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SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

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Academic year: 2022

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ITALIA

SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

In ciascun box è riportato il riferimento alla specifica voce della scheda oppure al sistema helios. All’ente è richiesto di riportare sinteticamente solo gli elementi significativi, per consentire al giovane una visione complessiva del progetto prima di leggere in dettaglio il progetto stesso.

TITOLO DEL PROGETTO:

R.O.A.D. – Ragazzi Oggi Adulti Domani

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Settore E: Educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport

Area di intervento: 1 – Animazione culturale verso minori

DURATA DEL PROGETTO:

12 mesi

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO ROAD

L’obiettivo generale del presente progetto consiste nell’attuare un intervento precoce sul disagio giovanile grazie all’aumento della qualità del servizio erogato nei centri per minori (target complessivo 0-17 anni).

Come indicatori sono stati individuati:

− effettivo aumento della qualità servizi erogati

− aumento benessere di bimbi e ragazzi

− diminuzione del disagio giovanile/tasso di NEET

− maggiore soddisfazione delle famiglie

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Essi verranno monitorati e valutati sulla base di:

− valutazione interna a cura dell’ufficio sviluppo e progettazione coop. IL FARO – Report dello staff delle strutture in sinergia con l’Ente titolare di Accreditamento Comune di Macerata

− customer satisfaction delle famiglie e degli stessi utenti sul servizio complessivo dei centri, misurata in seguito alla somministrazione di questionari creati ad hoc.

Contributo del progetto ROAD alla realizzazione del programma “COESIONE SOCIALE MARCHE”

L’obiettivo generale del progetto ROAD mira a contribuire a raggiungere il più ampio obiettivo previsto dal programma “COESIONE SOCIALE MARCHE” in cui il progetto ROAD è inserito. L’obiettivo generale del programma “COESIONE SOCIALE MARCHE” è infatti quello di contribuire al miglioramento delle condizioni di benessere delle comunità locali, promuovendo la coesione sociale e quindi la creazione di contesti in cui si possono generare processi di inclusione diretti a prevenire e contrastare fratture sociali e la multiproblematicità delle

situazioni di disagio. In particolare, il progetto ROAD mira al raggiungimento dei “traguardi specifici” riferito all’obiettivo n.4 dell’Agenda 2030: “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”. ROAD, in particolare, intende potenziare i servizi educativi offerti dalla Cooperativa IL FARO aumentando la loro qualità con lo scopo di fornire risposte educative innovative, flessibili ed efficaci.

Tale potenziamento/innovazione dei servizi educativi e il conseguente aumento della qualità saranno raggiunti proprio attraverso la proposizione dei 3 Laboratori educativi specifici (lab.1: Osservatorio del gioco – Lab.2: Liberi tutti – Lab. 3: Le discipline in gioco) implementati e gestiti di concerto tra i partner di progetto e grazie all’impiego di Volontari (parte attiva nel concepimento, sviluppo e gestione degli stessi). L’impiego dei volontari e l’apporto dei partner di progetto risultano determinanti: tali laboratori, infatti, non sarebbero proponibili senza il progetto SCU ROAD. Di conseguenza, il progetto contribuisce a favorire la socializzazione, l’integrazione sociale e a prevenire condizioni di disagio giovanile giocando d’anticipo: i Centri per l’infanzia e per minori giocano, infatti, un ruolo chiave nell’incentivare stili di vita corretti in tutto il percorso di crescita.

Sempre più famiglie, infatti si rivolgono ai centri per minori per favorire il successo scolastico, le dinamiche della socialità e dell’inclusione dei propri figli. I contesti educativi ricoprono quindi un ruolo cruciale nella vita di ogni ragazzo: pertanto è fondamentale migliorarne la qualità ed aumentare l’intensità dei servizi educativi e rivolti ai minori favorendo:

- l’inclusione sociale attiva anche dei minori più svantaggiati, - lo sviluppo di competenze sociali e di cittadinanza,

- la rifunzionalizzazione dei comportamenti

- la socializzazione e l’integrazione sociale con particolare attenzione allo sviluppo di capacità relazionali e comunicative con i coetanei

- capacità creative ed offrire momenti di gioco e di divertimenti collettivi;

-acquisizione di autonomia, gli apprendimenti, la gestione del quotidiano, promuovendo percorsi personalizzati per lo sviluppo delle capacità e delle potenzialità individuali nei bambini in età pre-scolare e scolare

OBIETTIVO SPECIFICO DEL PROGETTO ROAD

Al fine di poter rafforzare la qualità dei servizi e contribuire dunque ad una prevenzione del disagio giovanile nel territorio di riferimento, si intende implementare e gestire n.3 Laboratori Educativi specifici nel corso di 12 mesi (ad oggi non attuabili con il solo staff delle strutture), tramite un’equipe formata da:

1. Volontari in Servizio Civile 2. Staff delle strutture

3. Personale esterno qualificato

Con riguardo alle attività di implementazione e gestione organizzativa dei laboratori, sono stati individuati i seguenti indicatori, che permetteranno di dare un giudizio (positivo o negativo) sull’effettivo raggiungimento dell’obiettivo:

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− sottoscrizione partenariati Clementoni – Osservatorio di Genere – UNIMC;

− effettiva implementazione di n. 3 Laboratori nell’arco di 12 mesi;

− rapporto positivo tra i volontari e gli altri membri dell’equipe;

− rapporto positivo con utenza (front office);

− tenuta in ordine dell’archivio cartaceo e della documentazione prodotta (back office);

− archiviazione digitale documentazione;

− buon esito dei laboratori anche grazie al corretto svolgimento delle valutazioni, delle verifiche intermedie e finali e divulgazione dei risultati tramite gli elaborati prodotti.

Come fonti di verifica sono state individuate:

− relazione di valutazione risultati conseguiti e obiettivi raggiunti, compilate dallo staff delle strutture

− schede monitoraggio previsto dal sistema di monitoraggio dell’ente titolare di Accreditamento Comune di Macerata

Si specifica che tali Indicatori di risultato circa la gestione organizzativa sono comuni a tutti i laboratori.

OBIETTIVO SPECIFICO CHE SI INTENDE RAGGIUNGERE CON L’IMPIEGO DI VOLONTARI CON MINORI OPPORTUNITÀ

I ragazzi con minori opportunità che saranno inseriti nel progetto (nello specifico, ragazzi con bassa scolarizzazione) saranno coinvolti nelle medesime attività previste per gli altri volontari dunque collaboreranno anch’essi al

raggiungimento dell’obiettivo specifico del progetto, ossia all’implementazione dei Laboratori educativi specifici come di seguito descritti.

Tali ragazzi, tuttavia, potranno apportare al progetto un significativo valore aggiunto, e proprio tale valore aggiunto che rappresenta l’obiettivo specifico che si intende raggiungere tramite l’impiego di ragazzi con minori opportunità. Saranno selezionati n.2 volontari con bassa scolarizzazione da inserire nelle sedi del Centro per Minori EDIMAR e del Centro per minori KALIMERA.

Sono state individuate tali sedi in quanto, stando ai dati dello storico della Cooperativa IL FARO, esse sono, tra le altre, quelle maggiormente frequentate da ragazzi con carriere scolastiche difficili, provenienti da contesti sociali e familiari problematici (spesso anche segnalati dai Servizi Sociali) e con atteggiamenti di forte sfiducia nei confronti del futuro.

Impiegare dunque nel progetto di Servizio Civile ragazzi con bassa scolarizzazione ci permette di raggiungere il seguente obiettivo: i ragazzi con situazioni particolarmente difficili che frequentano i Centri vedranno tra i volontari in Servizio ragazzi provenienti da una condizione scolastica “critica” e che, nonostante questo, fungono essi stessi da educatori, implementando e gestendo laboratori educativi specifici (dopo un’accurata attività di formazione) e tutto ciò può senz’altro fungere da spinta motivazionale e da incentivo per i ragazzi particolarmente problematici che frequentano i Centri di aggregazione. Da questa esperienza dunque entrambe le parti possono trarne grandi vantaggi: i volontari con “bassa scolarizzazione” saranno valorizzati e responsabilizzati e svilupperanno così un comportamento sempre più propositivo (che sarà valorizzato e rinforzato anche grazie al periodo di tutoraggio di cui i ragazzi godranno al termine del Servizi) e, nello stesso tempo, i ragazzi che frequentano i centri, soprattutto quelli provenienti da carriere scolastiche difficili e da contesti problematici, vedranno nel volontario “uno specchio in cui riflettersi” (si pensi infatti ai concetti alla base della Peer Education), un educatore con cui confrontarsi sentendosi liberi dai giudizi, favorendo così l’aumento della loro autostima, della fiducia nelle proprie capacità nonostante la carriera scolastica difficile, e la conseguente riscoperta voglia di fare e di mettersi in gioco nonostante il contesto difficile di provenienza

ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Tutti i volontari, anche i volontari con minori opportunità (*), verranno principalmente impiegati nelle seguenti attività di progetto:

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Implementazione e gestione dei Laboratori educativi qualificati Monitoraggio attività laboratoriali.

(*) Si specifica che per i volontari con minori opportunità (nello specifico, bassa scolarizzazione) non si prevedono attività diverse rispetto agli altri volontari in quanto la loro condizione non va in nessun modo ad inficiare lo svolgimento delle attività come di seguito descritte, ma anzi, ne rappresenta un valore aggiunto. Il corretto svolgimento di tali attività sarà comunque assicurato sia dall’attività di formazione specifica prevista per tutti i volontari (i quali saranno dunque formati anche su come gestire al meglio i laboratori di seguito descritti) sia dalla costante supervisione di specifico personale esterno qualificato messo a disposizione dai partner di progetto.

L’Ente di accoglienza Il Faro Società Cooperativa Sociale provvederà, inoltre, a dotare le strutture di tutta la strumentazione necessaria per procedere anche ad un eventuale svolgimento

“a distanza” tramite strumentazione tecnologica (es. tramite le videoconferenze) delle attività, come di seguito descritte, nel caso in cui ciò dovesse rendersi necessario per motivi di sicurezza e salute pubblica in caso di nuova emergenza sanitaria

A tal fine, fondamentale sarà il supporto dei partner di progetto per un’efficace strutturazione delle attività “a distanza” e, al fine di supportare l’operato dei volontari, si prevede un apposito modulo di formazione specifica che permetta, tra l’altro, un approfondimento delle conoscenze informatiche e delle modalità di utilizzo di hardware/software nell’esercizio di attività educative a “distanza”. In questo modo, le sedi di progetto saranno pronte ad adattare le attività ad un’eventuale nuova emergenza epidemiologica e si garantirà una continuazione delle

attività stesse con i bimbi e i ragazzi che frequentano gli asili nido e i centri per minori, garantendo dunque un’elevata qualità del servizio senza soluzione di continuità.

DETTAGLIO ATTIVITÀ DEI VOLONTARI DISTINTE PER OGNI LABORATORIO LAB. 1 - OSSERVATORIO DEL GIOCO

Sedi interessate (tutte):

⋅ Asilo nido “La casa dei Folletti”

⋅ Asilo nido “Girotondo”

⋅ Spazio bimbi “EVA”

⋅ Centro di aggregazione “Orizzonte”

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⋅ Spazio per minori “Kalimera”

⋅ Spazio per minori “Edimar”

Il volontario, previa e opportuna formazione sarà introdotto gradualmente ai metodi scientifici di osservazione del

comportamento e interazione dei bambini coi giochi loro proposti. A titolo esemplificativo i ragazzi svolgeranno le seguenti attività:

- Selezione del soggetto o dei gruppi di soggetti campione secondo le indicazioni aziendali.

- Osservazioni gioco individuale: Il volontario dovrà proporre il/i gioco/chi selezionato/i a ad ogni bambino singolarmente e registrare in schede d’osservazione cartacee e digitali i feedback del/degli utilizzatore/i.

- Osservazioni gioco di gruppo: il volontario dovrà proporre il/i gioco/chi selezionato/i a coppie o piccoli gruppi di bambini e registrare in schede d’osservazione cartacee e digitali i feedback degli utilizzatori.

- Compilazione di specifici report e schede osservazione (delle attività e del relativo comportamento dei bimbi in relazione al comportamento rispetto un particolare gioco) messi a disposizione dall’Area test Clementoni per il feedback dei risultati.

- L’osservazione dovrà essere sistematica, per cui il gioco verrà riproposto in più occasioni allo/agli stessi bambino/i per monitorarne il gradimento su breve e lungo termine.

LAB. 2 – LIBERI TUTTI: GIOCO, IMPARO, INCLUDO!

Sedi interessate:

⋅ Asilo nido “La casa dei Folletti”

⋅ Asilo nido “Girotondo”

⋅ Spazio bimbi “EVA”

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Dopo la formazione in aula i volontari in servizio civile inizieranno la parte di attività sul campo, introducendo all'interno dei servizi educativi le scelte didattiche progettate teoricamente grazie al supporto dell’esperto dell’Associazione Osservatorio di Genere.

L'attività viene divisa in due fasi operative alla fine delle quali inizierà la terza fase (finale)

del Laboratorio che riguarda la valutazione degli indicatori di risultato. Tale analisi verrà coordinata dallo staff formativo dell'Osservatorio di Genere.

− Prima Fase (Primo Trimestre) Primo mese

Introduzione graduale dei Volontari nelle strutture per un'attività di osservazione esterna e di interscambio con le professionalità educative (primi 15 giorni). Predisposizione dell'ambiente alle nuove attività didattiche e programmazione delle stesse in collaborazione con lo staff educativo.

