Sommario del corso
Prof. Attilio Citterio
Dipartimento CMIC “Giulio Natta”
http://iscamapweb.chem.polimi.it/citterio/education/course-topics/
Tel. : 02-23993082
School of Industrial and Information Engineering Course 096125 (095857)
Introduction to Green and Sustainable Chemistry A.A. 2019/2020
Estremi del Corso
Lezioni
: Martedì 12.15-15.15 (aula 3.1.6, ex. S.1.6)Mercoledì 13.15-16.15 (aula B.5.5 / LAB MA1) Venerdì 13.15-16.15 (Aula 9.0.3 / LAB MA1) Lab. Mancinelli (Mercoledì o Venerdì)
dal 17/09/2019 al 20/12/2019 (lez.: 34(8) + 17(5) h, lab.: 12 h, Es.: 16(8).
Lucidi di PowerPoint in pdf (adobe acrobat) a:
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Requisiti: almeno 5 crediti di Chimica Generale (e 5 crediti di Chimica Organica).
Corso predisposto per:
Ingegneri Chimici e Ingegneri della Sicurezza (5 crediti), Ingegneri Ambientali (primo e secondo livello, 8 crediti) che sono interessati al futuro delle attività umane sul pianeta Terra.
Localizzazione delle Aule
Complesso Mancinelli
Aula 9.0.3
3
Aula B.5.5
Aula S.1.6
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Temi Affrontati nel Corso
L1 – Fondamenti di Chimica Verde (GC) e di Ingegneria Verde (GE) L2 – Applicazione dei dodici Principi di Chimica Verde e Ingegneria
Verde
L3 – Ecologia Industriale L4 - Tossicologia
L5 - Materie prime da Biomasse Verde L6 – Bioprocessi e Biotecnologia
L7 –Energia e Chimica e Chimica/Ingegneria Verde
L8 - Ottimizzazione di Processi Chimici e Intensificazione di processo
L9 – Sicurezza intrinseca
L10 – Esempi di problemi e soluzioni di Chimica Verde (LCA, Riciclo, VOC, Sostituzione di prodotti chimici)
Sviluppo Sostenibile
La sostenibilità è una parte cruciale della presente e futura tecnologia ma è un termine ambiguo. Comune definizione:
‘… sviluppo che soddisfa le necessità delle presenti generazioni senza compromettere le possibilità delle future generazioni di soddisfare le loro necessità ’
Commissione Brundtland, UN Earth Summit 1992 Rio de Janeiro, Brazil Alcune declinazioni:
Non si deve sistematicamente alterare le distribuzioni naturali dei componenti della crosta terrestre (es. metalli pesanti)
Non si deve sistematicamente incrementare le sostanze persistenti prodotte dalla società (DDT, CO2, CFC, ecc.)
Non si deve sistematicamente deteriorare le basi fisiche dei cicli naturali produttivi della terra
Bisogna realizzare un uso oculato ed efficiente delle risorse rispettando il soddisfacimento delle necessità umane.
The Natural Step (Svezia)
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Preoccupazioni per le Risorse Comuni
Le risorse comuni (globali) sono oggetto di attenzione nell’ecologia
industriale e nell’ingegneria sostenibile perché la disponibilità limitata di queste risorse può influenzare negativamente il progresso dovuto alla moderna tecnologia.
Esempio: Relazione tra attività ittiche, costo e reddito.
TR = reddito totale
E = livello di attività ittica
MEY = max. resa economica
MSY = max. resa sostenibile
OA = accesso libero
“The Question of the Commons” B.J. McCay and
J.A. Acheson Eds. Tucson , 311-326, 1987 Attività ittica
Reddito Costo
EMSY EOA
EMEY TCMEY
TRMEY
Regimi Socio-Ecologici nella Storia Umana
uso annuale pro capite Energia Materiali
Metabolismo umano di base
(immissione di biomasse via nutrizione)
3.5 GJ 1 t
Cacciatori-raccoglitori
(uso incontrollato dell'energia solare)
10-20 GJ 2-3 t
Società Agricola
(uso controllato dell'energia solare)
60-80 GJ 4-5 t
Società Industriale/Tecnologica
(uso di energia fossile)
250 GJ 20-22 t
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Quantificazione della Sostenibilità
Degli obiettivi realistici e difendibili per la sostenibilità e la loro attuazione non sono facili da stabilire in pratica, ma principi con cui si può procedre sono ragionevolmenti semplici. Essi sono:
Stabilire la velocità limite nell’uso della componente ambientale, economica o azionaria
Allocare i limiti permessi con un metodo adeguato a tutto ciò che è influenzato da tale limite.
Confrontare l’attuale situazione con l’allocazione consentita
Considerare le potenziali azioni correttive.
Spesso è necessario scegliere un orizzonte temporale su cui si deve valutare la sostenibilità. Generalmente un intervallo di 50 anni (cioè grossomodo due generazioni umane) è considerato un periodo
ragionevole per la valutazione.
