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A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O
DATI
©NUMERO
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NOVEMBRE 2013 I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603
QUESTO MESE:
Direttore Responsabile Mario G. Recupero Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli
Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Vitalina Paris
Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione Dati e Statistiche/Periodico statistico Dati Inail
ISSN 2035-5645
ANCORA IN CRISI IL COMMERCIO AL DETTAGLIO
IL COMMERCIO NELLA SPIRALE DEI CONSUMI COMMERCIO: PERDITE DI CONTROLLO,
MOVIMENTI E CADUTE LE PRINCIPALI DEVIAZIONI
ANCORA IN CRISI
IL COMMERCIO AL DETTAGLIO
La crisi economica che ha investito il nostro paese, ha modificato radicalmente i consumi delle fami- glie italiane che hanno ridotto quantità e/o qualità dei prodotti acquistati.
Nel 2012, secondo l’Istat, la dimi- nuzione della spesa ha avuto un impatto negativo sulle vendite al dettaglio che hanno subito una contrazione del 2,2% rispetto all’anno precedente, risultato di un calo delle vendite alimentari (-0,8%) e di quelle di prodotti non alimentari (-2,8%). Le flessioni più ampie hanno riguardato i gruppi supporti magnetici, strumenti musi- cali (-4,5%), mobili, articoli, tessili, arredamento (-3,8%), cartoleria, libri, giornali, riviste (-3,7%).
Per l’Inail, le aziende assicurate che operano nel Commercio (circa 740mila), rappresentano il 36%
del totale ramo Servizi; ma è il comparto del Commercio al detta- glio (autoveicoli e motocicli esclusi)
a vantare la maggiore presenza sul territorio (circa 423mila), con una prevalenza di imprese di dimensio- ni assai contenute e con un nume- ro medio di addetti molto basso.
Sotto l’aspetto infortunistico, il comparto ha mostrato, nell’ultimo
quinquennio, una costante ridu- zione del numero delle denunce (-23,9%) passando dai 41.873 casi nel 2008 ai 31.871 nel 2012, con una maggiore flessione per gli uomini (-26,5%).
(Gina Romualdi)
Trasporti e comunicazioni
12,2%
Servizi alle imprese
20,5%
Alberghi e ristoranti
7,7%
Inter.ne finanz.
6,8%
Pubbl. Amm.
Istruzione 1,7% 7,5%
Altri servizi pubblici 10,9%
Sanità 7,6%
Totale commercio
25,1%
ADDETTI
TAV. 1: ADDETTI ASSICURATI ALL’INAIL NEL SETTORE DEI SERVIZI - ANNO 2011
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 30.04.2013
Nota: I casi mortali presenti nel report si riferiscono ai decessi denunciati all’Istituto e avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali nello stesso periodo è stata accertata la causa non professionale o non tutelata.
COMPARTO DEL COMMERCIO 2008 2009 2010 2011 2012 Var.%
2012/2008 INFORTUNI DENUNCIATI NEL COMMERCIO PER COMPARTO - ANNI EVENTO 2008-2012
All'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli 14.729 13.867 13.111 11.542 9.929 -32,6 e motocicli
All'ingrosso (autoveicoli e motocicli esclusi) 21.260 18.952 18.528 17.213 15.004 -29,4 Al dettaglio (autoveicoli e motocicli esclusi) 41.873 39.598 39.219 36.287 31.871 -23,9
TOTALE 77.862 72.417 70.858 65.042 56.804 -27,0
di cui casi mortali 95 98 86 79 68 -28,4
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DENTRO LA NOTIZIA
COMMERCIO: PERDITE DI CONTROLLO, MOVIMENTI E CADUTE LE PRINCIPALI DEVIAZIONI
Il Commercio occupa il primo posto tra i settori del ramo Servizi per numero di infortuni denunciati nel quinquennio 2008-2012 (22%), seguito dai Trasporti (17%) e dalla Sanità (16%), presentando tuttavia un calo infortunistico del 27% (secondo solo ai Trasporti, -32%) e migliore di quello medio del complesso dei Servizi (-20%).
