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Figura 12 Riepilogo pagamenti telematici

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Figura 12 – Riepilogo pagamenti telematici

Portale Albo CTU

Nel corso del 2021 sono stati realizzati e collaudati diversi interventi di evoluzione del Portale Albo CTU (Consulenti Tecnici D’Ufficio) ed Elenchi, sperimentato presso il Tribunale di Firenze negli ultimi mesi del 2020, tra cui:

1. l’implementazione della possibilità di firma multipla del verbale di udienza e la gestione di più smart card attive;

2. la gestione di ricorsi e varie modifiche all’esito della sperimentazione, tra cui l’autenticazione SPID per i candidati e l’inserimento del curriculum vitae fra gli allegati obbligatori in fase di compilazione della domanda.

Sono attualmente in corso di analisi due interventi evolutivi:

x l’aggiornamento di categorie e specializzazioni d’iscrizione, secondo le indicazioni degli Ordini, ricevute durante la sperimentazione (Scheda 21);

x la realizzazione delle modifiche ai fini dell’integrazione del Portale con l’Albo CTU del SICID (Scheda FN 22).

Portale Vendite Pubbliche (PVP)

Sul Portale Vendite Pubbliche (PVP) sono pubblicati tutti gli avvisi di vendita relativi alle procedure esecutive e concorsuali, nonché agli altri procedimenti per i quali la pubblicazione è prevista dalla legge, a cura dei creditori, dei delegati alle vendite, degli organi delle procedure concorsuali e degli altri soggetti a ciò abilitati. Il PVP si interfaccia con i sistemi informatici di cancelleria, il Portale dei Servizi Telematici e i siti privati (siti internet di pubblicità e di gestione delle vendite telematiche).

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Nel corso del 2021 sono stati realizzati degli interventi evolutivi riguardanti il front-end e tutti i moduli del Portale; in particolare si è concluso l’intervento di miglioramento sul modulo relativo all’offerta.

Punti di accesso

In relazione ai Punti di Accesso, sono state effettuate nuove ispezioni, volte ad accertare il mantenimento dei requisiti tecnici, a seguito di modifiche sostanziali dei sistemi implementati dalla società richiedente l’accredito.

SIAMM – Spese di giustizia

Per il sistema SIAMM, nel 2021 sono stati effettuati numerosi interventi, fra i quali: stampa in formato pdf dei provvedimenti netti e del foglio notizie, esportazione in Excel dei risultati di ricerca, rimozione della data di automatica gestione capitolo 1380 su ARSPG2 e relativa funzione di rendicontazione (anche del capitolo 1362), gestione delle PEC di istanza web con salvataggio delle PEC e svuotamento della casella, modifiche evolutive sul sistema ARSPG1 (modulo recupero crediti) per rendere più efficienti le attività di Equitalia Giustizia.

Per quanto riguarda le attività di reingegnerizzazione del SIAMM, è proseguita l’analisi sull’intero progetto e sono stati sviluppati alcuni interventi il cui collaudo è previsto a dicembre 2021:

x sistema spese prenotate, ambito civile e penale, con interfaccia di integrazione con i sistemi civili e penali;

x sistema gestione rimborsi Legge Pinto (sia lato uffici giudiziari sia lato beneficiari).

Il rilascio del nuovo Portale Istanza Web e del modulo Pinto è previsto per gennaio 2022.

Con riguardo alla reingegnerizzazione e sviluppo del Nuovo SIAMM, sono in analisi i seguenti interventi (il cui rilascio è previsto a settembre 2022, insieme agli interventi delle schede 1A e 1B, 2, 3):

 gestione delle spese anticipate e di amministrazione (scheda 4);

 gestione del foglio notizie e delle note di trasmissione (scheda 5);

 rifacimento del modulo recupero crediti (scheda 6).

Attività in corso di realizzazione

È attualmente prevista una serie di modifiche agli applicativi dell’area civile, in particolare:

 l’implementazione di un sistema, sugli applicativi SICID e SIECIC, che consenta in tutti i gradi di giudizio di avere la consultabilità di tutti i fascicoli collegati, siano essi riuniti, procedimenti sommari di fase o sub–procedimenti;

