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(1)

Astronomia

Lezione 18/11/2011

Docente: Marco De Petris

e mail: marco depetris@roma1 infn it e.mail: marco.depetris@roma1.infn.it

Libri di testo:

‐ Elementi di Astronomia, P. Giannone, Pitagora Editrice

Practical Astronomy with Your Calculator Peter Duffett Smith

‐ Practical Astronomy with Your Calculator, Peter Duffett‐Smith, 

Cambridge University Press. 

(2)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Aberrazione

La aberrazione è dovuta al fatto che, a causa della velocità finita della luce, un osservatore in moto (come noi sulla Terra ad esempio) vede un oggetto spostato nella direzione del moto per la composizione delle velocità.

Scoperta da J. Bradley nel 1728.

Per la cinematica classica (la derivazione del valore esatto richiederebbe l’uso della relatività ristretta) abbiamo w = c - v

vd similitudine triangoli

Angolo di aberrazione

con

Astronomia AA11-12

Velocità dell’osservatore

Costante di aberrazione

in arcsec

con

(3)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Aberrazione

Diurna:

Rotazione Terra

velocità osservatore all’equatore = 0.5 km/s angolo aberrazione max = 0”.32 cos

A

Annua:

Rivoluzione Terra attorno Sole

velocità osservatore (orbita circolare) = 30 km/s angolo aberrazione max = 20” 50

angolo aberrazione max = 20 .50 Secolare:

Moto sistema solare Moto sistema solare

velocità osservatore moto  uniforme e rettilineo aberrazione costante: i.e. no rilevanza pratica

(4)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Rifrazione

Legge di Snell della rifrazione

L’effetto principale, prevalente in banda visibile, è la realizzazione di una posizione apparente z n=1

z’

ni

...

è la realizzazione di una posizione apparente delle sorgenti in cielo:

Rifrazione Atmosferica

nK

n0 n1.

Assumiamo una stratificazione in piani paralleli, ogni strato ha un indice di rifrazione ni ; la stella avente un angolo zenitale z verrà vista a z’

avente un angolo zenitale z verrà vista a z

N B I di d t d ll N.B. Indipendente dalle

variazioni di n lungo il cammino ottico ma SOLO da n0

Astronomia AA11-12

(5)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

I di hi l Rif i At f i

Rifrazione

Indichiamo la Rifrazione Atmosferica come Riscriviamo quindi la precedente come

Nel caso in cui , in pratica per

 1.00029 per STP Nel Visibile

Ricorda: per piccoli angoli zenitali la Rifrazione in arcsec è circa pari all’angolo zenitale in gradi!

Si capisce che con questa approx nascerebbe un problema all’orizzonte: R 

circa pari all angolo zenitale in gradi!

Già a 45 gradi R è pari a 1 arcmin.

Problema della presenza della curvatura terrestre

(6)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Rifrazione

Altitudine 2000 m s.l.m.

Pressione 750 mb Temperatura 283 K Altitudine 3300 m s l m

Estensione della legge per grandi angoli zenitali

Altitudine 3300 m s.l.m.

Pressione 650 mb Temperatura 213 K

dove sia che contengono la dipendenza con la temperatura al suolo, T, la pressione, P, e l’umidità

l i h

R i 0 5 di ll’ i t  di S l i 0 5 di  d l t t

relativa, h

R circa 0.5 gradi all’orizzonte  disco Sole circa 0.5 gradi  quando al tramonto vediamo il Sole toccare l’orizzonte, in realtà è già tramontato!  (da  3 min) La correzione dovuta alla rifrazione atmosferica domina sulle altre correzioni

Astronomia AA11-12

a co e o e do uta a a a o e at os e ca do a su e a t e co e o

astronomiche (ab. annua, precessione, et al.) per angoli zenitali maggiori di 20°.

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Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Deflessione gravitazionale della luce

Deflessione gravitazionale della luce da parte della massa del Sole (valida per qualunque massa). Karl Schwarzschild nel 1915 introdusse un raggio tipico associato con un corpo sferico di massa M, il raggio dip p gg

Schwarzschild:

il cui valore è circa 1.5 km per il Sole (0.88 cm per la Terra). L'influenza della massa del Sole su un raggio radente ne renderà il cammino lievemente

concavo verso il Sole cosicché l'osservatore terrestre vede la stella concavo verso il Sole, cosicché l osservatore terrestre vede la stella lievemente spostata verso l'esterno, della quantità:



N B l d fl i è i di d t

R N.B. la deflessione è indipendente

dalla lunghezza d'onda

(8)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Deflessione gravitazionale della luce

Lensing by a black hole. Animated simulation of gravitational lensing caused by a Schwarzschild black hole going past a g y g g p background galaxy

(9)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Moti propri

Le stelle non sono fisse nello spazio ma presentano dei movimenti (estremamente lenti) reciproci tra loro e rispetto al Sole.

