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Produzione di antibiotici

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Academic year: 2021

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DEFINIZIONE DI ANTIBIOTICO

Per antibiotico si intende una

molecola naturale

,

metabolita secondario di Eubatteri, Actinomiceti e

Funghi

inferiori

,

prodotta

in

coincidenza

della

differenziazione di strutture cellulari specializzate

per

la sopravvivenza microbica quando il substrato è

esaurito

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Servono nuovi antibiotici perche’:

- Sono aumentati i ceppi resistenti in circolazione (basti pensare ai ceppi

multiresistenti di Staphylococcus aureus!!).

- Numerosi antibiotici attualmente esistenti andrebbero migliorati in

termini di: maggiore attivita’, minore tossicita’; diminuzione degli

effetti collaterali; piu’ ampio spettro di azione; maggior selettivita’ nei

confronti di alcuni patogeni.

- Va inoltre ricordato che in alcuni settori non sono ancora disponibili

antibiotici adatti (alcune forme di micosi, alcuni virus e forme tumorali)

Antibiotici naturali

Antibiotici di

semisintesi (il caso di

numerose penicilline e

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Actinomiceti produttori di antibiotici

Actinomicina Amfotericina Bleomicina Cloramfenicolo Eritromicina Kanamicina Josamicina Midecamicina Mitomicina Neomicina Nystatina Paromomicina Rifamicina Spiramicina Streptomicina Tetracicline Tobramicina Viomicina Adicillina* Cefamicina C** Nocardicina A Acido clavulanico Tienamicina Carpetimicina

Streptomiceti

Micromonospora

Gentamicina Ristocetina Vancomicina

Nocardia

Un batterio puo’ produrre anche piu’ di un composto, da un ceppo di

Micromonospora sono stati isolati ben 50 metaboliti secondari!!!

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In natura perche

un batterio dovrebbe mai sovraprodurre un

metabolita secondario quale un antibiotico?

E’ stata l’azione sinergica tra l’approccio genetico e quello di ottimizzazione

delle condizioni di fermentazione ad aver decretato il successo di numerose

produzioni industriali di antibiotici!!

Fu Marvin Johnson (Wisconsin) ad esempio a scoprire che per stimolare

l’overproduzione di penicillina in P.chrysogenum il glucosio doveva

essere sostituito dal lattosio

Consideriamo il caso di Ashbya gossypii che oggi produce nella

fermentazione industriale 40,000 volte piu’ riboflavina di quanto richiesto

per la crescita o di Pseudomonas denitrificans che produce un eccesso di

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Fonte di carbonio: utilizzo di galattosio per la produzione di

actinomicina, citrato per la bacitracina, saccarosio per la cefalosporina C. Glucosio al posto del citrato nel caso della fermentazione della

novobiocina.

Le modificazioni del terreno possono consentire l’ottimizzazione

del processo produttivo:

Fonte di azoto: interferenza dei sali di ammonio nella produzione di

cefalosporina C e penicillina G. Interferenza della lisina nelle

fermentazioni di penicillina e cefalosporina e della glutammina nella produzione di acido gibberellico. Utilizzo di asparagina, arginina e glutammato come fonti non interferenti.

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L’utilizzo dell’antimetabolita azaleucina nei processi di produzione di bacitracina, un antibiotico la cui formazione e’ stimolata dalla leucina, ha consentito l’isolamento di un mutante in cui la transaminasi B e’derepressa (aumento del 400 % del titolo dell’antibiotico in soluzione).

Utilizzo di antimetaboliti

Nella produzione di monensina da

Streptomyces cinnamonensis, l ’ aggiunta

degli antimetaboliti 2-amino- 3-clorobutirrato e di norleucina consente di avere un rapporto tra le due forme di monensina A e B pari a 9:1 anziche’ 1:1.

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Criteri generali per la produzione di antibiotici:

Coltura sommersa in bioreattori il cui design spesso si rivela cruciale per il

processo. La produzione di antibiotici e’ generalmente un processo a piu’

fasi

Sviluppo Biomassa

(stadio vegetativo)

trofofase

Sviluppo Biosintetica

(stadio di produzione)

idiofase

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Miglioramento dei ceppi produttori di antibiotici

1) Mutagenesi

random

• uso di radiazioni ionizzanti o agenti mutageni • ottimizzazione dei protocolli di uso:

mortalità tra 60-90% coincide con la massima frequenza di mutazioni puntiformi

2) Approccio molecolare (gene-specifico)

• identificazione dei geni codificanti la via biosintetica • Identificazione degli steps lenti

• sovra-produzione degli E che catalizzano gli steps lenti o introduzione di nuovi catalizzatori

nuovi prodotti!