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 l’implementazione nel SICID e nella Consolle del Magistrato della procedura di regolamento (CE) 2007/861, come modificato dal regolamento (UE) 2015/2421, che istituisce un procedimento europeo per le controversie di modesta entità (ESCP);

 la modifica dell’applicativo Consolle del Magistrato, in modo da consentire agli assistenti di visualizzare i documenti dell’archivio giurisprudenziale nazionale, anche senza l’uso di smart card e senza essere censiti in ADN come magistrati;

 la realizzazione di un meccanismo di autenticazione e di firma remota alternativo e non sostitutivo di quello esistente (in Consolle del Magistrato, Consolle di Udienza, Consolle del PM);

 la reingegnerizzazione del Container del Portale dei Servizi Telematici, con previsione di una sezione in cui vengono esposti i servizi di consultazione dei fascicoli, di pre- validazione dei depositi, di consultazione degli elenchi pubblici (ReGIndE e Registro PPA), pagamenti telematici, etc.. Sarà prevista, inoltre, la modularità dei servizi, e la portabilità su altro CMS;

 la reingegnerizzazione delle “Consultazioni anonime” del PST;

 la progettazione del passaggio delle attività del Sigma – settore civile nel SICI;

 la reingegnerizzazione dei registri ReGIndE e Registro PA;

 la realizzazione del Portale Giudice di pace per le Consultazioni dei fascicoli da parte del giudice, con un primo utilizzo di moduli precompilati per la gestione del deposito dei provvedimenti;

 l’estensione del Portale Giudice di pace, per la Redazione ed il deposito degli atti del Giudice;

 l’estensione del Servizio di Deposito Telematico SIGP – Estensione del flusso di deposito agli altri procedimenti tenuti dinnanzi al Giudice di pace;

 l’implementazione nel SIGP e nel Portale del Giudice di pace della procedura di regolamento (CE) 2007/861, come modificato dal regolamento (UE) 2015/2421, che istituisce un procedimento europeo per le controversie di modesta entità (ESCP);

 la reingegnerizzazione ed unificazione delle anagrafiche SIGP, SICID e SIECIC;

 l’introduzione delle funzionalità di assegnazione automatica per le esecuzioni mobiliari, immobiliari e concorsuali, nonché le modifiche delle funzionalità di assegnazione automatica per il contenzioso civile e volontaria giurisdizione;

 l’implementazione delle procedure relative al regolamento UE 655/2014;

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 l’evoluzione dell’archivio giurisprudenziale nazionale, con gli esiti impugnazioni;

 la realizzazione delle modifiche inerenti al Decreto Sicurezza per l’immigrazione (Decreto Salvini – D.L. 113/2018).

Nel Portale delle Vendite Pubbliche è in corso l’implementazione degli interventi volti alla gestione delle notifiche delle offerte scartate, mentre sono in sviluppo e prossimi al collaudo gli interventi relativi a:

 gestione applicativa delle caselle PEC del PVP con salvataggio delle PEC sul database e svuotamento automatico delle caselle e relativa funzione di gestione da parte dell’Amministratore DGSIA;

 miglioramenti rivolti ad una corretta geolocalizzazione dei beni pubblicati;

 reingegnerizzazione del Modulo Offerta, che consiste in particolare nella eliminazione della figura del presentatore e nella possibilità di compilare l’offerta con l’indicazione dell’offerente o di più offerenti persone fisiche che firmano (in proprio, per persona da nominare, o “nella qualità” di) e degli eventuali soggetti rappresentati (in capo ai quali si producono direttamente gli effetti dell’offerta), per il successivo invio all’indirizzo PEC del Ministero dall’indirizzo PEC indicato da uno degli offerenti, campo rinominato

“domicilio digitale”;

 la possibilità di sottoscrizione dell’offerta (firma CADES), in caso di più offerenti, da parte di tutti i firmatari;

 la de-pubblicazione dalla vetrina del Portale dei vecchi annunci di vendita e la revisione dei criteri di ricerca e visualizzazione degli annunci di vendita sul front-end;

 l’introduzione del profilo stimatore, con funzionalità di ricerca degli annunci su specifico tribunale;

 l’aggiornamento tecnologico del portale, dovuto all’adeguamento del Content Management System Entando ad una versione più recente, che implica il rifacimento delle funzionalità del PVP in modo trasparente all’utente.

Sono in corso le attività di analisi per implementare:

 nuove modalità di gestione della newsletter, con l’obiettivo di risolvere problemi di time out;

 l’opzione “spesa prenotata a debito (art. 48 d.P.R. n. 602/1973)”, in corrispondenza dello step 2 della procedura di inserimento di un annuncio, in aggiunta alla opzione attualmente prevista;

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 la gestione della notifica ai gestori delle offerte con allegati nella PEC troppo grandi;

 l’aggiornamento della funzionalità di visualizzazione del dettaglio del lotto, inserendo tutte le informazioni che l’utente ha digitato per la creazione dell’annuncio (attualmente sono visibili solo alcuni dati inseriti);

 l’introduzione di una funzionalità di visualizzazione, da parte del cancelliere, di un report mensile dal quale risulti lo stato dei pagamenti dei contributi e dei bolli per ciascuna offerta, comprese le segnalazioni delle esenzioni dal contributo.

