RINGRAZIAMENTI
Sono davvero riconoscente al Prof. Lamberto Maffei, che mi ha permesso di svolgere la tesi nel suo Laboratorio e dalle cui lezioni ho intuito la bellezza della Neurobiologia. Allo stesso modo, sono grato al Prof. Tommaso Pizzorusso, per la sua grande disponibilità, che unita alla passione per la ricerca ne fa una persona con cui chiunque vorrebbe lavorare.
Un pensiero va anche ai ricercatori del Laboratorio: il Dott. Yuri Bozzi, il Dott. Matteo Caleo, la Dott.ssa Maria Cristina Cenni, il Dott. Mario Costa, la Dott.ssa Laura Gianfranceschi, la Dott.ssa Elena Putignano, il Dott. Gimmi Ratto, il Dott. Alessandro Viegi, dei quali apprezzo il fatto di avermi messo subito a mio agio, prima che la loro bravura.
Ringrazio anche il Sig. Giulio Cappagli, il Sig. Carlo Orsini e il Sig. Adriano Tacchi, la cui assistenza tecnica è stata insostituibile.
Voglio inoltre esprimere tutta la mia riconoscenza alla Dott.ssa Silvia Landi (o meglio,
“Silvia”), che con grande gentilezza e competenza, mi ha accompagnato durante tutto il lavoro, insegnandomi molti dei rudimenti del mestiere.
Come non ricordare, poi, tutti i ragazzi: Andrea, Carmela, Chiara B., Chiara C., Cristina, Elisa Brilli, Elisa Bianco, Francesca, Laura B., Laura R., Lisa, Maria, Maria Elena, Matilde, Nicola, Pina, Roberto, Riccardo, Sabrina, Sara, Ulisse, Valentina, con i quali ho condiviso l’impegno sul lavoro e anche qualche momento di svago fuori dal laboratorio.
Durante questi cinque anni di Università ho conosciuto tante persone, con le quali è stato un piacere seguire le lezioni (anche se non sempre con l’attenzione dovuta); tra di esse mi fa piacere ricordare Sebastian, Giuseppe, Alberto e Francesco, ragazzi di non comune intelligenza e dal caustico umorismo.
Meritano uno speciale ringraziamento anche Enrico, Letizia C., Davide, Letizia T., Samuele, Vania, Gianluca, Leonardo, Valentina, Gianluchino, Alice, Virginia, con i quali in questi ultimi anni ho trascorso gran parte del mio tempo libero: in loro ho trovato, prima che delle persone con cui uscire a divertirmi, finalmente degli amici sinceri.
Una parola di ringraziamento non è abbastanza per Sara, voglio solo dire che è con il suo aiuto se sono riuscito a completare questo percorso; il resto lo sa, anche se non glielo ripeto di frequente.
Come spesso succede, ultimi e mai abbastanza tenuti in considerazione, i miei genitori, Mauro e Cecilia, e mio fratello Lorenzo, che hanno accompagnato ogni mia scelta con ciò che è insieme più semplice e più difficile da dare: l’affetto.