/Squadra che vince non si cambia. O forse sì. Visto ilgran- de successo di questi anni, con il numero dei partecipanti (6.700 studenti e 105 aziende) quintuplicato rispetto alla pri- maedizione2010, l’ottava gior-
nata nazionale delle piccole e medie imprese si sdoppia in due appuntamenti. Il consue- to Pmi Day - ribattezzato Pmi Day by day - slitta a inizio 2018, quando durante l’intero mese di febbraio le imprese associa- te aConfindustria accoglieran- nogli studenti, perfar conosce- re loro le diverse realtà produt- tive, i valori e il contributo che le Pmi danno alla crescita eco- nomica e sociale del Paese.
«L’evento,sotto una veste ludi- ca e informale, nasconde un messaggio preciso: aziende e scuola insieme a sostegno dei nostriragazzi perun futurotut- to da costruire», sottolinea Eli- sa Torchiani presidente della Piccola Industria di Aib, comi- tatopromotore delPmiDay-In- dustriamoci assieme a Confin- dustria, Assosistema e
Confagricoltura. Prossima in- vece la seconda novità di que- sta edizione, il workshop inte- rattivo«Sviluppiamole compe- tenze»a palazzo Loggia (vener- dì 17 novembre, ore 9-13) in cuiimprenditori, studentiedo- centi - coinvolti dalla compa- gnia teatrale Perfomattori - po- tranno confrontarsi sul tema dello sviluppodelle competen- ze, parlando «in modo trasver- sale di alternanza scuola-lavo- ro» spiega Cristina Volpi vice- presidente della Piccola Indu- stria. L’iniziativa ha entusia- smato Francesco Martinoni,
presidente di
Confagricoltura-Brescia: «tra- smetteremo ai giovani che og- gi l’agricoltura è un settore lar- ghissimo in crescita grazie an- che alle nuove tecnologie.//
LAURA NESI /Anche il mondo agricolo
guardaalcambiamento,alco- siddetto futuro 4.0 e non solo.
Su questa trasformazione ha voluto puntare quest’anno l’attenzionela Iar,lafondazio- nedelle istituzioniagrarie rag- gruppate, in occasione della quattordicesima edizione del Premio Pastori, che verrà as- segnatoquesto sabato, 11 no- vembrealle 9.30nell’aula ma-
gnadell’istituto agrario di via- leBornata cheèintitolatopro- prio all’imprenditore, bene- fattore e innovatore dell’agri- coltura bresciana.
Dai banchi ai campi.La scuo- la, la formazione, i giovani sa- ranno il futuro nei campi, co- me nei servizi o nell’indu- stria, ambiti nei quali si muo- ve la fondazione su mandato specifico di Giuseppe Pastori che nel 1885, lasciò i suoi ter- reni perché vi fosse fondata una scuola agraria. A conse- gnare i riconoscimenti, con il presidente della Fondazione Angelo Balsamo e il vice Mar- co Rossi, i presidi degli istituti
agrari bresciani, Augusto Bel- luzzo, Ermelina Ravelli e Gia- como Bersini, e i rappresen- tanti degli enti erogatori delle borse di studio: Ubi Banca, Gardalatte, Onav, Cast Ali- menti e Brescia Mercati.
Medaglie agli «innovatori».I premiconsistonoindieci bor- se di studio ed un corso per assaggiatore di
vini destinati aglistudenti me- ritevoli. Le tre medaglie d’oro (ad un formato- re, uno studente eun’impresa)so- no quest’anno speciali.
