Analisi
Nella seduta odierna delle Commissioni riunite 5
aBilancio e 14
aPolitiche dell’Unione
Europea del Senato e V Bilancio e XIV Politiche dell’Unione Europea della Camera, si è
tenuta l’audizione in videoconferenza del Commissario europeo per l’economia, Paolo
Gentiloni, sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund.
In seguito, un breve resoconto dei temi trattati nel corso dell’audizione:
• Risposta europea alla pandemia – Si è sottolineata l’importanza della decisione della Commissione
europea di raccogliere 750 miliardi di euro sui mercati finanziari da utilizzare per la ripresa delle economie europea e come questa rappresenti una grande opportunità per l’Italia. Poiché il nostro Paese, sarà lo Stato membro che potrà contare sul volume più alto di risorse in questa strategia europea. Il Next Generation Eu sarà lo strumento principale attraverso il quale ripartire e
riconvertire le economie europee in una direzione di maggiore sostenibilità e competitività. Tra i diversi strumenti di Next Generation Eu, il più importante è il Recovery and Resilience Facility con una dotazione di 673 miliardi da impiegare attraverso i piani nazionali (PN) di recovery and
resilience. In particolare il Commissario ha ricordato come:
o la Commissione incoraggia i Paesi a presentare i PN per la metà di ottobre, e delle bozze che elenchino obiettivi generali, linee di intervento e priorità;
o la presentazione finale e formale dei PN è prevista entro la fine di aprile 2021;
o la Commissione avrà poi otto settimane per proporre al Consiglio l’approvazione dei piani nazionali entro quattro settimane;
o dopo l’approvazione del Consiglio, verrà erogata la prima tranche di risorse pari al 10% del totale.
Infine al Next Generation EU si aggiunge il pacchetto di prestiti che prevede un
aumento di capitali della BEI, l’allocazione delle risorse del REACT-EU e lo
strumento SURE, di cui il 30% delle risorse, pari a 27,4 mld di euro, sono destinati
all’Italia, al fine di sostenere gli schemi nazionali di assistenza sociale. Resta
comunque la possibilità di attivare la linea di credito destinata alla sanità, tramite il
MES, senza condizionalità.
• Priorità comuni – La Commissione avrà l’obbligo di garantire la coerenza dei PN sia con le priorità
comuni dell’UE che con il mix di riforme e investimenti necessari per ogni Stato membro. Le priorità passate in rassegna in audizione sono state:
o la transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale. A tal proposito, il Bilancio europeo ha un vincolo del 30% legato alle attività di transizione ambientale e che per quanto riguarda la presentazione dei PN di recovery and resilience questo vincolo sarà oltre il 35%. Inoltre la Commissione non accetterà misure e investimenti dannosi per l’ambiente; o la sostenibilità sociale, a cui si legano i temi dell’educazione, sanità e lavoro;
o transizione digitale, innovazione e competitività. Si è sottolineato che ciascuno dei 27 Stati membri ha un pacchetto di raccomandazioni già presentato dalla Commissione, da cui attingere per indicare le priorità nazionali. In Italia queste raccomandazioni si concentrano sulla digitalizzazione della rete e della PA, giustizia civile, pagamenti digitali, i tempi della PA, scuola, ricerca, innovazione e cultura, l’aumento del tasso di occupazione tra le donne, i giovani e nel Mezzogiorno, sanità e sostenibilità ambientale.