Non è possibile visualizzare l'immagine.
Progetto di ricerca:
Nuovi prodotti della trasformazione agroindustriale di frutti da colture mediterranee e gestione sostenibile dei sottoprodotti - Medfruit
Giuseppe Luigi CIRELLI giuseppe.cirelli@unict.it
La gestione sostenibile delle acque reflue di piccoli e medi insediamenti produttivi
Webinar:
La gestione sostenibile delle acque reflue agroindustriali
24 Aprile 2020
Segreteria tecnico-scientifica:
POSIZIONE DEL PROBLEMA
Il trattamento delle acque reflue di origine civile (o assimilabile al civile) e industriale rappresenta tuttora, soprattutto per gli insediamenti produttivi (centri commerciali, aziende agrituristiche, resort turistici, campeggi, cantine, oleifici....), non allacciati alle pubbliche fognature e per le piccole e medie comunità, un rilevante problema economico e gestionale, anche in relazione ai vincoli sempre più restrittivi allo scarico imposti dalla direttiva europee e dalle leggi nazionali.
In Italia, oltre il 72% dei comuni ha una popolazione
inferiore a 5.000 abitanti e circa il 69% degli impianti di
depurazione in esercizio sono a servizio di un numero
di abitanti equivalenti inferiore a 2.000 AE (Borin et al.,
2014). Review n. 24 – Italus Hortus 21 (3), 2014: 57-75
Il trattamento delle acque reflue nei piccoli e medi insediamenti civili ed agro-industriali
Notevole variabilità del carico idraulico (volume di acque reflue) e del carico organico (kg BOD5/giorno) giornaliero e stagionale
Assenza di operatori qualificati
Smaltimento dei fanghi di depurazione
Rischio di lunghi periodi di fuori esercizio per guasti delle apparecchiature elettromeccaniche
Esigenza di tecnologie a basso costo e a basso impatto ambientale Le soluzioni impiantistiche «intensive» adottate non sono idonee:
Modesta elasticità di esercizio
Elevati consumi energetici (emissione di CO 2 )
Produzione di fanghi con costi di smaltimento elevati (fino a 100-
130 euro/m 3 )
TRATTARE E “RIUSARE”
LE ACQUE REFLUE IL PIU’ VICINO POSSIBILE AL PUNTO DI ORIGINE
Impianti decentralizzati
“ Privilegiare i piccoli impianti ai grandi impianti”
Sustainable sanitation (Ingegneria sanitaria sostenibile)
Nature-Based Solution
SDG 6 SDG 11 SDG 12 SDG 13 SDG 15
Agenda 2030 for Sustainable Development
https://www.unenvironment.org/explore-topics/sustainable-development-goals
United Nations Environment Programme - UNEP (2015)
NBS per il settore idrico possono contribuire a raggiungere alcuni obiettivi e target
dell’Agenda 2030
Trattamenti di depurazione delle acque reflue
preliminari Primari Secondari Terziari disinfezione
Fitodepurazione
Negli impianti di fitodepurazione o “aree umide artificiali” (“constructed wetlands”), vengono riprodotti, in un ambiente controllato, i processi depurazione naturale caratteristici delle zone umide e ottenuti prevalentemente dall’azione combinata di: suolo, microrganismi e vegetazione
FITODEPURAZIONE
Classificazione dei sistemi di fitodepurazione in funzione del funzionamento idraulico
Sistema a flusso sommerso verticale (SFS-v)
Sistema a flusso sommerso orizzontale (SFS-h)
Sistema a flusso superficiale (FWS)
Flusso superficiale
Flusso subsuperficiale
Sistema a flusso superficiale (FWS)
Bacini di forma allungata e bassa profondità
Utilizzati prevalentemente come trattamento terziario
Prestazioni significativamente variabili con le stagioni (poco applicabile in climi rigidi)
Problemi di impatto ambientale
Superficie occupata (oltre 3-4 m 2 /AE per un trattamento terziario)
Pochi esempi di applicazione in Europa e in Italia
Sistemi a flusso superficiale
12
Superficie complessiva bacini 8.400 m 2
Francia
impianti di fitodepurazione “in cascata” su terrazzamenti
Purdue’s Kampen campo da Golf, West Lafayette, Indiana
3 impianti di fitodepurazione a flusso superficiale raccolgono le acque
reflue di un centro urbano e di un resort
per poi riutilizzarle per l’irrigazione del
campo da golf
(Fonte: Zachary Reicher, Vickie Poole, Ron Turco, Amanda Lopez and Jon Harbor, Purdue University Nov 2000)
13
14
Sistema a flusso superficiale per il
trattamento terziario (foto H. Brix)
15
Sistemi a flusso sub-superficiale orizzontale (H-SSF)
• bacini impermeabilizzati di forma rettangolare allungata e altezza intorno a 60 cm
• riempimento in materiale ghiaioso o misto ghiaioso- sabbioso
• il liquame viene fatto fluire orizzontalmente in
continuo attraverso il terreno in cui sono radicate le macrofite (prevalentemente Phragmites sp.)
• funzionamento in condizioni di terreno saturo, ma con il livello idrico non affiorante
• trattamento secondario a servizio di piccole o piccolissime comunità ( si consiglia di realizzare una sedimentazione primaria a monte !!!)
• Semplicità ed economia gestionale
• Presenta modeste perdite di carico
• Assenza di acqua libera (sviluppo di insetti modesto)
• Superficie occupata 4-5 m
2/AE (trattamenti secondari) e 1-2 m
2/AE (trattamenti terziari)
• Molto efficace nella rimozione di sostanza organica e SST, meno per la rimozione dei nutrienti
• Interessanti prestazioni nella riduzione della carica batterica
• Molto utilizzato in Europa, numerose
applicazioni anche in Italia
16
(fonte Artec Ambiente srl)
NB Il pozzetto con filtro non è necessario se la vasca di sedimentazione è stata ben dimensionata !
Tipologia di piante generalmente utilizzate: macrofite
Papiro
(Cyperus papyrus)
radicate emergenti
Cannuccia di palude
(Phragmites australis)
Mazza di tamburo
(Typha latifolia)
(fonte IRIDRA)
Sistema a flusso subsuperficiale orizzontale - HSSF
(fonte G. Cooper)
Sistema H-SSF + FWS
Borgo Verde - Preganziol (Treviso)
a.e.: 240
Area superficiale sistemi H-SSF: 232 m 2
Quantitativo di acque grigie trattate, disponibili per il riutilizzo: 14,5 m 3 /giorno (circa 5.300 m 3 /anno)
si è stimato un periodo di circa 9 anni come tempo di ammortamento dei costi di realizzazione e dei costi di manutenzione annui.
(fonte IRIDRA)
Carpaneto Piacentino (PC) – Reflui caseari
Impianto a servizio del caseificio “Santa Vittoria” (capacità lavorativa 20.000 t/anno latte) per il trattamento di reflui prodotti nella produzione di Parmigiano Reggiano (10,5 m 3 /giorno) e Grana Padano (70 m 3 /giorno)
4 letti H-SSF (2+2 in parallelo) + 1 letto V-SSF
Area superficiale sistemi H-SSF: 2.700 m 2
Area superficiale sistema V-SSF: 750 m 2
Fattoria della Piana (RC) – Reflui zootecnici - caseari
a.e.: 1.500
Portata trattata: 100 m 3 /giorno
Area superficiale sistemi H-SSF: 2.280 m 2
RAI 3 – TG LEONARDO
Singola abitazione - Catania
a.e.: 4
Area superficiale sistema H-SSF: 5 m 2
Quantitativo di acque grigie trattate, disponibili per il riutilizzo: 0,4 m 3 /giorno
Vegetazione: Cyperus papyrus, Canna indica
0 ,8 0
0, 60
pietrame 30-50 mm
pietrisco 8-10 mm dispersore con tubazione
in PVC forato
fossa Imhoff
dispersore con tubo in PVC forato
sezione longitudinale sezione trasversale
25
Sistemi a flusso sub-superficiale verticale (V-SSF)
• bacini impermeabilizzati di forma rettangolare e altezza variabile da 40 a oltre 80 cm
• riempimento in materiale ghiaioso e sabbioso, a volte con stratificazioni a granulometria variabile
• il liquame viene fatto fluire verticalmente attraverso il terreno in cui sono radicate le macrofite (prevalentemente Phragmites)
• funzionamento con cicli di riempimento-
svuotamento in modo da migliorare al massimo l’aerazione del terreno
• usati efficacemente come trattamento secondario o terziario
• Sviluppati come alternativa al flusso orizzontale, allo scopo di migliorare l’aerazione del terreno, favorendo i processi aerobici
• Presentano rendimenti migliori rispetto al flusso orizzontale (riduzione fino al 50%
delle superfici a parità di rendimento)
• Sono in grado di nitrificare efficacemente, e spesso utilizzato a questo scopo in
accoppiamento ai sistemi orizzontali
• Perdite di carico maggiori dei sistemi orizzontali
• Distribuzione omogenea del liquame su tutta la superficie costituisce un problema idraulico non banale
• Necessaria una regolazione idraulica dell’uscita
• Le applicazioni sono ancora poche a causa delle difficoltà sopra evidenziate
FITODEPURAZIONE
26
(fonte Artec Ambiente srl)
27
Impianto a flusso sub-superficiale verticale WRc di Medmenham. Messa a dimora delle macrofite (Cooper et al., 1996)
Sistema a flusso subsuperficiale verticale - VSSF
28
Impianto a flusso sub-superficiale verticale WRc di Medmenham a regime (luglio 1994) (Cooper et al., 1996)
Sistema a flusso subsuperficiale verticale - VSSF
29 (fonte IRIDRA)
30
Impianti di fitodepurazione “a scarico zero”
(fonte Hans Brix)
Fitodepurazione a scarico zero
Il sistema di smaltimento di Fitodepurazione a scarico zero detti anche ad evapotraspirazione totale sono progettati per non avere uno scarico in uscita (eccetto un eventuale scarico di troppo pieno in caso di piogge molto abbondanti) e quindi sono da utilizzare in situazioni in cui l’impossibilità di connettersi alla rete fognaria e l’assenza di corpi idrici superficiali.
tali sistemi richiedono superfici, che dipendono dalle condizioni meteorologiche e dal fabbisogno idrico per abitante, ma che in ogni caso sono molte estese.
Q out = Q in + P - ET - I 0 0
Q in = ET -P
Massimo Carico idraulico
Q out = 0
Area necessaria per 1 A.E.: circa 40-50 m 2 (600 mm/anno)
32
Impianti di fitodepurazione “a scarico zero”
(fonte Hans Brix)
INQUINAMENTO DIFFUSO:
Runoff Agricolo Runoff Urbano
Runoff Autostrade/Infrastrutture Runoff Aeroporti
Trattamento di acque
superficiali e sotterranee
ALTRI CAMPI DI APPLICAZIONE (4)
PARTICOLARI APPLICAZIONI:
- Percolato discariche RSU e compostaggi
- Fitodisidratazione dei fanghi di depurazione
ALTRI CAMPI DI APPLICAZIONE (5)
La fitodepurazione per la riqualificazione e recupero del paesaggio e dell’ambiente
I sistemi di fitodepurazione, oltre che tutelare e
migliorare la qualità delle acque, rivestono l’importante
ruolo ambientale di rinaturalizzazione, determinante nel
costituire habitat ideali per la fauna acquatica e
l’avifauna, accrescendo la biodiversità ed incrementando
le specie presenti.
Beijing, China
superficie di circa 8 ha, di cui 2 ha di specchio liquido
più di 300 specie di piante
Photo: Beijing Tsinghua Urban Planning & Design Institute
Wakodahatcee Wetlands - Palm Beach County, Florida
Nel 1996 circa 20 ettari di vasche di infiltrazione sono state convertite in sistemi FWS
Dopo 3 anni si contavano già 174 specie di uccelli di cui 13 strettamente
dipendenti dalla wetland. (fonte Hans Brix)
Wakodahatcee Wetlands - Palm Beach County, Florida
(fonte Hans Brix)
39
Altri ruoli della vegetazione nei sistemi di fitodepurazione
3. Producono biomassa che
potrebbe essere impiegata per
scopi diversi
40
Microfite Macrofite
La fauna acquatica
La vegetazione acquatica
Organismi presenti nei sistemi di fitodepurazione
Micro
Macro
Chlorella Alghe Verdi
www.microscopyuk.org.uk/mag/wimsmall/green.html
Scenedesmus quadricauda
Microfite
De Benedetti, et al 2013. 5
Che cos’è una pianta da aree umide?
Macrofite caratteristiche
• Macrofite: piante vascolari i cui
tessuti sono facilmente visibili
43
Specie Durata fase anossica
(giorni) Accrescimento della parte aerea
Carex rostrata 4 nullo
Juncus effusus 4-7 nullo
Mentha aquatica 4 nullo
Glyceria maxima 7-21 occasionale
Spartina anglica > 28 nullo
Iris pseudacorus > 28 nullo
Phragmites australis > 28 nullo
Typha sp. > 28 frequente
Scirpus lacustris > 90 frequente
Crawford 1994
Caratteristiche delle Macrofite
44
Classificazione -Tipologie di piante acquatiche
galleggianti
radicate sommerse radicate emergenti
45
Elodea spp.
Miriophyllum spp.
Ceratophyllum spp.
Macrofite radicate sommerse
Potamogeton spp. 9
10
xoomer.virgilio.it/liceocurcio/fiumeirminio.htm
Iris pseudacorus - L.
Carex pendula Nasturtium officinale
Macrofite radicate emergenti (1)
Le macrofite radicate emergenti sono le
piante maggiormente impiegate negli impianti di fitodepurazione.
Le macrofite radicate emergenti sono le
piante maggiormente
impiegate negli impianti
di fitodepurazione.
47
Cannuccia di palude
(Phragmites australis)
Mazza di tamburo
(Typha latifolia)
Papiro
(Cyperus papyrus)
Macrofite radicate emergenti (2)
48
Giacinto d’acqua
(Eichornia crassipes)
Lenticchia d’acqua
(Lemna spp.)
Lattuga d’acqua
(Pistia stratiotes)
Macrofite galleggianti
Castagna d’acqua
(Trapa natans spp.)
49
Sistemi flottanti
50
Le Piante sono necessarie nei sistemi di fitodepurazione ?
I ruoli delle macrofite nei sistemi di fitodepurazione possono essere correlati:
1. Alla presenza ‘ fisica ’ delle piante (effetti fisici) 2. Alla loro fisiologia (effetti biologici)
3. Ad altri ruoli
Ruolo delle piante nei sistemi di fitodepurazione
Role of Plants in a Constructed Wetland: Current and New Perspectives - Shelef et al., - Water
2013, 5, 405-419
51
Spazio impiegato m 2 /ae
20 Flusso superficiale
5-10 Flusso sub-sup. Orizz.
2-5 Flusso sub-sup. vert.
RUOLO
Stabilizzare i letti ***** ***** +++
Prevenire intasamento - - *****
Ridurre la velocità del
flusso *** - -
Attenuare la luce ***** ++ +
Isolamento term. *** *** ***
Sup.adesione microb. ***** +++ +
Assorb.nutrienti ***** + -
Rilascio O 2 + ++ +
Habitat fauna ***** ++ +
estetico ***** **** ***
Brix Catania 2004
Importanza della vegetazione nei sistemi di fitodepurazione
52 Lythrum salicaria Canna indica L.
Altri ruoli della vegetazione nei sistemi di fitodepurazione
2. Offrono un ambiente
piacevole con un aspetto gradevole;
Nymphaea spp.
Iris pseudacorus
L’impianto dei trattamento dei reflui prodotti dall’IKEA Catania (SBR + CW)
SBR Grigliatura
Scarichi
Servizi igienici, Cucina, Bar
P P
Q= 30 m 3 /giorno
Fitodepurazione
HF (I stadio) VF1 (II stadio) VF2 (III stadio)
Canale Buttaceto Q in = 45-50
m 3 /giorno
Pompa Pompa
Q= 15-20 m 3 bypass SBR se Q > 30 m 3 /giorno
ESEMPI in SICILIA
Valutazione delle portate di reflui
Sono stati misurati, tramite i contatori volumetrici, il volume di acque reflue effluenti da lavabi, WC, docce, lavelli cucina, ecc .
Min value m 3 /day 7 Max value m 3 /day 40 Range m 3 /day 33 Mean value m 3 /day 18,2
Statistiche del periodo Gennaio-Maggio 2012
Min value m 3 /day 7 Max value m 3 /day 27 Range m 3 /day 20 Mean value m 3 /day 14,7
Statistiche dei giorni feriali
Min value m 3 /day 15 Max value m 3 /day 40 Range m 3 /day 25 Mean value m 3 /day 27,9
Statistiche dei giorni prefestivi e festivi
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
01-gen 08-gen 15-gen 22-gen 29-gen 05-feb 12-feb 19-feb 26-feb 04-mar 11-mar 18-mar 25-mar 01-apr 08-apr 15-apr 22-apr 29-apr 06-mag 13-mag 20-mag 27-mag 03-giu 10-giu 17-giu 24-giu 01-lug
portata (m3)
Portata massima di progetto Q = 30 m
3/giorno
- Portata massima di progetto: 5 m 3 /h
- In alcuni giorni sono state registrate portate orarie di 10 m 3 /h
Valutazione qualitativa dei reflui
Parametri Unità Min Max Media
SST mg/L 68 200 140
BOD 5 mg/L 295 980 532
COD mg/L 600 1450 940
Fosforo totale mg/L 12 23 17
Ammoniaca
(NH 4 ) mg/L 20 231 114
Concentrazione di progetto di azoto totale è di 135 mg/L
COD di progetto = 500 mg/L
Installazione delle tubazioni di distribuzione
Posa in opera del materiale di riempimento
(strato principale) Installazione delle tubazioni
di drenaggio
Fase di costruzione letti VF
Sistema a flusso sub-superficiale verticale – letti V1 e V2
(IKEA, Catania)
IKEA Store - Catania
Impianto IKEA store di Catania
58
Macrofite piantumate
Phragmites australis (4 rizomi/m 2 )
H-SSF V1
Ciperus papyrus (2,5 piante/m 2 )
Canna indica (2,5 piante/m 2 ) V2
Ibiscus palustris
(2,5 piante/m 2 ) Iris pseudacorus
(2,5 piante/m 2 )
200 AE (circa 30 m 3 /giorno)
Progetto realizzato dal Prof. Marco Navarra e dal prof. Giuseppe Luigi Cirelli
Agriturismo Valle dei Margi
Agriturismo Valle dei Margi
Visite tecniche e stampa locale e nazionale
62
62
Considerazioni finali
I sistemi di fitodepurazione:
valida alternativa ai sistemi convenzionali, quando non vi siano problemi di disponibilità di spazio
elevata efficienza nella rimozione di diversi inquinanti;
elasticità di esercizio con carichi organici ed idraulici estremamente variabili;
raggiungimento di obiettivi depurativi difficilmente
“sostenibili” con i sistemi convenzionali (nel caso dei piccoli e medi insediamenti)
ruolo strategico per il recupero di terreni marginali, aree
degradate,... e per il l’incremento della biodiversità
Rope-A-Dope
Istruzione
Formazione
Innovazione
Visione
…per «uscire dalle corde» e superare questo difficile momento
Muhammad Ali vs George Foreman (the Rumble in the Jungle – 1974)
G1
Diapositiva 64
G1 Giuseppe; 23/04/2020