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1 PERIZIE CINEMATICHE ED EFFICIENZA LESIVA NEL COLPO DI FRUSTA CERVICALE

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Academic year: 2022

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La prima osservazione del traumatizzato in ambiente di pronto soccorso deve essere assolutamente eseguita con una metodologia semeiologica di approccio diagnostico completa. Tale metodica semeiologica deve essere utilizzata con le stesse modalità nei successivi controlli dai medici specialisti ortopedici che visitano i traumatizzati in ambiente ambulatoriale e/o ospedaliero.

Molto si è scritto a proposito di queste metodologie semeiologiche. Oggi non possiamo fare a meno di utilizzare la metodologia WAD (Whiplash Associated Disorders) che si è dimostrata attendibile in centinaia di migliaia di casi osservati dalla Quebec Task Force (figg. 1-4 ).

Figura 1

PROF. ASSOCIATO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA; PRESIDENTE DELLA SOCITRAS ( Società Italiana di Traumatologia della Strada); CONSULENTE ACI

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Figura 2

Figura 3

Figura 4

Oggi purtroppo, le carenze di personale e di strutture dei nostri pronto soccorsi non ci permettono di dedicare al modesto traumatizzato da colpo di frusta il

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Figura 5

Figura 6

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Figura 7

Figura 8

Risultati: l’85% dei nostri pazienti raggiungevano la guarigione completa in media dopo 20 gg. dall’evento traumatico (fig. 9) . Solo nel 15% dei casi si riscontrava la possibilità di insorgenza di sequele a carattere permanente.

Figura 9

Il medico che deve valutare il danno, una volta che si trova in possesso di una

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La ricostruzione della dinamica dell’impatto per la valutazione di eventuali danni alle persone richiede pertanto la definizione di alcuni dati di partenza che non sono sempre di facile acquisizione.

I risultati del calcolo che vengono forniti al medico mettono questi in condizione di valutare le sollecitazioni trasmesse al rachide cervicale e le aliquote di energia che possono essere assorbite nelle deformazioni o nelle lesioni.

Bisogna però ricordare che le sollecitazioni sono in rapporto fra una forza e la superficie delle strutture o fra un momento ed i moduli di resistenza osseo – muscolo – legamentose. Eventuali scostamenti delle caratteristiche fisiche ( dimensioni delle strutture ) del soggetto in esame dai valori standard che si assumono nei calcoli possono portare a sensibili differenze nella valutazione delle sollecitazioni e quindi della presenza o meno di un danno a carico del rachide.

CONCLUSIONI

L’aver esaminato sotto diversi aspetti l’influenza dei dati clinici rilevati dalla documentazione medica, ivi comprese alcuni predisposizioni dell’individuo, portano alla necessità di organizzare in modo coerente tutte queste informazioni per un giudizio finale.

Sistemi relativamente semplici di classificazione diagnostica, quali la WAD, non risultano mai espressi nei referti di pronto soccorso e nelle cartelle cliniche.

L’estrema eterogeneità della terminologia usata per descrivere le lesioni dei tessuti molli del collo (distorsione cervicale, trauma cervicale in iperestensione, rettilineizzazione del rachide cervicale, trauma cervicale o cervicalgia da contraccolpo, stiramento o distrazione dei muscoli lunghi del collo, cervicalgia post – traumatica, solo per citarne alcune) ingenera confusione sia in sede diagnostica che legale.

E’ auspicabile che sia dato al più presto corso all’applicazione sistematica di metodologie scientifiche quali la WAD anche in Italia, in tutti gli ambienti medici e legali che affrontano il problema, al fine di adottare finalmente un linguaggio comune.

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BIBLIOGRAFIA

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Riferimenti

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