Legare le Attività Industriali (Ecologia
Industriale) alla Sostenibilità: i Grandi Obiettivi
Molte delle discussioni sulla sostenibilità implicano perturbazioni ambientali ed è utile considerare come queste questioni si possano mettere in ordine di priorità. Dalle analisi finora condotte emergono i seguenti Grandi Obiettivi:
• Ω1 : mantenimento dell’esistenza della specie umana
• Ω2 : mantenimento della capacità per uno sviluppo sostenibile e la stabilità dei sistemi umani
• Ω3 : mantenimento della diversità della vita
• Ω4 : mantenimento della ricchezza estetica del pianeta terra.
Stante il fatto che questi obiettivi sono universali, si deduce che per
raggiungerli esistono alcuni requisiti fondamentali da soddisfare. Per es.
il primo richiede di minimizzare la tossicità e l’uso di risorse fondamentali, il secondo di disporre di adeguate materie prime ed energia, il terzo di mantenere aree naturali protette, il quarto di controllare gli scarti e le emissioni, e, in generale, di non degradare l’ambiente.
Sviluppo Sostenibile = Bilancio tra 3 Requisiti Primari:
I tre fondamenti della Sostenibilità:
I bisogni della società (obiettivo sociale)
L’impiego efficiente delle scarse risorse (obiettivo economico)
La necessità di ridurre la
pressione sull’eco-sistema al fine di mantenere le basi
naturali per la vita (obiettivo ambientale).
Profitto ECONOMICO
Bisogni SOCIALI
Equità Eco –
efficienza
Vivibilità
Rispetto AMBIENTALE Sostenibilità
Nella comunità economica la sostenibilità è etichettata “the triple bottom line”
La Chimica Contribuisce su Tre Livelli allo Sviluppo Sostenibile
La chimica può contribuire allo sviluppo sostenibile a tre diversi livelli : 1. Fornire prodotti chimici che fondano e assicurano ricchezza
sociale ed economica.
2. Conservare le risorse sviluppando:
a. Processi chimici più efficienti b. Fonti rinnovabili di energia
c. Prodotti chimici che aumentano significativamente l’efficienza dei processi di produzione e dei prodotti in altre aree,
d. Prodotti che permettono ai consumatori di usare le risorse più efficientemente,
e. Progettare prodotti basati sul concetto di riciclo, e
f. Sviluppare prodotti basati su risorse rinnovabili e cicli biologici.
3. Gestire le risorse, sostanze e materiali in maniera salubre e ambientalmente compatibile.
Adattato da M. S. Reisch, Chem. Eng. News 79(36), 17 (2001).
1 2
3
E’ Essenziale che Chimici, Ingegneri e Pubblici Amministratori Prestino
Maggiore Attenzione alle Conseguenze Ambientali dei Prodotti Chimici e dei Processi ed Attività Correlate con cui
questi Prodotti sono Realizzati
Nuova Sensibilità
Non si deve dimenticare la nostra
impronta chimico-ecologica
Risorse Illimitate
Componente Ecosistema
Degradazione illimitata a scarto
Tipo I
Scarti Limitati
Componente Ecosistema Componente
Ecosistema
Componente Ecosistema
Energiae Risorse Limitate
Tipo II
Componente Ecosistema Componente
Ecosistema
Componente Ecosistema
Energia e Risorse Limitate
Tipo III
Ecologia Industriale (Tipi di Regimi Industriali)
Gli ATOMI nei Rifiuti non differiscono da quelli nelle Materie Prime!!!
Terra e biosfera Acquisizione
materie prime Lavorazione
primaria Materiali ingegnerizzati e di specialità
Produzione e assemblaggio
Utilizzo e assistenza
Raccolta
Trattamento discarica Ri-ciclo
Ri-fabbricazione
Ri-uso
Circuito aperto Recupero
Cicli di Produzione Integrata (Economia Circolare)
(Ciclo di Vita dei Prodotti, Incluse le Attività-Ri)
Scarti
Ecologia industriale = scienza della sostenibilità con enfasi sull’attento uso e riuso delle risorse
Chimica verde (per la Sostenibilità)
scienza delle trasformazioni chimiche a basso impatto
ambientale attenta all’uso efficiente delle risorse e dell’energia
Ingegneria Verde (per la Sostenibilità) e Sicurezza Intrinseca = scienza e tecnologia rivolta alla riduzione/ eliminazione dei pericoli associati ai materiali usati e alle operazioni, con inserimento
permanente ed inseparabile nella tecnologia di processo
Ecologia industriale
Sviluppo sostenibile
(DfE)
Progettazione per l’ambiente
Chimica Sostenibile
Ingegneria sostenibile
Ecologia Industriale - Chimica per la Sostenibilità - Sicurezza Intrinseca – Ingegneria Sostenibile
Percorso allo Sviluppo Sostenibile
Approcci pratici Supporti Operativi
Obiettivo strategico
Sviluppo sostenibile
Chimica Verde
Ingegneria Verde
Ecologia Industriale
Energia rinnovabile
Catalisi
Gestione reflui Metabolismo
Intensificazione di processo, fonti
Mezzi per il monitoraggio
Valutazione Ciclo di vita
Metrica Verde PAT e QdB Bio-imitazione
Bio-sostenibilità
CHIMICA VERDE PER LA SOSTENIBILITA' DEFINIZIONE (“Americana”)
La Chimica Sostenibile è l’utilizzo di un insieme di principi atti a ridurre o eliminare l’uso o la generazione di sostanze pericolose nella progettazione, produzione e impiego dei prodotti chimici*.
