NEGLI SCAFFALI DELLA BIBLIOTECA 1
Imparare a essere cittadini
M odulo 1
Anno 1993, Sierra Leone.
Nel piccolo villaggio di Mo- gbwemo, il dodicenne Ish- mael vive come un’espe- rienza lontana la guerra, tra i ribelli e l’esercito regolare, che infuria nella zona del- le miniere di diamanti. Di tanto in tanto, alcuni pro- fughi arrivano nel villaggio e narrano di parenti uccisi e case bruciate. Ma per Ish- mael, suo fratello Junior e gli amici Talloi e Mohamed, esiste una cosa sola: la mu-
sica rap. Dopo aver visto un gruppo americano in televi- sione, i ragazzi hanno fonda- to una band e si esibiscono nei villaggi vicini. Un giorno, mentre si trovano in uno di questi paesi, vengono avver- titi che i ribelli hanno attac- cato e distrutto Mogbwemo.
Ishmael non vedrà più casa sua, perderà l’amato fratello Junior. Fuggirà nella foresta, dormirà di notte sugli albe- ri, sarà catturato dall’eserci- to governativo, imbottito di
droga, addestrato all’orrore, all’omicidio, alla devastazio- ne. Il suo migliore amico non sarà piú il tredicenne Talloi ma il fucile; la musica suo- nata non più il rap ma quella delle raffiche di mitragliatri- ce. Una testimonianza au- tobiografica che arriva dal cuore dell’Africa, dove mi- lioni di bambini muoiono di malattia e centinaia di mi- gliaia periscono in guerra o riportano gravi mutilazioni.
Per riflettere sulla condizione dei bambini-soldati
Memorie di un soldato bambino (Ishmael Beah, Neri Pozza, 2007)
Saimir ha diciassette anni, è albanese ed è da poco arrivato in Italia. Lavo- ra come muratore in un cantiere, naturalmente “in nero”, senza alcuna garan- zia o sicurezza. Un giorno entra in un palazzo fati- scente, tocca il muro sba- gliato e il palazzo crolla.
Saimir rimane sepolto. Ma
Saimir non ha un contrat- to, non è registrato in un qualche elenco: non può essere lì, è invisibile, è un clandestino.
Il paese di Saimir è la vigo- rosa denuncia, senza mez- zi termini o rassicuranti sfumature, di come esista un’imprenditoria senza scrupoli che sfrutta l’im- Per riflettere sulla condizione di sfruttamento dei lavoratori clandestini
Il paese di Saimir ( Valerio Varesi, Verdenero, 2009)
migrazione clandestina a proprio vantaggio.
L’autore traccia la parabo- la di un giovane lavorato- re “fantasma” costretto ai meccanismi malati del- l’edilizia illegale. È la storia di un’altra vittima che va a ingrossare la lunga lista delle morti bianche.
Nel 2000 Shirin Ebadi sco- pre che il suo nome è sulla lista dei condannati a mor- te dal regime di Teheran.
Partendo da questa amara consapevolezza, l’avvocato iraniano, premio Nobel per la pace nel 2003, ripercorre nel libro la sua vita profes- sionale e privata e, nel con- tempo, racconta gli ultimi trent’anni di storia dell’Iran.
Anni durante i quali l’autri- ce, giorno dopo giorno e sfi- dando le contraddizioni di una società segnata dall’op- pressione, ha portato avanti una personale battaglia per il rispetto dei diritti dei più deboli: bambini maltrattati, mogli ostaggi di mariti vio- lenti, madri che chiedono giustizia per i figli condanna- ti a morte dopo un proces-
so sommario. Dalle speranze disattese nella rivoluzione di Khomeini all’allontanamen- to forzato dal suo lavoro di magistrato, dai bombarda- menti durante la guerra con l’Iraq alla terribile esperienza di prigionia, prende forma il ritratto di una donna corag- giosa che guarda al futuro con speranza.
