COHSIGLIQ SUPPOSE JEhLk MA&ISgBATUSA Seduta deil*8 laaggio 1980 —
L*aimo ndllenovecezitottaaita il giozno 8 maggio in Bo~
ma» Piazza dell*Indipendenza n«6» si è riunito il Consilio Superiore della Magistratiira*
Sono presenti:
VICE PBESIIEgiEE
Prof. Ugo ZIILEMI
CQMPC^EHTI si IUBITIO
Uott. lomnaso HOVELIl (dalle ore 19fOO)
Uott. Angelo FSBBÀSX
COMPOKEKTI ELETTI mi MGISTEATI E ML PARLAMENTO
Aw.Prof. Mario ESTROKCELLI
Bott. Luigi LI ORESTE
Lott. Mario LEREI
Aw.Prof. Ettore GALLO
Aw. Vincenzo SUMMA
Lott. Armando OLIVARES
Lott. Ignazio MICELISOPO
Aw.Prof. Giovarmi COSSO
Dott. Guido CUCCO
Lott. Carlo Adriano TESTI
Aw. Antonio CRISTIANI
Lott. ISiehele COISO
Prof. Giuseppe I^derico MANCINI
Lott. Pemando SERGIO
Lott* Marco RAMAT
Aw. Walter SABALINl
Lott. Pierpaolo CASALEI MONTI
Lott. Luigi SCOTTI
Lott. Francesco MABZACHI»
Lott. Mario SAHNI3E
Lott. Francesco PINTOR
Aw.Prof. Adolfo di MAJO GIAQUINTO
Lott. Osarmelo CAT.mOHE
Lott. Lonffinico NASTRO
Prof. Pietro PEEUHGIEEI
Lott. Mario ALMERIGHI
Lott. Enrico FERRI
Lott. Astolfo LI AMATO (dalle
Lott. Giacomo CALTENLO
S E G R E T A E I Lott. Paolo Iferia TCNINI
Lott. Doctónico NAEALQSI
Lott. Francesco SIENA
Lott. Luigi GUELI
Lott. Eduardo Vittorio SCAEmOGIOKE
Lott. Francesco LE GHIAHA
Lott. Laido LE PASCALIS
Lott. Giovanni PALAIA
Lott. Roccantonio Francesco L’AMEUO
Assuae la preaiden^fls.il prof, Ugo ZILLETTI, Vice Pre
sidente del Ccoisiglio Superiore della Magistrattira il quale, in apertxira di seduta, dà la parola al dott, Giacomo CALXMIX), af finchià, nella sua qualità di Presidente della Xerza Commissione, riferisca al Cwisiglio in ordine alle pratiche di coapetaaza del la Comtaissione stessa.
Il dott, CALIEI31X), nella predetta qualità, chiede, anzi tutto, che il Consilio prenda in esame le pratiche di particola re urgenza, portate in Consiglio per la seduta antimeridiana del 7 maggio.
Il Consiglio accogliendo le proposte della Commissione, relativamente alle osservazioni fatte pervenire dagli uditori giu diziari nominati c<m D,M, 30 giugno 1979 avverso la graduatoria formata dalla Coimaissione ai sensi della circolare numero 2735 in data 28 mai^o 1980, delibera ad unanimità di votis
a) l’esclusione dalla graduatoria del dott, Andrea GERRA (n, 177) essendo stato comvaiicato che lo stesso trovasi in aspet tativa per l’assolvimento dell‘obbligo di levaj
b) la reiezione dell’esposto proposto dai dottori Hauri zio GIMESm, Alessandro AP05S0LI CAPPELLO e Patrizia DE MOZZI avverso l’inclusione di Venezia nell’elenco dei circondari che danno diritto alla preferenza assoluta agli uditoriivi residenti da oltre un quadriennio, in quanto tale inclusione à stata di
sposta tenendo cento dell’elevato indice di avvicendamento dei magistrati in tale circondario;
c) la reiezione del ricorso proposto dai dottori Anto
nio Sergio EOBUS^ELLA e Maria ALATA in EOBUSTBLLA (n,ri 32 e 13) avverso la mancata attribuzione del punteggio per salvaguardia del l’xmità familiare, in quanto il requisito della non trasferibili
tà del coniuge non esisteva alla data del 10 aprile 1980;
- 3 -
d) 1*accoglimento del ricorso proposto dal dott* Alber
to Ernesto EERDOGA. (n* 26) avverso il mancato riecoioscimento della precedenza assoluta per ^i uffici giudiziari del cir
condario di Eorino, risultando dalla prodotta documentazione che il dott* JERDUCA risiede dalla nascita a Torino;
e) la reiezione del ricorso proposto dai dottori Pietro
&EHOVIVA ed Eugenio VIESTI avverso l’attribuzione del punteg
gio per la salvaguardia dell’unità familiare in favore dell’uri tore dott.ssa Anna Maria TOSTO (n*55) e ciò perchè il conitige della dott*ssa TOSTO è da considerare tuttora titolare del
l’ufficio di pretore del nendamento di Huvo di Pu^ia, in quan to lo stesso usufruisce di aspettativa per adempiere a^i ob
blighi di leva a decorrere dal 26 marzo 19S0 senza collocamen
to fuori ruolo a tutt’oggi;
f) la reiezione del ricorso proposto dal dott. Michele DEL GAUDIO (n*144) avverso la mancata attribuzione del punteg
gio per salvaguardia unità familiare, in quanto non è dimo
strata la sussistenza attuale di rapporto di lavoro del coni^lge dell’uditore;
g) l’accoglimento del ricorso proposto dal dott* Etto
re C0STA132O (n* 150) tendente all’attribuzione di quattro pun
ti per le sedi della Sicilia, essendo risultato che il coniu
ge dell’uditore presta servizio come insegnante a tempo inda terminato presso un istituto scolastico legalmente ricono
sciuto di Palermo;
h) la reiezione del ricorso proposto dal dott* Rober
to AIPQBSO (n* 153), tendente all*attid.buzione del p^alteggio per carico di famiglia, in quanto non risiilta documentato che i genitori siano a carico dell’uditore;
i) la reiezione del ricorso proposto dalla dott«ssa Piera PORTALURI (n*160) avverso la mancata attribuzione del punteggio per salvagxiardia imita familiare, in quanto il co-
nitige dell'uditore è iscritto all'Albo Professionale da aeno di due anni?
l) la reiezione del ricorso proposto dal dott* Prance—
SCO 3AISAH0 (n* 180) avverso la Biancata attiàbuzione del pun
teggio per carico di faniglia, in quanto non risultano documen
tati i redditi della inadre dell'uditore;
m) la reiezione del ricorso proposto dal dott* Carmelo LOMBARDO (n* 188) avverso la nsncata attribuzione del punteg
gio per salvaguardia dell'unità familiare, in quanto non è sta
ta dimostrata la sussistenza di una posizione assiciirativa re
lativa al rapporto di impiego del coniuge dell'uditore;
n) la reiezione del ricorso proposto dal dott* Ottavio CRISTIRA. (n* 228) avverso la mancata attribuzione del punteg
gio per salvaguardia dell'unità familiai^, in quanto dalla cer
tificazione prodotta non risulta che l*inc»rico di insegnamen
to del conitige dell'uditore sia a tempo indeterminato;
o) l'acco^imento del ricorso proposto dalla dottasse Franca MARlItSLLI lOSIBI (n* 252) in quanto risalita che il co
niuge è dipendente di Ente Pubblico con sede in Umbria, onde compete all'uditore l'attribuzione di quattro punti per le sedi dell'Umbria e delle province di Viterbo e di Rieti;
p) la reiezione del ricorso proposto dal dott* Francesco Maria CIAMPI (n* 256) avverso la mancata attribuzione del pun teggio per salvagimrdia dell'imi tà familiare, in quanto il rap
porto dì impiego del coniuge (architetto socio di una coopera
tiva incaricata dal Comune di Roma di redigere progetti atti
nenti al [Iharismo) e meramente eventuale;
q) la reiezione del ricorso proposto dal dott* Benedet
to GIAIMO (n* 260) avverso la mancata attribuzione del 'punteg
gio per il fi^io, in quanto la nascita di tale fi^io è av
venuta successivamente al 10 aprile 1S80;
5 -
r) la reiezione del ricorso proposto dal dott* Salvato^
re RUSSET2I (n*268) tendente all*at±riT3Uzi(me del punteggio previsto per il coniuge intrasferibile, in qiAanto il rappor
to di in3)iego della moglie dell’uditore è da considerarsi tem poraneo*
Il Consiglio delibera, altresì, ad unanimità di voti:
1 • — il rinvio ad altra seduta della pratica concem^
te il trasferimento della dottasse Bmilia BIOTTA lEL COHTE, udi tore giudiziario con funzicmi di pretore del nendamento di Mi
lano, a STxa domanda, al Tribunale di Civitavecchia con funzio
ni di giudice, prescindendo dalla pubblicazione della relativa vacanza nel Bollettino Ufficiale per esigenze di servizio;
2* - l’approvazione dell’elenco degli uffici giudizia
ri cui destinare gli uditoid. giudiziari nominati con B*M. 30 giugno 1979 (allegato sub A)*
Subito dopo il dotta CAUEKDO, nella predetta qu^ità, chiede che il Consìglio esamini la pratica di particolare urgenza, non iscritta all’ordine del giorno della seduta odier na*
H Consiglio ad unanimità di votis
Approva la graduatoria definitiva degli uditori giudi
ziari nominati con D.M* 30 giugno 1979, ai fini del conferi
mento delle funzioni giurisdizionali e dell’assegnazione del
le sedi (allegato sub B)*
Successivamente il Consiglio, su richiesta del dott*
CAUEIIBO, passa all’esame delle proposte indicate nell’ordi
ne del giorno aggiunto .in data odierna.
Bopo l’ancia relazione del dott* CALIEHBO, il Consiglio delibera, ad unanimità di voti, che, in occasione della con
vocazione degli uditori giudiziari nominati con D*M* 30 giugno 1979 per la scelta delle sedi, l’uditore coniugato possa ri
nunciare al proprio turno di (Riamata per manifestare la pre
fer^za immediatamente prima del coniuge » che lo segue in gra duatoria*
Indi il dott* PIKSOH illustra la pratica indicata al n*2 dell’ordine del giorno a^iunto, concernente la copertura di due posti di presidente di sezione della Corte di Appello di Soma, e propone in particolare di elevare da quattro a cinque il punteggio per attitudini attribuito all’aspirante dott.Car- lo MIQIITI, tenuto conto della documentazione prodotta dallo interessato*
. n dott* BERHI, a s\aa volta, chiede di elevare da tre a cinque il punterie per attitudini attribxiito al dott* &i£
vanni MEO, trattandosi di magistrato preparato, laborioso e assai diligente*
Interviene il dott* EEREATI per dichiarare di essere favorev<d.e alle proposte avanzate dai colleghi dott* BEEEI e dott* PIKTOR.
Si stupisce che la Commissione abbia proposto il dott*
Giuseppe BUONGIORNO, che ha subito un procedimento penale ab
bastanza grave con condanna in primo grado e con assoluzio
ne assai dubbia in appello. Ricorda, poi, che il predetto ma
gistrato non ha denunciato il suo calimniatore» Ritiene, quin
di, che lo stesso non sia la persona giusta cui affidare la dirigenza di una sezione di Corte di Appello*
H dott* CAIIENDO precisa che la Commissione aveva pro
posto i dottori Salvatore CASELLA e Carlo MINHIII, ma poi ha dovuto, in base ^l’esposto presentato dal dott. BUONGIORNO, riconoscere a quest’iiltimo il punteggio di anzianità, <^e ^i spetta.
Concorda con le proposte formulate dai collegi dott*
BEREI e dott* PINTOR e osserva t^e al dott* MEO non è possi
bile attribuire un punteggio inferiore a quello del dott* MIN- NITI, trattandosi di magistrati di primo ordine*
- 7 -
Il PEESIIENTE pone in votazione la proposta di elevare da qua^
tro a cinque il pimteggio per attitudini al dott* Carlo MIK- HITI.
H Consilio, con 25 voti favorevoli, 2 ccaitraià e 1 astenuto, approva la proposta.
Viene posta in votazione e approvata (con undici voti favorevoli, nove ccaitrari e sei astensione) la proposta di elevare da tre a cinqiie il puntello per attitudini al dott.
Giovanni MEO.
infine il Consilio non approva (dieci voti favorevoli, dieci contrari e cinque astensioni) la proposta di elevare da due a tre il punteggio per merito al dott. MEO.
A questo punto il dott. PIHSOR precisa tìie il dott. MIK HIITI, a parità di punteggio con il dott. BUOHGIOEHO, prevale su quest’ultimo per i riccnosciuti benefici di combattente.
Pertanto il Consiglio, a gr^dissima naggioranza (23 voti favorevoli e 5 astensioni ) delib^a. il conferimento del
le funzioni di a^gistrato di corte di cassazione ai dottori.
Salvatore CASELLA e Carlo MIHHIII, magistrati di corte di cas sazione nominati alle fimaioni direttive superiori attualmen
te Rresidente di sezione del Tribunale di Roma, il primo, e Consigliere della Corte di Appello della stessa città, il se
condo, e la destinazione dei medesimi, a loro domanda, alla Corte di Appello di Roma con funzioni di Presidente di sezione.
Infine il Consiglio delibera, ad unanimità di voti, il rinvio ad altra seduta, di tutte le altre praticbe indicate ai nn* 3,4, 5» 6, 7 e 8 dell’ordine del giorno aggiunto.
Successivamente, il Presidente ZILLETTI, pcme in di
scussione le pratiche della Commissione Speciale Referente per la Riforma Giudiziaria e l’Amministrazione della Giusti
zia, iscritte all’ordine del giorno, e relativamente alle stes
se il Consiglio delibera:
1 • - di inviare aila Quarta Coimnissiraie la pratica con cernente le relazioni sxOle ispezioni ministeriali eseguite presso ^i Uffici giudiziari revocando la delibera del 21 feb
braio 1980, con la qu^e si disponeva l*assegnazione della stessa — dalla ^rima Commissione Referente alla Commissione Riforma-Officio Ten^i e Metodi - (fase* n* 59/80);
2* — di designare il dott* Pirancesco RE CHIARA, — m- gisti^to di Corte di Appello - quale componente del costituen
do gruppo di studio sulla "fissazione e periodica revisione dei limiti di esposizione alle emissioni sonore in ambienti di lavoro (art* 4 della le^e n*833/78)" presso il Ministero della Sanità (fase* n* 96/80);
3* - di rispondere in modo positivo al quesito posto dal dott* Angelo UVAIIKO (uditore giudiziario con funzioni di sostituto procuratore della Republ^ioa presso il Iribun^e di Agrigento) concernente "se un uditore giudiziario, il qtia- le durante il periodo di tirocinio non abbia usufruito del periodo di ferie spettantegli, possa usufruirne,ai sensi del- l’art* 90 dell’Ordinamento Giudiziario, nel corso dell’anno successivo" con la precisazione ebe la decisione sulle moda
lità di fruizione delle ferie è di competenza del Capo del
l’Ufficio di appartenenza (fase* n* 287/79);
4* — di prendere atto della richiesta di corresponsio
ne dell’indennità prevista dall’art* 13 della legge 2 aprile 1979 n* 97, avanzata dal dott* Luigi GASIAMO - Consi^iere del
la Corte di Cassazione — e di comunicare al richiedente che il iroblene. è stato già esaminato nelle linee generali dal Consilio (notiziario n* 17 del 31 ottobre 1979) che ha auspj^
cato una riforma legislativa in proposito (fase* n* 289/79);
- 9 -
5« - di prendere atto della nota del 6 dicembre 1979 con la quale il Presidente della Corte di Appello di Bari Ixa tr^messo copia di ima istanza del dott* ^latteo XACUBIBO, ma—
gistrato di sorveglianza presso il Tribunale di Po^ia, di
retta ad ottenere che sia data comunicazione alla con^etente ù±Tezi<me provinciale del Tesoro del mancato godimento per gli anni 1977 - 1978 delle quattro giornate di riposo previ
ste dall»art* 1, letto B), della legge 23 dicembre 1977 nu- mew 937? e di comunicare al richiedente che il Consiglio ha già esaminato la problematica ndia seduta dell’11 luglio 1979
(vedi circolare n* 5746 del 13 li;^io 1979 pubblicata stil Bb tiziaiùo n* 13 del 15 luglio 1979) (fase* n*350/l979)?
6* — di prendere atto del telegramma della EESAPI - zi<me di Bolzano con cui - a seguito di pubbliche dichiara
zioni rese sulle emaaande non® di attrazione dello statuto autonomo comportanti violazioni costituzionali e statutarie - si chiede un intervento del Consiglio Superiore della iMagistra tiira per garantire la scelta del difensore e il diritto de^i avvocati all’uso della propria lingua nella difesa e di tra
smettere copia del sopraindicato telegranme. al lilinistero di Grazia e Giustizia per qiianto di con^jet^za (fase* n* 69/80)*
A questo punto si passa all’esame delle pratiche del
la Commi3Si{me Speciale per gli uditori giudiziari, iscritte al punto 2 dell’ ordine del giorno della seduta odierna*
H Consilio, dopo l’esposizione dei relatori e congirua discu^ione, delibera;
1 *-di approvare il programma della prima settimana di incontri di studio e la nomina dei relatori, cosi come speci
ficato nell’allegato prospetto, relativa al tirocinio de^i uditori giudiziari vincitori del concorso per esami a 200 posti, indetto con B*M* 1® luglio 1978 (All* C)?
2, - la nomina a magistrato ài tribimale del dott. Già corno HMU, uditore giudiziario con funzioni di sostituto pro-
cnn*atore della Eepubtlica presso il Tribtmale di Spoleto, ai sensi d^l'art* 1 L, 2 aioile 1979» n, 97» con decorrenza eco nomica e giuridica, dal 30 dicembre 1979?