Incontro con le famiglie – tutti presenti staff educativo e volontari – per illustrare le proposte educative.

Secondo e Terzo mese

Attuazione delle attività programmate, osservazione e documentazione delle stesse, in particolare attraverso la fotografia. Lettura ad alta voce di un albo illustrato scelto alla fine di ogni attività. Compilazione di un diario di bordo con annotazione dell’esperienza condotta e delle eventuali variazioni rispetto a quanto programmato, con considerazioni finali.

− Seconda Fase (Secondo Trimestre) Primo mese

In base a quanto emerso dalla prima fase operativa del Laboratorio inizierà la valutazione dei punti di forza e delle criticità emerse e la riformulazione della proposta per il secondo e terzo mese di questa fase che servirà per contestualizzare maggiormente la proposta rispetto al gruppo di bambini e bambine, alla struttura ospitante e alle famiglie.

Vi sarà un incontro con le famiglie, staff educativo e volontari per:

- condividere una selezione del materiale fotografico documentale quale occasione per sedimentare l’esperienza fatta con bambine e bambini;

- lasciare lo spazio per rilanciare eventuali domande;

- proporre le letture degli albi illustrati utilizzati.

Secondo e Terzo mese

Oltre alle proposte riformulate alla luce dei punti di forza e delle criticità, i volontari sperimenteranno con i bambini e le bambine un materiale – il gioco “Clan” – progettato dalla BILU, impresa Uruguayana che ha come mission quella di tenere insieme alla dimensione del gioco quella della promozione dei valori di parità di genere, dell'interculturalità e dell'educazione alle differenze in senso lato. Anche tutta questa attività verrà accompagnata da schede di osservazione e verrà documentata attraverso la fotografia.

− Terza Fase (Terzo Trimestre) Primo mese

Alla fine del secondo trimestre ogni volontario dovrà compilare un report di sintesi delle attività laboratoriali svolte e de risultati raggiunti.

Secondo mese

Tale report verrà presentato ai genitori quale occasione di confronto su quanto svolto e riguardo la possibilità di sviluppare occasioni analoghe di esperienza anche pensando a momenti auto-organizzati di condivisione tra famiglie eventualmente con l’aiuto dei volontari che potranno così ri-contestualizzare quanto appreso nelle prime due fasi.

Terzo mese

Restituzione dei risultati del Laboratorio e presentazione degli obiettivi raggiunti a tutti i soggetti coinvolti nel progetto.

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LAB. 3 – LE DISCIPLINE IN GIOCO: INCLUSIONE E LINGUA DELLO STUDIO Sedi interessate :

⋅ Centro di aggregazione “Orizzonte”

⋅ Spazio per minori “Kalimera”

⋅ Spazio per minori “Edimar”

Il laboratorio prevede una prima fase di formazione, grazie alla quale i volontari saranno introdotti ai temi del laboratorio, in particolare al ruolo dei linguaggi disciplinari nel processo di apprendimento e della facilitazione/semplificazione del testo scolastico. Saranno quindi resi consapevoli dei suoi obiettivi, fasi e modalità di lavoro, e infine coinvolti come parte attiva tramite la preparazione guidata e la somministrazione di un questionario di analisi dei bisogni, sui profili socio-anagrafici, la motivazione allo studio delle discipline scolastiche e la percezione di eventuali criticità legate alle competenze linguistiche di ordine cognitivo-accademico dell’utenza dei centri, con particolare riferimento alla fascia di età compresa tra 8 e 17 anni. Si cercherà il coinvolgimento attivo delle famiglie nella fase di raccolta delle informazioni, organizzando quando possibile materiali (questionari) e/o incontri specifici, nell’intento di sviluppare il ruolo di mediazione dei centri di aggregazione tra ambito familiare, scolastico ed extra-scolastico. Durante la formazione iniziale volontarie e volontari saranno inoltre coinvolti nella progettazione di attività didattiche a carattere ludico da realizzare nei Centri nelle fasi successive del progetto.

Nella fase operativa del progetto, tenendo conto dei bisogni rilevati e con il supporto della formatrice, le volontarie e i volontari proporranno delle attività utili a facilitare lo sviluppo delle abilità di studio, con focus sulle specificità linguistiche inerenti alcune discipline scolastiche, in cui saranno privilegiati l’approccio ludico e interculturale. I/le volontari/e operanti nelle 3 strutture saranno chiamati a realizzare, insieme a bambine/i e ragazze/i, giochi e attività su varie discipline o aree disciplinari, che potranno essere anche diversificate per Centro, e per la cui realizzazione ci si potrà avvalere di risorse multimediali e/o altre risorse di ordine tecnologico.

Nella fase finale del progetto, l’esito di tali attività sarà ulteriormente sperimentato e ridefinito in base all’esito; il risultato potrà essere condiviso con l’utenza degli altri due Centri.

Nelle varie fasi di svolgimento, volontarie e volontari effettueranno delle osservazioni sistematiche sulla base di protocolli e schede di osservazione condivisi e proposti durante la formazione iniziale. Le attività svolte saranno inoltre documentate, dove occorre a seconda dei casi, attraverso diversi supporti multimediali (registrazioni audio, video, fotografia).

Prima fase (primo trimestre) Primo mese

- Formazione in aula dei/delle volontari/e su temi, obiettivi, fasi e modalità di lavoro del laboratorio (12 ore), con possibilità di uso di uno spazio online condiviso per lo scambio e la realizzazione di materiali utili.

- Graduale introduzione dei/delle volontari/e nelle strutture per una familiarizzazione con il contesto educativo e la sua utenza, facilitare l’interscambio e la progettazione delle attività

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con lo staff educativo.

- Condivisione e revisione in aula del questionario di analisi dei bisogni rivolto all’utenza dei Centri e/o alle famiglie.

- Somministrazione dei questionari a un campione di utenti.

Secondo e terzo mese

Rilevazione delle principali criticità legate allo studio delle discipline attraverso il monitoraggio delle attività di supporto allo studio condotte nei Centri tramite apposite schede di osservazione.

Somministrazione del questionario di analisi dei bisogni all’utenza dei Centri per la fascia di età 8-16 e di altri eventuali strumenti di indagine realizzati per le famiglie.

Formazione in aula dei/delle volontari/e ai fini della co-progettazione delle attività da svolgere nei Centri nelle fasi successive.

Restituzione e condivisione dei primi risultati emersi dal monitoraggio e dal questionario con specifico focus su bambine/i e ragazze/i di origine straniera e/o in situazione di svantaggio linguistico e/o socioculturale.

Seconda fase (secondo trimestre) Primo mese

Realizzazione di alcune attività basate sull’apprendimento cooperativo utili ,allo sviluppo delle abilità di studio e delle competenze linguistiche di ordine cognitivo accademico, con particolare attenzione ai soggetti con bisogni educativi speciali.