LA CHIMICA SOSTENIBILE SI INTERESSA DI:
• Minimizzazione degli scarti alla Fonte, Energia e Risorse
• Uso di Catalizzatori anziché di Reagenti
• Uso di Reagenti e Intermedi Non-Tossici
• Uso di Risorse Rinnovabili
• Riciclo dei prodotti e materiali
• Miglioramento dell’Efficienza Atomica e del parametro E
• Uso di Sistemi senza Solvente o con Solventi Riciclabili ambientalmente benigni, ….. ecc.
* Green Chemistry Theory & Practice, P T Anastas & J C Warner, Oxford University Press 1998
Ingegneria Verde: Obiettivi dei Principi
• Fornire un contesto
Applicabile
Efficace
Appropriato
• Applicarla a tutte le discipline
Chimica, Civile, Ambientale, Meccanica, Sistemi …
• Applicarla nei vari stadi di progettazione
Architettura molecolare per costruire composti chimici
Architettura di prodotto per creare un oggetto d’uso
Architettura urbana per costruire una città
Cosa è “Verde”?
Sostenibile
Più benigno e più compatibile per la gente e per il pianeta
La
Strada
per la
Sostenibilità
Energia pulita Fonti rinnovabili
Prodotti Puliti
Ecologia Industriale
EPA vision
”Dalla nascita alla morte”
Impatti su:
• Salute umana
• Ecosistemi
• Risorse
Valutazione dell’Impatto del Ciclo di Vita
Pensare in Base al Ciclo di Vita
Pensare in Base al
Ciclo di Vita
Supporto alle Decisioni di Sostenibilità
Il processo da tener presente nel prendere decisioni, per quanto
possibile, in merito a tutte le implicazioni su risorse, consumi, ambiente, salute, socialità e economia associate al ciclo di vita di un prodotto
(bene o servizio), considerando per es. l’estrazione delle risorse, la produzione, l’uso, il trasporto, il riciclo e lo smaltimento degli scarti.
Questo processo aiuta ad evitare lo "spostamento del danno", cioè degli impatti o del consumo delle risorse, fra le fasi del ciclo di vita, aree
geografiche, e problemi ambientali e di salute umana, quali il
cambiamento climatico, lo smog fotochimico, le piogge acide, ecc..
Risorse
Rinnovabile Non rinnovabile
Energia Solare Aria, Vento
Suolo, Piante Acqua, Maree, Correnti
Comb. Fossili Petrolio Carbone Gas Naturale
Minerali non metallici
FosfatiSali
Minerali metallici
Ferro AlluminioRame
Fonti/Risorse = Materia Ottenuta dall’Ambiente (vivente o non) per Soddisfare i Bisogni Umani
Sostenibilità Globale delle Fonti:
Il Ciclo Globale del Rame, 1990-2000 (Kt)
Confini del Sistema (Sistema Chiuso): "STAF World"
Nuovi Scarti 580 Catodo
1,550 Ritagli, Scorie 250
10,710
Lit. - 10,710 Ritagli rilavorati
11,550
1,360
680 Minerale
Prodotti
11,650
Vecchi Scarti
Discarica, dissipati
1,810 Rifiuti
3,850
Riserve +3,110
2,040
Trattamento Reflui Produzione
laminatoi, fonderie, raffinaz.
Uso 7,800 Fabbricazione
e produzione
Riserve 200
Riserve
Chimica Biotech Agronomia
Industria Petrolchimica
Agricoltura e Foreste
Componenti fondamentali
Prodotti di consumo
Produzione Riciclo
Ingegnerizzazione
Lavorazione
Fonti (Non Rinnovabili e Rinnovabili/Verdi)
Biotecnologia Industriale (IB) Catena del Valore
Bulk
Biocombustibili
H2 Etanolo
Composti chimici di base (Sotto)-
prodotti agricoli forestali
Biochimici
Ingredienti cibo Farmaci, Prodotti della Chimica Fine
Biomateriali Acido polilattico 1,3-propanediolo
PHA
Trattamento fisico e/o enzimatico
(Micro-)organismi biocatalisi
Fine
Fonte: DSM (2004): Industrial (White) Biotechnology
Fonti Energetiche
La maggior parte dell’energia usata dall’uomo è ricavata da varie fonti, alcune primarie, altre derivate da queste:
Fonti Primarie:
• Energia solare
• Energia lunare
• Energia geo
– Geotermica – Nucleare
Fonti Derivate:
• Primo ordine
• Combustibili Fossili
• Biomasse
• Cadute d’Acqua
• Maree
• Vento
• Onde
• Secondo ordine
• Elettricità
• Animale
• Umana
Valori medi della distribuzione dei consumi di
energia (in TW) Totale: 13.0 , U.S.A.: 3.3 , Italia : 0.25
0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00
Petrolio Gas Carbone Idro Biomasse Rinnovab Nucleare
4,52
2,70 2,96
0,286 1,21
0,280,828 TW
Sostenibilità delle Fonti Energetiche: 30
Potenziale del Mercato dei Combustibili
X1 : la valutazione indica un potenziale teorico per I biocombustibili fino al 9%.