Per riflettere sulle negazione dei diritti a donne e bambini
Il mio Iran Una vita di rivoluzione e speranza (Shirin Ebadi, Moaveni Azadeh, Sperling & Kupfer, 2007))
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Imparare a essere cittadini
M odulo 1
L’ex magistrato Gherardo Colombo riflette sulla cultu- ra della giustizia e sul senso profondo delle regole. Nella prefazione a questo saggio l’autore scrive: “La giustizia non può funzionare se il rap- porto tra i cittadini e le rego- le è malato, sofferto, segnato dall’incomunicabilità. ...
Se non lo comprendono,
È questo il romanzo autobio- grafico della grande scrittri- ce Natalia Ginzburg. In Les- sico famigliare, ambientato a Torino nel periodo che va dagli anni Trenta agli anni Cinquanta, l’autrice rico- struisce la vita della fami- glia ebrea Levi. La narrazione delle vicende dei suoi cari si accompagna alla riproduzio- Per riflettere sul ruolo della famiglia
Lessico famigliare (Natalia Ginzburg, Einaudi, 1
aed. 1963; ultima ed. 2005)) Per riflettere sull’importanza delle regole
Sulle regole (Gherardo Colombo, Feltrinelli, 2008)
Per riflettere sui valori dello sport
Il migliore ( Bernard Malamud, Minimum Fax, 2006) Roy Hobbs è potenzialmen- te un eroe: ha un talento innato per il baseball e po- trebbe diventare il più gran- de giocatore del momento.
Tuttavia, il suo primo ten- tativo di entrare a far parte di una squadra della major league fallisce miseramen- te quando una donna, cono- sciuta poco tempo prima, lo invita in una stanza d’alber- go e gli spara a una gamba.
La carriera di Roy sembra essere irrimediabilmente compromessa. Trascorro-
tendono a eludere le norme quando le vedono faticose, e a violarle, quando non ri- spondono alla loro volontà.
Perché la giustizia funzio- ni è necessario che cambi questo rapporto. Mi sono dimesso (dalla magistratu- ra n.d.a.) per portare il mio granello di sabbia sulla stra- da del cambiamento. Que-
ste pagine sono una parte di quel granellino.”
Un testo importante per ca- pire come il vivere sociale, con il suo sistema di regole, debba ispirarsi al riconosci- mento del valore e della di- gnità della persona come ci insegnano la nostra Costitu- zione e la Dichiarazione uni- versale dei diritti umani.
ne fedele del loro linguaggio, espressione più intima nelle relazioni familiari. Il padre Giuseppe, professore d’ana- tomia, è rievocato attraver- so le sue urla e le sue risa, i fratelli attraverso i litigi, la sorella Paola attraverso le sue prime frasi d’amore. La parola è sufficiente per man- tenere vivi gli affetti al di là
del tempo, del dolore e della lontananza. Sullo sfondo, le pagine più tristi della storia del nostro Paese, con l’ascesa di Benito Mussolini, le leggi razziali, la dittatura e infine la lotta antifascista: momenti che per la famiglia Levi e per tante altre famiglie italiane hanno significato prigionia, confino, morte.
no quindici anni e l’atleta torna in scena all’età in cui di solito i professionisti ap- pendono la mazza al chiodo.
Dopo una memorabile per- formance, degna di entrare negli annali della storia del baseball, ottiene l’ingaggio dalla squadra dei Knights.
La formazione è ultima in classifica, eppure i Knights ambiscono allo scudetto per ottenere la carta d’in- gresso nella World Series.
Una vittoria che consen- tirebbe al loro allenatore,
Pop Fischer, di ottenere il
giusto compenso per una
lunga carriera e una vita
sfortunata. La strada verso
la gloria è tuttavia ancora
insidiosa. Sarà una donna a
minacciare il suo sogno di
rivincita per dimostrare a se
stesso e all’America intera
di essere, davvero, il miglio-
re. Dal libro, considerato un
classico della letteratura
americana del dopoguerra,
è stato tratto il film omo-
nimo con R.Redford.
