• Non ci sono risultati.

ORAZIONE LETTA NELLA R. ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI IN FIRENZE IL... Tommaso Puccini

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "ORAZIONE LETTA NELLA R. ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI IN FIRENZE IL... Tommaso Puccini"

Copied!
30
0
0

Testo completo

(1)

ORAZIONE LETTA NELLA R.

ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI IN

FIRENZE IL...

Tommaso Puccini

W

(2)

ORAZIONE

LETTA NELLAR.ACCADEMIA

»I.ÌMTTJMUX lBo3.

DELCAV.

TOMMASO

PUCCINI DIPISTOIA

•ECRKTARIO DELLA MEDESIMA, DIRETTORE K AHTIQUARIO DILLAR.GALLERÌA

;

0LEOBARDO CIARDE ITI E

(3)
(4)

Sevi fù mai Oratore,cheeValcuna scienza ,

od arte a ragionare invitato ,potesse senza tac- cia ditemeritàripromettersi,cheilsuo dire Fossepropriamente fatto per le orecchie dei suoi uditori;quellosono io,o giovani arte- fici,che avendovi da questo loco stesso esor-

tatia coltivareglistudj,ead insistere sull'or- mede' vostri gloriosi Predecessori,veggo oggi nelleopere vostremanifestissimisegni,che attenzione,efede prestar vi piacque al mio ragionamento. Animato.da cosi fausto successo qual meraviglia,sepieno di fiducia- di essere ascoltatotorno dinuovo a voi,e anzicheri- levareaduno ad unoipregj delleopere,che avete esibite al giudizioimparziale delPub- blico, altro finenon propongo all'odierna ora- zionemia,che quello di aggiungere a voi nuo- vi stimoliperchèl'asprezzadel sentieronon vidisanimi allametàdelcammino,perchè l'inerzia,ofalsovederenon vi seducano a

(5)

4 segno da credervi già pervenuti alla meta,don- de pur troppo siete ancora lontani.Chesele voci della giustizia,che feci in quel giornori- suonare alle vostreorecchie,selasperanza de'fruttiubertosi riserbati inognifacoltà,e mestiero a chidalvolgosidivide,valsero tanto allora a persuadervi l'intelletto,a deter- minarvilavolontà(i);diquale,equanto maggiore efficacianon dovranno eglino essere gl'inviticorsesi,ledolci attrattive della glo- ria,che saràilpiù certo,ilpiù nobile gui- derdone delle vostre fatiche,edelmio dire argumento?Abastanzaidisordini dellasocietà c'istruiscono,che la giustizia è spessoimpo- tenteacontenerl'uomo nel costante esercizio della virtù,perche spessoilsapore diun pic- colobeneilseduce, e lo arresta.Cosilaspe- ranza diunremoto guadagno raro è, che ren- da più operosalagioventùpoco, o nulla dell'av- venire sollecita(1).Solalagloriaebbe,ed avràsempre sovrana l'arbitrio suigrand' in- gegni; etànon distingue,non classe, non ses- so; tutto uopoèche ceda all'invitta potenza dilei :ellaèilpiùdolce contorto,ilpiù pre- zioso tesoro perleanime gentili;che saràil primo punto delmio ragionamento.IIsentie- ro, per cui siete incamminati, èilpiù spedi-

(6)

to,èilmenperiglioso diquantialtricondu- cono alla gloria compagna indivisibile delle ar- ti,e degli artefici;che saràilsecondo.Guai dunque avoi,o giovani, senon foste dalla gloriainfiammati, se dalleprime vostre ope- re,benché tenui ed imperfette, ne fosse af- fettodisgiuntoildesio.Vi esorterei a desistere dall'impresaconquell' impegnomedesimo, ond'oggi vi esorto a raddoppiareivostrisforzi per conseguire dallagloriala più utile,lapiù bellamercede.