Osservazione sistematica delle attività svolte e rilevazione delle principali criticità legate allo studio delle discipline scolastiche.

Secondo e terzo mese

Definizione dei contenuti disciplinari utili alla realizzazione delle attività finali da realizzare da parte di bambine/i e ragazze/i con la supervisione dei/delle volontari/e operanti nei 3 Centri, ciascuno dei quali lavorerà con le stesse modalità ed obiettivi ma su contenuti disciplinari diversificati.

Osservazione sistematica delle attività svolte e loro documentazione attraverso la raccolta di testi orali e scritti e l’utilizzo di supporti audiovisivi o fotografici.

Terza fase (terzo trimestre) Primo mese

Revisione e condivisione dei contenuti disciplinari delle attività ludiche create Sperimentazione nei Centri

Osservazione sistematica delle attività svolte e loro documentazione attraverso la raccolta di testi orali e scritti e l’utilizzo di supporti audiovisivi o fotografici.

Secondo e terzo mese

Compilazione, da parte dei/delle volontari/e operanti nel medesimo Centro, di un report di sintesi finale sulle attività svolte durante il progetto e i risultati raggiunti. Restituzione e condivisione dei risultati raggiunti e dei prodotti realizzati a tutti i soggetti coinvolti nel progetto, con possibilità di organizzare un evento finale aperto alla collettività.

ORGANIZZAZIONE e GESTIONE DEI LABORATORI Sedi interessate:

- Tutte le sedi del progetto (attività comune a tutti e tre i Laboratori che si intende implementare)

Per la realizzazione laboratori educativi (tutti i laboratori sopra descritti) il volontario in servizio civile verrà incaricato di compiti gestionali.

Tramite le sue attività di seguito elencate e dovrà assicurare:

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- coordinamento dei laboratori circa gli aspetti educativo/organizzativi;

- attività di raccordo: riunioni con lo staff educativo del centro e con l’esperto incaricato dai partner di progetto circa l’andamento dei Laboratori;

- funzioni di pianificazione delle fasi di attuazione dei progetti educativi e verifica della corretta gestione delle attività e della rispondenza del laboratorio come progettato;

- monitoraggio dei modi e dei tempi della valutazione/verifica, intermedia e finale (a tal fine e in equipe con gli esperti e coordinatore dello lo staff educativo, individuerà idonei strumenti di verifica);

- elaborazione di relazioni intermedie e finali dell’intervento svolto nelle scuole corredato da una documentazione conclusiva delle attività realizzate nei singoli plessi scolastici;

- inventario continuo del materiale ludico/didattico strutturato e strumenti di lavoro specifici necessari da richiedere alla cooperativa IL FARO;

- funzioni di archiviazione delle attività connesse ai Laboratori (“back-office”);

- produzione di materiale e di documentazione dell’esperienza tramite elaborato scritto

NB: al fine di poter svolgere queste attività gestionali, i volontari verranno formati tramite

uno specifico modulo di utilizzo base del computer per la gestione degli archivi digitali I volontari verranno inoltre impiegati anche nelle seguenti attività:

− supporto alle attività dello staff nella vita quotidiana del centro, tramite lo

svolgimento di altre attività di supporto complementari a quelle proprie del personale dell’Ente.

− organizzazione gite e momenti di socializzazione

In particolare, essi avranno il compito di:

− collaborare nella gestione delle attività quotidiane delle singole strutture,

− offrire sostegno a bambini nelle attività ludico-ricreative-educative;

− interagire con le famiglie dei bambini in situazioni “front-office”;

− organizzare e archiviare pratiche amministrative;

− collaborare all’organizzazione di piccole gite fuori porta

− potenziare il supporto educatori anche nella vigilanza dei bambini in tutti i momenti favorendo al meglio la loro socializzazione e sostenere educatori e insegnanti nelle attività ludico- ricreative, facilitando le attività di gruppo e favorendo lo sviluppo delle attività di relazione.

Lo svolgimento delle attività descritte nel presente paragrafo permetterà ai volontari di acquisire competenze fondamentali e utili per il loro futuro professionale che saranno attestate tramite rilascio di attestato specifico da parte dei Centri per l’Impiego della Regione Marche e saranno elaborate e analizzate dal volontario stesso nel

periodo di tutoraggio previsto al termine del Servizio Civile

SEDI DI SVOLGIMENTO:

Asilo nido “La casa dei folletti” – Morrovalle, Via XXV Aprile, snc - N. POSTI 2 Asilo nido “Girotondo” – Montegranaro, Via Trivio, snc – N. POSTI 4

Spazio bimbi “Eva” – Macerata, Via dei Velini 221 – N. POSTI 2

Centro di aggregazione giovanile “Orizzonte” – Macerata, Via dei Velini 221 – N. POSTI 5

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Centro per minori “Kalimera” – Civitanova Marche, Via Ungaretti 18 – N. POSTI 4 (*) Centro per minori “Edimar” – Fabriano, Piazza Cairoli 29 – N. POSTI 4 (*)

(*) di cui 1 riservato ai giovani con bassa scolarizzazione

POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI:

numero posti: 21 – Senza vitto e senza alloggio

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Il volontario, nello svolgimento del servizio civile, è tenuto ad adottare un comportamento improntato a senso di responsabilità, tolleranza ed equilibrio ed a partecipare con impegno alle attività volte alla realizzazione del progetto.

In particolare, il volontario ha il dovere di:

− presentarsi presso la sede di realizzazione del progetto nel giorno di avvio dello stesso;

− Essere disponibile a una flessibilità oraria, sempre nel rispetto del monte ore minimo settimanale previsto dalla normativa;

− Comunicare tempestivamente l'eventuale rinuncia allo svolgimento del servizio civile;

− comunicare tempestivamente l'assenza dal servizio in caso di malattia, facendo pervenire la certificazione medica;

− seguire le istruzioni e le direttive, necessarie alla realizzazione del progetto di servizio in cui il volontario è inserito, impartite dall'operatore locale del progetto (OLP);

− partecipare alla formazione generale e specifica previste dal progetto;

− rispettare scrupolosamente l'orario di svolgimento delle attività conformemente alle indicazioni contenute nel progetto;

− non assentarsi durante l'orario di svolgimento delle attività senza autorizzazione;

− rispettare i luoghi e le persone con cui viene a contatto durante il servizio mantenendo, nei rapporti interpersonali e con l'utenza, una condotta uniformata alla correttezza ed alla collaborazione, astenendosi da comportamenti lesivi della dignità della persona ed incompatibili con il ruolo rivestito nonché con la natura e la funzionalità del servizio;

− astenersi dal divulgare dati o informazioni riservati di cui sia venuto a conoscenza nel corso del servizio, in osservanza della normativa vigente in materia;

− non superare i giorni di permesso e di malattia consentiti durante il periodo di servizio.

