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Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo.

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Academic year: 2022

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VI DOMENICA DOPO L’EPIFANIA ANNO A

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito san-

to.

Amen.

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di

Dio Padre e la comunione dello Spirito santo siano con tutti voi.

E con il tuo spirito.

INTRODUZIONE

La gioia del nascere e l’angoscia del morire sono come le due sponde tra le quali scorre il fiume delle molte domande di senso che ciascuno di noi si pone sul mistero del vivere.

Primo luogo dell’accoglienza del dono della vita e della ri- sposta al suo mistero sono le nostre famiglie, in cui i genito- ri si spendono amandosi e amando i loro figli. È necessario tuttavia che anche nella società molti dedichino tempo e in- telligenza per allargare gli orizzonti della dignità umana im- pegnandosi costantemente per offrirla a tutti, soprattutto ai più piccoli, come dono indisponibile al potere. Tra la gioia del nascere e l’angoscia del morire c’è la forza di amare, premura per la vita, grazia di esistere nella pienezza della nostra umanità. Incoraggiamoci oggi ad attraversare ogni istante dell’esistenza con la forza che Gesù manifesta affer- mando: «Tuo figlio vive». Non è solo speranza di vita buo- na, ma anche di vita divina, certezza di una vita che passa nella carne ed è eterna in ogni persona a partire dai più pic- coli.

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VANGELO DELLA RISURREZIONE

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Matteo. (Mt 28, 8-10)

Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ec- co, il Signore Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi ve- dranno».

Cristo Signore è risorto! Rendiamo grazie a Dio!

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Messa nel giorno ALL'INGRESSO

Dalla mia angoscia ho invocato il Signore ed egli mi ha ascoltato. Ho gridato dal fondo dell’abisso e tu, o Dio, hai udito la mia voce. So che tu sei un Dio clemente, pa- ziente e misericordioso, e perdoni i nostri peccati.

ATTO PENITENZIALE

Sac.: Il Signore Gesù ci invita a scoprire la ricchez- za dei suoi doni; mentre lo ringraziamo, ci sentiamo chiamati alla riconciliazione per le difficoltà e la dif- fidenza che viviamo nei confronti del prossimo.

Sac.: Tu che ci insegni a unire strettamente tra loro culto e vita: Kyrie, eléison

.

Kyrie, elèison.

Sac.: Tu che sei venuto ad annunciare la giustizia

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alle genti: Kyrie, elèison.

Kyrie, elèison.

Sac.: Tu che consoli e ravvivi la speranza di chi è solo: Kyrie, eléison.

Kyrie, elèison.

Sac.: Dio onnipotente abbia misericordia di noi, per- doni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

GLORIA

Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre.

Amen.

ALL'INIZIO DELL'ASSEMBLEA LITURGICA

O Dio onnipotente, guida la nostra vita

nell’obbedienza al tuo volere e dona di arricchire la

propria esistenza con opere di giustizia a chi cerca di

operare nel nome del Signore Gesù, il Figlio unico

da te amato, che vive e regna con te, nell’unità dello

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Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen

LETTURA

Davide, il sacerdote Achimèlec e i pani dell’offerta.

Lettura del primo libro di Samuele. (1Sam 21, 2-6a. 7ab)

In quei giorni. Davide si recò a Nob dal sacerdote Achimè- lec. Achimèlec, trepidante, andò incontro a Davide e gli dis- se: «Perché sei solo e non c’è nessuno con te?». Rispose Da- vide al sacerdote Achimèlec: «Il re mi ha ordinato e mi ha detto: “Nessuno sappia niente di questa cosa per la quale ti mando e di cui ti ho dato incarico”. Ai miei giovani ho dato appuntamento al tal posto. Ora però se hai sottomano cinque pani, dammeli, o altra cosa che si possa trovare». Il sacerdo- te rispose a Davide: «Non ho sottomano pani comuni, ho solo pani sacri per i tuoi giovani, se si sono almeno astenuti dalle donne». Rispose Davide al sacerdote: «Ma certo! Dalle donne ci siamo astenuti dall’altro ieri». Il sacerdote gli diede il pane sacro, perché non c’era là altro pane che quello dell’offerta, ritirato dalla presenza del Signore.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO (Sal 42 (43)

Rit.: La tua verità, Signore, sia luce al mio cammino.

Fammi giustizia, o Dio,

difendi la mia causa contro gente spietata;

liberami dall’uomo perfido e perverso. R.

Manda la tua luce e la tua verità:

siano esse a guidarmi,

mi conducano alla tua santa montagna, alla tua dimora. R.

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Verrò all’altare di Dio,

a Dio, mia gioiosa esultanza.

A te canterò sulla cetra, Dio, Dio mio. R.

Perché ti rattristi, anima mia, perché ti agiti in me?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. R.

EPISTOLA

Gesù, sommo sacerdote che sa prendere parte alle nostre debolezze.

Lettera agli Ebrei. (Eb 4, 14-16)

Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un som- mo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debo- lezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia. Ecco il mio servo; egli annuncerà alle nazioni la giustizia. Alleluia.

VANGELO

La potenza taumaturgica di Cristo e la sua filantropia: la mano inaridita.