3, - l*aumento del numero dei posti, da 120 a 167, del concorso per uditore giudiziario indetto con D*M, 11 febbraio
1980, pubblicato nella G,U, del 28 febbraio I98O, come da ri
chiesta n, 1917/g/DESV^l396 del 19 aprile I98O del Ministero di Grazia e Giustizia,
Successivamente il dott, FERRI, in qualità di Presi dente della Commissione Speciale per ^i Uditori Giudiziari, chiede che il Consiglio vo^ia prendere in esame la pratica di particolare xjrgenza (art, 38 u,cor,reg,) concernente la nomina e destin^ione dei 172 vincitori del concorso per esa
mi a 200 posti di xtóitore giui^ziario, indetto con D,M, 1°
Iti^io 1978, come da richiesta n, 1917a/1513 del 2 maggio 1980 del Ministero di Grazia e Giustizia,
n Presidente, prof, ZILLEÌETI, acco^ie la richiesta e il Consilio, dopo congrua discussone, delibera la nomi
na ad uditore gitidiziario dei vincitori del concorso indetto cm P,M* 1 luglio 1978 di cui all*allegato elenco (All, D) e la destinazione dei medesimi, per il prescritto periodo di tirocinio, al Tribunale della stessa città a fianco di ciascu ho indicata,
Successivam^te il Consiglio prende in esame le prati che della Seconda Commissione Referente iscritte al punto \aio dell*ordine del giorno aggimto e, preso atto delle proposte
« »
della C<Hamissi^e, formulate nelle sedute del 22 errile e 3 naggLo 1980,- delibera?
1* 1- dihLnviare ad altra seduta del Consiglio l*esa me della pratica iscritta al n, 1 del detto punto dell*ordi-
-li
ne del giorno, cancemente: "circolare n» 2464 del 20 maggio 1977 sugli incariclii arbitrali» Sua eventuale modifica» Bela zione"j
2» - di autorizzare il dott» Brmo UÈ MIO, magistrato di cassazicme nominato alle funzioni direttive superiori in funzione di consiliare della Corte Suprema di Cassazione, ad assumere l'incarico di Presidente della Commissione di esami del concorso a 40 posti di Consi^iere del servizio sociale dell’Amministrazione degli II»PP» indetto con D»M» 18 luglio 1979, in sostituzione del Consigliere di Cassazione dott. Pi^
tro PàOIiUCqi che è risiiltato indisponibile.
Il PEE3IIEKIS pone poi in discussione la pratica del
la Prima Commissione n. 58/80 R.B» rinviata in prosieguo dal
la seduta del 7 maggio 1980, ore 17»
Il prof» ZILLETTI, preliminannente, informa il Consiglio degli orientamenti emersi nella riunione mattutina dei porta
voce e dei Presidenti delle Commissioni in merito ai criteri di lavoro da seguire nell'esame della pratica in discussione»
Si propenderebbe ad esaminare in primo luogo se sussi
ste o meno, complessivamente, un "fumttì" die giustifichi la trasmissione di copia degli atti ai titolari dell'azione disci_
jiL inare.
Hisolto tale problema, si potrebbe, poi, passare al
l'esame di tutto il complesso degli atti sotto il profilo de^
la sussistenza o meno dei presupposti necessari perchè il Con siglio deliberi l'apertura di una 0 più procedure di trasfe
rimento di ufficio di singoli magistrati investendo della re lativa istruttoria la Prima Commissione.
Comunica die, sempre nel corso della suddetta riunio
ne, è emendo l'orientamento secondo cui, al fine di compiere la suddetta valutazione, il lavoro potrebbe essere diviso in
tre blocchi: a) blocco relativo a tutto ciò che e risultato in ordine alla vicenda dei fallimenti delle società facenti capo ai CAIfflACxIECKE e delle connesse vicende penali; b) bloc co relativo al funzionamento della Procura della Repubblica di Roma ed alle eventuali responsabilità di singoli; c) bloc
co relativo ad eventuali altre questioni die dovessero emer
gere nel corso della discussione.
Precisa, inoltre, che nel corso della suddetta riuni£
ne non si h pervenuti ad un orientamento comune in ordine al pimto se, per deliberare l’eventuale apertura di una o più procedui^ ex art. 2, fosse necessario rimettere priioa ^i at
ti alla PriES. Commissione affinchè foimilasse le proprie pr£
poste in proposito o se le relative delibere potessero esse
re adottate direttamente in sede consiliare.
Ciò premesso, invita il Consilio a manifestare se condivide ^i orientamenti metodologici di lavoro sopraindi
cati o se ritiene di seguire altri sistemi.
Il dott. lEERAII ritiene che i criteri indicati dal Presidente siano da condividere.
Per quanto riguarda il primo punto (trasmissione degli atti ai titolari dell’azione disciplinare) fa presente, essen
do e^i uno dei titolari di detta azione, che la eventuale de
cisione del Consiglio di trasmissione degli atti non vincola i titolari anzidetti ad agire, essendo esclusiva con^jetenza di costoro ogni decisione in proposito, cosi come ^i stessi potrebbero) decidere di promuovere eventuali azioni disciplina- ri indipendentemente dalla trasmissione de^i atti da parte del Consiglio. Ritiene, altresì, che sarebbe opportuno ridur
re il più possibile la discussione su questo punto.
Il dott. CUOCO dichiara di essere soddisfatto del sugg^
rimento venuto dal Vice Presidente e dai componenti della riu
- 13 -
nione allargata dei portavoce e aggiimge che intende formula
re lui stesso la proposta - senza, peraltro, entrare nel me
rito della questione essendo egli anche componente della Sezi£
ne DiscijiLinare — di trasmettere gli atti assunti ed acquisi
ti dalla Prima Commissione, con esclusione della relazione, ai titolari dell'azione disciplinare affinchè ^i stessi possano pervenire alle proprie determinazioni in base a ciò che emer
ge dal complesso delle risultanze»
Pjrecisa che la sua proposta contiene l'esclusione del
la trasmissione della relazione della Prima Commissione perchè detto documento è xaa. atto proprio di detto ufficio e perchè contiene delle valutazioni che non possono interessare i tito
lari dell'azione disciplinare i quali, come gj.ustamente puntua
lizzato dal dott» PEEBATI, devono essere liberi di compiere le proprie valutazioni»
Conclude rilevando che la sxia proposta trova origine nel fatto che egli ritiene che dagli atti risultano elementi
e circostanze suscettibili di valutazione in sede disciplinare, ferma restando, ovviamente, la libertà dei titolari della re
lativa azione di agire o meno nei confronti di questo o quel magistrato•
Il prof» di MAJO GIAQDIiHIO rileva andrebbero indi
cati i nomi dei magistrati per i quali si è ritenuto sussisten
te il "fumus" di xm illecito disciplinare e domanda se fra gli atti da trasmettere andrebbe compresa anche la relazione del
la Commissione»
H prof» ZILLEITI ripete i termini della proposta del dott» CUCCO ribadendo che questa prevede la trasmissione de^i atti assunti ed acquisiti dalla Pidma Commissione con esclusio
ne, quindi, della relazione e senza nessuna indicazione di no
minativi o di fatti specifici su cui richiamare la particolare attenzione dei titolari dell'azione disciixLinare. Precisa che tale proposta tiene conto, giustamente, della delicatezza del
la posizione di metà dei componenti del Consilio che sono anche componenti della Sezione Disciplinare» Precisa inoltre
che con il termine "atti" si intendono le verhalizzazioni del le audizioni più i documenti allegati»
Il dott. PIKTOR obietta al prof, di MAJO GIAQUINIO che non bisogna fare ness\aia indicazione di nominativi, al momen
to della delibera di trasmissicaie, perchè in caso contrario tale decisione si trasforma in una sorta di provvedimento di rinvio a giudizio.
Il prof» ZILIiEITTI, a questo punto, pone in votazione la proposta del dott. CUCCO che viene approvata con 27 voti favorevoli e 3 astenuti.
Si dà atto che, fra gli astenuti, vi è il dott. PEERATI e che il dott. RAMAT dichiara di essersi astenuto in quanto contrario alla esclisione della trasmissione della relazione»
Il dott. CASTRO, a questo punto, rileva che, per compl^
tezza di trattazione, sarebbe opportimo che il Consilio si pronunciasse anche sul punto se ritenga o meno che gli atti vadano trasmessi pure al titolare dell’azione penale. In tal modo si potrebbe risolvere anche tale problecs di cui si era fatto cenno nella riunicne mattutina dei portavoce e dei Pre
sidenti delle Commissioni. Resta inteso che, qualunque fosse la decisione in proposito che il Consiglio ritenesse da adot
tare ora, non sresterebbero escluse iniziative successive.
Posto poi, che è possibile che qualche componente ri
tenga che sussistano atti o posizioni da segnalare al tito
lare dell’azione penale, chiede che il Presidente domandi ora ai componaiti se vi sono questioni di tale natura da discutere.