Nel corso del 2022 è previsto il passaggio ad una nuova infrastruttura per il sistema di registro GSU in uso presso gli Uffici Notificazioni, Esecuzioni e Protesti. Con il dispiegamento delle nuove macchine, verrà effettuato un upgrade dei sistemi a basso livello ed il passaggio in alta sicurezza con ridondanza dei dati. Tali interventi infrastrutturali permetteranno di minimizzare i tempi di fermo operativo per manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché di garantire la continuità operativa a seguito di eventi imprevisti o accidentali. Il progetto avviato prevede inoltre la diffusione dell’uso dell’applicativo su tutti gli uffici del territorio italiano e l’avvio delle funzionalità PCT estese agli uffici NEP. Con l’attivazione di tali servizi, implementati sull’applicativo GSU web per gli Uffici Notificazioni, Esecuzioni e Protesti, verrà diffuso l’uso dei dispositivi elettronici da utilizzare esternamente alla sede dell’ufficio durante le operazioni di pignoramento e notificazione.

SETTORE PENALE

Il Processo Penale Telematico

Per quanto riguarda il settore penale appare necessario preliminarmente ricordare, sia pur sinteticamente, lo stato dell’arte pre-pandemia. Il contratto per lo “Sviluppo del Sistema Informativo Unitario Telematico, la manutenzione degli attuali sistemi dell’Area penale del Ministero della giustizia e servizi correlati” (CIG73479643B7) è diventato esecutivo nel mese di ottobre 2019 e pertanto, oltre alla necessaria manutenzione dei sistemi esistenti, in parallelo erano appena partite le attività di progettazione e i primi sviluppi del Processo Penale Telematico (PPT), quando la sopravvenuta emergenza epidemiologica da Covid-19 ha impresso una assai significativa accelerazione alle attività già in corso.

Nella comunità scientifica è largamente condiviso l’assunto che l’interoperabilità tra i sistemi informativi automatizzati sia meglio garantita dal ricorso all’upload dei documenti prodotti dagli utenti piuttosto che dal ricorso alla Posta Elettronica Certificata (PEC), anche sotto il profilo della sicurezza informatica, poiché evita il transito di documentazione su provider

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esterni (gestori di posta) ed assicura una gestione documentale degli atti di rilevanza giudiziaria tutta interna al perimetro applicativo di giustizia. Il sistema di trasmissione telematica con PEC, dunque, sia pur ancora validamente utilizzato, ad esempio nel Processo Civile Telematico (PCT), per vincoli normativi e di architettura dei sistemi, non può rappresentare la scelta vincente per i sistemi del futuro.

I portali: portale notizie di reato e portale deposito atti penali

I dati relativi al flusso digitale svolto dai portali, dalla data di messa in esercizio sino al 2021, conferma la correttezza della scelta della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati di implementare l’accesso e la diffusione dei portali su tutto il territorio nazionale e, progressivamente, su tutti i gradi di giudizio.

In particolare, il potenziamento dei portali web come strumenti di trasmissione e consultazione degli atti del processo penale consente benefici e ottimizzazioni di sistema per il singolo operatore, poiché consente di depositare atti da remoto e di trasmettere ed acquisire documenti in formato nativo digitale, riducendo la onerosa e dispendiosa attività di scannerizzazione per la conversione del documento cartaceo in digitale.

La Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati ha perseguito con forza, quale primo passo verso il PPT, il disegno del portale quali unico punto di accesso per i soggetti cd

“qualificati esterni” (avvocati, forze dell’ordine, trascrittori, periti e consulenti). All’interno di questo più ampio disegno dei portali interni al perimetro giustizia, è stato dispiegato il Portale Deposito atti Penali (PDP). La Direzione generale non si è sottratta, viceversa, al ricorso alla PEC quando la rapidità di realizzazione ha avuto la precedenza (articolo 24 del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, c.d. Decreto Ristori), infatti a novembre 2021 sono state abilitate circa 1.000 caselle di posta elettronica certificata, al cui utilizzo sono abilitati 6.985 utenti, per consentire il deposito ai difensori degli atti non ancora previsti dal PDP.

