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Negli scaffali della videoteca

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Academic year: 2021

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NEGLI SCAFFALI DELLA VIDEOTECA 1

Imparare a essere cittadiniModulo 1

La storia di tre donne afgha- ne a Kabul: una bambina di dodici anni, Maria, orfana di padre, la madre e la nonna.

Quando l’ospedale di Kabul viene chiuso dai talebani, la madre rimane disoccupata e nessuno le offre un lavoro perché la legge talebana non permette alle donne sole di avere un’occupazione. Per sopravvivere, madre e non-

na tagliano i capelli alla pic- cola Maria, la fanno vestire da maschio e le cambiano il nome in Osama. ... La picco- la Maria/Osama lavora nella bottega di un vecchio ami- co del padre, ma quando è portata contro la sua volon- tà nella scuola religiosa Ma- drassa e si ritrova insieme a un centinaio di maschi suoi coetanei, viene scoperta e

imprigionata. Condannata alla pena della lapidazione, Maria riesce ad avere salva la vita, ma è “venduta” a un vecchio mullah, una specie di orco, che la fa vivere insie- me con le altre sue mogli. Nel film vengono narrate la bar- barie, le feroci persecuzioni, le atrocità psicologiche per- petuate dal regime talebano alla popolazione femminile.

Per riflettere sulle atrocità delle dittature nei confronti di donne e bambini

Osama

(di Siddiq Barmak, Afghanistan, 2003)

Berlino Est, 1984. Il capitano Gerd Wiesler è un abile e in- flessibile agente della Stasi, la polizia di Stato che spia e controlla la vita dei cittadini della Repubblica Democra- tica Tedesca. Il ministro del- la cultura gli ordina di sorve- gliare un noto scrittore che vive con la sua compagna, la bella attrice Christa-Ma-

ria Sieland. L’obiettivo del- l’alto funzionario è trovare qualsiasi prova a carico del- l’artista per poter sedurre, indisturbato, la fidanzata di lui. L’agente, nascosto in uno scantinato a pochi iso- lati dall’appartamento della coppia, intercetta tutte le telefonate e, giorno dopo giorno, entra nella loro vita.

Tuttavia sceglierà di non de- nunciarli, ma di diventare un loro complice discreto.

Il film testimonia gli ultimi anni del regime comunista nella Berlino Est divisa dal Muro e ricostruisce, con abi- lità e dovizia di particolari, l’atmosfera di sottile paura e di terrore in cui vivevano i cittadini tedeschi.

Per riflettere sulla vita dei cittadini tedeschi ai tempi del Muro di Berlino

Le vite degli altri

(di Florian Henckel von Donnersmack, Germania, 2006)

Walter Vale è un professore universitario, vedovo da cin- que anni, che vive una vita monotona in una cittadina del Connecticut. Quando Walter di malavoglia accet- ta di sostituire un collega a una conferenza a New York, scopre con sorpresa che il suo vecchio appartamen- to, da tempo disabitato, è stato dato in affitto, con un imbroglio, a una giova- ne coppia, il siriano Tarek e l’africana Zainab. Invece di

mandare via i due ragazzi, il professore decide di ospitarli finché non saranno in grado di trovare un altro luogo in cui vivere. Uniti da una co- mune passione per la musi- ca, Walter e Tarek diventano amici. Durante un contatto accidentale con la polizia, Tarek viene rinchiuso in un centro di detenzione per immigrati irregolari. Walter contatta un avvocato e lo incarica di difendere l’amico.

In quanto cittadino ameri-

cano, il professore è l’unica persona che può fare visita a Tarek nel centro di deten- zione. Il legame tra Walter e Tarek si rafforza ancor di più con la comparsa di Mouna, la madre del ragazzo arriva- ta dalla Siria negli Stati Uniti in cerca del figlio. Il film af- fronta la realtà del sistema di immigrazione america- no con umanità, tenerezza e momenti di sofferente drammaticità.

Per riflettere sui valori dell’amicizia, dell’accoglienza e della solidarietà

L’ospite inatteso

(di Thomas McCarthy, Stati Uniti, 2007)

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NEGLI SCAFFALI DELLA VIDEOTECA 2

Imparare a essere cittadiniModulo 1

Il protagonista Don John- ston conduce una vita soli- taria e monotona nella sua bella casa. Ha sessant’anni e non si è mai sposato, no- nostante il suo passato da dongiovanni. Un giorno ri- ceve una lettera anonima da una donna che dice di essere stata in passato una sua fidanzata. La donna gli

François Bégaudeau insegna francese in un liceo della pe- riferia “povera” di Parigi. La scuola è tutto il suo mondo, come sottolinea il regista che ha girato l’intero film dentro le mura della classe.