GIORNI DI SERVIZIO SETTIMANALI: 5

ORARIO DI SERVIZIO: stabilito d’accordo con la struttura in base alle specificità di ogni servizio

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

NESSUNO

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DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

Il punteggio massimo che un candidato può ottenere è pari a 110 punti (max 50 per sezione 1 + max 60 per sezione 2).

Sezione 1

Curriculum Vitae (titoli di studio ed esperienze) – punteggio massimo attribuibile: 50 punti Titolo di studio

(si valuta solo il titolo di studio superiore)

Punteggio

Laurea specialistica o vecchio ordinamento attinente al progetto 8 punti

Laurea specialistica o vecchio ordinamento NON attinente al progetto 6 punti

Laurea triennale attinente al progetto 6 punti

Laurea triennale NON attinente al progetto 5 punti

Diploma di scuola media superiore attinente al progetto 5 punti

Diploma di scuola media superiore NON attinente al progetto 4 punti

Frequenza scuola media superiore fino a 3 punti (1 punto per ogni anno concluso)

Titoli professionali Punteggio e note esplicative

Master post universitari, corsi di perfezionamento universitario, corsi di specializzazione. fino a 4 punti (2 punti per ogni titolo)

Concorrono alla formazione del punteggio massimo attribuibile soltanto i titoli attinenti al progetto.

Esperienze di studio aggiuntive e non valutate nelle precedenti voci, utili per la realizzazione del progetto fino a 2 punti

Concorrono alla formazione del punteggio massimo attribuibile soltanto le esperienze di studio attinenti al progetto.

Esperienze dal CV da valutare Coefficiente e note esplicative

(E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile) Precedenti esperienze lavorative, di volontariato, tirocini e stage nell’ambito dello stesso settore di intervento,

svolte c/o gli enti proponenti il progetto,

fino a 18 punti

(sarà attribuito 0,75 punto per ogni mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg. Periodo massimo valutabile 24 mesi)

Precedenti esperienze lavorative, di volontariato, tirocini e stage nell’ambito dello stesso settore di intervento, svolte c/o enti DIVERSI da quelli proponenti il progetto

fino a 12 punti

(sarà attribuito 0,50 punto per ogni mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg. Periodo massimo valutabile 24 mesi)

Precedenti esperienze lavorative, di volontariato, tirocini e stage in settori diversi dal progetto fino a 6 punti

(sarà attribuito 0,25 punto per ogni mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg. Periodo massimo valutabile 24 mesi)

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Crediti formativi e tirocini

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L’Università degli Studi di Macerata, a firma del Rettore. Prof. Adornato Francesco, ha sottoscritto apposito accordo in data 26.03.2020 prot. 8463 per il riconoscimento dei Crediti formativi (CFU) e dei tirocini agli studenti frequentanti uno dei corsi di studio dell’Ateneo e partecipanti al presente progetto ROAD.

Attestazione/certificazione delle competenze

Al termine del servizio verrà rilasciato un Attestato specifico di messa in trasparenza utile alla validazione delle competenze: gli operatori volontari del Programma di Servizio Civile Universale: Coesione Sociale Marche" saranno inseriti nel percorso di sperimentazione regionale: VA.LI.CO. (Validazione Li-bretto Competenze). Pertanto, nella fase conclusiva del progetto di servizio civile, gli operatori volontari coinvolti potranno recarsi presso i Centri per l’impiego della Regione Marche per la validazione delle competenze e l’aggiornamento del Libretto personale delle competenze.

Per quanto concerne attestazione/certificazione di competenze specifiche del progetto ROAD:

-Attestato di partecipazione per la frequenza al Corso di Primo Soccorso, tenuto dal Dott. Carlo Pettinari (Medico dell’Emergenza – Asur Area vasta 3). Il dott. Pettinari collabora stabilmente con la Cooperativa IL FARO da circa 10 anni e tiene periodicamente Corsi di Primo Soccorso ai dipendenti della Cooperativa stessa. Si specifica che questo corso è

aggiuntivo rispetto ai Corsi di formazione generale e specifica prevista nel presente progetto: esso viene quindi svolto in maniera svincolata dai corsi diformazione standard per il Servizio Civile, i cui moduli toccano altre argomentazioni.

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Sede: Centro Orizzonte, IL FARO Società Cooperativa Sociale – Via dei Velini n.221 – 62100 Macerata

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La formazione specifica dei volontari riguarderà tutte le conoscenze di carattere teorico pratico legate alle specifiche attività previste dal progetto e sarà suddivisa in moduli.

Di seguito l’indicazione per ogni modulo - titolo

- contenuti - formatore - numero di ore

- metodologia di insegnamento utilizzata.

Alla fine di ogni modulo verrà svolta una piccola verifica orale circa le argomentazioni del modulo, al fine di monitorare l’andamento della formazione.

M O D U L I F O R M A T I V I

Modulo 1 – Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale

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Contenuti

Il presente modulo di formazione (come da normativa vigente) informa sui rischi connessi all’impiego di Volontari in Servizio Civile per quanto riguarda: ambiente di lavoro, emergenze, incendio, incidenti, infortuni e near miss, segnaletica, movimentazione manuale dei carichi, rischio biologico potenziale, rischio chimico, dispositivi di protezione individuale, macchine e attrezzature, organizzazione del lavoro, stress lavoro correlato. Questo modulo permetterà quindi di fornire al Volontario corrette e dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui andrà ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate dalla Cooperativa.

Durata: 4 ore

Formatore: dott.ssa Stefania Stacchiotti Metodologia: lezione frontale

Modulo 2 – Formazione generale sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro Contenuti

Il presente modulo di formazione (come da normativa vigente) tratta le seguenti tematiche:

- concetti di rischio;

- danno;

- prevenzione;

- protezione;

- organizzazione della prevenzione aziendale;

- diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali;

- organi di vigilanza, controllo e assistenza.

Durata: 4 ore

Formatore: dott.ssa Stefania Stacchiotti Metodologia: lezione frontale

Modulo 3 – Cenni sugli standard di qualità dei servizi socio-assistenziali ed educativi Contenuti

I servizi socio assistenziali ed educativi rivolti a minori sono importantissimi perché si tocca un tasto decisivo per la vita dei futuri adulti: la loro educazione. Ecco perché per uno

svolgimento professionale in tal senso la Cooperativa si è dotata di dello strumento denominato “Sistema Qualità” ai sensi della normativa UNI EN ISO 9001. Questo sistema permette un monitoraggio totale dei servizi svolti e quindi capire l’indice di soddisfazione dei beneficiari del servizio in modo da migliorare sempre più lo stesso. Tale modulo vuole dare al Volontario in Servizio Civile le nozioni base di tale sistema implementato.

