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GRUPPO DELLE GRIGNE: TRAVERSATA ALTA E BASSA

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Academic year: 2022

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EEA 8 ore 1800 +/- m 21 km 1278 m. 2410 m. Sì Punto di Partenza Pian dei Resinelli Punto di Arrivo Pian dei Resinelli Punti di Appoggio

Rifugio Carlo Porta Rifugio Brioschi

Rifugio Antonietta al Pialeral

Attrezzatura Consigliata

Scarponcini / Scarpe da avvicinamento. Eventualmente caschetto

Accesso e Parcheggio

Il parcheggio è in una località molto nota, e sempre ben affollata: i Piani dei Resinelli.

Ovviamente per la traversata conviene partire molto presto, quindi tipicamente non si pone il problema della mancanza dei parcheggi.

Itinerario

La combinata delle due traversate è un’escursione di grado EEA, parecchio lunga e faticosa, ma l’impegno dipende anche molto dalla propria preparazione fisica. Per questo motivo ho indicato una durata tra le 7 e le 10 ore.

Il percorso, in breve:

● Grignetta per la Cermenati

● Traversata Alta

○ Discesa verso Cresta Sinigallia

○ Canalino della Federazione

○ Bivacco Merlini

● Rifugio Brioschi

● Rifugio Antonietta al Pialeral

● Traversata Bassa

Partendo dai Resinelli, il primo punto dove poter fare rifornimento è, se aperto, il Rifugio Brioschi! Il secondo è il Rifugio Antonietta al Pialeral. L’itinerario è lungo e faticoso, rifornirsi di conseguenza!

Cresta Cermenati

Partendo dai Piani dei Resinelli, si passa davanti al Forno della Grigna, tappa obbligatoria al ritorno, e prendiamo la prima deviazione sulla sinistra che subito dà’ la carica con un primo strappo deciso.

La prima parte è asfaltata e si segue quindi la strada fino alla seconda sbarra. Da qui ci sono due possibilità: o tagliare nel bosco, sulla traccia visibile poco prima della sbarra sulla sinistra, oppure proseguire per il sentiero che porta fino al Rifugio Carlo Porta e da qui proseguire seguendo le indicazioni.

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In entrambi i casi si arriva, dopo una serie di strette curve, ad un bivio dove troviamo le indicazioni per il Sentiero Cermenati o per la Direttissima.

Prendiamo il sentiero di destra, direzione Cermenati, seguendo il sentiero 7.

Pochi metri e siamo fuori dal bosco: da qui in poi saremo sempre esposti quindi, in giornate particolarmente calde, meglio partire presto.

Il sentiero che porta in vetta alla Grignetta lascia poco spazio per respirare e si comincia subito con strappi decisi. Il sentiero alterna, già da ora, traccia con passaggi su roccia. Alcuni, quelli più esposti, hanno una corda fissa per sicurezza. Niente di complicato, ma sempre bene prestare attenzione (soprattutto con eventuali residui di neve/ghiaccio).

Impossibile sbagliare sentiero mentre si guadagna quota rapidamente, con il continuo alternarsi di salti rocciosi più verticali.

L’unico bivio che troviamo, a circa metà salita, è ben indicato. Noi comunque puntiamo sempre dritti sul ripido e non prendiamo il sentiero di destra, Traverso dei Magnaghi, che taglia tutta la Grignetta e, attraversato il Canalone Porta, ci porta appunto nella zona dei Magnaghi, da cui partono tante vie di arrampicata.

Grigna Meridionale 2177 m – Bivacco Ferrario

Il sentiero segue in parte la cresta e in parte passa appena sotto. Dopo un paio di punti meno ripidi e difficoltosi, si arriva al canalino finale. Poco prima del canale, i segnavia indicano il Sentiero Cecilia, altro percorso interessante.

Superato l’ultimo canalino, che risale tra qualche roccia più pericolante, si arriva all’ultimo tratto con catene che aiutano a risalire il salto di roccia finale.

Da qui si apre un panorama stupendo intorno a noi, il Grignone ci si presenta davanti e si comincia a vedere parte della Traversata Alta. Risaliamo le catene e siamo in vetta, il Bivacco Ferrario luccica davanti a noi.

Circa 1h30m – 2h dalla partenza.

Traversata Alta

Dopo aver tirato un attimo il fiato al Bivacco e scattata l’immancabile foto di vetta, bisogna cominciare la discesa dalla Grignetta.

A fianco del Bivacco si vedono bene evidenti le indicazioni per i diversi sentieri. Noi dobbiamo seguire per un piccolo tratto il Sentiero 1 – Cresta Sinigallia, fino alla Bocchetta della Federazione. Da qui, si cominciano a trovare anche i cartelli per il Sentiero 33 – Traversata Alta.

Nel primo tratto, si scende con l’ausilio di catene. Questo passaggio risulta particolarmente esposto e bisogna disarrampicare. Volendo, un kit da ferrata e un caschetto possono tornare utili, ma non sono strettamente necessari.

Si passa oltre un primo canale. La discesa inizia al Canalino della Federazione presso l’omonima Bocchetta.

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Canalino della Federazione

Anche qui, l’indicazione è ben evidente: Alta Via Delle Grigne, 33 – Traversata Alta, Canalino della Federazione.

Il Canalino scende rapido, alcuni tratti con catena aiutano la discesa.

Da prevedere la possibile presenza di neve in alcuni punti! Al nostro passaggio, siamo riusciti sempre ad evitarla in qualche modo, ma in base alla stagione o al periodo, potrebbe non essere così facile aggirarla completamente.

Lasciata alla spalle la prima parte più ripida, il canale si allarga e si finisce su sfasciumi. Si scende ancora rapidi su traccia sempre ben evidente fino a raggiungere la Bocchetta del Giardino, 2004 m.

Tra le Grigne

Si seguono ancora le indicazioni sempre ben visibili. Il sentiero è, in questo tratto, lo stesso che porta al Rifugio Elisa.

Questa parte della traversata è davvero stupenda: incastrati tra le due Grigne, la Grignetta alle nostre spalle, dove vediamo la vetta affollarsi sempre più, e gli scudi rocciosi che ci separano dal Brioschi.

Incrociamo una indicazione per il Sentiero 32 – Balisio, Rif. Tedeschi, Piani dei Resinelli: è una possibile via di fuga. Non l’abbiamo percorsa, ma, stando alle mappe, si dovrebbe ricongiungere con la Traversata Bassa.

Ci godiamo questo tratto di morbidi saliscendi tra pino mugo, ghiaioni e squarci di panorama sul Lago di Como alla nostra sinistra, fino ad arrivare alla selletta Buco di Grigna, 1803 m.

Le indicazioni sono ancora chiare e si continua a seguire per la Traversata Alta, Sentiero 7. Si perde ancora un po’ di quota, si aggira su sfasciumi una parte di parete fino a arrivare ad una zona con catene.

Circa 2h30m – 3h dalla partenza.

Risalita per gli Scudi

Risaliamo ora questa prima parte di scudi senza fare troppo affidamento sulle catene: il terreno è qui molto friabile. Ci muoviamo infatti su una roccia abbastanza instabile, facendo molta attenzione anche a non tirare sassi ad eventuali altri avventurieri.

Con un traversino, si aggira questa parte più aleatoria e ci si trova a risalire uno spigolo erboso fino ad arrivare in cresta.

Segue una parte tranquilla, senza particolari difficoltà, dove si tira un attimo il fiato. Durante le giornate limpide si è circondati da un panorama stupendo e un silenzio inebriante.

Le Grigne sono molto frequentate, ma la traversata non è molto trafficata.

La cresta termina quando ci si trova di nuovo davanti ad uno scudo che si deve risalire con l’aiuto delle catene. Questa parte è molto esposta in alcuni tratti.

Tra una stella alpina e qualche camoscio in lontananza, si risale questa ultima serie di scudi e si conclude la parte più complicata della Traversata.

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Ora, su sentiero comodo in costa, si prosegue con sali scendi fino alla Bocchetta della Bassa, dove sorge il Bivacco Merlini, 2144 m.

Circa 3h30m – 4h dalla partenza

Grigna Settentrionale 2410 m - Rifugio Brioschi

Al Bivacco ci si ricongiunge con il sentiero che sale dal Pialeral al Rifugio Brioschi. Proseguiamo su questa via.

Poco dopo, da sinistra si immette il sentiero n. 16 (via dei Chignoli) che risale dal Rifugio Elisa.