I ragazzi sono difficili, ma lui non si arrende, avendo de- ciso che la sua missione di professore è educare e non addomesticare. Il giovane François non esita infatti ad

Per riflettere sul valore dello sport nella lotta al razzismo

Glory Road, vincere cambia tutto (di James Gartner, Stati Uniti, 2006) Per riflettere sul mondo della scuola

La classe - Entre les murs (di Laurent Cantet, Francia, 2008) Per riflettere su rapporto genitori-figli

Broken Flowers (di Jim Jarmusch, Stati Uniti, 2005)

Anno 1966. Don Haskins al- lena una squadra di basket femminile in un liceo. Arri- va la sua grande occasione quando gli viene proposto di fare il coach dei Texas Western Miners, la squadra maschile del college di El Paso nello stato del Texas.

La formazione ha molti problemi a livello sia ago- nistico che economico, ma Haskins decide di investire i suoi risparmi nella squadra

rivela che dalla loro relazio- ne è nato un figlio e che il ragazzo, diciannovenne, ha lasciato la casa materna ed è venuto a cercarlo perché vuole conoscere il suo vero padre.

L’amico Winston, detective dilettante, lo spinge a chia- rire il “mistero” di questa storia. Il protagonista parte

affrontare coraggiosamente i suoi studenti, ma solo per motivarli a imparare e insiste nel tentativo di creare un’at- mosfera di rispetto e ordine.

Senza essere saccente o se- vero, l’onestà disarmante del professore coglie spesso di sorpresa gli allievi. Quando gli studenti iniziano a met- tere in discussione i suoi me- todi, François entra in crisi, ma per raggiungere il suo

obiettivo è pronto a correre qualche rischio di troppo. Un diario di viaggio attraverso un anno scolastico per riflet- tere su come il ruolo di inse- gnante e quello di studente siano oggi sempre più com- plessi e, in qualche misura, da provare a ricostruire dalle fondamenta.

così controvoglia alla ricer- ca della possibile mittente.

Il viaggio gli servirà per ri- flettere sulle scelte compiu- te nella sua vita affettiva e per confrontarsi con il suo inconfessato desiderio di essere veramente padre e di avere un figlio che lo sta cercando.

e va alla ricerca di giovani talenti sparsi per gli Sta- ti Uniti. L’allenatore decide di reclutare solo giocatori afroamericani pur sapendo che quella scelta si scontre- rà con la mentalità razzista di quegli anni. I suoi ragazzi conquistano la finale del più importante campionato di pallacanestro universitario.

Per la prima volta negli USA si confrontano una squadra di solo bianchi, quella del

Kentucky, e una di giocato- ri di colore. Il film è basato su una storia realmente ac- caduta e sulla bella lezione che il coach Don Haskins dette a tutte le squadre che si incontrarono nel torneo, ai tempi in cui nella Grande Mela serpeggiavano ancora forti pregiudizi nei confronti degli afroamericani.

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NEGLI SCAFFALI DELLA VIDEOTECA 3

Imparare a essere cittadiniModulo 1

Per riflettere sull’ecomafia e sui reati ambientali

Gomorra (di Matteo Garrone, Italia, 2008) Le immagini del film di M.

Garrone amplificano le paro- le del libro dello scrittore R.

Saviano e le due opere insie- me divengono un’unica forte denuncia contro la camorra.

Il film, come già era accadu- to per l’omonimo bestseller, conquista le pagine della stampa italiana ed estera, registra un record d’incassi e viene premiato da prestigiosi festival internazionali. Non esiste una sola storia, ma più

Per riflettere sulle condizioni del pianeta e sulla minaccia dei cambiamenti climatici

Una scomoda verità (di Davis Guggenheim, Stati Uniti, 2006) La condizione del pianeta

e i rischi che corre a causa dei gas serra è la scomoda verità che Al Gore, protago- nista di questo film-docu- mentario, si è impegnato a diffondere ai quattro angoli della Terra. Al Gore è stato il 45° vicepresidente degli Stati Uniti; nel 2000 si è candidato come presidente degli Stati Uniti per il Parti-

Per riflettere sui problemi della mobilità: un elogio alla bicicletta

Appuntamento a Belleville (di Sylvain Chomet, Francia, 2003) Champion è un bambino or-

fano. Dei suoi genitori con- serva una foto che li ritrae in bicicletta e da quella vecchia immagine nasce l’unica gioia che ha nella sua vita: pedala- re. Quando Madame Souza, nonna del bambino, intuisce questa passione, gli regala una bicicletta e diviene sua infaticabile allenatrice. Pas- sano gli anni e Champion è pronto a gareggiare e vince-

sono le storie raccontate, in un mondo spietato e degra- dato tra le province di Napo- li e Caserta. Quella di Totò, che a tredici anni deve fare una scelta dalla quale non è più possibile tornare indietro.

