RIASSUNTO
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RIASSUNTO
In questa tesi è stato studiato un settore della catena alpina della Corsica orientale e in particolare le Scagli di Corte, appartenenti alle Unità Inferiori della Corsica Alpina.
La Corsica Alpina è costituita da varie unità tettonicamente sovrapposte differenziate per origine, tettonica e impronta metamorfica.
La presente tesi è focalizzata alla studio geologico-strutturale delle unità tettoniche affioranti a Nord di Corte nella grande depressione centrale, una vasta vallata che separa la Corsica Alpina dalla Corsica Ercinica costituita da un batolite permo- carbonifero e dalle relative coperture sedimentarie.
I principali obbiettivi sono stati:
1) La produzione di una carta geologica dell’area rilevata in scala 1:10000;
2) Effettuare una analisi strutturale sulle unità cartografate;
3) Analizzare la geometria e i rapporti tra le Scaglie di Corte e le altre unità della Corsica Alpina ed Ercinica;
4) Lo studio del metamorfismo delle Scaglie di Corte;
5) La definizione tettonica dell’area studiata.
L’area studiata è situata a Nord di Corte, nella parte Nord-orientale della Corsica, ed è delimitata a Nord tra il paese di Francardo e Ponte a Castirla, nonchè dal fiume Golo che attraversa la valle in direzione circa Est-Ovest, a Sud dalle frazioni di Bocca d’Ominanda e Erba Morra.
Lateralmente l’area è delimitata a Ovest dall’imponente massiccio granitico della Corsica Ercinica e a Est dalla piccola valle nella quale scorrono affluenti del fiume Golo e del Tavignano (Bistuglio e Santa Maria).
Morfologicamente l’area è dominata da rilievi allineati lungo l’asse Nord-Sud, l’altitudine media della zona è di circa 550 metri e il rilievo maggiore è il monte Pinzalaccio (811 metri).
Le dimensioni dell’area rilevata sono di circa 40 Km2, sostanzialmente si tratta di un rettangolo avente lati di lunghezza 6,5 per 6 km circa.
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6 Lo studio della tettonica e delle strutture dell’area presa in esame si è svolto in due differenti fasi:
Una prima fase di rilevamento geologico dell’area, svolto nella primavera e nell’estate del 2006.
In questa fase è stato svolto il lavoro di campagna: riconoscimento e descrizione dei litotipi affioranti, misurazione di strati, lineazioni, assi e di ogni altro elemento geometrico utile all’analisi strutturale dell’area, sono stati prelevati campioni orientati dei diversi litotipi e sono state fatte stazioni strutturali, dove sono state prese numerose misure per effettuare uno studio statistico, degli affioramenti più significativi.
La seconda fase riguarda l’elaborazione di una carta alla scala 1:10000 basata sui rilievi eseguiti nella prima fase, l’interpretazione dei dati struturali raccolti durante il rilevamento, l’analisi al microscopio ottico delle sezioni sottili dei campioni più rappresentativi raccolti in campagna.
Sono inoltre state effettuate analisi tramite la microsonda elettronica e il dispositivo S.E.M. del C.N.R. di Firenze su alcuni campioni per determinare la composizione esatta dei minerali presenti.
Dalle composizioni mineralogiche, una volta ottenuta la formula, si sono stimate le condizioni di pressione e temperatura nelle quali si sono sviluppate le paragenesi mineralogiche riconosciute.