X2 : questa valutazione indica un potenziale teorico per I biocombustibili fino ad 1/3 dell’attuale mercato dei combustibili.
Biocombustibili:
Biocarburanti di Prima Generazione
Bio-etanolo
Miscela con o sostituto
della benzina Zuccheri:
barbabietola da zucchero;
canna da zucchero;
Amidi: cereali
[fermentazione+]
Biodiesel
Processi di Produzione
Miscela con o sostituto del diesel Oli Vegetali:
olio di colza, di girasole, di palma
[esterificazione+]
Resa: 1,300 l/ettaro per anno equivalente diesel Bilancio CO2: -(40-60%)
Resa: 2,500 l/ettaro per anno equivalente diesel Bilancio CO2: -(30-80%)
Riscaldamenti Alternativi (vecchi e nuovi)
Microonde bagno mantello becco ad olio riscaldante Bunsen
Progettazione per l’Ambiente (DfE):
Sviluppo Integrato di un Prodotto
Tecnico
Ecologico Economico
Materie prime Produzione Uso Fine vita Materie prime Produzione Uso Fine vita
Criteri
Progettazione Azioni
Cambio d’obiettivo Cambio di funzione Cambio del principio
di lavorazione Cambio di progetto Cambio dei materiali
Ecosistemi Naturali e Industriali e DFE:
Metabolismo Industriale
Analogia tra sistemi industriali e sistemi naturali:
entrambi hanno cicli di energia e nutrienti/materiali.
strategie della natura per far fronte alla sostenibilità:
• riciclaggio/decomposizione
• ripristino
• conservazione e controllo della popolazione
• permanenza in loco delle tossine
• funzione multiple di un organismo
Ecologia Industriale: Integrazioni di Fonti e Scarti: 35
Parchi Eco-industriali e Simbiosi Industriale L’esempio più noto è quello del
parco di Kalundborg.
Questo implica 5 aziende:
• La centrale termica “Asnæs”, alimentata a carbone
• La raffineria “Statoil”
• Un produttore di cartongesso, Gyproc
• Un’azienda biotec, la Novo Nordisk
• L’acquedotto municipale e il teleriscaldamento
Centrale termica Imianto
produzione gesso serre
Impianto Farmaceutico Enzimi Fattorie locali
Allevamento pesci Cementificio
Industria acido solforico
zolfo Acqua calda
Raffineria Stayoil
vapore di processo
Acqua calda
ceneri
Surplus gas
gesso
condensato
Scarti chimici fanghi
Vapore &
calore Gas in
eccesso
NOTA: VOC = composti organici volatili, TRI = inventario rilasci tossici, ODS = sostanze che riducono l’ozono, GLW = Reflui, TOC = carbonio organico totale, BOD = richiesta biologica di ossigeno.
Processi:
Misure Usate nella Produzione Chimica
Materiale di imballaggio
Kgs/Kg prodotto
Materie prime Kgs/Kg prodotto
% rinnovabile
Acqua
Litri/Kg prodotto
Energia
Energia (Costo/kJ) Energia Netta (kJ/kg)
Energia Netta (kJ)
Reazioni chimiche
Separazione e
raffinazione Prodotti
Etichettatura
Venditori Addestramento
Recuperi Energia Sotto-prodotti
Kgs/kg prodotto
Atmosfera Strumenti di
controllo emissioni
Sistemi di controllo
Scarti
Classificaz.
Pericolosi e Non- pericolosi
Discariche Incenerimento
Trattamento
Reflui al sistema idrico Condizione acque
TOC, BOD, Kgs/kg prodotto Kgs. Scarto pericoloso
/kg. prodotto Kgs. Scarto non pericoloso/kg. prodotto
Altri:
Responsible Care Compliance Incident Documentation Worst-Case Scenarios Environmental Audits
Illness and Injury Frequencies Employee Wellness
Employee Training
Resa finale
Ottim. processo Rese Primo-passo prima-qualità
Percento riusabile, riciclabile, biodegradabile Emissioni particolato Emissioni VOC Emissioni TRI
Emissioni ODS Emissioni GLW Emissioni piogge acide
Scelta del Processo:
Ossido di Propilene – vie di Sintesi Alternative
• Via Cloridrina
Quantità stechiometriche di sale CaCl2 di scarto
• Via ARCO
Buona se MTBE si può usare via tert-butanolo
• Via POSM
Sempre più popolare, ma co- prodotto stirene
• Ossidazione diretta
Ancora non fattibile ma studiata da molti aziende.
CH3CH(CH3)CH3 + O2 → (CH3)3COOH (CH3)3COOH + CH3CH=CH2 → PO + TBA
C2H5C6H5 + O2 → Idroperossido Idroper. + CH3CH=CH2 → PO + Stirene
CH3CH=CH2 + H2O2 → PO + H2O costi??
CH3CH=CH2 + HOCl → CH3CH(OH)CH2Cl Ca(OH)2 → PO + CaCl2 + H2O
Ti silicalite
PO = ≡
RiSPOSTA DELLA COMUNITA’ ALL’EMERGENZA
RISPOSTA ALL’EMERGENZA DI IMPIANTO
PROTEZIONE FISICA (BARRIERE)
PROTEZIONE FISICA (DISPOSITIVI DI SOCCORSO)
AZIONI AUTOMATICHE SIS ALLARMI CRITICI,
OPERATORE SUPERVISIONE & INTERVENTI CONTROLLI DI BASE, ALLARMI DI PROCESSO,
OPERATORE AZIONI
Progettazione Di Processo
CHIMICA
5 Livelli di Prevenzione4 Livelli di Mitigazione
Sicurezza Intrinseca. Prevenzione/Mitigazione:
Strati di Protezione di un Impianto Chimico
Progettazione di Reazioni e Processi:
Abilitare l'Innovazione in Chimica
Tecnologia In silico-
Sistemi esperti
Processo
Nanotecnologia Bio-processo Proget.
Prodotto
Catalisi
Demand Planning
Campaign Planning
Sistemi di gestione dei processi Sintesi
Flessibilità
Efficienza economica
Meno scarti
-100
0 Cooling water/Air
100 D3-Gen.
200 Hot Utility D3 D6 300
400 SourceD31-Gen.
500
Enthalpy Sink
Cold UtiliDty6-Gen.
D31
R(-20)
STemp
erature[°C]
Sintesi di Processo
Intensificazione di Processo:
Aspirazioni dell’Industria Chimica
Dove siamo ... ... e dove vorremmo essere
Intensificazione di Processo:
Esempi di Apparecchiature Intensificate
Intensificazione di Processo:
Reattore Microstrutturato per Epossidazione
Reazione (microstrutturato) Mescolamento (microstrutturato) evaporazione H2O2 (microstrutturato)
Modello di Sintesi :
Peculiarità:
• Modulare (operazioni unitarie, capacità)
• Multi-funzione (catalisi e reazione)
• Reazione sotto pressione
• Reazioni in regimi esplosivi
> 95%
http://www.thyssenkrupp-industrial-solutions.com/fileadmin/documents/brochures/uhde_brochures_pdf_en_10000032.pdf
Prevenzione e Riduzione
Riciclo e Riuso
Trattamento
Smaltimento
Sostenibilità del Prodotto e del Processo:
Gerarchia nella Prevenzione dell’Inquinamento
Aum ento So st enibilit à
Segmento Industria Tonnellaggio Rapporto Kg
Sottoprodotti/Kg Prodotto Raffinazione Petrolio 106 - 108 <0.1
Chimica di Base 104 - 106 1 - 5
Chemica Fine 102 - 104 5 - 50
Farmaceutici 10 - 103 25 - 100+
R A Sheldon J. Chem. Tech. Biotechnol. 1997, 68, 381
0 20 40 60 80 100
Raffineria Chimici di base Chimica fine Farmaceutici
kg rifiuto/kg prodotto
Processi: Scarti nell'Industria Chimica Da dove provengono gli scarti?
• Le aree tradizionalmente ritenute più sporche (raffinazione del petrolio e produzione chimica di base) sono di fatto più pulite (in relazione all'elevata quantità trattata - lo devono essere per i bassi margini economici).
• Le industrie più nuove con margini di profitto più alto e che usano chimica complessa scartano molto di più.