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Il romanzo-inchiesta di Lu- carelli ricostruisce la storia di alcune navi che sono scom- parse in mare, ma in circo- stanze molto misteriose.
Navi che portavano un ca- rico del quale si sa ben poco, ma che presumibilmente era costituito da scorie ra- dioattive e altri rifiuti tossi- ci. Questa l’ipotesi formulata dall’autore che si è basato su fatti, tracce di documenti e
Alla fine degli anni Cinquan- ta, mentre migliaia di conta- dini indiani vengono cacciati dalle loro terre da nugoli di insetti assassini, in uno sta- bilimento degli Stati Uniti viene scoperto un insetti- cida “miracoloso”. Il Sevin si produce a partire da una molecola che può scatenare, al solo contatto con qualche goccia d’acqua o un grammo Per riflettere sui disastri ambientali provocati dall’uomo
Mezzanotte e cinque a Bhopal (Dominique Lapierre e Javier Moro, Mondadori, 2003) Per riflettere sulla lotta all’ecomafia
Navi a perdere (Carlo Lucarelli, Verdenero, 2008)
Per riflettere sulla mobilità sostenibile
Elogio della bicicletta ( Ivan Illich, Bollati Boringheri, 2006) Appassionante apologia della
bicicletta in cui l’antropolo- go Illich parla della bellezza e saggezza di questo mezzo di trasporto, della sua alterna- tiva energetica alla crescente carenza di energia. Con pun- gente ironia fa anche notare come la bicicletta e il veicolo a motore siano stati inven- tati dalla stessa generazione, ma anche come poi, nel tem- po, siano assunti a simbolo di
rivelazioni dei pentiti. Dietro il mistero delle navi fanta- sma, la mano dell’ecomafia.
Navi, queste, che era meglio far sparire nei Paesi del Ter- zo Mondo o far sprofonda- re nelle fosse mediterranee, anche al largo della Calabria, e lasciare posate su fondali profondi più di mille metri.
Navi-fantasma, che devo- no essere ridotte al silenzio.
Insieme alle navi spariscono
però anche gli equipaggi, e chi presumibilmente sta sco- prendo verità “pericolose”
muore in circostanze affatto chiare, come l’ufficiale della capitaneria marina Natale de Grazia che faceva parte del pool investigativo della procura di Reggio Calabria, o viene assassinato da sicari come nel caso della giornali- sta Ilaria Alpi e del suo foto- reporter Miran Hrovatin.
di polvere metallica, reazio- ni di incontrollabile violen- za. Sull’etichetta è scritto
“Pericolo mortale in caso di inalazione”. La multinazio- nale che lo produce decide di impiantare una grande fabbrica a Bhopal, nel cuore dell’India. Il 2 dicembre 1984 la fabbrica esplode con una fuoriuscita di gas nocivi che causano la morte di migliaia
di persone. Si tratta del più grande disastro chimico della storia. Il racconto di questa catastrofe si intreccia nel li- bro con quello di piccoli eroi, come la piccola Padmini che lavora nella fabbrica e pensa al giorno in cui si sposerà. Gli autori hanno devoluto parte dei proventi derivanti dalla vendita del libro a una fon- dazione che opera in India.
due modi antitetici di inter- pretare il progresso.
“La bicicletta allarga il raggio d’azione personale dell’uomo, senza limitarne il movimen- to. Quando non è possibile andare in bici la si spinge a mano [...] Le biciclette per- mettono di spostarsi più ve- locemente senza assorbire quantità significative di spa- zio, energia o tempo scar- seggianti. Si può impiegare
meno tempo a chilometro e tuttavia percorrere più chilo- metri ogni anno. Si possono godere i vantaggi delle con- quiste tecnologiche senza porre indebite ipoteche su orari, energia e spazio altrui.
Si diventa padroni dei propri movimenti senza impedi- re quelli dei propri simili.” È considerato un libro cult da- gli ambientalisti promotori della mobilità sostenibile.