Sono state realizzate nuove funzionalità, attualmente in fase di verifica di sperimentazione su alcuni distretti, quali:

 la consultazione, da parte dei difensori, delle informazioni relative allo stato dei procedimenti in fase di dibattimento, con particolare riguardo alla data dell’udienza successiva e allo storico delle udienze tenutesi, nel caso di fascicoli pendenti;

 la consultazione delle informazioni relative all’emissione e deposito delle sentenze, alla loro irrevocabilità e alla presentazione di impugnazione, nel caso di fascicoli definiti;

 la possibilità di depositare telematicamente ulteriori atti sia verso gli uffici di Procura sia verso gli Uffici Giudicanti (con esclusione, allo stato, del solo Ufficio GIP).

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In via sperimentale da gennaio 2021, presso i distretti di Corte d’appello di Milano e Palermo, è stata data la possibilità per i difensori di accedere al fascicolo digitale. È altresì in corso di analisi e realizzazione la possibilità per i difensori di richiedere la certificazione di cui all’art.

335 c.p.p. tramite il PDP.

Tutti questi interventi vanno nella direzione di semplificare l’interazione tra difensori e Uffici giudiziari in modo da superare gradualmente l’utilizzo delle PEC e, soprattutto, far fronte alle necessità imposte dalla pandemia in corso.

In particolare, con riferimento ai singoli portali:

Portale Deposito atti Penali

È obiettivo strategico della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati estendere l’accesso e l’utilizzo del PDP a tutto il territorio nazionale, a tutti i professionisti legali, a tutte le tipologie di atti di parte, che i legali possono depositare in base alla normativa processuale vigente ed agli ulteriori ausiliari del giudice per il deposito dei rispettivi atti.

Nel corso degli ultimi mesi, infatti, è stata definita e approvata l’analisi per l’estensione del deposito telematico tramite PDP a tutti gli atti di parte (in estensione rispetto alla tipologia degli atti attualmente previsti come a deposito telematico obbligatorio dagli artt. 221, comma 11, legge 17 luglio 2020, n. 77, e D.M. Giustizia 13 gennaio 2021) e della possibilità di accesso e deposito via PDP non solo ai difensori ma anche ad ulteriori professionisti, che possono essere coinvolti come ausiliari nel corso del processo penale (periti, consulenti tecnici di parte, interpreti, etc.).

Il grafico a fianco dimostra visivamente l’incremento costante (nell’ultimo anno + 2.254% rispetto all’anno precedente) del deposito digitale tramite PDP, dalla messa in esercizio del sistema ad oggi.

Figura 13 – Deposito Digitale PDP

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720 Portale Notizie di Reato

È obiettivo strategico delle Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati estendere l’accesso e l’utilizzo del Portale delle Notizie di Reato (NDR) quale strumento unico di comunicazione e gestione degli atti di polizia che costituiscono la cd. base di partenza del processo penale

In particolare, il Portale delle Notizie di Reato è in uso su tutte le Procure ed il flusso dei documenti acquisiti risulta in costante aumento. Gli uffici “Fonte”, che inviano attraverso il Portale l’informativa ed i relativi allegati ai SICP distrettuali, sono oggi in grado di ottenere dal sistema una ricevuta, che attesta che l’Ufficio giudiziario ha ricevuto la notizia di reato e inoltre sono in grado di caricare un numero arbitrario di allegati, con diverse tipologie di firme digitali (PAdES e CAdES).

Gli uffici “Fonte”, una volta inviata una notizia di reato, possono inviare seguiti riguardanti l’informativa originaria. È in fase di realizzazione una evoluzione del sistema che consenta di inviare seguiti, da parte di uffici “Fonte”, che

siano diversi dall’Ufficio che ha inviato l’informativa originaria.

Inoltre, le stesse Procure potranno utilizzare il canale del Portale per inviare alle fonti atti e provvedimenti (ad esempio, deleghe di indagini), implementando un concetto di bidirezionalità.

Sono allo studio interventi di manutenzione evolutiva che consentano agli uffici “Fonte” di avere una notifica sull’esito negativo dell’acquisizione da parte dei sistemi ReGeWEB distrettuali, in modo che la “Fonte” possa inviare nuovamente l’informativa.

Ancora, sono allo studio un’ulteriore evoluzione, che consenta alle Procure e agli utenti del Portale di avere un alert alcuni giorni prima della scadenza del certificato di accesso ai vari applicativi, che costituiscono il sistema Portale, e la possibilità di gestire l’invio, da parte delle Fonti, tramite il Portale NdR, degli atti relativi alle intercettazioni, che costituiscono un ulteriore flusso informatico del nuovo Processo Penale Telematico. Si stanno, inoltre,

Figura 14 – Deposito Digitale NDR

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migliorando le funzionalità di ricerca e si sono aggiunte ulteriori informazioni provenienti dal sistema SICP, quali il cambio di registro e il magistrato corrente. Infine, si sta estendendo la funzionalità di gestione dei seguiti per i reati di competenza del Giudice di pace.

