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Cover: Angy C. Argent
Curatore editoriale: Chiara Cianci
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Metamorfosi
Autori Vari
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Indice
Pag. 10 – Prefazione
Pag. 13/14/15 – Angela Aniello Occhi d’autunno
Haiku primaverili
Pag. 16/17/18 – Angy C. Argent So essere autunno
Haiku primaverili Pag. 19/20/21 – Angela Patt
Cade la prima foglia Haiku primaverili
Pag. 22/23/24 – Chiara Cianci Il mio autunno
Haiku primaverili
Pag. 25/26/27 – Liliana Tuozzo Aspettando in silenzio Haiku primaverili Pag. 28/29 – Luisa Cagnassi
Buongiorno novembre Haiku primaverili
Pag. 30/31/32 – Patrizia Palmieri Cercando un senso
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Pag. 33/34 – Roy Grande Autunno
Haiku primaverili
Pag. 35/36 – Veronica Campana Autunno fuori dalla finestra Haiku primaverili
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Prefazione
a cura di Chiara Cianci
Come il cielo, con l’alternanza delle piogge e del sole, dona linfa vitale alla terra portandone a maturazione i frutti, così il nostro cuore, con le sue sofferenze e gioie, dona nutrimento all’anima accompagnandola nell’ascesa verso la speranza.
Speranza che a ogni autunno, di cui dobbiamo far tesoro e trarre insegnamento, segua sempre una nuova primavera.
La nostra crescita può essere determinata solo dalla convivenza di queste due stagioni.
Amici di penna è un gruppo di autori che, per amore della scrittura e il piacere di confrontarsi, sperimenta liberamente il proprio stile poetico e prosastico. Metamorfosi e le altre antologie pubblicate sono, quindi, anche un banco di prova per dimostrare che la scrittura non è statica ma in continua evoluzione.
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Le stagioni del cuore:
Autunno-Primavera
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ANGELA ANIELLO
Occhi d’autunno
Occhi d’autunno in fondo ai viali fra mani di bimbi
nel cuore di giorni respirati per non cadere, mute foglie
di ore mature dopo il mezzogiorno.
Occhi d’autunno pendono come colori da pergolati di sogni aperti al cielo dopo la pioggia
e scrosciano altre stagioni lontano dalle nebbie.
Occhi d’autunno
risanano terra e rugiada nella fuga delle lacrime dopo i voli di rondini, care, nel grafismo di un’estate volta a smungere amarezze.
Occhi d’autunno partiranno col vento
timonieri di sfarfallii di sole mai al tramonto.
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Conto germogli di luce a specchiare un nuovo sogno.
Guizza d’azzurro il suono di un tempo lieto d’amore.
ANGY C. ARGENT
So essere autunno
Oggi apprezzo la penombra i giorni d’autunno il sole tiepido le parole sussurrate le piccole cose, e la sera vestita di rosso carminio come le foglie che un pittore distratto ha lasciato sfumare in scie aranciate nel cielo fiorito di mughetti e viole;
apprezzo il volo degli ultimi aironi ritardatari sulla superficie del mare che brilla sfiorata dalla luce del faro, e respiro del vento il salmastro ritorno mi servo un buon rhum, ascolto jazz e sorrido di una commozione dolce e il cuore si riempie di gratitudine
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per avere visto tutto questo, per essere tutto questo, per averlo vissuto
Pioggia leggera
fioccano i tigli — aroma di primavera
Fiori di pesco e ibisco nel tuo volto — primula nata
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ANGELA PATT
Cade la prima foglia
All’imbrunir della sera cade la prima foglia volteggia malinconica nel silenzio di un tramonto.
L’aria si addolcisce
mentre il mondo addormentato si spoglia dei profumi
colorati dell’estate.
Sbadigliano i pensieri volano pigri
tra gli alberi scamiciati posandosi – più in là – consumati
tra le foglie dipinte di un’ambrata nostalgia.
Veglia cuore mio,
perché la notte sta calando e nella bruma che si addensa l’anima si va perdendo.
Nella luce crepuscolare di un bosco arrugginito di giallo e di arancione riparati, cuore mio
dal talare grigio dell’inverno.
Custodisci ogni sentimento tra i ginepri e gli agrifogli laddove altri cuori
attendono ubriachi il ribollir del risveglio come mosto nel suo tino giace a fermentare.
Cade la prima foglia cade sempre
all’imbrunir della sera.
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Spunta l’alba Si colora il prato Anima vive.
Piovono rose Mi sfiorano i tramonti Odor di rinascita.