Durata: 6 ore

Formatore: dott.ssa Marcella Catini/ dott.ssa Manuela Gaspari/ dott.ssa Francesca Pigliapoco (accreditata anche come Formatore generale SCU)

Metodologia: lezione frontale – dinamiche non formali

Modulo 4 – Lab 1: Osservatorio del Gioco – Tecniche di osservazione – Nozioni base Contenuti

Condizione necessaria per assicurare un buon apprendimento circa le tecniche di osservazione da parte dei volontari in servizio civile è l’apprendimento relativa ai processi di sviluppo secondo le teorie più accreditate elaborate dalla psicologia dell’educazione e dello sviluppo, nonché circa le teorie psicologiche sullo sviluppo del bambino. Un osservatore deve conoscere i principali nodi teorici e metodologici più attuali dei modelli di sviluppo nel ciclo di vitale del minore e deve dimostrare buone capacità comunicative. Il modulo è quindi finalizzato ad

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acquisire tecniche e metodologie di osservazione professionale. verranno trattate le tematiche intese ad analizzare e comprendere in che modo il gioco rivesta un ruolo così importante nello sviluppo del bambino, nonché le principali metodologie di osservazione diffuse in ambito scientifico.

Il corso si propone di fornire ai volontari le competenze teoriche e metodologiche per analizzare l’osservazione del comportamento dei minori quando si propone loro uno stimolo esterno come, ad esempio, un giocattolo. L’osservazione è quindi esso stesso uno strumento di valutazione.

Nello specifico saranno affrontati:

- metodi e modelli di osservazione nel contesto;

- l’osservazione per l’acquisizione delle conoscenze;

- costruzione di checklist per la valutazione.

Durata: 12 ore

Formatore: dott.ssa Tamara Lapucci (partner Clementoni SpA) Metodologia:

- Lezione frontale e interattiva, dinamiche non formali (esercitazioni pratiche);

- Lavoro a coppie o di gruppo nel caso di più volontari;

- Rilevazione di teorie ingenue e conoscenze pregresse sul concetto di osservazione;

- Rilevazione di teorie ingenue e conoscenze pregresse sullo sviluppo del bambino;

- Visualizzazione di materiali video e utilizzo power point, visualizzazione materiali gioco.

Modulo 5 – Lab 2: analisi comportamentale e inclusione sociale attraverso il gioco Contenuti

Ai volontari verrà proposto un percorso dove verranno focalizzati gli aspetti del “training cognitivo” nei bimbi piccoli, con adeguati focus sulle tecniche di apprendimento verbali, sonore, visive, olfattive, psicomotori attraverso il gioco La prima parte della formazione tenderà a sviluppare nel gruppo di volontari pratiche autoriflessive in grado di attivare consapevolezza riguardo il proprio stile di messa in situazione delle micro-progettazioni di cui saranno co-protagonisti assieme ai bambini e alle bambine.

La seconda parte della formazione prevede la costruzione di un piccolo ma significativo bagaglio di conoscenze (“cassetta degli attrezzi”) che permetterà ai volontari di chiudere ogni sessione di attività dei coi bambini laboratori con specifiche strumentazioni ad essi dedicate. La formazione si intende propedeutica all’attività laboratoriale dei mesi successivi che inizieranno introducendo all'interno dei servizi educativi le scelte didattiche progettate

Durata: 12 ore

Formatore: dott.ssa Claudia Santoni (partner Associazione OdG) Metodologia: lezione frontale – dinamiche non formali

lezione frontale – dinamiche non formali: attraverso le lezioni si approfondiranno gli aspetti di conoscenza mentre le esercitazioni fungeranno da simulazioni sul campo.

Modulo 6 –Lab. 3: La lingua dello studio come metodo di inclusione sociale Contenuti

Il corso intende far focalizzare ai volontari i seguenti concetti di base per poter condurre il laboratorio di inclusione sociale (target ragazzi 10-17) attraverso la coesione linguistica tra pari (peer to peer).

- favorire lo sviluppo delle abilità di studio in lingua italiana, con riferimento alle competenze linguistiche di ordine cognitivo-accademico ragazze/i di origine straniera;

- diffondere la cultura dell’inclusione, promuovendo il confronto e la condivisione delle diversità e delle differenze linguistiche, culturali e motivazionali

- promuovere il successo scolastico facilitando l’accesso ai linguaggi disciplinari relativi alle principali discipline scolastiche negli apprendenti in condizione di svantaggio linguistico e/o socioculturale;

I ragazzi verranno formati anche per quanto concerne le tecniche di rilevazione dati al fine di cooperare alla ricerca condotta dal Dipartimento UNIMC di Studio Linguistiche.

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Durata: 12 ore

Formatore: dott.ssa Edith Cognigni (partner UNIMC DIp. Studi Umanistici) / dott.ssa Francesca Vitrone

Metodologia: lezione frontale

Modulo 7 –Laboratorio di Governance Terzo Settore e Progettazione – Nozioni base Contenuti

MOD. I- Introduzione Governance e Terzo Settore

Che cos'è il terzo settore? focus su alcuni aspetti dei servizi socio assistenziali e educativi e gestione di qualità MOD. II-Programmazione delle politiche sociali

I programmi tematici a gestione diretta – I fondi strutturali e i programmi operativi nazionali – POR Regione Marche – La cooperazione territoriale – Altre tipologie di fondi – Gli inviti a presentare proposte: caratteristiche – metodologie di monitoraggio ed analisi

MOD. III -Progetto e fonti di finanziamento

I fondi: caratteristiche di base, modalità di gestione e finalità – Progettazione Ue e progettazione e finanza agevolata – Focus Ue e Fondi Strutturati FSE FESR – programmazione 2014- 2020 - Fonti di informazione e modalità di ricerca - Esercitazioni

MOD.IV-Linee guida di progettazione

Progetto Sociale e progettazione - I criteri di valutazione di un progetto - Introduzione al Project Cycle Management (analisi, fabbisogno, obiettivo, Smart, Risultati attesi, Workpackage output e outcome, Azioni e Attività: Coerenza e quadro logico) – Introduzione alla Theory of Change - La metodologia progettuale – La redazione del progetto – La creazione del partenariato – La formulazione del budget e cronoprogramma.

MOD. V-Introduzione alla gestione e rendicontazione di un progetto

L’accordo di sovvenzione – La gestione amministrativa del progetto – monitoraggio sullo stato di avanzamento – L'attività di rendicontazione: Impatto Sociale SROI, redazione e preparazione della documentazione – Metodologie di Valutazione ex-ante, in itinere ed ex-post; Esercitazione finale per la predisposizione di una proposta di progetto.

Durata: 12 ore

Formatore: dott. Marcello Naldini

Metodologia: lezione frontale – dinamiche non formali: attraverso le lezioni si approfondiranno gli aspetti di conoscenza politiche sociali, strumenti di finanziamento e progettazione. Le esercitazioni forniranno un completamento pratico e attraverso suddivisioni in gruppo delle tematiche sovra esposte. Verranno infine elaborati dei progetti, o schemi progettuali su tematiche rivolte all’Infanzia (target 0-3 anni) e ai Minori (target 5-17 anni) essendo i volontari in SCU a contatto con tali tipologie di utenza.

