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CORTE DI APPELLO DI ROMA UFFICIO DEL
MAGISTRATO DI RIFERIMENTO PER L’INFORMATICA
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Tra le “Buone Prassi” introdotte presso la Corte, si segnalano le seguenti per la materia informatica, con particolare riguardo alle sezioni civili.
A) Durante il periodo feriale 2014 si è dato l’avvio alla scansione dei ricorsi e dei decreti di fissazione di udienza, per consentire agli avvocati di procedere all'estrazione e notificazione degli atti ai sensi della normativa introdotta con l’art. 52 decreto legge 24 giugno 2014, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114.
La prassi, che già era stata adottata ordinariamente presso le Sezioni Famiglia/Persona e Minorenni, è stata estesa come sopra indicato a seguito di riunioni fra gli addetti alla Presidenza e alla Dirigenza della Corte.
Essa ha dato risultati molto positivi, in termini di riduzione - in misura non precisamente quantificabile - delle richieste di copie di atti e, quindi, degli accessi alle cancellerie.
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B) A partire dal 2013, sono state convocate sistematicamente delle riunioni - in una prima fase, con cadenza fissa settimanale - per discutere dei temi relativi all’informatica, attuare la ricognizione delle risorse materiali, predisporre piani e accorgimenti finalizzati a garantirne la corretta ed efficiente allocazione.
Alle riunioni prendono parte, normalmente, il Magistrato designato a seguire la materia nell’ambito della Presidenza, i Magistrati di riferimento per l’informatica, il Dirigente della Corte, il personale amministrativo addetto alla gestione operativa delle risorse informatiche.
La prassi è stata adottata per iniziativa dei Magistrati di riferimento per l’informatica e ha consentito di affrontare e risolvere sollecitamente svariati problemi, soprattutto nel periodo in cui è stato necessario programmare e quindi attuare linee di intervento regolari per l’assegnazione ai magistrati e la configurazione, in maniera veloce e ordinata, dei computer portatili (n. 107) destinati a supportare l’uso dell’applicativo "Consolle".
Le riunioni hanno facilitato la gestione di tutte le attività finalizzate a consentire l’ordinato e regolare svolgimento dei corsi attivati dal Ministero della Giustizia per l’apprendimento, da parte dei magistrati, delle modalità di uso del predetto applicativo.
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C) Il Presidente della Corte ha istituito una Commissione tecnica permanente, formata da magistrati e personale amministrativo in rappresentanza delle varie sezioni civili, per la trattazione delle innovazioni e dei problemi relativi al Processo Civile Telematico. Sono chiamati a partecipare alle riunioni anche esponenti dell’Avvocatura e di altre categorie professionali coinvolte.
Sin dall’inizio, le riunioni hanno raccolto vivace interesse e si profila la concreta possibilità che la Commissione, luogo di discussione privilegiata sui temi predetti, divenga per l'intero Distretto, come auspicato dal Presidente, il centro di riferimento e indirizzo in materia, fornendo meditate soluzioni dei vari problemi tecnici e giuridici segnalati.
D) La Dirigenza amministrativa ha impartito disposizioni per la costruzione e la gestione di momenti formativi in house, rivolti al personale delle cancellerie delle sezioni civili e rivelatisi, nella concreta attuazione, particolarmente efficaci per la diffusione della conoscenza del Processo Civile Telematico.
E) Il personale amministrativo della Corte ha partecipato attivamente, presso la DGSIA del Ministero della Giustizia, a un gruppo di lavoro per l’analisi delle richieste di intervento sul PCT e per la gestione degli errori.
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F) Dai primi giorni del mese di luglio è operativo, nell’edificio centrale della Corte di Appello civile, uno sportello informativo sul Processo Civile Telematico, gestito da organi esponenziali dell’Avvocatura per mezzo di personale specializzato.
L’apertura dello sportello è stata autorizzata dal Presidente della Corte a seguito di richiesta dei predetti organi e di intese anche logistiche tra la Dirigenza, il Magistrato referente distrettuale per l’informatica e il Magistrato di riferimento per il settore Civile della Corte.
G) Al fine di garantire la più ampia diffusione della Consolle del magistrato e raggiungere il risultato del suo utilizzo generalizzato e sistematico per la piena attuazione del PCT, sono stati gestititi presso ogni sezione civile della Corte dei corsi di formazione per l'uso dell'applicativo, attuati soprattutto con lezioni pratiche svolte, con il metodo dell'affiancamento del discente, dal personale specializzato inviato, su richiesta della Corte, dalla Direzione Generale competente del Ministero della Giustizia. Sono stati coinvolti tutti i magistrati del settore civile.
Nel mese giugno 2015 sono stati svolti, in prossimità dell'avvio dell'ultima fase di attuazione del PCT, ulteriori cicli di lezioni, impartite, presso tutte le sezioni civili, dal personale inviato dal Ministero della Giustizia. Dato il numero limitato delle ore di lezione disponibili, è stato necessario organizzare per ciascuna sezione incontri per un numero limitato
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di discenti, per evitare dispersioni di energie e consentire un approccio formativo più efficace per i colleghi. Hanno partecipato a tale ultimo ciclo i magistrati che hanno dichiarato al loro disponibilità a riversare agli altri colleghi delle rispettive sezioni le conoscenze acquisite.
Nell’ambito della Sezione Lavoro, uno specifico ciclo formativo aggiuntivo é stato gestito con lezioni impartite direttamente dal Magistrato di riferimento per l'informatica Fabio Eligio Anzilotti Nitto de’ Rossi, sulla base di organizzazione (in collaborazione con l’Ufficio del Magistrato RID) di corsi (base e avanzati) a seconda dei diversi livelli di abilità precedentemente acquisita dai colleghi nell’utilizzo del programma. Sono state fornite di volta in volta le nozioni tecniche fondamentali a gruppi di 5-6 magistrati per sessione, limitando ogni volta il numero dei discenti allo scopo di consentire un approccio formativo più efficace per i colleghi meno esperti.
In tale ultimo ciclo, il docente ha offerto informazioni sulle funzionalità più avanzate del programma (tra le altre: gestione dei depositi cumulativi, filtri applicativi, raggruppamenti, utilizzo dell’archivio per verificare la sorte delle cause decise nel processo di cassazione, utilizzo del modellatore, dei placeholder e dei frasari). Ogni magistrato ha utilizzato il proprio pc. L’attività così svolta ha costituito momento importante di formazione, che potrà comunque essere ulteriormente approfondita e concretamente valorizzata solo attraverso l’uso costante dell’applicativo da
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parte dei colleghi, che continueranno ad essere saranno affiancati dal Magrif nell’affrontare le difficoltà eventualmente insorgenti nell’uso di consolle e nel rilevare e segnalare in tempo reale elementi ostativi al facile approccio al sistema.
Roma, 14 luglio 2015.
Il Magistrato di riferimento per l’informatica Luigi Fabrizio Augusto Mancuso