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U Rapporto sull’obesità in Italia

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e p i d e m i o l o g i a

46 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIV numero 6 - settembre 2017

U

n volume ricco di dati, ricer- che cliniche e scientifiche, questo nuovo Rapporto sull’obesità in Italia. Obesità e son- no: dalla patogenesi alla terapia, curato da ventidue tra specialisti dell’Auxologico e ricercatori Istat.

Si parte da un dato positivo. L’Italia sembra in una condizione meno difficile rispetto a molti Paesi euro- pei dove il fenomeno è decisamen- te più marcato. I dati italiani indica- no un 10.8% di obesi e un 34.1%

di persone in sovrappeso, ma i numeri restano notevoli e configu- rano la presenza di un’ampia realtà di pazienti cronici, il cui trattamen- to peserà tanto più quanto mag- giormente ridotta rischia di diven- tare la spesa in prevenzione. Nel tempo però permangono le diffe- renze che penalizzano il Sud del paese, e non si attenuano le disu- guaglianze sociali, a scapito delle persone socialmente più svantag- giate. Un aspetto critico del feno- meno nel nostro paese riguarda la diffusione dell’eccesso di peso tra bambini e adolescenti che è tra i livelli più alti in Europa. L’eccesso di peso raggiunge la prevalenza più elevata tra i bambini di 6-10 anni, dove si attesta al 34,2%.

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¼ Obesità e sonno

L’ottavo Rapporto sull’obesità in Italia dedica la parte di approfondi- mento clinico al tema “Obesità e sonno: dalla patogenesi alla tera-

pia”. Il razionale di questa scelta ri- siede nel fatto che lo studio dei di- sturbi respiratori legati al sonno ha aperto nuove prospettive per me- glio comprendere la fisiopatologia e la clinica di molte complicanze re- spiratorie, metaboliche e CV del paziente obeso. È evidente sia dall’esperienza clinica e di ricerca dei medici dell’Auxologico, sia dai numerosi dati di letteratura, che se da un lato le alterazioni del sonno sono in grado di influenzare molti dei meccanismi alla base dell’obesi- tà, dall’altro un eccessivo peso cor- poreo altera la quantità e la qualità del sonno e i disturbi del sonno complicano il decorso clinico dell’o- besità e ne ostacolano cure e riabi- litazione. Il Rapporto esplora questo circolo vizioso tra obesità e disturbi del sonno, ne discute i meccanismi patogenetici e ne descrive le scelte terapeutiche, fornendo riferimenti anche alle differenze di genere e alle peculiarità del problema nelle diverse epoche della vita.

“Si stima che la OSAS sia presente nel 41% dei soggetti sovrappeso e nel 78% dei gravemente obesi, se- guono le apnee centrali nel sonno e la cosiddetta obesità-ipoventilazio- ne - chiarisce Massimo Scacchi.

Responsabile UO Medicina Gene- rale ad indirizzo Endocrino-Meta- bolico dell’Ospedale San Giusep- pe IRCCS di Oggebbio-Piancaval- lo (VB).

“La frequenza degli episodi apnei- ci o ipopneici (significativa riduzio-

ne, senza però cessazione, del flusso aereo) nell’unità di tempo definisce la gravità dell’OSAS, at- traverso un indice specifico noto con la sigla AHI (apnea-hypopnea index). La sindrome obesità-ipo- ventilazione, consiste in una insuf- ficienza respiratoria caratterizzata da ipossiemia e ipercapnia diurna, tale da determinare addormenta- menti nel corso del giorno; circa il 90% dei pazienti da tale sindrome presenta anche OSAS”.

Ma curando l’obesità migliora an- che il sonno? E viceversa?

“Il calo ponderale ha influsso favo- revole sulla storia clinica dell’OSAS:

è stato stimato che una riduzione del 10% del peso corporeo determi- na un miglioramento del 26% dell’A- HI. Il calo ponderale comporta inol- tre un miglioramento dell’emogasa- nalisi arteriosa e dei disordini del sonno nei pazienti affetti da sindro- me obesità-ipoventilazione. L’eser- cizio fisico sembra avere un effetto benefico sul sonno (riduzione dell’A- HI e della sonnolenza diurna) anche indipendentemente dal calo ponde- rale, attraverso meccanismi non an- cora pienamente spiegati”.

Il nuovo rapporto sull’Obesità in Italia dell’Istituto Auxologico Italiano sottolinea la natura complessa e multifattoriale dell’obesità, indagando nuovi aspetti quali la qualità e la durata del sonno

Rapporto sull’obesità in Italia

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