H prof. GALLO rileva che la proposta del dott. HASTRO, secondo lui, non può essere laessa ai voti in modo cosi inde
terminato perchè vi è la legge processuale penale che esige
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elle si precisino i fatti con tutte le circostanze inerenti e che si indichino le generalità de^i autori dei fatti n»desi—
ai* Ke discende che, se si intendesse Investire i titolari de l'azime penale, sarebbe necessario indicare precisamente i suddetti elementi*
n dott* HASISO dichiara di concordare con quanto det to dal prof* GiLLO e aggiunge che, secwido lui, dopo una lettu ra di tutti ^i atti, non vi è assolutamente nessun fatto o posizione da segnalare ai titolare dell’azione penale*
11 dott* SCOHI dichiara di concordare pienamente c«i il prof* GALLO e obietta al dott* UASTRO che la sua richiesta presupporrebbe una anticipazione del lavoro di esame di tutta la intera vicenda per enucleare eventualmente dei fatti impila tabili a determinati soletti. Osserva, poi, che avendo dispo
sto la trasmissione degli atti ai titolari dell’azione disci
plinare, possibile che costoro, nel canalizzare soggettiva mente i fatti stessi e ove si accorgano della esistenza di estre mi di reato, investano direttamente loro il titolare dell’azio
ne penale*
n dott* CALIMLO dichiara di non concordare con la po sizione del dott* SCOTTI in quanto, con la xn:ecedente votazio
ne sulla trasmissione degli atti ai titolari dell’azitme disci
plinare, si à riconosciuto implicitamente di a.-ver fatto \ma delibazione delle risultanze* He ccaisegue che, con tale deli
bazione, si è anche riconosciuto di essere in grado di va
lutare la sussistenza o meno di emergenze p^almente rilevsi- ti che, nel caso fossero ric<»iosciute sussistenti, si avrebbe l’obbligo di se^alare al titolare della relativa azione; con
corda, quindi, con la tesi che, se vi sono dei fatti che, se condo qualcuno, staio penalmente rilevaiti questo h il momento di parlarne e di decidere*
H dott* ALMERIGHI non ccmcorda con il prof* GALLO in quanto ricorda che si scmo sempre mandati ^i atti ai titola
ri dell’azione penale senza indicare a carico di chi o per qua le fatto specifico* Riprende poi la tesi del dott* SCOTTI in ordine alla canalizzazione dei fatti die intendesse dare il Procuratore Generale della Cassazicoie a cui gli atti verranno trasmessi come uno dei titolari dell'azione discijLlinare*
H prof* GALLO obietta al dott* AI£IERIGHI che più die non essere d'accordo con lui egli mostra dì non essere d'ac
cordo con la legge e precisamente con l'art* 2 c*p*p*uitimo comma di cui dà lettura*
n dott* ALMERIGHI obietta che allora si deve ricono
scere che la Prima Commissione e il Consiglio hanno sempre sbagliato in precedenza visto die non hanno mai indicato, nel trasmettere gli atti ai titolari dell’azione penale, tutti
elementi testé letti.
Il prof. PESLIHGIER2 ritiene che sarebbe sufficiente che, dopo le osservazioni del dott* HASTRO e del dott. CALIEN DO, il Consilio prendesse atto che nessuno ha proposto la trasmissione degli atti al titolare dell’azione penale*
A questo punto, ore 17,30, inizia a partecipare alla seduta il dott* DI AMATO*
Il dott* CASADEI MONTI dichiara che, per quanto è a sua conoscenza, allo stato, non ritiene che emergano fatti di natura penale*
Vari componenti si associano alla didiiarazione del dott. CASADEI MORTI*
Il prof* CORSO rileva che il Consiglio può fare ima valutazione di sussistenza di un "fumus" di rilevanza penale, ma non lo inverso in quanto non è lui il titolare dell’azio
ne pen^e* H silenzio in proposito vuol dire, ovviamente,
che il Consilio non ha rilevato la sussistenza di tale "fumus".
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H prof* ZILIETTI di<^ara di concordare pienamente con quanto appena detto dal prof* COSSO e ritiency q\iindiy die il Consilio non debba pronunciarsi in alcun modo qualoz^ non ritenga sussistente un ^fumus” di rilevanza penale *
H dotto ALMERIGHI dichiara di non associarsi alle sud**
^tte dichiarazioni e ribadisce quanto già detto e cioè die»
mandando ^i atti ai titolari dell*aziwie disciplinare» impli
citamente il Consiglio ncm si pronuncia sotto l’aspetto pena
le e sarà il Procuratore Generale della Cassazione a valutare la eventuale sussistenza di estremi di i^ato di cui informare il titolare dell’azione penale *
H prof* ZILLEIgl» a qriesto punto, dà la parola al prof.
GALLO perchè cominci ad esaminare il problema della sussisten
za o meno dei presupposti per l’apertura della procedura ex art* 2o
H prof* GALLO rileva che, a tal proposito, si deve co_
minciaare a decidere se procedere immediatamente all’esame dei vari argomenti die costituirono la base dell’indagine della
Commissione, o se sia indispensabile che tutta la pratica ri
torni in Commissione affinchè sia questa a formulare le propo
ste in proposito* A coloro die, questa nsttìna, avevano sug
gerito tale secondo modo di procedere egli obietta che, se è vero die le proposte di apertura della procedura ex art* 2 vengono normalmente fatte dalla Prima Commissione perchè è questa che si occupa fin dall’inizio dello esposto o del rap
porto, è anche vero che tale jn^oposta non è una conditio sine qua non per la validità della decisione del Consilio che, informato dei fatti, decidesse direttamente l’inizio di det
ta procedura* Se, infatti, la Commissione non ha avanzato ta le proposta significa die, al momento della trasmissione del^
la pratica alla Presidenza, non ne aveva ravvisato i presuppo
stif il <^e non impedisce al Consilio di andare di diverso awisoo In tale eventiialità (e cioè nel caso di divergo avvi
so del Consilio) si potrebbero, fin d*ora, dichiarare aper
te le eventuali procedure ex art. 2 rimettendo il tutto, poi, alla Prima Commissiwe per la istruttoria*
H dott* OLIVAEES osserva che la Commissione ha già de
ciso sul punto quando ha dtì.iberato di rimettere il tutto al Consiglio* con5>rende per quale motivo si dovrebbe perde
re tempo rinviando alla Commissione per poi ridiscutere il tutto nuovam«ite in Consiglio*
Ritiene che la decisione positiva o negativa possa be
nissimo essere presa direttamente oggi in Consilio*
H prof* di MAJO GIAQOIHTO dichiara di concordare con quanto appena detto dal dott* OIIVASES e ritiene che il Con
siglio, investito dell’intera questione, possa ben decidere se aprire o meno, ed eventualmente nei confronti di chi, la pTOcedia-a ex art* 2*
Il prof* PERLIHGIERI dichiara che avrebbe preferito che vi fosse stata una proposta della Commissione, sia per su penare ogni dubbio di legittimità, sia per ragioni di econo
mia di tempo* Poiché, peraltro, proposta di rimettere oggi gli atti in Commissione potrebbe apparire dilatoria, non vi insiste* Siene comunque a richiamare l’attenzione del Consilio sulla ST^sistenza del dubbio di legittimità, peraltro, proba
bilmente supei«.bile* Propone, comunque, che anche nella di- scTissione consiliare odierna siano prima i singoli conponen—
ti della Prima Commissione a parlare ed a formulare le varie proposte su cui, poi, gli altri componenti del Consilio inter verranno•
H dott* NASTRO rileva di avere alcune perplessità sul
le modalità da seguire per il prosieguo dei lavori. Per alcuni
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colle^ii di cui si dovrà discutere vi è, infatti» un comples
so di fatti che andranno esaminati al fine di decidere se ini
ziare o meno la procedura ex art*2. Per altri collegi di ctii discutere è, invece, facile ccmfondere fra i fatti su ctii si possa basare la suddetta decisione e le attività di nattura giu riadizionale da essi svolta e da cui, a suo avviso e eoa© de liberato anche dal Consiglio in una recente seduta, non si può trarre alcuna conseguenza per la procedura ex art» 2, a meno
die non si ritenga che detta attività sia stata frutto di do
lo o di errore determinato da colpa grave* Ciò posto, dichia
ra che non sarebbe contrario a che, dal complesso dei fatti accertati, si estrapolassero quelli su citi si potrà discutere j)er decidere se aprire o meno la nota procedura, individuando fin d*ora quelli die non potranno costituire oggetto di detta discussione a meno che non si riscontri si^sistente una del
le due suddette condizioni»
H dott» IH AMATO rileva che la proposta di rimessione de^i atti alla Prima Commissione affinchè formuli delle pro
poste è stata già discussa e respinta nella seduta di ieri, motivo per cui lui, pur avendola sostenuta in detta occasio
ne, ritiene di non potersi che rimettere al deliberato del Con siglio in proposito» Aggiunge che, però, a questo punto è n_e cessarlo iniziare a formulare delle joroposte e non continuare in discussioni dilatorie*
n prof» COHSO rileva che, secondo lui, non è indispen sabile, ai fini della legittimità delle eventuali decisioni, che la proposta di apertura della procedura ex art» 2 venga necessariamente formulata dalla Commissione» Se è vero, infat
ti tdie, per il combinato disposto de^i artt» 10 e 11 della Legge 24 marzo 1958 n» 195, è necess^l.o, per deliberare qual siasi trasferimento di xai magistrato, che il Consilio agisca
su proposta della cos^tente Consfiissioney è anche vero che, nel caso oggi in esame, non si discute di xmo o più trasfe
rimenti sia pux^ di ufi^cio, ma della apertura della ja^edu ra di accertamento della sussistenza dei presupposti per di
sporre uno o più trasferimenti di ufficio# Mentre, quindi, per la legittimità di tale eventìiale sec^da delibera, sarebbe necessario che il Consiglio venisse investito da una preposta
della Commissione, ciò non è richiesto a p^a di invalidità per la decisicme di apertura della relativa procediira#
Per t^Li motivi ritiene, conseguentemente, che non sia necessario rimettere ^i atti in Commissione e che si possa decidere direttamente in questa sede.
n prof# ZILLETSI dichiara di aderire alle argomenta^
z±<m± del prof# CONSO a cxii fa esplicito riferimento# Ritiene, conseguentemente, che si possa dare inizio alla discussione sulla sussistenza o meno dei presupposti per l*apertxira della procedura ex art# 2 e che la discussione stessa possa procede
re taiendo presente la suddivisicne degli argomenti in blocchi cosi come detto in apertiara di seduta.
