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REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA BIOMEDICA TITOLO I FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO. Art. 1 Premesse e finalità

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REGOLAMENTO IN FASE DI REVISIONE.

DOCUMENTO AGGIORNATO DISPONIBILE DAL 31 LUGLIO 2015

REGOLAMENTO DIDATTICO

DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA BIOMEDICA TITOLO I

FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO Art. 1 – Premesse e finalità

1. Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica afferisce alla Classe LM-21 delle Lauree in Ingegneria Industriale di cui al D.M. 16/03/2007.

2. Il Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica afferisce alla Facoltà di Ingegneria.

3. Gli obiettivi formativi specifici, le competenze attese, la descrizione del percorso formativo, gli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati sono riportati nell’Allegato 1 che costituisce parte integrante del presente Regolamento.

4. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), disciplina l’organizzazione didattica del Corso di Laurea per quanto non definito dal predetto Regolamento.

5. L’accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica si realizza mediante concorso. Nel Manifesto degli Studi di Ateneo è annualmente fissato il numero dei posti a concorso dei quali una parte è riservata a studenti stranieri residenti all’estero.

Art.2 – Ammissione

1. I requisiti curriculari richiesti per l’iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica comprendono la conoscenza della Matematica, dell’Informatica e delle altre discipline di base, con particolare riferimento alla Chimica e alla Fisica, nonché la familiarità con le tecniche di interesse dell'Ingegneria Biomedica.

Per quanto riguarda le conoscenze delle scienze di base si richiede di aver acquisito almeno 18 CFU nei SSD CHIM/07, FIS/01, FIS/02, almeno 24 CFU nei SSD MAT/03, MAT/05, MAT/08, ING-INF/05.

Per quanto riguarda le competenze di tipo ingegneristico, è necessario che gli studenti abbiano conseguito almeno 30 CFU nei SSD ING-IND/* e ICAR/*, preferibilmente nei settori ICAR/08, ING-IND/10, ING-IND/12, ING-IND/13, ING-IND/22, ING-IND/24, ING-IND/31, ING- IND/33, ING-IND/34, almeno15 CFU nei SSD ING-INF/*, preferibilmente nei SSD ING- INF/01, ING-INF/03, ING-INF/04, ING-INF/05, ING-INF/06, ING-INF/07.

Nel caso di mancato possesso dei predetti requisiti il Consiglio di Corso di Studio si riserva di valutare il curriculum ed i contenuti dei corsi seguiti, valutandone la rispondenza complessiva con le conoscenze richieste. Il Regolamento del Corso di Studio definisce inoltre le modalità di verifica dell’adeguatezza della preparazione personale ai fini dell'accesso.

2. Come previsto dall’Ordinamento Didattico vigente, approvato dal CUN, l’accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica è consentito attraverso apposite prove di ammissione che attestino un’adeguata formazione personale. Previo esame del curriculum studiorum del candidato, la Giunta di Facoltà indica le integrazioni curriculari necessarie.

Consiglio della Facoltà di Ingegneria 4 maggio 2009

Senato Accademico 7 maggio 2009

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Pag. 2 di 9 3. E’ altresì consentito l’accesso ai candidati in possesso di titolo di studio conseguito all’estero a seguito di un corso universitario di area tecnico-scientifica di durata almeno triennale, ritenuto idoneo dalla Giunta di facoltà, e che abbiano dimostrato, attraverso apposita prova di ammissione, di avere un’adeguata formazione personale.

4. Annualmente il Senato Accademico fissa il numero massimo di posti disponibili per ciascun anno accademico.

5. Una parte dei posti disponibili annualmente è riservata ai laureati in Ingegneria Biomedica presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma che abbiano conseguito un voto di Laurea non inferiore a 95/110. Essi sono ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica senza alcuna prova di ammissione.

6. Il numero dei posti restanti fino al raggiungimento del numero massimo di cui al punto 4, è fissato dalla Giunta di Facoltà e indicato nel bando di concorso.

7. Le prove di ammissione sono articolate in una prova scritta consistente nella redazione di un elaborato su di un tema di pertinenza dell’Ingegneria Biomedica ed in una prova orale consistente in un colloquio di cultura generale e scientifica e di carattere attitudinale e motivazionale.