Quandoioparlo di gloria, voi giàcom- prendete, uditori, die parlar noti intendo dì quell'aura popolare,diquellanominanza,che variae caduca,comealdir delPoeta (3),il coloredell'erba,laviltà,l'ignoranza accor- dano sovente alla potenza, alla prodigalità, alla simulazione della virtù: di quella bensì ragio- no,cheuna lunga serie di magnanime azioni, che un'insigne servigioprestatoallaPatria, cheun grado eminente di perfezione in alcu- na arte, o mestiero da influire all'incremento dellauniversale instruzione, e diletto, ciren- de tributari,dirò cosi,l'amore,laconfidenza ,

l'ammirazione non di pochi individui,madi tuttainteraunanazione,e spessoancora di tuttalacoltaumanità.Taldunque essendo,

(7)

qualeinfattiÈ,l'indole della vera gloria;che dipiù nobili:nellasua origine,cheil(areal- truibene;che di più dolce perun'anima gen-

,delvizio,nonmai condurre pur ur

jloria.Nonvisigiunge ne sottocolli per altro sentiero,che per quello della 'un tesoro riserbato alle anime grandi,.

;nefattoridell'umaugenere.Ches in società conisuoi simili, dividuo è costretto a sacrificare una porzione dellasua libertàallatuteladellesostanze, alla sicurezza, e tranquillitàde'suoi giorni; ditemi infedevostra,come,edonde ripromettersi dimeglio conseguireilfine, ch'eisipropose, comeottener piùlargocompenso ad un cosi gran sacrificio,che stringere in pugnoilsuf- fragio,edilcuore ditutti isocj,che lo cir-

(8)

eondano? Mentre un popolo di mercenari di- sposti sempre a cambiar parte,ove loro sene presentil'occasione,kilcortigiano,esatellite dìlui,che nella sola ricchezza, e nella sola potenza confida; l'uom fatto glorioso può dirsi divenutoilpupillo dellaRepubblica,non ha piùdatemere né ingiuria, nédanno, vigilan tuttispontaneamenteallasua custodia,e di- fesa,tuttianzisono inclinati a promovere la suaprosperità.Ovunquevolgaipassi,lafa- mailprecede;ovunque s'arresti, trova una Patria,cheloaccoglitiamorosa; se parla, oracolisonoisuoi detti; te tace, medita nel silenzioprofondipensieri;ciascuno ambisce Lisuaamicizia, ciascunoha (testo dì confor- marsi alle sue voglie,ecostuiui;tuttiinsom- mailriguardanocomedallanatura privile- giato sul resto degli uomini,degno perciò di farsegHonore, e d'esser lor caro. Per quan- tol'uomo vegli di, e notte inquieto per con- seguireunbene qualunque,che solletichiil suo appetito,perquantoanche lo abbia meri- tato;sempreilpunge, eilflagellal'incertez- zadell'acquisto;latema di esserne spoglio glieneintorbidailgodimento; è la spada chi!

da un sottilissimofiloDionisiofépendere sul- la testa diDamocle;l'assolutaprivazione,che

(9)

8 10ritorna alpenosostatodeldesiderio,lo rende più infelice,che innanzinon era.Sola lagloria,meritata che sia, èun tributo, che gliuominini-sanno,nepossono negare agli Eroi.L' invidia,lacalunnianesospendono talvoltailconseguimento;maAristide,eCa- millo trionfarono de'loro nemici;lesconfitte diXerse,Romaliberata dalla gallica servitù rendettero allora,epertuttiisecoliavvenire gloriosiilornomi. Solalagloria,conseguita una volta, diviene un patrimonio invariabile,

£ sempre ubertoso del suo conquistatore.Non dipende dal capriccio della fortuna,o del vol- go incostante,non è più in facoltà di lui stesso 11rinunciarvi.ChenonféPausaniaper oscu- rarlasuafama?Matuttofuindarno:ilvin- citordiPlatèanonsidimentica.Quindime- raviglianon è,se1'istoriadituttelenazioni cipresenta tanti egregjnomi, tanteillustrige_

ste,tanteviteimmolate ad una gloria,che allafinpoinon decorava, cheiloro sepolcri.

Lagloriaconduceva permanoLeonida alle Termopile.-i Fabj incontroiVejenti,soste- neva Orazio solosulponte.Aquesto idolo sacrificavaAlessandrogliozj,elasicurezza de'suoi giorni,ed in mezzo alle più luminose vittorieinvidiava sovente ad Achille la tromba