Analizzando i comparti, il Com- mercio al dettaglio e quello all’in- grosso (autoveicoli e motocicli esclusi) fanno registrare la quota più alta di infortuni (55% e 27%
dei casi rispettivamente), mentre il Commercio all’ingrosso e al detta- glio e la riparazione di autoveico- li e motocicli con il 18% dei casi segna il calo maggiore (-33% con- tro rispettivamente -24% e -29%).
L’83% degli infortuni denunciati nel 2012 avvengono in occasione di lavoro e di questi il 68% coinvolge gli uomini. Dei circa 9.500 infortu- ni in itinere, più della metà riguar- dano le donne e in particolare le lavoratrici del Commercio al detta- glio (autoveicoli e motocicli esclusi).
Tra gli indennizzati in occasione di lavoro i principali eventi che deviando dalla norma portano all’infortunio sono la perdita di controllo (22%), in particolare di oggetto, di utensile a mano non- ché del materiale lavorato, i movi- menti del corpo sotto o senza sfor- zo fisico (21%), per oltre la metà dei casi movimenti scoordinati, gesti intempestivi e inopportuni, e infine la caduta di persona (14%), principalmente allo stesso livello.
Contatto con agente materiale contundente (24%), sforzi fisici a carico del sistema muscolo-schele- trico (25%) e cadute (11%) rappre- sentano le modalità della lesione più frequenti. Scendendo a livello di comparto nel Commercio al det-
taglio (autoveicoli e motocicli esclusi) al primo posto troviamo i movimenti (22%) mentre nelle altre tipologie di commercio le perdite di controllo (22%) principalmente di oggetti (movimentati, spostati).
(Silvia Mochi)
TAV. 2: INFORTUNI IN OCCASIONE DI LAVORO INDENNIZZATI NEL COMMERCIO PER DEVIA- ZIONE E CONTATTO - ANNO EVENTO 2012 Altro e
indeterminato 43,4%
da perdita di controllo 21,6%
da movimenti 21,4%
da caduta di persona
13,6%
Altro e indeterminato
39,6%
Cadute, urti, collisioni
25,4%
Con agente contundente 24,4%
Sforzi psicofisici 10,6%
DEVIAZIONE
CONTATTO
COMPARTO DEL COMMERCIO Nord-est Nord-ovest Centro Sud Isole ITALIA
INFORTUNI INDENNIZZATI NEL COMMERCIO PER COMPARTO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA - ANNO EVENTO 2012
All'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli 2.435 2.341 1.543 1.268 526 8.113 e motocicli
All'ingrosso (autoveicoli e motocicli esclusi) 4.217 3.862 2.186 1.400 699 12.364
Al dettaglio (autoveicoli e motocicli esclusi) 6.279 7.783 6.619 2.900 1.916 25.497
TOTALE 12.931 13.986 10.348 5.568 3.141 45.974
di cui in occasione di lavoro 10.511 11.003 8.376 4.921 2.594 37.405
APPUNTI PROFESSIONALI
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IL COMMERCIO NELLA SPIRALE DEI CONSUMI
Nel settembre del 2012 i media commentavano le analisi di Confcommercio che prevedeva- no per l’anno un calo del 3,3%
titolando “La crisi chiude i nego- zi”; secondo queste analisi si prospettavano scenari che avrebbero comportato la chiusu- ra di 150 mila imprese. A distanza di un anno, si ripete l’annuncio anche per il 2013 prospettando una situazione piuttosto pesante per il settore commerciale. A Roma chiudono due negozi al giorno, nel Nord Est del Paese non si arresta l’ero- sione della condizione finanzia- ria e oltre sei imprese su dieci non sono riuscite a far fronte al proprio fabbisogno. Unitamente
a ciò, peggiorano i rapporti tra imprese e banche, tanto che le imprese che chiedono un fido passano dal 40% al 10%, si com- prende, quindi, come ad oggi ancora non si intravedano mar- gini di miglioramento sensibile.
Aggregando il Commercio con l’insieme delle attività del turismo (alberghi e ristorazione) in linea con l’Istat, il quadro è ancor più grave: solo nei primi otto mesi del 2013 hanno chiuso i battenti 50mila imprese e Confesercenti teme per una perdita di 90mila posti di lavoro entro fine anno.