8. Qualora venga esplicitamente richiesto al momento della presentazione della domanda di ammissione al Corso di Laurea Magistrale, a giudizio della Giunta di Facoltà, possono essere esonerati dalla prova scritta i laureati provenienti da altri Atenei con voto di Laurea non inferiore a 95/110.

9. I laureati in Ingegneria Biomedica presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma che abbiano conseguito un voto di Laurea inferiore a 95/110, devono sostenere il concorso di ammissione analogamente ai candidati provenienti dagli altri Atenei.

10. Fino alla concorrenza dei posti messi a disposizione per il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, l’ammissione avverrà secondo un ordine di graduatoria stabilito in base ad un punteggio totale riportato in centesimi e così ripartito:

• fino a 40 punti al voto di Laurea

• fino a 30 punti alla prova scritta

• fino a 30 punti alla prova orale

1. Il punteggio totale minimo per l’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica e di 60,0 punti su 100.

Art. 3 - Organizzazione didattica

1. Il Manifesto del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica è organizzato in quattro curricula, secondo quanto indicato nell’Allegato 2 (che forma parte integrante del presente Regolamento (pubblicato all’indirizzo http://www.unicampus.it).

2. Le attività formative proposte dal Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, l’elenco degli insegnamenti nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i CFU assegnati a ciascuna attività formativa e le eventuali propedeuticità, l’elenco dei docenti impegnati nel Corso di studio, e gli insegnamenti tenuti da professori o ricercatori inquadrati nei relativi settori scientifico-disciplinari e di ruolo presso l’Ateneo, sono definiti sono definiti annualmente dal Consiglio di Facoltà.

Prima dell’inizio dell’anno accademico, sono resi noti i programmi degli insegnamenti e delle altre attività formative di cui alla tipologia d) dell’articolo 10, comma 5 del D.M. 24 ottobre 2004 n. 270, nonché il calendario degli appelli di esame, attraverso la Guida dello Studente pubblicata sul sito www.unicampus.it.

3. Di norma ad 1 CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo dello studente di cui 8 ore di lezione frontale.

4. L’attività didattica degli insegnamenti è organizzata secondo l’ordinamento semestrale.

5. Le attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilo del Corso di Laurea sono consultabili presso il sito web della Facoltà di Ingegneria dell’Università Campus Bio- medico di Roma, a cui il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica afferisce.

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Art. 4 – Esami e verifiche

1. Per ciascuna attività formativa definita annualmente dal Consiglio di Facoltà è previsto un accertamento conclusivo alla fine del periodo in cui si è svolta l’attività. Per le attività formative articolate in moduli la valutazione finale del profitto è comunque unitaria e collegiale. Con il superamento dell’accertamento conclusivo lo studente acquisisce i CFU attribuiti all'attività formativa in oggetto.

Gli accertamenti finali possono consistere in: esame orale o compito scritto o relazione scritta o orale sull’attività svolta oppure test con domande a risposta libera o a scelta multipla o prova di laboratorio o esercitazione al computer. Le modalità dell’accertamento finale, che possono comprendere anche più di una tra le forme sopra indicate e la possibilità di effettuare accertamenti parziali in itinere, sono indicate prima dell’inizio di ogni anno accademico dal docente responsabile dell’attività formativa attraverso la Guida dello Studente pubblicata sul sito www.unicampus.it.

2. Contemporaneamente viene comunicato il programma dell’insegnamento, conforme agli obiettivi formativi previsti nell’Allegato 1. Le modalità con cui si svolge l’accertamento devono essere le stesse per tutti gli studenti e rispettare quanto stabilito all’inizio dell’anno accademico.

3. Gli eventuali accertamenti in itinere non devono apportare turbative alla didattica degli altri insegnamenti e non possono essere sostitutivi degli accertamenti previsti al comma 1.

4. I crediti per la lingua straniera prevista tra le attività formative annualmente programmate dal Consiglio di Facoltà sono attribuiti secondo le modalità stabilite dal Consiglio di Facoltà e pubblicate nel sito web all’indirizzo www.unicampus.it. I risultati degli stage/tirocini sono verificati dal tutore accademico assegnato. I risultati delle attività svolte durante i periodi di studio all’estero sono verificati e riconosciuti dalla Giunta di Facoltà.