Il grafico sopra riportato dimostra visivamente l’incremento costante del deposito digitale tramite NDR. Dal 2018 ad oggi sono stati depositati in media oltre 1.600.000 atti all’anno.

Adeguamento dei sistemi in seguito alla riforma delle intercettazioni

Il nuovo assetto delle intercettazioni introdotto dalla c.d. Riforma Orlando e sue successive rilevanti modifiche, ha reso necessario un complesso intervento della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati per sviluppare un’adeguata infrastruttura tecnologica.

In concreto, sono stati evoluti applicativi preesistenti e sono stati sviluppati ex novo sistemi informativi automatizzati per la gestione dell’archivio delle intercettazioni, che include materiale tanto documentale digitale quanto multimediale. A tal fine, non solo è stata necessaria l’usuale articolata interlocuzione con il fornitore incaricato di implementare le funzionalità degli applicativi, ma è stato altresì indispensabile mantenere un quotidiano raccordo con e tra le numerose aziende fornitrici dei sistemi di intercettazioni (servizio di registrazione e ascolto), presenti presso i 140 uffici di Procura. Per l’archivio multimediale, in particolare, il personale tecnico della DGSIA continua ad affiancare il personale delle aziende, per realizzare numerosissime sessioni di analisi e test di prova di trasferimento e successiva analisi dei contenuti, nonché a seguire con call dedicate le procure che segnalano difficoltà.

Sono in corso interventi tecnici per aumentare lo spazio disponibile in ogni sede: per i conferimenti (la procedura cd. di compattazione del tablespace) e per le attività di manutenzione dell’infrastruttura (la procedura cd. di “spostamento VM non-core”).

Sono in imminente diffusione le seguenti modifiche evolutive: deposito selettivo (sul singolo progressivo e non l’intero conferimento), cancellazione conferimenti, riascolto e visualizzazione conferimenti rimossi.

Sono in corso di verifica di conformità le seguenti modifiche evolutive: stralcio, intervalli multipli per fruizione, copia, export, miglioramento report conferimento, semplificazione censimento soggetto richiedente, aggiunta colonna RIT in tutte le schermate e collegamento con ReGIndE.

Sono in corso di sviluppo le modifiche evolutive richieste dal CSM e dal gruppo di monitoraggio intercettazioni, fra i quali: inserimento progress bar per monitorare lo stato di avanzamento di trasferimento, conferimento, richiesta ed autorizzazione alla fruizione, copia,

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export, automazione della produzione di copie difensori ed export per altra procura, possibilità di evidenziare tutti gli errori di un conferimento (non fermandosi al primo) ed eliminazione dei filtri obbligatori sul procedimento nei registri di consultazione e rilascio copie.

È stato altresì sviluppato il primo step verso un sistema di disaster recovery, di prossima installazione, che consentirà di mantenere, in regime di assoluta sicurezza, i contenuti già inseriti negli archivi digitali dei singoli uffici sui sistemi interdistrettuali, sempre sotto il controllo del titolare dell’ufficio. A tal fine è stata appositamente sviluppata una “Consolle del Procuratore della Repubblica”, che consente di svolgere in modo agevole le attività di verifica che la legge affida al Capo dell’Ufficio.

A completamento degli archivi digitali già in esercizio, nel corso degli ultimi mesi, è stato avviato lo sviluppo di un applicativo che gestisca informaticamente e renda telematico l’intero ciclo di vita del sub-procedimento delle intercettazioni. Ciò implica che saranno messe a disposizione degli utenti (magistrati e personale amministrativo) funzionalità di redazione guidata di atti digitali con popolamento automatico dei dati di registro, sistemi di firma, consolle per il deposito telematico e la trasmissione ai destinatari interni ed esterni, segnatamente alle Forze di Polizia.

La trattazione integralmente digitale del sub-procedimento delle intercettazioni includerà anche la trattazione informatica della liquidazione dei compensi dovuti alle società incaricate delle operazioni di intercettazioni ed ai gestori dei servizi di telecomunicazioni, anche alla luce dell’adozione dei provvedimenti generali, con i quali si è dato corso all’individuazione di tariffe semplificate per la determinazione di compensi e ristori.