La velocità di una stella rispetto al Sole (eliocentrica) la possiamo scomporre in una componente

1. radiale (lungo la linea di vista in km/s) e una

2. tangenziale o trasversa (ortogonale alla prima e quindi tangente alla f l t i k / )

sfera celeste in km/s)

Sulla sfera celeste si misura il moto proprio, pari alla velocità angolare μ in “/y

moto proprio tipico  0.1”/yp p p y moto proprio più alto  10”.3/y

(10)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Moti propri

La componente della velocita radiale può invece essere misurata dallo spostamento (blueshift o redshift) delle righe spettrali causato dall’ effetto Doppler :

L l ità t i l i ò d i d il t i ( l )

La velocità tangenziale si può derivare conoscendo il moto proprio (angolare) μ e la distanza radiale della stella r :

con

La velocità totale è

Astronomia AA11-12

(11)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Moti propri

Probs:

Velocità radiale: misure di dispersione spettrale, fattibili solo su stelle brillanti Velocità trasversa: conoscenza della parallasse

Velocità trasversa: conoscenza della parallasse

2 osservazioni distanti nel tempo per stimare 

Moti propri piccoli quando:

Oggetti distanti

p p p q

M ti l di li Moti solo radiali

(12)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

Moti propri

osition 05howing po 1985–20d's Star, sh ry 5 yearsBarnard ever

http://www.hwy.com.au/~sjquirk/images/film/barnard.html

HIPPARCOS: total proper

Astronomia AA11-12 http://www.rssd.esa.int/index.php?project=HIPPARCOS

motion =10357.704 mas/yr

(13)

Coordinate Celesti Coordinate Celesti

ricapitolando

ricapitolando….

Perturbazione/Correzione coordinate

in ordine decrescente di grandezza

1. Precessione luni-solare

in ordine decrescente di grandezza

42’ (50 anni) 2. Rifrazione

3. Precessione planetaria 4. Aberrazione

( )

30’ (orizzonte) 24” (50 anni) 20” (annua) 5. Nutazione

6. Moti propri 7 Parallasse

20 (annua) 17”

10” (max) 7. Parallasse 9”

8. Deflessione gravitazionale della luce 9

0.9” (Sole)

(14)

Astronomia Osservativa Astronomia Osservativa

dove osservare?

 Coordinate Celesti con che cosa osservare?

 Telescopi come osservare?

 Montature e Sistemi di puntamento p

Astronomia AA11-12

(15)

Telescopi

Telescopi

(16)

Telescopi Telescopi

Leggi di Snell (Cartesio)

n

1

< n

2 i.e. rado-denso

Riflessione

n

1

i

1

r

1

n

1

i

1

r

1

n

2

Willibrord Snell

(1591-1626)

n

2

Rifrazione

i n n

i i

1

n

1

Indice di rifrazione

rapporto della velox luce nel vuoto e nel dielettrico

n

1

i

1

Indice di rifrazione relativo

n

2

r

2

rapporto della velox luce nel vuoto e nel dielettrico

n

2

r

2

Astronomia AA11-12

Principio di Reversibilità: Leggi invarianti per il verso dei raggi (rifratto e/o riflesso)

(17)

Telescopi

Lente sottile (caso ideale):

Equazione del diottro

Telescopi

Lente sottile (caso ideale):

Sistema Ottico Centrato composto da 2 diottri

Formula della lente in (*)

separati da distanza trascurabile rispetto alle altre distanze in gioco

nel caso di lente nello stesso n abbiamo

Formula della lente in ( ) forma gaussiana

forma newtoniana

Formula del “fabbricante di lenti”

(*) ricavate da similitudini tra triangoli Ray tracing: metodo dei raggi

(18)

Telescopi Telescopi

Collettori di radiazione di forma e dimensioni fortemente

e dimensioni fortemente dipendenti dalla lunghezza d’onda o energia dei fotoni osservati.

Classi:

Riflettori Rifrattori Catadiottrici

Soluzioni “classiche”

di impiego prevalente l VIS/IR

Astronomia AA11-12

nel VIS/IR

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Telescopi Telescopi

Telescopio Classico Rifrattore Stop di

Apertura Stop di

Campo Campo

Diametro PE i e Obbiettivo Focale Obbiettivo

Angolo di campo dell’ immagine

Diametro PE, i.e. Obbiettivo

Magnificazione angolare:

rapporto tra gli angoli che forma il chief ray con la

Diametro PU Focale Oculare

Angolo di campo dell’ oggetto

PU e la PE

Sistema Afocale: ogg e/o imm all’infinito

(20)

Telescopi Telescopi

Difetti dell’immagine: Aberrazioni

La rifrazione NON è lineare quindi ….

Sviluppo in serie di McLaurin

se raggi parassiali : ap.pa.  Legge di Snell lineare q

Teoria del Terzo Ordine  5 tipi di difetti nell’immagine che chiamiamo

Ab i i ti h (i ti i i t i ifl tti i ì i

altrimenti:

Aberrazioni monocromatiche (i.e. presenti in sistemi riflettivi così come nei rifrattivi )

più 2 aberrazioni cromatiche (i.e. presenti nei soli sistemi rifrattivi) o per essere corretti 2 componenti dello stesso tipo di aberrazione ….

Astronomia AA11-12

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Telescopi Telescopi

Difetti dell’immagine: Diffrazione

Point Spread Function da Apertura circolare (dia 2a):

Point Spread Function da Apertura circolare (dia = 2a):

distribuzione dell’intensità (normalizzata) sul piano immagine

variabile adimensionale

Fresnel Fraunhofer ostruzione di raggio

Campo lontano

z

Campo Vicino A

Fresnel Fraunhofer di raggio

Apertura

O d i

Onda piana incidente

(22)

Telescopi Telescopi

Difetti dell’immagine: Diffrazione

Semi Disco di Airy P t i l ti di

Potere risolutivo di un telescopio:

Criterio di Rayleigh

Astronomia AA11-12

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Telescopi

Difetti dell’immagine: Atmosfera

sorgente

Atmo statica

fronte d’onda

turbolenza

fronte d’onda telescopio

piano focale

PSF

Seeing: variazioni random della direzione della sorgente celeste S i till ti fl tt i i d di

Lunga esposizione Corta esposizione

PSF

Scintillation: fluttuazioni random di intensità della sorgente celeste

Immagine perfetta

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