5. Per gli insegnamenti definiti annualmente dal Consiglio di Facoltà, l’accertamento finale di cui al comma 1, oltre all’acquisizione dei relativi CFU, comporta l’attribuzione di un voto espresso in trentesimi, compresa la lode, che concorre a determinare il voto finale di Laurea.

Art. 5 – Prova finale

1. La Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica si consegue dopo aver superato una prova finale, consistente nello svolgimento di un’attività progettuale o sperimentale svolta sotto la guida di un relatore e che si concluda con la redazione di un elaborato che dimostri la padronanza degli argomenti affrontati, la capacità di operare in modo autonomo e una buona capacità di comunicazione.

2. In particolare per il conseguimento della Laurea Magistrale è previsto un esame finale che consiste nella presentazione e dissertazione di una Tesi di Laurea che viene assegnata, svolta e discussa secondo le modalità stabilite dalla Facoltà.

3. In casi particolari, e comunque secondo le modalità previste dalla Giunta di Facoltà, la prova finale può essere sostenuta in altra lingua inglese.

4. La tesi deve essere redatta in lingua italiana o, in casi particolari, e comunque secondo le modalità previste dalla Giunta di Facoltà, in lingua inglese. Nel caso di una tesi redatta in lingua inglese va predisposto anche un riassunto in lingua italiana.

5. La prova finale è valutata dalla Commissione di Laurea.

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Pag. 4 di 9 Art. 6 – Conseguimento della Laurea e modalità di attribuzione del voto

1. La Laurea si consegue con l’acquisizione di almeno 120 CFU. Il superamento con esito positivo della prova di cui al precedente articolo comma 1, consente il conseguimento dei crediti necessari per l’ottenimento del titolo.

2. Il voto finale di Laurea, espresso in centodecimi, è attribuito dalla Commissione di Laurea sulla base del curriculum e del punteggio conseguito in sede di dissertazione.

TITOLO II

NORME DI FUNZIONAMENTO Art. 7– Obblighi di frequenza

La frequenza alle attività didattiche è obbligatoria e potrà essere accertata nelle forme ritenute idonee dalla Facoltà. Lo studente che non abbia frequentato almeno il 70% delle ore di attività d'aula e tutte le eventuali ore di attività di laboratorio necessarie per lo svolgimento del programma previsto può essere escluso dalla verifica finale.

Art. 8 – Trasferimenti da altri Corsi di Studio, da altri Atenei, e riconoscimento crediti 1. Il trasferimento da altri Corsi di Studio o da altri Atenei è consentito previa verifica delle

conoscenze e competenze effettivamente possedute, ricorrendo eventualmente a colloqui.

2. Gli studenti che intendono trasferirsi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica devono altresì presentare domanda alla Giunta di Facoltà per il riconoscimento dei crediti acquisiti e le indicazioni per la presentazione di un Piano di Studi individuale, che, nel rispetto dell’Ordinamento Didattico (consultabile sulla Guida dello Studente pubblicata sul sito www.unicampus.it.) tenga conto del percorso già svolto.

3. Ai crediti riconosciuti viene attribuito il voto già conseguito.

Art. 9 – Piano di Studi

1. Tutti gli studenti sono tenuti a presentare il Piano di Studi entro i termini indicati dalla Facoltà (Guida dello Studente pubblicata sul sito www.unicampus.it.). Le attività formative autonomamente scelte dallo studente, purché coerenti con il progetto formativo ai sensi dell’articolo 10, comma 5, lettera a) del D.M. 270/04 e approvate dalla Giunta di Facoltà, possono essere scelte tra gli insegnamenti attivati nell’Ateneo. Le scelte relative a tali attività formative sono effettuate al momento della presentazione del Piano di Studi, salvo quanto stabilito nel successivo comma 3.

Esse sono registrate con il voto e il numero di CFU che a loro compete. Il voto contribuisce a determinare il voto di Laurea di cui all’articolo 6, comma 2 del presente Regolamento.

