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Firmato digitalmente da:LU CA BORGHI

Data:08/05/2018 14:47:28

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SOMMARIO

1. PREMESSA ... 3 

1.1.  Oggetto del documento ... 3 

1.2.  Progettazione degli impianti ... 3 

1.3.  Descrizione generale dell’intervento ... 4 

1.4.  Note relative a marchi commerciali ... 4 

1.5.  Riferimenti progettuali preesistenti... 5 

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ... 6

2.1.  Norme di carattere generale ... 6 

2.2.  Norme per rifiuti materiale elettrico ... 7 

2.3.  Prodotti da Costruzione ... 7 

2.4.  Norme per il controllo della rumorosità degli impianti ... 7 

2.5.  Norme per i campi elettromagnetici generati dagli impianti ... 8 

2.6.  Norme impianti telefonici ... 8 

2.7.  Norme impianto cablaggio strutturato ... 9 

2.8.  Norme impianti rivelazione automatica di fumi ed incendio ... 9 

2.9.  Norme impianti di diffusione sonora ... 11 

2.10.  Norme impianti di supervisione ... 11 

2.11.  Norme impianti TV.CC e controllo accessi ... 12 

2.12.  Norme impianti antifurto e antintrusione ... 12 

2.13.  Prescrizioni normative di cui al DM 28/10/2005 per gli impianti elettrici all'interno delle gallerie ferroviarie ... 13 

2.14.  Prescrizioni normative di cui al Regolamento (UE) N. 1303/2014 del 18 novembre 2014 (STI SRT) ... 14 

3. DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI ... 19

3.1.  Galleria naturale ... 19 

3.2.  Galleria artificiale ... 19 

3.3.  Linea ferroviaria ... 20 

3.4.  Uscita di sicurezza US1 e locali tecnici ... 23 

3.5.  Uscita di sicurezza US2 e locali tecnici ... 25 

3.6.  Uscita di sicurezza US3 e locali tecnici ... 27 

3.7.  Uscita di sicurezza US4 e locali tecnici ... 29 

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3.8.  Uscita di sicurezza US5, SSE e locale ACS ... 31 

3.9.  Uscita di sicurezza US6 ... 33 

3.10.  Uscita di sicurezza US7 ... 34 

3.11.  Cabina TE RFI ... 36 

3.12.  Locale ACS Lato Domodossola ... 37 

3.13.  Uscita di sicurezza US8 Terminal T2 (adeguamento antincendio) ... 39 

3.14.  Sottopasso fabbricati tecnologici ... 39 

3.15.  Sottopasso vie Verdi ... 39 

3.16.  Viabilità SS33 ... 39 

3.17.  Viabilità di accesso alle US2 e US3 con relativi piazzali ... 39 

3.18.  Viabilità di accesso alla US4 con relativo piazzale ... 40 

3.19.  Viabilità di accesso alla SSE e US5 con relativo piazzale ... 41 

3.20.  Viabilità di accesso alle US6 e US7 con relativi piazzali ... 41 

3.21.  Tipologie dei cavi di segnale ... 42 

4. CRITERI DI CALCOLO PER GLI IMPIANTI DI RILEVAZIONE FUMI ED INCENDIO ... 44 

4.1.  Considerazioni generali ... 44 

4.2.  Criteri di estensione della sorveglianza ... 44 

4.3.  Criteri di suddivisione dell’area in zone ... 45 

4.4.  Criteri di scelta dei rivelatori ... 46 

4.5.  Criteri di posizionamento dei rivelatori e dei componenti di impianto ... 48 

4.6.  Criteri di dimensionamento dei sistemi di alimentazione ... 55 

4.7.  Schema indicativo delle attuazioni ... 56 

5.  CRITERI DI CALCOLO PER L’IMPIANTO DI ALLARME SONORO PER EVACUAZIONE ... 57 

5.1.  Obblighi legislativi ... 57 

5.2.  Schema componenti tipici di impianto ... 58 

5.3.  Prescrizioni normative ... 58

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1. PREMESSA

1.1. Oggetto del documento

Il presente documento, allegato alla documentazione del PROGETTO DEFINITIVO, ha per oggetto la relazione tecnica degli impianti di telecomunicazione e speciali (TLC) relativi all'intervento di realizzazione del collegamento ferroviario tra il Terminal 2 dell’Aeroporto intercontinentale di Malpensa, capolinea della linea ferroviaria Milano - Malpensa in concessione a FERROVIENORD, e il tracciato ferroviario esistente Milano-Domodossola di RFI.

In particolare si fà riferimento ai seguenti impianti:

 impianto trasmissione dati e fibra ottica

 impianto di rilevazione fumi ed allarme incendio

 impianto antintrusione

 impianto telefonico (telefonica selettiva)

 impianto TVCC

 impianto diffusione sonora

 impianto help-point

 impianto bus di telecontrollo e telecomando

 dotazione e presidi di emergenza

1.2. Progettazione degli impianti

Il progetto degli impianti TLC in oggetto è regolamentato ai sensi dell’art.5 del Decreto 22 gennaio 2008 n.37 “Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici” per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento dei seguenti impianti:

 comma 2, lettera e) “… per gli impianti elettronici in genere quando coesistono con impianti elettrici con obbligo di progettazione”

 comma 2, lettera h) “…inseriti in un’attività soggetta al rilascio del certificato prevenzione incendi e, comunque, quando gli idranti sono in numero pari o superiori a 4 o gli apparecchi di rilevamento sono in numero pari o superiore a 10.”

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1.3. Descrizione generale dell’intervento

L’intervento, a livello impiantistico, prevede la realizzazione delle opere relative ai seguenti manufatti:

 Galleria naturale

 Galleria artificiale

 Linea ferroviaria

 Uscita di sicurezza US1 e locali tecnici

 Uscita di sicurezza US2 e locali tecnici

 Uscita di sicurezza US3 e locali tecnici

 Uscita di sicurezza US4 e locali tecnici

 Uscita di sicurezza US5, cabina SSE e locali ACS di linea

 Uscita di sicurezza US6

 Uscita di sicurezza US7

 Cabina TE RFI

 Locale ACS lato Domodossola

 Uscita di sicurezza US8 Terminal T2 (adeguamento antincendio)

 oltre che gli impianti relativi alle seguenti viabilità:

 sottopasso fabbricati tecnologici

 sottopasso vie Verdi

 viabilità SS33

 viabilità di accesso alle US2 e US3 con relativi piazzali

 viabilità di accesso alla US4 con relativo piazzale

 viabilità di accesso alla SSE/US5 con relativo piazzale

 viabilità di accesso alle US6 e US7 con relativi piazzali

Gli ambiti di intervento e gli impianti previsti per ciascuno di essi sono meglio evidenziati sugli elaborati di progetto.

1.4. Note relative a marchi commerciali

Le indicazioni di tipi e marche commerciali indicate nei documenti ed elaborati di progetto sono da intendersi come dichiarazione di caratteristiche tecniche e come tali non sono vincolanti.

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Sono state definite tali tipologie al solo scopo di sviluppo dei calcoli di progetto, al fine di garantire il rispetto e la verifica delle prescrizioni tecniche applicabili all'impianto in oggetto.

