Il commercio in Casaralta e dintorni
analisi
opinioni di operatori e consumatori proposte per migliorare
17 novembre 2012
OBIETTIVI
Presentare proposte per confrontarsi con gli interlocutori più interessati ai percorsi di
miglioramento
Acquisire più piena consapevolezza della realtà che ci circonda e di come può positivamente evolvere
STRUTTURA
Censimento dell’apparato distributivo e confronto con analogo 2005
Interviste a 32 operatori commerciali
Interviste a 83 consumatori
REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO
DI 11 SOCI DI CCSM
QUADRO DI RIFERIMENTO
Popolazione: 8.000 - 8.500 abitanti
Superficie 98 ettari, di cui un terzo di aree dismesse:
11 Sani, 10 Manifattura, 5 Casaralta, 4 Sasib, 2 Cevolani
La zona corrisponde circa ad
”area statistica 15 Bologna - Ferrarese”
QUADRO DI RIFERIMENTO
Maggiore percentuale di non italiani:
25% contro 13,7% di Bologna
Maggiore tasso di deindustrializzazione:
perso il 55% degli addetti tra il 1991 e il 2001
IL CENSIMENTO
OGGETTO
Tutti i locali fronte strada funzionali ad un’attività commerciale, artigianale o di altro tipo
Rilevato: categoria merceologica, nazionalità, numero vetrine, indirizzo
Svolto tra fine maggio e inizio settembre
IL PERIMETRO E LE VIE
RILEVATI 366 LOCALI
RAGGRUPPATI IN 26 CATEGORIE
Categoria Numero Peso ufficio-s tudio-a mbula torio 39 10,7%
ba r-ta ba cchi 26 7,1%
a bbiglia m, ca lz… ingros s o 24 6,6%
a limenta re detta glio 24 6,6%
pa rr-ba rbiere-es tetis ta 20 5,5%
la bora torio in genere 17 4,6%
ris tora nte-pizzeria 14 3,8%
a bbiglia m, ca lz… detta glio 13 3,6%
s ervizi a uto-bici-moto 13 3,6%
la bora torio cucito-s a rtoria 9 2,5%
LE CATEGORIE
LE CATEGORIE
Categoria Numero Peso
pa les tra 6 1,6%
telefonia -inform-elettr. 6 1,6%
fa rma cia -erboris teria 5 1,4%
a genzia immobilia re 4 1,1%
a genzia via ggi 4 1,1%
centro ma s s a ggi 4 1,1%
ma ga zzino 4 1,1%
ca s a linghi-ferra menta 3 0,8%
la bora torio odontotecnico 3 0,8%
oggettis tica – bigiotteria 3 0,8%
Categoria Numero Peso
s ervi zi tel e-i nternet 3 0,8%
a cqui s to oro 2 0,5%
ba nca 2 0,5%
edi col a -l i breri a 2 0,5%
gi oi el l eri a 2 0,5%
otti ca 2 0,5%
a l tro 47 12,8%
Tota l e 301 82,2%
NR - non ri l eva to 5 1,4%
vuoto 60 16,4%
Tota l e 366 100,0%
LE CATEGORIE
In Altro sono inserite le categorie di cui si è rilevata una sola unità
60 locali sono vuoti (16,4%)
Rilevante e anomalo è il peso dell’abbigliamento ingrosso e dei centri massaggi
OSSERVAZIONI
LE NAZIONALITA’
Nazionalità Numero Peso
italiana 188 65,5%
cinese 75 26,1%
asiatica 11 3,8%
africana 11 3,8%
altro 2 0,7%
Totale 287 100,0%
NR - non rilevato 79 Totale compl. 366
Operatori italiani pari al 65,6%, non italiani al 34,4%
Operatori cinesi sono il 26,1%, quota elevata rispetto al peso della popolazione
Popolazione che, in base alle rilevazioni ufficiali, si può stimare attorno al 12-13%
OSSERVAZIONI
LE VIE E LE NAZIONALITA’
Via italiana cinese asiatica africana altro Totale NR vuoti Tot. Com.
Alfieri 1 1 1 3 3 6
Arcangeli 0 1 1
Arnaud 4 1 5 3 8
Bonvicini 4 2 6 2 8
Calzolari 6 2 8 4 12
Casoni 2 2 1 1 6 1 7
Cignani 6 6 12 2 2 16
De' Gandolfi 0 2 2
Di Paolo 10 15 25 1 26
Dossetti 2 2 2
Faccini 2 2 1 1 4
Via italiana cinese asiatica africana altro Totale NR vuoti Tot. Com.
Ferrarese 97 38 6 7 1 149 11 28 188
Fornasini 11 11 0 2 13
Jussi 2 2 1 3
Lombardi 2 1 1 4 0 2 6
Longhi 4 1 5 0 1 6
Mastelletta 1 1 0 1
Parri 2 2 0 2
Passarotti 5 1 1 1 8 1 5 14
Saliceto 23 3 2 28 1 29
Tosarelli 1 1 0 1 2
Vasari 5 1 1 7 0 3 10
Totale 188 75 11 11 2 287 19 60 366
LE VIE E LE NAZIONALITA’
Via Ferrarese è la main street della zona: esprime circa il 50% dei locali ad uso commerciale
Vie con una maggiore peso di esercizi non italiani:
Faccini, Alfieri, Casoni, Di Paolo, Cignani, Lombardi
Via Ferrarese sembra molto più caratterizzata da esercizi non italiani. Mentre è in media. Motivo …
OSSERVAZIONI
Parecchi negozi cinesi si affacciano su vie ad essa perpendicolari in prossimità dell’intersezione
(Casoni, Calzolari, Faccini, Longhi, Cignani)
Gli ideogrammi cinesi catturano maggiormente l’attenzione degli italiani
OSSERVAZIONI
LE CATEGORIE E LE NAZIONALITA’
Categoria italiana cinese asiatica africana altro Totale NR–vuoto Tot. Com.
ufficio-studio-ambulatorio 33 4 37 2 39
bar-tabacchi 18 4 3 1 26 26
abbigliam, calzature,… ingr. 3 21 24 24
alimentare dettaglio 10 6 6 1 23 1 24
parr-barbiere-estetista 13 6 1 20 20
laboratorio in genere 15 1 16 1 17
ristorante-pizzeria 3 6 2 1 12 2 14
abbigliam, calzature,… dett. 7 5 12 1 13
servizi auto-bici-moto 13 13 13
laboratorio cucito-sartoria 1 7 8 1 9
palestra 6 6 6
telefonia-inform.-elettrod. 3 2 5 1 6
farmacia-erboristeria 3 2 5 5
agenzia immobiliare 4 4 4
agenzia viaggi 1 1 1 3 1 4
Categoria italiana cinese asiatica africana altro Totale NR – vuoto Tot. Com.
centro massaggi 4 4 4
magazzino 1 1 1 3 1 4
casalinghi-ferram. 2 1 3 3
lab. odontotecnico 3 3 3
oggettistica – bigiott. 1 2 3 3
servizi tele-internet 1 2 3 3
acquisto oro 2 2 2
banca 2 2 2
edicola-libreria 2 2 2
gioielleria 2 2 2
ottica 2 2 2
altro 37 4 1 42 5 47
vuoto 0 60 60
NR – non rilevato 1 1 2 3 5
Totale 188 75 11 11 2 287 79 366
LE CATEGORIE E LE NAZIONALITA’
OSSERVAZIONI
Gli operatori non italiani sono relativamente molto presenti nelle categorie
• servizi telefonia - internet
• abbigliamento, calzature,… ingrosso
• laboratorio cucito - sartoria
• ristorante - pizzeria
• agenzia viaggi
• oggettistica - bigiotteria
• alimentare dettaglio
• abbigliamento, calzature,… dettaglio
LE VETRINE
Il numero di vetrine esprime, in modo pur approssimativo, l’importanza dell’esercizio Il numero medio, per quelle categorie per le quali ha avuto senso rilevare, è pari 1,9
Escludendo le banche, sono i centro massaggi gli esercizi più robusti con 3,5
CONFRONTO CON 2005
Nel 2005 rilevati 328 locali, ma il perimetro è aumentato di un 10 – 15%
non vi erano via Parri e Dossetti
non vi era il centro Officine Minganti
CONFRONTO CON 2005
via Ferrarese si era rilevata partendo dal numero 12 e dal 67
via Lombardi si era rilevata partendo da via Corticella. Nel 2012 soltanto da via Saliceto
CONFRONTO CON 2005
Nascita di Officine Minganti
Locali vuoti più che raddoppiati, dal 7,0% al 16,4%, fenomeno a cui contribuisce Officine Minganti
Esercizi di abbigliamento aumentati dall’8,2% al 12,3% dei locali occupati
CONFRONTO CON 2005
Esplosione dell’abbigliamento ingrosso in via di Paolo
Palestre triplicate, da 2 a 6
Barbieri e parrucchieri non italiani triplicati, da 2 a 6
CONFRONTO CON 2005
Centri massaggi, prima inesistenti, oggi sono 4
Acquisto oro, prima inesistenti, oggi sono 2
Laboratori crollati dal 14,5% al 9,5% del totale locali occupati
CONFRONTO CON 2005
Negozi alimentari
nel 2005 61% erano italiani, 17% cinesi
Oggi 41% sono italiani con una media di 2,3 vetrine, 25% cinesi con 3,2 vetrine
CONFRONTO CON 2005
Forte crollo delle attività in particolare in via Fornasini
con trasformazione dei locali in mini appartamenti
CONFRONTO CON 2005
Nazionalità 2012 2005 Diff.
