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Vigilanza sull applicazione della Legge 125/2001

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Academic year: 2022

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(1)

Vigilanza sull’applicazione della Legge 125/2001

Dr.ssa Nicoletta Cornaggia, Dr. Gianni Saretto - Regione

Lombardia U.O. Prevezione

Dr. Crescenzo Tiso - ASL Varese SPSAL

(2)

Art. 15 “Disposizioni per la sicurezza sul lavoro”

| doveri della parte datoriale: art. 4 comma 5 lett. c) DLgs 626/94

z doveri della parte dei lavoratori: art. 5

comma 2, lett. a, h) DLgs 626/94

(3)

La logica di applicazione

| non la cura di individui malati

z bensì la prevenzione della salute degli individui sani nell’ambiente lavorativo

L’attuazione dell’art. 15 si deve

uniformare ai principi della massima tutela

ragionevolmente attuabile

(4)

Quale tutela?

| eliminazione dei fattori c.d. variabili di rischio

z introduzione di cautele

• regolamentazione dell’operatività

• definizione di procedure operative codificate

e standardizzate

(5)

La L. 125 enfatizza il DL.gs 626/94

| valorizzazione dei fattori variabili di rischio

z riduzione della loro negatività

• adozione di un modello di sicurezza compartecipativo, sinergico e

responsabilizzante per tutti

(6)

I ruoli (1)

| lavoratore: inserisce la prevenzione delle patologie alcol correlate quale elemento di attenzione quotidiana del proprio agire

z datore di lavoro: adotta un sistema organizzativo efficace ai fini del

governo del rischio

(7)

I ruoli (2)

“… il ruolo pubblico della medicina del lavoro è chiamato ad operare nel rispetto delle funzioni proprie di questo binomio, facilitando la

crescita culturale di entrambi e contribuendo, nel ruolo di tecnici super partes alla

definizione delle regole e degli standard applicabili e al controllo della loro effettiva attuazione…”

SPSAL: promuove, assiste e sorveglia

l’applicazione del processo preventivo

(8)

I ruoli (3)

| “capire come meglio dotare le persone, e in particolare i lavoratori, perché si approprino meglio della cultura e dei principi della

prevenzione”

z guidare il datore di lavoro verso l’adozione di strumenti preventivi utili a combattere il

fenomeno della dipendenza nei luoghi di

lavoro

(9)

L’obiettivo

una programmazione coerente della

prevenzione “basata principalmente sul criterio dell’analisi preventiva e della

valutazione dei rischi, del rafforzamento degli obblighi di informazione e formazione del personale, e quindi della massima

responsabilizzazione dei lavoratori esposti ai

vari fattori di pericolo”

(10)

La valutazione dei rischi:

quella dovuta

| il rischio infortunistico aggiuntivo:

l’assunzione di alcol in concomitanza ai rischi delle attività lavorative

z riferimento al lavoratore esposto

nell’espletamento della propria mansione (siderurgia, edilizia, … )

• riferimento ai terzi i quali si trovino esposti ai

pericoli derivanti dall’attività lavorativa svolta da

altri (sanità, mansioni sociali, insegnamento,

vigilatrice d’infanzia, …

(11)

quella auspicabile

| individuazione delle attività per le quali l’assunzione di alcolici può determinare ripetute assenze per malattia

z indagine analitica sugli effetti sulla sicurezza

e sulla salute determinati da una sinergia fra

alcool ed esposizione a sostanze tossiche

presenti nel ciclo industriale

(12)

Le misure (1)

Applicazione della soluzione più radicale e cautelativa: il divieto

totale di somministrazione

(13)

Le misure (2)

| informazione sugli aspetti propri dei rischi derivanti da alterazioni del

proprio stato di salute

z formazione sugli aspetti relativi ai

corretti comportamenti da assumere

per evitare tali rischi, anche qualora

provocati da terzi

(14)

Quali approcci per l’informazione e la formazione?

| coinvolgimento di dirigenti e preposti nella consapevolezza dell’opportunità di

procedere nell’attribuzione di responsabilità di controllo

z sensibilizzazione dei lavoratori con incontri a

piccoli gruppi o in assemblea con esperti, o

colloqui singoli di counselling breve da parte

del medico competente

(15)

Il medico competente (1)

| azione propositiva verso i datori di lavoro

| interventi diretti sui lavoratori

• aggiorna il protocollo di sorveglianza sanitaria sulla base delle risultanze della nuova

valutazione dei rischi

• interviene indicando le misure sanitarie

preventive adatte per il contenimento del

rischio

(16)

Il medico competente (2)

| collaborazione con le Istituzioni

z collaborazione strettissima tra il medico competente e

• il medico di medicina generale

• i medici del lavoro operanti nei Servizi PSAL

• i medici operanti nei Servizi di alcologia

(17)

Il medico competente (3)

| azione promozionale

z nell’ambito della sorveglianza sanitaria

z in specifici programmi aziendali di

prevenzione

(18)

Un modello applicativo …

| integrazione delle professionalità sanitarie

| loro collaborazione con le aziende, le

rappresentanze dei lavoratori

(19)

… che è efficace quando

il datore di lavoro si adopera al fine di

coinvolgere i soggetti aziendali della

prevenzione, ossia il Responsabile del

Servizio di Prevenzione e Protezione,

il Rappresentante dei Lavoratori per la

Sicurezza e il medico competente,

oltre ai servizi competenti delle ASL

(20)

I Servizi PSAL

| promuovono presso le imprese dell’attivazione dei progetti di promozione della salute

sviluppano integrazione e collaborazione con i Servizi Dipendenze Patologiche (Ser.T)

stimolano la creazione di una rete in grado di supportare i medici competenti nella

programmazione di un’attività sanitaria

a livello locale e in collaborazione con le parti sociali

(21)

La Regione (1)

| la costituzione di un gruppo di

coordinamento regionale per la ricerca, la programmazione e l’intervento in tema di prevenzione dei problemi alcol correlati negli ambienti di lavoro

| la definizione di un modello di intervento

univoco, praticabile e misurabile

(22)

La Regione (2)

| orientare la mission affinché favorisca z la costituzione in ogni ASL di una èquipe

multidisciplinare che avrà il compito di realizzare e gestire gli interventi di

prevenzione nelle aziende del territorio di riferimento

• la formazione degli operatori che costituiranno le èquipe locali

• lo sviluppo della collaborazione tra i Servizi PSAL e

Dipendenze Patologiche (Ser.T)

(23)

Per informazioni

http://www.sanita.regione.lombardia.it/web/preve

nzione.nsf

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