Modulo 8 – Bilancio delle Competenze – Nozioni base Contenuti

Il modulo propone un iter formativo propedeutico al periodo di tutoraggio che si svolgerà negli ultimi 3 mesi di progetto. Prevede infatti una formazione di base sul “bilancio delle competenze”, inteso come un percorso di orientamento strutturato, che aiuta le persone (in questo caso i volontari in servizio civile) ad acquisire consapevolezza sulle proprie attitudini, capacità ed aspirazioni professionali. L’analisi del bilancio delle competenze sarà poi ulteriormente rinforzata e approfondita attraverso il periodo di tutoraggio previsto al termine dell’anno di Servizio Civile, che permetterà di mettere in pratica quanto appreso in questo modulo di formazione.

Il percorso può essere suddiviso in tre fasi: accoglienza e motivazione; analisi delle esperienze; sintesi.

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Verrà pertanto effettuata la ricostruzione e riconoscimento dell’esperienza di Servizio Civile, nonché della valorizzazione personale delle competenze intese come:

a) Tecnico Professionali: conoscenze e tecniche operative acquisite durante i vari moduli di formazione specifica e le attività del progetto;

b) Trasversali: caratteristiche e modalità di funzionamento individuale che entrano in gioco quando un soggetto si «attiva» a fronte di una richiesta dell’ambiente organizzativo e che sono essenziali al fine di produrre un comportamento professionale che trasformi un «sapere» in una prestazione lavorativa efficace come:

- diagnosticare (capacità di analisi critica di problemi o situazioni e di pianificazione di

comportamenti attraverso la prefigurazione di conseguenze possibili e la valutazione dei risultati ottenuti).

- affrontare (capacità di mettere in atto strategie per far fronte a situazioni critiche, di controllare reazioni emotive e gestire sentimenti di stress).

- relazionarsi (capacità di modulare la comunicazione e comportamenti, tenendo conto della specificità dell'interlocutore; di gestire relazione e lavorare in gruppo).

Durata: 12 ore

Formatore: dott.ssa Saba Pistilli

Metodologia: lezione frontale – dinamiche non formali

Modulo 9– Laboratorio “Il mestiere di cercare lavoro” – modulo giovani Contenuti

Tale modulo, come il precedente Modulo 8, risulta propedeutico al periodo di tutoraggio che i ragazzi svolgeranno negli ultimi 3 mesi di Servizio Civile. Il modulo, infatti, intende fornire ai ragazzi le conoscenze di base per una ricerca attiva del lavoro funzionale ed efficace rispetto al mercato del lavoro attuate, con particolare attenzione alla sfera dell’orientamento e conoscitivo dell’offerta del territorio locale.

Parte 1 Una ricerca di lavoro efficace a partire da ciò che offre il territorio, quali sono le agenzie che possono facilitare la ricerca e seguendo i propri talenti.

Parte 2 Come proporsi? In questo modulo verranno affrontate le tematiche legate al proporsi e su cosa viene preso in considerazione da chi assume e di conseguenza cosa è utile valorizzare della propria esperienza come candidato

Parte 3 Suggerimenti per un buon colloquio. Cosa è meglio far emergere in fase di colloquio?

Esiste un atteggiamento buono per tutte le situazioni?

Parte 4 Mettersi in gioco nella ricerca del lavoro Siamo sicuri che il lavoro non ci sia proprio? E se per cominciare/ricominciare utilizzassimo un bando o un’agevolazione? E se ne inventassimo uno? Il modulo intende quindi portare i ragazzi ad una prima scoperta delle professioni più ricercate nel mercato del lavoro attuale e degli strumenti a disposizione per avere maggiori informazioni sulle singole professioni. Le informazioni ottenute in questo modulo saranno poi approfondite nel dettaglio, e tramite anche lavori pratici, proprio nel periodo di tutoraggio.

Durata: 12 ore

Formatore: dott.ssa Chiara Peppoloni

Metodologia: lezione frontale – dinamiche non formali: attraverso le lezioni si approfondiranno gli aspetti di orientamento circa il mercato del lavoro locale, nonché l’offerta lavorativa del tessuto economico locale. Tali gli aspetti saranno poi approfonditi nel periodo di tutoraggio, in cui i volontari approfondiranno le tecniche per una corretta stesura del Cv e conoscenza degli intermediari accreditati (Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro).

Modulo 10 – Corso di Informatica gestionale – Nozioni base Contenuti:

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Il modulo intende rendere l'allievo autonomo, sul piano operativo, nella scelta degli strumenti informatici (Hardware e/o software) allo scopo di migliorare la propria attività lavorativa connessa all’utilizzo del computer (Concetti di base Personal Computer, gestione dei file, corretto funzionamento Office, Open office, internet, posta elettronica, gestione di

videochiamate) nonché per una corretta tenuta e archiviazione dei dati, fornendo sicura flessibilità nell'utilizzo delle tecnologie informatiche gestionali (archivi tradizionali e elettronici, record e file, determinazione della struttura di un file, (organizzazione sequenziale e causale)

Unità didattiche:

- Tipi di dati e gestione dei file

- L’alternativa multipla: Case-Of Procedure e funzioni - Banche dati e creazione, organizzazione

- Archiviazione e gestione di archivi

- strumenti di video conferenza per svolgimento di attività educative “a distanza”

Durata: 6 ore

Formatore: dott. Emili Patrizio Metodologia: lezione frontale

TOTALE ORE FORMAZIONE SPECIFICA: 92

TITOLO DEL PROGRAMMA CUI FA CAPO IL PROGETTO:

COESIONE SOCIALE MARCHE

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE

Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Rafforzamento della coesione sociale, anche attraverso l’incontro tra diverse generazioni e l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni

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DA COMPILARE SOLO SE IL PROGETTO PREVEDE ULTERIORI MISURE

PARTECIPAZIONE DI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITÀ Numero posti previsti per giovani con minori opportunità:

2

Tipologia di minore opportunità:

Bassa scolarizzazione

Documento che attesta l’appartenenza del giovane alla categoria individuata:

Autocertificazione ai sensi degli artt.46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000

Attività degli operatori volontari con minori opportunità:

Le medesime previste per gli altri volontari

Ulteriori risorse umane e strumentali e/o delle iniziative e/o delle misure di sostegno volte ad accompagnare gli operatori volontari con minori opportunità nello svolgimento delle attività progettuali:

Per i volontari appartenenti alla categoria della bassa scolarizzazione sarà previsto un modulo di formazione generale aggiuntivo di 4 ore che fungerà da “ripasso” degli argomenti appresi durante il percorso di formazione.