Italiana 65,5% 76,3% -10,8%
Cinese 26,1% 19,7% 6,4%
Asiatica 3,8% 1,4% 2,4%
Africana 3,8% 2,2% 1,6%
Altro 0,7% 0,4% 0,3%
Totale 100,0% 100,0%
LE INTERVISTE A OPERATORI
IL PICCOLO CAMPIONE
32 operatori intervistati face to face
23 di via Ferrarese
26 italiani e 6 non italiani
IL PICCOLO CAMPIONE
17 uomini e 15 donne
6 alimentari, 4 bar, 3 agenzie viaggi, 2 edicole …
13 anni di operatività in zona
VALUTAZIONI SULLA ZONA
13 uguale
13 peggiore
3 migliore 3 non rispondono
Migliore, soprattutto per
operatori cinesi in quanto buon bacino di clientela o perché vicino a tangenziale e al centro
Peggiore per la situazione intricata:
aree dismesse, zingari e persone poco inserite e quindi sospinte a
comportamenti trasgressivi
SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE
Sicurezza e controlli Aree dismesse
Parcheggi
In misura minore Pulizia
Promozione dell’area
ASPETTI CHE CREANO PROBLEMI
Sicurezza
Scarsità parcheggi
Viabilità non agevole Pulizia dei marciapiedi Illuminazione
PROBLEMI DI SICUREZZA
Spaccio Furti
Atti vandalici
Zingari e sbandati in genere Bivacchi
OPERATO DELLE FORZE ORDINE
14 molto o abbastanza
17 poco o per niente
1 non risponde
Ritengono che facciano del loro meglio
MOTIVI DI INSODDISFAZIONE
Grado di presenza percepita e anche efficacia dell’azione: ci sono, ma non sempre concludono
E qui forse vi è un problema oggettivo di efficacia
Ma anche di comunicazione: far comprendere meglio le modalità di intervento, le difficoltà del loro operare
SUGGERIMENTI
alle forze dell’ordine
Più controlli (pub, aree dismesse), più presenza, più efficacia
e qui rientra anche l’esigenza di maggiore collaborazione tra polizia e carabinieri
Non ultima una richiesta alla polizia municipale:
vederla più spesso e con approccio un po’ più rigoroso
GIORNI E ORE
MAGGIORMENTE PERICOLOSE
Pochi operatori considerano particolari giorni più pericolosi
Quei pochi indicano soprattutto il sabato
Per numerosi operatori le ore in cui cala la sera e quelle del primissimo mattino sono le più rischiose
Ed è in queste fasce orarie che le forze dell’ordine dovrebbero intensificare l’azione
PROSPETTIVE DELLA ZONA
Sotto l’aspetto dello sviluppo commerciale
16 operatori ritengono che la zona abbia
buone prospettive nei prossimi due o tre anni
Altrettanti pensano il contrario
Tutti gli operatori non italiani hanno una visione positiva
Molto è legato a come evolveranno le aree
dismesse (il buco nero a cui si torna sempre) e soprattutto con quali tempi
PROSPETTIVE DELLA ZONA
Sotto l’aspetto dello sviluppo commerciale
PROSIEGUO DELL’ATTIVITA’
Ben 27 operatori pensano di continuare l’attività in zona
21 certamente
6 probabilmente
LE INTERVISTE A
CONSUMATORI
IL CAMPIONE
83 consumatori della zona
60% con modalità face to face 17% con contatto telefonico
23% con auto compilazione online del questionario
40% uomini, 60% donne
98% italiani, 2% non italiani 22 anni di residenza in zona
IL CAMPIONE
2% 15 – 29 anni 17% 30 – 44 anni 50% 45 – 64 anni
31% 65 e oltre
IL CAMPIONE
Per classe d’età
VALUTAZIONE DELL’OFFERTA
64% poco o per niente adeguata
35% abbastanza adeguata
1% del tutto adeguata
Rispetto alle esigenze
SETTORI MENO ADEGUATI
Alimentare Abbigliamento
Calzolaio Lavasecco
Elettronica da consumo Parrucchiere
Artigianato in genere
MOTIVI DI INADEGUATEZZA
Scarsa qualità dell’offerta
Numero insufficiente di esercizi
Offerta non rispondente alle esigenze Poca ricchezza di offerta (prodotti) Esercizi troppo distanti
Pulizia insufficiente
Difficoltà di comunicare con i gestori Clientela con cui non si è in sintonia
MOTIVI DI INADEGUATEZZA
I negozi sono mediamente poveri, senza insegne o molto essenziali, spesso bilingue (italiano - cinese)
Sono poco caratterizzati e poco caratteristici, senza una vera personalità, con vetrine poco attraenti
MOTIVI DI INADEGUATEZZA
