CONSERVAZIONE DEL CENACOLO
(EstrattodalGiornaleLaPerseveranza)*
ironvifumaivolocosìunanimeege-
discendeva,fiorival’artedel Ghirlandajo
egliveniva a prendere dimora, quella
paginadelleGrazie, enon dureremofa- ticaa persuadercene: nulla invero di quell’ascetismoperitoso,diquelcompo-
quelle pretese allo sfoggiare di posp,
sempliceespontanea,unacosidignitosa
Oggimai non havvi chi ignori questo
convicende varie e perlopiù disastrose,
perquesta vianon pococosparsadipre-
Sorgono sempredique’colalicheoppon-
spigolandoleadunque cheio leriassumo
grand’ opera. Un’ espressione singolare
pittoredelicatissimo,lecui pitture vivono
dellalorosuccessiva vitalità,
comunque
il Lomazzo. Le parole diquest’ultimo,
ebastarde licenze,cheperduta opres-
nelseguente.L’epocache avevavitupe-
nemmanco
chefabbricava sull’arena. Diròminciò una nuovacarnificina, forsepeg- gioredellaprima.IlBossi,che ne aveva
fremedisdegno narrandoilvandalicosuo
levatosene,interruppeillavoro,
ma
ap- penaallorquando restavanoincolumisol-di quello del Bellotti.Perduta la fre-
l’anlicoappannamento:eraillenzuolofu-
guardava quella muraglia tremando,e
dallarepubblica francese, avevanoreso generaleeimportantissimo l’artitìcio di
metodianaloghi procedevasipergliaf-
sullafinedel1819 sipresentò all’Ac- cademia,proferendosidistaccareilCe- nacolodallaparete,edapplicarlosu ta-
vrebberestituitosul
muro
lefigure le- vate. Davanti a'io stalo ruinoso dellapittura
;questischermeggiavasisullaparte
cheilBarezzi inveceditentareildistacco
trascorri l’onda grossadegliuominie
rareerinverginare,
come
egliesprime- vasi, l’opera vinciana.Ma
lememoriequantoegli seicredeva.IlBarezzi,
come
protezionifacevaassegnamento perpu-
la sorveglianza assidua della‘Commis-
inbene, fuvviadoperato perrimediare
periti.Partiamodalnododella questione,
nardo fosseall’olio. Ilcarattere lento,
tiche dipurificare,distillaregli olii,che alloradicevansi vernici,perchèataluopo
pere,con chèlialleggerivadelglutine, loroprincipale mezzoallasolidificazione
porreiritardi,leinterruzioni,iritocchi
primitura.ÈnaturalesupporrecheLeo-
tatto dellamuraglia e sovratuttodella
quest’ultimomezzo,lacolla,quellod’una
crede eziandiolasovraposizioned’unai-
disposteadolio.
Un
esame, dieci anniglia,ècertochelamentescrutatrice del
blemaben arduoquellodidipingere sul
muro
collecomodità che dannoletavole.Qualmeravigliacheresilononabbia cor-
cheai vaporidelle vivande,quand’era
cavalli,allorchéfustalla,perchè maialla
bagliatadelVasarialtrononerainfine
al che congiurava purela condizione
appiccaticcia e scemato il fulgorealle
demmo
ripetersi finoagliultimitempi,- 21
—
delBarezziopportunamente c!rcoscritta,
ebbela virtù,applicata,per vero,in
modo
acconcio ed ingegnoso,diconferireilglu-sicurazioneelalisciaturadellecrostee dellefalde,ondelasuperficie della pittura andavascabra, coltristoaspettod’un’an- nebbiaturachetoglievaformaalletracci©
tuttaviasussistenti.
Non
puòrevocarsiin dubbiochelapittura del Cenacolo,dopo l’operazionedel Barezzi, senza
imma-
ginarsila risurrezione impossibile,cui egli pretendeva, aveva guadagnato non poco: parve quasi una nuova appari-meglio distinguereitrattidelle figure:la
giorni, mentreiocuiscrivo,rivedutala
seppure,secondoilgiudizio d’alcuni,non
trebbesi avere per certo cheilquesito
sullapareteistessala potenzadiquella
mano
altrettanto delicata eflessibile,quan-robustomodellare, laprofonda espres-
vasiinquel suo rassodamento.Ora si
varel’atto vandalico delBellotti, ola-
come
echisimularviil fare originale;nardesca; epoi bastaunsemplice studio
rappresentazione!
— Edorachegiudizio,
loravisifosseintromessa. Altrohuna
pitturamobile,tavolaotelach’essasia.
simimodidiriparazioni,diassicurazioni, ditrasporticuiquellesiribellano. Siè
togliereunpezzoditavola fracida,ri- mettendoviuncorrispondentepezzoin-
manca
odha perdutoogniqualità ade-dissolvimento!
È
quiilnododellaque-nipolazioni? Tulio è mistero adunque
impossibilità,quellache varrebbeanche
e làsparse,
ma
se ildissestosidistendebisognodispiegazionipercomprendere
come
qui,unasuperficiemolleefria-procederecoufelicerisultamentoaque-
viavevadovutorinunziareperchèerasi
eraall’olio. Siadduceper ultimoespe-
ascondervisi.
E
poiconcediamociperun istantel’ipotesi delCenacolo,come
oraviavràfattoqualche riflessibileguada-
raschiate,dalla desolata vastitàdell’aula,
tuttiletributano?
—
P^rchisenteanima pariadun grandecolosso,egliè sulcampochevuole lasciatelesue rovine,
esitoaripeterlo, egliè assisterepietosial
innocuichel’arte suggerisce, impedire
ilmaggiore assorbimentodell’umidoche
della parete verticale: diversi progetti
dereditrovarsi colàraccoltinel silenzio
tano;la soave parolacheannuncia il
taneoin tutti,fuoricheinquelsolo,che
dianalizzareitrattideipersonaggi,
ma
coramento profondo:ilvelo dimalinco-
calaresuquellaparetequasicancellata-
più.Ilpiùgrandedeisacramenti,