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volume 20, numero 3, 2005

Microbiologia Medica 155

016

IMPIEGO DI UN METODO DI BIOLOGIA MOLECOLARE PER IDENTIFICAZIONE DIRETTA DI Mycobacterium spp.

Perandin F., Pinsi G., Signorini C., Gelmi M., Ravizzola G., Manca N.

Cattedra di Microbiologia, U.O. Microbiologia e Virologia, Università degli Studi di Brescia, Spedali Civili di Brescia Introduzione.

L’identificazione tempestiva dei Bacilli Acido-Alcol Resistenti (BAAR) è talvolta clinicamente rilevante. Scopo del lavoro è stato quello di verificare la possibilità d’i-dentificare i micobatteri direttamente dal campione biologico, mediante amplificazione e successiva identificazione con sonde molecolari, impiegando il saggio INNO-LiPA Mycobacteria v.2 (Innogenetics), utilizzato nel nostro laboratorio per identificare i micobatteri da coltura.

Il sistema consente di identificare 22 specie e sottospecie di micobatteri che rappresentano circa il 99% dei comuni isolati clinici.

Metodi.

Lo studio è stato condotto su 107 campioni provenienti da sede polmonare ed extrapolmonare, positivi in microscopia per BAAR. L’estrazione del DNA è stata eseguita con il kit “High Pure PCR Template Preparation” (Roche) con le seguenti modifiche: il campione (500 µl) è stato centrifugato a 13.000xg per 15 min; il pellet è stato risospeso in “Tissue Lysis Buffer” e “Proteinase K” e incubato per 1 h a 55 °C; addizionato con “Binding Buffer” e lasciato a 72 °C per 30 min. Il DNA purificato è stato sottoposto a PCR (45 cicli) ed ibridazione molecolare, seguendo il protocollo.

Risultati.

Il sistema di amplificazione applicato direttamente sui cam-pioni biologici ha consentito l’identificazione dei micobatte-ri nell’83.2% (n=89) dei casi. In particolare, in 81 casi c’è stata concordanza tra i risultati della coltura e quelli dell’INNO-LiPA; in 26 casi si è avuta discordanza. Tra questi ultimi, in 18 casi è risultata positiva solo la coltu-ra e nei rimanenti 8 casi è risultato positivo solo INNO-LiPA. Gli ultimi 8 casi comprendono 4 espettorati di pazienti per i quali il clinico aveva già iniziato la terapia prima di inviare i campioni in laboratorio.

Gli altri 4 si riferiscono a campioni di feci risultati positivi all’INNO-LiPA per M. genavense, specie molto esigente dal punto di vista nutritivo.

L’identificazione di questa specie è stata confermata dall’e-same colturale eseguito su emocolture inviate contempora-neamente ai rispettivi campioni di feci.

Conclusioni.

I risultati esposti, anche se relativi ad un numero limitato di campioni, sono di interesse pratico, dato che l’INNO-LiPA non ha dato risultati falsi positivi e ha consentito la diagnosi in 24-36 h.

Sicuramente questo metodo può essere di aiuto per una dia-gnosi tempestiva anche se non può sostituire gli esami micro-biologici convenzionali.

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