1.5. Riferimenti progettuali preesistenti

Si evidenzia che nello sviluppo del presente progetto definitivo vengono in parte richiamate le indicazioni progettuali già sviluppate con il progetto di fattibilità tecnica ed economica redatto dalla Committente, che include i seguenti elaborati:

 M20Pb002IT--R1_Relazione Tecnica Impianti ferroviari

 M20Pe503TE--R1_Schema di alimentazione

 M20Pe601TL--R0_Planim distribuzione impianti

 M20Pe602TL--R0_Armadi uscite di sicurezza

 M20Pe603TL--R0_Schematico con segnali di emergenza

 M20Pe701IM--R0_Schematico alimentazione

 M20Pe702IM--R0_Impianti di linea-imp.elettrici speciali

 M20Pe703IM--R0_Tipol illumin d'emergenza delle US

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2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Gli impianti TLC ed i componenti riguardanti il presente progetto dovranno essere realizzati in conformità con le leggi e la normativa tecnica vigente alla data di esecuzione dei lavori, in particolare:

 prescrizioni di Autorità Locali, comprese quelle dei Vigili del Fuoco;

 prescrizioni e indicazioni dell'ENEL o dell'Azienda Distributrice dell'energia elettrica;

 prescrizioni e indicazioni della Telecom Italia;

 prescrizioni e raccomandazioni delle ASL;

 prescrizioni e raccomandazioni dell’ I.S.P.E.S.L.

 Norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano);

 Norme e tabelle di unificazione UNEL ed UNI;

 Leggi, regolamenti e circolari tecniche che venissero emanate in corso d'opera;

 Normative, Leggi, Decreti Ministeriali regionali o comunali;

 ogni altra raccomandazione, prescrizione o regolamento emanata da altri Enti ed applicabile a questo capitolato tecnico.

Le norme di riferimento sono quelle emanate dal Comitato Elettrotecnico Italiano il cui rispetto assicura l’assolvimento della legge 1/3/68 n° 186 la quale prevede che tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte.

Si richiamano, a titolo indicativo, le più ricorrenti Norme C.E.I., Decreti, Leggi e Prescrizioni a cui far riferimento.

2.1. Norme di carattere generale

 Legge 1 marzo 1968 n.186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici

 Legge 18 ottobre 1977 n.791 Attuazione della Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee (CEE), n.72/73, relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione

 Decreto 22 gennaio 2008 n.37 Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici

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 Norma CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici

 Norma CEI 0-3 Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità e relativi allegati

 Norma CEI 3-23 Segni grafici per schemi e piani di installazione architettonici e topografici

 Norme CEI 64-8/1-2-3-4-5-6-7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Comprese tutte le varianti a tali norme

 Norma CEI 64-12 Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario

 Norma CEI 64-14 Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori

2.2. Norme per rifiuti materiale elettrico

 Direttiva 2002/96/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 gennaio 2003 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)

2.3. Prodotti da Costruzione

 Regolamento CPR (UE 305/2011) relativamente ai cavi elettrici

 Decreto legislativo n.106/2017 "Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento UE n.305/2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CE"

2.4. Norme per il controllo della rumorosità degli impianti

 UNI 8199: Acustica – Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione – Linee guida contrattuali e modalità di misurazione

 D.P.C.M. 01.03.91: Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno

 Legge 26.10.95, N.447: Legge quadro sull’inquinamento acustico

 D.M. 16.03.98: Tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico

 D.P.C.M. 14.11.97: Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore

 D.P.C.M. 05.12.97: Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici

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 D.Lgs 19.08.2005, N. 194: Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale

 Norme igienico sanitarie della Regione Lombardia

2.5. Norme per i campi elettromagnetici generati dagli impianti

 CEI 211-6 2001-01 "Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell´intervallo di frequenza 0 Hz - 10 kHz, con riferimento all´esposizione umana"

 CEI 211-7 2001-01 "Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell´intervallo di frequenza 10 kHz - 300 Ghz, con riferimento all´esposizione umana"

 CEI 211-4 1996-12 "Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee elettriche"

 CEI 11-60 2000-07 "Portata ali limite termico delle linee elettriche aeree esterne"

 Linee Guida ICNIRP " Linee guida per la limitazione dell´esposizione a campi elettrici e magnetici variabili nel tempo ed a campi elettromagnetici (fino a 300 GHz)"

 Legge quadro 22/02/2001, n. 36, "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici", G.U. 7 marzo 2001, n. 55

 Decreto Legge 23/01/2001, n.5, "Disposizioni urgenti per il differimento di termini in materia di trasmissioni radiotelevisive analogiche e digitali, nonché per il risanamento di impianti radiotelevisivi", G. U. 24 gennaio 2001, n.19

 Linee guida 01/09/1999 attuazione del Decreto Ministeriale 381/1998

 Decreto Ministeriale 10/09/1998, n. 381, "Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana", G.U. 3 novembre 1998, n. 257

 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 08/07/2003, "Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz", G.U. 28 agosto 2003, n. 199

2.6. Norme impianti telefonici

 Norma CEI 103-1 Impianti telefonici interni

 Norma CEI 46-136 Guida alle norme per la scelta e la posa dei cavi per impianti di comunicazione

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2.7. Norme impianto cablaggio strutturato

 ANSI/TIA/EIA-568-B.1 Commercial Building Telecommunications Cabling Standard Part 1 : General Requirements of May 2001 ( and all Addendum )

 ANSI/TIA/EIA-568-B.2 Commercial Building Telecommunications Cabling Standard Part 2 : Balanced Twisted-Pair Cabling Components of May 2001 (and all Addendum), and TIA/EIA-568-B.2-1 of June 2002 for CAT6

 ANSI/TIA/EIA-568-B.3 Optical Fiber Cabling Components Standard of April 2000 ( and all Addendum )

 ANSI/TIA/EIA-569-A Commercial Building Standard for Telecommunications Pathways and Spaces of February 1998 ( and all Addendum )

 ANSI/TIA/EIA-606-A Administration Standard for Commercial Telecommunications Infrastructure of May 2002

 ANSI/TIA/EIA-607 Commercial Building Grounding and Bonding Requirements for Telecommunications of August 1994

 Norme EN50173-1 Information Technology Generic Cabling Systems of November 2002

 Norme EN 50174-1 Information Technology – Cabling installation of August 2000

 Norme EN 50174-2 Information Technology – Cabling installation of August 2000

 prEN 50174-3 Information Technology – Cabling installation of March 2002

 Norme ISO/IEC 11801 2nd Edition Information Technology – Generic cabling for customer premises September 2002

 ANSI/EIA/TIA 570-A Residential Telecommunications Cabling Standard of September 1999

2.8. Norme impianti rivelazione automatica di fumi ed incendio

 Norma UNI 9795 Sistemi fissi di rivelazione e di segnalazione manuale d’incendio

 Norma UNI 11224 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi

 Norme EN 54 Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d’incendio

 Norma UNI EN 54-1 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio –introduzione

 Norma UNI EN 54-2 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio – centrale di controllo

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 Norma UNI EN 54-3 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio – dispositivi sonori di allarme incendio

 Norma UNI EN 54-4 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio – apparecchiatura di alimentazione

 Norma UNI EN 54-5 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio – rivelatori di calore – rivelatori puntiformi

 Norma UNI EN 54-7 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio – rivelatori di fumo – rivelatori puntiformi funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione

 Norma UNI EN 54-10 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio – rivelatori di fiamma – rivelatori puntiformi

 Norma UNI EN 54-12 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio – rivelatori di fumo. Parte 12: rivelatori lineari che utilizzano un raggio ottico luminoso

 Norma UNI EN 54-16 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio. Parte 16:

Apparecchiatura di controllo e segnalazione per i sistemi di allarme vocale

 Norma UNI EN 54-17 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio. Parte 17: Isolatori di corto circuito

 Norma UNI EN 54-20 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio. Parte 20:

Rivelatori di fumo ad aspirazione

 Norma UNI EN 54-21 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio. Parte 21:

Apparecchiature di trasmissione allarme e di segnalazione remota di guasto e avvertimento

 Norma UNI EN 54-23 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio. Parte 23:

Dispositivi visuali di allarme incendio

 Norma UNI EN 54-24 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio. Parte 24:

Componenti di sistemi di allarme vocale – altoparlanti

 Norma UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio. Sistemi automatici a sprinkler.