(10)

d'Omero(4).LagloriainGadi espresseil piantoriagliocchi diCesare, solo perche:non aveva ancor pareggiatalafamadell'invittoMa- cedone (5).Niunomi faccia onore delle sue lacrime, dicevaEnnio, niuno spargailmio cenere di pianto;vivo dibocca in boccamen' vado alla più remotaposterità(6).Son già mostrato a dito,nonmorrò tutto intero, cre- sce rairnuovi fregjalmionomeitardinipo- ti;e questaeralapiù bellamercerie,cheil Lirico diVenosa riprometteva ai suoibellissi- miversi (7).Eche;ilibri stesside* Filosofi ,

chescrissero sul disprezzo dellagloria,non portano essi in fronteilnomede'loro autori' Tante,esilusinghiereattrattiveestendono Uni* oltreilloroimpero sul cuote degli uo- mini, che ancheÌpiùviziosine furononon dirado sedotti.L.isetedi gloria gittòlefiam- medesolathci nel gran tempio di Diana,>>-!- -bene dirnon saprei, se più valesse ad eternare lafamadell'empio Eratostiatoilsuo infame delitto,oildecretodegliEfori,che ne vo- levapersempre abolitalaricordanza (8).Ed ache altromiravano eilpiantod'Eraclito,e ilrisodiDemocrito; acheDiogene, a che glistoicitutticonlaloro affettata severità,se non a quest' unico oggetto ,di essere cioè distinti

(11)

dal restodegliuomini,che dispre zzavano con insto, eseducevano vilmenteconlavesta,ed ilnomedi Filosofi?Doposiffattiesempi>che cidimostranoquesta,diròcosi,universale idolatria della gloria,sarebbe fax onta alla vo- straeducazione,allagentilezzadelvostroco- stume,alvostroingegno, ripugna anzi all'in- tellettol'immaginare voisoli ,o giovani ar- tefici,menmolliche cera a riceverne le im- pressioni,inen'agilicheilvento a secondar- negl'impulsi;tanto più sesirifletta,che voisieteincamminati per un sentieroilpiù retto,ilmenfallacediquantialtriallaglo- riaconducono. Infatti,se quantopiù nobile, ed utile fu l'intrapresa, tanto più ne ridonda digloriaalsuo autore;fatesullamia fede ,

fatepur cuore;avete innanziavoi aperto uncampoi!piùferaced'allori,lagloriapiù splendidafaràlacoronade'vostritravagli .

Emole,dirò cosi,delCreatoreleartiche professatehan pei loro soggettol'imitazione dellanatura,han per loro scopoprimarioi comodi,1'distruzione,ildiletto,onde in gran parte derival'umana feliciti.

Sel'architetturadalleforme individuali dellecosecreatenon ebbe quelle traccie lu- minose,ch'ebbernascendo le Arti sorelle,

(12)

perisuoiprimi tugurj, emenoancheperi suoi magnifici Templi,ePalngj;non per que- sto nontrasseElla dalla natura l'archetipo,i principiiedimezzi alle sue imitazioni? Vide Ella,sh profonde, elarghe radiciinnalzarsii tronchi degradati degli Arhori,videifornici dellegrottesostenere l'enorme peso del sovra- stanteterreno,viète inididegliuccelli,ico- vilidelle fiere,glialvearidelleApi,lehene ordinatecaserme dei castori; e l'aspetto, e la considerazione diluttiquesti iiioltipkci oggetti ledierono norma,ehaseper le sueprimein- formi produzioni. Quindi crescendo tuttodìi bisognidell'uomo,clicandava a ridursi nello stato a se naturalediSocietà,fattaEllaani- mosa dai primi successi volseilpensiero,e l'ingegno a provvedere,ilmeglioche perlei sipotesse,alladifesa,eallaconservazione dellenascentiRepubbliche,e conisolidue principidella quiete,e del moto,cheaisa- gaciscrutatoridellanaturaovunquesimani- festano,vinse1*inerzia de'Gravi,e quelli so- vrapposti a piùstratigliuni suglialtri,diede allenovellesue costruzioni, senon forma mi- gliore,più attaalmeno alle diverse opportu- nitàdella vita,diede loro più durevole solidi- tà.Colpresidio di questisostituìlecaie alle