Prima di dare la parola innanzitutto ai couq>onenti della Prima Commissione che espoi*ranno le loro proposte co
minciando dal più giovane per finire con il Presidente della Commissitaie stessa, comunica che il dott. NOVELLI lo aveva pr£
gato di informare il Ccmsiglio che il suo eventuale ritardo alla seduta odierna sarebbe dipeso unièmente dal protrarsi della iidienza delle Seziwii Unite della Cassazione convoca ta già da tempo per oggi#
Dà, quindi, la parola al dott. AÌBIERIGHI come conrpo nente più giovane della Prima Commissione,comunicando che gli interventi successivi seguiranno il seguente ordine: dott# SJiN HIIE, dott, CJSADEI MONII, prof# CRISTIANI, dott. OLIVARES, prof. GALLO*
n dott* AIMERIGHI, prelindnarmente, rileva che, allo stato, il Consiglio h chiamato a pronunciarsi sulla sussistenza o meno di un
•fumus" che giustifichi l’^ertura della procedura del trasferimento di ufficio e non a deliberare il trasferimento stesso*
n prof* rileva che, peraltro, non si pub emette
re, neppure in questa fase, tm giudizio generico di sussistenza o me no dei presupposti in qiianto, in caso contrario, quasi per qualsiasi esposto o rapporto, si dovrebbe dichiarare aperta la suddetta procedu ra,
Per giungere a tale decisione sarebbe invece necessario, secondo lui, che si individuassero delle circostanze di fatto che, se con^jroirate esistenti all’esito della successiva istiuttoria, giu stificherebbero il trasferimento di ufficio*
Il dott* AMERIGHI dichiara di concordare con quanto appe
na detto dal prof* ZIILETII e procede, quindi all’esame della posizio ne, per primo, del dott* DEL VECCHIO, Presidente della Sezione Palli- maitare del Tribunale di Roma, esprimendo succintamente gli elementi
di fatto che lo inducono a proporre l’apertura della procedura ex art* 2 per detto magistrato in quanto, a suo giudizio, il comporta^
mento dello stesso avrebbe creato una situazione di incompatibilità ambientale fra lui ed i restaiti giudici della Sezione (rifiuto di fissare la Camera di Consiglio per le dichiarazioni di fallimento, nonostante l’urgenza segnalatali da Pigliuzzi, addueendo a motivo
la telefonata di un collega; rifiuto di convocare il collegio per decidere sulla richiesta di chiarimenti al Proctiratore della Eepub blica; rifiuto di presiedere il collegio una volta ottenuta risposta
alla suddetta richiesta di chiarimenti)*
Avendo a questo punto il dott, ALMERIGHI interrotto il proprio intervento, il dott* PIHTOR domanda se ciò significa che egli non ha altre posizioni da esaminare e proposte da formulare per altri magistrati*
Il prof* GALLO osserva che sarebbe opportuno esaminare posiziwie per posizione in quanto, in caso contrario, si ri
schierebbe, al termine della discussione, di non ricordare
quanto detto all* ini zio»
n prof» di Mk30 CrlAQUISSO obietta secondo lui^
sarebbe invece me^io esaminare tutte le posizioni insieme in modo da avere un quadro più ccMnpleto dell’intera vicenda e di tutti i vari coE^ortamenti fra loro spesso ccmnessi»
H prof» ZII1LET2I manifesta il proprio assenso ella proposta del prof» (JAiLO»
H dotte SALITE rileva che la preoccupazione esterna
ta dal prof» GALLO è fondata così come, peraltro , è valida l’esigenza di una valutazione congilessiva della vicenda ester
nata cìpl) prof» di X3A-J0 GIAQUIHTO» Osserva che le due opposte esigenze potrebbero essere contemperate qtialora, ferm rest^
do. la disciìssione di una posizione alla volta, si pervenisse alle votazicmi solo al termine della discussione di tutte le proposte»
Tutti concordano con quanto sxa^erito dal dott» SAHNI- TE dopo di che questi ditìiiara di non condividere assolutamen
te le conni Trioni cui è pervenuto il dott» ALLiiERIGHI in quan
to ai fatti da questi posti a base del proprio giudizio ne
gativo sul comportamento del dott» DEL VECCHIO, ne andrebbe
ro aggiunti de^i altri die consentirebbero di spiegare ^cu
ne condotte come non censurabili o, comunque, come non censu
rabili ccsn l’art» 2»
Espone, quindi, succintamente i fatti che, secondo lui, giiistificano il rigetto della proposta del dott» ALMERIGHI»
XL dott» CASADEI MOSTI dichiara di condividere le conclu sioni cui è pervenuto il dott» SASKITE ed aggiunge succintaa^
te £ù.cuae altre c<n^iderazioni a quelle già esposte da questi»
n prof» CRISTIANI dichiara di associarsi a quanto già detto dal dott» SAUDITE e dal dott» CASADEI MODTI»
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n dott. OIIVAEÌES osserva che l’iB^essiwie che lui ha tratto dall’insieaie della vicenda in discussile (fallimenti delle società del gruppo CAL17AGIH0NE) h stata quella di trovar
si dinanzi a vari gruppi di magistrati che, forse incosciamente, si sono lasciati strum^tàlizzare da opposte fazioni che ave
vano interessi contrastanti: da un lato la tendenza a far pre cipitare la questione <aide far scoppiare il conseguente scenda lo iimediatamente e, dall * altro lato la tendenza contrapposta.
Ciò posto, rileva che, non emergendo dalle risultanze, a suo avviso, prove della cosci^iza della strumentalizzazione di citi i singoli magistrati si erano resi oggetto, non si poteva deliberare nei confronti del solo dott. DEL VECCHIO l’apertura della procedura ex art. 2 in quanto l’eventuale sua incompati
bilità con i giudici della sezione poteva essere ascritta in ugual modo anche a costoro.
Conclude, quindi, manifestando il suo dissenso dalla proposta del dott. ALBCERIGHI e richiama l’attenzimie del Con
silio sulla possibile soluzione del problema con il ricorso alla procedura della variazione tabellare,
n prof, GALLO esprime succintamente i motivi di fatto per cui non ritiene di poter aderire alla proposta formulata dal dott. ALMERIGHI nei confronti del dott. DEL VECCHIO,
A questo punto il prof. ZILLEiPTI invita i restanti com ponenti del Consiglio che elessero intervenire sulla posizio
ne del dott, DEL VECCHIO a farlo, raccomandando, peraltro, in
terventi brevi e non ripetitivi di elencazione di fatti e cir
costanze già evidenziate nel corso degli interventi dei compo n^ti della Prima Commissione,
n dott, DI AIi/IAIO dichiara di aderire cor^letamente al le motivazioni ed alle conclusicmi del prof. GALLO,
Il dott, COIRO dichiara, invece, di essere favorevole alla proposta del dott, AKrlERIGHI ed espcme succintamente le
ragioni per cui, sec«»ido lui, sarebbe necessario aprire la procedura ex art. 2 per il dott* DEL VECCHIO* Rileva, a tal proposito, i conti—
ntii t^tativi del dott* DEL VECCHIO di pirocrastinare le decisioni ine
renti i fallim^ti delle società dei CALTAOIROHE contro il volere dei restanti giudici della sezione (necessità dei giudici di andare a casa del Presidente per sollecitare le dichiaraziaii dei fallimenti e moti vazione da questi addotta per giustificare il rinvio;necessità di una esplicita comunicazicme concernente la caduta della trattativa dell*I talcasse per convincere il Presid«ite DSL VECCHIO a fissare finalmente la Camera di consiglio; resistKiza del predetto Presidente a procedere alla emissione dei prowedim^ti di cattura che i Giudici Delegati gli dichiarano, invece, essere urenti; rifiuto dello stesso di discutere collegialiMnte la necessità di scrivere per chiarimenti al Prociaratore della Repubblica dopo la "scoperta” della famosa lettera 30*11*1979 del dott* PIEEEOj insistenza in tale rifiuto nonostante le esortazioni del Presidente del Tribunale; rifiuto di presiedere il collegio una voi ta pervenuta la risposta del Procuratore della Repubblica),
n prof* ZILLETTI ribadisce l*invito a tutti i componenti di autodisciplinarsi in ordine alla durata degli interventi, in considera zione del lavoro ancora notevole che resta da compiere al Consiglio*
A questo punto, ore 18*55» inizia a partecipare alla seduta il dott. ROVELLI,
Il dott, SCOTTI rileva che alcuni degli addebiti mossi al dott* DEL VECCHIO da parte del dott. AIÈTERIGHI e del dott. COIRO potreb bero assuB^re, secwido lui, una rilevanza in altra sede e non ai fini del trasferimento di ufficio, dato che evidenziano un contrasto fra Pre sidente e Giudici limitatamente alla vicenda all'epoca in discussione e non, invece, quella incompatibilità c\ii fa espresso riferimento l'art, 2, Conclude propellendo la vari^ione tabellare per l'anzidetto magistrato,
n dott, COIRO dichiara che, con il suo preced«ite intervento, intendeva esprimere il proprio giudizio di incompatibilità del dott,DEL VECCHIO con gli uffici giudiziari di Roma e non solo con la funzione di Presidente della Sezione fallimentare*
n dott, MICELISOPO dichiara di essere contrario all'apertura della procedura ex art, 2 per il dott* DEL VECCHIO ed esprime succinta
mente le ragioni di tale suo giudizio*
L'aw. SABADini esprime le ragicmi per cui, invece, è favore vole all'inizio della procedura ex art* 2 per il dott* DEL VECCHIO e
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conclude rilevando che, in subordine, andrebbe comunque appl^
cats, secondo lui, la variazione tabellare per detto.magistrato.