Costi degli Scarti:
nell’Industria Chimica di Specialità
Ripartizione dei Costi di Produzione di Tipici Composti Chimici di Specialità
Materiali Lavoro
Deprezzamento Capitale Rifiuti Energia & Servizi
Suddivisione dei Costi per i Rifiuti
Materiali
Trattamento e Smaltimento Deprezzamento Capitale Lavoro
ARPAAAMFA ASBCAAAJA ESAA -AECA FFRAA FEAPRA NWPAAIRA CODRA/NMSPAA
FCRPA MMPAA
120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
1870 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000
EPACT FFCACERFA CRAA PPAPPVA IEREA ANTPA GLCPA ABACZARA WRDAEDP OPARECA CAAAGCRA GLFWRA HMTUSA NEEA
SDWAA SARA BLRAERDDAA EAWANOPPA PTSAUMTRCA ESAAQGA NCPA TSCAFLPMA RCRANFMA CZMAA NEPAEQIA CAAEPA EEAOSHA FAWRAA NPAA FRRRPA
SOWADPA
WSRAEA RCFHSA
AQA
NAWCA
WQA
NWPA
MPRSAA ARPA
HMTA
FCMHSA
NHPA WLDA FWCAA AEAFWA
AEPA FIFRA PAA
FAWRA NPS MBCA
WA IA NBRA RHA AA
YA
FWCATA BPA
NLRAWPA
FOIAAQA
WRPAAFCA
NFMUAFHSA FWPCABLBA MPRSA CZMANCA FEPCA MMPAPWSA
TAPAESA RCRAA APA WLDI
CERCLASWDA CZMIA COWLDA FWLCA MPRSAA
CAAACWA SMCRA SWRCA SDWAA
Numero di leggi
Emissioni/scarti:
Crescita Cumulativa delle Norme Ambientali
Ampiezza dello Spazio Chimico: Numero di Composti Chimici (Stime EPA, 2015)
Numero di Composti Chimici:
Composti Chimici in Commercio:
Composti Chimici Industriali:
Nuovi Composti Chimici:
Pesticidi:
Additivi Alimentari:
Ingredienti Cosmetici:
Farmaci per l’uomo:
28,000,000 10,000,000 240,000 3-4,000 800 9,500 8,500 3,500
(in milioni di prodotti) /anno
(in 21,000 prodotti)
(in 50,000 prodotti)
• Limitando la sintesi strettamente alla combinazione di 30 atomi di solo C, N, O, o S, sono possibili più di 1060 strutture!
• Espandendo gli elementi disponibili ad altri eteroatomi (quali, P e alogeni), i limiti al numero di possibili strutture supera l’immaginazione.
• Il tutto chiarisce quanto sia ampio lo “spazio chimico”
Rischio = f(Pericolo, Esposizione)
Leggi e Rischio Chimico
Le leggi attuali, con poche eccezioni, riguardano l’inquinamento dopo che è stato prodotto. In generale si focalizzano su trattamenti o
abbattimenti dell’inquinamento e sono note come leggi di “imposizione e controllo”. In molti casi esse pongono limiti sull’inquinamento e
tempistiche di adeguamento, con poca attenzione alla possibilità che scienza/tecnologia possano raggiungere tali obiettivi e con scarso riguardo all’economicità.
Il Rischio associato ai composti chimici tossici è una funzione del Pericolo e dell’Esposizione. Le leggi “end of the pipe” tentano di
controllare il Rischio operando sulla prevenzione dell’Esposizione ai composti chimici dannosi e tossici. Purtroppo piuttosto spesso la prevenzione dell’Esposizione ha fallito.
Ciclo della Gestione del Rischio e Informazioni Eco-tossicologiche sui Prodotti Chimici
Tecnosfera
Ambiente
Sostanza
Sostanza + Prodotti di
Trasformazione Influenza
Decisioni
Profilo di rischio
Organismi
Bioaccumulazione
Ricerche su Rischio
Incertezza
Intervallo spazio-temporale Rilascio
Attività Biologica
• La chimica verde, anziché limitare il Rischio controllando
l'Esposizione ai composti chimici pericolosi, tenta di ridurre e preferenzialmente eliminare il Pericolo evitando la necessità di
controllare l’Esposizione. Essa si fonda sul principio che se non si usano o producono sostanze pericolose allora il Rischio è zero e non ci si deve preoccupare di trattare le sostanze dannose o
limitare la nostra esposizione ad esse.
• La chimica verde ha guadagnato un forte posizione nell’area della ricerca e sviluppo sia nell’industria che nelle università. Molte
conferenze e riunioni si tengono ogni anno su questo tema.
Rischio = f(Pericolo, Esposizione)
Riduzione del Pericolo/Chimica per la Sostenibilità
Controllando il pericolo, non è necessario preoccuparsi dell’esposizione!
Trattati Internazionali: Great Lakes Quality Agreement (1978) e COP21 (Parigi - 2015)
Great Lakes Water Quality Agreement
• Accordo tra U.S. e Canada
• Creata una commissione congiunta internazionale per stilare norme e
formulare raccomandazioni su tutte le azioni che producevano effetti sui
Grandi Laghi, i loro affluenti e le aree costiere adiacenti.
COP21 (Parigi 2015)
• Alla conferenza sul clima di Parigi (COP21) nel Dicembre 2015, 195 paesi hanno adottato la prima
risoluzione universale sul controllo del clima (per non superare i 2°C).
Trattati Internazionali: Protocollo di Montreal
• Affronta il problema della diminuzione dell’ozono
• Requisiti del Protocollo 1987:
– riduzione del 50% nei livelli di produzione dei CFC del1986 entro il 1999
Blocco della produzione dell’halon ai livelli di consumo del 1986
• Emendamento di Londra (1990):
– Dismissione della produzione dei CFCs dal 2000
• Emendamenti del 1992:
– Programma accelerato di riduzione dei distruttrori dell’ozono
• Implementazione in U.S. via Title VI del Clean Air Act:
– La produzione di tutte le sostanze di Classe I (CFC, halons, CCl4, CH3CCl3) dismesse dal 2000
– La produzione di sostanze in Class II (HCFC) dismessa dal 2030
Trattati Internazionali:
Protocollo di Kyoto e Accordo di Parigi
• Il protocollo di Kyoto Intendeva affrontare il problema delle emissioni di gas serra, sottoscritto nel 1998 da varie
nazioni, ma non ratificato da U.S., Cina, ecc..
• Se ratificato, una nazione doveva:
– Ridurre le emissioni di gas serra (CO2, NOx e CH4) del 7% rispetto ai livelli del 1990.
– Ridurre HCFC, CFC e HFC del 7% sotto i livelli del 1995 nel periodo dal 2008 al 2012.
– Conteneva anche disposizioni in cui si potevano ottenere crediti per le emissioni di gas serra ricorrendo ad attività che riducono il carbonio, per es. riforestazione.
• Accordo di Parigi (2015) inteso a rafforzare la risposta
globale alla sfida dei cambiamenti climatici, nel contesto di
uno sviluppo sostenibile e sforzi per sradicare la povertà.
Legislazione Europea REACh
La chimica verde è supportata da un contesto di leggi Europee che
prevede crescenti restrizioni in termini di protezione della salute umana e dell'ambiente …
Norme per ridurre la tossicità di sostanze chimiche
REACh 2006: Regolamento su "Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals". E' entrato in vigore il 1o Giugno 2007 e le registrazioni sono partite nel 2008. Finito nel 2018.
1999/13/CE : diminuzione delle emissioni dei Composti Organici Volatili 1999/45/CE : direttiva sui prodotti pericolosi
2004/42/CE : direttiva limitanti l’uso dei solventi nelle vernici.
In base al sistema REACh, le aziende che producono o importano più di una tonnellata di una sostanza chimica all'anno, devono fornire informazioni sulle proprietà della sostanza, presentare un'analisi del rischio associato all'uso della sostanza, e registrarle in una banca dati apposita presso l'Agenzia Europea dedicata al proposito: European Chemicals Agency (ECHA English). SITO: http ://echa.europa.eu/home_en.asp
Trattati Internazionali:
International Organization for Standards
• La “International Organization for Standards” (ISO) è una
organizzazione privata non-governativa fondata in Svizzera nel 1947.
• Promuove l’armonizzazione internazionale e lo sviluppo degli standard di produzione, di prodotto e di comunicazione.
• Rilevante è le serie ISO 14000 – standard di gestione ambientale:
Volontaria
Standard e documenti guida sulla gestione ambientale, eco-
etichettatura, auditing, valutazione del ciclo di vita e valutazione delle prestazioni ambientali.
Richiama le politiche ambientali che rappresentano un impegno al rispetto ambientale e alla prevenzione dell’inquinamento.
Intende promuovere nelle organizzazioni dei sistemi efficaci si gestione ambientale. Gli standard si propongono di fornire degli strumenti economici che facciano uso delle migliori prassi per organizzare e applicare le informazioni sulla gestione ambientale.
Chimica Verde:
• P. T. ANASTAS, WILLIAMSON Green Chemistry: Frontiers in benign chemical syntheses & processes UOP, ISBN No. 0198501706 (1990).
• P. T. ANASTAS, J.C. WARNER, Green Chemistry: Theory and Practice, UOP, ISBN No. 0198506988 (1990).
• P.T. ANASTAS, HEINE, WILLIAMSON, Green Chemical Syntheses & Processes, UOP ISBN 084123678x (2001).
• H. W. Roesky (Editor), D. Kennepohl (Editor), J.-M. Lehn (Foreword by),
Experiments in Green and Sustainable Chemistry, Wiley-VCH 2009 ISBN: 978-3- 527-32546-7
• Andrew P. Dicks, Green Organic Chemistry in Lecture and Laboratory, Editor: CRC Press, University of Toronto, Ontario, Canada, Publication Date: August 29, 2011.
• A. Matlack, Introduction to Green Chemistry CRC Press (2001) ISBN 0824704118
• K.M. Doxsee, J.E. Hutchinson, Green Organic Chemistry: Strategies, Tools, and Laboratory Experiments; Brooks/Cole, Thomson Learning Inc., 2004.
• Doxsee & Hutchison, Thomson, Green Organic Chemistry: Strategies, Tools, and Laboratory Experiments, 2004.
• Girard, J.E., Principles of Environmental Chemistry; Jones and Bartlett: Sudbury, MA, 2005
Testi sulla Chimica Verde – Testi introduttori
Testi sulla Chimica Verde –
Livello Superiore Laurea e Laurea Magistrale
• B. Torok T. Dransfield, Green Chemistry, Elsevier, 2017.
• M. Lancaster, Green Chemistry An Introductory Text; (3rd Ed.) Royal Society of Chemistry (RCS): Cambridge, UK, 2010.
• K. Sankaranarayanan, H. J. van der Kooi, J. de Swaan Arons Efficiency and
Sustainability in the Energy and Chemical Industries: Scientific Principles and Case Studies, II Ed.,, CRC Press, May 24, 2010.