Progettazione, installazione e manutenzione

 Norma UNI EN 13501-1 Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione – Parte 1: classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco

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 Norma UNI ISO 7240-19 Sistemi fissi di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio – Parte 19: progettazione, installazione, messa in servizio, manutenzione ed esercizio dei sistemi di allarme vocale per scopi d’emergenza

 Norma CEI 20-45 Cavi isolati con mescola elastomerica, resistenti al fuoco, non propaganti l’incendio, senza alogeni (LS0H) con tensione nominale di 0,6/1kV

 Norma CEI 20-105 Cavi elettrici resistenti al fuoco, non propaganti la fiamma, senza alogeni (LS0H) con tensione nominale di 100/100 V per applicazioni in sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme incendio

2.9. Norme impianti di diffusione sonora

 Norma UNI EN 54-16 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio. Parte 16:

Apparecchiatura di controllo e segnalazione per i sistemi di allarme vocale

 Norma UNI EN 54-24 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio. Parte 24:

Componenti di sistemi di allarme vocale – altoparlanti

 Norma UNI ISO 7240-19 Sistemi fissi di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio – Parte 19: progettazione, installazione, messa in servizio, manutenzione ed esercizio dei sistemi di allarme vocale per scopi d’emergenza

 Norma EN 60065 (CEI 92-1) Apparecchi audio, video e apparecchi elettronici similari – Requisiti di sicurezza.

2.10. Norme impianti di supervisione

 Norma CEI EN 60870 Sistemi ed apparecchiature di telecontrollo

 Norma CEI EN 50090 Sistemi elettronici per la casa e l’edificio

 Norma CEI 205-2 Guida ai sistemi BUS su doppino per l’automazione nella casa e negli edifici, secondo le Norme CEI EN 50090

 Norma CEI 46-136 Guida alle norme per la scelta e la posa dei cavi per impianti di comunicazione

 Norma CEI EN 60073 1997 Principi fondamentali e di sicurezza per le interfacce uomo- macchina, la marcatura e l’identificazione. Principi di codifica per i dispositivi indicatori e per gli attuatori

 Norma CEI EN 60447 1997 Interfaccia uomo-macchina. Principi di manovra

 Norma CEI EN 60947 1997 Apparecchiatura a bassa tensione.

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 Norma CEI EN 60204 “Equipaggiamenti elettrici di macchine industriali.

 Norma CEI 65-5 “Compatibilità elettromagnetica per apparati di misura e comando per processi industriali.

2.11. Norme impianti TV.CC e controllo accessi

 Norma CEI 79-4 Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per il controllo degli accessi

 Norma CEI 79-10 Impianti di allarme. Impianti di sorveglianza CCTV da utilizzare nelle applicazioni di sicurezza. Parte 7: guide di applicazione

 Norma CEI EN 50133-1 (CEI 79-14) Sistemi d’allarme - Sistemi di controllo accesso per l’impiego in applicazioni di sicurezza Parte 1: Requisiti dei sistemi

 Norma CEI EN 50132-5 (CEI 79-38) Sistemi di allarme - Sistemi di sorveglianza CCTV.

Parte 5: Trasmissione video

 Norme CEI 79-30 Sistemi di allarme. Sistemi di controllo d’accesso per l’impiego in applicazioni di sicurezza

2.12. Norme impianti antifurto e antintrusione

 Norme CEI 79 Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per gli impianti antieffrazione e antintrusione

 Norma CEI 79-2 Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per le apparecchiature

 Norma CEI 79-3 Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per gli impianti antieffrazione e antintrusione

 Norma CEI 79-16 Requisiti per apparecchiature e sistemi di rilevazione e segnalazione di allarme intrusione, antifurto e antiaggressione “senza fili” che utilizzano collegamenti in radio frequenza

 Norma CEI EN 50136-1-1 (CEI 79-18) Sistemi di allarme - Sistemi ed apparati di trasmissione allarmi. Parte 1-1: Requisiti generali per sistemi di trasmissione allarmi.

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2.13. Prescrizioni normative di cui al DM 28/10/2005 per gli impianti elettrici all'interno delle gallerie ferroviarie

Per la progettazione definitiva degli impianti elettrici all'interno della galleria naturale ed artificiale, si sono applicate le prescrizioni di cui al DM 28 ottobre 2005 "Sicurezza nelle gallerie ferroviarie".

Alla luce di quanto sopra, di seguito si evidenzia il rispetto dei requisiti minimi impiantistici previsti nella redazione del progetto definitivo:

2.13.1. Punto 1.2.2 "Affidabilità delle installazioni elettriche"

"I componenti elettrici destinati all’alimentazione dei vari impianti di emergenza (luce e forza motrice) devono risultare protetti da guasti e per quanto possibile da danni conseguenti ad eventi incidentali. Gli impianti di alimentazione elettrica a servizio dei dispositivi di emergenza devono, inoltre, prevedere opportune configurazioni o ridondanze tali da garantire, in caso di guasto singolo, la sola perdita di brevi tratti di impianto in galleria, comunque non superiori a 500 metri".

Tale requisito viene soddisfatto in quanto:

 la galleria naturale viene elettricamente suddivisa in tratte di lunghezza non superiore a 500 m facenti capo alle uscite di sicurezza di pertinenza e di conseguenza a quadri elettrici e circuiti distinti. Inoltre per ogni tratta in galleria sono previsti almeno 2 circuiti di emergenza per ogni binario, con alimentazione alternativamente suddivisa su entrambi.

Ogni circuito fà capo ad un distinto dispositivo di protezione posto nel quadro generale servizi di galleria. L'eventuale intervento di un qualsiasi dei dispositivi di protezione (per guasto termico, magnetico o guasto a terra), viene immediatamente riportato al sistema generale di supervisione e controllo degli impianti elettrici

 la dorsale di alimentazione per gli impianti di illuminazione di emergenza è prevista in sede protetta (cavidotti in polifora a pavimento) e la distribuzione terminale è prevista a parete con tubazioni e cassette di derivazione, posate ad una quota di circa 2,3 m dal piano di calpestio marciapiede fuori portata di mano. I cavi previsti sono del tipo FTG10OM1 0,6/1kV resistenti al fuoco per 90 minuti

2.13.2. Punto 1.3.3 "Segnaletica di emergenza

"Al fine di favorire l’autosoccorso, per agevolare l’esodo e per consentire l’individuazione delle predisposizioni di emergenza presenti nella galleria, devono essere previsti appositi cartelli tali da fornire informazioni visive di immediata e chiara interpretazione. In particolare devono essere

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posizionati lungo la galleria, almeno ogni 100 m, cartelli di tipo riflettente o luminescente che indichino la distanza e la direzione delle uscite più vicine. I cartelli devono essere resi visibili attraverso una opportuna illuminazione".

Tale requisito viene soddisfatto. Ogni 100 metri è previsto un cartello con le caratteristiche richieste dal DM, opportunamente illuminato dall'impianto di galleria.

2.13.3. Punto 1.3.4 "Illuminazione di emergenza

"Deve essere previsto un impianto di illuminazione in galleria che garantisca lungo i percorsi di esodo un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux medi, a 1 m dal piano di calpestio e comunque assicurando 1 lux minimo"

Tale requisito viene soddisfatto in quanto l'impianto progettato garantisce ampiamente il rispetto dei valori richiesti dal DM.

2.13.4. Punto 1.3.8 "Impianto telefonico di emergenza (viva/voce) e di diffusione sonora

"Deve essere previsto un impianto di telefonia di emergenza/diffusione sonora al fine di consentire, durante un’eventuale emergenza, le comunicazioni dall’interno della galleria tra il personale di bordo o i viaggiatori e il centro di controllo nonché impartire le necessarie disposizioni al pubblico in caso di necessità da parte del personale ferroviario ovvero delle squadre di soccorso".

Tale requisito viene soddisfatto. Si rimanda alla specifica Relazione Tecnica degli impianti di telecomunicazioni allegata al progetto.

2.13.5. Punto 1.4.5 "Impianto di radiopropagazione in galleria per le operazioni di soccorso.

"Devono essere consentite comunicazioni radio all’interno delle gallerie, al fine di assicurare i collegamenti delle squadre di soccorso tra l’esterno e l’interno della galleria".

Tale requisito viene soddisfatto. Si rimanda alla specifica Relazione Tecnica degli impianti di telecomunicazioni allegata al progetto.

2.14. Prescrizioni normative di cui al Regolamento (UE) N. 1303/2014 del 18 novembre 2014 (STI SRT)

Per la progettazione definitiva degli impianti elettrici all'interno della galleria naturale ed artificiale, si sono inoltre applicate le prescrizioni di cui al Regolamento (UE) N. 1303/2014 della Commissione del 18 novembre 2014 relativo alla specifica tecnica di interoperabilità concernente la

«sicurezza nelle gallerie ferroviarie» del sistema ferroviario dell'Unione europea.

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Le tabelle riportate di seguito indicano i parametri di base specificati nella STI e la loro corrispondenza ai requisiti essenziali enunciati e numerati nell'allegato III della direttiva 2008/57/CE.

Le specifiche funzionali e tecniche degli aspetti peculiari alla sicurezza nelle gallerie nei sottosistemi suddetti sono le seguenti:

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2.14.1. Paragrafo 4.2.1.1. Impedire l'accesso non autorizzato alle uscite di emergenza e ai locali tecnici

La presente specifica si applica a tutte le gallerie.

 a) Deve essere impedito l'accesso non autorizzato ai locali tecnici

 b) Qualora le uscite di emergenza siano bloccate a fini di sicurezza, deve sempre essere possibile aprirle dall'interno

Il progetto prevede la rilevazione degli accessi agli imbocchi di galleria. Inoltre tutti i locali tecnici sono dotati di impianto antintrusione ed accessibili solo al personale autorizzato.

2.14.2. Paragrafo 4.2.1.4. Rilevamento degli incendi nei locali tecnici

La presente specifica si applica a tutte le gallerie di lunghezza superiore a 1 km. I locali tecnici devono essere dotati di rilevatori che avvertono il gestore dell'infrastruttura in caso di incendio.

Il progetto prevede la rilevazione dei fumi con allarme incendio estesa a tutti i locali tecnici ed alle US, con riporto segnalazioni al sistema generale di supervisione. Non è prevista la rilevazione in galleria.

2.14.3. Paragrafo 4.2.1.8. Comunicazione nelle emergenze

La presente specifica si applica a tutte le gallerie di lunghezza superiore a 1 km.

 a) In ogni galleria deve essere possibile comunicare via radio fra il treno e il centro di controllo del gestore dell'infrastruttura con il sistema GSM-R.

 b) Deve essere prevista la continuità radio per consentire alle squadre di emergenza di comunicare con le loro strutture di comando in loco. Il sistema deve permettere alle squadre di emergenza di utilizzare le loro attrezzature di comunicazione.

Il progetto prevede l'utilizzo della tecnologia GSM-R come richiesto dalle STI.

2.14.4. Paragrafo 4.2.2.2. Messa a terra della linea aerea o della rotaia conduttrice

La presente specifica si applica a tutte le gallerie di lunghezza superiore a 1 km

 a) Devono essere previsti dispositivi di messa a terra ai punti di accesso alla galleria e, se le procedure di messa a terra consentono la messa a terra di una singola sezione, vicino ai punti di sezionamento fra le sezioni. Devo essere dispositivi portatili o apparati fissi manovrabili manualmente o tramite controllo a distanza.

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 b) Devono essere previsti dispositivi di comunicazione e illuminazione necessari per le operazioni di messa a terra.

 c) Le procedure e le responsabilità per la messa a terra devono essere definite fra il gestore dell'infrastruttura e le squadre di emergenza, sulla base degli scenari di emergenza considerati nel piano di emergenza.

Il progetto prevede l'utilizzo di portali con sezionatori per la messa a terra.

2.14.5. Paragrafo 4.2.2.3. Alimentazione di energia elettrica

La presente specifica si applica a tutte le gallerie di lunghezza superiore a 1 km.

Il sistema di distribuzione dell'energia elettrica nella galleria deve essere adeguato alle attrezzature delle squadre di emergenza conformemente al piano di emergenza per la galleria. Alcuni gruppi delle squadre di emergenza nazionali possono essere autosufficienti per quanto riguarda l'alimentazione di corrente, nel qual caso può essere opportuno decidere di non prevedere strutture di alimentazione di energia destinate all'uso di tali gruppi. Questa decisione, tuttavia, deve essere descritta nel piano di emergenza.

Il progetto prevede lo standard già in uso presso Castellanza.

2.14.6. Paragrafo 4.2.2.4. Requisiti per i cavi elettrici nelle gallerie

La presente specifica si applica a tutte le gallerie di lunghezza superiore a 1 km.

In caso di incendio, i cavi scoperti devono avere caratteristiche di bassa infiammabilità, bassa propagazione di incendio, bassa tossicità e bassa densità di fumo. Questi requisiti sono soddisfatti quando i cavi sono conformi almeno ai requisiti della classificazione B2CA, s1a, a1, di cui alla decisione 2006/751/CE della Commissione.

Il progetto prevede l'utilizzo delle seguenti tipologie di cavi in galleria:

 FG18(O)M16 0,6/1kV, con classe di reazione al fuoco B2ca-s1a,d1,a1, per i circuiti illuminazione sussidiaria, prese di forza motrice ed alimentazione telecamere

 FTG(O)M1 CEI 20-45 0,6/1kV (resistenti al fuoco), per le linee dei circuiti illuminazione di emergenza, circuiti di sgancio ed evacuazione sonora EVAC

2.14.7. Paragrafo 4.2.2.5. Affidabilità delle installazioni elettriche

La presente specifica si applica a tutte le gallerie di lunghezza superiore a 1 km.

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 a) Le installazioni elettriche attinenti alla sicurezza (rilevatore di incendi, illuminazione di emergenza, comunicazioni di emergenza e qualsiasi altro sistema considerato dal gestore dell'infrastruttura o dall'ente appaltante come vitale per la sicurezza dei passeggeri nella galleria) devono essere protette contro i danni derivanti da impatto meccanico, calore o fuoco.

 b) Il sistema di distribuzione deve essere progettato per consentire al sistema di tollerare un danno inevitabile attraverso (ad esempio) collegamenti di alimentazione alternativi.

 c) Autonomia e affidabilità: deve essere disponibile una fonte di alimentazione elettrica alternativa per un periodo di tempo adeguato dopo che sia venuta a mancare l'alimentazione di energia principale. Il tempo necessario deve essere coerente con gli scenari di evacuazione considerati e indicato nel piano di emergenza.

Il progetto prevede le soluzioni tecniche per il rispetto di quanto richiesto dalle STI. A tale proposito si richiama il rispetto del punto 1.2.2 del DM 28/10/2005 precedentemente descritto.

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3. DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI

Con riferimento agli elaborati grafici ed al computo metrico di progetto, gli impianti TLC previsti, suddivisi per ambiti, sono i seguenti:

3.1. Galleria naturale

Il tracciato della galleria naturale si sviluppa dalla progressiva km 52+070 (corrispondente al Terminal T2 di Malpensa) fino alla progressiva km 54+766 (in corrispondenza della SSE e US5), per una lunghezza complessiva di circa 2700 m.