La mancata ripresa del Commer- cio è fortemente influenzata dal fatto che l'incidenza delle spese obbligate sui consumi e sul potere
d'acquisto delle famiglie è troppo pesante, di conseguenza la spesa che le stesse destinano all'acqui- sto di beni commercializzabili (maggiormente abbigliamento, mobili e autovetture) ha registrato un crollo di circa 12 punti per- centuali: dal 51,4% del 1992 al 39,6% del 2013.
Di fronte al declino delle attività di vendita tradizionali dall'ali- mentare all'abbigliamento all'ar- redamento, si intravede l’apertu- ra verso altre strade anche se ci si orienta verso il terziario e i servi- zi alla persona; nascono così molte imprese - spesso piccole - di assistenza sanitaria, trasporti e consegna a domicilio.
(Claudia Tesei)
2010 2011 2012 2013 - stima
92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102
Valore vendite al dettaglio Spesa media familiare
TAV. 3: NUMERI INDICE DELLE VENDITE AL DETTAGLIO DEL SETTORE COMMERCIO ESCLUSO ALIMENTARE E SPESA MEDIA FAMILIARE - BASE 2010=100 - ANNI 2010 - 2013 - ELABORAZIONE INAIL SU DATI ISTAT
RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE 2010 2011 2012 2013*
a b c
OCCUPATI CON PIÙ DI 15 ANNI DI ETÀ - COMMERCIO ALBERGHI E RISTORANTI (VARIAZIONE TENDENZIALE) - ANNI 2010 - 2013
Nord-est 0,1% -0,8% 4,3% -1,7% -6,6% -9,5%
Nord-ovest -2,0% -0,4% 3,2% -0,2% 1,6% 3,5%
Centro -1,0% 0,4% 3,3% -2,2% -0,9% 0,5%
Mezzogiorno -0,3% -1,2% 1,5% -1,4% 0,4% 0,9%
ITALIA -0,8% -0,5% 3,0% -1,3% -1,2% -0,8%
a: Totale lavoratori; b: Lavoratori dipendenti; c: Lavoratori dipendenti a tempo indeterminato
* primo semestre 2013 su primo semestre 2012 (tendenziale) Elaborazione Inail su dati Istat
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L’OSSERVATORIO STATISTICO
a cura di Adelina Brusco
LA PRODUZIONE INAIL
GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO
INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Settembre 2012 29.569 2.815 32.384
Settembre 2013 28.074 2.672 30.746
Variazione % -5,06 -5,08 -5,06
Ott. 2011 - Set. 2012 397.164 34.818 431.982 Ott. 2012 - Set. 2013 353.825 31.297 385.122
Variazione % -10,91 -10,11 -10,85
(1)Per data di definizione.
Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2013 Feb2013 Mar2013 Apr2013 Mag2013 Giu2013 Lug2013 Ago2013 Set2013
0 500 1000 1500 2000 2500
TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE
Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2013 Feb2013 Mar2013 Apr2013 Mag2013 Giu2013 Lug2013 Ago2013 Set2013
0 140 280 420 560 700
TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE
Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2012 Feb2013 Mar2013 Apr2013 Mag2013 Giu2013 Lug2013 Ago2013 Set2013
0 35 70 105 140
TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE
INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Settembre 2012 2.172 300 2.472
Settembre 2013 2.015 311 2.326
Variazione % -7,23 3,67 -5,91
Ott. 2011 - Set. 2012 25.973 3.618 29.591
Ott. 2012 - Set. 2013 24.630 3.436 28.066
Variazione % -5,17 -5,03 -5,15
(2)Per data di erogazione.
RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Settembre 2012 613 104 717
Settembre 2013 561 96 657
Variazione % -8,48 -7,69 -8,37
Ott. 2011 - Set. 2012 7.156 1.201 8.357
Ott. 2012 - Set. 2013 6.860 1.196 8.056
Variazione % -4,14 -0,42 -3,60
(3)Per data di costituzione della rendita.
RENDITE A SUPERSTITI (4)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Settembre 2012 106 17 123
Settembre 2013 92 21 113
Variazione % -13,21 23,53 -8,13
Ott. 2011 - Set. 2012 1.349 175 1.524
Ott. 2012 - Set. 2013 1.134 146 1.280
Variazione % -15,94 -16,57 -16,01
(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).
Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2013 Feb2013 Mar2013 Apr2013 Mag2013 Giu2013 Lug2013 Ago2013 Set2013
0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000
TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA