• Non ci sono risultati.

giovedì io febbraio 1977

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "giovedì io febbraio 1977"

Copied!
25
0
0

Testo completo

(1)

Resocónti ParlamentaTi

.^ — 1449 A ssem b lea R egionale Siciliana

V ili Legislatura LI SEDUTA IO Febbraio 1977

L I . S E D U T A

(Antimeridiana)

g i o v e d ì io febbraio 1977

Presidenza del Presidente DE PASQUALE

i,:ì

INDICE

D isegni d i le g g e :

(A n n tm zio d ì p re s e n ta z io n 'e ) . . . . (C o m u n ic a zio n e d ’in v io a lle c o m p e te n ti C om ­ m issio n i l e g i s l a t i v e ) ...

(R ic h ie sta d i s o t t o s c r i z i o n e ) ...

(V o tazio n e d i r ic h ie s ta d i p r o c e d u r a d ’u r ­

g en za) . . . . . . . . .

« P ro ro g a d e ll’a rtic o lo 5 d e lla le g g e re g io n a le 5 m a rz o 1976, n u m e ro 18 e s u cc e ssiv e m o d ifi­

cazioni, c o n c e rn e n te p ro v v e d im e n ti i n fa v o re dei d ip e n d e n ti d e ll’O .M .P. (O fficine m e c c a n ic h e d i P r io lo ) S.p .a. e d e lla C E I - S i c i l i a ; p r o r o g a d e lla le g g e re g io n a le 6 m a rz o 1976, n . 26, r e ­ can te p ro v v id e n z e i n fa v o r e d e i P a s tiflc i r i u ­ n iti d e lla V alle d e l P la ta n i d i C a s te lte rm in ì;

p r o v v e d im e n ti s tr a o r d in a r i i n fa v o re d e i d i­

p e n d e n ti d e lla d itta . A n d r e a D a g n in o , S.r.ì. » (n n . 3 - 70 - 79 - 6 7/A ) (D is c u ss io n e ):

P R E S ID E N T E . ...

NICRO,’ r e la to re ‘ ' . : . .

« P ro v v id e n z e p e r g li a u to s e rv iz i d i t r a s p o r to » (n . 166/A ) (D iscu ssio n e) :

Pr e s id e n t e . . . ‘ , . . .

PA SIN O , P r e s id e n te d e lla C o m m issio n e e re la ­ tore

BA RCELLONA po sa n o

CTJSIMÀNO .

PU L LA R A . TAORIVEINA *

M ATTA RELLA , A sse sso re àZZa P re sid e n za , d e le - 9oto al b ila n cio

In te rp e lla n z a : (A n n u n z io )’

In te rro g a z io n i:

(A n n ù n zio )

P a g .

1454

1454. 1455 1454

1456 1459 1462 1465 1468 1469 1471

1451

M ozioni :

( A n n u n z i o ) ... 1451 (D e te rm in a z io n e d e lla d a ta d i d iscu ssio n e) :

P R E S I D E N T E ... 1452, 1454

CUSIMANO . 1453

M ATTA R ELLA , A ssesso re alla P re sid e n za , d e le ­

gato al b i l a n c i o ... 1454

La seduta è aperta alle ore 10,10.

ROSSO, segretario //., dà lettura del pro­

cesso verbale della seduta precedente, che, non sorgendo osservazioni, si intende appro­

vato.

Annunzio di presentazione di disegni di legge.

PRESIDENTE. Comunico che, in data 9 febbraio 1977, sono stati presentati ì seguen­

ti disegni di legge:

— « Aumento dello stanziamento per la erogazione delle provvidenze previste dalla legge regionale 30 dicembre 1974, numero 56, in favore delle aziende agricole colpite da in­

festazione di cimice del frumento » (183), da­

gli onorevoli Ammavuta, Barcellona, Motta, Marconi, Orlando;

— « Erezione in comune autonomo delle frazioni Priolo Gargallo del comune di Sira­

cusa e S. Focà del comune di Melilli » (184), dagli onorevoli Lo Giudice, Nigro, Lo Curzio, Tusa, Grande, Fiorino.

R e so có n ti, f. 204 (500)

(2)

Resoconti ParlainentaTi 1450 A ssem blea Regionale Siciliana

V i l i Legislatura LI SEDUTA 10 Febbraio 1977

Comunicazione di invio di disegni di legge alle competenti commissioni legislative.

PRESIDENTE. Comunico che, in data 9 febbraio 1977, i seguenti disegni di legge sono stati inviati alle competenti Commissioni le­

gislative:

— « Norme per accelerare l ’approvazione dei piani particolareggiati e dei piani di lottiz­

zazione e per promuovere l’attività edilizia » (174), alla Commissione legislativa « Lavori pubblici, urbanistica, comunicazioni, traspor­

ti, turismo e sport »;

— « Abrogazione della legge 29 dicembre 1976, numero 88, recante norme integra­

tive della legge regionale 3 g iu g n o 1975, nu­

mero 27, in materia di finanziamento della spesa e di erogazione dell’assistenza ospeda­

liera », alla Commissione legislativa « Igiene e sanità, assistenza sociale ».

Richiesta di sottoscrizione di disegno di legge.

PRESIDENTE. Comunico che ronorevole Giuseppe Russo ha chiesto di sottoscrivere il disegno di legge numero 155, annunziato nel­

la seduta del 21 dicembre 1976, concernente

« Provvidenze in favore delle popolazioni col­

pite dalTeruzione dell’Etna del 1971, nei ter­

ritori dei comuni di Milo e Sant’Alfio ».

Annunzio di interrogazioni.

PRESIDENTE. Invito il deputato segreta­

rio a dare lettura delle interrogazioni presen­

tate.

ROSSO, segretario ff.:

« All’Assessore aH’agricoltura e foreste per conoscere quali provvedimenti intenda adot­

tare per assicurarsi che i vari Enti ai quali dall’Assessorato stesso vengano concessi fi­

nanziamenti, adempiano scrupolosamente e temnestivamente a tutte le condizioni poste a base dei finanziamenti medesimi riportate nei relativi decreti assessoriali.

Sembra in proposito indicativo aU’interro- gante il caso dell’Amministrazione provincia­

le di Messina la quale:

1) ottenuto con D.A. numero Bo/1491 del 10 maggio 1967 il finanziamento per la trasformazione in rotabile del II lotto della trazzera Calogero - Zuccalà - S. Cono - Aglia- stro in S. Lucia del Mela;

2) eseguiti i lavori e provveduto nel feb­

braio 1975 a nominare il collaudatore dei la­

vori stessi per ciò che riguarda i rapporti fra rAmministrazione provinciale ed impresa ap- paltatrice;

3) ricevuto il certificato di collaudo emes­

so neU’aprile del 1975, non ha provveduto, a tu tt’oggi, al pagamento della relativa parcel­

la al collaudatore e non ha mai dato alcuna risposta alle richieste di notizie dello stesso.

Il caso assume particolare gravità ove si consideri che con D.A. numero 17/2018 del 21 ottobre 1975, registrato alla Corte dei Con­

ti il 15 novembre 1975, sono stati approvati, sulla base degli atti di collaudo, la contabilità finale dei lavori e disposto il pagamento del saldo finale di lire 6.286.570 a favore di quel­

la Amministrazione provinciale, per il quale è stato proveduto con mandato numero 69 sul capitolo 2252 dell’esercizio 1975.

Allo stato, pertanto, l ’Amministrazione provmciale di Messina avendo incassato il saldo del finanziamento accordatole per i la­

vori menzionati, ivi compresa la quota del sei per cento relativa alle spese generali ■— che comportano le spese connesse con le ope­

razioni di collaudo —, utilizzata parte del fi­

nanziamento stesso al di fuori dei fini speci­

fici per cui la concessione venne accordata, è da considerarsi ad ogni effetto inadempiente nei riguardi deH’Ente Regione siciliana con­

cedente, avuto riguardo alle prescrizioni con­

tenute aU’articolo 4 del menzionato D.A. nu­

mero Bo/1491 del 10 maggio 1967.

Tutto ciò premesso, mentre si chiede di co­

noscere quali interventi. ritiene di porre in essere nei riguardi deU’Amministrazione pro­

vinciale di Messina, così macroscopicamente inadempiente, ad evitare che casi limite di questo genere abbiano ancora a verificarsi e se non ritenga di disporre che tutti gli En­

ti concessionari, sotto la personale responsa­

bilità dei rispettivi amministratori, riferisca­

no periodicamente (ad esempio ogni due mesi) circa gli adempimenti scaturenti dalle conces­

sioni avute, dando mandato, nel contempo, ai competenti uffici dell’Assessorato di seguire con particolare attenzione tali rapporti bime-

(3)

Resoconti P arlam entari — 1451 — A sse m b le a R egionale Siciliana

V ili Legislatuba LI SEDUTA 10 Febbraio 1977

strali onde poter subito intervenire per eli­

minare carenze, insufficienze o ritardi, ar­

rivando in casi di palese incapacità burocra­

tico - amministrativo alla revoca delle con­

cessioni medesime, come previsto, del resto, dalle norme in vigore » (166) {L’interrogan­

te chiede la risposta scritta con urgenza).

Ca p i t u m m i n o.

« A ir Assessore alle finanze per conoscere quali iniziative abbia preso o intenda pren­

dere per la demanializzazione del Castello del secolo XVI di Marineo, come richiesto dal Consiglio comunale di Marineo e dalla Sovra- intendenza ai Monumenti della Sicilia occi­

dentale.

L’interrogante sottolinea la necessità di in­

tervenire con urgenza per resproprio e la de­

manializzazione del castello affinchè lo stes­

so sia destinato a servizi culturali e sociali, curati dal Comune, in modo che da una parte si salvaguardi un bene culturale e, dairaltro, si renda produttivo per la comunità locale » (167) {L’interrogante chiede la risposta scrit­

ta).

Fio rin o.

PRESIDENTE. Comunico che le interro­

gazioni, testé annunziate, sono già state in­

viate al Governo.

Anmmzio di interpellanza.

PRESIDENTE. Invito il deputato segreta­

rio a dare lettura della interpellanza pre­

sentata.

ROSSO, segretario ff.:

« A ir Assessore al turismo, alle comunica­

zioni e ai trasporti — premesso che il pro­

gramma di utilizzazione dello stanziamento di 20 miliardi di lire previsto dal secondo comma delTarticolo 2 della legge regionale 12 giugno 1976, numero 78, destinato al finan­

ziamento di opere di valorizzazione turistica della Sicilia, presenta gravissimi elementi di sperequazione territoriale — per sapere:

1) quali criteri sono stati adottati dal Go­

verno nella elaborazione del predetto pro­

gramma;

2) se il Governo, tenuto conto delle ripe­

tute osservazioni avanzate dalla Corte dei conti in sede di relazione suU’attività della Amministrazione regionale in relazione alla sproporzione nella distribuzione territoriale della spesa regionale, non intende provvedere alla rielaborazione del programma predetto, al fine anche di rispettare la norma della leg­

ge di bilancio che, nella ripartizione territo­

riale dei fondi stanziati per le spese in conto capitale, fa obbligo a ciascun Assessore di te­

nere conto degli indici demografici, di disoc­

cupazione, di emigrazione e del reddito pro­

capite » (101) {Gli interpellanti chiedono lo svolgimento con urgenza).

Ch e s s a r i - Ca g n e s.

PRESIDENTE. Avverto che, trascorsi tre giorni daU’odierno annunzio senza che il Go­

verno abbia dichiarato che respinge l’inter- pellanza o abbia fatto conoscere il giorno in cui intende trattarla, rinterpellanza stessa sarà iscritta all’ordine del giorno per essere svolta al suo turno.

Annunzio di mozione.

PRESIDENTE. Invito il deputato segreta­

rio a dare lettura della mozione presentata.

ROSSO, segretario ff.:

«L 'Assemblea regionale siciliana premesso che lo sviluppo e il potenziamen­

to delle attività agricole e zootecniche costi­

tuisce uno degli obiettivi centrali della politi­

ca della Regione, così come è attestato dal complesso delle recenti leggi agricole e che una delle condizioni fondamentali per fare uscire il paese dalla crisi economica è costi­

tuita dalla riduzione del disavanzo della bi­

lancia agricolo alimentare e, in particolare, della parte relativa aU’importazione di pro­

dotti zootecnici;

considerato che TAssemblea regionale sici­

liana con la legge 29 dicembre 1975, numero 88, ha introdotto nella legislazione della re­

gione il concetto di una difesa del suolo che supera ogni contrapposizione tra forestazione e attività zootecnica, prevedendo anzi inter­

venti « per la formazione e il miglioramento dei prati e pascoli »;

(4)

R esoconti P arlam entari 1432 A ssem b lea R egionale Siciliana

V i l i Legislatura L I S E D U T A 10 Febbraio 1977

considerato che la legge 10 agosto 1976, nu­

mero 352, suirattuazione della direttiva co­

munitaria sull’agricoltura di montagna « isti­

tuisce un regime di aiuti allo scopo di preser­

vare e incrementare l’attività agricola neces­

saria per il mantenimento di un livello ade­

guato di popolazione e per la conservazione dell’ambiente naturale e delle sue risorse nel­

le zone montane »;

considerato che il decreto assessoriale nu­

mero 137 del 7 febbraio 1975 prevede la rea­

lizzazione di lavori di rimboschimento in te r­

reni dove in atto esiste una attività zootecni­

ca con decine di capi di bestiame;

considerato che da tempo le organizzazio­

ni sindacali, contadine e l’Ispettorato fore­

stale di Ragusa hanno convenuto in im incon­

tro presso la prefettura sulla necessità di stralciare dal piano rimboschimento quella parte di terreno utilizzabile per le attività agricole e zootecniche;

considerato che con un sopraluogo effettua­

to in contrada Casasia Alta da un funzionario deH’Ispettorato forestale e da rappresentanti della categoria dei contadini e degli allevatori si determinò in quaranta ettari il terreno da destinare al rimboschimento e in 60 quello da mantenere per l’utilizzazione agricola e zootecnica e che le due zone furono regolar­

mente recintate;

considerato che ranuninistrazione foresta­

le, così come richiesto dalle stesse organizza­

zioni degli allevatori e dei contadini, si è preoccupata di avviare al lavoro, in attività di manutenzione i braccianti di Monterosso, in modo da garantire loro le giornate di la­

voro che si sarebbero dovute effettuare nei 60 ettari di terreno mantenuto ad uso agri­

colo e zootecnico;

impegna il Governo della Regione

1) a redigere entro quindici giorni una va­

riante al piano di rimboschimento di cui al decreto assessoriale numero 137 del 7 feb­

braio 1975 che preveda, nella parte di terreno in cui insiste l’attività agricola e zootecnica, la realizzazione di opere di miglioramento di prati e pascoli al fine di salvaguardare al tem­

po stesso resistenza della attività agricola e di allevamento e di fornire lavoro e occupazione ai braccianti di Monterosso Almo;

2) a redigere entro quindici giorni perizie di manutenzione dei boschi al fine di assi­

curare altro lavoro ai braccianti di Monteros­

so Almo;

3) a finanziare con urgenza i cantieri di lavoro richiesti a norma delle vigenti leggi dal

comune di Monterosso Almo » (23).

Ch e s s a r i - Rindone - Tu s a - Ca g n es - Am m a v u t a - Bu a - Ca r f ì - Gu e l i.

PRESIDENTE. Avverto che la mozione testé annunziata sarà iscritta aH’ordine del giorno della seduta successiva perchè se ne determini la data di discussione.

Determinazione della data di discussione di j mozioni.

PRESIDENTE. Si passa al punto secondo ^ delTordine del giorno: Lettura ai sensi e per gli effetti degli articoli 83, lettera d), e 153 del Regolamento interno, di mozioni.

Invito il deputato segretario a dare lettura delle mozioni numeri 21 e 22.

ROSSO, segretario ff.:

« L’Assemblea regionale siciliana constatata la mancanza di volontà in ordi­

ne alla realizzazione del « convenzionamento unico » dei medici mutualisti, ritenuto uno dei punti più qualificanti del servizio sanita­

rio nazionale previsto dalla legge numero 386;

constatato, altresì, che l’articolo 8 della pre­

detta legge numero 386, oltre a bloccare il

« convenzionamento unico », nega ogni possi­

bilità di libera contrattazione ai medici, vani­

ficando ogni loro spinta in senso riformistico;

considerato che non è stata ancora emana­

ta la legge - quadro sulla assistenza sanitaria nazionale, indispensabile per garantire la cop- tinuazione deH’assistenza medica dopo la li­

quidazione — prevista per il 30 giugno pros­

simo -— di tutti gli enti mutualistici;

constatato che, in assenza di adeguati stru­

menti normativi e strutturali, con la liquida­

zione delle mutue — con le quali i medici attualmente intrattengono rapporti regolati

(5)

B esóconti P arlam entari 1453 — A ssem b lea R egionale Siciliana

V ili Legislatura LI SEDUTA 10 Febbraio 1977

da apposite convenzioni ■— e con le regioni impossibilitate a recepire la gestione della medicina extra ospedaliera, si creerà un gra­

ve stato di incertezza giuridica e normativa destinato a generare un pauroso vuoto assi­

stenziale, con conseguenze allarmanti per la salute pubblica;

appalesandosi lì pericolo che il potere cen­

trale tenti di riversare sulla Regione le re­

sponsabilità del suo immobilismo e della sua mancanza di volontà, destinate puntualmente a tradursi in un notevole disagio perigli assi­

stiti; ■ -

rilevato che la Federazione italiana dei me­

dici mutualisti ha preannunziato, a partire dal 7 marzo prossimo, la sospensione dell’as- sistenza diretta ed il passaggio all’esercizid li­

bero della professione,'al fine di ottenere la chiarezza del rapporto convenzionale, la si­

curezza e la qualità del lavoro medico ed, in­

sieme, la tutela della salute del cittadino^

egualmente danneggiata dallo stato di parà­

lisi e di insicurezza; ;

fa voti ,

0.1 affinchè il Parlamento nazionale voglia procedere al rapido esame delle proposte di legge concernenti l’abrogazione dell’articolo 8 della le.age numero 386, ah fine di realiz­

zare . in tempi brevi il ” convenziohamentò unico ” dei medici mutualisti;, .

b) affinchè il Governo centrale provveda all’immediata emanazione della , legge-quadro sulla riforma sanitaria,-al fine d i, .consentire il naturale proseguimento deU’assistenza me­

dica, anche dopo la liquidazione degli enti mu­

tualistici.» (.21).

Vtrga .- CusiMANO ' Gr il l o . ' Mo r a s s u t t i - Paolone ,- Tr i-

c o li - Marino - Tr ic o m i.

« L’Assemblea régìonalè siciliana ■ constatato che a tu tt’oggi il Parlamento na­

zionale non ha affrontato, l’esame della rifor­

ma sanitaria; ■

considerato che con il primo luglio 1977 verranno soppresse le mutue e, se fino ad al­

lora non sarà operante la legge - quadro per il passaggio della assistenza sanitaria alle Re­

gioni, le classi lavoratrici verranno a trovarsi senza assistenza sanitaria diretta, con un ag­

gravio sensibile della situazione''hi'disamò’in cui si dibattono, a causa della situazione eco­

nomica del Paese; •

considerato che tale stato di disagio sarà vieppiù aw ertitò per le note condizioni di de­

pressione,'; nel, Mezzogiorno ed in Sicilia in particolare;

considerato che, a causa della mancata a- brogazione per incostituzionalità dell’artico­

lo 8 della legge numero 386, che toglie ai me­

dici il potere contrattuale diretto, le organiz­

zazioni nazionali dei medici ..generici hanno preannunciato il passaggio all’assistenza indi­

retta, in regime libero professionale, a parti­

re dal 7 marzo 1977, con la conseguenza che il disagio delle classi lavoratrici verrà ad ag­

gravarsi sin da quella data,.

fa voti

che, superandosi ogni remora, venga solleci­

tamente presentata al Parlamento nazionale la legge - quadro per la riforma sanitaria, in modo che possa essere esitata entro, il primo luglio 1977, al fine di garantire, senza solu­

zione di continuità, la erogazione della assi­

stenza sanitaria diretta a tutte le .categorie di lavoratori del Paese;.

che venga isollecitamente risolta la questione di costituzionalità deH’articolo 8 della legge numero 386, al fine di restituire alla classe medica italiana, il potere contrattuale diretto ed impedire che venga unilateralmente attua­

to il passàggio alla assistenza indirètta a par­

tire dal 7 marzo 1977 » (22).

Mazzara - Lo Giu d ic e - Pic­

cione - Pa r is i - Sardo - Cu l ic-

GHIA - La Ru s s a - Leanza - - RAvroÀ - Sc ia n g u l a- - Ca p i-

TUMMiNO - Ma n t ie n e..

GUSIMANQ- Chiedo di parlare.

PRESIDÈNTE. Ne ha facoltà,

CUSIMANO., ..Onorevole Presidente, essen­

do. urgente., trattare Targomento, .poiché su questo, tema è in corso un ampio- dibattito in tutto -il . Paese,., chiederemmo-per lo svolgi­

mento della nostra mozione una data ravvi­

cinata, possibilmente mercoledì. prossimo.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al bilancio. Chiedo di parlare.

(6)

R esoconti P arlam entari 1454 A sse m b le a R egionale Siciliana

Vili Legislatura LI SEDUTA 10 Febbraio 1977

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

M.^TTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegato al bilancio. Onorevole Presidente, lo svolgimento di queste mozioni, trattandosi di voti da indirizzare al Parlamento naziona­

le, non impegna particolarmente il Governo nei suoi comportamenti.

Quindi, neiramhito dei lavori dell’Assem­

blea, il Governo è favorevole. alla determi­

nazione di una data che peraltro, a mio pa­

rere, la conferenza dei capigruppo può me­

glio puntualizzare.

PRESIDENTE. In linea di massima, si sta­

bilisce di trattare le mozioni numeri 21 e 22 nella seduta del giorno 16, salvo ridetermi- nazione dei lavori in'seno alla Conferenza dei capigmppo.

Non sorgendo osservazioni, rimane così sta­

bilito.

Votazione di richiesta di procedura d’urgenza per Tesarne dì disegno di legge,

PRESIDENTE. Si passa al punto terzo del­

lo ordine del giorno; Richiesta di procedura d’urgenza con relazione orale per l’esame del disegno dì legge: « Pro'/videnze per Tagru- micoltura » (178).

Pongo in votazione la richiesta di proce­

dura d’urgenza.

■ Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

...(E’ approvata) ■ - - - -

Discussione de! disegno, di legge: » Proroga del- Particolo 5 della legge regionale 5 marzo 1976, n. 18 e successive modificazioni, concernente provvedimenti in favore dei dipendenti del- l’O.M.P, (Officine meccaniche Priolo) S.p.A. e della C.E.I.-Sìcilia: proroga delia legge re­

gionale 6 marzo 1976, numero 26, recante prov­

videnze in favore dei dipendenti dei Pastifìci riuniti della Valle del Platani di Castelter- mini; provvedimenti straordinari in favore dei dipendenti della ditta Andrea Bagnino e figli S.r.l. dì Palermo » (nn. 3 - 70 - 79 - 67/A).

PRESIDENTE. Si passa al numero 1 del quarto punto deU’ordine del giorno;:'discus­

sione del disegno di legge; « Proroga dell’ar­

ticolo 5 della legge regionale 5 marzo 1976 numero 18 e successive modificazioni, concer­

nente prowedìmenti in favore dei dipendenti deirO.m.p. (Officine meccaniche Priolo) S.p.a.

e della C.e.ì.-Sicilia; proroga della legge re­

gionale 6 marzo 1976, numero 26, recante provvidenze in favore dei dipendenti dei Pa­

stifici riuniti della Valle del Platani di Castel- terminì; provvedimenti straordinari in favo­

re dei dipendenti della ditta Andrea Dagni- no e figli S.r.l. di Palermo » (3 - 70 - 79 - 67/A).

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Nigro.

NIGRO, relatore. Onorevole Presidente, onorevoli cplleghi, il disegno di legge all’esa­

me deir Assemblea è il frutto di quattro testi legislativi, presentati dai vari gruppi presenti in quest’Aula. Con esso si tende a prorogare a favore dei dipendenti delle Officine mecca­

niche di Priolo, della C.E.I. - Sicilia e dei Pa­

stifici della Valle del Platani gli effetti di una legge in precedenza approvata dalla stessa Assemblea; invece, per i lavoratori della Da- gnino, il testo in discussione costituisce un provedimento nuovo, con cui si vorrebbe da­

re la possibilità, per sei mesi, a questi operai licenziati di godere di un contributo pari al­

lo 80 per cento dello stipendio percepito al momento del licenziamento in attesa della ri­

presa dell’attività produttiva.

Il disegno di legge, d’altronde, non costitui­

sce una novità per questa Assemblea, essen­

do altre volte intervenuta in t.al, senso. _ „ I componenti della Commissione compe­

tente intendevano estendere le provvidenze anche a favore dei dipendenti dell’Hotel Cen­

trale; e infatti, -avevano incluso questi ultimi tra i destinatari della normativa in discussio­

ne, però la Commissione finanza, nell’esa- minare la copertura finanziaria, ha ritenuto di dover escludere i lavoratori deU’Hotel Cen­

trale, non prevedendosi una ripresa di atti­

vità dell’albergo. Al contempo ha invitato la Commissione di merito a riesaminare la situa­

zione dei dipendenti dell’Hotel Centrale e a limitarsi ad estendere i benefici del disegno di legge soltanto ai lavoratori della O.m.p.- Spa, della C.e.i.-Sìcilia, dei Pastifici della Val­

le del Platani e anche della Dagnino S.r.l- Quindi, la Commissione competente, riser­

vandosi eventualmente di riesaminare la con-

(7)

Resoconti P arlam entari 1435 — A sse m b le a R egionale Siciliana

V ili Legislatura LI SEDUTA 10 Febbraio 1977

dizione dei dipendenti deirHotel Centrale, essendo urgente rerogazione di questi contri­

buti a favore dei lavoratori delle suddette im­

prese, che sono ancora privi di stipendio, ha ritenuto opportuno di procedere in tal senso ed invita l’Assemblea ad approvare sollecita­

mente il disegno di legge in discussione.

PRESIDENTE. Poiché nessuno chiede di parlare, dichiaro chiusa la discussione gene­

rale.

Pongo in votazione il passaggio aU’esame degli articoli.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura deU’articolo 1.

MARINO, segretario:

« Art. 1.

L’erogazione deU’indennità straordinaria mensile a favore dei dipendenti delle Officine meccaniche di Priolo (Omp) e della Cei Si­

cilia prevista dall’articolo 5 della legge regio­

nale 5 marzo 1976, numero 18 e successive modificazioni e quella a favore dei dipenden­

ti dei Pastifici riuniti della Valle deh Platani di Casteltermini, prevista dalla legge regiona­

le 6 marzo 1976, numero 26, sono prorogate per un ulteriore periodo di sei mesi ».

PRESIDENTE. Pongo in votazione l’arti­

colo 1.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 2.

Ma r in o, segretario:

« Art. 2.

L’Assessore regionale per il lavoro e la c^nerazione è autorizzato a corrispondere ai dipendenti già occupati presso la ditta Andrea

^agnino e figli S.r.L, di Palermo alla data del 2(1 settembre 1976, e residenti in Sicilia 3lla data di entrata in vigore della presente

legge, che si trovino privi di retribuzione, una indennità straordinaria per un periodo non superiore a mesi sei a decorrere dal primo marzo 1977, pari all’SO per cento della retri­

buzione contrattuale percepita o spettante al­

l’atto della cessazione deH’attività e comun­

que non superiore a lire 300 mila.

Il diritto aU’indermità cessa nei confronti dei dipendenti che abbiano trovato o trove­

ranno altra occupazione ».

PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’arti­

colo 2.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi,

(E’ approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 3.

MARINO, segretario:

« art. 3.

Per la liquidazione deirindennità prevista al precedente articolo l’Assessore regionale per il lavoro e la cooperazione è autorizzato ad accreditare al direttore deU’Ufficio pro­

vinciale del lavoro e della massima occupa­

zione di Palermo le somme occorrenti.

Il predetto Ufficio dovrà presentare all’As­

sessorato regionale del lavoro e della coope­

razione entro 45 giorni daU’awenuto paga­

mento della indennità spettante i giustifica­

tivi di spesa.

Il direttore dell’Ufficio provinciale del la­

voro e della massima occupazione procederà nei confronti degli aventi diritto al relativo pagamento delle indennità,, dopo avere ac­

certato lo stato di disoccupazione degli inte­

ressati ».

PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’arti­

colo 3.

Chi è favorevole restì seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato)

Tnxntn il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 4.

(8)

R ssoconti P arlam entari V ili Legislatura

1456 LI SEDUTA

A sse m b le a R egionale Siciliana 10 Febbraio 1977

MARINO, segretario-.

« Art. 4.

A ir onere d ìlire 640 milioni derivante dal- rapplicazione, della presente .legge e rica­

dente neiranno finanziario in corso, s i, prov­

vede: .. '

— quanto a lire 518 'milioni utilizzando parte delle disponibilità del mondo siciliano per l’assistenza e il collocamento dei lavora­

tori disoccupati, derivanti dagli stanziaineiiti, autorizzati con le leggi regionali 5 marzo 1976, numero 18 e 6 maggio 1976, numero 48, già versati al fondo stesso;

— quanto a lire 122 milioni, da versare al fondo medesimo, con parte delle disponi­

bilità, utilizzabili a termini della legge- regio­

nale 27 dicembre 1968, numero '36, del ca­

pitolo 51601 del bilancio della Regione ».

PRESIDENTE. Pongo in votazione l’arti­

colo 4.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato)

Invito il députato segretario a'dare lettura dell’articolo 5. ' , ’ I ' , "

MARINÒ: segretaTid: -

.« Art, .5. ’, ' :

La presente legge .sarà ..pubblicata nella Gazzetta ufficiaie,'della Regióne siciliaha , ed entrerà in vigore ii giorno stèsso, della sua pubblicazione. -

E’- fatto obbligo a chiunque sp etti,di osser­

varla e di farla Osservare coinè legge:.,della Regione ».

■ PPvESIDENTE. ^ Pongo - in vótaZioné' Tàrti-

colo 5. ‘

. Chi è favorevole resti sedutoj '.ohìrè cóiitra-

rio si alzi. ’ ' : ■

(E’ approvato}

Avverto che la.yptazione finale del disegno di legge avverrà successivamentè. .'u

Discussione del disegno di legge: « Provvidenze per gli autoservizi di trasporto» (166/A).

PRESIDENTE. Si passa al numero 2, del punto quardo dell’ordine del giorno: Discus­

sione del disegno di legge; « Provvidenze per gli autoservizi di trasportò » (166/A).

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Fasino.

FASINO,- Presidente della Commissione e relatore. Signor Presidente, onorevoli colle­

ghi, il disegno di legge di iniziativa governa­

tiva per il quale l’Assemblea ha deliberato la procedura d’urgenza e la relazione orale, affronta un problema su cui varie volte si è soffermata la nostra Assemblea, risalendo il primo provvedimento in materia al luglio 1965. Il testo in discussione si occupa della situazione dei trasporti pubblici, della nostra Regione, in concessione ai privati che esple­

tano un servizio cohiportante all’incirca una percorrenza annua di 40 milioni di chilometri rispetto ai 13 milioni circa percorsi dagli au­

tobus della nostra Azienda siciliana dei tra­

sporti. .

E’ noto,,poiché se ne è discusso fin dal 1965, come ho già accennato, il disagio economico dei- gestori di. questi servizi, nonostante, biso­

gna pur dirlo, l ’impégno e la buona volontà profusi dalla .maggior parte di essi neH’esplè- tamento di questo lavoro. Tale, stato di insod­

disfazione' nasce obiettivamente innanzitutto dalla situazione orografica e, quindi, stradale della nostra Regione, da un servizio ferrovia­

rio assai limitato, rispetto alle esigenze di pubblico ' trasportò , della nostra Isola, dalla ubicazione, vuoi per motivi storici vuoi per motivi geofisici, dalla maggior parte dei no­

stri centri abitati. Questo stato di cose ha sem­

pre creato una obiettiva disparità tra la con­

dizione dei trasporti pubblici nella nostra Isola e nel meridione in genere e la condi­

zione dei trasporti pubblici neiritalia centra­

le e settentrionale.

A questa situazione Mi fondo immodificabi­

le, pena una ristrutturazione integrale del nòstro sisteinà viario, bisogna aggiungere lo incremento anch’esso Obiettivo delle spese per 'il persOhalè,-per gli autobus, per i ricain- bi, ;per i pneuriiatich per la benzina, per la nafta,'aumenti che nel sólo 1976, nonostante rintervento ; della ; Regione,' ' hanno . comporta-*

(9)

Resoconti P arlam entari — 1457 — A ssem b lea R egionale Siciliana

V ili Legislatura LI SEDUTA 10 Febbraio 1977

to per i concessionari ulteriori esborsi di de­

naro, aggirantisi sul 20 per cento.

Sempre per chiarire le condizioni del set­

tore, bisogna anche notare, per motivi di obiettività, che al di là delle carenze sogget­

tive degli esercenti nella nostra Isola — ed è importante che ciò sia recepito dalla opi­

nione pubblica — il Governo non ha mai aumentato le tariffe sin dal 1973 per una sua valutazione — in ciò peraltro ritengo d’ac­

cordo con le forze sociali —■ nonostante i de­

creti e le circolari del Ministero dei tra­

sporti che autorizzavano le regioni ad appor­

tare un incremento del 30 per cento nel 1974 ed un ulteriore incremento del 10 per cento nel 1975. Ciò ha provocato che, mentre nelle altre regioni si è avuto dal 1974 al 1976 un aumento tariffario di oltre il 40 per cen­

to, nella nostra Isola questo incremento non si è attuato e soltanto nel dicembre del 1976., se non mi tradisce la memoria, vi è stato un primo ritocco alle tariffe del settore.

Tutto ciò bisogna dirlo in quanto la eroga­

zione di spesa causata dal disegno di legge, sottoposto al nostro esame, si collega non soltanto alle indicazioni generali da me sot­

tolineate poc’anzi, ma altresì ad una linea politica, economica, sociale seguita dalla no­

stra Regione in questi anni di cui credo non abbiamo a dolerci, ma di cui dobbiamo pur tener conto, non potendo porre a carico dei privati oneri attribuibili, invece, alla situa­

zione sociale complessiva della nostra Re­

gione.

A questi aspetti tradizionali e particolari si aggiunge anche la considerazione che fin dal 1974, con decorrenza dal 1973, per il rin­

novo dei contratti nazionali si è verificato un notevole aumento, doveroso ma pur sempre notevole, delle retribuzioni salariali degli ad­

detti al settore, con un invito, rivolto dal Go­

verno nazionale alle regioni, a inserire nei propri bilanci gli oneri in aumento con la promessa di un rimborso mai realizzatosi in passato, se non in forma molto modesta, di cui parleremo. Addirittura, nella situazione presente, tale rimborso viene disconosciuto cosicché la Regione siciliana ha visto impu­

gnare la sua precedente legge in cui aveva osato affermare che le somme erogate per la applicazione del protocollo d’intesa bisogna­

va considerale come-.anticipazioni nei con­

fronti degli interventi dello Stato. Infatti, il Commissario dello Stato ha negato alla Re­

gione — e questo è vero — il potere di di­

sporre unilateralmente in tal senso, non te­

nendo però presente che una norma regiona­

le, proprio perchè unilaterale, non poteva ri­

tenersi vincolante per lo Stato. E’ quindi as­

solutamente irrilevante dal punto di vista giu­

ridico il nostro atteggiamento normativo, ma risulta infondata e assai superficiale, per ado­

perare dei termini parlamentari, la posizione del Commissario dello Stato.

Questo stato di cose ci ha condotto al di­

segno di legge in esame; a proposito del quale bisogna subito chiarire che affronta il pro­

blema degù autotrasporti per gli anni 1977 e 1978, poiché le nostre provvidenze sono ces­

sate in data 31 dicembre 1976.

Però, va dato atto al Governo che questo disegno di legge, pur essendo nella scia dei provvedimenti presi a favore dei gestori e dei lavoratori fin dal 1965, con forme diverse di intervento — per i lavoratori fin dal luglio 1973 — si diversifica non soltanto dalle de­

cisioni adottate dal 1965 al 1971, perchè re­

gola un periodo di tempo più breve ma an­

che dalTultima normativa del 1976, in quanto inquadra l’intervento della Regione in una visione più vasta, in modo da permettere an­

che ai concessionari valutazioni più adeguate sulla necessità del loro ripotenziamento strut­

turale.

Tre sono gli aspetti, a mio parere, da sotto­

porre brevemente all’attenzione deU’Assem- blea.

In primo luogo, bisogna evidenziare Tim- pegno assunto dall’Assemblea e dal Gover­

no, di procedere con gradualità alla pubbli­

cizzazione dei trasporti mediante la predispo­

sizione di un piano. Si è tenuto conto, realisti­

camente e concretamente, del fatto che l’in­

tegrale pubblicizzazione dei servizi, oltre agli inconvenienti propri di questo tipo di inter­

venti — quali, ad esempio, l ’abolizione pra­

ticamente della competitività e della concor­

renzialità nella gestione e quindi nella econo­

micità dei costi, a cui bisogna aggiungere tut­

te le implicazioni sottese da tali provvedi­

menti per quanto riguarda il pluralismo de­

mocratico ed economico — caricherebbe la Regione, che ha già oneri notevoli in altri set­

tori, di un peso finanziario per il momento insopportabile.

Ecco perchè affermavo che realisticamente si è preso atto, ferme restando le prospettive iniziali e finali, della necessità di questo perio-

fie so co n ti, f. 205 (500)

(10)

R esoconti P arlam entari 1458 — A ssem b lea R egionale Siciliana

Vili Legislatura LI SEDUTA 10 Febbraio 1977

do intermedio in cui è indispensabile la esi­

stenza armonica e quindi razionale del siste­

ma misto ottenuto mediante l ’intervento pub­

blico e la gestione privata. Il Governo da un lato, ma soprattutto la Commissione dall’al­

tro, dopo aver ascoltato le forze sociali, hanno indicato nei primi articoli del disegno di legge alcuni criteri per la formulazione di questo piano, idonei a dare soluzione ai problemi in­

serti sia per il passato che per il presente at­

traverso, ad esempio, la indicazione dei bacini di traffico, la divisione del territorio in bacini e la formazione dì Consorzi tra enti pubblici, comuni, ed enti locali per la gestione di questi servizi. In questo modo si otterrebbe un pia­

no organico dei trasporti stradali collegato ai trasporti ferroviari.

Il secondo aspetto rilevante di questo di­

segno di legge riguarda Tintervento della Re­

gione a favore dei lavoratori per mezzo delle aziende. Conosciamo le vicende dell’ultimo contratto nazionale, le diatribe tra. gestori, e sindacati sulla stipula e la efficacia di que­

sto contratto e inoltre ci è noto l ’atteggia­

mento dei concessionari secondo cui essi so­

no disposti ad applicare la nuova normativa contrattuale, a condizione che qualche ente paghi i maggiori oneri. Questa situazione per la verità è assolutamente anomala ma al con­

tempo in qualche modo è avallata dagli orga­

ni ministeriali. Le forze sociali non hanno voluto — e questo concetto è stato recepito dal Governo ma soprattutto dalla Commissio­

ne — che il testo legislativo parlasse di pro­

tocollo d’intesa; quindi è chiaro che al di là delle questioni giuridiche sollevate in sede na­

zionale, in Sicilia, attraverso il nostro prov­

vedimento il contratto praticamente si deve applicare ed i gestori debbono attuarlo, es­

sendo questa la condizione fondamentale per l’operatività degli interventi regionali.

Per alcuni, operando in tal senso, grave­

remmo l’erario della Regione siciliana di un notevole onere; ma a questi rilievi possiamo opporre due obiezioni. In primo luogo, ci sembra saggio economicamente, prima anco­

ra che socialmente, per la Regione contribui­

re a ridurre il divario salariale tra le retribu­

zioni dei lavoratori dipendenti dai concessio­

nari privati e la retribuzione degli autoferro­

tranvieri appartenenti al settore pubblico.

Uno degli aspetti positivi — ad avviso della Commissione — di questo testo normativo sta proprio neirawicinamento dei due diversi

livelli retributivi e normativi, così come, pe­

raltro, si avvia a fare il contratto nazionale.

In secondo luogo, in definitiva, non esiste poi una grande differenza tra quanto la Regione ha erogato per il 1976 e quanto erogherà per il 1977. Infatti, per il 1976 abbiamo speso per i salari due milioni 690 mila lire prò ca­

pite; con il provvedimento in discussione ero­

gheremmo in quote semestrali complessiva­

mente tre milioni e mezzo. La differenza, tra il 1976 e il 1977 e di conseguenza il 1978, è di 810 mila lire a testa che, in rapporto al risultato, non solo economico ma anche socia­

le deH’intervento... (interruzione). I tra­

sporti non interessano soltanto i lavoratori del settore ma tutti i lavoratori e l’intera col­

lettività siciliana, dal momento che la mag­

gior parte dei trasferimenti nell’Isola non av­

viene per mezzo dei treni ma tramite gli au­

tobus.

Il terzo aspetto rilevante del disegno di legge interessa i gestori. L’armo scorso ab­

biamo contribuito per 130 lire a chilometro di percorrenza effettiva. Per quest’anno il Go­

verno praticamente propone due provvedi­

menti; da una parte la riduzione del contri­

buto a 110 lire per ogni chilometro di per­

correnza effettiva (e, quindi, praticamente venti lire in meno), e dall’altra, un interven­

to teso ad incentivare le aziende per il rim­

borso del parco macchine, con un contributo per l’acquisto di nuovi automezzi che rag­

giunge il 20 per cento. Della struttura del disegno di legge predisposto dalla Commissio­

ne risulta che in definitiva, di tali provviden­

ze si awantaggeranno tanto le piccole azien­

de a cui comunque sarà garantita la possibili­

tà di avere il 20 per cento, e non fino al 20 per cento, per l ’acquisto di almeno un auto­

bus, quanto le aziende di dimensioni maggiori in favore delle quali giocherà il numero degli addetti.

Dovere di obiettività del relatore impone di far presente all’Assemblea che i gestori non sono rimasti soddisfatti della proposta del Governo, accettata dalla Commissione, di ri­

durre il contributo a 110 lire a chilometro di effettiva percorrenza, avendone richiesto in base alle loro stime aziendali almeno 150.

La Commissione, dopo aver approfondito o,gni aspetto del problema, è arrivata alla conclu­

sione che fosse opportuno mantenere la pro­

posta del Governo, avendo considerato riH' tervento regionale per rammodemamento del

(11)

Resoconti P arlam entari 1459 A ssem b lea R egionale Siciliana

V ili Legislatura LI SEDUTA 10 Febbraio 1977

parco macchine nei suoi risvolti sociali, con­

siderato che su questi mezzi di trasporto viag­

gia la nostra popolazione e nella convinzione di conseguenza che il Governo e l’Assem- blea debbano soddisfare gli interessi della col­

lettività e non quelli di singoli settori.

La Commissione ha ritenuto, altresì, di mantenere rorigi-naria proposta a seguito del le dichiarazioni del Governo siigli aumenti tariffari, di cui uno già operato, e un altro da operare, che servirebbero a perequa­

re, anche se in maniera non del tutto omo­

genea, il provvedimento in vigore per il 1976 con il provvedimento che andrà in vi­

gore per il 1977 e il 1978.

Devo, infine, notare come l’onere comples­

sivo di questo provvedimento, sia stato, tra operai e contributi alle aziende, per il 1976 di 11 miliardi 770 milioni; per il 1977, tra operai, aziende e rinnovo parco macchine sa­

rà di 12 miliardi 250 milioni, con una diffe­

renza di circa mezzo miliardo 480 milioni (ciò per avere l’esatta dimensione dell’intervento regionale). Come ultima notazione, vorrei ri­

levare come questa spesa, sostenuta dalla Re­

gione, in rapporto ai 40 milioni di chilome­

tri percorsi dagli autobus a gestione privata, ci sembri sostanzialmente modesta parago­

nandola al pur doveroso intervento regionale a favore dell’A.S.T., che, pur gestendo auto­

mezzi con una percorrenza di 13 milioni 700 mila chilometri annui, riceve dalla Regione, per il 1977, un contributo di gestione di 9 miliardi e mezzo, a cui bisogna aggiungere 110 lire per ogni chilometro di concessione, non di effettiva percorrenza come avviene per i privati. Ciò lo affermiamo non per cri­

ticare la gestione dell’A.S.T. -— esistendo, obiettivamente, una differenza di costi tra una gestione pubblica ed una privata — ma per giustificare anche la quota di un miliardo e mezzo, da noi inserita nel disegno di legge, nel quadro di una graduale pubblicizzazio­

ne dei trasporti, per il potenziamento e la ristrutturazione dell’A.S.T.. Infatti, con que­

sto ulteriore intervento a favore dell’A.S.T., intendiamo, prescindendo quindi dal contri­

buto per le spese di gestione, porre il no­

stro ente pubblico regionale in condizione di assolvere in modo più economico ai com­

piti affidatigli dalla collettività e dal Gover-

110 regionale.

In sintesi, a mìo parere, sono questi gli aspetti più appariscenti di questo nostro prov­

vedimento legislativo che per il suo esame ha impegnato molto seriamente la Commis­

sione insieme al Governo e alle forze socia­

li, ai sindacati, ai rappresentanti dei gestori, consultati dalla stessa Commissione.

Confido che si possa arrivare rapidamente all’approvazione di questo disegno di legge perchè, come ho già rilevato, le provviden­

ze sono cessate con il dicembre del 1976.

La legge invece sarà operante alla fine di feb­

braio; quindi, con ben due mesi di differen­

za rispetto al trattamento salariale dell’an­

no precedente e soprattutto del nuovo con­

tratto di lavoro per gli addetti al settore.

BARCELLONA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BARCELLONA. Signor Presidente, onore­

voli colleghi, deve esser chiaro a noi tutti che questo disegno di legge tende essenzialmente ad evitare una soluzione di continuità alla situazione attuale, sia in materia di diritti conquistati dai lavoratori per una perequa­

zione economica e normativa sia in materia di funzionamento dei trasporti extra - urbani, in Sicilia.

Ma siamo del parere, e secondo me nessu­

no potrà facilmente confutarlo, che con que­

sto disegno di legge, contrariamente a quanto sarebbe dovuto avvenire secondo i precedenti impegni del Governo, non si risolva il nodo centrale dei trasporti pubblici in Sicilia, ma soltanto — e questo senza dubbio rappresenta un elemento positivo — se ne pongono le pre­

messe. Infatti, a nostro parere, da troppo tempo nella Regione siciliana il sistema dei trasporti pubblici è stato regolamentato non in base ad una chiara prospettiva il cui fine principale fosse quello di assicurare un siste­

ma coordinato ed efficiente, fornendo alle popolazioni siciliane un servizio efficace, ra­

pido, strettamente collegato alle attività pro­

duttive, tese allo sviluppo economico e so­

ciale delle varie zone dell’Isola ma al con­

trario, fino ad oggi, in questo settore ci si è mossi secondo una logica di intervento che intendeva principalmente erogare contributi alle aziende concessionarie. Quindi, da un la­

to l’assenza dì una chiara scelta nell’interesse della collettività da parte dei governi della Regione, succedutisi in questi anni, dall’altro, un’azienda pubblica dei trasporti con un si-

(12)

Resoconti PaTlamentari Vili Legislatura

1460 LI SEDUTA

A ssem blea Regionale Siciliana IO Febbraio 1977

sterna di gestione, che non privilegiava o non ha privilegiato per lungo tempo gli interes­

si della collettività, per cui era stata creata, ma al contrario, portava l’A.S.T. a soggia­

cere ad mia utilizzazione in gran parte det­

tata da motivi clientelari, settoriali e cor­

porativi.

Infine, per lungo tempo, non si è realizzato un intervento energico della Regione per per­

mettere ai dipendenti delle aziende, che usu­

fruivano di contributi regionali, di avere suf­

ficienti garanzie sui loro diritti e sul loro trat­

tamento economico e normativo. Inoltre, c’è stata una evidente insufficienza di notizie e di strumenti di controllo da parte della Re­

gione, la quale tuttavia erogava contributi e stanziava somme per realizzare queste prov­

videnze.

Questo stato di cose Tabbiamo aspramentf combattuto; lottando contro questa situazio­

ne i lavoratori, ancora una volta, hanno dimo­

strato come nel difendere i loro interessi sia­

no capaci di porre, in primo piano, la solu­

zione dei problemi della collettività e molti di noi ricordano quanti passi il nostro gruppo abbia compiuto per operare un mutamento radicale di questo stato di cose.

Abbiamo lottato per assicurare condizioni economiche e normative ai lavoratori, tali da realizzare un giusto adeguamento alle più alte retribuzioni esistenti nel settore; ci sia­

mo adoperati per introdurre nelle diverse leg­

gi, susseguitesi nel tempo, alcune indicazioni tendenti a contrastare gli arbitri nei confron­

ti dei lavoratori e l ’estrema discrezionalità con cui i concessionari adempiono al loro pri­

mo dovere di fornire dei servizi efficienti e di tener conto delle esigenze dei comuni espres­

se nell’interesse dei cittadini, costretti a uti­

lizzare questi servizi.

Ci siamo sempre battuti per una program­

mazione regionale del sistema dei trasporti pubblici e privati che si incontrasse sullo svi- lupno della rete dei servizi pubblici, trovasse nell’ente pubblico l ’organo di direzione e di coordinamento e al contempo che prevedesse il riordino, il risanamento e il potenziamento dell’A.S.T.. Tale prospettiva bisognava colle­

garla agli interventi a favore delle aziende co­

munali di trasporto — sia municipalizzate sia gestite direttamente dai comuni — affinchè quest’ultime potessero estendere e migliora­

re i propri servizi, sempre nell’interesse della collettività.

Ebbene, in questa lotta su diversi fronti abbiamo ottenuto dei successi parziali. I la­

voratori hanno migliorato le loro condizioni salariali e normative. Si è arrivati, con la leg­

ge numero 4, del 1975, a prevedere airarti- colo 1 la presentazione da parte del Governo di un piano di graduale pubblicizzazione dei servizi entro il settembre dello stesso anno (cioè del 1975). Dal settembre del 1975 ad oggi, questo programma non è stato presen­

tato all’Assemblea, così come prescriveva lo articolo 1 della legge. Sappiamo che sono sta­

te stanziate e spese decine di milioni per pre­

disporre un piano, ancora non realizzato, ma queste sonmie credo che essenzialmente siano servite all’acquisizione di dati senza dubbio indispensabili e, se attendibili, utili per la stesura del piano; ancora, però, non ci siamo.