Il dott* CàlIEliDO ricorda che, per l’apjlicazione del—
l’art* 2 in conseguenza di una attività giudiziaria ritenuta eanronea, il Cor^i^io recentemente stabilito che è indispen
sabile la prova di un dolo o di una colpa grave del magistra
to* Ciò prestósso, rileva che nulla di tutto ciò, neppure a li
vello di è emerso nei confronti del dott* lEl VECCHIO per cui si diciiiara contrario alla proposta formulata, per pii mo, dal dott* ÀlMEHIGHI*
A questo punto,su proposta di vari componenti, il prof*
ZIILESII invita il Consiglio a pronunciarsi, prima di procede
re oltre, su3. punto se intenda tener feima la precedente de
cisione di votare siiLle varie proposte solo al termine della disamina di tutte le posizioni o se, come appare, ritiene, inve_
ce, che sia opportuno che le votazioni debbano seguire al di
battito su ciasexma posizione* Rilevato che la posizione del dott. ESI VECCHIO è la prima ad essere stata trattata, invi
ta il Consilio a pronunciarsi sul p^mto una volta per tutte onde evitare, nel prosieguo, disparità di trattamento* Preso atto quindi, che da^i assensi manifestati da vari componen
ti il Consiglio appare più favorevole a procedere a singole votazioni al termine della discussione su ciascuim posizione,
cosi modificando il suo precedente orientamento, il prof. ZIL- liEQJTI rileva che scuio state formulate due proposte nei con
fronti del dott* DEL VECC2ÌI0 motivo per cui e su dì esse che il Consilio si dovrà pronunciare con il voto*
Il dott* lE. ORESTE, a titolo di dichiarazione di voto, esprime brevemente le ragioni i)er ctii è più favorevole alla proposte della variazione tabellare piuttosto che a quella dri la apertura della procedura di trasferimento di ufficio*
A questo punto il prof* PEELIUGIERI cliiede» anche a nome del prof* EE2!S0HCEI«LI e del prof» CQKSO, cibe si proceda
a votazione per scrutinio segreto*
H dott* CUCCO dichiara (die, jo^^iminaiBiente, intende precisare che lui partecipò ad alcune delle sedute della Iti- ma Commissione in quanto non condivideva l’accordo di massi
ma preso dal Consiglio in Jisteria* Eicorda a tal proposito che esternò tale sua posizione già in occasione della discus sione sull’argomento allorché dicdiiarò che riteneva suo dì- ritto-dovere, quale componente del Consilio, di pairtecipa- re a qualsiasi seduta di Commissione conformemente alle nor
me regolamentari in materia*
Ciò posto, rihadìsce che sia lui che il dott* OlIVAHES sono contrari, per principio, alla applicazione dell’art* 2 come hanno avuto modo di dichiarare e motivare in occasione delle discissioni in materia e, per tale motivo, voteranno contro qualsiasi applicrazione di detta noima*
Dichiara, quindi, di condividere le impressioni già esternate dal dott* 0LIVA2E3 circa la sussistenza, nel caso di specie, di gruppi di magistrati che tendevano a raggiunge
re finalità contrapposte* Sulla base di tali considerazioni osserva, a coloro che hanno fatto delle illazioni sulla let
tera del 30 novembTe ^979 a firma del dott* PIEREO, che, se illazioni vanno fatte, se ne devono fare anche nei confron
ti dello str*ano modo di operare, sen^re nel caso di specie, dei giudici della Sezione fallimentare e del Presidente Ag
giunto della Sezione, dott* PAIMISAEO*
n prof* ZILIE2TI, a questo jmnto, invita i componenti a votare preliminarmente sulla proposta di inizio della pro
cedura di trasferimento di ufficio per il dott* DEL VECC5U0 e, stante la richiesta di votazione per scrutinio segreto avanzata a norma dell’art* 18 Regolamento Interno da tre
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componenti, precisa che coloro (±.e saranno favorevoli alla suddetta proposta dovranno votare sì e coloro che saranno eontiari dovranno votare no*
All*esito della votazione la proposta di inizio della procedura ex art* 2 per il dott* 2JEIi VECCJHIO risulta respinta avendo riportato 8 voti favorevoli, 23 contrari ed una scheda bianca*
Il prof* ZILIiSITI pone, quindi, in votazione, con le medesime modalità di cui sopra, la proposta di incaricare la Tersa Commissione di valutare se esistono, sempre nei confron
ti del dott* DEL VEC(^0, i presupposti per proporre ima di lui variazione tabellare*
All’esito della votazione anche tale proposta subordi
nata viene respinta avendo riportato 13 voti favorevoli, 17 contrari e 2 schede bianche*
A questo punto, avendo alcuni componenti richiesto che si esamini la posizione dei giudici fallimentari, sempre in relazione al comportamento tenuto nella vicenda attinente i fallimenti delle società del gruppo CALTAGIROlìE, il prof* ZIL LETTI invita i componenti della Prics. Commissione ad esprìme, re il loro parere in proposito.
Il dott* ALMEEIGHI dichiara di essere contrario all’ini zio della procedura ex art* 2 nei confronti dei giudici del
la Sezione fallimentare e motiva succintamente le ragioni di tale stia contrarietà*
H dott* SAHKITE rileva che non ritiene si possano espri mere dei giudizi in proposito in quanto risulta che vi sono
determinate azioni penali nei confronti degli anzidetti ma
gistrati, ragion per cui il discorso in merito andrebbe sem
mai rinviato ad altro momento*
XL dott* CASADBI monti dichiara di essere contrario alla apertura della procediira ex art* 2 nei confronti degli anzide;fc ti magistrati*
Il dott* OLIVARES diciiiara che, per le stesse ragioni espresse in occasione dell'esame della posizione del dott* lEl VECCHIO, è contrario all'inizio della procedura ex art* 2 nei
confronti dei giudici della sezione fallimentare mentre propo
ne antìie per essi l’esame della opportunità di una variazione tabellare*
Il prof* GALLO si dichiara contrario ad aprire qttalsia—
si procedura nei confronti dei giudici della sezione fallimen
tare che, a suo avviso, sarebbero anzi meritevoli di un elogio*
H prof* ZILIETTI rileva cdie non h questa la sede e il momento di parlare di elogi *
Il dott* DI AMATO chiede die comunque si proceda ad una votazione in quanto, in caso contrario, potrebbe apparire
che si dia un coi^enso tacito alla condotta de^i anzidetti ma gistrati*
Il prof* 2ILLETTI rileva che non si pub votare sull *in^
zio della procedura ex art* 2 nei confronti dei giudici della sezione fallimentare visto che non esiste nessuna proposta in tal senso*-Ricorda che esiste unicamente la proposta di varia
zione tabellare avanzata dal dott* OUVAEES.
U dott* OLIVARES dichiara di ritirare la propria pro
posta*
Il prof» 2ILEBTTI, preso atto di ciò e rilevato die ne£
suna altra proposta viene avanzata nei- confronti de^i anzide_t ti magistrati, invita i componenti della Prima Commissione a nanifestare se vi sono àLtre posizioni e proposte da avanzare nei confronti di qualche magistrato*
H dott* AXMERIGHI dichiara che intende esaminare la posizione ed il compojrtamento tenuti dal dott* PIEERO nella
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vicenda dei processi penali conseguenti alle dichiarazioni di f^li.
mento delle società del gruppo CALSACrlHOHE*
Espaie succintamente a tal proposito le ragioni per ctii ri
tiene necessario proporre l’apertura della procedura ex art* 2 nei confronti dell’anzidetto magistrato (dichiarazione ai curatori di "an dare cauti* trattandosi di faccenda "gonfiata"? accuse a VESSICHELH per aver dato esecuzime ai decreti di cattura? richiesta di proscio-
^im^to dei CMiSAGIBONE in relazione ad un procedimento a lui non as segnato? richiesta di sospensione del processo per reati fàllim^tari sulla base delle opposizi<mi alle sentenze dichiarative di fallimento adduc^do a sostegno perizie per le quali p^deva processo penale?
