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Il caso
Campo Genova, uno spazio urbano per tutte le stagioni, ma che aspetta la Conferenza di servizi per vedere il sole
Il prossimo 23 aprile si terrà la riunione collegiale tra Comune, Arpac, Asl e Regione per definire se l’area da 20mila mq che sorge alle spalle della Curva Nord, che ha ospitato oltre 600 ecoballe e l’isola ecologica della città, è stata contaminata oppure no. Intanto il sindaco Festa va dritto per la sua strada e annuncia la riapertura del mercato in quella sede a partire dal 9 maggio nonostante per l’Agenzia regionale il sito resti «potenzialmente contaminato»
mercoledì 14 aprile 2021, di Gerardo De Fabrizio
Prima area di stoccaggio di rifiuti, ingombranti e apparecchiature elettriche ed elettroniche in quella che un tempo era l’isola ecologica, fiore all’occhiello di tutto il sistema integrato della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Poi la suggestione di una Smile Arena, una mega area del sorriso dove assistere a concerti, grandi eventi, possibilmente di carattere regional-nazionale. Poi, lo spazio logistico dove effettuare tamponi sierologici e molecolari, per il Comune e l’Asl, supportati dall’Esercito italiano. Nel mentre, la pretesa di svolgere lì la fiera bisettimanale tanto cara agli avellinesi che manca in città dal 7 gennaio 2020. Il tutto mentre l’Arpac chiede un piano di caratterizzazione
ambientale per scongiurare la possibilità che il piazzale sia stato contaminato dalla presenza fino al 2009 di oltre 600 ecoballe e lo stazionamento dell’unica isola ecologica della città fino al marzo 2020.
In estrema sintesi questi gli ultimi due anni di Campo Genova, un’area che per il sindaco di Avellino Gianluca Festa è buona per tutte le stagioni, ma da un anno a questa parte è stata utilizzata solo ed esclusivamente come base logistica per lo screening di massa, in modalità drive-in, messo in piedi da Comune, Asl ed Esercito italiano fino ad oggi.
Mentre le operazioni di smobilitazione da parte dei militari dell’Esercito si stanno per completare, come vi mostriamo in queste foto scattate dal piazzale dove fino a qualche giorno fa si incolonnavano decine e decine di auto per effettuare i tamponi, il Comune di Avellino e le associazioni di categoria degli ambulanti sono in attesa della pronuncia del Tar che dovrebbe mettere la parola fine ad una querelle sul mercato bisettimanale che dura ormai da un anno, l’Ente di piazza del Popolo ha messo nero su bianco il suo piano di caratterizzazione ambientale che dovrà essere valutato il prossimo 23 aprile nel corso della
Conferenza di servizi che si terrà presso gli Uffici dislocati della Regione a Collina Liguorini alla presenza di tutti gli enti preposti ad esprimersi in merito alla questione, vale a dire Regione Campania, Provincia, Comune, Arpac e Asl su tutti.
Il piano redatto dalla “Sgi ingegneria” di Ferrara, azienda che dal 2006 si occupa di ingegneria urbana e bonifiche ambientali, sarà discusso in quella sede e solo al termine della Conferenza si potrà definire con precisione lo stato di salute di un’area di 20 mila metri quadrati che, per oltre un quarto della sua superficie, negli ultimi anni ha anche ospitato l’isola ecologica e il centro di raccolta RAEE di IrpiniAmbiente.
In tutti questi mesi, la linea dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania non si è spostata di un millimetro come ci conferma il direttore generale di Arpac Stefano Sorvino: «In qualità di organo tecnico abbiamo già espresso la nostra linea. Ci sono gli atti e non cambiamo idea a riguardo.
L’amministrazione si comporterà come ritiene più opportuno, ma alla luce delle risultanze emerse serve un piano di caratterizzazione per scongiurare le potenziali contaminazioni».
«Non abbiamo competenza sulla futura destinazione d’uso dell’area. Il Comune ha piena autorità e si assume le responsabilità delle proprie azioni. Evidentemente il sindaco ha degli elementi tali che gli permettono di utilizzare l’area in sicurezza. Non entro in una sfera di competenza che non ci appartiene – gli fa da eco il responsabile dell’area territoriale del dipartimento provinciale Arpac Vittorio Di Ruocco – Il 23 aprile parleremo del piano di caratterizzazione dell’area che è stato presentato dal Comune attraverso i propri consulenti, diremo se per noi va bene e ci fermeremo a queste valutazioni di tipo tecnico che rientrano all’interno del perimetro del Testo unico ambientale. La Conferenza di Servizi servirà per stabilire come l’area dovrà essere caratterizzata ed eventualmente se e come dovrà essere bonificata».
Una cosa è certa, l’iter procedimentale di una Conferenza di Servizi e il completamento di un piano di caratterizzazione non sarà brevissimo come ci insegna la vicenda legata alla presunta
contaminazione da amianto nel ventre di piazza Castello. «La Conferenza di Servizi ha le sue modalità di espletamento, i suoi tempi – ci spiega il commissario Sorvino – Quel che è certo è che per la legge è necessario un piano di caratterizzazione per poter procedere e Arpac non vuole aprire nessuna partita a scacchi con il Comune di Avellino. Noi agiamo nell’interesse della comunità».
Vista la decisione dell’Ente di piazza del Popolo di spostare comunque il mercato bisettimanale, sospeso dal mese di gennaio 2020, nell’area di Campo Genova nonostante – come è plausibile – l’iter della Conferenza di Servizi non si sarà ancora concluso, è presumibile che la caratterizzazione dell’intera area dovrà avere dei giorni ben precisi per essere eseguita. Per intenderci, se il mercato bisettimanale continuerà a svolgersi nei giorni di martedì e sabato, resteranno buoni per il carotaggi, sondaggi e prelievi quelli di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì.
«È fuor di dubbio che la bontà e l’attendibilità di carotaggi ce le dovrà garantire l’Ente di piazza del Popolo. Se il Comune crede che sia possibile prelevare campioni di terreno con attività promiscue a quelle del mercato ben venga – conclude il dottor Di Ruocco – L’importante è che i prelievi vengano effettuati a regola d’arte visto che dovranno essere analizzati con i nostri contro campioni in contraddittorio per verificare se ci sono coincidenze con gli esiti d’esame».