Oppure di Marco e Ciro, che trovano un arsenale di armi, sparano cannonate per sen- tirsi invincibili e vengono ri- trovati morti ammazzati su una spiaggia. Storie di uomi- ni che lavorano nel Sistema,

così è chiamata la Camorra, perché sanno che non esiste altra via d’uscita. Lo capisce anche Roberto, giovane, in- telligente, laureato con il solo desiderio di trovare un buon posto di lavoro. Crede di avercela fatto quando in- vece scopre che il suo dato- re di lavoro gestisce un giro di rifiuti tossici, prende soldi dalle fabbriche del Nord e sversa veleni nei campi dove crescono frutta e verdura.

to democratico ma è stato sconfitto dall’ormai ex pre- sidente George Bush per una manciata di voti. Nel 2007 ha ricevuto il premio Nobel per la Pace. Quest’uomo po- litico statunitense ha sem- pre avuto a cuore i temi del- l’ambiente e nel film espone, anche attraverso una serie di dati scientifici inattaccabili, alcune previsioni sul nostro

prossimo futuro, fornendo risposte alla domanda su come affrontare il riscalda- mento globale del pianeta.

Una scomoda verità è un’ope- ra che esprime lo sforzo e la passione di chi sta cercando a tutti i costi di diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici che minacciano la sopravvi- venza del pianeta Terra.

re il Tour de France. Durante la gara il ragazzo viene però rapito da due loschi figuri e portato oltreoceano, nella megalopoli chiamata Belle- ville. I gangster sono inten- zionati a sfruttarlo in un giro di scommesse clandestine, obbligandolo a pedalare su una macchinario che simula una gara ciclistica. Madame Souza e il fedele cane Bruno partono alla ricerca dell’ama-

to Champion e, arrivati a Bel- ville, si imbattono in un trio di arzille vecchiette ex bal- lerine ma ancora in attività.

Insieme riescono a ritrovare il nipote, sgominare i cattivi e lasciare la città pedalando il più velocemente possibile.

Appuntamento a Belleville è un raffinato film d’anima- zione, premiato dalla critica internazionale per la poesia dei suoi disegni.

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NEGLI SCAFFALI DELLA VIDEOTECA

Diritti umani e cittadinanza democraticaModulo 2

4

Ambientato in India nel 1938, quando il Mahatma Gandhi stava iniziando la sua ascesa, narra la storia della piccola Chuya di 8 anni data in sposa a un vecchio che muore subito dopo le nozze.

Secondo la tradizione religio- sa locale, colei che perde il marito è ritenuta in qualche modo responsabile di quella morte e non ha più diritto a vivere libera nella sua città e Per riflettere sulla condizione dei diritti dell’infanzia

Water

(di Deepa Mehta, Canada/India, 2005)

Per riflettere sulla tutela dei diritti umani delle minoranze etniche

La terra degli uomini rossi

(di Marco Bechis, Italia/Brasile, 2008) Anno 2008, Mato Grosso do

Sul, Brasile. Il film denuncia le condizioni di vita dei Guarani Kaiowà, un popolo al quale è stata sottratta la terra in cui da secoli viveva, fonte di sostentamento ma anche simbolo della sua cultura.

Per questi indios non esiste altra possibilità se non quel- la di sopravvivere nel degra- do delle riserve, una consa- pevolezza che provoca una

Per riflettere sulla fine dell’apartheid

Invictus

(di Clint Eastwood, Stati Uniti, 2010) Il presidente Nelson Mandela e il rugby sono i protagonisti di questo film ambientato nel 1995, quando il Sudafri- ca è già una repubblica ma la nazione deve ancora trovare la sua unità dopo la terribi- le esperienza dell’apartheid.

Sarà lo sport a unire bianchi e neri e a dare al Paese una prospettiva di pace e integra- zione. La pellicola racconta di come il presidente Mandela

con la sua famiglia d’origine.