Sono attivati con bassi livelli di investimento e un turn over mediamente elevato
Pochi negozi (incluso alcuni di Officine
Minganti) creano momenti di vivacizzazione e di promozione
MOTIVI DI INADEGUATEZZA
Le saracinesche sono spesso sporcate da scritte Nell’alimentare vi sono molti negozi dove
l’italiano si sente estraneo e non rassicurato
Con prodotti lontani dalla propria cultura, lingua
italiana parlata male, indicazioni di prodotto incerte
MOTIVI DI INADEGUATEZZA
Nell’alimentare i negozi cinesi sono per cinesi, con poco fresco (salumi, pane, ortofrutta …)
Mancano, anche nell’offerta etnica, negozi con una vera specializzazione, o meglio, con un’offerta
indirizzata anche ad un pubblico multietnico
MOTIVI DI INADEGUATEZZA
Nell’abbigliamento vi sono molti negozi, in
prevalenza cinesi, con le medesime tipologie di offerta
indirizzate al pubblico femminile e di posizionamento medio basso
Manca abbigliamento maschile indirizzato ad un pubblico di fascia media
MOTIVI DI INADEGUATEZZA
I bar sono in genere piccoli, senza comodi spazi di seduta interni o esterni
non di rado con frequentazioni che non contribuiscono a migliorare l’ambiente
I gestori, italiani e non, sembrano esprimere una certa tiepidezza verso forme di
valorizzazione dell’attività
Il Centro, dopo la fase iniziale di decollo, ha declinato
Bacino di attrazione limitato (15000 – 20000 abitanti) Medie superfici specializzate replicanti l’offerta di altri centri, ma con una dimensione talvolta più ridotta
Iniziale localizzazione dei punti di ristoro troppo interna al centro e con superficie talvolta
sovradimensionata
Ruolo di locomotiva del supermercato Coop non pienamente assolto
Attività di vivacizzazione del centro non sempre legate da un filo conduttore
Canoni di locazioni che hanno appesantito le gestioni
Rampe di accesso ai parcheggi scomode
Frequentazione di persone che non ravvivano l’ambiente
DESIDERI PER MIGLIORARE
Assortimenti più ricchi e accattivanti Negozi più accoglienti e curati
Più pulizia nei negozi Più negozi italiani
Bar più accoglienti e aggreganti
IL COMMERCIO CREA PROBLEMI?
Per il 59% il commercio crea molti o pochi problemi
Per il 36% non ne crea
Il restante 5% non risponde
IL COMMERCIO CREA PROBLEMI?
A coloro che dichiarano
“il commercio crea molti problemi”
(39 consumatori, pari al 47%)
abbiamo chiesto di indicare una o due
categorie di esercizi
ESERCIZI CHE CREANO PROBLEMI
Bar
Centri massaggi Centro scommesse
Negozi alimentari Ristoranti
PROBLEMI CREATI
Alcuni bar e il centro scommesse vengono frequentati da persone che non aiutano a
rendere più piacevole l’ambiente circostante Mentre sui centri massaggi, aperti fino a tarda ora, aleggia più di un qualche dubbio
PROBLEMI CREATI
I clienti di taluni negozi alimentari acquistano, bivaccano e sporcano nelle aree circostanti
Mentre qualche ristorante e anche alimentare pare che non gestisca al meglio i rifiuti
E alcune di queste considerazioni valgono anche per le pizzerie da asporto
SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE
31% - sollecita controlli più stringenti su aspetti fiscali, di igiene, … e sanzioni efficaci
15% - ritiene necessaria una più equilibrata distribuzione delle autorizzazioni
12% - auspica interventi per una maggiore qualità dell’offerta commerciale
SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE
10% - richiede una più forte azione delle
amministrazioni (aree dismesse, parcheggi, viabilità, illuminazione, …)
9% - sollecita incentivi per giovani affinché portino una ventata fresca, con attività anche artigianali 7% - richiede più operatori italiani
SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE
3% - è convinto che il miglioramento passi anche per il recupero di Officine Minganti 3% - auspica un impegno maggiore delle associazioni di categoria
3% - ritiene necessaria una più capillare presenza dei negozi di vicinato