(13)

capanne,oppose alle fiereirecintidellemu- raglie,opposealnemicoleTorri,imbrigliò nel loroalveoifiumi,che dove scorrendo senzaalcunFrenodesolavanolecampagne, dove stagnando rendevano l'aria infetta, ed in- salubre.Nonandò guari, chelaprosperità, lamollezza,l'opulenza delle popolose nazio- niesigeronodaleil'ordinanza,ildecoro,il fasto nelle private,epiù nellepubbliche fab- briche, ed Ella alle lor voci,ailordesiderj rispose sollecita, stimolata forseda quella in- vincibileinquietudine, che ciascun provain sestessodispingerpiaoltreleinvenzioni de' Padri nostri,a cui dobbiamo delparicla perfezione, eladecadenza delle Arti.Fùal- lora,chead imagine di quella simetrla, chefa bello,eammirabdenelcomplesso, enelle parti1'Universo,epiùsingolarmentel'umana struttura,mvidero emergere dal suolo sime- triche Pianteacconciamente disposte agli usi, aicomodi,alladeliziadellediverseclassidei Cittadini; fu a quella età, cheaitronchi de- gliarbori, parte integrale delle antiche pareti, sisostituirono lecolonnejdai canestri d'Acan- toderivaronoibeicapitelli,daglisportiir- regolari delminuto,e del grosso legname,che avea servitodicoperchioairozziabituri,

(14)

i3 l'elegantiemagnificheCorone de'nuovi Pala- gj,ebuon perlei ,sediquestiornamenti avesseusalosempre con tanto senno, contal sobrietà,checiascuno insuo loco ricordasse 1'anticaderivazione,etittt'insiemefossero

gl'interpellifididell'internastruttura.Giunta cosìgrado a grado dall'infanzia all'adolescen- za,equindi alla più maturavirilità ,abbellì leCittà,leCampagne, erse augusti Templi ,

ed Altari allaDivinità;aimagnati splendida Reggie;aiMagistrati leCurie;allaGioventù lePalestre,iLicei;diedeleBasilicheaiMer- catanti;iPortici,iFori allaPlebe; all'egra umanitàgliOspitali;aldiporto,allacorrezion delcostumeiTeatri;conipiù sontuosimau- solei,congliObelischi,congliArchi eternò lafama degli Eroi.Overamente grande, o veramente nobile nel tuo subietto, o ne'mez- zituoi,e peltuo fine,nonmenche le arti so- relle,utilissimaArchitettura!Qua! meraviglia, seGalenonon dubitò d'agguagliarti allame- dicina {9); seiPopoli usi a far de' loro bene-' fattorialtrettanteDivinità,aDedalo tuo in- ventore,epadreconsecrarono unTempio,e sempre qualnumelovenerarono? (10)Che rimproveriEmpedocleaisuoiAgrigentini

,

quasiche immortalisiriputassero,lasontuosa

(15)

H

soliditàdellelorFabriche;(11)cheOra- zio, (ii)cheSeneca (t3) inveiscano pure con- troilsoverchio ingombrodell'ampie tuemu- li;machi è,che all'aspetto de laceri avanzi, che seppero resistere alle ingiurie del tempo, e degli uomini; chi è che alla mera ricordan- za dell'antica lor Maestà, e decoro,non ren- da omaggio ai tuoi egregi artefici,aituoimo- numenti;chi è,che dalla lornobiltà,dalla fama perenne de' loro autori non argomenti esser questa lavia,che più dritto alla Gloria con- duceì

Echedirem noi delle arti sorelle; che di te possentea dar forma,flessibilità,e moto allacreta,aitronchi,aisassi ,aimetalli;che ditedolceincantata ce degli occhi, e de' cuo- ri,che rilievo,che sangue,che vita infondi alletele?Sò, che molti stancaronoiapenna, el'ingegnoper indagare aqua!delleduesi dovesselamaggioranza (<4);manon sò, che tranne alcunipochi malinconici misantropi,i quali,per soverchiatema della loro seduttrice bellezza,diederoilbando dalla Kepublica a tuttequantesonoleartiimitatricidella na- tura,siavi mai stata colta nazione,chenon le abbia riputate nobilissime,ed utilissime,che non abbia gelosamente custoditiiproprj,e

(16)

s riguardaticon invìdiaglialtruimonumenti, infittiiqual altramai delle arti imitatrici, qual è,che pia da vicinoallanaturae'appressi ,

qual altra èpiùfattaalpiacere,edalptiblico bene?De' Fori, de' Fonti, de' colti Giardini è laSculturailprimo ornamento; Ella quasi dà l'anima all'Architettura, che muta e squallida langue, se dall'augustagermana è disgiunta.