In quanto donna sola, viene segregata nella casa delle ve- dove, è costretta a prostituir- si ed è sottoposta a ogni ge- nere di mortificazione. Chuya è piena di energia e di voglia di vivere e cattura la simpa- tia delle donne che abitano nella casa. La giovane vedova Kalyani e il suo innamorato Narayan cercheranno in tutti i modi di cambiare il destino

della bambina. La regista in- diana Deepa Mehta nel 2000 è stata costretta a interrom- pere la lavorazione del film a causa delle minacce di morte da parte dei fondamentalisti indù. Water narra soprattut- to il dolore e le sofferenze di tutte quelle donne che vivono sulla propria pelle il dramma dell’emarginazione sociale e della violazione dei diritti umani.

frustrazione tale da far pre- ferire loro la morte alla vita. Il protagonista del film, Nadio, che di mestiere accompagna in quella zona del Brasile i tu- risti stranieri che praticano il birdwatching, non sopporta più lo stillicidio di suicidi di giovani e comincia una sua battaglia pacifica per otte- nere la restituzione dalla co- munità locale di fazendeiro di una parte delle terre inde-

bitamente confiscate e ora sfruttate per le coltivazioni transgeniche. Insieme a lui si battono suo figlio, il giovane apprendista sciamano Osval- do e un gruppo di Guarani Kaiowà. La terra degli uo- mini rossi è un film di forte denuncia morale e politica a sostegno dei diritti di una minoranza etnica che ancora oggi soffre di una gravissima ingiustizia sociale.

riuscì a ottenere che fosse proprio il Sudafrica a organiz- zare il campionato mondiale di rugby, lo sport dei bianchi per eccellenza. Incredibil- mente la squadra locale dei Springboks riporta vittorie insperate e il popolo sudafri- cano si esalta. Il 24 giugno i giocatori scendono in campo per disputare la finale contro l’imbattibile squadra neoze- landese degli All Blacks. Man-

dela siede in tribuna, mentre sessantaduemila tifosi, per la maggior parte cittadini bianchi, lo acclamano. Con- tro ogni pronostico gli Sprin- gboks realizzano la meta vincente e coronano il sogno del loro presidente: una sola nazione unita dalla stessa passione. Il film è tratto dal romanzo di John Carlin, tra- dotto in italiano con il titolo Ama il tuo nemico).

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NEGLI SCAFFALI DELLA BIBLIOTECA

Diritti umani e cittadinanza democraticaModulo 2

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Per riflettere sull’importanza dell’esercizio di voto

Il voto è segreto

(di Babak Payami, Italia/Iran/Svizzera/Canada, 2001) Il film è ambientato in Iran,

nella bianca e deserta spiag- gia dell’isola di Kish.

Un soldato di guardia comin- cia il proprio turno di servizio quando dal cielo viene para- caduta un’urna elettorale e contemporaneamente da un battello scende una giovane donna. Ha il corpo e il viso coperto, come impone la re- ligione, ma è una funziona- ria del Governo, responsabile

1994, Stato africano del Ruanda. Dopo la morte del presidente Habyarimana, gli estremisti e fanatici espo- nenti dell’etnia Hutu sca- tenano una caccia all’uomo per sterminare la minorita- ria, ma dominante, etnia Tu- tsi. Vengono uccise 800.000 persone, moltissime le don- ne e i bambini, e quasi tutte a colpi di machete e mazza.

Un genocidio che si consu- Per riflettere sulle atrocità compiute in Ruanda

Hotel Rwanda

(di Terry George, Canada/Gran Bretagna/Italia/Sudafrica, 2004)

Per riflettere su un triste capitolo della storia della democrazia

Bobby

(di Emilio Estevez, Stati Uniti, 2006) 4 giugno 1968. Bobby è Ro- bert F. Kennedy. Si stanno svolgendo le elezioni prima- rie in California per sceglie- re il candidato in corsa alla presidenza degli Stati Uniti e Bob sembra essere il preferi- to tra i due leader del partito democratico. Nell’Hotel Am- bassador, quartier generale del Democratic Party, c’è una folla di persone accorsa per incontrarlo. Nei saloni del-

del seggio mobile e incarica- ta di far votare i cittadini su quell’isola lontana. L’uomo fa salire la donna sulla jeep e insieme attraversano strade sterrate e polverose, incon- trano persone, gruppi, fa- miglie, uomini che cammi- nano, che pregano. A tutti dicono che è il giorno delle elezioni e spiegano perché è importante che loro eser- citino il diritto di voto. Nel

corso del film molti uomini si infuriano quando scoprono che è una donna a gestire il seggio, ma alla fine di quel- la difficile giornata il soldato confesserà alla funzionaria di avere votato per lei. Il regista, Babak Payami, è iraniano e vive tra Toronto e Teheran.