Essi inoltre saranno affiancati da un tutor nel corso di tutto l’anno di Servizio Civile (aggiuntivo rispetto alle altre figure già presenti), che fungerà da “case manager” (figura prevista dalla DGR 593/2018 Regione Marche - “Linee guida per lo svolgimento di tirocini finalizzati all’orientamento, formazione e inserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e della riabilitazione”) e nello specifico avrà il compito di:

- facilitare l’avvio in Servizio del volontario e il suo inserimento nella sede prescelta, tramite un incontro iniziale predisposto ad hoc sulle specifiche esigenze del volontario appartenente a tale categoria

- seguire il volontario in ogni fase del progetto di Servizio Civile, fungendo anche da tramite tra le esigenze del volontario e della sede di attuazione del progetto;

- fungere da soggetto di riferimento sia per il volontario sia per la Cooperativa IL FARO nel caso in cui insorgessero problematiche di qualsiasi genere;

- verificare periodicamente l’andamento del volontario e il raggiungimento degli obiettivi attraverso dei colloqui individuali a cadenza trimestrale;

- redigere una relazione finale in merito all’andamento del Servizio Civile da parte dei volontari appartenenti a tale categoria. Tale relazione potrà essere per il volontario anche un valido supporto per svolgere l’analisi delle competenze acquisite prevista nella fase di tutoraggio che si svolgerà negli ultimi 3 mesi di progetto.

SVOLGIMENTO DI UN PERIODO DI TUTORAGGIO Durata del periodo di tutoraggio

3 mesi

Ore dedicate 104

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Tempi, modalità e articolazione oraria

Il periodo di tutoraggio si svolgerà nell’arco degli ultimi 3 mesi di progetto.

Esso sarà svolto pertanto:

-una volta terminato il programma di formazione (sia generale che specifica), per permettere ai ragazzi l’acquisizione di conoscenze teoriche riguardanti sia il contesto lavorativo in cui sono inseriti sia la ricerca attiva del lavoro (alcuni moduli della formazione risultano propedeutici al tutoraggio stesso);

-dopo lo svolgimento di gran parte del progetto (9 mesi), in modo da permettere ai volontari di iniziare il periodo di tutoraggio dopo aver acquisito una maggiore consapevolezza in merito al contesto lavorativo in cui sono inseriti e, allo stesso tempo, competenze tecnico professionali e trasversali (hard/soft skills) specifiche del settore in cui sono inseriti.

Il tutoraggio prevede lo svolgimento di percorsi individuali per i volontari per un totale di 84 ore (rif. 21 volontari), che si articoleranno in 4 ore per ogni volontario, e incontri di gruppo, che avranno una durata complessiva di 20 ore.

Come già anticipato, propedeutica allo svolgimento del periodo del tutoraggio sarà la formazione specifica prevista per i volontari, in particolare i moduli 8 e 9 della stessa.

Il modulo 8, infatti, tenuto dalla dott.ssa Saba Pistilli (la quale collaborerà con la tutor dott.ssa Monia Sabbatini incaricata per il periodo di tutoraggio) e avrà lo scopo di proporre ai ragazzi una formazione di base sul “bilancio delle competenze”, inteso come un percorso di orientamento strutturato volto ad acquisire consapevolezza sulle proprie attitudini, capacità ed aspirazioni professionali. Le conoscenze acquisite nel corso di questo modulo di formazione saranno fondamentali per effettuare il lavoro pratico di analisi previsto nei percorsi individuali del periodo di tutoraggio.

Il modulo 9, invece, tenuto dalla dott.ssa Chiara Peppoloni (che, anch’essa, collaborerà poi a tale periodo di tutoraggio) fornirà ai ragazzi le conoscenze di base per una ricerca attiva del lavoro funzionale ed efficace rispetto al mercato del lavoro attuale. Le conoscenze di base acquisite nel corso di questo modulo saranno poi approfondite nel successivo periodo di tutoraggio.

Questi moduli di formazione (che si svolgeranno nei primi mesi di progetto) saranno fondamentali:

-per i volontari: per acquisire delle prime conoscenze di base per poter poi affrontare con maggior consapevolezza e preparazione il periodo di tutoraggio;

-per le professioniste che collaboreranno con la tutor: per introdurre dei concetti propedeutici ai futuri percorsi di tutoraggio e per acquisire una prima conoscenza dei ragazzi, necessaria per impostare il percorso di tutoraggio nel modo più aderente possibile alle caratteristiche e al background del gruppo di volontari.

Nel corso del periodo di tutoraggio, ad ogni volontario saranno dedicate 4 ore di percorso individuale, che saranno destinate allo svolgimento delle attività obbligatorie e nelle quali i ragazzi interagiranno con i professionisti maggiormente competenti sulla tematica da affrontare e con la supervisione del tutor incaricato, che sarà per loro un costante punto di riferimento nel corso di tutto il percorso.

Le 4 ore di percorso individuale possono essere alternativamente strutturate in:

-4 incontri da 1 ora ciascuno -2 incontri da 2 ore ciascuno

Oltre ai percorsi individuali, saranno poi realizzati degli incontri che coinvolgeranno la totalità del gruppo dei volontari. In particolare, saranno realizzati:

-2 incontri da 4 ore nel primo mese di tutoraggio;

-2 incontri da 4 ore nel secondo mese di tutoraggio;

-1 incontro finale da 4 ore, al termine del terzo mese di tutoraggio e del Servizio Civile stesso.

Attività di tutoraggio

Il periodo di tutoraggio prevedrà le seguenti attività, che saranno svolte individualmente con ciascun ragazzo:

1)Attività di valutazione del singolo volontario, di valutazione globale dell’esperienza di Servizio

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Civile e delle competenze apprese nel corso dello stesso.

2) Laboratori di orientamento per costruzione CV, preparazione al sostegno di colloqui, utilizzo del web e orientamento avvio impresa.

3) Conoscenza e contatto con Centri per l’Impiego e Servizi per il lavoro del territorio.

Oltre ai percorsi individuali destinati ad ogni volontario, nei quali saranno poste in essere le attività come descritte nei punti precedenti, i ragazzi avranno la possibilità di usufruire di alcuni incontri di gruppo, organizzati con la collaborazione del partner Compagnia delle Opere Marche Sud, associazione che collabora permanentemente con la

Cooperativa IL FARO.

Nello specifico saranno organizzati:

-2 incontri da 4 ore nel primo mese di tutoraggio;

-2 incontri da 4 ore nel secondo mese di tutoraggio

Nel corso di tali incontri saranno organizzate delle testimonianze di giovani di successo, imprenditori e recruiter del territorio volte a stimolare un atteggiamento proattivo nei ragazzi, far conoscere loro delle storie di crescita professionale e lavorativa e fornire loro informazioni utili per progettare il loro futuro una volta terminato il Servizio Civile.

SVOLGIMENTO DI UN PERIODO IN UN PAESE UE O IN UN TERRITORIO TRANSFRONTALIERO NON PREVISTO

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