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REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

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(1)

REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 18299 DEL 23/11/2015 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: BILANCIO

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(DI MODUGNO CONSIGLIA) (MODOLA CARMINE) (C. MODOLA) (M. MARAFINI)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO

(Sartore Alessandra) ___________________________

L'ASSESSORE

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 23/11/2015 prot. 694 ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

Attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 1, commi 6 e 7, del decreto legge 13 novembre 2015, n. 179, recante: "Disposizioni urgenti in materia di contabilità e di concorso all'equilibrio della finanza pubblica delle Regioni".

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

646 23/11/2015

(2)

OGGETTO: “Attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 6 e 7, del decreto legge 13 novembre 2015, n. 179, recante: “Disposizioni urgenti in materia di contabilità e di concorso all'equilibrio della finanza pubblica delle Regioni””.

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;

VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;

VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;

VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;

VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2015”;

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015- 2017. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015- 2017. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante:

“Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017.

Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.

18”;

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VISTA la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante:

“Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017”;

VISTI gli articoli 2 e 3 del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, e successive modificazioni e rifinanziamenti, che detta disposizioni per accedere alle anticipazioni di liquidità per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili diversi da quelli finanziari e sanitari e per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del Servizio sanitario nazionale;

CONSIDERATO che la Regione ha fatto ricorso alle anticipazioni di liquidità di cui al decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, e successive modificazioni e rifinanziamenti, per un importo complessivo pari ad euro 8.702.243.972,75, di cui:

a) euro 4.848.469.277,33, per il pagamento dei debiti certi liquidi ed esigibili diversi da quelli finanziari e sanitari di cui all’articolo 2 del suddetto decreto;

b) euro 3.853.774.695,42, per il pagamento dei debiti certi liquidi ed esigibili del settore sanitario di cui all’articolo 3 del suddetto decreto;

CONSIDERATO che, nel rispetto delle disposizioni di cui al suddetto decreto, le risorse derivanti dalle anticipazione di liquidità, per complessivi euro 8.702.243.972,75, sono state utilizzate:

a) per euro 6.554.837.944,67, alla riduzione del disavanzo di amministrazione derivante dal debito autorizzato e non contratto per finanziare la spesa di investimento;

b) per euro 801.454.035,28, al finanziamento della reiscrizione della perenzione amministrativa, tenuto conto che la stessa, nel rispetto dell’orientamento consolidato della Corte dei conti fin dal 2006 (cfr. Corte dei conti Sez. controllo Lazio – relazione annuale esercizio 2006, pag.24), rientra nel “disavanzo effettivo”, derivante dal disavanzo finanziario e dal relativo stock di perenzione;

c) per euro 396.265.000,00, al pagamento degli ammortamenti non sterilizzati del settore sanitario;

d) per euro 949.686.992,80, al pagamento dei debiti pregressi comunque denominati;

VISTO il decreto legge 13 novembre 2015, n. 179, recante: “Disposizioni urgenti in materia di contabilità e di concorso all'equilibrio della finanza pubblica delle Regioni”;

CONSIDERATO che ai sensi dell’articolo 1, comma 6, del suddetto decreto “le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, si interpretano nel senso che le anticipazioni di liquidità possono essere registrate

(4)

contabilmente riducendo gli stanziamenti di entrata, riguardanti il finanziamento del disavanzo di amministrazione derivante dal debito autorizzato e non contratto per finanziare spesa di investimento, di un importo pari a quello dell'anticipazione di liquidità”;

CONSIDERATO che ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera a), del suddetto decreto, “le Regioni che, nei casi diversi dal comma 6, a seguito dell'incasso delle anticipazioni di liquidità di cui al decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35 e successivi rifinanziamenti, non hanno stanziato in bilancio, tra le spese, un fondo, diretto ad evitare il finanziamento di nuove e maggiori spese e non hanno accantonato tale fondo nel risultato di amministrazione, previo parere dell'organo di revisione economico finanziario, provvedono a rideterminare, alla data del 1° gennaio 2015, con deliberazione della Giunta regionale da trasmettere al Consiglio regionale:

a) il proprio risultato di amministrazione disponibile al 31 dicembre 2014 definito ai fini del rendiconto 2014, anche se approvato dal Consiglio, riferendolo al 1° gennaio 2015, accantonandone una quota al Fondo anticipazioni di liquidità, per un importo pari alle anticipazioni acquisite nel 2013 e nel 2014, al netto delle quote già rimborsate, se hanno partecipato alla sperimentazione prevista dall'articolo 78 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e non hanno effettuato il riaccertamento straordinario dei residui di cui all'articolo 3, comma 17-bis, del decreto legislativo n. 118 del 2011”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 26 giugno 2015, n. 302, recante:

“Proposta di legge regionale concernente il “Rendiconto Generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2014””;

CONSIDERATO che, nell’ambito della proposta di legge regionale concernente il “Rendiconto Generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2014”, di cui alla D.G.R. n. 302/2015, agli articoli 12 e 13 si provvede alla determinazione del risultato di amministrazione per l’esercizio 2014 e del risultato di amministrazione effettivo per l’esercizio 2014, laddove quest’ultimo è determinato in euro – 3.882.005.408,73;

CONSIDERATO che la tabella esplicativa dei dati relativi al risultato di amministrazione per l’esercizio 2014 e del risultato di amministrazione effettivo per l’esercizio 2014 è parte integrante della citata proposta di legge regionale concernente il rendiconto 2014, costituendo specificatamente, l’allegato denominato n. 2.22;

CONSIDERATO che, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera a), del D.L. n. 179/2015, il risultato di amministrazione effettivo per l’esercizio 2014 è da rideterminare, al 1° gennaio 2015, in euro – 5.227.957.401,53, il cui incremento pari ad euro 1.345.951.992,80 è equivalente alla quota accantonata nel fondo anticipazione di liquidità, da istituirsi nel bilancio regionale ai sensi del medesimo D.L. n. 179/2015;

(5)

CONSIDERATO che, in virtù di quanto sopra, è necessario allegare alla presente deliberazione la nuova tabella esplicativa (Allegato A) relativa al risultato di amministrazione, già denominata allegato n. 2.22 alla proposta di legge regionale concernente il “Rendiconto Generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2014”, di cui alla D.G.R. n. 302/2015;

CONSIDERATO necessario provvedere all’istituzione nel programma 03 “Altri fondi” della missione 20 “Fondi ed accantonamenti” del fondo anticipazione di liquidità, capitolo di spesa T19615, da iscriversi nel piano dei conti finanziario fino al IV livello 4.02.02.01, con una dotazione finanziaria, in termini di competenza, per l’anno 2015, pari ad euro 1.345.951.992,80;

CONSIDERATO che l’importo pari ad euro 1.345.951.992,80 è pari alla sommatoria della quota relativa al pagamento dei debiti pregressi comunque denominati per euro 949.686.992,80 e della quota relativa al pagamento degli ammortamenti non sterilizzati del settore sanitario per euro 396.265.000,00;

TENUTO CONTO che, in virtù della dotazione finanziaria del fondo anticipazione di liquidità per come sopra esplicitata, la quota riguardante il finanziamento del disavanzo di amministrazione, derivante dal debito autorizzato e non contratto per finanziare spesa di investimento, è pari ad euro 7.356.291.979,95, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, del D.L. n. 179/2015;

CONSIDERATO che al momento dell’approvazione della presente deliberazione è ancora in corso la decisione di parifica della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Lazio, sul “Rendiconto Generale della Regione Lazio, Esercizio Finanziario 2014”;

VISTA la nota della Corte dei conti prot. n. 4920 del 19 novembre 2015 con la quale sono state tramesse, tra l’altro, le valutazioni sui risultati finanziari 2014 nell’ambito della decisione di parifica sul “Rendiconto Generale della Regione Lazio, Esercizio Finanziario 2014”;

CONSIDERATO che nell’ambito delle suddette valutazioni sui risultati finanziari 2014 non si rinvengono indicazioni sulla quantificazione del fondo di anticipazione liquidità di cui al D.L. n. 179/2015;

RITENUTO comunque necessario procedere all’istituzione del fondo nell’ambito del bilancio regionale, fermo restando che, ove dalla decisione di parifica della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Lazio, sul “Rendiconto Generale della Regione Lazio, Esercizio Finanziario 2014”, dovessero emergere indicazioni specifiche in proposito, il risultato di amministrazione effettivo per l’esercizio 2014 potrà nuovamente essere rideterminato alla data del 1° gennaio 2015, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera a), del D.L. n.