CHIARA CIANCI
Il mio autunno
Una lacrima
dà vita al mio autunno vedo
le sue foglie, come pennelli che tingono
di bianco e di nero il mio cuore diviso che ardeva, un tempo di rosso passione e dimorava
bramava
sogni che il tempo ne ha svelato il colore – vero –
sento
il fruscio dei rami che spogliano tormenti e se la disillusione avesse sembianze
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sarebbe pallida come la nebbia
che s’affaccia al mattino carica di pioggia,
gonfia di pianto
e io, attendo ancora che questo volto
riprenda la sua luce color dell’oro
e d’infinito
Il seme muore e in Te fruttifica — germoglia vita
Rosa mistica d’eterna primavera fior illibato
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LILIANA TUOZZO
Aspettando in silenzio
Dal volto scompare il sorriso frammenti di gioia svaniscono dopo tanto per metterli insieme.
Troppo teneri si sbriciolano si allontanano come fumo inerme ne vedi la scia.
Cosa cancella ogni espressione cosa ascolta il tacito labbro avvolto nella nebbia fredda.
Immagini sbiadite e stinte sono solo segni senza luce l’autunno va verso la sua sera.
Già il vento gelido ghermisce
le grinze sul volto, i solchi del cuore il tremore lieve dei pensieri.
Non teme, soltanto si arresta
quello sguardo a un passo dal fiato che senza paura attende.
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Ali nel vento – sulla primula posa lieve farfalla
Prati screziati fiori che si sfiorano – rinasce vita
LUISA CAGNASSI
Buongiorno novembre
Buongiorno novembre
protendi i tuoi rami al tiepido sole dipingi l’autunno con le tue mutazioni offrendo atmosfere di nuovi profumi indugiando a un inverno di rinate parole.
Cade la foglia avvizzita, planando, sulla brace si tostano caldarroste, i bimbi raccolgono le loro promesse si svagano allegri alle feste anelando.
Fluisce sul fiume la collina riflessa, diffonde i colori di cui si è addobbata l’Augusta splende così illuminata, strappandoci lieta la Natale promessa.
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Primule gialle soleggiata collina bambina lieta
Profuma l’aria fiori di pesco rosa respiro lieve
PATRIZIA PALMIERI
Cercando un senso
Parlare, a chi non vede, dei colori dell’autunno è come guardare una donna, con gli occhi chiusi, sopra una panchina.
Le mani ferme sulle cosce tese
il viso poggiato sopra un pezzetto di sole caduto dalle nuvole.
Riscalda appena, quel raggio, come la stretta veloce di una mano come un vento troppo leggero
per spostare, dalla fronte, una ciocca di capelli.
E io, seduta accanto, potrei guidare le sue dita fino al rame martellato
dalla prima pioggia della stagione.
Le farei sfiorare la trasparenza dell’oro filigrana senza peso quando perde il ramo e l’ultima certezza.
Spiegare l’autunno a chi non sente
è come recitare una tragedia a bocca chiusa una morte in attesa di resurrezione
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il tonfo della terra sulla sepoltura prima che il germoglio faccia strada.
Solo perché non trovo le parole?
Eppure, chi non sente volge lo sguardo al suolo calpestato
e chi non vede segue la danza, impercettibile, che fa la foglia prima di cadere.
Rotto il gelo – Vagito di primula Desta il giorno
Il bianco cede il passo ai colori – Festa di fiori
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ROY GRANDE
Autunno
L’aria si fa fresca al tramonto
profuma di terra bagnata dalla pioggia di uva che presto diverrà vino.
Mille sfumature colorano il paesaggio dal marrone cupo dei rami
al verde scuro del muschio:
gli uni si adornano di castagne l’altro si veste di funghi.
Sugli alberi
incerte foglie tinte di rosso annunciano al bosco
il ristoro invernale.
Tutto riposa in un mondo sospeso mentre fioriscono le dalie.
Questo mio sguardo implora primavera ai rami spogli
Odor di brina alla vista del verde — erba smeraldo
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VERONICA CAMPANA
Autunno fuori dalla finestra
Parto da te che sei la vita terrena, vita mia, vita nostra,
vecchia nemica di un sorriso interrotto.
Lunga e faticosa la strada,
breve il giorno dalla luce ridotto.
Quotidianità portata via dal tempo,
ecco un ricordo che colma il vuoto che ho dentro.
Alzo gli occhi e lo vedo,
ramo spezzato di una speranza svanita.
Così anche una fragile foglia cade, come fosse un dolce abbandono.
Mite il vento, lungo l’oblio.
Con te assaporo l’autunno che non pare ancor mio.
Tu Primavera
signora in maschera fuga di Morte
Oscuro giorno germogli di rugiada Vita che nasce
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Accetta le stagioni del tuo cuore, come hai sempre accettato le stagioni che passano sui tuoi campi.
Khalil Gibran
Ogni stagione, a un certo punto, ha il suo tramonto. Quel tramonto che la descrive meglio e la completa. È privilegio di pochi accorgersene.
Fabrizio Caramagna