Lo studente che intenda seguire un percorso formativo diverso, può presentare un Piano di Studi personale entro i termini previsti annualmente dalla Facoltà, nel rispetto dei vincoli previsti dall’Ordinamento Didattico del Corso di Laurea, tenendo conto delle attività formative effettivamente erogate e del numero dei CFU stabilito.

2. La Giunta di Facoltà, tenendo conto delle esigenze di formazione culturale e di preparazione professionale dello studente, e degli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea, valuta il piano e delibera in merito motivando la eventuale mancata approvazione.

3. I Piani di Studio di cui ai commi 1 e 2, non possono comunque prevedere sovrapposizioni di contenuti delle varie attività formative anche con riferimento a quelle della tipologia all’articolo 10, comma 5, lettera a) del D.M. 270/04.

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Pag. 5 di 9 Art. 10 – Tutorato

1. Il sistema formativo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ruota intorno alla figura dei tutori che collaborano alle attività didattico-formative e svolgono il loro ruolo in modo articolato nell’ottica della centralità dello studente. Il tutore è una figura istituzionale universitaria (art.13 della Legge 341/90).

2. I tutori hanno una duplice funzione:

• integrano l’attività didattica facilitando il processo di apprendimento dello studente il quale è supportato per acquisire una metodologia corretta nell’affrontare e risolvere i problemi;

• svolgono funzioni di guida, finalizzata ad assicurare ad ogni studente un aiuto continuo e personalizzato lungo tutto il Corso di Studio.

3. Nella Facoltà di Ingegneria dell’Università Campus Bio-Medico esistono due distinte figure di tutore:

• il tutore consigliere che segue lo studente con suggerimenti e consigli durante gli anni di studio universitario. Questa figura è imperniata non sull’insegnamento, ma sulla relazione d’aiuto ed esplica la sua funzione in modo particolare quando lo studente, trovandosi in difficoltà, lo richieda più o meno esplicitamente (ad esempio per difficoltà nello studio, perdita di motivazione, necessità di un orientamento sul percorso di studio da seguire etc.). Tutti i Docenti e Ricercatori del Corso di Laurea sono tenuti a rendersi disponibili per svolgere le mansioni di Tutore.

• il docente tutore al quale sono affidati gli studenti per lo svolgimento delle attività didattiche previste. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni docente-tutore coordina le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche nella preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tradizionale. Esso esercita la sua funzione in tutte le forme di didattica interattiva previste dal programma.

4. Su proposta della Giunta di Facoltà vengono attribuite funzioni di tutore ai docenti, ai ricercatori, agli assegnisti di ricerca, ai dottorandi ed ai collaboratori esterni del Corso di Laurea.

Art. 11 – Valutazione dell’attività didattica

La Giunta di Facoltà può attuare forme di valutazione della qualità delle attività didattiche. Per tale valutazione la Giunta di Facoltà si avvale delle eventuali iniziative di Facoltà e/o di Ateneo (Servizio Didattico Integrato) e può attivarne di proprie.

Art. 12 - Valutazione del carico didattico

La Giunta di Facoltà attua iniziative finalizzate alla valutazione della coerenza tra i CFU assegnati alle attività formative e gli specifici obiettivi formativi programmati. La Giunta di Facoltà si avvale di Commissioni Didattiche Paritetiche per la valutazione e il monitoraggio del carico di lavoro richiesto agli studenti al fine di garantire la corrispondenza tra i CFU attribuiti alle diverse attività formative ed il carico di lavoro effettivo.

Art. 13 – Counseling e Cappellania

1. Il servizio di Counseling realizza una rete di orientamento-sostegno rispetto ai bisogni dello studente.

Offre una relazione di aiuto a quanti sono in difficoltà nel raggiungimento dei propri obiettivi accademici, aiuta gli studenti a sviluppare strategie per migliorare la gestione delle proprie emozioni, le capacità introspettive e relazionali.

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Pag. 6 di 9 2. La Cappellania universitaria offre formazione spirituale a tutti i membri della comunità universitaria che lo desiderano. I cappellani sono a disposizione di quanti necessitano di consiglio e orientamento per lo sviluppo della vita personale, relativamente ad aspetti umani e spirituali.