Accesso da remoto ai sistemi per gli utenti interni

Dal mese di febbraio 2021 anche il sistema TIAP–Document@ è stato aperto alla visibilità da remoto alle Procure ed ai Tribunali.

Ad oggi l’accesso ai sistemi è stato richiesto da 112 Circondari (Procure + Tribunali)

1.552 utenti di Procura;

1.935 utenti di Tribunale;

1.677 magistrati (Procura + Tribunale);

144 altra qualifica;

per un totale di 5.308 utenti.

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723 Evoluzione del sistema per la multivideoconferenza

Nel contesto dell’emergenza epidemiologica è stata messa a disposizione degli utenti una nuova applicazione web-based allo scopo di semplificare ed automatizzare il processo di prenotazione delle aule per la celebrazione di udienze in videoconferenza. Il Portale di Prenotazione in parola (MVC1) consente il tracciamento delle richieste di aule ed ottimizza le interazioni tra gli attori coinvolti: Autorità Giudiziaria, Dipartimento amministrazione penitenziaria e Sala di Regia. Nel corso dei prossimi mesi verranno rilasciate importanti modifiche evolutive sul portale, che permetteranno una migliore gestione delle prenotazioni da parte dell’ufficio multi videoconferenza (MVC) del DAP e della Sala.

Sono state allestite con il nuovo sistema 329 aule totali in 166 uffici giudiziari. Nel solo 2021 sono state allestite 57 aule ed è previsto l’allestimento di ulteriori 5 a breve e altre 10 nel 2022. Sono finora state, altresì, allestite 446 salette totali in 80 sedi carcerarie diverse. Nel solo 2021 sono state allestite 12 salette ed è previsto l’allestimento di ulteriori 43 salette nel corso dell’anno 2022.

Figura 115 – Utilizzo del Servizio di Multivideoconferenza

Anche senza depurare i dati mensili dalla flessione fisiologica del mese feriale di agosto, si rileva che:

x la media udienze al giorno è pari a 78,5;

x la media udienze al mese è pari a 1.956,5;

x la media di aule/sale collegate è pari a 6.982.

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Si sono verificate addirittura punte di 151 procedimenti al giorno (marzo 2021) e punte di 46 siti connessi sul singolo procedimento (febbraio 2021).

Novità sono state introdotte anche sul fronte penitenziario. Il decreto-legge 8 marzo 2020, n.

11, ha introdotto la possibilità di partecipare a “qualsiasi udienza” a carico di “persone detenute, internate o in stato di custodia cautelare”, ove possibile, mediante videoconferenze o con collegamenti da remoto, individuati e regolati con provvedimento del Direttore generale per i servizi informativi automatizzati del Ministero della giustizia, applicate, in quanto compatibili, le disposizioni di cui ai commi 3, 4 e 5 dell’art. 146 bis disp. att. c.p.p. In forza di tale provvedimento, è stato dunque possibile estendere l’utilizzo del sistema di multivideoconferenza, già in uso per le udienze a carico di imputati assoggettati al regime ex art. 416 bis c.p.p. e ad alta sicurezza. In questo modo, a tutti gli imputati detenuti, ove possibile, è stata consentita la partecipazione alle udienze. Addirittura, si è potuta garantire la partecipazione anche alle udienze avanti il GIP e al Tribunale di sorveglianza.

SICP (Registro unico della cognizione penale) e moduli correlati

È stato ampliato il novero dei depositi telematici provenienti dal Portale Deposito Atti Penali e gestiti attraverso il corrispondente flusso nel sistema SICP, con particolare riguardo all’accettazione e agli automatismi collegati alla stessa, all’interno del registro Re.ge.Web.

Tutti gli atti, dopo essere stati validati ed accettati dal personale di segreteria, alimentano in modo diretto il gestore documentale TIAP–Document@. I nuovi depositi hanno coinvolto, oltre che le Procure, anche gli Uffici del dibattimento del Tribunale ordinario, essendosi avviate sperimentazioni presso alcuni Uffici, che hanno dato la disponibilità (Torino e Bari).

È terminato positivamente l’aggiornamento dell’upgrade del SICP, che migliora le performance dell’applicativo e ne innalza i livelli di sicurezza.

Con riferimento all’entrata in vigore del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 9,

“Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’istituzione della Procura Europea” la Direzione Generale per i sistemi informativi automatizzati ha provveduto allo sviluppo e diffusione di sistemi informatici dedicati, nonché al cablaggio, configurazione e installazione delle postazioni di lavoro a ciò necessarie.