Imparare a essere cittadini
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Diritti umani e cittadinanza democratica
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Per riflettere sui diritti umani nella Terra
La situazione dei diritti umani nel mondo (Amnesty International, Ega, 2009) Amnesty International ogni
anno descrive la situazione dei diritti umani nel mondo.
Dall’Afghanistan allo Zimba- bwe e per un totale di 157 Paesi, il saggio offre una ni- tida immagine di come i mi- glioramenti degli standard di vita siano ancora per milioni di persone una condizione del tutto precaria, nella mi- gliore delle ipotesi. Questo si verifica tutte le volte che gli Stati ignorano o reprimo- no anche solo uno dei diritti
Il razzismo spiegato a mia fi- glia, scritto dall’autore di ori- gine marocchina e residente in Francia, venne pubblicato per la prima volta nel 1998 e fu subito un bestseller. In quello stesso anno il Segre- tario generale dell’ONU, Kofi Annan, gli riconobbe un pre- stigioso premio e nel 2002 ri- cevette dal Centro Pio Manzù la medaglia del Senato della Per riflettere sulla piaga del razzismo
Il razzismo spiegato a mia figlia. Il montare dell’odio (Tahar Ben Jelloun, Bompiani, 2005))
Per riflettere sui diritti delle persone con disabilità
Nati due volte ( Giuseppe Pontiggia, Mondadori, 2000) Lo scrittore italiano, recente- mente scomparso, affronta in questo libro, che nel 2001 ha vinto l’ambito Premio Cam- piello, il tema dell’handicap.
Il romanzo autobiografico racconta del rapporto di un padre con il figlio disabile e di come il ragazzo e il genitore si confrontano con il mon- do delle relazioni affettive,
sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.
Nella prefazione al libro, Ire- ne Khan, segretaria genera- le di Amnesty International, scrive: “Miliardi di persone stanno soffrendo a causa dell’insicurezza, dell’ingiu- stizia e della mancanza di dignità. Questa è una crisi dei diritti umani. La crisi ha a che fare con la mancanza di cibo, di lavoro, di acqua potabile, di terra e di allog- gio ma anche con l’aumento
di disuguaglianza e insicu- rezza, xenofobia e razzismo, violenza e repressione. Tutti questi elementi concorrono alla crisi globale che richiede soluzioni globali basate sulla cooperazione internazionale, sui diritti umani e sul primato della legge. [...]. Abbiamo bi- sogno di virare l’azione degli Stati dagli interessi egoisti- ci verso una collaborazione multilaterale, verso soluzioni sostenibili e rispettose dei di- ritti umani.”
Repubblica italiana. Nel libro lo scrittore raccontava alla sua bambina di dieci anni che cos’è il razzismo, come nasce, perché è un fenomeno così tristemente diffuso. Da allora sono passati alcuni anni e, in questa nuova edizione, Tahar Ben Jelloun riflette sul fatto che il problema del razzismo si è aggravato ulteriormen- te. Lo scrittore riparte pro-
prio da questo preciso punto, ma il dialogo si arricchisce di nuovi elementi: la storia del- l’intifada, la spiegazione della differenza tra Islam e islami- smo, l’analisi dei diversi fon- damenti storico-ideologici degli usi e costumi di ebrei e palestinesi. La sua parola d’ordine è: tolleranza, multi- culturalità e convivenza pa- cifica dei popoli.
con quello della scuola, con i medici che l’hanno in cura.
Come scrisse lo stesso Pon- tiggia, “l’handicap è in tutti noi” ed è una condizione con la quale dobbiamo imparare a convivere.
Nelle prime pagine del ro- manzo il medico spiega ai due genitori, angosciati per il futuro del loro piccolo, che
i bambini disabili nascono
due volte: la prima quando
si affacciano a un mondo che
non è preparato a riceverli,
la seconda quando ad acco-
glierli trovano l’amore e l’in-
telligenza del prossimo.