Art. 14 – Borse di studio, contributi finanziari e servizi abitativi

1. Ogni anno l’Università bandisce concorsi per il conferimento di provvidenze e servizi dedicati agli studenti iscritti presso l’Università, in possesso di determinati requisiti di merito e di reddito. I bandi sono pubblicati sul sito web dell’Università www.unicampus.it nella pagina dedicata alle borse di studio.

2. L’Università offre agli studenti informazioni circa collegi universitari della Fondazione RUI e appartamenti nei pressi della sede didattica.

Art. 15 – Placement ed orientamento al lavoro

Presso la Facoltà di Ingegneria è attivo un Servizio Placement che orienta lo studente ai possibili sbocchi professionali e favorisce il primo impiego dei neo-laureati in aziende del settore biomedico e sanitario. La Facoltà ha stipulato a tal fine convenzioni con enti di ricerca, aziende sanitarie e industrie del settore biomedico per offrire ai propri studenti stage professionalizzanti.

Art. 16 – Informazioni generali

Programmi e testi d’esame: Il programma dei corsi e i testi d’esame sono consultabili sulla Guida dello Studente pubblicata sul sito internet www.unicampus.it

TITOLO III

NORME FINALI E TRANSITORIE Art. 17 – Modifiche al Regolamento

1. Le modifiche al presente Regolamento sono proposte dalla Giunta di Facoltà e devono essere sottoposte all’approvazione del Consiglio di Facoltà.

2. Con l’entrata in vigore di eventuali modifiche al Regolamento Didattico di Ateneo o di altre nuove disposizioni in materia si procede in ogni caso alla verifica e all’integrazione del presente Regolamento.

3. Il presente Regolamento si applica a tutti gli studenti immatricolati al Corso di Studio ed ha validità sino all’emanazione del successivo Regolamento. Nell’anno di prima applicazione, il presente Regolamento si estende a tutti gli iscritti nell’anno accademico di entrata in vigore, indipendentemente dall’anno di immatricolazione. Eventuali problematiche interpretative o applicative derivanti dalla successione dei Regolamenti nel tempo saranno oggetto di specifico esame da parte del Consiglio di Facoltà.

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Pag. 7 di 9 ALLEGATO 1

AL REGOLAMENTO DIDATTICO

DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA BIOMEDICA Classe: LM-21 - Ingegneria Biomedica

Denominazione: Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica Denominazione del corso in lingua inglese: Biomedical Engineering

1. Obiettivi formativi specifici e descrizione del percorso formativo

Obiettivo della Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica è quello di formare un professionista in grado di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e in rapida evoluzione con ruoli di promozione e gestione dell’innovazione tecnologica, di progetto e di gestione di sistemi complessi, di coordinamento di gruppi di lavoro e di responsabilità in ambito tecnico e produttivo ai massimi livelli, in grado di svolgere altresì attività di ricerca avanzata di base volta alla soluzione di problemi complessi e interdisciplinari, indispensabile per una vera innovazione tecnologica. Oltre agli ambiti specifici dell’Ingegneria Biomedica, le sue competenze coprono anche altri ambiti dell’Ingegneria con particolare riferimento ai settori dell’Ingegneria Industriale e dell’Ingegneria dell’Informazione, nonché ai settori della Scienza e della Tecnologia a carattere interdisciplinare nei riguardi sia dell’Ingegneria che della Medicina e della Biologia.

La formazione professionale dell’Ingegnere Magistrale in Ingegneria Biomedica richiede pertanto l’acquisizione di capacità progettuali avanzate e con contenuti innovativi per quanto riguarda: l’impiego della tecnologia nelle attività diagnostiche e terapeutiche, la gestione degli apparati e dei sistemi sanitari, l’analisi, l’elaborazione e la trasmissione di segnali ed immagini di interesse biomedico, la progettazione e lo sviluppo di nuovi dispositivi con particolare riferimento ai meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base di molte patologie, la costruzione e l’implementazione su computer di modelli di sistemi fisiologici, la progettazione e la realizzazione di biomateriali e la determinazione delle proprietà chimico-fisiche e di biocompatibilità per organi artificiali. Oltre alle conoscenze di tipo specificamente professionale e tecnologico, il laureato in Ingegneria Biomedica deve possedere una solida formazione in matematica e nelle altre discipline di base, nonché negli aspetti teorico-scientifici dell’ingegneria necessari per la comprensione dei fenomeni chimico-fisici che stanno alla base delle tecnologie e della ricerca biomediche. Egli deve inoltre essere capace di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare. La formazione dell’Ingegnere Magistrale in Ingegneria Biomedica deve infine comprendere conoscenze nel campo dell’organizzazione dei sistemi sanitari, la conoscenza in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari, e una conoscenza dei principali argomenti filosofici, storici e etici riguardanti la scienza e la tecnica, che lo renda capace di compiere scelte e di sviluppare progetti sempre orientati a promuovere il bene delle singole persone e delle società nel loro insieme.