Il sentiero è ora più comodo e meno impervio, ma non meno impegnativo. Con una rampa finale si arriva in circa 30 minuti, finalmente, al Rifugio Brioschi.

Circa 4h30m – 5h dalla partenza

Il Brioschi è una istituzione e meta di “pellegrinaggio” per decine di persone ogni weekend. E come potrebbe essere diversamente? Sorge in un punto stupendo, con un panorama a 360° che spazia dal Lago di Como al Monte Rosa a tutte le Orobie. Senza dimenticare l’accoglienza sempre al massimo!

Appena dietro il Rifugio sorge la Cappelletta Santa Maria dei Sentieri.

Discesa Grignone - Pialeral

Riscendiamo gli scalini e ripercorriamo a ritroso la strada fino al Bivacco Merlini.

Da qui proseguiamo verso valle sull’evidente sentiero che scende in direzione del Pialeral.

Il sentiero rimane evidente e non ci resta che seguirlo. Con qualche ripido tornante, alternando ghiaione e traccia sterrata, incrociamo alcune tracce che sembrano essere dei bivi.

A un certo punto però, invece di seguire l’estiva vera e propria, abbiamo preso il bivio che passa per la Valle delle Marmotte (così l’abbiamo sentita nominare).

Questa variante passa sotto il faraglione che spacca a metà il crinale, mentre l’estiva ci passa sopra.

Valle delle Marmotte

La prima parte di discesa verso la valle è un po’ impervia, ma ben presto diventa nuovamente un comodo sentiero che arriva quasi a spianare completamente.

Siamo ora in mezzo a un verde pratone, alle nostre spalle vediamo la valle che risale fino alla cresta che abbiamo appena attraversato. La vallata è zona di pascolo e, infatti, un gregge girovaga tranquillo sul sentiero.

Arriviamo a una pozza e a dei muretti a secco. Il sentiero passa tra questi muretti, in uno scenario bucolico. Ricompare qualche albero e, dopo qualche metro, si inizia a vedere in lontananza la zona dove sorge il Rifugio Antonietta al Pialeral.

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Rifugio Antonietta al Pialeral

Ci dirigiamo verso il complesso di baite nella zona del Pialeral, passando vicino ad una zona pic-nic dove ci si può riposare con vista sul Grignone in tutta la sua maestosità.

Superati degli scalini, si arriva alla mulattiera che in breve porta davanti al Rifugio Antonietta al Pialeral.

Questa è l’ultima zona ristoro prima di affrontare la Traversata Bassa e ritornare al punto di partenza.

Circa 5-6h dalla partenza

Si prosegue lungo la strada carrabile fino a raggiungere l’Alpe Cova, 1301 m, e il laghetto che si trova alla sinistra della strada.

Qui arriva dal bosco, dritto davanti a noi, il sentiero che sale da Balisio.

Le paline, sempre ben evidenti, indicano la direzione sulla destra: Traversata Bassa, Piani dei Resinelli 2h10m.

Traversata Bassa

Una volta presa la deviazione, è difficile sbagliare strada.

Il sentiero si snoda, con continui sali-scendi, quasi completamente in un bellissimo bosco di faggi. Le poche deviazioni sono tutte ben segnalate.

Si raggiungono dapprima le sorgenti del fiume Pioverna, e poi si passa oltre la deviazione per la località Grassi e Lunghi.

A questo punto si attraversa una grande pietraia e si continua nuovamente su sentiero molto comodo e piacevole, sempre riparati dal sole, fino a sbucare nella località Pian Delle Fontane.

Circa 6h30-8h dalla partenza

Siamo ormai giunti su strada carrabile e ci possiamo godere gli ultimi 3 km. Alla nostra destra di nuovo la Grignetta, intorno a noi i pascoli e poi il bosco.

La strada prosegue, passando per alcune case/baite private, fino quasi a raggiungere il Rifugio Soldanella. Poco prima di arrivare al rifugio, una deviazione indica Rifugio Carlo Porta.

Con un ultimo breve ma intenso tratto in salita, ci portiamo al Rifugio e, da qui, prendiamo il sentiero che ci riporta alla partenza: i Piani dei Resinelli.

Circa 7h30m-10h dalla partenza

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