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Diritti umani e cittadinanza democratica
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Gustavo Zagrebelsky è sta- to giudice e presidente del- la Corte Costituzionale, è professore di diritto costi- tuzionale e ha presieduto la prima edizione di “Biennale Democrazia” che si è tenuta a Torino nel 2009 sotto l’Al- to Patronato del presidente della Repubblica. Il saggio si compone di due parti. Nella prima l’autore indaga, con un Per riflettere sui valori della democrazia
Imparare democrazia (Gustavo Zagrebelsky, Einaudi, 2007)
Per riflettere sulla condizione di chi sceglie di vivere in un altro Stato
Che paese, l’America (McCourt Frank, Adelphi, 2000)) Il romanzo narra le vicen- de di un adolescente, Frank McCourt, che ritorna negli Stati Uniti dopo un’infanzia infelice nella terra d’origine dei suoi genitori, l’Irlanda (raccontata nel precedente romanzo Le ceneri di Ange- la). Arrivato a New York nel secondo dopoguerra, Frank compie tutta una serie di la- vori umili prima di iscriversi all’università. La fatica fisica,
Per riflettere sugli effetti di uno Stato totalitarista
1984 ( George Orwell, Mondadori, 2002, 2
aed.) George Orwell, autore ingle- se della Fattoria degli anima- li, una parodia sugli esiti della Rivoluzione sovietica, scrisse qualche anno più tardi 1984.
Lo scrittore ambienta il ro- manzo in un futuro prossi- mo del mondo (l’anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi super Stati, Oceania, Eurasia ed Esta- sia, perennemente in guer- ra. Il potere politico ha sede in Oceania, dove governa il
linguaggio di facile compren- sione, la possibilità di attuare una “pedagogia della demo- crazia”. Zagrebelsky compie quindi un’analisi filosofica, ma più generalmente cultu- rale, sulla democrazia intesa come sistema di convivenza ispirata all’uguaglianza, al dialogo e al rispetto dei diritti umani, che gli Stati di tutto il mondo hanno ormai assunto
a modello. La seconda parte è un’antologia che contie- ne gli scritti di alcuni dei più importanti autori (tra i quali Aristofane, Erodoto, Cice- rone, Montesquieu, Bobbio, Arendt, Orwell, Brecht) che, dall’epoca dell’antica Grecia ai giorni nostri, hanno contri- buito con i loro testi a spie- gare e illustrare il concetto di democrazia.
la povertà, la difficoltà nel nascondere le proprie origi- ni irlandesi caratterizzano la sua giovinezza. Il ragazzo incontra molti problemi a integrarsi, e la sua condizio- ne è simile a quella di tante altre persone che, per accen- to, modi di vestire o tratti somatici, confermano di provenire da luoghi lontani.
Anche la laurea non migliora molto la sua situazione eco-
nomica, ma tuttavia gli offre l’occasione di poter realizza- re ciò che desidera fare nella sua vita: insegnare e scrive- re. Due attività che per lui sono indispensabili per ca- pire meglio quel Paese in cui ha deciso di vivere, di costi- tuire una famiglia, di riuni- re i propri cari e, in ultima analisi, di riscattare gli anni di un’infanzia difficile.
te e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti con didascalia del genere “Il Grande Fratello ti vede” e “L’ignoranza è forza”.
È lui che controlla la vita di tutti i cittadini. Il Ministero della Verità, nel quale lavo- ra il personaggio principale, Winston Smith, ha il compito di controllare che tutti i libri e i giornali siano in linea con la politica ufficiale dell’unico
pito che il protagonista deve
svolgere è alterare la storia
e semplificare il linguaggio,
riducendo al minimo le pos-
sibilità espressive della lin-
gua. Per quanto Winston sia
controllato a vista dalle te-
lecamere del partito, comin-
cia lentamente a ribellarsi al
sistema, ben consapevole
delle conseguenze alle quali
andrà incontro. Il romanzo
è considerato una delle più
lucide rappresentazioni del
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Più di cento sopravvissuti raccontano la loro storia, componendo un grande af- fresco corale dell’ebraismo italiano. L’autore presenta al lettore i 105 protagoni- sti nelle varie fasi della loro vita, dall’inizio della minora- zione dei loro diritti da parte della dittatura fascista fino al loro arresto e in ultimo alla deportazione nei campi di concentramento.