Il percorso formativo predisposto per raggiungere gli obiettivi sopraesposti prevede che gli allievi ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica soddisfino i requisiti curriculari descritti in dettaglio nell’apposita sezione, che assicurano una ampia e solida formazione fisico-matematica, nonché la familiarità con i principi e i metodi dell’ingegneria, necessari per la comprensione dei fenomeni chimico-fisici che stanno alla base delle tecnologie di interesse dell’ingegneria biomedica. Su tale base, che caratterizza peraltro la formazione fornita dalla maggior parte dei Corsi di Laurea in Ingegneria Industriale e dell’Informazione, è poi previsto lo svolgimento di un nucleo di attività formative obbligatorie che completino la formazione di base dell’ingegnere biomedico e che approfondiscano la sua capacità di applicare tali conoscenze ai principali ambiti applicativi in campo

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Pag. 8 di 9 biomedico. Tale formazione prevede inoltre l’inserimento in gruppi di ricerca con il fine di comprendere, tra l’altro, l’interazione tra dispositivi/materiali e fenomeni biologici, l’acquisizione di metodi per gestire l’impatto della tecnologia nel contesto sociale e ambientale e lo sviluppo della capacità di gestire e organizzare sistemi complessi e lo sviluppo ancora della sensibilità ai fattori etici e alle tematiche della sicurezza e della qualità.

Il percorso formativo prevede poi un’ampia gamma di attività formative indirizzate all’acquisizione ulteriori competenze orientate a specifiche applicazioni in campo biomedico. Tali attività possono essere scelte dallo studente all’interno di curricula che consentano di orientare la propria formazione verso specifici sbocchi professionali e di assicurare allo stesso tempo una coerenza complessiva del percorso formativo.

Infine, nell’ottica di una formazione universitaria integrale sono previsti anche percorsi, sia teorici che pratici, di approfondimento dei caratteri di una tecnologia centrata sulla persona umana. Viene cioè sviluppata negli studenti la sensibilità ad utilizzare le continue conquiste della scienza e della tecnica per assicurare alle persone bisognose di assistenza sanitaria il più ampio recupero di una situazione di normalità e indipendenza di vita.

2. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori Europei del titolo di studio Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Il laureato in Ingegneria Biomedica deve conoscere:

- gli aspetti teorico-scientifici delle discipline caratterizzanti e affini dell’Ingegneria Biomedica attraverso i quali identificare e risolvere, con contributi progettuali originali, problemi complessi che possono richiedere approcci interdisciplinari;

- le più avanzate metodologie e tecnologie utilizzate nella progettazione e nella gestione di apparati e sistemi biomedicali;

- il processo progettuale complessivo da attuarsi per gli interventi infrastrutturali e gestionali sul sistema sanitario, nonché l’integrazione in tale processo di enti ed aziende operanti nel settore della sanità.

Tali conoscenze e capacità sono acquisite tramite una didattica attiva sviluppata attraverso lezioni, esercitazioni, lavori di gruppo e studio individuale. La verifica è affidata al superamento degli esami di profitto dei corsi istituzionali che prevedono sempre prove scritte e/o orali che richiedono le suddette conoscenze e capacità.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)

Il laureato in Ingegneria Biomedica deve distinguersi per capacità di applicazione delle conoscenze acquisite a tutti gli aspetti della gestione e della progettazione di apparati e sistemi biomedicali ed in particolare:

- interpretazione, formalizzazione e proposizione di contributi progettuali originali;

- uso di tecniche e strumenti avanzati per la progettazione e la gestione delle componenti di apparati e sistemi biomedicali;

- conduzione di sperimentazioni, analisi, interpretazione e generalizzazione dei risultati;

- comprensione dell'impatto dei progetti di intervento su apparati e sistemi biomedicali nel contesto sanitario e, più in generale, sociale;

- conoscenza e comprensione del contesto in cui si sviluppa l’attività professionale di realizzazione e gestione di apparati e sistemi biomedicali.