In questo disegno di legge, abbiamo co­

munque chiaramente indicato alcuni proble­

mi. La prima questione che ancora non era stata espressa con sufficiente chiarezza, se­

condo noi, risulta dal dettato dell’articolo 1 e dell’articolo 2 del testo legislativo esi­

tato dalla Commissione. Non ho nessuna dif­

ficoltà a dichiarare che questi due articoli sono stati formulati sulla base di precise pro­

poste dei sindacati confederali, che abbiamo ritenute idonee ad esprimere nel modo più chiaro le esigenze di fondo: da un lato di determinare gli obiettivi del piano di gra­

duale pubblicizzazione e dall’altro di indica­

re in termini precisi i modi di realizzazione di questo stesso piano. Consideriamb un evento positivo l’adozione di questi due arti­

coli, anche se la Commissione successiva­

mente ha apportato delle modifiche. Non ci siamo posti il problema di fissare un ter­

mine perentorio, tra l’altro sarebbe stato di cattivo gusto, dal momento che nella legge del 1975 il termine perentorio del 30 set­

tembre 1975 era stato stabilito, senza essere stato rispettato. D’altronde, non ci siamo voluti soffermare su questa questione, sia perchè auspichiamo che nel quadro deirac- cordo programmatico il Governo diventi sen­

sibile in modo preciso e puntuale al suo do- vece di garantire alla Sicilia un piano per il trasporto pubblico, sia perchè ci sentiamo impegnati a tallonarlo in modo pressante, af­

finchè questo piano sia redatto e si inizi ad applicarlo nel più breve tempo possibile.

Certamente in questi due articoli iniziali del testo legislativo è previsto qualcosa di

(13)

R esoconti P arlam entari 1461 A ssem b lea R egionale Siciliana

V ili Legislatura LI SEDUTA 10 Febbraio 1977

importante, che dovrà essere approfondita­

mente studiato e precisato. Infatti, si stabi­

lisce che oltre alla suddivisione del territo­

rio regionale in bacini di traffico, omogenei alle esigenze delle varie parti del territorio siciliano, bisogna consentire lo sviluppo del- rimprenditoria pubblica in un rapporto or­

ganico con quella privata. Quindi, si afferma chiaramente lo sviluppo dell’iniprenditoria pubblica, cioè dei trasporti gestiti dagli or­

gani pubblici.

L’altra questione ribadita in coerenza con l’indicazione fonnulata daU’articolo 1, riguar­

da la promozione aU’interno dei bacini di traffico, di consorzi di Comuni con il com­

pito di fissare gli orientamenti attinenti al­

l’istituzione dei servizi agli aspetti finanziari e gestionali e con la possibilità di estendere i servizi urbani ai Comuni che gravitano sul­

le città capoluogo.

Infine, si stabilisce un potenziamento della Azienda siciliana trasporti, che da troppo tem­

po attende di essere realizzato e per cui sono state stanziate delle somme nel quadro di que­

sto piano così delineato e che necessariamen­

te dovrà essere concretizzato nel più breve tempo possibile. Tale potenziamento assume un rilevo più preciso e maggiormente rappor­

tabile alle esigenze di intervento pubblico che lo stesso programma dovrà determinare.

Abbiamo presentato in Commissione e rì- presenteremo in Aula ■— avendolo l’Assesso­

re accettato in Commissione soltanto come raccomandazione — un emendamento che, a nostro modo di vedere, riguarda un problema fondamentale. In attesa della predisposizione del piano e della sua entrata in vigore, ci chiediamo cosa accadrà nel caso di revoca di concessioni p e r , inadempienze contrattuali e disciplinari o nel caso di abbandono della linea da parte dei concessionari. A nostro giudizio, un’ipotesi del genere che investe subito la continuità del servizio e le condi­

zioni normative dei lavoratori, non può es­

sere affidata alla affannosa improvvisazione 0 a programmi che definirei privati, ma deve essere regolata dalla legge. Noi proponiaitio che « l’Assessore, sentiti i sindacati e gli Enti locali, interessati alla lìnea, predispone pro­

grammi di gestione, che in attesa della defi­

nitiva soluzione, devono essere coerenti con quanto detto negli articoli uno e due », Cioè, con questo servizio in cui l’imprenditoria pub- Wica si sviluppa e che tiene conto delle esi­

genze della popolazione. Ma non ci limitianio a ciò; prevediamo che l’Assemblea stanzi una somma adeguata, un miliardo per l’esercizio 1977, affinchè questo programma dell’Asses­

sore sia realizzàbile. In questo modo sareb­

bero disponibili le somme necessarie nel ca­

so in cui si verificasse una revoca della con­

cessione o un abbandono della linea per- un pronto- intervento dell’Assessore, sia pure in via provvisoria, in attesa del piano, in base ad un programma formulato di intesa con i sindacati e con gli Enti locali interessati alle linee in questione.

Detto ciò, non abbiamo molto da aggiunge­

re; abbiamo presentato degli altri emenda­

menti tendenti a precisare e a migliorare dal nostro punto di vista alcune norme del dise­

gno di legge che però illustreremo man mano che si esamineranno gli articoli.

Ritornando alle mie affermazioni iniziali, siamo convìnti che questo testo legislativo sia nécessario e rappresenti il minor male possi­

bile in quanto evita una soluzione di con­

tinuità nella gestione di questo settore e in­

tanto, awenimento assai importante, permet­

ta in Sicilia il raggiungimento della perequa­

zione economica e normativa fra i lavoratori dipendenti dalle autolinee in concessione e i lavoratori del settore pubblico, in questo mo­

do nella Regione siciliana si adotta una nor­

mativa che fa proprio il Testo Unico degli accordi nazionali che a partire dal protocollo d’ìr-tesa hanno creato tante difficoltà, tante discussioni, tante remore e hanno lasciato tan­

ti margini di equivoco.

Inóltre, siamo consapevoli di un’altra si­

tuazione: abbiamo sempre criticato, e conti­

nuiamo .a farlo, il. Governo della Regione e l’Assèssorato al turismo, alle commiicazioni e ai trasporti, perchè, ,a nostro modo di ve­

dere, una conoscenza .precìsa delle situazioni aziendali doveva precedere la fissazione del livello dei contributi da erogare. Comunque, senza ombra dì dùbbio, queste prov\ddenze oggi debbono essere previste, così come av­

viene in tutte le Regioni d’Italia, poiché il sen,ùzio gestito da privati soddisfa esigenze pubbliche, che non possono assolutamente essere disattese. D’altra parte, sulla stessa linea degli incentnd previsti dalla legislazio­

ne nazionale e regionale per mantenere l’oc­

cupazione e sviluppare rattività di tante industrie, consideriamo questo tipo di inter­

vento positivamente, considerandolo, però.

Riferimenti

Documenti correlati

Il comma 7 richiama espressamente l’ap- plicabilità delle disposizioni di cui ai commi 3, 9 e 13 dell’articolo 9-quinquies, per ef- fetto delle quali: le

La composizione del Comitato assicura la partecipazione di tutti i soggetti portatori di interesse del settore e, in particolare, di rappresentanti dei Ministeri

Il rapporto sulla salute globale, redatto nel 2010 dall’Organizzazione mondiale della sa- nità (OMS) e confermato nella 66ª Assem- blea mondiale della sanità del 2013,

8. Il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento, delle misure occorrenti per l’anno 2021 per il contenimento e il contrasto dell’emergenza

L’articolo 1 del presente disegno di legge indica gli obiettivi e il modello organizza- tivo: per « assistenza fisioterapica domici- liare » si intende la modalità

3. L’odontotecnico può collaborare, su ri- chiesta, alla presenza e sotto la responsabi- lità dell’abilitato a norma di legge all’eser- cizio dell’odontoiatria,

2. Con decreto del Presidente del Consi- glio dei ministri, su proposta del Ministro.. della salute, di concerto con i Ministri del- l’economia e delle finanze e

Il genitore di figlio convivente minore di anni sedici, lavoratore dipendente, alternativamente all’altro genitore, può svolgere la prestazione di lavoro in modalità