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Associazione a delinquere: prescrizione

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Associazione a delinquere:

prescrizione

written by Mariano Acquaviva | 26/08/2021

Qual è la pena per un gruppo di persone che si riunisce per commettere una serie di reati? Cos’è e come funziona la prescrizione?

La maggior parte dei reati può essere commessa da una singola persona: si pensi al ladro che si introduce furtivamente nell’appartamento, a chi compie un’aggressione fisica, allo stalker, ecc. Per legge, però, esistono crimini che possono essere realizzati solamente da più persone messe insieme. In altre parole, il nostro ordinamento giuridico contempla alcuni reati che possono esistere solamente se vi prendono parte una molteplicità di persone. È il caso dell’associazione per delinquere. Nel seguente articolo ci soffermeremo su questo particolare tipo di reato, approfondendo anche un altro aspetto: il tempo necessario che deve trascorrere affinché si estingua. In breve, vedremo dopo quanto tempo il reato di associazione a delinquere va in prescrizione.

La prescrizione è una vicenda estintiva che appartiene a (quasi) tutti i reati.

Quando matura la prescrizione, il giudice non può che prenderne atto con sentenza e prosciogliere gli imputati. Non si tratta di un’assoluzione, ma della semplice constatazione che, per via del trascorrere del tempo, il reato è estinto e, pertanto,

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non può procedersi oltre. La prescrizione riguarda anche un reato piuttosto grave come quello dell’associazione per delinquere, il quale si configura per il semplice fatto di aver preso parte a un gruppo che si propone intenti criminali.

Insomma: anche senza commettere materialmente alcun reato, il solo fatto di partecipare a un’associazione di tal genere costituisce un delitto. Se l’argomento ti interessa, prosegui nella lettura: vedremo insieme quando si prescrive l’associazione per delinquere.

Cos’è l’associazione per delinquere?

L’associazione per delinquere è un’organizzazione criminale costituita da almeno tre persone che si prefiggono come obiettivo la realizzazione di una serie di reati [1].

Secondo la legge, si può parlare di associazione per delinquere solamente al ricorrere di precisi requisiti, e cioè:

la pluralità di associati (almeno tre);

la stabilità del vincolo associativo;

l’indeterminatezza del programma criminoso, nel senso che il fine dell’associazione deve essere quello di commettere una serie indeterminata di reati. Va escluso il reato di associazione qualora ci si prefigga solamente la commissione di uno o più reati specifici (rapine in banca, ecc.).

Leggi l’articolo “Esempi di associazione a delinquere” per alcuni casi concreti di questo reato.

Associazione per delinquere: chi è punito?

Come ricordato in apertura, rispondono del reato di associazione per delinquere coloro che prendono parte a una compagine di questo genere, anche se poi non commettono alcun reato in esecuzione del progetto criminoso che gli associati si sono proposti di perseguire.

Ciò significa che verrà incriminato di associazione per delinquere anche colui che si limita a prendere parte a un questo gruppo, presenziando alle riunioni,

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coordinandosi con gli altri e magari finanziandoli, senza però partecipare materialmente ad alcun delitto (rapine, sequestri, corruzione, ecc.).

Associazione per delinquere: com’è punita?

Per poter illustrare dopo quanto tempo cade in prescrizione il reato di associazione per delinquere occorre vedere qual è la pena che la legge prevede per questo crimine.

Come diremo di qui a breve, la prescrizione dei reati è strettamente legata all’entità della punizione prevista per il crimine. Maggiore è la pena, più tempo occorre per la prescrizione.

Nell’ambito dell’associazione per delinquere le pene sono differenti a seconda del ruolo rivestito dall’associato. Per la precisione:

coloro che promuovono, costituiscono od organizzano l’associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni;

coloro che si limitano a partecipare all’associazione, invece, sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni.

A questo regime, che potremmo definire “ordinario”, si affiancano alcune circostanze al ricorrere delle quali le pene sono decisamente aumentate:

se gli associati circolano armati per le pubbliche vie, si applica la reclusione da cinque a quindici anni;

la pena è sempre aumentata se il numero degli associati è di dieci o più;

si applica la reclusione da cinque a quindici anni per i capi e i promotori e la pena da quattro a nove anni per i meri partecipanti quando l’associazione è costituita per perseguire reati come la riduzione in schiavitù, la tratta di persone o le immigrazioni clandestine;

si applica la reclusione da quattro a otto anni per i capi e i promotori e la reclusione da due a sei anni per i partecipanti quando l’associazione è costituita per perseguire reati sessuali e pedopornografici.

