I nostri traguardi: riforme e performance di bilancio
La Nascita di TUA rappresentava allora, e rappresenta oggi, la più grande riforma attuata, in particolare sul campo del trasporto pubblico locale, dal sistema delle Regioni Italiane.
Dentro di se la riforma si è posta l’obiettivo del futuro, non certo esauribile nella seppur complessa fusione societaria. Le riforme si fanno perché il tempo nuovo, fatto di difficoltà e opportunità, convoca i decisori pubblici a immaginare i servizi e gli erogatori degli stessi in modo nuovo, resistente, capace di garantire l’uso rispettoso delle risorse pubbliche, le prerogative dei lavoratori e degli utenti.
E’ evidente che il fatto scatenante la necessità della riforma è stato rappresentato dalla condizione di emergenza. TUA nasce perché mai più ci si debba ritrovare in una situazione al limite del baratro ben sapendo tutti che se nel tempo si fosse alzato lo sguardo, se non ci si fosse limitati ad argomentare sulle difese del proprio “dito”, ci saremmo accorti che c’era una
“luna” da poter perseguire.
Avevo garantito, ed insieme a Regione Abruzzo, CDA e organizzazioni sindacali, abbiamo mantenuto l’impegno che mai la nascita di TUA avrebbe comportato la perdita anche di un solo posto di lavoro. Non solo nessuno ha rischiato la propria prospettiva occupazionale, ma abbiamo assunto soprattutto numerosi giovani che mai avrebbero avuto la minima possibilità occupazionale col sistema precedente.
Oggi, con l’approvazione del primo bilancio di TUA, celebriamo innanzitutto la verità contro la bugia; la verità che premia il coraggio riformatore con straordinarie performances di bilancio, conseguenze della nuova fase amministrativa, organizzativa e gestionale. Oggi nel compiere la
“rivoluzione” del merito, possiamo aprire, dopo la prima fase fatta di necessaria riorganizzazione, il secondo tempo del rilancio, fatto di investimenti su gomma e ferro, che rappresentano il nostro diritto all’ambizione.
Non tutti i problemi sono risolti, ma oggi siamo pronti ad affrontarli con maggiore solidità e serenità. Troppo tempo è stato bruciato nel rinviare decisioni che, in momenti certamente di più ampia disponibilità finanziaria, potevano essere assunte con maggiore tranquillità e consenso sociale. Le “non decisioni” hanno prodotto evidentemente le emergenze ereditate, non solo finanziarie, note a tutti.
Possiamo essere orgogliosi di tutti noi: del decisionismo positivo e concludente della Regione Abruzzo, della qualità dell’azione di governo del Presidente Luciano D’Amico e del Consiglio di Amministrazione, del contributo straordinario di disponibilità, proposte e sacrifici di tutti i lavoratori.
Ora possiamo finalmente augurarci un buon futuro.
Il Consigliere Regionale Camillo D’Alessandro