In particolare, gli interventi applicativi hanno riguardato il Portale NdR, per trasmissione delle Notizie di reato cd. PIF per le quali si attivano i meccanismi di visibilità e attivazione della competenza EPPO secondo il decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 9, CAAA e Re.Ge.Web per l’attivazione della nuova Procura Distrettuale EPPO e per l’aggiornamento delle attuali

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installazioni presso le Procure Distrettuali, al fine di consentire l’iscrizione dei fascicoli nei rispettivi sistemi, AREScore e AREScore OIDC, quali evoluzione tecnologica del sistema ARES già in uso presso i distretti, per la sincronizzazione dei flussi cd. PIF tra le Procure Ordinarie e la Procura EPPO, PDOC quale piattaforma documentale a supporto di detti sistemi. Ad ogni modo ogni intervento ed evoluzione tecnologica dei citati sistemi sono direttamente fruibili per gli Uffici EPPO in Italia.

Analisi più specifiche, anche in relazione a necessarie previsioni normative, sono in corso circa la dotazione di un sistema di gestione documentale e la gestione delle intercettazioni.

Si è provveduto al rilascio delle modifiche evolutive per storicizzare le informazioni di

“materia” ed “argomento” e consentire una profilatura maggiormente granulare degli utenti che accedono al Sistema di Cognizione Penale. È stata prevista maggior selettività dei profili in relazione alla visibilità per materia, iter, fascicoli secretati ed associazione gruppo di Sostituti PM e magistrati.

È stata ulteriormente migliorata la gestione dei beni in sequestro con riferimento alle ipotesi di trasferimento per competenza dei procedimenti tra Procure e ai casi di esercizio dell’azione penale in pendenza di un provvedimento sui beni emesso dal P.M..

È stata completata la gestione di tutte le ipotesi di sospensione dei procedimenti penali, aggiungendosi a quelle per valutazione di “condotte riparatorie” e per “accertamenti sulla capacità dell’imputato”, le sospensioni per “questioni pregiudiziali”, “questioni di legittimità costituzionale”, per “irreperibilità” e, soprattutto, per “richiesta di messa alla prova”. In quest’ultimo caso il registro consente di valorizzare l’intero flusso procedurale fino al termine della sospensione, con conseguente previsione della nuova tipologia di sentenza di estinzione del reato.

È stata messa in produzione l’evoluzione che, partendo dalla nuova disciplina dell’avocazione (articolo 1, comma 30, legge 103/2017) ed in linea con quanto raccomandato nella Delibera del CSM del 16 maggio 2018 sull’argomento, ha introdotto in Re.Ge.WEB l’attributo

“Procedimento Prioritario Procura” per contrassegnare i procedimenti di cui all’articolo 132 bis disp. att. c.p.p. e quelli così catalogati nei progetti organizzativi di ciascun ufficio requirente, consentendo poi di estrarli tramite apposite query. Si segnala, altresì, l’intervento di manutenzione evolutiva realizzato per gestire il caso dell’irrogazione di una pena pecuniaria in sostituzione di una pena detentiva, sulla base dei rinnovati criteri di rideterminazione fissati dall’art. 1, comma 53, della legge 103/2017, che ha introdotto il comma 1n bis dell’art. 459 c.p.p..

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È in fase di conclusione e diffusione l’integrazione delle funzionalità di gestione dei subprocedimenti del riesame, sia personali sia reali, e dell’improcedibilità in grado di appello e Cassazione, sulla scorta delle previsioni della c.d. “Riforma Cartabia”.

È in corso di analisi l’attività di bonifica delle QGF.

Si procederà con la gestione di ulteriori ipotesi di depositi telematici di atti dal PDP, sia con riguardo alle tipologie che agli uffici destinatari.

Il Re.ge.Web sarà inoltre integrato con l’introduzione dei tre registri di cancelleria non ancora gestiti: mod. 27 (registro delle richieste di ammissione al gratuito patrocino), mod 37 (registro intercettazioni), mod. 46 (registro anonimi).

Sul sistema SICP– Consolle sono state diffuse le modifiche evolutive ai moduli di estrazione statistica relativamente ai parametri “materia” ed “argomento”, potenziando le modalità di estrazione con riferimento alla materia ed infine sono stati aggiunti al modulo “Scadenzario”

nuovi profili, che consentono di estendere la visibilità ai co-assegnatari dei procedimenti.