interrogatorio dei CALTAGIRCOTE senza preavvertire 1 colleghi MINEO e CICCOLO),
n dott, SAMITE rileva che indubbiamente sussistono delle ombre nel compojrfcaaento del dott, PIEREO in relazicme ad alcuni prov vedimenti da lui presi. Ciò posto, rileva peraltro che dall’indagine non sono emersi indizi di un suo dolo o colpa grave nella gestione
del procedimento in discussione, Re consegue che, riguardando le cri
tiche mosse al dott, PIEERO il campo della attività giudiziaria ed essendo e^i convinto che gli eventuali errori da costui commessi sia no frutto di erronee valutazioni di diritto commesse peraltro in buo na fede, si dichiara contrario alla proposta avanzata dal dott, AME RIGHI,
Il prof, PETRONCELljl chiede, a questo punto, di poter fare tma domanda ai componenti della Prima Commissione, Avutane l’autoriz zazione da parte del prof, ZIELETTI, dichiara che, dalla lettura de
gli atti, emerge evidente la esistenza di alcuni provvedimenti che lasciano perplessi. Ciò posto, rileva che, sea^re dalla lettura degli atti, ha avuto la netta inpressione che all’interno della Proctira vi sia un elemento perturbatore che, con il suo atteggiamento, può spie gare quella particolare cautela c(m cui ha agito, fra gli altri, sm che il dott, PIEERO provocando, a sua. volta, quelle perplessità di cui ha fatto sopra cenno. Dichiara che, secondo ItJi, tale elemento apparentemente perturbatore ò il dott, VESSICHELLI e chiede ai compo nenti della Prima Commissione dei chiarimenti in merito a tale sua
in^ressione in quanto la relativa risposta potrebbe influire, a suo gitaìizio, anche per la valutazione del con^oirtamento del dott.PIERRO,
li dott* PIHTOR, prendendo spunto dall *interv«ito del prof* PETEOTCELLI e ritenendo die la posizione del dott. PIEERO è innestata alla situazione g«ierale della Procura della Eepubbli ca di Roma, a titolo di mozione d*ordine, propone che si valuti preliminarmente la posizione del Procuratore dott. DE MATTEO e, sue cessivamente. quella del dott. PIEERO.
n prof. ZILLETTI rileva che quella del dott. PIETOR è una proposta di modifica dell'ordine dei lavori e ritiene che la
stessa n<m sia acco^ibilé in quanto perviene a lavori già in corso.
n prof. PERLIIfGIEEI rileva che formalmente il prof. Zìi IETTI ha ragione a non aeco^iere l'anzidetta proposta del dott.PIE TOR. Ciò posto, rileva peraltro, che ragicmi di opportunità e una volontà di pejrvenire ad tma decisione ''calibrata" consiglierebbero forse di esaminare nel suo complesso la situazione della Procura di Roma e dei magistrati appartenenti a detto ufficio che ebbero la ventura di occuparsi dei processi dei CA1TA5IR0RE.
Vari componenti manifestmo il loro parere contrario al la mozicaie del dott* PINTOR, dopo di che il prof, ZILLETTI rileva che ha già respinto tale mozione ed invita il dott, CASADEI MOIJTI, quale componente della Prima Conmissi<me, a manifestare il suo giu dizio sul comportamento del dott, PIEERO,
Il dott, CASADEI MORTI dichiara di essere favorevole al la proposta avanzata a tal proposito dal dott, ALTSERIGHI ed espone succintamente le ragioni di tale suo convincimento. Obietta al
dott, SAHRITE che, a suo avviso, alcuni provvedimenti e comportaraen ti del dott, PIERRO ai^)aiono, allo stato e a livello di senq)lice
"fumus", come frutto di colpa grave il che consente l'aperttira del la anzidetta procedura ex art. 2 anche se le censure riguardano at tività giudiziaria (affemazione dell'avronuto Inizio dell’azione penale c<mtenuta nella lettera 30.^^.''979 e cemsistente in un gra^
ve errore jjrocedurale valutàbile sotto l'aspetto della "colpa grave";
fonaulazione da parte di PIERRO delle conclusioni in xm processo a Itii non assegnato il che ha determinato lo "sconcerto" dei suoi col leghi ed xma conseguente "perdita di credibilità"; atteggiamento tenuto dal dott, PIERRO nei confironti dei colleghi VESSICHELLI e PAOLONI "responsabili" a suo avviso di avere dato esecuzione ai
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provvedimenti di cattura dei giudici fallimentari),
H prof» CBISIIAHI dichiara che» pur non condividendo alcuni comportamenti del dott» PIESRO, è contrario all*ini- zio» nei suoi confronti» della procedura del trasferimento di ufficio» Al dott» CASAIEI MO^I obietta che la colpa grave
altro non è ^e una ne^igenza che provo<dii de^i errori e non valutaziMii giuridi(die ritenute errcmee»
Il dott» OLIVA^S ribadisce di essere contrario» e non solo per motivi di principio» alla procedura del trasferimen
to di ufficio nei confronti del dott» PIEBEO» Espone succin
tamente i motivi di tale suo convincim^ito e rileva <iie, a suo avviso, la condotta d^l*anzidetto magistrato appare es
sere stata improntata a buona fede»
H prof» GAUO rileva che la procedura ex art» 2 si a^
jaica anche per i fatti incolpevoli quando, a seguito di que
sti, si verifitìii una sitiiazione di incompatibilità ambienta
le» Ciò posto» rileva che indubbiamente la condotta tenuta dal dott» PIEREO nella circostanza in esame lo 3ia posto obiet tivamente in ma situazione equivoca che mal ne consentireb
be, a qiiantn appare allo stato» la permanenza nell*ufficio da Ixd attualmente occupato»
H dott» MAEZACHI* dichiara che» a suo avviso» alcmi dei comportamenti del dott» PIERRO appaiono determinati dal suo particdare carattere e dalla situazione generale in cui si era venuto a trovare, lui sostituto anziano di circa 67 anni, con i restanti colleghi e» in particolare, con l*Aggiun- t.0. VESSICHEIII di lui più giovane» Rileva che le critiche che
gli sono state mosse, dai collegi prima ed oggi da vari com^
ponenti, fanno tutte riferimento, più o meno dii«ttamente» a provvedimenti da lui adottati o non adottati nell’esercizio dell’attività giudiziaria»
Tale conq>lesso dì circostanze (carattere e natma dei provvedimenti) lo indmono a dichiararsi contrario, nel caso di specie, all’inizio della procedura di trasferimento di ufficio.
Il dott* DI AMATO dichiara di essere nettai^nte contrae rio alla proposta avanzata dal dott* ALBilERIGHI* Ribadisce qiianto già detto da vari altri coi^onenti e cioè che le censure Bosse a pTERRQ riguardano tutte l'attività giurisdizionale da lui posta in essere e rileva che* per giunta* tale attività è connessa a procediaenti ancora in corso suscettibili, quindi, di qualsiasi soluzicne nelle sedi appropriate» A coloro che hanno, poi, rile
vato la sussistenza di una incompatibilità ambientale del dott»
PIEERO nella Procxara, obietta che tale eventuale inconqjatibilità sarebbe derivata dalla assemblea del 12 febbraio 1980 in c\ii l'sm zidetto Eiagistrato verme sottoposto ad un vero e proprio processo e giudicato dai colleghi j>er il aodo in crii avrebbe svolto la sua attività giurisdizionale» Rileva che tale modo di procedere è as solutamente inammissibile e ricorda un caso analogo che si veri
ficò tempo addietro a Milano,augurandosi che l'errore commesso in tale occasione non abbia o^i a ripetersi»
Conclude dichiarando che l'eventuale decisione di ini
ziare la procedura ex art» 2 nei confronti del dott» PIEERO, sul
la base degli elementi emersi, non farebbe altro che avallare \m simile modo di procedere il che, a suo avviso, è della massima gravità*
n dott* RAMA2 rileva che nei precedenti inter\renti si sono date troppe certezze in ordine a questi<mi tutte da accerta re* Precisa che intende riferirsi alla asserita buona fede del dott* PIESìO ed espone succintamente i motivi per cui, seconde Itd, tale certezza non vi è»(^surp^ione*' del processo di lera cej contraddittorietà delle spiegazi<mi date da PIERRO per giu stificare tale suo cwnportaraento; il punto interrogativo della lettera 30,11»1979j l'interro^torio dei CALTAGIROSE presentati si cosi "frettolosammite* da non consentire al dott* PIEERO di avvertire i colleghi MHTEO e CICCOLO} la veemente reazione nei ccmfronti dei colleghi che avevano "dovuto" dare esecuzione ai prowedim^ti restrittivi; ^i asseriti inviti rivolti ai Cura tori di "andare cauti" perchè poteva essere "una m^tatxira"; il n\illa osta x>©r il passaporto ai CAITAGIRONE e le contraddittorie spiegeizicmi date al riguardo)* Conclude rilevando che i fatti da
lui elencati inducono^ invece^ ad iniziare la procedura in discuBsi£
ne al fine di chiarire zone d'ombra e dubbi circa l'operato dell'an zidetto magistrato*
n dott* 9ÀS7B0 rileva che, allo stato, non si sta disctì»
t^do per decidere se trasferire o meno qualcuno, ma solo per appu
rare se esistono de^i elementi che giustifichino ulteriori accerta
menti* Cib posto, elenca succintamente le ragi<mi per citi, secondo lui, si deve concludere per la sussistenza di detti elementi e si di
chiara, conseguentemente, favorevole alla apertura della procedttra ex art* 2 ij^ei coafraiti del dott* PIEBRO* Si sofferma particolarm^tet 1) sull'episodio delle cesure mosse dal dott* PIEHHO all'aggiunto VBS SICHELLI per l'esecuzione data ai decreti di arresto? 2) sull'asseri—
to ammonimento ai curatori dei fallimeiti di "essere cauti" perchè si trattava di "montattira"*
n dott. SCOTTI obietta al dott. DI MASO che, nel caso in discussione, non si tratta di sindacare una attività giiirisdizionale, ma di valutare e censurare determinati conqjortaraenti che elenca bre vemente* Conclude dichiarandosi favorevole all'inizio della procedura in discussione nei confronti del dott, PIERRO,
n dott, CUCCO jrileva che nei confronti del dott, PIEERO to
no stati elencati dei fatti che potrebbero costittiire dei veri e prò pri c^i di incolpazione in sede disciplinare e che in tale sede an drebbero, quindi, valutati e n<m in sede amministrativa. Si è parla to poi, di un eccessivo attaccamento dimostrato da detto magistrato al processo affidatogli a seguito della nota dichiar^ione di falli
mento* Rileva che, se cib dovesse costituire una cólpa, analogo add£
bito andrebbe mosso ai magistrati della Sezicaie falliraentare.