Chi può non ammirar la Pittura, chi non ren- derleonore,oche degradando con industre artificio lemasse de' corpi, eitonimoltiplici dellaluce, e delleombre,producauna grata illusionesullescene,o che approssimando ,

comepiùlepiace,lebellezze sparse della na- tura,a noi con magico incantolerappresen- ti,e viva cosi ci serbi la ricordanza de'luo- ghi,ovefummoun tempo beati? Se fia, che dabuone sorellesiporgano a vicenda lama- no, e conspirino amiche all'umana prosperi- tà,ohquanti vantaggi,ohquanta copia d'in- 'struzione,edilettodalorne deriva!Con l'opradelle lormaniassicurailColono dal vicinorapace la proprietà de' suoi campi; ve- deilnocchieroiscoglj, lesirtida evitarsi, vede in breve spazio raccolte- le posizioni degli astri,e da esse misuralapropria qualsia;con la loro scorta,daamendueloro quasi per ma-

(17)

i6 no condotto marcia sicuro dalleostiliinsidie ilguerriero;climi cangia,econtradeilcolto viaggiatore,ellenogliadditanoipiùagevo- li,ipiù spediti sentieri, sicché dopo lunghi, e disastrosi viaggi, sano e salvo all'ombra dei domestici larisiriconduca, seco recando,per farnetesoroallaPatria,ilfiorde'costumi, leprovide Leggi,leArti,leScienzedelle Nazioni.Accese d'emulagaraseincampo discendono a contrastarsitralorolabenevc- glienzanonmeno,che la pubblicaammira- zione;ohallorasì, chetuttadispieganol'at- tivitàdellamanoobbedientea seguire gl'im- pulsi dell'intelletto,ivolirapididellafanta- sia;levedi allora far belliiPalagj,farliete lemense,solennizzare le augustePompenu- ziali,lefauste inaugurazionide'Monarchi pa- cifici,itrionfidegliEroi. Bello èilvederle quasi interso cristalloripetereimagini,atti

,

e costumi, ed ora confortarci a tollerarel'as- senza,edanchelaperdita luttuosade'teneri amici e congiunti,ora infiammarciallaimi- tazionedelleanimegrandi,chel'ingegno, chelavirtù,nonlafortuna,diviser dal vol- go:beneficioveramentesingolare,percui glioggetti anoipiùcari,epiùbenemeriti dellaSocietàvarcanogliangusticonfini al

"~.,'::^7l-Google

(18)

>7 viver prescritti,edivengono,direi quasi,citta- dinidell'universo.Quindi laudato cotanto Var- rone, perché con mirabil arte da farne invi- diosigliDei seppeilprimo inserire ne' suoi immensi volumi, e diffondere nelle pia lon- taneregionialvivo espresse le persone degli uomini grandi,che sottrasse cosiallapoten- za degli anni(i5).Quindi appeseconlespo- glieìnuniche agliatriide'RomaniPalagjle iniaginigloriosedegliAvi, nè mai per can- giardifamigliadallalorsederimosse,onde ilnuovo Ospite imbelle avesse ribrezzod'en- trareovealtriaveano già trionfato (16).Ma o che ellenoifontidischiudanoaldiletto,ed allainstruzione,ochetramandinoivolti spirantidegliEroi allaremota posterità,ben d'altraluceluminose risplendono, quandole grandi azioni più vive agli occhi presentano, chenon all'orecchiel'Istoria;(17)quando albenvivermaestreabbomiuevoleilvizio amabilecirendonolavirtù;quandofinal- mente, distaccandoci con una dolce illusione daqueste cosecreate,grado grado c'innal- zano alla contemplazione della stessa Divinità .

Ecco,o Giovani Artefici,eccoilcampodei vostri trofei;colà vi aspettalariconoscenza, l'ammirazione, l'omaggio degli uomini, che

(19)

8 ripeteranno dall'operadelvostroingegno, e dellamanvostra quelladolcecalma,chefck semprecompagna indivisibile della virtù,quel- laesuberanza di gioja,che innonda un'anima ,

quandopienad' affettosislancianelseno dell'Entesupremo:giojafollementeda taluni derisa,maindarno ricerca neglioggettipiù pomposi,epiù seducenti della natura.Cospi- reranno allora alla vostra Gloria e l'aura po- polare,elasrima de' saggj,eilfastode'po- tenti;lavostra Patrianon avrà più da invir diarelalorfamaa tante citta, terre, e ca- stella,che colnomed'nn artefice passarono indiviseall'Istoria;levostre famiglie saran di voi piùgloriose,chenon di quantititoli,e fregjèprodiga la fortunacon la gentilezza del sangue,conl'operosaambizione,con1'opu- lenza.