• A. Matlack, Introduction to Green Chemistry (2nd Ed), Un. Delaware, Newark, USA
• R. A. Sheldon, Green Solvents for Sustainable Organic Synthesis: State of the Art, (Critical Review from Green Chem., 2005, 7, 267-278.
• D. M. Mousdale, Introduction to Biofuels, Beocarta Ltd., Glasgow, Scotland.
• R. Sanghi, M. M. Srivastava Green Chemistry: Environment Friendly Alternatives, Alpha Science International, Ltd (2003).
• A. Perosa, F. Zecchini, P. Tundo Methods and Reagents for Green Chemistry: An Introduction, Wiley-Interscience (2007) ISBN 0471754005.
• Handbook of Green Chemistry - Green Processes, III; Wiley-VCH, Weinheim (2012) ISBN 978-3-527-31576-5.
Testi di Chimica Verde – Argomenti Scelti Speciali
• P. T. Anastas, J. B. Zimmerman, Eds: Innovations in Green Chemistry and Green Engineering; Selected Entries from the Encyclopedia of Sustainability Science and Technology; Springer, 2013 edition.
• P. Wexler, J. van der Kolk, A. Mohapatra, R. Agarwal, (Eds.) Chemicals, Environment, Health: A Global Management Perspective, CRC Press, 2011.
• Cann, Connelly, Real World Cases in Green Chemistry, ACS, (2000) ISBN 0841237336
• Di Duncan, J. MacQuarrie, J.H. Clark, Handbook of Green Chemistry and.
Technology, Blackwell, Oxford. ISBN 0632057157 (2002).
• N. E. Leadbeater, Ed. Microwave Heating as a Tool for Sustainable Chemistry, University of Connecticut, Storrs, USA, Publication Date: September 02, 2010.
• Di V. K. Ahluwalia, M. Kidwai New Trends in Green Chemistry, Springer. ISBN 140201872X (2004).
• S. K. Sharma, Ed., Green Chemistry for Environmental Sustainability, India; (2010).
• M. C. Newman, Fundamentals of Ecotoxicology, 3rd Ed.,, College of William & Mary, Gloucester Point, Virginia, USA., 2009.
• J.H. Clark, et al., Green Chemistry Series, RCS (DOI: 10.1039/1757-7047) 2005-2018
Testi sulla Chimica Verde - argomenti
Metrica Verde:
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• Andraos, J. Reaction Green Metrics: Problems, Exercises, and Solutions CRC Press, 2018 - ISBN 9781138388949
• A. P. Dicks, A. Hent, Green Chemistry Metrics, Springer, 2015.
• P. Anastas, Ed. Green Metrics, Vol 11, Wiley, 2018 (ISBN: 9783527326440).
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Etica della Sostenibilità:
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• https://www.icsi.edu/media/webmodules/PP-EGAS-2016%20-
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• https://www.cce.ufl.edu/wp-
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• Kingsolver, Barbara, Camille Kingsolver, and Steven Hopp. 2008. Animal, Vegetable, Mineral: A Year of Food Life. New York: Harper Perennial.
Testi sulla Ingegneria Verde
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• Lankey, R.L., Anastas, P.T. (Eds). Advancing Sustainability through Green Chemistry and Engineering. Washington 2002, Oxford University Press.264 p
• McDonough, W.; Braungart, M.; Anastas, P.T.; Zimmerman, J.B. “Applying the Principles of Green Engineering to Cradle-to-Cradle Design.”
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• M. Doble, A.Kumar Green Chemistry and Engineering Academic Press (2007) ISBN 0123725321.
• Roger Arthur Sheldon, Isabel Arends, and Ulf Hanefeld Green Chemistry and Catalysis Wiley-VCH (2007) ISBN 352730715X.
• http://www.greenbiz.com/enewsletter
Letture sulla Minimizzazione dei Rifiuti
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C Christ, Production-Integrated Environmental protection and Waste Management in the Chemical Industry, Wiley-VCH, 1999, Weinheim
Storia dello sviluppo dei detergenti e relativi problemi ambientali www.chemistry.co.nz/detergenthistory.htm
Bishop, P.E., Pollution Prevention: Fundamentals and Practice, McGraw Hill, 2000.
Air Pollution Prevention and Control: Bioreactors and Bioenergy (C. Kennes, M.
C. Veiga (Eds) Wiley, 2013.
Waste Management and Valorization: Alternative Technologies, (E. C. Rada Ed.) Apple Academic Press, 2016.
J.P. Chen, L.K. Wang, M.S. Wang, Y. Hung, N.K. Shammas: Remediation of Heavy Metals in the Environment,, CRC Press, 2016.
Informazioni sulla Chimica Verde e Sostenibile
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Presidential Green Chemistry Challenge Awards -Winners and nominations: http://www.epa.gov/greenchemistry/
Real-world Cases in GC (M.C. Chann, M.E. Connelly)
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