Complessivamente nel 1943 venne deportato circa un
Ambientato durante gli anni della guerra, il romanzo racconta la storia di Pin, un bambino che si sente respin- to dagli adulti a causa della sorella che si prostituisce con i tedeschi. Per provare il suo coraggio, Pin sottrae a un militare una pistola e la nasconde in campagna.
Catturato dai tedeschi, vie- ne rinchiuso in carcere dove
Per riflettere sulla Seconda guerra mondiale e sulla Resistenza in Italia
Il sentiero dei nidi di ragno (Italo Calvino, Mondadori, prima ed. 1947, ultima ed. 1993)) Per riflettere sugli orrori della dittatura in Italia e sulla persecuzione degli ebrei
Libro della Shoah italiana (Marcello Pezzetti, Einaudi, 2009)
Per riflettere sulla sopraffazione nei confronti dei cittadini, sulla meschinità e sull’ipocrisia della dittatura
Il vecchio con gli stivali ( Vitaliano Brancati, Bompiani, prima ed. 1946, ultima ed. 1993) Narra la storia di un impie-
gato siciliano, Aldo Piscitel- lo, che da antifascista è co- stretto a diventare, contro la sua volontà, un servitore della dittatura. Durante gli anni del fascismo il prota- gonista si sente “come una mosca in gennaio”; vorrebbe riuscire a esprimere la sua opposizione al regime ma è costretto a infilarsi “gli sti- vali” e recarsi alle adunate
quinto degli ebrei residenti sul territorio italiano: più di novemila persone che, nella quasi totalità, furono dirette ad Auschwitz. Ma chi erano gli ebrei italiani? All’inizio degli anni Trenta si conta- vano circa 45.000 persone;
le comunità più consistenti erano a Roma, Milano, Trie- ste, Torino, Firenze, Venezia e Genova. Comunità, in ge- nerale, ben integrate nel tes- suto sociale del Paese, a tal punto che dopo la liberazio-
ne solo un’esigua minoran- za dei sopravvissuti scelse, a differenza degli ebrei di altre nazionalità, di vivere lonta- no dall’Italia. Lo scrittore in questo libro offre un mo- saico di testimonianze che esercita sul lettore un effet- to dirompente proprio gra- zie al fittissimo intreccio di ricordi, traumi, sogni, rabbia, smarrimento, sensi di colpa, e persino speranza, dopo il ritorno alla vita.
conosce il partigiano Lupo Rosso. Grazie al suo aiuto, Pin riesce a scappare, ma si perde nel bosco. Incontra al- tri personaggi, alcuni pavi- di, altri coraggiosi e valorosi come il commissario Kim e il partigiano Cugino. Dopo una serie di traversie, Pin torna nel suo nascondiglio e scopre che Pelle, giustizia- to dai compagni partigiani
perché spia dei tedeschi, ha rubato la pistola e l’ha data alla sorella. Pin la sottrae di nuovo e la consegna a Cu- gino che egli considera suo unico amico e suo grande eroe. L’arma, forse, verrà usata proprio per giustizia- re la sorella. Cugino tornerà da Pin e lo terrà con sé, dan- dogli così una speranza per il futuro.
che nel racconto diventano il simbolo di un sistema gri- gio e opprimente. Piscitel- lo è un anti-eroe, inerme nelle mani dei potenti che non gli incutono un senso di rispetto ma gli generano sentimenti di terrore e di odio. Il personaggio diventa il simbolo della vita umana e quotidiana travolta dai fatti della storia. Una vita semplice e modesta di un
uomo mite che si vergogna per essere costretto a subire l’intimidazione e la violenza della dittatura. Con la fine della guerra e l’arrivo degli alleati, il povero impiegato comunale sarà costretto ancora una volta a pagare per una colpa di cui non si è macchiato. Dal racconto di Brancati è stato tratto il film Anni difficili diretto da Luigi Zampa.
