Mauro Adenzato mauro.adenzato@unito.it
La Teoria della Mente nell’invecchiamento patologico:
dalla teoria alla pratica
Dipartimento di Psicologia Centro di Scienza Cognitiva, Università di Torino
Neuroscience Institute of Turin
XI Convegno Nazionale della Società Italiana di Psicologia dell’Invecchiamento (SIPI) Milano, 25-26 maggio 2018
Nel corso dell’evoluzione della linea filetica del genere Homo vi è stato un progressivo aumento del volume cerebrale
Adattato da: Babbitt et al. 2011, Proc Biol Sci
L’aumento del volume cerebrale ha riguardato
in modo particolare le aree prefrontali della neocorteccia
Katerina Semendeferi
Adattato da: Semendeferi et al. 2001, Am J Phys Anthropol
Il progressivo aumento del volume cerebrale è il risultato
dell’evoluzione di sistemi neurocognitivi necessari a navigare nell’ambiente sociale
Robin Dunbar
L’ipotesi del cervello sociale
Adattato da: Dunbar 1998, Evol Anthropol
Evoluzione di sistemi neurocognitivi che permettono di gestire le informazioni relative all’interazione sociale
La Teoria della Mente (ToM) può essere intesa come un sistema
neurocognitivo evolutosi in risposta a pressioni selettive agite dalla vita di gruppo
L’ipotesi del cervello sociale: implicazioni
Comunicazione extra-linguistica
Comunicazione linguistica
Journal of Cognitive Neuroscience NeuroImage Journal of Cognitive Neuroscience Neuropsychologia Social Cognitive and Affective Neuroscience Frontiers in Human Neuroscience NeuroImage
L’ipotesi del cervello sociale e le aree neurali coinvolte nella ToM:
l’Intention Processing Network
Il ruolo della corteccia mediale prefrontale (mPFC) nella comprensione delle intenzioni sociali
Intenzione privata (PInt)
Intenzione comunicativa (CInt)
Il ruolo della corteccia mediale prefrontale (mPFC)
nella variante frontale della demenza frontotemporale (fvFTD)
se la mPFC è specificamente coinvolta nella comprensione delle intenzioni sociali
se la mPFC è l’area primariamente
coinvolta nei processi neurodegenerativi della fvFTD
allora nella fvFTD dovremmo osservare specifici problemi nella comprensione di intenzioni sociali
Ipotesi
Intenzione privata
Intenzione comunicativa
Causalità fisica
Pazienti bvFTD
(n = 17) Pazienti AD
(n = 18) t-test
Età 68.59 (6.84) 69.50 (6.46) t = -.406, p = .688
Durata della malattia 2.75 (1.48) 1.89 (1.44) t = 1.746, p = .090
MMSE 25.90 (2.23) 25.38 (4.45) t = .436, p = .666
Digit span 4.96 (.87) 5.10 (1.01) t = -.435, p = .667
Token test 29.75 (3.03) 29.36 (5.33) t = .260, p = .796
TMT A 74.71 (37.00) 74.06 (52.02) t = .042, p = .967
TMT B 270.07 (80.36) 258.13 (120.22) t = .323, p = .749
TMT B minus A 203.13 (68.78) 186.06 (89.62) t = .592, p = .558
Span spaziale 4.27 (.63) 4.10 (.93) t = .645, p = .524
Matrici Raven 23.71 (7.25) 22.89 (10.12) t = .276, p = .784
Memoria di Prosa 2.77 (3.42) 2.89 (3.96) t = -.092, p = .927
Fluenza Verbale, lettere 19.58 (9.67) 24.45 (10.06) t = -1.460, p = .154 Fluenza Verbale, categorie 17.73 (9.39) 18.43 (10.72) t = -.203, p = .840
Risultati ai classici test neuropsicologici
Risultati al test di Teoria della Mente
Pazienti fvFTD (n = 17)
Pazienti AD
(n = 18) t-test
Causalità fisica (controllo) 4.65 (2.50) 4.83 (2.01) t = -.244, p = .809
Intenzione privata 4.76 (2.08) 5.00 (2.20) t = -.325, p = .747