Ribadisce, poi, quanto già detto dal dott, DI jSilàTO e cioè che non si pub avallare la prassi dei processi fatti da col leghi nei confronti di altri colle^ii per l'attività giurisdizio
nale da questi esplicata* Per tutti tali motivi si dichiara contra
rio alla proposta del dott, AIMERIGHI,
Il dott* CALIBfDO dichiara di concordare con il dott, DI AMATO e il dott, CUCCO per quanto rigtiarda la necessità di nm avallare la pr^si dei processi fatti dai colleghi* Ri
leva, peraltro, che xm coaportameato del dott, PIEERO lo la—
scia, in, particolare, periù.esso e cioè quello di avere egli concluso (e ciò indipendentemente da come elsbe a concludere) in un procedin»nto affidato ad altro aagistrato* E’ per chia
rire tale punto, quindi, tìie è favorevole all’inizio della pr£
cedura art« 2 nel caso di specie*
E. prof* CONSO dichiara di condividere quanto già det
to dal dott* KA.STBO e di essere preoccupato di determinati st—
teggiamenti di preconcetta ostilità alla procedura ex art<>2*
Mentre, infatti, tale atteggiamento aveva la sua giu
stificazione allorché si discuteva di detto argoioento, non li tiene che possa essere mantenuto anche dopo che il Consiglio, a seguito di un approfondito dibattito, ha deliberato in senso favorevole alla applicabilità della citata norma*
Posto che, allo stato, non si decide sul trasferimento di nessuno, ma soltanto su di un eventuale supplemento di inda gine, dichiara di essere favorevole alla proposta del dott*
ALMERIGHIo
H prof* di MAIO GIAQUIN20 dichiara di concordare con qtianto appena detto dal prof* COKSO e con tutti odoro che si sono dichiarati favorevoli dia apertura della proced\ira ex art* 2 nei confronti del dott* PIESEO che lùtiene essere risultato il magistrato pià "esposto” a seguito della ind^i- ne compiuta dalla Pi*ima Commissione*
H dott* SANNITE dichiara di voler riprendere, al ter
mine della discussione stilla posizione del dott* PIEERO, la proposta già avanzata dal dott* PIHTOR e cioè di decidere su detta posizione dopo avere discusso e deliberato su quella del dott- 2E MATTEO*
n dott* NOVELLI dic^ara di essere favorevole, per una questione di "proporzioni" alla proposta del dott* PINTOR
e del dott* SANNITE*
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Il prof* ZlLIiRITI chiede che vengano manifestate le ragioni della suddetta proposta*
H dott* SAKHITE precisa che, prima di prendere deci- siimi, sarebbe opportuno avere ben chiaro il q\iadro coaqies-
sivo dalla situazione* Cib consentirebbe al Consilio di segu^
re il criterio della "proporzionalità** nelle sue decisioni*
H prof* CCKSO rileva che già per il dott* lEL VECCHIO si è votato al termine della discussione della relativa pos^
zione e ritiene che, a questo punto, ncm si possa più modifi
care m sistema di lavoro già iniziato* Ricorda che tale mo
difica del sistema di lavoro era stata adottata con una pre
cisa motivazione e, precisamente, per non allargare eccessi
vamente la base di discussione con conseguente difficoltà di ben valutare le risultanze delle singole posizioni*
Il dott* AUSffiRIGHI dichiara di essere d*accordo con la proposta del dott* SAHHITE data la stretta colleganza fra le varie posizioni* Si rimette, comunque, alla decisione che vorrà adottare in proposito il Presidente*
Il dott* CASADEI MONTI dichiara di condividere quanto appena detto dal prof* C0H30*
H dott* DI AMATO rileva che il dott* PIERRO gli dà l’impressione del classico "vaso di coccio" in mezzo ai "vasi di ferro" ed è per tale ragione che si dichiara favorévole al la proposta del dott* SANNITE*
n prof* ZILLETTI rileva che non si pub, in base agli
"umori" più o meno giustificabili dèi momento, modificare un sistema di lavoro già disciisso e adottato per alcuni* Per ta
le motivo, non risultando esservi altri interventi sulla po
sizione del dott* PIEEEO, invita i com^jimenti a votare sijl—
la proposta avanzata dal dott* AIMERIGHI di inizio della pro
cedala di trasferimento di ufficio di detto magistrato*
l*aw« SlMMkf prinia che inizi la votazione, dic^^ra di voler scio^iere la riserva formulata all'inizio del di- battia^to decidendo di ^tenersi dalla presente votazione e, poldiè la stessa sarà segreta, c^ede die venga dato atto a verbale del suo momentaneo alltmtanamento dalla sala carmi
nare*
Sì ^ atto die l’aw* SOMA., a questo punto, si allon
tana tolla sala dopo di che si procede a votazione per scru
tinio. segreto e la proposta del dott* AIKESIGfiI di inizio della procedura ex art* 2 nei confronti del dott* PISEHO ri
sulta approvata avendo riportato 16 voti favorevoli, 12 contra ri e 2 schede bianche*
Il prof* ZILIETTI dà, quindi, la parola al dott* AlfìE RI&HI il quale dichiara die la posizione del dott* lE MATTEO andrebbe esaminata sotto un duplice angolo visuale; dal pun
to di vista del suo comportamento in relazione ai processi a carico dei CAIflAGIEOHE e dal punto di vista di capo della Procura di Roma e responsabile del suo funzionamento*
H ju*of* PSRIIHGIERI, a titolo di mozione d'ordine, propone che si parli, ora come ora, soltanto della posizio
ne del dott* 2E MATTEO in relazione alla vj.cenda CAITAGIROHE in quanto questo era il “blocco" da esaminare per primo, con
formemente a quanto deciso in apertura di discussione*
Il dott* SERGIO rileva die la valutazione del coij^oi?- taE»nto dell * anzi det to magistrato deve essere duplice*
H dott* RI AMATO rileva che, .per valutare il compor
tamento di una persona, è necessario esaminare la sua condot
ta con^ilessiva e non ricorr^dq a frazionamenti di fatti, fra l'altro, strettamente concatenati*
Il prof* CORSO rileva die la linea proposta tol dott*
DI AMATO non e seguibile in quanto è pur sempre possibile che.
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al tenuiiie della disciisaione, si possa perveoire ad xaw. coaclu sione per ciò tìie concerne la condotta del dott* HE ISàSTEO in relazione alle vic^de tei processi ai CALTAGIEOHE, mentre sì ritenga necessario un supplemento di istruttoria per ciò die
concerne la direzione e la gestione della ft:*octua*
L’aw* SABADIKI rileva che quanto appena detto dal prof*
ZllIESai non impedisce che la discussione sia unitaria, ma cc»
si^ia unicamente l’eventuale votazione separata al termine della discussione stessa*
Il prof* ZILIiSTII, a questo pimto, domanda, se vi sono altre posizioni da esaminare oltre a quella del dott* US 12A2—
TEO*
Il dott* AUflERICrHI dichiara che vi sarebbe quella del dott* AUMAIìBI nei confi^inti del quale, peraltro, allo stato, non vi sono sufficienti elementi per fare delle valutazioni*
He consegue che sarebbe opportuno rimettere ^i atti, a tal riguardo, alla Prima Commissione per un supplemento di indagine»
H prof* CSISTIAHI dichiara che, da quanto appi^so dal la Commissione, non ha alcuna cej^ura da muovere all’operato
del dott* ALXBRAHUI*
Il prof* GALLO concorda con quanto appena detto dal prof* CRISTIAHI* Rileva che, a suo avviso, nepptire si può di scutere sul contenuto della ordinanza emessa dal dott* ALIBEAH DI successivamente alla sua audizione da parte della Prima Com missione»
A questo punto, ore 21, riiarende a partecipare alla se- duuta l’aw* SOMMA*
H dott* COIRO osserva che a suo avviso, invece, esi—
stcmo fin d’ora sufficienti elementi per deliberare l’inizio della procedura ex art* 2 nei confronti del dott* ALIBEAHDI*
Espone succin1;agiente i motivi per cui e giunto alla suddetta concìLusione e alla relativa proposta. (attività espletata dal dott* ALIBRMDI allorché richiede alla Sezione fallimentare gli estratti delle sentenze dichiarative non appena legge la notizia sui giornali e allegaziaie ai suoi atti di detti docu