Inoltre, il laureato Magistrale deve essere in grado di elaborare nuove soluzioni tecniche a partire da quelle conosciute e di contribuire, nel mondo del lavoro in modo efficace all’innovazione.

Le capacità di applicare le conoscenze sono sviluppate tramite i lavori di gruppo e le attività di

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Pag. 9 di 9 esercitazioni previste in tutti i moduli caratterizzanti. La verifica di queste capacità è affidata allo svolgimento di elaborati progettuali nell’ambito dei corsi che caratterizzano gli orientamenti.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Il laureato in Ingegneria Biomedica deve poter valutare l’impatto delle analisi svolte e delle soluzioni individuate sul contesto applicativo, tenendo conto anche delle implicazioni economiche, sociali ed etiche ad esse correlate.

Al fine di sviluppare e verificare l’autonomia di giudizio, durante il percorso formativo sono proposti agli studenti "casi di studio" relativi a situazioni progettuali o gestionali complesse caratterizzate da incertezze tecniche ed incompletezza delle informazioni.

Abilità comunicative (communication skills)

Il laureato in Ingegneria Biomedica deve essere in grado di esporre e sintetizzare in modo chiaro e comprensibile gli aspetti tecnici dei problemi di interesse sia nei riguardi di interlocutori esperti e che di interlocutori privi di una specifica preparazione tecnica.

In particolare deve saper addestrare collaboratori, partecipare e coordinare gruppi di progetto, pianificare e condurre la formazione nel settore.

Le abilità comunicative sono sviluppate nel percorso formativo, che comprende esercitazioni di gruppo, attività di laboratorio, esposizione sintetica dei risultati ottenuti su casi di studio e prove finali.

Il laureato in Ingegneria Biomedica deve inoltre essere in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, usando terminologia adeguata e con proprietà di espressione, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano. Tale capacità è favorita dall’impiego di materiale didattico integrativo in lingue diverse da quella italiana e dalla presenza di attività formative specifiche per le quali è prevista una verifica di profitto.

Capacità di apprendimento (learning skills)

Il laureato in Ingegneria Biomedica deve essere in grado di acquisire in modo autonomo ulteriori conoscenze di carattere tecnico-scientifico dalla letteratura di settore, sia nell’ambito delle tematiche specialistiche di sua competenza, sia fra quelle tipiche di altri settori dell’ingegneria biomedica.

Tali capacità di apprendimento sono garantite dalla padronanza delle conoscenze tecniche specifiche e dall’acquisizione di metodologie di approfondimento critico che consentano e stimolino l’apprendimento lungo tutta la vita. La verifica della loro acquisizione è affidata al superamento delle prove di profitto dei corsi istituzionali, nonché della prova finale.

3. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

I principali sbocchi occupazionali previsti sono quelli dell’innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi che nelle amministrazioni pubbliche che operano nell’ambito della biomedicina. I laureati Magistrali in Ingegneria Biomedica saranno in grado di interagire con i professionisti sanitari, nell'ambito delle rispettive competenze, nelle applicazioni diagnostiche e terapeutiche. Essi potranno inoltre trovare occupazione presso: industrie del settore biomedico e farmaceutico produttrici e fornitrici di sistemi, apparecchiature e materiali per diagnosi, cura e riabilitazione; aziende ospedaliere pubbliche e private; società di servizi per la gestione di apparecchiature ed impianti medicali, di telemedicina; laboratori clinici specializzati, enti di ricerca pubblici e privati.

Il corso prepara alle professioni di Ingegneri Biomedici e Bioingegneri.

Riferimenti

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L’elenco degli insegnamenti è riportato in Appendice B1, insieme all’indicazione dei settori scientifico-disciplinari di appartenenza (SSD), dei corrispondenti crediti formativi

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