Parte Sperimentale
• I punti di fusione sono stati determinati con apparecchio Köfler
• Gli spettri infrarossi sono stati registrati con uno spettrometro Nicolet/Avatar, in olio di vasellina.
• Gli spettri NMR sono stati registrati con uno spettrometro Varian –Gemini (200MHz)
• Le cromatografie su colonna sono state effettute utilizzando Silica Gel 60 Merck (230-240 mesh ASTM).
Derivati (2-arilindol-3-il)gliossalil cloruri (23-24)
Procedura Generale
Ad una miscela contenente l’appropriato indolo disponibile commercialmente 21-22 (0.0003 moli ) in etere anidro appena distillato, è aggiunto goccia a goccia cloruro di ossalile ( 0.65 ml 0.0075 moli ) a 0°C . La miscela è mantenuta a t.a per 2-24 ore, controllando l’andamento della reazione con TLC. Il precipitato che si forma viene raccolto e lavato con porzioni di etere di petrolio 30-50°, per ottenere i corrispondenti cloruri acilici 23- 24 , i quali vengono poi essiccati su P2O5 e usati direttamente nelle reazioni successive.
Derivati N,N-dialchil-2-(arilindol-3-il)gliossilamidici (25-36)
Procedura Generale
Ad una sospensione di cloruro indolgliossalilico 23-24 ( 0.0025 moli ) in toluene anidro, viene addizionata goccia a goccia l’appropiata ammina (0.0025 mol) solubilizzata in 5 ml dello stesso solvente a 0°C, in presenza di trietilammina ( 0.3ml , 0.0025 moli). La miscela di reazione è mantenuta in agitazione a temperatura ambiente per 2-24 ore e si controlla l’andamento con TLC. Quando la reazione è andata a completezza si filtra il precipitato che si è formato.
Il precipitato raccolto viene quindi lavato con una soluzione acquosa di NaHCO3 e nuovamente raccolto per ottenere una porzione di prodotto grezzo. La soluzione toluenica viene evaporata a p.r., il residuo ripreso con CHCl3, lavato con una soluzione al 5% di NaHCO3, con HCl diluito, e infine con acqua.
Dopo essiccamento su MgSO4, l’eliminazione del solvente a p.r.
fornisce un residuo che viene solidificato per triturazione a 0°C con Et20.
La quantità di derivati ammidici ottenuti dal precipitato iniziale insolubile o dalla soluzione toluenica variano a seconda della solubilità dei vari composti . Tutti i prodotti 25-36 vengono purificati con cristallizzazione da opportuno solvente o per cromatrografia flash effettuata utilizzando come miscela eluente vari rapporti di etere di petrolio-acetato di etile o etere di petrolio–diclorometano. La resa , il punto di fusione e le caratteristiche spettroscopiche dei composti 35-36 sono rappresentati nella Tabella 2.
Derivato 2-( 3-tienil)1H- indolo (37)
Procedura generale
Ad una miscela di fenilidrazina cloridrato (0.0005 moli) e 3-acetil tiofene (0.0005 moli), viene aggiunto un 1g di acidopolifosforico (PPA) . La miscela di reazione è mantenuta a 120°C per 4 ore controllandone l’andamento con TLC (miscela eluente CHCl3=10). Quando la reazione è andata a completezza, la miscela viene versata in ghiaccio e il precipitato solido raccolto per filtrazione viene purificato per cristallizzazione da toluene.
2-(3-tienil)-1H-indolo (37). Resa :89% ; m.p.:243-245°C; 1H-NMR (DMSO-d6, ppm); 6.76 (d, 1H, J=0.8Hz, ArH); 6.94-7.12 (m, 2H, ArH);
7.37 (d, 1H, J=8Hz, ArH ); 7.51(d, 1H, J=8Hz, ArH); 7.59- 7.67 (m, 2H ArH); 7.87(t, 1H, J=1.5Hz, ArH).
Derivato [2-(3-tienil)indol-3-il]gliossilcloruro (38)
Ad una soluzione di 0.0004 moli di 2-(3-tienilindolo) 37 in 20 ml di Et2O anidro, vengono aggiunti goccia a goccia 0.0008 moli di cloruro di ossalile ad una temperatura di 0°C. La reazione viene mantenuta in agitazione per 10 ore e l’andamento della stessa controllata con TLC (miscela toluente CH2Cl2 =10). Il solvente viene evaporato a pressione ridotta e il prodotto ottenuto lavato più volte con Et2O anidro.
Il prodotto in questione è sufficientemente puro da essere usato come tale nella reazione successiva.
[2-(3-tienil)indol-3-il]gliossalilcloruro (38). Resa:65%
Derivato N,N-dialchil-[2-(3-tienil)indol-3il]gliossilammidico (39-40)
Ad una sospensione contenente 0.0002 moli di [2-(3-tienil) indol-3- il]gliossalilcloruro 38, in 20 ml di toluene anidro, tenuta in agitazione e raffreddata in bagno di ghiaccio, sono addizionati goccia a goccia, 0.0002 moli di NEt3 in 3 ml dello stesso solvente.
Nella miscela di reazione si fanno poi gocciolare, mantenendo sempre la temperatura intorno a 0°C , 0.0002 moli dell’opportuna ammina dipropilica o dibutilica. Terminata l’aggiunta si lascia la
miscela di reazione in agitazione a t.a. per 24 ore, seguendone l’andamento mediante TLC ( miscela eluente CH2Cl2=10). Al termine il solido formatosi viene raccolto per filtrazione a p.r. e lavato con una soluzione al 5% di NaHCO3, filtrato e seccato su P2O5 . La soluzione toluenica viene evaporata a pressione ridotta, il residuo ripreso con CHCl3, lavato con una soluzione al 5% di NaHCO3, con HCl diluito e infine con acqua.
Dopo essiccamento su MgSO4, l’eliminazione del solvente a pressione ridotta fornisce un residuo che viene solidificato per triturazione a 0°C con Et20. Le rese di reazione, le costanti chimico–fisiche e le caratteristiche spettroscopiche dei composti 39-40 sono indicati nella Tabella 4.