Gli impianti TLC previsti sono i seguenti:

 impianti TVCC con tecnologia su rete IP, distribuiti lungo la galleria, incluso telecamere ad infrarossi agli imbocchi (lato terminal T2 e lato US5). Le telecamere saranno direttamente collegate al rack della US pertinente il tratto di galleria secondo le seguenti modalità:

o per distanza < 90 m. sarà previsto il cavo di rete di tipo UTP in categoria 6, sia per il segnale che per l'alimentazione (di tipo Poe)

o per distanza > 90 m. sarà previsto il cavo di alimentazione a 230Vac (stacco da dorsale di galleria) oltre che il cavo di segnale tramite fibra ottica multimodale. Ogni telecamere sarà completa di alimentatore locale 230Vac/12-24Vdc oltre che di trasmettitore di segnale video su f.o.

Per ogni telecamera installata dovrà essere prevista l'implementazione di licenza software nel sistema già in uso presso l'impianto.

 impianti di diffusione sonora distribuiti lungo la galleria. I diffusori, del tipo a tromba da esterno con potenza fino a 20W RMS, saranno allacciati alle dorsali audio a 100V collegate agli amplificatori posti nei rack della US pertinente il tratto di galleria. Le dorsali saranno realizzate con cavi resistenti al fuoco di tipo FTG10OM1 con sezione non inferiore a 6 mmq. Gli stacchi ai singoli diffusori saranno realizzati con morsettiere di tipo ceramico al fine di garantire la continuità della dorsale. Saranno previste dorsali ridondate (A e B) con stacchi alternati sulle stesse.

3.2. Galleria artificiale

Il tracciato della galleria artificiale si sviluppa dalla progressiva km 55+922 (in corrispondenza della US7) fino alla progressiva km 56+417, per una lunghezza complessiva di circa 495 m.

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Non sono previsti impianti TLC in quanto galleria di lunghezza < 500 m e quindi esente dai requisiti richiesti dalle normative vigenti.

3.3. Linea ferroviaria

La linea ferroviaria include tutti i tratti "all'aperto" tra le 2 gallerie fino al termine del lotto di intervento.

Gli impianti TLC previsti sono i seguenti:

3.3.1. Dorsali fibra ottica

Si prevede il collegamento con cavi a 48 f.o. (rete principale OTN) tra l'armadio N3 (esistente) del terminal T2 e gli armadi posti nelle stazioni RFI di Casorate (binario dispari) e Gallarate (binario pari), secondo il seguente schematico:

Sono inoltre previsti i collegamenti in entra-esci con cavi a 8 f.o. (rete secondaria Ethernet) tra gli armadi rack delle varie US in modo da chiudere i collegamenti ad anello.

3.3.2. Cavo 48 f.o.

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Il cavo principale contiene 48 fibre ottiche di tipo monomodale 90/125.

Lo sviluppo lineare totale del cavo sarà di circa 15000m. per tutta la tratta; per cui la richiesta totale sarà, tenuto conto delle scorte da lasciare lungo linea nei punti più critici e delle terminazioni, di circa 15500 m.

Si prevede di realizzazione delle giunte intermedie ogni 1500 m circa.

Considerato il transito nelle polifore di galleria, il cavo dovrà avere la protezione esterna di tipo a bassissima emissione di fumi e gas tossici, con classe di reazione al fuoco pari a B2ca-s1a,d1,a1

3.3.3. Cavo 8 f.o.

Il cavo secondario contiene 8 fibre ottiche di tipo monomodale 90/125.

I nuovi cavi a 8 fo verranno attestati nei medesimi armadi N3 delle stazioni T2 e Locale Tecnico c/SSE RFI e sezionati lungo linea in corrispondenza delle uscite/accessi di emergenza; lungo linea saranno attestati su subtelai atti al contenimento dei dispositivi di terminazione delle fibre ottiche installati all’interno degli armadi Rete/dati di tipo 19”.

Questi cavi serviranno, anche, per la connessione dei ripetitori di segnale delle stazioni donatrici per quanto concerne la distribuzione di telefonia cellulare, alle quali si potranno connettere i singoli gestori.

Infine andranno posizionati 2 cavi 8FO per collegare tra loro tutti i locali tecnici (1-7) posizionati nell’impianto, le cui terminazioni saranno da prevedere negli armadi di tipo 19” installati per la gestione delle TVCC e Rete/dati.

3.3.4. Dorsali telefoniche

Si prevede il collegamento con cavi in rame a 19 quarte tra l'armadio telefonico ATPS (esistente) del terminal T2 ed il nuovo armadio telefonico ATPS da installare nella US5, secondo il seguente schematico:

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Sono inoltre previsti i collegamenti punto-punto con cavi telefonici a 4 coppie (rete secondaria) tra gli armadi ATPS ed i rack delle US e da quest'ultimi alle postazioni telefoniche in campo.

3.3.5. Tipico armadio rack US

Per ogni US e locale tecnico di seguito descritto verrà previsto un armadio rack a 42U a servizio degli impianti TLC, avente il seguente lay-out indicativo:

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3.4. Uscita di sicurezza US1 e locali tecnici

L'uscita di sicurezza US1, incluso relativi locali tecnici è collocata al progressivo km 52+390.

In esso troveranno posto i locali tecnici e di servizio necessari alle nuove funzioni ferroviarie previste nell’intervento ed in particolare:

 sala quadri, locali a disposizione FNM, cabina 1 FNM e cabina 2 FNM (al piano banchine)

 locale TLC (al piano banchina)

 locale a disposizione (al piano sottopasso)

 scale e vie di fuga US (dal piano sottopasso fino al piano campagna) Gli impianti TLC previsti sono i seguenti:

 n.1 armadio rack con caratteristiche come da tipico US, da installare nel locale TLC al piano banchina, collegato alle reti TLC in ingresso (cavo 8 f.o. e cavo telefonico secondario a 4 coppie)

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 impianto di rilevazione fumi ed allarme incendio, realizzato come da norma UNI 9795, esteso a tutti gli ambienti della US e dei locali tecnici e comprensivo di:

o centrale di impianto con collegamento su rete IP al sistema di supervisione generale (DESIGO)

o rivelatori ottici a vista e sotto i pavimenti galleggianti (con ripetizione ottica fuori porta) o pulsanti di attivazione manuale

o targhe di segnalazione ottico-acustiche o campana di allarme generale

Per ogni impianto verrà previsto l’aggiornamento del software e mappe grafiche del sistema centrale “DESIGO” esistente a Busto Arsizio.

 impianto antintrusione a protezione dei locali tecnici e delle US da accessi indebiti dall'esterno. L'impianto sarà comprensivo di:

o centralina di comando con collegamento su rete IP allo switch dell'armadio rack US o rivelatori volumetrici a doppia tecnologia

o contatti magnetici su porte ed accessi o inseritori generali a tastiera

o avvisatori ottici-acustici

o sirena esterna allarme generale

Per ogni impianto verrà prevista l’implementazione presso il posto centrale esistente nel PCV di Saronno.

 impianto telefonico con installazione di postazioni telefoniche automatiche di tipo stagno, in prossimità dell'help-point ed all'interno del locale TLC, collegati sulla rete telefonica di FN.