Per questo film ha ricevuto il premio speciale della giu- ria alla Mostra del Cinema di Venezia.

ma nell’indifferenza dei me- dia e in parte anche della co- munità internazionale. Il film racconta il coraggio di Paul, il direttore d’albergo del prestigioso Hotel Rwanda, di proprietà belga, che non accetta di assistere a questa tragedia senza poter fare nul- la. Paul, un Hutu moderato e ben integrato nel sistema di vita e lavoro, riesce prima a portare in salvo nell’hotel

la famiglia e qualche cono- scente, poi, con l’aumentare delle atrocità, decide di apri- re lo stesso rifugio a centi- naia di perseguitati, offrendo denaro a corrotti generali e poliziotti Hutu e poi implo- rando l’intervento dei caschi blu dell’Onu. Il regista non ha solo diretto l’opera, ma l’ha anche scritta, prodotta e realizzata con il patrocinio di Amnesty International.

l’albergo regna una generale euforia: tutti sono convinti che sarà Bob a vincere. La storia, invece, è drammati- camente diversa perché Ro- bert F. Kennedy viene ucciso a colpi di pistola da un folle, nelle prime ore del 5 giugno.

Questa vicenda, che ha se- gnato in maniera indelebile le coscienze degli Stati Uniti e dell’umanità in generale, ci viene raccontata attraverso

flash di vita delle persone che si trovano nell’albergo.

Dal direttore che tradisce la moglie, al cameriere immi- grato che vorrebbe assistere alla partita dei suoi sogni ma è costretto a lavorare, dalla cantante alcolizzata al gio- vane attivista che sogna di essere presentato al leader.

Uno spaccato dei sogni e del- le frustrazioni degli america- ni in quei difficili anni.

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NEGLI SCAFFALI DELLA BIBLIOTECA 6

Cittadini per la CostituzioneModulo 3

Per discutere sul razzismo nei confronti degli ebrei e sui valori della tolleranza e della solidarietà

Concorrenza sleale

(di Ettore Scola, Italia, 2001)

Per rivivere un secolo di storia d’Italia: dalla dittatura alla Repubblica e alla democrazia

Novecento

(di Bernardo Bertolucci, Italia, 1976) Umberto Melchiorri è un sarto milanese che pos- siede un negozio a Roma.

Proprio di fianco a lui, Leo- ne, un sarto di origini ebree, apre un’attività nel settore dell’abbigliamento. La con- correnza tra i due uomini è fortissima anche se i figli più piccoli sono amici e tra il fi- glio maggiore di Umberto e la figlia maggiore di Leone è

È la storia di due italiani nati lo stesso giorno (all’ini- zio del Novecento) e nello stesso luogo (una fattoria emiliana) ma da genitori di diversa classe sociale. Al- fredo è figlio dei proprietari della fattoria, i Berlinghieri;

Olmo è figlio di Rosina, una contadina che lavora nelle campagne dei Berlinghieri.

Scoppiano i primi scioperi e da lì a poco inizia la Grande Guerra. L’amicizia tra i due

Il film narra la storia di don Primo Mazzolari, parroco di Bozzolo, una delle voci piú alte del Cattolicesimo ita- liano del secolo scorso: op- positore intransigente del fascismo, precursore del dialogo con i non credenti, ispiratore dell’impegno po- litico dei cattolici nella Re- sistenza e nella democrazia repubblicana.

La vita e il coraggio di don

Per riflettere sul coraggio di chi si oppose alla dittatura in Italia e si schierò dalla parte dei più deboli

L’uomo dell’argine (di Gilberto Squizzato, Italia, 2003)

nata una storia d’amore. La vita scorre tra piccole ripic- che e qualche battibecco tra i due commercianti, fino al giorno in cui vengono ema- nate le leggi razziali in Italia.

Leone è costretto a subire prima la confisca della ra- dio e poi, di lì a poco, atti di vandalismo contro la vetrina del suo negozio. Alla fine sarà costretto a chiudere l’attività

e ad abbandonare il quartie- re. Ma l’ingiustizia subita dal collega susciterà la reazione di Umberto che arriverà per- sino a schiaffeggiare la mo- glie per difenderlo. Umberto non accetta la violenza, l’in- tolleranza e l’esclusione di cui è vittima Leone e, prendendo le sue parti, riscoprirà i valori della tolleranza e della soli- darietà.

giovani continua, nonostan- te le differenze sociali e le diverse posizioni politiche.

