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Parrocchia di S. Maria della Carità e S. Valentino della Grada NATALE IN FAMIGLIA

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Academic year: 2022

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Parrocchia di S. Maria della Carità e S. Valentino della Grada

NATALE IN FAMIGLIA

25 DICEMBRE 2020

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Questa traccia di preghiera può essere usata dalle famiglie che per vari motivi non parteciperanno alle Messe del giorno di Natale.

È richiesta una candela nuova o una lampada ad olio e, se possibile, la stella cometa del presepe da poter collocare o accendere durante il momento di preghiera.

Sono previsti diversi interventi di lettori, così da coinvolgere anche i più piccoli della famiglia.

Lo scambio dei regali natalizi può essere fatto dentro a questo momento di preghiera dopo la lettura del Vangelo. In questo caso anche i bimbi più piccoli possono preparare un dono attraverso un disegno o una loro creazione realizzata nei giorni precedenti.

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Nell’ora più adatta, tutta la famiglia si raduna presso il presepe. Si può iniziare la preghiera con il canto:

VENITE FEDELI

Venite, fedeli, l’angelo ci invita, venite, venite a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore.

Venite, adoriamo; venite, adoriamo; venite, adoriamo il Signore Gesù!

La luce del mondo brilla in una grotta: la fede ci guida a Betlemme.

Lettore 1: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti: Amen.

Lettore 1: Rallegriamoci tutti nel Signore perché è nato nel mondo il Salvatore.

Tutti: Oggi la vera pace è scesa a noi dal cielo.

PREGHIERA E ACCENSIONE DELLA CANDELA NATALIZIA

Lettore 1

Dio Padre, fedele alle tue promesse, nel tuo Figlio unigenito hanno compimento le antiche profezie.

Lettore 2:

Egli venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.

Maria e Giuseppe, bussando invano alla porta delle case di Betlemme, hanno trovato riparo in una grotta, nella quale è nato Gesù il Cristo, nostro Salvatore.

Tutti:

Ora ti preghiamo, Padre: benedici noi, tuoi figli, che accendiamo questo cero, simbolo della nostra speranza e della nostra gioia.

Nella nostra casa arda in questa santa notte / in questo giorno santo come segno dell’attesa del tuo Figlio, che viene e bussa oggi al nostro cuore.

Lettore 1:

Manda, Padre, il tuo Santo Spirito nella nostra famiglia e in tutte le famiglie, e, come gli Ebrei in Egitto segnarono col sangue dell’agnello gli stipiti delle porte per essere liberati dall’angelo sterminatore, così anche noi in questa notte vegliamo, tenendo accesa la luce della fede per vincere ogni angoscia e tensione, per superare ogni divisione e rancore, per accoglierti nei nostri fratelli e trovare misericordia alla tua venuta nell’ultima ora della nostra vita.

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Accensione del lume

Qualcuno accende la candela, mentre il Lettore 2 dice:

Betlemme, è giunta l’ora! Non dormire!

Veglia nella notte! Accendi la tua lampada!

Apri la tua porta! Il Cristo nasce: glorificatelo!

Il Figlio di Dio discende dal cielo: andategli incontro!

Egli è sulla terra! Udite il canto degli angeli e unitevi a loro.

Alzatevi! Alleluia!

LITURGIA DEL NATALE

Lettore 1 legge il Vangelo del giorno: Vangelo Cfr Lc 2,1-4

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incin¬ta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

Se possibile si accende o si colloca sulla grotta la stella cometa

Leggiamo questa meditazione tratta dalle catechesi di Papa Francesco (Lettore 2)

Attraverso l’annuncio della Chiesa, noi, come i pastori del Vangelo (cfr Lc 2,9), sia¬mo guidati a cercare e trovare la vera luce, quella di Gesù che, fattosi uomo come noi, si mostra in modo sorprendente: nasce da una povera ragazza sconosciuta, che lo dà alla luce in una stalla, col solo aiuto del marito... Il mondo non si accorge di nulla, ma in cielo gli angeli che sanno la cosa esultano! Ed è così che il Figlio di Dio si presenta anche oggi a noi: come il dono di Dio per l’umanità che è immersa nella notte e nel torpore del sonno (cfr Is 9,1). [...].