179/2015, intervenendo quindi sull’esercizio 2015;

VISTO il parere dell’organo di revisione economico finanziario, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera a) del D.L. n. 179/2015;

(6)

CONSIDERATO che la presente deliberazione è trasmessa al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera a) del D.L. n. 179/2015;

DELIBERA

1. il risultato di amministrazione effettivo per l’esercizio 2014, da rideterminare alla data del 1°

gennaio 2015, in euro – 5.227.957.401,53, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera a) del decreto legge 13 novembre 2015, n. 179, allegando alla presente deliberazione la nuova tabella esplicativa (Allegato A), già denominata allegato n. 2.22 alla proposta di legge regionale concernente il “Rendiconto Generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2014”, di cui alla D.G.R. n. 302/2015;

2. di istituire, nell’ambito del bilancio regionale 2015-2017, il capitolo di spesa T19615, da iscriversi nel programma 03 “Altri fondi” della missione 20 “Fondi ed accantonamenti”, piano dei conti finanziario fino al IV livello 4.02.02.01, con una dotazione finanziaria, in termini di competenza, per l’anno 2015, pari ad euro 1.345.951.992,80;

3. di stabilire fin d’ora che il risultato di amministrazione effettivo per l’esercizio 2014, ove dalla decisione di parifica della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Lazio, sul

“Rendiconto Generale della Regione Lazio, Esercizio Finanziario 2014”, dovessero emergere indicazioni specifiche in proposito, potrà nuovamente essere rideterminato alla data del 1°

gennaio 2015, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera a), del D.L. n. 179/2015, intervenendo quindi sull’esercizio 2015.

La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 1, comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18.

Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.

(7)

RESIDUI COMPETENZA TOTALE

Fondo cassa al 1° gennaio 463.083.615,50

RISCOSSIONI (+) 4.815.655.899,00 31.727.060.090,92 36.542.715.989,92

PAGAMENTI (-) 10.257.811.753,37 26.694.059.206,46 36.951.870.959,83

SALDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 53.928.645,59

PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre (-) 0,00

FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 53.928.645,59

RESIDUI ATTIVI (+) 2.495.561.719,47 1.198.918.462,36 3.694.480.181,83

di cui derivanti da accertamenti di tributi effettuati sulla base della stima del dipartimento delle

finanze 0,00

RESIDUI PASSIVI (-) 2.608.884.832,31 3.967.372.408,31 6.576.257.240,62

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI (1) (-) 63.168.987,23

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE (1) (-) 78.206.126,37

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2014 (A)(2) (=) -2.969.223.526,80

Composizione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2014:

Parte accantonata (3)

Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/2014 (4) 71.807.574,47

Accantonamento residui perenti al 31/12/2014 (solo per le regioni) (5) 250.000.000,00

Fondo anticipazione di liquidità con evidenziazione separata 1.345.951.992,80

Fondo ……..al 31/12/N-1

Totale parte accantonata (B) 1.667.759.567,27 Parte vincolata

Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili 590.974.307,46

Vincoli derivanti da trasferimenti Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui Vincoli formalmente attribuiti dall'ente Altri vincoli

Totale parte vincolata ( C) 590.974.307,46

Parte destinata agli investimenti

Totale parte destinata agli investimenti ( D) 0,00

Totale parte disponibile (E=A-B-C-D) -5.227.957.401,53

Non comprende il fondo pluriennale vincolato.

Indicare l'importo del Fondo crediti di dubbia esigibilità risultante dall'allegato 8 c)

In caso di risultato negativo, le regioni indicano in nota la quota del disavanzo corrispondente al debito autorizzato e non contratto, distintamente da quella derivante dalla gestione ordinaria e iscrivono nel passivo del bilancio di previsione N l'importo di cui alla lettera E, distinduendo le due componenti del disavanzo. A decorrere dal 2016 si fa riferimento all'ammontare del debito autorizzato alla data del 31 dicembre 2015.

Solo per le regioni Indicare l'importo dell'accantonamento per residui perenti al 31 dicembre ……

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE 2014 RIFERITO ALLA DATA DEL 01/01/2015

GESTIONE

Se E è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione come disavanzo da ripianare (6)

Indicare l'importo del fondo pluriennale vincolato risultante dal conto del bilancio (in spesa).

Se negativo, le regioni indicano in nota la quota del disavanzo corrispondente al debito autorizzato e non contratto, distintamente da quella derivante dalla gestione ordinaria.

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