I telefoni sono collegati con cavo in rame al rack della US sul quale sono previsti i telai di distribuzione

 impianto TVCC con tecnologia su rete IP, a copertura degli accessi ai locali tecnici ed all'interno della US. Le telecamere saranno direttamente collegate al rack della US tramite cavi di rete di tipo UTP in categoria 6, sia per il segnale che per l'alimentazione (di tipo Poe). Per ogni telecamera installata dovrà essere prevista l'implementazione di licenza software nel sistema già in uso presso l'impianto.

 impianto di diffusione sonora all'interno della US. I diffusori, del tipo a tromba da esterno con potenza fino a 20W RMS, saranno allacciati alle dorsali audio a 100V collegate all' amplificatore posto nel rack della US. Le dorsali saranno realizzate con cavi resistenti al

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fuoco di tipo FTG10OM1 con sezione non inferiore a 2,5 mmq. Gli stacchi ai singoli diffusori saranno realizzati con morsettiere di tipo ceramico al fine di garantire la continuità della dorsale. Saranno previste dorsali ridondate (A e B) con stacchi alternati sulle stesse.

 impianto help-point, posizionato in zona sicura, per effettuare gli annunci sonori sul posto tramite una chiave ferroviaria. La postazione è collegata su rete IP con cavo in rame schermato al rack della US. L'alimentazione elettrica a 230V viene prelevata dal quadro QITT

 impianto di telecontrollo e telecomando tramite componenti bus da installare all'interno dei quadri elettrici della US, con funzioni di acquisizione di stati/allarmi e per telecomandi locali/remoti

 dotazioni e presidi di sicurezza comprensivi di:

o n.1 carrello di soccorso, come da standard FN

o n.2 armadi con dispositivi di messa a terra, come da standard FN o n.1 armadio con dotazioni di emergenza, come da standard FN 3.5. Uscita di sicurezza US2 e locali tecnici

L'uscita di sicurezza US2, incluso relativi locali tecnici è collocata al progressivo km 53+190.

In esso troveranno posto i locali tecnici e di servizio necessari alle nuove funzioni ferroviarie previste nell’intervento ed in particolare:

 sala quadri, locali a disposizione FNM, cabina 1 FNM e cabina 2 FNM (al piano banchine)

 locale TLC (al piano sottopasso)

 locale a disposizione (al piano sottopasso)

 scale e vie di fuga US (dal piano sottopasso fino al piano campagna) Gli impianti TLC previsti sono i seguenti:

 n.1 armadio rack con caratteristiche come da tipico US, da installare nel locale TLC al piano banchina, collegato alle reti TLC in ingresso (cavo 8 f.o. e cavo telefonico secondario a 4 coppie)

 impianto di rilevazione fumi ed allarme incendio, realizzato come da norma UNI 9795, esteso a tutti gli ambienti della US e dei locali tecnici e comprensivo di:

o centrale di impianto con collegamento su rete IP al sistema di supervisione generale (DESIGO)

o rivelatori ottici a vista e sotto i pavimenti galleggianti (con ripetizione ottica fuori porta)

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o pulsanti di attivazione manuale

o targhe di segnalazione ottico-acustiche o campana di allarme generale

Per ogni impianto verrà previsto l’aggiornamento del software e mappe grafiche del sistema centrale “DESIGO” esistente a Busto Arsizio.

 impianto antintrusione a protezione dei locali tecnici e delle US da accessi indebiti dall'esterno. L'impianto sarà comprensivo di:

o centralina di comando con collegamento su rete IP allo switch dell'armadio rack US o rivelatori volumetrici a doppia tecnologia

o contatti magnetici su porte ed accessi o inseritori generali a tastiera

o avvisatori ottici-acustici

o sirena esterna allarme generale

Per ogni impianto verrà prevista l’implementazione presso il posto centrale esistente nel PCV di Saronno.

 impianto telefonico con installazione di postazioni telefoniche automatiche di tipo stagno, in prossimità dell'help-point ed all'interno del locale TLC, collegati sulla rete telefonica di FN.

I telefoni sono collegati con cavo in rame al rack della US sul quale sono previsti i telai di distribuzione

 impianto TVCC con tecnologia su rete IP, a copertura degli accessi ai locali tecnici ed all'interno della US. Le telecamere saranno direttamente collegate al rack della US tramite cavi di rete di tipo UTP in categoria 6, sia per il segnale che per l'alimentazione (di tipo Poe). Per ogni telecamera installata dovrà essere prevista l'implementazione di licenza software nel sistema già in uso presso l'impianto.

 impianto di diffusione sonora all'interno della US. I diffusori, del tipo a tromba da esterno con potenza fino a 20W RMS, saranno allacciati alle dorsali audio a 100V collegate all' amplificatore posto nel rack della US. Le dorsali saranno realizzate con cavi resistenti al fuoco di tipo FTG10OM1 con sezione non inferiore a 2,5 mmq. Gli stacchi ai singoli diffusori saranno realizzati con morsettiere di tipo ceramico al fine di garantire la continuità della dorsale. Saranno previste dorsali ridondate (A e B) con stacchi alternati sulle stesse.

 impianto help-point, posizionato in zona sicura, per effettuare gli annunci sonori sul posto tramite una chiave ferroviaria. La postazione è collegata su rete IP con cavo in rame

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schermato al rack della US. L'alimentazione elettrica a 230V viene prelevata dal quadro QITT

 impianto di telecontrollo e telecomando tramite componenti bus da installare all'interno dei quadri elettrici della US, con funzioni di acquisizione di stati/allarmi e per telecomandi locali/remoti

 dotazioni e presidi di sicurezza comprensivi di:

o n.1 carrello di soccorso, come da standard FN

o n.2 armadi con dispositivi di messa a terra, come da standard FN o n.1 armadio con dotazioni di emergenza, come da standard FN 3.6. Uscita di sicurezza US3 e locali tecnici

L'uscita di sicurezza US3, incluso relativi locali tecnici è collocata al progressivo km 53+560.

Rappresenta il punto di consegna ENEL dell'energia in Media Tensione a servizio delle US di galleria naturale.

In esso troveranno posto i locali tecnici e di servizio necessari alle nuove funzioni ferroviarie previste nell’intervento ed in particolare:

 locale ENEL 1 (consegna dell'energia rete Normale)

 locale ENEL 2 (consegna dell'energia rete Riserva)

 locale contatori (misura dell'energia di consegna)

 sala quadri, locale TLC, cabina 1 FNM e cabina 2 FNM

 scale e vie di fuga US (dal piano sottopasso fino al piano campagna) Gli impianti TLC previsti sono i seguenti:

 n.1 armadio rack con caratteristiche come da tipico US, da installare nel locale TLC al piano banchina, collegato alle reti TLC in ingresso (cavo 8 f.o. e cavo telefonico secondario a 4 coppie)

 impianto di rilevazione fumi ed allarme incendio, realizzato come da norma UNI 9795, esteso a tutti gli ambienti della US e dei locali tecnici e comprensivo di:

o centrale di impianto con collegamento su rete IP al sistema di supervisione generale (DESIGO)

o rivelatori ottici a vista e sotto i pavimenti galleggianti (con ripetizione ottica fuori porta) o pulsanti di attivazione manuale

o targhe di segnalazione ottico-acustiche

(29)

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o campana di allarme generale

Per ogni impianto verrà previsto l’aggiornamento del software e mappe grafiche del sistema centrale “DESIGO” esistente a Busto Arsizio.

 impianto antintrusione a protezione dei locali tecnici e delle US da accessi indebiti dall'esterno. L'impianto sarà comprensivo di:

o centralina di comando con collegamento su rete IP allo switch dell'armadio rack US o rivelatori volumetrici a doppia tecnologia

o contatti magnetici su porte ed accessi o inseritori generali a tastiera

o avvisatori ottici-acustici

o sirena esterna allarme generale

Per ogni impianto verrà prevista l’implementazione presso il posto centrale esistente nel PCV di Saronno.

 impianto telefonico con installazione di postazioni telefoniche automatiche di tipo stagno, in prossimità dell'help-point ed all'interno del locale TLC, collegati sulla rete telefonica di FN.

I telefoni sono collegati con cavo in rame al rack della US sul quale sono previsti i telai di distribuzione

 impianto TVCC con tecnologia su rete IP, a copertura degli accessi ai locali tecnici ed all'interno della US. Le telecamere saranno direttamente collegate al rack della US tramite cavi di rete di tipo UTP in categoria 6, sia per il segnale che per l'alimentazione (di tipo Poe). Per ogni telecamera installata dovrà essere prevista l'implementazione di licenza software nel sistema già in uso presso l'impianto.

 impianto di diffusione sonora all'interno della US. I diffusori, del tipo a tromba da esterno con potenza fino a 20W RMS, saranno allacciati alle dorsali audio a 100V collegate all' amplificatore posto nel rack della US. Le dorsali saranno realizzate con cavi resistenti al fuoco di tipo FTG10OM1 con sezione non inferiore a 2,5 mmq. Gli stacchi ai singoli diffusori saranno realizzati con morsettiere di tipo ceramico al fine di garantire la continuità della dorsale. Saranno previste dorsali ridondate (A e B) con stacchi alternati sulle stesse.

 impianto help-point, posizionato in zona sicura, per effettuare gli annunci sonori sul posto tramite una chiave ferroviaria. La postazione è collegata su rete IP con cavo in rame schermato al rack della US. L'alimentazione elettrica a 230V viene prelevata dal quadro QITT

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 impianto di telecontrollo e telecomando tramite componenti bus da installare all'interno dei quadri elettrici della US, con funzioni di acquisizione di stati/allarmi e per telecomandi locali/remoti

 dotazioni e presidi di sicurezza comprensivi di:

o n.1 carrello di soccorso, come da standard FN

o n.2 armadi con dispositivi di messa a terra, come da standard FN o n.1 armadio con dotazioni di emergenza, come da standard FN 3.7. Uscita di sicurezza US4 e locali tecnici

L'uscita di sicurezza US4, incluso relativi locali tecnici è collocata al progressivo km 54+215.

In esso troveranno posto i locali tecnici e di servizio necessari alle nuove funzioni ferroviarie previste nell’intervento ed in particolare:

 sala quadri, locali a disposizione FNM, cabina 1 FNM e cabina 2 FNM (al piano banchine)

 locale TLC (al piano sottopasso)

 locale a disposizione (al piano sottopasso)

 scale e vie di fuga US (dal piano sottopasso fino al piano campagna) Gli impianti TLC previsti sono i seguenti:

 n.1 armadio rack con caratteristiche come da tipico US, da installare nel locale TLC al piano banchina, collegato alle reti TLC in ingresso (cavo 8 f.o. e cavo telefonico secondario a 4 coppie)

 impianto di rilevazione fumi ed allarme incendio, realizzato come da norma UNI 9795, esteso a tutti gli ambienti della US e dei locali tecnici e comprensivo di:

o centrale di impianto con collegamento su rete IP al sistema di supervisione generale (DESIGO)

o rivelatori ottici a vista e sotto i pavimenti galleggianti (con ripetizione ottica fuori porta) o pulsanti di attivazione manuale

o targhe di segnalazione ottico-acustiche o campana di allarme generale

Per ogni impianto verrà previsto l’aggiornamento del software e mappe grafiche del sistema centrale “DESIGO” esistente a Busto Arsizio.

 impianto antintrusione a protezione dei locali tecnici e delle US da accessi indebiti dall'esterno. L'impianto sarà comprensivo di:

(31)

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o centralina di comando con collegamento su rete IP allo switch dell'armadio rack US o rivelatori volumetrici a doppia tecnologia

o contatti magnetici su porte ed accessi o inseritori generali a tastiera

o avvisatori ottici-acustici

o sirena esterna allarme generale

Per ogni impianto verrà prevista l’implementazione presso il posto centrale esistente nel PCV di Saronno.

 impianto telefonico con installazione di postazioni telefoniche automatiche di tipo stagno, in prossimità dell'help-point ed all'interno del locale TLC, collegati sulla rete telefonica di FN.

I telefoni sono collegati con cavo in rame al rack della US sul quale sono previsti i telai di distribuzione

 impianto TVCC con tecnologia su rete IP, a copertura degli accessi ai locali tecnici ed all'interno della US. Le telecamere saranno direttamente collegate al rack della US tramite cavi di rete di tipo UTP in categoria 6, sia per il segnale che per l'alimentazione (di tipo Poe). Per ogni telecamera installata dovrà essere prevista l'implementazione di licenza software nel sistema già in uso presso l'impianto.

 impianto di diffusione sonora all'interno della US. I diffusori, del tipo a tromba da esterno con potenza fino a 20W RMS, saranno allacciati alle dorsali audio a 100V collegate all' amplificatore posto nel rack della US. Le dorsali saranno realizzate con cavi resistenti al fuoco di tipo FTG10OM1 con sezione non inferiore a 2,5 mmq. Gli stacchi ai singoli diffusori saranno realizzati con morsettiere di tipo ceramico al fine di garantire la continuità della dorsale. Saranno previste dorsali ridondate (A e B) con stacchi alternati sulle stesse.

 impianto help-point, posizionato in zona sicura, per effettuare gli annunci sonori sul posto tramite una chiave ferroviaria. La postazione è collegata su rete IP con cavo in rame schermato al rack della US. L'alimentazione elettrica a 230V viene prelevata dal quadro QITT

 impianto di telecontrollo e telecomando tramite componenti bus da installare all'interno dei quadri elettrici della US, con funzioni di acquisizione di stati/allarmi e per telecomandi locali/remoti

 dotazioni e presidi di sicurezza comprensivi di:

o n.1 carrello di soccorso, come da standard FN

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o n.2 armadi con dispositivi di messa a terra, come da standard FN o n.1 armadio con dotazioni di emergenza, come da standard FN 3.8. Uscita di sicurezza US5, SSE e locale ACS

L'uscita di sicurezza US5 fà parte integrante dell'edificio avente la funzione di SSE di linea, oltre che di locali ACS.

Rappresenta il punto di consegna ENEL dell'energia in Media Tensione a servizio degli impianti di SSE (trazione elettrica).

In esso troveranno posto i locali tecnici e di servizio necessari alle nuove funzioni ferroviarie previste nell’intervento ed in particolare:

 Locale quadri US5

 Locale TLC US5

 Locale TLC

 Locale TRAFO GR1

 Locale TRAFO GR2

 Locale SSE

 Cabina ENEL

 Bagno

 Antibagno

 Locale ACS

Gli impianti di trazione elettrica nonchè gli impianti di alimentazione dei sistemi ACS non fanno parte del presente progetto.

Gli impianti TLC previsti sono i seguenti:

 n.1 armadio rack con caratteristiche come da tipico US, da installare nel locale TLC, collegato alle reti TLC in ingresso (cavo 8 f.o. e cavo telefonico secondario a 4 coppie)

 impianto di rilevazione fumi ed allarme incendio, realizzato come da norma UNI 9795, esteso a tutti gli ambienti della US e dei locali tecnici e comprensivo di:

o centrale di impianto con collegamento su rete IP al sistema di supervisione generale (DESIGO)

o rivelatori ottici a vista e sotto i pavimenti galleggianti (con ripetizione ottica fuori porta) o pulsanti di attivazione manuale

o targhe di segnalazione ottico-acustiche

(33)

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o campana di allarme generale

Per ogni impianto verrà previsto l’aggiornamento del software e mappe grafiche del sistema centrale “DESIGO” esistente a Busto Arsizio.

 impianto antintrusione a protezione dei locali tecnici e delle US da accessi indebiti dall'esterno. L'impianto sarà comprensivo di:

o centralina di comando con collegamento su rete IP allo switch dell'armadio rack US o rivelatori volumetrici a doppia tecnologia

o contatti magnetici su porte ed accessi o inseritori generali a tastiera

o avvisatori ottici-acustici

o sirena esterna allarme generale

Per ogni impianto verrà prevista l’implementazione presso il posto centrale esistente nel PCV di Saronno.

 impianto telefonico con installazione di postazioni telefoniche automatiche di tipo stagno, in prossimità dell'help-point ed all'interno del locale TLC, collegati sulla rete telefonica di FN.