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Prescrizione: cos’è e come funziona?

La prescrizione è una vicenda estintiva dei reati legata al trascorrere del tempo. Per la precisione, la prescrizione estingue il reato se, entro un determinato lasso di tempo, non si è giunti perlomeno a una sentenza di primo grado.

Un reato si prescrive negli stessi anni di reclusione che sono previsti come pena massima. Ad esempio, il peculato è punito con la pena massima di dieci anni e mezzo di reclusione: ciò significa che il peculato si prescriverà dopo dieci anni e mezzo.

Per legge, nessun reato si può prescrivere prima che siano trascorsi sei anni dalla data della sua commissione. Ciò significa che il furto semplice, punito con pena massima di tre anni, si prescrive in sei anni, poiché sotto questa soglia non si può scendere.

Solamente per le contravvenzioni, cioè per quei reati minori che sono puniti solamente con l’arresto o l’ammenda (pensa al disturbo della quiete pubblica, ad esempio), la prescrizione scatta dopo soli quattro anni dalla commissione del crimine.

Associazione per delinquere: quando si prescrive?

Poiché la prescrizione di ogni reato è strettamente collegata alla pena massima prevista dalla legge, l’associazione per delinquere si estinguerà a seconda del ruolo rivestito all’interno del gruppo criminale e degli scopi illeciti in esso perseguiti, così come visto all’interno del paragrafo dedicato alle pene previste per questo delitto.

E così, poiché per il partecipante all’associazione per delinquere la pena massima prevista è di cinque anni, il reato per lui si prescriverà dopo sei anni da quando l’ha commesso (come specificato, infatti, nessun delitto può mai prescriversi prima di sei anni).

Per i promotori, gli organizzatori e, in generale, per tutti coloro che rivestono un ruolo apicale all’interno dell’associazione, il reato si prescriverà dopo sette anni,

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poiché tale è la pena massima prevista per loro.

Le cose si complicano nelle ipotesi aggravate di associazione per delinquere. Ad esempio, se il gruppo criminale persegue, tra i propri scopi, quello di favorire l’immigrazione clandestina e la tratta di persone, allora il reato non si prescriverà prima di quindici anni per i capi e di nove per i semplici partecipanti.

Peraltro, secondo la giurisprudenza [3], il fatto che uno dei reati commessi nell’ambito dell’associazione sia andato prescritto non incide sulla prescrizione del delitto di associazione per delinquere stesso, il quale, come detto, resta del tutto autonomo rispetto ai reati che si prefigge di compiere (cosiddetti reati fine).

Per la Corte di Cassazione, è configurabile l’associazione per delinquere anche quando i delitti commessi dagli associati siano prescritti, trattandosi di condotte reiterate riconducibili a un meccanismo illecito non occasionale e anzi connaturato all’esistenza di un consolidato vincolo associativo.

Prescrizione associazione a delinquere:

atti interruttivi

Tutti i termini visti nel precedente paragrafo rischiano di subire un prolungamento nel caso di atti interruttivi della prescrizione.

Gli atti interruttivi sono azioni processuali al verificarsi delle quali il termine di prescrizione si interrompe e comincia a decorrere daccapo.

Sono esempi di atti interruttivi: l’ordinanza che applica le misure cautelari personali e quella di convalida del fermo o dell’arresto; l’interrogatorio reso davanti al pubblico ministero o alla polizia giudiziaria; il decreto di fissazione dell’udienza preliminare; il decreto di rinvio a giudizio [4].

In presenza di uno di tali atti si verifica il fenomeno dell’interruzione, il quale agisce diversamente a seconda dell’ipotesi di associazione per delinquere:

se gli atti processuali si inseriscono all’interno di un procedimento penale per una delle forme più gravi di associazione per delinquere (quelle riguardanti i reati a sfondo sessuale, la pedopornografia, la tratta di persone e l’immigrazione clandestina), allora la prescrizione si interrompe

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e i termini cominciano a decorrere daccapo;

in tutti gli altri casi di associazione per delinquere (quelli ordinari, per cui le pene sono inferiori), l’interruzione fa ricominciare daccapo i termini, ma l’interruzione della prescrizione non può comportare l’aumento di più di un quarto del tempo necessario a prescrivere il reato. Ciò significa che, se la prescrizione matura dopo sei anni, con l’interruzione subirà un prolungamento non superiore a un quarto del totale, giungendo così al tempo massimo pari a 7 anni e mezzo (6 + ¼ = 7 1/2).

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