Chenon vi deste a credere essere io quà venuto a fare sfoggio d' eloquenza per allet- tarviallafatica,edallameditazionecon vana lusinga d' una gloria,cheamica de' gran conquistatorisemprefataliall'umanitàcon le artibellenonsiaddimestichivolentieri.

Eche?Mifarestel'ingiuria disuppormi mal onesto cotanto da patrocinare ad arteuna opinione,dicuinonfossipienamente con-

(20)

'S vinto?Ignotate forse la storia delleartivo- stre,o vi siete affatto dimentichi de' bei no- midi Pericle,d'Alessandro, di Demetrio, che sospeseroilcorso alle loro vittorie, che discesero,direiquasi,dalTronopercatti- varsilastima,el'amicizia d'un Apelle,d'un Protogene,nesembraronoad altro nati, che all'incremento, e alla gloria delle Arri? (iB) Erano,direte voi forse,erano allora diverse lecondizioni de'tempi,diversalatempra degliuomini più inclinatiaibeistudj,che ogginon sono;forseiGreci a farpitibella ,

emaravigliosa la loro Istoria,neesageraro- nogliavvenimenti.Siapuranchecomevoi lapensate,Macheperciò?Adileguaresi vano sospetto duopo forse abbiam noi d'in, golfare!nell'oscuritàdisecolilontani,o in remotecontrade?Dall'epocafortunata,in cuis'avvivarono in Italia le arti pressoche spente;inquesta scuolamedesima delle altre tuttesignora,emaestraridondanogliesempi luminosi di Gloria,che distinse cotanto e Giot- to,eLionardo, e

M

ichel angiolo,e milleal- triegregiartefici,qualiassuntiademinenti Magistrature,qualifatticonspicui difregje titoliillustri,investitid'autorevoliprivilegi, onorati dalla familiarità de'Grandi, ede'Mc-

DfgimodbyGoogle

(21)

narclri.Netantoesserdenno a bene sperare argumentoglionori,cheriscosserviventi quando le loro sublimi opere destavanolapub- blicaammirazione,quando dal loro ingegno sene aspettavano altre nuove più squisite,e perfette;quanto

T

altissimavenerazione,in cliesitennero le loroceneri stesse,che ge- lideemute,nè dalle volgari distinte allafin poi nuli' altrotanno,che ingombro. Sensi di nobile orgoglio ecciti invoi ladolcerimem- branza dell'anticoPadre vostro,voglio dire ilgranLorenzo,quando ratto oratore a Sisto IV-,tienela via diSpoleto,edivi,sospese lecure della Repubblica,sipresenta aiMa- gistrati,equelliprega,'edesortadiridonare alla Patria,che avea tanto onorata con le sue opere,leceneri delLippi ne* loro servigiml"

seramente defunto.Masapetevoi,cheispo- letininon furono punto sopraffatti dallamae- stà,dallapotenzad'uomosichiaro,che anzi nonmenodiLui infiammati dall'amore delle artiilconfortarono a desistere dall'inchiesta, perché, dicevano essi,mentre che Fiorenza neabbondava,laloro cittànon avea che som- macarestiadisiffattiornamenti. Stupefatto Lorenzo,manon vinto da tanta magnanimi- tàvolle, cheilsuoErario,l'opra d' industre

(22)

scalpello,lamusadelsuo Poliziano concor- resseroinsieme adecorarneilsepolcro(19). Ohveramente nobile virtuosissima gara, che dirnon saprei,sepiùonorasseidue insigni rivali,o l'artefice! Grandi, e industriosi non mencheLorenzo,madi luipiìifortunati gl[

avi nostrichenon fecero per ricondurrein seno della Patrialaspoglia,che aveva accol- tal'anima grande del Bonarroti?Diqual saggio Monarcapacìfico,diqualprodeGuerriero sionoròlamemoria con più sontuosaPompa funebre, in cui parve cheletreartisorelle facessero a garagliultimi sforzi per chiuders

'

quindi nellatomba con Lui,chedall'adole- scenza,a cuierano già pervenute sotto la tu- tela delgran Lionardo,leavea seco tratte alla piùmatura virilità (10).Maaclicperdersi adargumentarelafuturavostragloriada quella degli avi, seneabbiamo Canti segni elo- quenti tantenon equivoche prove dagli oggetti stessi,cheagliocchi nostrisimanifestano?