A cominciare dall’azienda agricola «Cosa tiene accese le stelle»di Bovegno che già nel- la sua definizione lascia intui- recosahaspintoStefaniaRea- li e Simone Frassini a coltiva- re la terra. I due si sono cono- sciuti quando erano studenti all’Università della monta- gna di Edolo. Dopo la laurea
sono partiti completamente dazero, senza alcun finanzia- mento.Iprimilavori sono sta- ti i terrazzamenti del prato di circa 2 ettari, e la piantuma- zione di piccoli frutti (lampo- ni rifiorenti, more, ribes ros- so, bianco e nero, uva spina bianca e rossa, fragole e Goji, mele,pere, susine, ciliegie, al- bicocche, cachi, cotogne, giuggiole, nespole). È arrivata poi la coltivazione di ortaggi e legumi e un alveare. Vendo- notuttol’anno akm zeroean- cheonlinecon consegnaado- micilio.
Premiato il prof. Michele Vescia, a cui si devono i rico- noscimenti doc dei vini bre- sciani e prima ancora l’idea stessa della doc. Laureato in Scienze agrarie ha consegui- toil titolo di specialista in viti- colturaedenologia, diventan- do presidente del Consorzio di tutela dei vini bresciani doc e cofondatore dei som- meliers italiani.
Infine Davide Pedrini, at- tualmente iscritto al primo anno di Scienze e tecnologie agrarie: nellasua carrierasco- lastica all’istituto Bonsignori di Remedello ha sempre ma- nifestato non solo una preparazione dialtolivello,maan- cheunapassionein- nata per il mondo agricolo.
Sguardo al futuro.
Allepremiazioni se- guirà una tavola ro- tonda dal titolo «Tecnologia e internazionalizzazione: qua- le futuro per l’agricoltura ita- liana?» che analizzerà il feno- meno del ritorno da parte di molti giovani alla coltivazio- nedella terra,allaluce soprat- tuttodella tecnologiaapplica- ta e della concorrenza globa- lizzata. //
Un workshop interattivo anticipa il Pmi Day by day
/Tutto alle 20,45 di domenica 12 novembre, sala dei Disciplini di Castenedolo. Si riproduce una conversazione scritta in un libro:
«Metti via quel cellulare. Un pa- pà. Due figli. Una rivoluzione»
(Mondadori, 17 €) del giornalista Aldo Cazzullo. Il titolo è la racco- mandazione seccata del padre ai due figli, Rossana e Francesco,
«perché - aggiunge Cazzullo sul retro di copertina - il telefonino e la rete sono il più grande rinco- glionimentodellastoriadell’uma- nità». Mentre i figli rispondono:
«Il telefonino e la rete sono parte della nostra vita. E sono il nostro futuro».C’èunalineacommedia- le nelle pagine, lui con il giornale in mano, loro con i telefonini co- me a bucargli la prima pagina di carta.Laquestione,però,èmolto seria e dunque, il circolo cultura- leMoro-MartinazzolidiCastene- dolo, il suo leader Giambattista Groli decidono di «metterlo in scena».Ilpadrestaràalcentrodel palco e in fianco avrà due girl po- tenti della politica contempora- nea, Maria Elena Boschi, quasi un’habituéeallasaladeiDiscipli- ni di Castenedolo, e Maria Stella Gelmini.Inmezzo,meglioappar- tato, Marco Follini. Incredibile la venaproduttivadiCazzullo,unli- bro con la velocità di mille tweet, saltando dalla storia alla politica alcostume.Ragguardevolileper- formances politiche delle onore- voliBoschieGelmini,unadaltre- nodiRenzi,l’altradallavilladiAr- core,una dalle piazzereali, l’altra dal depuratore del nostro Garda alla selezione del candidato sin- daco di Brescia, e perché no del candidato leader delle prossime elezionipolitichenazionalidipri- mavera. Una pronta a scendere incampo conilproprio pugnodi
parlamentari, l’altra a regolare il traffico degli aspiranti, antichi e moderni delle leadership berlu- sconiane. L’una, l’altra e anche lui,senonusasserocomesidevei telefonini, probabilmente sareb- bero in ritardo di un anno rispet- toaiprossimiappuntamentipoli- tici ed umani che li riguardano.