I ntenzione comunicativa 3.24 ( 1.56) 5.00 ( 2.45) t = -2.524, p = .017
Capacità discriminativa dei test di cognizione sociale:
evidenze convergenti
Confronto tra test neuropsicologici e un test di cognizione sociale
1. Subtest Go/No-Go del Frontal Assessment Battery (FAB) 2. Iowa Gambling Task (IGT)
3. Reversal-Learning test (RL)
4. Versione abbreviata del Social cognition and Emotional Assessment (mini-SEA = Ekman 60 faces + Faux pas)
Bertoux et al. 2013, Alzheimer’s and Dementia
Tristezza Felicità Rabbia Disgusto Paura Sorpresa
Ekman, Pictures of facial affect
Tristezza Felicità Rabbia Disgusto Paura Sorpresa
Ekman, Pictures of facial affect
Tristezza Felicità Rabbia Disgusto Paura Sorpresa
Ekman, Pictures of facial affect
Tristezza Felicità Rabbia Disgusto Paura Sorpresa
Ekman, Pictures of facial affect
Tristezza Felicità Rabbia Disgusto Paura Sorpresa
Ekman, Pictures of facial affect
Tristezza Felicità Rabbia Disgusto Paura Sorpresa
Ekman, Pictures of facial affect
Faux pas test
Il marito di Elena stava organizzando una festa a sorpresa per il compleanno della moglie. Invitò Sara, un’amica di Elena, e le disse,
“Non dirlo a nessuno, specialmente a Elena”. Il giorno prima della festa, Elena era a casa di Sara e Sara rovesciò un po’ di caffé sul suo vestito nuovo. “Oh!” disse Sara, “avevo intenzione di indossarlo alla tua festa!” “Quale festa?” disse Elena. “Dai”, disse Sara, “vediamo se riusciamo a togliere la macchia”.
Qualcuno ha detto qualche cosa che non avrebbe dovuto dire, o qualcosa di imbarazzante?
Sensibilità e specificità discriminativa tra i vari test
Bertoux et al. 2013, Alzheimer’s and Dementia
The distinction between fvFTD and AD was accurate in 82.5% of participants using the Mini-SEA, and in 69.7% using the number of reversals performed in the Reversal-Learning Test.
Il funzionamento dei processi di mentalizzazione può essere predittivo della comparsa di una fvFTD
4.150 adulti di età compresa tra 50 e 60 anni Assessment neuropsicologico standard
Reading di Mind in the Eyes (RME) test
Pardini et al. 2013, J Neurol Neurosurg Psychiatry
contemplativo contrariato incoraggiante divertito
Reading the Mind in the Eyes (RME) test
Dai 4.150 adulti sono stati selezionati un gruppo di controllo (N = 150) e un gruppo di persone (N = 83) con basso punteggio al RME ma una normale valutazione neuropsicologica e assenza di atrofia cerebrale valutata con MRI
Follow-up a due anni di distanza
In confronto al gruppo di controllo, nel gruppo low-RME si osservano:
- deficit a molti test neuropsicologici (FAB, TMT, fluenza fonemica) - sufficienti elementi per una diagnosi di fvFTD in 12 persone
(in nessun caso nel gruppo di controllo)
Il funzionamento dei processi di mentalizzazione può essere predittivo della comparsa di una fvFTD
Pardini et al. 2013, J Neurol Neurosurg Psychiatry
Articoli sulla mentalizzazione nei disturbi
neurodegenerativi pubblicati sulle piattaforme
Scopus e Web of Knowledge
Ipotesi del cervello sociale: implicazioni pratiche
I test di Teoria della Mente devono essere inclusi nell’assessment standard dei pazienti
con disturbi neurodegenerativi
Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, 2017 Clinical Neuropsychiatry, 2013 Neuroscience and Biobehavioral Reviews, 2012