Chealtroinfatticiripromettono,senonla Gloriache vi aspettaaldilàde'confinidella mediocrità,equestaaccademiacon tanta cu- ra,con tanto dispendio stabilita,promossa, e protetta,equesto solenne triennale concor- so;cheiprezzisuntuosissimi de' monutuen-

(23)

ti ,elagara delle Nazioni per contrastarse la primazianelregnodellearti,el'industria de'Scrittoriperrivindieareallaloroistoria i!nomedi un solo artefice,epiù.d'ogn' altro l'augustanostraRegina,chespettatricequa venne, erimuneratricedelleoperevostre?

Chealtroinfattividice Ellaconlasua pre- senza,senonvidice,che ama, diepregia learti,egliartefici,che questi suoinobili sensidistima,edaffettosarannoinstillati nell'animo delRegio Infante,enostroAu- gustoMonarca,sicchéper lunga seried'anni ognidìpiùcrescaelosplendorediquesta Accademia,eilpregiodellesueproduzio- ni,elalama della sua onorata famiglia.SU via,secondateìsuoivoti:Ellalastoriadel suoRegno,Ellailvostrodecoro vi racco- manda.Date opera,perchèifinitide!vo- stroingegnonon punto disdicanoainipotidi Lionardo, di Michelangiolo, del Frate, d'An- drea;perchè destino dinuovo l'invidia delle dazioni,malecou vincanouna volta, chei beimonumenti non dierono,uè tolseromai lacittadinanzaalGeniodelleartiindigeno dellenostre ridenticontrade.Lunga ed erta èlavia,mascevrad'ogniperiglio.Cangia soventesùiprimicimentiglialloriinci-

(24)

iS pressiilguerriero,acerbamorie aun tratto distrugge lepiùverdisperanze.Avoi sefia negato dipervenire allameta,mancherà l'am- bitamercede;manon sovrasta alcun danno; anzibasteràa voi l'aver solo osatod'emer- gerne,pernon essere affatto inonorati trail Popolo minor degli artefici.Osate dunque ,

mettetevi in via;ibuoni augurj della Patria viaccompagnano;leorme, che ad ogni passo vi trovereteimpresseda' vostriantenati,Io splendordellagloria,chevedreteognidi più folgoreggiaividinanzi,viservirannodì scortapernondeviarne,vidaran Ienaper sostenerne l'asprezza, eivostrifelicisuccessi farannoalmondofede,che l'onore alimenta le arti,etuttisono dalla gloria infiammati a coltivarelistudi (21)

.

(25)

DigiiizedbyGoogle

(26)

NOTE

(i)Allndeii all'Orazione dameIella,epub- blicalaall'occasione delsolenneconcorso dell'an- no 1797.,incuimi proposidieccitareiGiovani allostudiodellearticonistimolidellaGiusti- ila, e dell'utilità.

(a)Vasarialla vita diFrancesco RusticiFart. 3.

Voi.a.„Quelliartefici,cliehanno per ultimo, eprincipilifineilguadagno,enonla[ama0 l'onore,radevolte,ancorchésienodibello, e

(3)Dante nel Purgai.Cane.XI.

(4)Fiutar, invit.Alex. Maced.

(5}DioCbs.Hist.Som.Lib.37.Tacdetme ignaviae meae, quod nihil adhuc memoria ilignnm.

partem subegerat.

(6)EnniuB in Fragment.

Accipite, 0Cives, senisEnnii imaginis urnam.

Ilicvestrum pinxit maxima lucia Fatrum TJemome lachrumia decoret,ncquefuiieraflclu

Faxit.Cur? Volito vivu' per ora virala.

(27)

16 (7)Horat.Lib.3.Oda So.Nonomniamo^

riar„usqueegop06tora„ereteam laudore- ccns,.etLib.4'Olle3.totum muneria hoc tui est„ Quodmonstror digitopraetereuutium „.

(8)Tac Annal. Lib.14.Gap.5o.dicede'lì- hti diFabricioVejentone „ conquiaitoa,lectita- toaque doneo curapericolo parai» ntur;moxii- centia habendi oblivionemattuili.

(9}Galea,inlib.6.Hippocr.it.da mori., vnlg.Comment.5.Cta*.3.