I ceppi industriali attuali risultato di circa 50 anni di miglioramenti

Le percentuali di miglioramento diminuiscono con gli anni!

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L’applicazione della tecnica di mutazione e selezione al

problema della produzione di penicillina…

Penicillum notatum Penicillum chrysogenum

Ceppo Wisconsin

resa: 0.6-1.2 mg PenG/litro di coltura resa: 1-2 mg PenG/litro di coltura

Penicillum chrysogenum resa: 120 mg PenG/litro di coltura

Ceppi attuali in uso

Penicillum chrysogenum

resa: 10-50 g PenG/litro di coltura

Mutante spontaneo

Addizione agenti mutageni

Selezione di mutanti superproducenti

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Il caso della penicillina

Vanno sotto il nome di penicilline tutti quegli antibiotici che presentano la struttura chimica

generale (I) e , quindi, considerabili come N-acilderivati dell’acido 6-amminopenicillico (6-APA).

La penicillina agisce come antibiotico inibendo la sintesi della parete cellulare delle cellule batteriche

in fase di crescita. Infatti, essa interagisce con l’enzima transpeptidasi, responsabile della

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Stadio vegetativo condotto in terreno ricco, per favorire lo sviluppo

microbico senza che vi sia produzione di antibiotico. Corn step liquor come fonte di N (contiene fattori di crescita e

precursori per la catena laterale).

Rischio di contaminazione a causa del terreno molto ricco

in questa prima fase!!

Stadio di produzione condotto in coltura fed-batch che permette tramite

l’aggiunta di piccole quantita’ di glucosio nel tempo, di evitare I fenomeni di inbizione da prodotto.

Rischio di formazione di schiuma con limitazione del

volume utile, necessita’ di ampio volume in testata.

Il bioreattore utilizzato deve garantire una buona ossigenazione ed una efficiente agitazione per garantire l’omogeneita’ colturale senza provocare danni al micelio.

Il pH deve essere accuratamente controllato altrimenti si rischia l’inattivazione della penicillina!

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Le strategie di processo

piu

importanti

riguardano:

Strategie di rifornimento della fonte di

carbonio in feed mantenendo la fonte di

carbonio sempre al disotto della

concentrazione che produce l’inibizione.

Impiego di fonti di carbonio e di azoto in

forma complessa, lentamente

metabolizzabili, che evitano l’instaurarsi

dell’inibizione.

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Il controllo della somministrazione di fonti di carbonio determina il

successo del processo!

In assenza, le cellule non sono in grado di produrre penicillina

In eccesso, la sintesi dei metaboliti secondari è inibita

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Fanno parte della classe dei b-lattamici anche le cefalosporine,

molecole di semisintesi derivate o dalla penicillina o dalla

cefalosporina C (Acremonium chrysogenum). Gli antibiotici di

semisintesi presentano una maggiore stabilita’ a pH acidi ed un

piu’ ampio spettro di attivita’ rispetto ai composti di partenza

(siamo ormai arrivati alla quarta generazione!).

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Il 7-ACA, l’acido 7-amminocefalosporanico,

rappresenta l’intermedio chiave per la produzione

di cefalosporine di semisintesi (acido

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Una acilasi ottenibile da E.coli viene utilizzata

in forma

immobilizzata

(reimpiego del catalizzatore) nel caso della

modificazione del 7- ACA. L’acilasi viene immobilizzata su

Sephadex attivata con BrCN o fibre di triacetato di cellulosa.

L’utilizzo di questo enzima ha consentito rispetto alle

metodiche chimiche una riduzione dei costi pari all’80% ed

una diminuzione dei volumi di residuo di processo di un

fattore 100 rispetto al processo chimico. Le cefalosporine di

semisintesi possono essere prodotte anche da penicillina G

(procedura piu’ lunga ma resa di fermentazione della

penicillina G superiore!) . Prima fase di espansione

dell’anello tiazolidinico e successivo distacco della catena

laterale mediato da penicillina acilasi.

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