborato da B. Bagolini (1968) e successivamente modificato da A. Guerreschi (1975) per l’indice di allungamento e quello di F. Martini (1975) per l’indice di carenaggio.

Pian di Cerreto

L’analisi tipometrica ha riguardato solo i manufatti integri; essendo presente nel sito un elevato grado di frammentarietà dei reperti, bisogna tener conto che l’indagine ha interessato un basso numero di pezzi, solo 64 pezzi integri su 1317 manufatti.

MISURE ASSOLUTE

ƒ Schegge

Lunghezza: è compresa tra i 12 mm e i 45 mm con una media di 21,24 mm. Larghezza: è compresa tra i 7 mm e i 33 mm con una media di 20,24 mm. Spessore: è compreso tra i 2 mm e i 13 mm con una media di 5,52 mm.

ƒ Lame

Lunghezza: è compresa tra gli 8 mm e i 48 mm con una media di 26,69 mm. Larghezza: è compresa tra i 4 mm e i 20 mm con una media di 8,38 mm. Spessore: è compreso 1 mm e i 16 mm con una media di 3,07 mm.

MODULO DI SCHEGGIATURA

L’esame dei moduli di scheggiatura mostra che l’industria macrolitica (> 100 mm) e le

schegge e le lame con modulo compreso tra 50 e 100 mm risultano totalmente assenti.

(16)

dell’insieme; poco più numerosa è la componente microlitica (50%) con modulo compreso tra 12.5 e 25 mm.

Va inoltre segnalata una piccola percentuale di pezzi ipermicrolitici (2%) con modulo di scheggiatura inferiore a 12.5 mm (Fig. 109).

2% 50% 48% 0% 0% Ipermicroliti Microliti Piccole schegge/lamelle Schegge/lame Grandi schegge/lame

Fig. 109 – Modulo di scheggiatura dei manufatti non ritoccati

INDICE DI ALLUNGAMENTO

Nel sito di Pian di Cerreto le schegge integre ammontano a 25 pezzi sul totale dei manufatti non ritoccati, di cui (Fig. 110):

- il 14,06% sono schegge laminari (Ia 1,9 - 1,5); - il 14,06% sono schegge (Ia 1,4 – 1,0);

- il 1,56% sono schegge larghe (Ia 0,9 – 0,75); - il 7,81% sono schegge molto larghe (Ia 0,74 – 0,5); - l’ 3,13% sono schegge larghissime (Ia <0,5).

Le lame integre presenti ammontano a 39 pezzi sul totale, fra queste: - il 40,63% sono lame strette (Ia 6,0 - 3);

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3,13% 7,81% 1,56% 14,06% 14,06% 18,75% 40,63% Schegge larghissime Schegge molto larghe Schegge larghe Schegge Schegge laminari Lame Lame strette

Fig. 110 - Indice di allungamento nei manufatti non ritoccati

INDICE DI CARENAGGIO

L’indice di carenaggio calcolato sui manufatti non ritoccati di questo sito (Fig. 111) mostra l’esclusiva presenza di supporti piatti. Tra di essi:

- il 68,75% sono iperpiatti (Ic > 6)

- il 21,88% sono molto piatti (Ic 6,0 - 3,1) - il 9,38% sono piatti (Ic 3,0 - 2,3)

68,75%

21,88%

9,38%

Iperpiatti M olto piatti Piatti

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Muraccio

Anche per questo sito sono stati esaminati esclusivamente i supporti integri per un totale di 25 pezzi su 740.

MISURE ASSOLUTE

ƒ Schegge

Lunghezza: è compresa tra i 10 mm e i 20 mm con una media di 15,2 mm. Larghezza: è compresa tra i 7 mm e i 17 mm con una media di 10,6 mm. Spessore: è compreso tra 1 mm e 5 mm con una media di 3,2 mm.

ƒ Lame

Lunghezza: è compresa tra i 12 mm e i 36 mm con una media di 26,45 mm. Larghezza: è compresa tra i 4 mm e i 15 mm con una media di 8,35 mm. Spessore: è compreso 1 mm e i 14 mm con una media di 1,55 mm.

MODULO DI SCHEGGIATURA

L’esame dei moduli di scheggiatura mostra che l’industria macrolitica (> 100 mm) e le

schegge e le lame con modulo compreso tra 50 e 100 mm risultano totalmente assenti.

Le piccole schegge e le lamelle con dimensioni comprese tra 25 e 50 mm sono il 44% dell’insieme; la componente più numerosa è quella microlitica (48%) con modulo compreso tra 12.5 e 25 mm.

Va inoltre segnalata una piccola percentuale di pezzi ipermicrolitici (8%) con modulo di scheggiatura inferiore a 12.5 mm (Fig. 112).

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8% 48% 44% 0% 0% Ipermicroliti Microliti Piccole schegge/lamelle Schegge/lame Grandi schegge/lame

Fig. 112 – Modulo di scheggiatura dei manufatti non ritoccati

INDICE DI ALLUNGAMENTO

Nel sito di Muraccio le schegge integre ammontano a 5 pezzi sul totale dei manufatti non ritoccati, di cui (Fig. 113):

- L’8% sono schegge laminari (Ia 1,9 - 1,5); - il 12% sono schegge (Ia 1,4 – 1,0).

Le lame integre presenti ammontano a 20 pezzi sul totale, fra queste: - il 48% sono lame strette (Ia 6,0 - 3);

- il 32% sono lame (Ia 2,9 - 2).

12% 8% 32% 48% Schegge Schegge laminari Lame Lame strette

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INDICE DI CARENAGGIO

L’indice di carenaggio calcolato sui manufatti non ritoccati (Fig. 114) mostra l’esclusiva presenza di supporti piatti. Tra di essi

- l’ 80% sono iperpiatti (Ic > 6)

- il 16% sono molto piatti (Ic 6,0 - 3,1) - il 4% sono piatti (Ic 3,0 - 2,3)

80%

16%

4%

Iperpiatti Molto piatti Piatti

Figura

Tab. 4 – Suddivisione per classe dimensionale e tagli
Fig. 94 –  Pian di Cerreto e Muraccio: frequenza percentuale degli scarti per classe dimensionale
Fig. 96 – Stato di integrità delle schegge
Fig. 97 – Stato di integrità delle lame
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Riferimenti

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