Cittadini per la Costituzione
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Cittadini per la Costituzione
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Per riflettere sulla Costituzione, il patto che unisce tutti i cittadini italiani
Il patto che ci lega (Giorgio Napolitano, Il Mulino, 2009) Alla fine del 2009, il pre-
sidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha consegnato alle stampe il volume Il patto che ci lega che raccoglie i suoi prin- cipali interventi realizzati nel corso della prima metà del settennato. Nell’intro- duzione del professor Pao- lo Pombeni si legge: “Due temi di fondo ritornano continuamente nei discorsi del Presidente Napolitano:
il richiamo al ‘patto che ci lega’, che non è puramente e semplicemente la lettera
della Carta costituzionale, ma è la capacità di rinno- vare questo legame facen- dolo rivivere nell’adesione alla storia che ci coinvolge tutti; la consapevolezza in secondo luogo che la Re- pubblica ha bisogno di un discorso politico pubblico che la sorregga. Il nostro Paese vive una trasforma- zione culturale e sociale che ha fatto emergere un vuoto per quanto riguarda la pe- dagogia della cittadinanza.
A rimediare a questo vuoto dedica il suo impegno Na-
politano richiamando gli italiani a ‘un concorso di volontà più forte di tutte le ragioni di divisione’, che si fondi sulla grande, vitale ri- sorsa della Costituzione re- pubblicana. Non c’è terreno comune migliore di quello di un autentico, profondo, operante patriottismo co- stituzionale.
È, questa, la nuova, moder- na forma di patriottismo nella quale far vivere il patto che ci lega: il nostro patto di unità nazionale nella libertà e nella democrazia”.
Per riflettere sulla Costituzione, un libro che si legge come un romanzo
La Costituzione spiegata a mia figlia (Giangiulio Ambrosini, Einaudi, 2004) Giangiulio Ambrosini, magi-
strato della Corte di Cassa- zione, racconta la Costitu- zione in sedici conversazioni che si svolgono tra un padre e la figlia.
In un linguaggio semplice e diretto, l’autore spiega come la nostra Carta gover- ni e tuteli i diritti di tutti noi
e contenga i principi fonda- mentali sui quali si basa la convivenza civile. Dal princi- pio di uguaglianza al diritto al lavoro, dai diritti di libertà ai doveri di solidarietà.
Le ultime due conversazioni sono dedicate ai poteri dello Stato e alle autonomie loca- li per capire, attraverso do-
mande e risposte, come fun- ziona il nostro ordinamento a livello centrale, regionale e comunale. Un libro facile e di piacevole lettura che ci fa comprendere meglio i no- stri diritti e i nostri doveri e che ci aiuta a partecipare più consapevolmente alla vita della nostra Repubblica.
Per capire il linguaggio e lo spirito della Costituzione
La Costituzione (Valerio Onida, Il Mulino, 2007)) Valerio Onida, che è stato presidente emerito della Corte Costituzionale e che oggi insegna Giustizia costi- tuzionale presso l’Universi- tà degli studi di Milano, ha scritto un volume sulla Co- stituzione italiana facile e accessibile a tutti.
Partendo dalla storia dello Statuto albertino fino all’ap- provazione nel 1947 della no-
stra Carta, Onida ci mostra le fasi della nascita, dell’attua- zione e delle modificazioni della “legge fondamentale della Repubblica”. Ci aiuta a comprenderne l’architettura, i concetti chiave (democra- zia e garanzie costituzionali), il linguaggio e lo spirito, e ce ne spiega i contenuti.
Il testo illustra i diritti civili, politici, sociali ed economi-
ci del cittadino, l’organizza- zione dei poteri dello Stato, i rapporti internazionali e la storia della costruzione del- l’Unione Europea.
Il valore di questo agile saggio
sta soprattutto nella capaci-
tà dell’autore di trasmettere,
con chiarezza e semplicità, il
senso e l’attualità dei principi
che sono alla base della no-
stra convivenza civile.
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Cittadini per la Costituzione