(io)Diod.Sicul.Lib.1.Gap.9.

(n) Diogen. Laert. Lib.8.

(ra)Horat.Lib.».Odei5.Lib.3.Ode1.

(13)Senéc.Epìat. 90.Il6.

(14)Leon Batista Alberti nel inotrattatoJulia Pittura,ilCastiglionenelanoprimolibrodel Cortigiano, Varchi inuna delle due Lesioni stam- patein Fiorenza pressoilTorreDtlnOl'anno 1549.

,

ilDoni ne suoi dialoghi stampatilo(testoanno inVenezia dal Giolito,ilVasari nella prefazione, allevitede'Fittori,Scultori,« Architetti, e«ut cadere del setolo pattato untalPasterimediocre Pittore io Napoli hantuttitrattatal'inettissima quUtione a qual delledueartiPittura,e Seul- ttiraaiadovutalaraajgiornnia.Nellacolleziono delleletterePittoricheih aono alcune degli ar- teficiconsultatidalVarchi, etraquesteuna di M.Angiolo,che da parisuo «uggeriice „ di far fare lorouna iuona pact imitineja lasciar tao-

(28)

(edispute,perchèvivà più tempo,ehéa far figure».

(>5)Plin.HI».Nat.Lib.35.Cip.».M. Var- ròbenigniMimo invento,inserti!volumi nura iuo- rumi'aecu ridi tatinon nominibnt tantumKptin- gentorum ilimtrium, Bed et aliqnomodoitnsgi- nibua,no» paisuainterciderefigurai,autvelu-

•totem contra borainea valere:inventionoraune- ritedam Diis invidiosus, quando immortalitatara non eulum dedit, veruni etiam. in omnea terrai misit,ut praesentei esseutique,etClaudipos- aent.

(16)Plin.lofi.cit.Aliaeibris,etcircalimi- riaanimoromingentinmimagineserant,aflixia hoitiumIpoliia,qua* necEmptori refringereli- ceret;triumphabantquoetiamDominìamutati»

ipiaeDomue, et erat haec atimnlntio ingang ex- probrantibnetecti»quotidieimbellcmDominimi intrare inaliennm triurophum „ Val. Max. Lib.5.

Cap-8.Effigie*majorumideireo inprimaaedium parteponi, uteornm virtutes poateri non aolum, legerent, sed imi tarentur „ Vedali sn questo •DJ- gettoilVasariellavitediGiovanni Bellino.

(17)Quinctil.Imt. Orat. Lib.11.Cap.3.K- cturA taceneopus,etlijLiluisemper ejusderaaio inintimospenetrai affectua, ut nonnumquam di- cendivim »uperare videatur „.

(18}Demetrioaiaatennedall'incendiar Rodi pernon perdereilGialUodipintodaProtogeno

(29)

i8 vPlin.Ub.7.Gap.38.Geli,noctatticLife.i5.

Gap.3.

(ìg)Vaiar!vitadifraFilippoLippi.

(ao)Voiari vita di M. Angiolo, (ai)Ho no»ilitartes,omueeque ìnconduntur ad itudia gloria Cic.

(30)

Riferimenti

Documenti correlati

I colori mutano con il cambiare delle idee religiose e con l’avanzamento della scienza e della tecnica, perciò con la sco- perta di Newton, il giallo fu rivalutato, apparve di

La domanda di partecipazione alla selezione, allegata al presente bando (ALL.A), dovrà essere consegnata entro 10 giorni dalla data di pubblicazione del presente atto,

La domanda di ammissione alla selezione pubblica, dovrà essere presentata, a pena di esclusione, unicamente per via telematica utilizzando l’applicazione

Per essere ammessi all’esame finale lo studente deve: essere in regola col pagamento delle tasse e dei contributi accademici; aver terminato tutti gli esami di profitto, le prove

- il candidato dovrà salvare sul proprio PC il file PDF generato dal sistema e, senza in alcun modo modificarlo, stamparlo e apporre firma autografa completa

Possono altresì essere ammessi a partecipare ad uno dei corsi di cui al precedente art. di qualunque Regione d’Italia, purché siano opportunamente autorizzati a ciò

Ravvisata la necessità di ricorrere a procedura selettiva pubblica, per il conferimento di incarichi di collaborazione per lo svolgimento di attività di supporto

e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.. Accademia di Belle Arti