Ci possiamo chiedere allora che cosa significhi accogliere il dono di Dio che è Gesù. Come Lui stesso ci ha insegnato con la sua vita, significa diventare quotidianamente un dono gratuito per coloro che si incontrano sulla propria strada. Ecco perché a Natale si scambiano i doni. Il vero dono per noi è Gesù, e come Lui vogliamo essere dono per gli altri. E, siccome noi vogliamo essere dono per gli altri, scambiamo dei doni, come segno, come se¬gnale di questo Tutti:

Benedici l’umanità intera, soprattutto coloro che soffrono a causa della pandemia e per ogni malattia, per la solitudine e la povertà.

Fa’ che tutti siamo trovati operosi nella carità e vigilanti nella speranza con le lampade accese, finché venga il tuo regno di luce. Amen.

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atteggiamento che ci insegna Gesù: Lui, inviato dal Padre, è stato dono per noi, e noi siamo doni per gli altri. […] cari fratelli e sorelle, in questi giorni apriamo la mente e il cuore ad accogliere questa grazia.

Scambio dei doni

Un familiare continua dicendo:

Oggi è un giorno di grande gioia! Una luce brilla su di noi perché è nato per Gesù è il dono di Dio per noi e, se lo accogliamo, anche noi possiamo diventarlo per gli altri - essere dono di Dio per gli altri - prima di tutto per coloro che non hanno mai sperimentato atten¬zione e tenerezza. Ma quanta gente nella propria vita mai ha sperimentato una carezza, un’attenzione di amore, un gesto di tenerezza...

Il Natale di spinge a farlo. Così Gesù viene a nascere ancora nella vita di ciascuno di noi e, attraverso di noi, continua ad essere dono di salvezza per i piccoli e gli esclusi.

(Udienza generale 27 dicembre 2017)

noi Gesù. La stella cometa che i magi e i pastori hanno visto nella notte, ci hanno por¬tato qui per fare gli auguri a Maria e Giuseppe e portare i nostri doni a Gesù. Lui è il nostro più grande dono, per questo scambiandoci anche noi i regali vogliamo farci dono gli uni gli altri dell’amore di Dio per noi.

A questo punto ci si scambia i doni. Si possono usare queste parole o altre simili:

Ti faccio questo dono, segno del mio amore per te!

Preghiere dei fedeli

Lettore 1: In questo giorno illuminato dalla luce di Cristo che nasce nei nostri cuori, rivolgiamoci al Signore del mondo e della vita, per ringraziarlo del dono del suo Figlio e per affidargli, ancora una volta, le nostre attese, le nostre speranze.

Tutti: Ascoltaci Signore.

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Lettore 2: Signore Gesù, ti sei fatto povero per farci ricchi con la tua povertà:

concedi a noi di non dimenticarci mai dei poveri e tutti coloro che soffrono.

Preghiamo.

Lettore 2: Proteggi la nostra famiglia, benedici i nostri piccoli doni che abbiamo offerto e ricevuto, imitando il tuo amore che rende più felice la vita. Dona un buon Natale a tutti, o Gesù, perché tutti si accorgano che tu oggi sei venuto a portare al mondo la gioia. Preghiamo.

Lettore 2: Perché i cristiani sappiano annunciare al mondo Gesù Cristo nel segno della tenerezza, dell’amicizia, dell’umiltà. Preghiamo.

Lettore 2: Fa’, o Signore, che questo tempo di grazia non sia inquinato dal consumismo, dalla superficialità, ma sia occasione per un vero incontro con Gesù. Preghiamo.

Lettore 2: Signore, fa’ che l’Incarnazione di Cristo, vita nuova per il mondo, sia sollievo per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito a causa di questa pandemia e di tutte le malattie. Preghiamo.

Lettore 2: Fa, o Signore, che anche noi possiamo compiere opere buone e scrivere così un pezzetto di quella storia che realizzerà il tuo regno d’amore.

Preghiamo.

Padre nostro

Lettore 1: Ora, sostenuti dalla certezza di essere figli amati dal Signore ci affidiamo a Lui con la preghiera che Gesù ci ha lasciato nel vangelo:

Tutti:

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male.

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Preghiera finale

Lettore 1: O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa’ che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana.

Tutti: Amen.

Lettore 1: Benediciamo il Signore Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

Si può concludere con il canto:

TU SCENDI DALLE STELLE

Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo. E vieni in una grotta al freddo al gelo.

O Bambino mio Divino, io ti vedo qui a tremar: o Dio Beato!

Ahi, quanto ti costò l’avermi amato!

A te, che sei del mondo il Creatore, mancano panni e foco, o mio Signore, Caro eletto pargoletto, quanto questa povertà più m’innamora.

Giacché ti fece amor povero ancora.

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