Lettura del Vangelo secondo Matteo. (Mt 12, 9b-21)

In quel tempo. Il Signore Gesù andò nella sinagoga; ed ecco un uomo che aveva una mano paralizzata. Per accusarlo, do- mandarono a Gesù: «È lecito guarire in giorno di sabato?». Ed

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egli rispose loro: «Chi di voi, se possiede una pecora e que- sta, in giorno di sabato, cade in un fosso, non l’afferra e la tira fuori? Ora, un uomo vale ben più di una pecora! Perciò è lecito in giorno di sabato fare del bene». E disse all’uomo:

«Tendi la tua mano». Egli la tese e quella ritornò sana come l’altra. Allora i farisei uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allonta- nò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose lo- ro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: “Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiaci- mento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle na- zioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto tri- onfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni”.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo.

DOPO IL VANGELO

Signore Dio, Creatore di tutte le cose, terribile e forte, giusto e pietoso, tu che solo sei buono, tu che doni ogni cosa, raduna il nostro popolo disperso.

PREGHIERA DEI FEDELI

Sac.: Al Padre, che non rimane indifferente alle nostre invo- cazioni, rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera:

Preghiamo insieme e diciamo: Signore della vita, ascoltaci.

Lett.: Per la Chiesa, comunità radunata dall’amore del Si- gnore: con la sua parola e le sue scelte comunichi a tutti gli

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uomini la gioia, la comunione e la missione a favore pienez- za della vita che nascono dalla Pasqua di Gesù. Preghiamo.

Lett.: Per la nostra società: riconosca, difenda e promuova il valore dell’amore reciproco, unico, fedele come «il senti- mento più bello che il Signore ha posto nel cuore degli uo- mini». Preghiamo.

Lett.: Per i giovani che formeranno nel Signore una nuova famiglia: nella loro casa il Signore Gesù «regni sopra tutti gli affetti, i desideri e le azioni», perché la vita sia da loro stimata e difesa. Preghiamo.

Lett.: Per gli sposi che attendono la nascita di una nuova vi- ta: si sentano «collaboratori di Dio nella creazione e offrano a Lui figli che Lo amino e Lo servano». Preghiamo.

Lett.: Perché tutti noi viviamo nella riconoscenza a Dio per il dono della vita e nel riconoscimento della sua dignità, in ogni suo istante, dal concepimento alla naturale sua fine.

Preghiamo.

Lett.: Santa Gianna, madre di famiglia, attraverso l’amore coniugale vissuto in pienezza, si è fatta segno dell’amore del Signore per la Chiesa e per l’umanità. Ha amato, educato e servito la vita come madre e come medico; ha insegnato nel- le sue catechesi e nella sua professione a circondarla di ri- spetto profondo dando lei stessa, in questo, un esempio stra- ordinario ed eroico. Noi ti lodiamo, Signore e ti preghiamo.

Lett.: Per i medici e per quanti operano a servizio del bene

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comune: siano consapevoli che la civiltà di un popolo si mi- sura dalla sua capacità di servire la vita e per questo lavori- no con sollecitudine generosa. Preghiamo.

Lett.: Il Signore che ha creato l’uomo per la felicità, ammet- ta nella comunità dei beati tutti i nostri morti: preghiamo.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Accogli, o Padre, nella tua bontà infinita i desideri del tuo popolo in preghiera: aiutaci a conoscere le esigenze della tua legge di grazia e infondici la forza di attuarle nella nostra vita. Per Cristo nostro Signo- re.

Amen.

Secondo l’ammonimento del Signore, prima di pre- sentare i nostri doni all’altare, scambiamoci un se- gno di pace.

CREDO

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Cre- do in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non crea- to, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uo- mo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu

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sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.

Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. A- spetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Accogli, o Dio altissimo, le offerte che umilmente ti presentiamo; donaci la grazia di una dedizione piena e sincera e il conseguimento della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

I l Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

I n alto i nostri cuori.

Sono rivolti al Signore.

R endiamo grazie al Signore, nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di sal- vezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre

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santo, Dio onnipotente ed eterno. È giusto esaltare la tua gloria con questa offerta sacrificale che in tutta la terra si e- leva dalla sparsa moltitudine delle genti e per la forza del tuo Spirito diventa in ogni celebrazione l’unico santo corpo del Signore. E anche noi, che in tutto il mondo siamo invita- ti alla comunione di questo Pane e di questo Calice, abbia- mo la certezza di inserirci in Cristo come membra vive e di formare un’unica Chiesa. Per questo mistero di grazia, uniti a tutte le creature che ti riconoscono Padre, con voce unani- me innalziamo l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Noi ti rendiamo grazie, o Dio; invocando il tuo nome, narriamo i tuoi prodigi.

ALLA COMUNIONE

«Convertitevi finché è tempo, figli degli uomini, - dice il Signore -. E io scriverò i vostri nomi nel libro del Padre mio che è nei cieli».

DOPO LA COMUNIONE

In virtù del sacrificio che abbiamo compiuto, purifi-

caci, o Dio, da ogni contaminazione del cuore e do-

naci desideri giusti perché tu li possa sempre esaudi-

re. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

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