Durante il fascismo i due giovani si sposano. Olmo però rimane vedovo ed è costretto a fuggire dal pae- se dopo aver subito atti d’in- timidazione e di violenza da parte delle squadracce fasci- ste. Nel 1945, in coincidenza con la Liberazione, Olmo ri- torna in paese e guida i con- tadini alla rivolta contro la

famiglia dell’amico. Attila, il fattore di Alfredo, un fasci- sta cinico e senza scrupoli, viene ucciso e Alfredo è sim- bolicamente condannato a morte. Quando i rappresen- tanti del CNL entreranno in paese per ristabilire l’ordine, Alfredo e Olmo si riappaci- ficheranno e invecchieranno insieme, bisticciando ami- chevolmente.

Primo Mazzolari (1890-1959) sono raccontati in questo film che descrive, anche con le immagini dell’epoca, la vita della campagna lombarda fra le due guerre.

Un sacerdote che credeva fermamente nei valori della pace e dei diritti dei poveri, e che si oppose al fascismo rischiando la vita, subendo carcere e attentati, e atti- randosi le ripetute condan-

ne dell’autorità ecclesiasti- ca per la sua lettura radicale del Vangelo, fino alla piena riabilitazione da parte di Giovanni XXIII pochi gior- ni prima della morte. Il film contiene autentiche imma- gini di archivio dell’epoca per meglio descrivere i fatti storici e le condizioni di vita del tempo, dalla vita dei contadini padani alle lotte della Resistenza.

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NEGLI SCAFFALI DELLA BIBLIOTECA 7

Cittadini per la CostituzioneModulo 3

Per riflettere sul diritto alla salute e sugli effetti della “malasanità”

In barca a vela contromano

(di Stefano Leali, Italia, 1995) Il trentenne Massimo, un

giovane neolaureato in Me- dicina, viene ricoverato in un ospedale pubblico a Roma per un’operazione al ginoc- chio. Luigi, il suo compagno di stanza, che si muove su una sedia a rotelle, gli rac- conta che da anni fa avanti e indietro dagli ospedali per alcune operazioni sbagliate.

Ben presto si viene a sapere che il protagonista è lì con

Per riflettere sul diritto alla sicurezza sul lavoro

La fabbrica dei tedeschi (di Mimmo Calopresti, Italia, 2008) Il film racconta la tragedia

della ThyssenKrupp Acciai Speciali di Torino in cui, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, sette operai persero la vita a causa di un incendio.

Un incidente che si poteva evitare se solo fossero stati effettuati i controlli e appli- cate le misure di sicurezza.

Il film si inserisce nel dibat- tito, di tragica attualità nel

Per riflettere sul diritto a un “giusto processo”

Un uomo perbene (di Maurizio Zaccaro, Italia, 1999) Il film racconta una storia vera. Il 17 giugno 1983, alle quattro del mattino, Enzo Tortora, noto presentatore di programmi televisivi di successo, veniva arresta- to a Roma: il pentito Gio- vanni Pandico aveva fatto il suo nome come affiliato alla Nuova Camorra Orga- nizzata e lo aveva indicato come corriere della cocai- na. Nei mesi successivi Tor- tora aveva sostenuto con-

un compito ben preciso af- fidatogli da un rampante medico, aspirante prima- rio: smascherare un traffico di posti letto che vengono venduti con la complicità degli infermieri.

Luigi è il capo di questa truf- fa interna all’ospedale. Mas- simo si accorge ben presto che il traffico dei letti sui quali sta indagando copre in realtà un giro di corruzio-

ne di ben altra gravità che coinvolge medici e respon- sabili sanitari. A quel punto il protagonista, consideran- do il compagno di stanza anch’esso una vittima del sistema di corruzione, de- cide di proteggerlo evitan- do di denunciarlo. Lascerà l’ospedale con le idee più chiare di quello che sarà il suo futuro impegno come medico.

nostro Paese, sulle “morti bianche”. Le immagini di Ca- lopresti, oltre a testimoniare il dolore straziante di mogli, figli e genitori per la perdita dei propri cari, dà voce alla loro rabbia, alla loro protesta, alle loro accuse nei confronti dei responsabili dell’azienda.