Delresto,seusasseroicellularial- lamanieradeilorofiglionipotini, perderebbero il 50% dei consen- si. Metà e metà.
Eilbuonmoroteo-martinazzo- lianoFollini?LuiforsesacheMo- rosarebbeingrigitomoltopiùdel suo ciuffo indimenticabile se avesse avvistato un telefonino, maforsenonsa cheMartinazzoli usava il computer con la sicurez- zadellastilograficaechattavaalla grande.Visto.Groli,perilsuocan- to,usailcellularecomelabaionet- tadi unardito.Artrosi sicura,dita compromesse. Ciò che conta, al- meno,nonusareipiedinelcomu- nicare. Il mezzo di comunicazio- ne è importante, il contenuto di più. Scrivere cretinerie su carta stampata o sul web è della stessa razzacretina.Mavedersineglioc- chi,toccarsiconledita,carezzare un ragionamento a tu per tu e al- zare la testa in alto, a osservare il cielo,conilsoleelapioggia,nonè bello? // T. Z.
/«Social: mai così vicini, mai così lontani». È il titolo dell’in- contro ospitato venerdì, alle 18, nella Sala Libretti del Gior- nale di Brescia, in via Solferino 22. L’appuntamento, in strea- ming su www.giornaledibre-
scia.it, è promosso dalle asso- ciazioni Ande e Moica. Inter- verranno lo psicologo Mario Oreficini e Mariagrazia Fasoli, già direttore del dipartimento Dipendenze dell’Asl di Bre- scia, moderati da Nunzia Valli- ni,direttore del GdB. Per parte- cipare è necessario prenotare:
tel. 030 3790212, salalibretti@
giornaledibrescia.it.//
«Metti via quel
cellulare»: domenica il libro di Cazzullo
Social: mai così vicini e lontani Un incontro in Sala Libretti
Al GdB
Scuola e impresa Primo appuntamento il 15 novembre, poi aziende aperte per tutto febbraio
Sul podio anche Davide Pedrini, ex allievo del Bonsignori.
«Tanti i giovani che tornano ai campi»
Università degli Studi Istruzione di
qualità: obiettivo Onu per il 2030
Appuntamento alle 17.30, al Ridotto del teatro Grande per approfondire il quarto obietti- vo Onu per lo sviluppo sosteni- bile: «Istruzione di qualità».
Si confronteranno in dialogo il prof. Domenico Simeone, or- dinario di Pedagogia generale e sociale all'Università Cattoli- ca e il prof. Paolo Orefice, eme- rito di Pedagogia generale e so- ciale e Direttore della Catte- dra Transdisciplinare Unesco
«Sviluppo Umano e Cultura di Pace» all'Università degli Stu- di di Firenze.
Università Cattolica
«L’impero fragile»
Seminario sulla geopolitica Usa
Alle 15 nella Sala della Gloria in via Trieste 17 si tiene il semi- nario «L’impero fragile. Le tra- sformazioni della geopolitica americana» terzo appunta- mento del ciclo «Il mondo in disordine. Dieci incontri per la politica globale».
Il seminario, introdotto da Da- miano Palano, vedrà la parte- cipazione di Corrado Stefana- chi, politologo dell’Università degli Studi di Milano, che di- scuterà del tema con con An- drea Locatelli dell’Università Cattolica.
Il Pastori premia il «papà» della doc e i sognatori
del «km zero»
Nei campi. Stefania Reali e Simone Frassini al lavoro nei loro campi a Ludizzo, nel territorio di Bovegno
Agricoltura 4.0
Wilda Nervi
Sabato i riconoscimenti al prof. Michele Vescia e all’azienda agricola «Cosa tiene accese le stelle»
Giornalista. Aldo Cazzullo
A Castenedolo
Porte aperte. Le aziende aspettano gli studenti in febbraio
GIORNALE DI BRESCIA · Mercoledì 8 novembre 2017
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LA CITTÀ
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