• Non ci sono risultati.

View of TEST DIAGNOSTICO MOLECOLARE PER LA DETERMINAZIONE DEL GENOTIPO ASSOCIATO A VIRULENZA IN HELICOBACTER PYLORI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "View of TEST DIAGNOSTICO MOLECOLARE PER LA DETERMINAZIONE DEL GENOTIPO ASSOCIATO A VIRULENZA IN HELICOBACTER PYLORI"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

volume 20, numero 3, 2005

Microbiologia Medica 176

066

TEST DIAGNOSTICO MOLECOLARE PER LA DETERMINAZIONE DEL GENOTIPO ASSOCIATO A VIRULENZA IN

HELICOBACTER PYLORI

Fontana C.1,2, Mauti A2, Favaro M.1, Pistoia E.S.1, Favalli C.1,2.

1Dipart. Medicina Sper e Sc. Bioch - Università Tor Vergata

Via Montepellier 1 - 00133 Roma

2Lab Microbiologia - Policlinico Tor Vergata

V.le Oxford 81- 00133 Roma.

La diagnosi di H.pylori(Hp), date l’implicazioni di questo patogeno nella patologia umana, necessita di tecniche sensi-bili, specifiche e poco invasive.

Il saggio EIA per la ricerca degli antigeni fecali aveva aper-to una nuova frontiera diagnostica, soprattutaper-to per i pazienti pediatrici, che si preferisce non sottoporre a tecniche invasi-ve (come la gastroduedonoscopia ) o per il follow up dei pazienti già Hp positivi, di cui si voleva seguire e monitora-re solo il successo terapeutico.

Tuttavia, questo saggio presenta problemi sia di specificità (sono note cross-reattività con Campylobacter ) che di sensi-bilità (gli antigeni di Hp nella materia fecale ricca di protea-si protea-si lisano molto rapidamente causando campioni falsamen-te negativi).

Nuove prospettive si sono aperte con l’introduzione della PCR, soprattutto nell’applicazione della genotipizzazione di Hp. Tale procedura oltre a consentire la diagnosi d’infezione, fornisce anche informazioni prognostiche del decorso del-l’infezione stessa, è noto, infatti, che alcuni genotipi di Hp sono più frequentemente associati con evoluzione della malattia gastrica verso il cancro.

Scopo del nostro lavoro è stata la valutazione di una nuova metodica in PCR per lo studio di polimorfismi di vac A e per la determinazione della presenza di cag A, applicata diretta-mente sui campioni fecali destinata a sostituire alla approssi-mativa rivelazione degli ampliconi su gel quella più sofisti-cata della elettroforesi capillare.

Partendo direttamente dal campione fecale ed utilizzando un sistema d’amplificazione con primer fluorescenti e successi-va rilesuccessi-vazione mediante analizzatore genetico a capillare ci siamo proposti di validare una tecnica che avesse connota-zioni di elevata sensibilità, specificità e rapidità.

La nostra procedura unisce ai vantaggi di una PCR multiplex (con una sola reazione si ottengono informazioni sia sui poli-morfismi di Vac A sia sulla presenza di Cag A) la straordina-ria sensibilità di un sistema di rivelazione di prodotti fluore-scenti, con l’elevato potere discriminatorio dell’elettroforesi capillare.

Tale procedura, inoltre, consente di evidenziare varianti di

vac A di diverso PM, permettendo, così, anche lo studio

approfondito delle varianti genetiche di H.pylori.

Se a questi vantaggi si unisce la notevole rapidità nell’otte-nimento del risultato (3 ore contro le 6 ore della PCR tradi-zionale) si conclude come la sua applicazione sia vincente nella pratica diagnostica.

Riferimenti

Documenti correlati

ralmente molto elevato e i test che rilevano diret- tamente la presenza del virus, come il dosaggio della p24 o la ricerca dell’RNA virale nel plasma (carica virale), possono

Anche se ulteriori, più ampi studi sono necessari per affermare che questi pazienti sono definitiva- mente guariti, i risultati della terapia eradicante su questa forma

Nella recente analisi della Cochrane Library la riduzione del rischio relativo risulta essere del 9% (CI 5-14%); in “pratica 15 pazienti (CI 10-28) con dispepsia funzionale

Dalla tabella 4 si può osservare che Logan R nel suo studio descrive un alto valore di specificità per la coltura, vicino al 100%, ma la sensibilità riscontrata è più bassa degli

Le discrepanze di risultato messe in evidenza sono state quelle di seguito riportate: 17 campioni negativi per il kit ASTRA Medic sono stati identificati come positivi dal

TCT, QFT-G e TS.TB sono stati eseguiti simulta- neamente nei pazienti con emolinfopatie maligne al momen- to della diagnosi e durante la

PREVALENZA DI AGENTI RESPIRATORI IN CAMPIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO INFERIORE DI PAZIENTI OSPEDALIZZATI.

Dei 75 ceppi risultati sensibili a Ciprofloxacina 13 sono risultati resistenti e 4 con sensibili- tà intermedia a levofloxacina, mentre tutti si sono dimo- strati sensibili