Vengono rievocati gli ultimi istanti che precedono la tra- gedia e, seguendo il filo del-

le dichiarazioni dei testimoni, gli avvenimenti dei giorni e delle settimane preceden- ti. Nei racconti dei parenti emerge, accanto all’orrore per quanto accaduto, la con- sapevolezza degli operai sui rischi che correvano lavoran- do in quella fabbrica, rischi accettati nell’attesa e nella speranza di migliori condi- zioni di vita.

fronti con altri pentiti che avevano insistito nelle loro accuse.

Il 4 febbraio 1985 iniziava il processo di primo gra- do che si chiudeva in set- tembre con la condanna di Tortora a dieci anni e sette mesi di reclusione.

Nella primavera dell’anno successivo iniziava il pro- cesso di Appello. All’inizio di settembre l’avvocato di- fensore pronunciava la sua

arringa con un intervento di sette ore e, il 15 settembre, la Corte pronunciava il ver- detto: Enzo Tortora veniva assolto con formula piena, sentenza confermata dalla Corte di Cassazione. Il film rievoca l’errore giudiziario che condannò a oltre tre anni di privazione della li- bertà il presentatore televi- sivo e che segnò in maniera indelebile la sua vita e quel- la dei suoi cari.

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NEGLI SCAFFALI DELLA BIBLIOTECA 8

Cittadini per la CostituzioneModulo 3

Per riflettere sul ruolo della magistratura nella lotta alla mafia

Il giudice ragazzino

(di Alessandro di Robilant, Italia, 1993) Il film narra la vicenda del

giudice Rosario Livatino che la mattina del 21 settembre 1990, mentre percorreva in automobile la strada da Canicattì ad Agrigento, fu vittima di un agguato ma- fioso. Il racconto si snoda al- ternando a frammenti di vita privata episodi dell’attività professionale del coraggio- so magistrato, dal momen- to in cui, nella primavera del

Per riflettere sulla speculazione edilizia

Le mani sulla città (di Francesco Rosi, Italia, 1963) Nella Napoli degli anni Ses- santa, Eduardo Nottola, co- struttore edile, ha l’ambizio- ne o, meglio, la necessità di diventare assessore comu- nale. Le elezioni sono immi- nenti, e se ci riuscirà potrà mettere “le mani” su un ap- pezzamento di terreno dove costruire un quartiere. Men- tre è impegnato nella realiz- zazione di questo piano, uno stabile, costruito da una sua

Per riflettere su una delle pagine più tristi della storia della Repubblica

Il caso Moro (di Giuseppe Ferrara, Italia, 1986) Aldo Moro, presidente del partito della Democrazia Cristiana, fu rapito dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978 e il suo cadavere venne rinvenuto, il 9 maggio, nel bagagliaio di un’auto in una via di Roma. Il film rievoca con il taglio dell’inchiesta, e mescolando documenti originali con scene apposi- tamente ricostruite, il clima di tensione, di speranza e di

1979, appena ventisettenne, giunge nella procura di Agri- gento. In particolare vengo- no ricostruite la sua azione contro alcune “famiglie” ma- fiose che si contendono il co- mando del territorio agrigen- tino: quella di Antonio Forte e quella di Giuseppe Miglio- re (che è suo vicino di casa) e le indagini che Livatino compie per mettere in luce gli interessi economici della

criminalità organizzata, fino alla scoperta e alla denun- cia dell’intreccio tra politica, affari e criminalità. La storia del “giudice ragazzino”, oltre ad analizzare questo per- verso intreccio, testimonia quella funzione di supplenza che una parte della magi- stratura è costretta talvolta a svolgere nei confronti del potere politico, inefficiente o corrotto.

impresa, crolla provocando morti e feriti. Viene aperta un’inchiesta che accerta le collusioni tra alcune forze politiche e il costruttore.

Quando lo scandalo minac- cia di indebolire la maggio- ranza, il partito di cui fa par- te chiede a Nottola, se vuole salvare la propria attività, di non presentarsi alle ele- zioni. Indifferente a questo ricatto, il costruttore passa

a un altro partito e ottiene di essere eletto. Viene così formata una nuova maggio- ranza e l’assessore ha ormai via libera per la costruzione del quartiere. Il film è una potente denuncia non solo della speculazione edilizia, ma, già trent’anni prima di

“Tangentopoli”, dei gravi effetti della separazione tra principi, ideali e valori da una parte, e politica dall’altra.

dolore di quei giorni, e più in generale l’atmosfera cupa e violenta di quegli anni co- nosciuti come “gli anni di piombo”. Gli autori hanno realizzato una specie di lun- go diario dei 55 giorni di pri- gionia dell’onorevole Moro:

dal mattino del sequestro in cui persero la vita i membri della sua scorta, alla divul- gazione delle lettere scritte dalla prigione e inviate ai fa-

miliari, agli amici e ai com- pagni di partito, all’appello dell’allora pontefice Paolo VI “agli uomini delle Brigate Rosse”, alle polemiche poli- tiche sull’atteggiamento che doveva tenere lo Stato nei confronti dei terroristi, tra coloro che erano contrari a qualsiasi trattativa e coloro che invece ritenevano che fosse prioritario salvare una vita umana.

