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Istituto Regionale Programmazione UNIONCAMERE
Economica Toscana TOSCANA
Numero 1 Aprile 2003
numeroToscana Trimestrale Supplemento al n. 28 della LETTERAIRPET Direttore responsabile Alessandro Petretto
Via Giuseppe La Farina 27 50132 Firenze telefono 055-57411 fax 055-574155 e-mail ponticelli@irpet.it
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PRODUZIONE INDUSTRIALE Variazioni % su trimestre corrispondente dell'anno precedente
IV TRIMESTRE 2002: le difficoltà internazionali ritardano la ripresa
Stefano Casini Benvenuti
... all'interno
Domanda esterna
PAGINA 2
Domanda interna
PAGINA 3
Industria
PAGINA 4
Artigianato
PAGINA 5
Imprese e occupazione
PAGINA 6
Province
PAGINA 7
La congiuntura nelle aree e nei settori della Toscana:
IL SETTORE LAPIDEO
PAGINA 8 TASSO DI
DISOCCUPAZIONE Gennaio 2003
IN CASO DI MANCATO RECAPITO SI PREGA INVIARE A POSTE FIRENZE CMP DETENTORE DEL CONTO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A CORRISPONDERE RELATIVA TASSA.
INVESTIMENTI IN MACCHINARI A PREZZI COSTANTI Variazioni % su trimestre corrispondente dell'anno precedente
OCCUPATI Variazioni % su trimestre corrispondente dell'anno precedente
CONSUMI DELLE FAMIGLIE Variazioni % su trimestre corrispondente dell'anno precedente
L’ultimo trimestre del 2002 conferma, anche per l’economia toscana, la permanenza in una situazione di recessione che coinvolge larga parte dell’apparato industriale della regione: la produzione cala nell’industria dell’1%. Le imprese artigiane hanno realizza- to risultati anche peggiori dal momento che il fatturato nel 2002 si è ridotto del 3,3%, con punte del 5,2% nel comparto manifatturiero.
Soprattutto, in alcuni comparti -quali quelli legati alla produzioni dei prodotti della moda- la flessione della produzione appare partico- larmente grave. Questo andamento non è, però, diverso da quello del resto paese dal momento che la causa principale della crisi resta quella delle difficoltà sui mercati interna- zionali, difficoltà quindi estese a tutta l'econo- mia mondiale. Tuttavia, sotto la prevalenza di indicazioni negative, spuntano anche alcuni segnali che potrebbero essere colti come inversione di un ciclo che, pur mantenendosi depresso, sembrerebbe aver superato il suo punto minimo.
Innanzitutto, le esportazioni segnano nel- l’ultima parte dell’anno una crescita tendenziale dell’1,9% che è superiore a quel- la nazionale (0,2%): si tratta di un segnale positivo che conferma quello del trimestre precedente, ma che é ancora debole ed insufficiente ad indicare il superamento del ciclo avverso. In effetti, i risultati di questi ultimi due trimestri non sono in grado di ribaltare quelli particolarmente negativi della prima metà dell'anno, tanto che nel comples- so dell'anno le esportazioni sono diminuite del 2% rispetto all'anno precedente.
Inoltre, anche sul fronte interno, la do- manda sembrerebbe indicare qualche segno di ripresa, sia dal lato dei consumi che -e soprattutto- da quello degli investimenti.
Specie in quest’ultimo caso la crescita appa- re netta e conferma il buon risultato conse- guito già nel trimestre precedente frutto della presenza di aspettative favorevoli, ma probabilmente anche degli effetti della Tremonti-bis.
Ancora vivace, infine, la dinamica del mercato del lavoro. L’occupazione continua
infatti a crescere nonostante la fase congiun- turale negativa, confermando, ancora una volta, il distacco rispetto alle dinamiche della produzione. Ciò è determinato, prevalente- mente, dalla domanda di lavoro nel terziario le cui imprese continuano ad assumere lavo- ratori anche in questa fase negativa; si tratta, come ormai accade da tempo, soprattutto di forme di impiego a tempo determinato e parziale, oltre che di collaborazioni coordi- nate e continuative: si accentua, quindi, ulte- riormente, il grado di precarizzazione del- l'occupazione.
Il tasso di disoccupazione (che nel gen- naio 2003 ha raggiunto il 5,2%) torna, per il secondo trimestre successivo, ad aumenta- re -anche se lievemente- rispetto ai dati dei trimestri corrispondenti . Ciò dipende simul- taneamente da due circostanze: la prima, positiva, è rappresentata dall'aumento, seppur lieve, dell'offerta , spiegabile eviden- temente con la percezione di una maggiore probabilità di trovare lavoro in questi ultimi anni; una speranza però, quest'ultima, che risulta, in questa fase più recente, frustrata dalla inattesa lunghezza della congiuntura negativa che sta attraversando l'economia.
Quindi, l'ultimo trimestre del 2002 appa- re ancora ben lontano da indicare, come era invece, nelle attese solo di alcuni mesi fa', una ripresa del ciclo. Al massimo le indicazio- ni della seconda metà dell'anno lascerebbe- ro intravvedere una leggera inversione del ciclo negativo, senza tuttavia che questo si trasformi in una vera e propria ripresa.
Nel complesso, la crescita dell'econo- mia toscana, nel corso del 2002, non do- vrebbe allontanarsi dal mezzo punto percen- tuale realizzato dall'intera economia italiana.
Gli elementi di incertezza che hanno determi- nato tale risultato -e che sono attribuibili prevalentemente al calo del commercio mondiale determinato dal comportamento cauto dei consumatori di tutto il mondo - non sembrano essere superati neanche nella prima parte del 2003, per cui l'attuale fase di stagnazione rischia di protrarsi ancora per alcuni mesi.
TOSCANA -1,0
ESPORTAZIONI A PREZZI COSTANTI Variazioni % su trimestre corrispondente dell'anno precedente
TOSCANA ITALIA 1,9
0,2
1,0 2,1
TOSCANA ITALIA
12,4
6,6
TOSCANA ITALIA
1,3
0,7
TOSCANA ITALIA
IRPET IRPET
5,2 9,1
TOSCANA ITALIA
Domanda esterna
ESPORTAZIONI DELLA TOSCANA E DELL'ITALIA Variazioni % sul trimestre corrispondente dell'anno precedente
Peggiorano invece le performances del minerali non metalliferi. ■
TASSO DI CRESCITA TRIMESTRALE DELLE ESPORTAZIONI
IV trimestre/III trimestre 2002
ALTO MEDIO BASSO MODA
-20 -10 0 10 20
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/0I I/02 II/02 III/02 IV/02 TOSCANA
ITALIA
MINERALI NON METALLIFERI TOSCANA
ITALIA
-20 -10 0 10 20
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/0I I/02 II/02 III/02 IV/02
MACCHINE ED APPARECCHI
TOSCANA
ITALIA -20
-10 0 10 20 30
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/0I I/02 II/02 III/02 IV/02
ESPORTAZIONI A PREZZI COSTANTI
Numeri indice (media 1995 =100)
Dati osservati Dati destagionalizzati Dopo l’aumento nel
secondo trimestre del 2002 le esportazioni diminuiscono negli ultimi due trimestri dell’anno. ■
Ancora in diminuzione le vendite all’estero dei prodotti della moda.
Anche se il ciclo negativo sembra gradualmente attenuarsi. ■
Dalla meccanica le note più positive, anche se il tasso tendenziale dell’ultimo trimestre peggiora. ■
80 100 120 140
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/01 I/02 II/02 III/02 IV/02
Domanda interna
CONSUMI DELLE FAMIGLIE:
INDICE VENDITE AL DETTAGLIO Numeri indice (media 1995 =100) Fonte: Unioncamere Toscana-ISTAT
Dati osservati Dati destagionalizzati
Nel quarto trimestre 2002 le vendite del commercio al dettaglio della Toscana hanno registrato un lieve incremento, che si risolve in una vera e propria stagnazione dei volumi di vendita (gli indici sono calcolati a valori correnti).
In rallentamento la crecsita della grande distribuzione che tuttavia continua a risultare più dinamica rispetto alle imprese operanti su piccole superfici. ■ INDICE DELLE VENDITE AL
DETTAGLIO PER FORMA DISTRIBUTIVA Variazioni % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
Fonte: Unioncamere Toscana-ISTAT
INDICE DELLE VENDITE AL DETTAGLIO PER GRUPPO DI PRODOTTI Variazioni % IV trimestre 2002 su stesso periodo del 2001
Fonte: Unioncamere Toscana-ISTAT
INVESTIMENTI IN MACCHINARI A PREZZI COSTANTI Numeri indice (media 1995 =100)
Dati osservati Dati destagionalizzati
I risultati migliori sono stati riportati dagli esercizi non specializzati del settore alimentare. Fra gli specializzati, in calo tessile-abbiglimento e libri-giornali-altri prodotti. ■ 0
2 4 6
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/01 I/02 II/02 III/02 IV/02
Grande distribuzione Imprese operanti su piccole superfici TOTALE
-1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0
tessili-abbigliamento libri- giornali in esercizi non specializzati in esercizi specializzati ALIMENTARI in esercizi non specializzati
NON ALIMENTARI
farmaceutici-profumeria
mobili-elettrodomestici
Resta basso il profilo dei consumi, anche se nell’ultima parte dell’anno si nota una lieve ripresa. ■
Gli investimenti
rappresentano la nota più positiva rafforzando la ripresa già presente nel terzo trimestre. ■ 80
100 120 140 160
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/01 I/02 II/02 III/02 IV/02
80 100 120 140 160 180
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/01 I/02 II/02 III/02 IV/02
Industria
LA PRODUZIONE
INDUSTRIALE IN TOSCANA Variazioni % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
Fonte: Unioncamere Toscana-Istituto Tagliacarne
LA PRODUZIONE
INDUSTRIALE PER SETTORE DI ATTIVITÀ
Variazioni % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
Fonte: Unioncamere Toscana-Istituto Tagliacarne
GLI ORDINATIVI
PROVENIENTI DAL TERRI- TORIO NAZIONALE E DALL’ESTERO Variazioni %rispetto al trimestre precedente SETTORI DI ATTIVITÀ I/2002 II/2002 III/2002 IV/2002 Anno 2002
Alimentari, bevande e tabacco 6,8 2,9 3,2 0,5 3,3
Tessile e abbigliamento -6,4 -4,0 -7,9 -8,2 -6,6
Cuoio, pelle e calzature -5,5 -4,7 -8,7 0,2 -4,7
Legno e arredamento -0,9 -2,2 -1,1 1,7 -0,6
Prodotti in metallo -1,0 3,5 -0,6 2,9 1,2
Industria meccanica 1,5 2,2 1,6 -0,2 1,3
Elettronica e mezzi di trasporto -0,2 1,3 9,8 3,6 3,6
Lavorazione minerali non metalliferi 2,4 -1,6 -1,0 -2,0 -0,6
Raffinerie, prodotti chimici, gomma -1,2 2,4 3,9 5,9 2,7
Manifatturiere varie -3,3 -2,3 -2,0 -2,1 -2,4
TOSCANA -2,5 -1,4 -2,0 -1,0 -1,7
Per il sesto trimestre consecutivo diminuisce la produzione industriale delle imprese manifatturiere con 10 addetti e oltre. ■
La fase di difficoltà attraversata dal comparto moda si evidenzia soprattutto per il tessile- abbigliamento, mentre nell’ultimo trimestre la concia-cuoio-pelle riesce a frenare la caduta. ■
Rispetto al terzo trimestre dell’anno, continua la discesa degli ordinativi provenienti dal territorio nazionale, mentre riprendono timidamente gli ordinativi esteri . ■
-5 0 5 10 15
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/01 I/02 II/02 III/02 IV/02
ORDINATIVI NAZIONALI ORDINATIVI ESTERI -3
0 3 6 9
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/01 I/02 II/02 III/02 IV/02
Artigianato
IL FATTURATO DELL'ARTIGIANATO Variazioni % rispetto all'anno precedente
Fonte: Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato
ANDAMENTO DEGLI ADDETTI ARTIGIANI NEL 2002 PER MACROSETTORI E TIPOLOGIA DI RAPPORTO DI LAVORO Variazioni % fra il 31/12/2001 ed il 31/12/2002
Fonte: Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato IL FATTURATO ARTIGIANO PER COMPARTO MANIFATTURIERO Variazioni in termini % rispetto all'anno precedente
Fonte: Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato
Diminuisce il fatturato dell’artigianato, trascinato verso il basso dall’anda- mento del manifatturiero e dei servizi, nonostante la crescita dell’edilizia artigiana. ■
Fra i comparti manifatturie- ri, nel 2002 tengono solamente l’alimentare, il lapideo e la cantieristica, mentre gli altri evidenziano cali di fatturato di diversa intensità. ■
In leggera crescita l’occupazione artigiana, concentrata nell’edilizia e nei servizi e grazie soprattutto alla dinamica delle forme contrattuali maggiormente flessibili. ■
Dipendenti a tempo parziale Manifatturiero Servizi TOTALE Indipendenti
ARTIGIANATO -1
3 7 11 15
Edilizia Dipendenti a
tempo pieno
MACROSETTORI TIPOLOGIA DI RAPPORTO DI LAVORO
-15 -10 -5 0 5 10 15
2002 2001
abbigliamento maglieria tessile SISTEMA MODA cantieristica METALMECCANICA carta ed editoria legno e mobili orafo vetro MANIFATTURIEROcalzature pelletteria conica meccanica prodotti in metallo alimentari ceramica manifatture varie lapideo e pietre ALTRE MANIFATTURE
-6 -3 0 3 6 9
1998 1999 2000 2001 2002
Manifatturiero Edilizia Servizi TOTALE ARTIGIANATO
Imprese e occupazione
L’aumento delle mortalità d’impresa e la stabilità della natalità provocano una diminuzione del tasso di crescita rispetto al trimestre precedente. ■
TOTALE OCCUPATI Migliaia di unità
TASSO DI
DISOCCUPAZIONE NELLE REGIONI ITALIANE Valori %
IMPRESE REGISTRATE IN TOSCANA
Numero di iscrizioni e cessazioni (scala sx) e tasso di crescita media degli ultimi quattro trimestri (scala dx)
Fonte: elaborazioni su dati Infocamere
L’occupazione continua a crescere, anche se in misura leggera, nonostante la crisi. ■
2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000
IV/99 I/00 II/00 III/00 IV/00 I/01 II/01 III/01 IV/01 I/02 II/02 III/02 IV/02
TASSO DI CRESCITA
UNITÀ
1,5 2,0 2,5 3,0
N. iscritte N. cessate Tasso di crescita
1300 1340 1380 1420 1460 1500
00_G 00_A 00_L 00_O 01_G 01_A 01_L 01_O 02_G 02_A 02_L 02_O 03_G Intervallo stime campionarie
MEDIA 2002 GENNAIO 2003 CALABRIA
SICILIA SARDEGNA PIEMONTE VAL D’AOSTA LOMBARDIA TRENTINO VENETO FRIULI LIGURIA EMILIA R.
TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA
ITALIA
0 5 10 15 20 25 30
La congiuntura provinciale
ESPORTAZIONI TOSCANE Variazioni % IV trimestre 2002 su stesso periodo del 2001 LE IMPRESE REGISTRATE NEL IV TRIMESTRE 2002 Tassi di crescita %
Fonte: elaborazioni su dati Infocamere
Pistoia e Massa le province in cui è più alto il tasso di crescita delle imprese non agricole. All’ultimo posto Prato…
IL FATTURATO DELLE IMPRESE ARTIGIANE Variazioni % rispetto all'anno precedente
Fonte: Osservatorio Regionale Toscana sull'Artigianato
…che fa registrare anche il più grave calo di fatturato delle imprese artigiane nel 2002.
TASSI DI CRESCITA PROVINCIALI MEDIA TOSCANA
0,25
0,0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5
MS LU PT PO FI LI PI AR SI GR
-15 -10 -5 0 5
MS LU PT PO FI LI PI AR SI GR
2002 2001
-12 -9 -6 -3 0 3 6
MS LU PT PO FI LI PI AR SI GR
Le esportazioni segnano cadute rilevanti soprattutto a Prato ed Arezzo. Grave la caduta a Grosseto anche se in questo caso il ruolo delle vendite all’estero è meno importante. ■
numero
Toscana Aprile 2003Trimestrale
Supplemento al n. 28 della LETTERAIRPET
dell'Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana
Direttore responsabile Alessandro Petretto
Gruppo di lavoro
IRPET:
Stefano Casini Benvenuti Gianna Falsini
Renato Paniccià
UNIONCAMERE TOSCANA:
Simone Bertini Lauretta Ermini Riccardo Perugi
Segretaria di redazione Patrizia Ponticelli - IRPET
Progetto grafico Leonardo Baglioni
Direzione, redazione Via G. La Farina 27 50132 Firenze Tel. 055-57411 Fax 055-574155
Stampa
Centro Stampa 2P srl Via della Villa Demidoff, 50 50127 Firenze
Chiuso in tipografia nel mese di aprile 2003
Spedizione in abbonamento postale - 70% - Filiale di Firenze
Registrazione n. 4605 del 19.07.96 presso il Tribunale di Firenze ANALISI CONGIUNTURALE FINE ANNO 2002
INTERNAZIONALE MARMI & MACCHINE
SILVANA NAPOLI
Il quadro generale dell’intera filiera lapidea, sistema colla- terale incluso,vede da qual- che tempo spostarsi in avan- ti l’inizio della ripresa, dopo l’arretramento rilevato nell’an- no scorso.
E così, se finora il settore è stato favorito dalla crescita del settore immobiliare inter- no ed estero, le previsioni danno ormai in frenata anche questo comparto, in quasi tutti i Paesi importanti, e sol- tanto prospettive di rassere- namento economico e politi- co generale possono modifi- care un po’ in meglio le aspet- tative delle aziende.
Dall’indagine annuale IMM è emerso un quadro preoccu- pato, ma ancora solido, an- che se le risposte delle im- prese alle difficoltà del mo- mento sono ancora individua- li, di ricerca del mercato di nicchia, del materiale giusto da proporre al mercato, del modo migliore di produrre e di vendere.
In Toscana, questo è conse- guenza diretta del minor ruo- lo delle imprese-sistema, e confermato dai dati rilevati sulla manodopera, i quali in- dicano più mobilità, meno in- vestimenti diretti in formazio- ne, più bassa dimensione media aziendale.
Ma nonostante le difficoltà del momento, il settore lapi- deo, e con esso i collaterali, mantiene la sua solidità, e le risposte di costanza/stazio- narietà di mercato lo confer- mano pienamente.
Molto dipenderà dalle vicen- de delle prossime settima- ne, cosa che vale per tutti i settori e per i tutti i soggetti della comunità economica internazionale. Tuttavia, nel- l’ambito specifico del setto- re lapideo, bisognerà lavora- re, e molto, per conquistare nuovi spazi di mercato e per consolidare quelli già acqui- siti. ■
-10 -5 0 5 10 15 20
Lapidee Collaterali TOTALE
COMPRENSORIO APUO VERSILIESE ITALIA TENDENZA DELLA PRODUZIONE DELLE AZIENDE
Il settore lapideo
EXPORT 2002 - PAESI DEL VICINO E MEDIO ORIENTE Peso % sul totale esportazioni del settore
COMPRENSORIO ITALIA
MS LU SP
MARMO BLOCCHI E LASTRE 15,8 10,1
GRANITO BLOCCHI E LASTRE 10,0 3,7
MARMO LAVORATI 18,7 14,9
GRANITO LAVORATI 7,9 3,7
ALTRE PIETRE LAVORATI 0,0 0,4
TOTALE BLOCCHI, LASTRE E LAVORATI 14,5 9,4
GRANULATI E POLVERI 4,6 3,6
TOTALE CON GRANULATI E POLVERI 14,1 9,3
ARDESIA GREZZA 0,0 0,0
ARDESIA LAVORATA 0,0 0,1
PIETRA POMICE 0,0 10,5
TOTALE GENERALE 13,6 9,2
EXPORT - TUTTI I PAESI Variazione % 2002/2001
COMPRENSORIO MS-LU-SP ITALIA
Quantità Valore Quantità Valore
MARMO BLOCCHI E LASTRE -3,6 -0,1 1,0 0,3
GRANITO BLOCCHI E LASTRE -22,5 -16,4 -10,1 -4,7
MARMO LAVORATI -10,4 -11,9 -3,1 -5,9
GRANITO LAVORATI -11,9 -12,7 -7,9 -9,7
ALTRE PIETRE LAVORATI 0,0 0,0 4,2 -7,7
TOTALE BLOCCHI, LASTRE E LAVORATI -8,0 -10,8 -3,5 -6,9
GRANULATI E POLVERI 6,1 3,6 16,7 19,9
TOTALE CON GRANULATI E POLVERI -2,1 -10,3 1,3 -6,4
ARDESIA GREZZA -36,5 -37,5 -17,7 -28,2
ARDESIA LAVORATA -8,1 -13,2 2,2 -2,9
PIETRA POMICE 27,8 53,6 33,3 21,3
TOTALE GENERALE -2,3 -10,5 1,8 -6,4