I telefoni sono collegati con cavo in rame al rack della US sul quale sono previsti i telai di distribuzione

 impianto TVCC con tecnologia su rete IP, a copertura degli accessi ai locali tecnici ed all'interno della US. Le telecamere saranno direttamente collegate al rack della US tramite cavi di rete di tipo UTP in categoria 6, sia per il segnale che per l'alimentazione (di tipo Poe). Per ogni telecamera installata dovrà essere prevista l'implementazione di licenza software nel sistema già in uso presso l'impianto.

 impianto di diffusione sonora all'interno della US. I diffusori, del tipo a tromba da esterno con potenza fino a 20W RMS, saranno allacciati alle dorsali audio a 100V collegate all' amplificatore posto nel rack della US. Le dorsali saranno realizzate con cavi resistenti al fuoco di tipo FTG10OM1 con sezione non inferiore a 2,5 mmq. Gli stacchi ai singoli diffusori saranno realizzati con morsettiere di tipo ceramico al fine di garantire la continuità della dorsale. Saranno previste dorsali ridondate (A e B) con stacchi alternati sulle stesse.

 impianto help-point, posizionato in zona sicura, per effettuare gli annunci sonori sul posto tramite una chiave ferroviaria. La postazione è collegata su rete IP con cavo in rame schermato al rack della US. L'alimentazione elettrica a 230V viene prelevata dal quadro QITT

(34)

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 impianto di telecontrollo e telecomando tramite componenti bus da installare all'interno dei quadri elettrici della US, con funzioni di acquisizione di stati/allarmi e per telecomandi locali/remoti

 dotazioni e presidi di sicurezza comprensivi di:

o n.1 carrello di soccorso, come da standard FN

o n.2 armadi con dispositivi di messa a terra, come da standard FN o n.1 armadio con dotazioni di emergenza, come da standard FN 3.9. Uscita di sicurezza US6

L'uscita di sicurezza US6 è collocata al progressivo km 55+480.

E' costituita da un locale tecnico complanare alla banchina oltre che dalla scala US che porta verso il piazzale esterno alla quota più alta.

Gli impianti TLC previsti sono i seguenti:

 n.1 armadio rack con caratteristiche come da tipico US, da installare nel locale tecnico, collegato alle reti TLC in ingresso (cavo 8 f.o. e cavo telefonico secondario a 4 coppie)

 impianto di rilevazione fumi ed allarme incendio, realizzato come da norma UNI 9795, esteso al locale tecnico e comprensivo di:

o centrale di impianto con collegamento su rete IP al sistema di supervisione generale (DESIGO)

o rivelatore ottici a vista

o pulsante di attivazione manuale o targa di segnalazione ottico-acustica o campana di allarme generale

Per ogni impianto verrà previsto l’aggiornamento del software e mappe grafiche del sistema centrale “DESIGO” esistente a Busto Arsizio.

 impianto antintrusione a protezione dei locale tecnico da accessi indebiti dall'esterno.

L'impianto sarà comprensivo di:

o centralina di comando con collegamento su rete IP allo switch dell'armadio rack US o rivelatori volumetrici a doppia tecnologia

o contatti magnetici su porte ed accessi o inseritore generale a tastiera

o avvisatore ottico-acustico

(35)

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o sirena esterna allarme generale

Per ogni impianto verrà prevista l’implementazione presso il posto centrale esistente nel PCV di Saronno.

 impianto telefonico con installazione di postazioni telefoniche automatiche di tipo stagno, in prossimità dell'help-point ed all'interno del locale tecnico, collegati sulla rete telefonica di FN. I telefoni sono collegati con cavo in rame al rack della US sul quale sono previsti i telai di distribuzione

 impianto TVCC con tecnologia su rete IP, a copertura degli accessi al locale tecnico e banchina. Le telecamere saranno direttamente collegate al rack della US tramite cavi di rete di tipo UTP in categoria 6, sia per il segnale che per l'alimentazione (di tipo Poe). Per ogni telecamera installata dovrà essere prevista l'implementazione di licenza software nel sistema già in uso presso l'impianto.

 impianto di diffusione sonora all'interno della US. I diffusori, del tipo a tromba da esterno con potenza fino a 20W RMS, saranno allacciati alle dorsali audio a 100V collegate all'amplificatore posto nel rack della US. Le dorsali saranno realizzate con cavi resistenti al fuoco di tipo FTG10OM1 con sezione non inferiore a 2,5 mmq. Gli stacchi ai singoli diffusori saranno realizzati con morsettiere di tipo ceramico al fine di garantire la continuità della dorsale. Saranno previste dorsali ridondate (A e B) con stacchi alternati sulle stesse.

 impianto help-point, posizionato in zona sicura, per effettuare gli annunci sonori sul posto tramite una chiave ferroviaria. La postazione è collegata su rete IP con cavo in rame schermato al rack della US. L'alimentazione elettrica a 230V viene prelevata dal quadro QITT

 impianto di telecontrollo e telecomando tramite componenti bus da installare all'interno dei quadri elettrici della US, con funzioni di acquisizione di stati/allarmi e per telecomandi locali/remoti

 dotazioni e presidi di sicurezza comprensivi di:

o n.1 carrello di soccorso, come da standard FN

o n.2 armadi con dispositivi di messa a terra, come da standard FN o n.1 armadio con dotazioni di emergenza, come da standard FN 3.10. Uscita di sicurezza US7

L'uscita di sicurezza US7 è collocata al progressivo km 55+915.

(36)

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E' costituita da un locale tecnico complanare alla banchina oltre che dalla scala US che porta verso il piazzale esterno alla quota più alta.

Gli impianti TLC previsti sono i seguenti:

 n.1 armadio rack con caratteristiche come da tipico US, da installare nel locale tecnico, collegato alle reti TLC in ingresso (cavo 8 f.o. e cavo telefonico secondario a 4 coppie)

 impianto di rilevazione fumi ed allarme incendio, realizzato come da norma UNI 9795, esteso al locale tecnico e comprensivo di:

o centrale di impianto con collegamento su rete IP al sistema di supervisione generale (DESIGO)

o rivelatore ottici a vista

o pulsante di attivazione manuale o targa di segnalazione ottico-acustica o campana di allarme generale

Per ogni impianto verrà previsto l’aggiornamento del software e mappe grafiche del sistema centrale “DESIGO” esistente a Busto Arsizio.

 impianto antintrusione a protezione dei locale tecnico da accessi indebiti dall'esterno.

L'impianto sarà comprensivo di:

o centralina di comando con collegamento su rete IP allo switch dell'armadio rack US o rivelatori volumetrici a doppia tecnologia

o contatti magnetici su porte ed accessi o inseritore generale a tastiera

o avvisatore ottico-acustico o sirena esterna allarme generale

Per ogni impianto verrà prevista l’implementazione presso il posto centrale esistente nel PCV di Saronno.

 impianto telefonico con installazione di postazioni telefoniche automatiche di tipo stagno, in prossimità dell'help-point ed all'interno del locale tecnico, collegati sulla rete telefonica di FN. I telefoni sono collegati con cavo in rame al rack della US sul quale sono previsti i telai di distribuzione

 impianto TVCC con tecnologia su rete IP, a copertura degli accessi al locale tecnico e banchina. Le telecamere saranno direttamente collegate al rack della US tramite cavi di rete di tipo UTP in categoria 6, sia per il segnale che per l'alimentazione (di tipo Poe). Per ogni

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