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NEGLI SCAFFALI DELLA BIBLIOTECA 9

Modulo 4L’Unione Europea dei cittadini

Nel 1990, a Barrytown, un immaginario sobborgo di Dublino, Larry e Bim- bo sono due cinquantenni amici da sempre. Bimbo, che ha perso da poco il la- voro, convince Larry che, al contrario, da tempo si è adattato alla sua situazione di perenne disoccupato, ad aiutarlo a rimettere a posto uno sgangherato furgoncino, comperato con i soldi della

liquidazione. L’idea di Bimbo è di iniziare assieme all’amico una nuova attività: vendere per strada patatine, pesce, salsicce e hamburger. Quale momento migliore di quello?

L’Irlanda partecipa alla Cop- pa del Mondo di calcio, che quell’anno si svolge in Italia, e gli sportivi che seguono nel pub le partite, pensano i due amici, non vorranno perde- re tempo a cucinare. L’idea

funziona e i clienti accorro- no. Ma se gli affari vanno a gonfie vele, lo stesso non si può dire della loro amicizia.

Tra Bimbo e Larry comincia- no presto a volare battute velenose e persino qualche pugno, fino a quando, dopo una bevuta di riconciliazio- ne, i due decidono, per non sacrificare la loro amicizia, di liberarsi del furgoncino but- tandolo a mare.

Per conoscere la realtà di uno Stato membro dell’Unione Europea, l’Irlanda

Due sulla strada

The van (di Stephen Frears, Gran Bretagna, 1996)

Da un Paese lontano è la biografia che il regista Za- nussi ha dedicato a uno dei più grandi protagonisti del- la storia europea e mondiale del secolo scorso: papa Gio- vanni Paolo II. Il film inizia mostrandoci Karol Wojtyla, ancora bambino, mentre as- siste a una rievocazione della passione di Cristo, e termina con le immagini del giorno in

cui, nel 1979, eletto da poco pontefice, Giovanni Paolo II torna nella sua Cracovia, ac- colto da una folla esultan- te. È la storia dell’Europa e della Polonia ad intrecciarsi con le vicende private del futuro papa. Lo seguiamo da quando, diciannovenne appassionato di letteratura e di teatro, assiste agli orro- ri dell’occupazione nazista,

fino a quando, studente uni- versitario, è costretto negli anni della crisi economica a entrare in una fabbrica di prodotti chimici; da quando, ordinato sacerdote, compie viaggi in Italia, Francia, Bel- gio, a quando, eletto arcive- scovo di Cracovia diventa, nel periodo dello stalinismo il punto di riferimento della lotta del popolo polacco Per riflettere su uno dei più grandi protagonisti del secolo scorso

Da un Paese lontano

(di Krzysztof Zanussi, Italia, 1981)

Il film è opera di un regista e sceneggiatore sloveno che in passato è stato anche ar- cheologo. L’azione si svolge nel giugno del 1991, anno in cui la Slovenia è diventata uno Stato sovrano, procla- mando la sua indipendenza dalla ex Jugoslavia.

Il protagonista, Pero, fa di professione l’oratore fune- bre e si guadagna da vivere commemorando i defunti

con sermoni poetici e pas- sionali durante i funerali. La sua vita è ricca di affetti: due sorelle e un nipotino, un caro amico che è anche il suo col- lega inseparabile (fa infatti il becchino), Renata, la sua ragazza, e il padre che dopo la morte della moglie è ca- duto in depressione.

Tutti vivono insieme come in una grande famiglia e affrontano uniti momenti

di spensieratezza, drammi, amori impossibili, storie im- probabili.

Una storia a volte violenta, a volte tenera, che ci offre un affresco vivido e realisti- co di un Paese, la Slovenia, che oggi, membro dell’Unio- ne Europea, sta vivendo una vera e propria rinascita cul- turale ed economica.

Per conoscere la realtà di uno Stato membro dell’Unione Europea, la Slovenia

Odgrobadogroba

(di Jan Cvitkovic, Slovenia, 2008)

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