Sono previste ulteriori modiche evolutive e adeguative, che consentiranno di allineare l’applicativo alle modifiche sviluppate su SICP – Re.Ge.Web, con particolare riferimento a:

riesame, incapacità irreversibile e condotte riparatorie, messa alla prova, improcedibilità e irreperibilità. Sono inoltre previsti adeguamenti per quanto riguarda i modelli statistici per le Procure Generali.

Prosegue la diffusione del modulo GIADA, attualmente in uso nella quasi integralità degli Uffici, per consentire l’assegnazione dei processi nella fase dibattimentale con modalità automatiche all’esito della configurazione dei parametri tabellari. L’applicativo consente di individuare il giudice monocratico o il collegio competente in relazione alle tabelle approvate.

Lo strumento è in grado di assegnare l’udienza con modalità automatiche, consentendo di eliminare i tempi di attesa tra la “richiesta data” per le citazioni dirette e l’emissione del decreto di citazione e consente altresì l’automatica assegnazione tra GIP e Dibattimento, ottimizzando i carichi di lavoro ed i numeri di procedimenti assegnati ai singoli collegi o giudici monocratici.

In conseguenza dell’avvio della Procura Europea è stato diffuso il nuovo motore dell’applicativo SICP–ARES che comprende la funzionalità di comunicazione e sincronizzazione tra le procure distrettuali e la nuova Procura Europea EPPO.

È stata inoltre convertita la maggior parte delle query ufficiali, prima presenti solo su SIRIS e si proseguirà con tale conversione nei mesi futuri.

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Per il 2022 è inoltre prevista la diffusione del modulo Catalogatore per gli Uffici giudiziari, in modo da proseguire con la migrazione di tutte le funzionalità presenti in SIRIS verso ARES.

In generale, è stata riattivata una costante e continuativa attività di verifica, normalizzazione, gestione, strutturazione ed aggiornamento dei dati gestiti dal sistema SICP e RegeWeb al fine di ottenere l’obiettivo, e risultato prioritario, della univocità e qualità del dato nei sistemi informativi.

Gestore documentale

Il TIAP–Document@ è il gestore documentale unico in esercizio presso tutti gli uffici; la cooperazione tra il Portale Notizie di Reato, il SICP–ReGeWeb ed il TIAP–Document@, è stata resa operativa presso tutti gli Uffici consentendo un ulteriore incremento nell’utilizzo del gestore documentale. L’operazione ha determinato un costante aumento dei documenti inseriti all’interno del gestore documentale.

È, inoltre, attiva l’acquisizione automatica dei verbali di udienza dibattimentale: una volta inseriti nel Portale delle Trascrizioni, i verbali di udienza transitano direttamente nel fascicolo digitale del Dibattimento.

Il sistema SNT è stato potenziato, consentendo di operare comunicazioni in entrata ed in uscita con i difensori attraverso PEC. Sono in corso di prossimo rilascio le funzioni assicurate sempre attraverso il Portale dei Depositi Penali (PDP) per consentire la consultazione da remoto dei fascicoli già definiti ex 415 bis c.p.p. da parte dei difensori. Al momento la funzionalità è in sperimentazione presso i distretti di Milano, Palermo, Brescia e Bologna.

Sono in corso di realizzazione le seguenti funzionalità aggiuntive: accesso facilitato alle Corti d’appello alle istanze circondariali tramite interfaccia unica ed estensione della funzionalità di cambio profili, introducendo la possibilità di passare al profilo PM, Dibattimento, GIP/GUP a Corte d’Appello e/o Procura Generale.

Sono previsti anche alcuni miglioramenti:

x nella gestione dei documenti relativi agli endoprocedimenti di Archivio Riservato, tra cui la gestione dell’ordinamento degli atti;

x nella qualità del servizio OCR e di export dei fascicoli.

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Il grafico a fianco mostra visivamente l’incremento costante, dal 2018 ad oggi, della conversione digitale tramite TIAP dei documenti cartacei in documenti digitali (nell’ultimo anno del + 68% rispetto all’anno precedente).

Figura 16 – Conversione Digitale TIAP

Notifiche

I sistemi delle notifiche penali (attualmente possibili attraverso molteplici moduli quali SNT, TIAPec, GL_AP, GL_MP) sono oggetto di analisi e reingegnerizzazione verso un unico e funzionale sistema di notifica interconnesso direttamente al nuovo sistema documentale.

Il grafico seguente mostra visivamente, dal 2018 ad oggi, l’incremento costante delle notifiche telematiche operate nel settore penale. In media sono stati notificati oltre 5.800.000 atti negli ultimi quattro anni.

XVIII LEGISLATURADISEGNI DI LEGGE E RELAZIONIDOCUMENTIDOC.IX N. 4

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