Verso la costruzione di un sistema
europeo di Youth Guarantee.
Esperienze a confronto.
La Garanzia Giovani, il proge7o europeo e
l’a7uazione in Trentino
Trento – 27 maggio 2014
Giulia Rosolen Ricercatrice Adapt giulia.rosolen@adapt.it
Le esperienze nord europee: alle origini della
Youth Guarantee
• Il conce<o di “Youth Guarantee” affonda le radici nelle esperienze nordeuropee [1984: Svezia; 1993: Norvegia; 1996: Finlandia e
Danimarca].
• Nel 1984, il governo norvegese ha introdo<o un pacche<o di misure denominato “Youth Guarantee” con l’obie<ivo di realizzare “un
sistema capace di garantire a tu3i giovani reali opportunità di istruzione, formazione e occupazione, in linea, da un lato, con le proprie aspirazioni, le capacità e gli interessi e, dall’altro, con le necessità e gli obie3ivi della società e dell’economia”
• Tra il 2007 e il 2013 la Finlandia e la Svezia hanno rinnovato i rispe<ivi sistemi di “Garanzia”.
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Si rivolge a giovani disoccupati e inoccupati fino ai 30 anni di età
L’obie3ivo è quello di ridurre la permanenza dei giovani nello stato di NEET offrendo loro possibilità di trovare
un lavoro o opportunità educative
Il Centro per l’Impiego è obbligato, nel corso dei primi 3 mesi in cui un giovane si
è iscri<o allo stato di disoccupazione, a:
Costruire un piano personale per il giovane alla ricerca del lavoro
Effe<uare una valutazione dei fabbisogni da soddisfare per poterlo supportare nella
ricerca del lavoro
Offrire un lavoro, un’a<ività formativa o a<ivare altre misure ada<e a migliorare
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Si rivolge a giovani disoccupati con un’età compresa tra i 16 e i 24 anni, registrati presso un
PES da almeno 3 mesi
L’obie<ivo è quello di offrire servizi per l’impiego in grado di aiutare rapidamente i giovani a trovare
un’occupazione o interessanti opportunità educative
Il supporto alla ricerca del lavoro si realizza in tre fasi:
Il giovane si iscrive al Centro per l’Impiego
Nei successivi 3 mesi si realizza un’analisi dei fabbisogni, delle aspirazioni e delle competenze
del giovane alla ricerca di occupazione
Dopo 3 mesi di disoccupazione si intensificano le a<ività di ricerca di un’occupazione, combinate
con altre forme di a<ivazione ed ingresso nel mercato del lavoro (stage, tirocinio, apprendistato,
Dalle esperienze nord-‐‑europee alla Youth
Guarantee
• Le iniziative di Finlandia e Svezia hanno registrato un impa3o
molto positivo configurandosi come un concreto supporto all’ingresso nel mercato del lavoro.
• In Finlandia l’83,5% dei giovani iscri<i alle liste di disoccupazione è stato inserito in programmi di Garanzia per i Giovani nei primi 3 mesi dall’iscrizione alle liste stesse. Per ben il 79,2% dei giovani
inclusi nel programma, l’intervento ha avuto successo e ha offerto opportunità di occupabilità.
• In Svezia, secondo uno studio condo<o nel 2008 dall’Istituto di Valutazione delle Politiche del Mercato del Lavoro, i giovani fino ai 24 anni (inclusi nel programma) hanno trovato lavoro più
facilmente e rapidamente rispe3o ai maggiori di 24 anni seppure anch’essi iscri3i ai Centri per l’Impiego (ma non inclusi nel
• Entrambi i piani hanno dato ai giovani la possibilità di prendere
decisioni più informate e consapevoli, oltre che fornito servizi di qualità in tempi rapidi.
• Per arginare la disoccupazione e l’inoccupazione giovanile
occorre investire su strategie di breve-‐‑medio-‐‑lungo termine. La trentennale esperienza nord-‐‑europea evidenzia come
l’integrazione tra mondo del lavoro e della formazione, la creazione di un network tra gli a3ori chiave anche a livello locale siano le vie da percorrere per poter massimizzare
l’impa3o delle scelte dei singoli Stati membri nell’assicurare un modello di Garanzia per i Giovani.
• La Commissione europea nell’elaborare la proposta di
“Raccomandazione” sulla “Garanzia Giovani” si è ispirata al modello finlandese di “Youth Guarantee” e alla “Job Guarantee Scheme” svedese”, me<endo a sistema i pilastri su cui si sono costruiti i modelli nord-‐‑europei.
Il contesto: Global Employment Trends 2014 (ILO)
. La disoccupazione continua a crescere, in particolare quella giovanile, così come il numero di
scoraggiati che rimangono ai margini del mercato del lavoro
• Ai ritmi a<uali, da qui al 2018 saranno creati 200 milioni di posti di lavoro supplementari. Questo dato è inferiore al livello
necessario per assorbire il numero crescente di nuovi ingressi nel mercato del lavoro.
• Il numero dei disoccupati a livello globale è salito di 5 milioni nel 2013, raggiungendo quota 202 milioni, che equivale ad un tasso di disoccupazione mondiale del 6% .
• Nei paesi in via di sviluppo, il lavoro informale resta diffuso e il percorso verso un miglioramento della qualità dell’occupazione sta rallentando.
In alcuni paesi come Spagna e Grecia, le persone in cerca di un lavoro hanno bisogno del
Inoltre, sono sempre di più i potenziali lavoratori scoraggiati che rimangono fuori dal mercato del lavoro, questo porta alla
• Nel corso del 2013, sono stati registrati segnali di ripresa economica nell’Unione Europea e nelle economie avanzate. Tu<avia, i
miglioramenti di produ<ività e competitività non sono ancora abbastanza forti per invertire la tendenza dell’esteso e crescente divario occupazionale: le condizioni del mercato del lavoro non hanno visto segnali di miglioramento nel corso del 2013. Pertanto
a causa dell’ulteriore aumento dell’incidenza del lavoro temporaneo involontario e part-‐‑time, della povertà da lavoro, del lavoro informale, della polarizzazione del lavoro e dei salari, e delle disuguaglianze di reddito.
• La ripresa fragile è in parte dovuta al perseguimento delle politiche di austerità.
.
• Una virata verso politiche più favorevoli all’occupazione e un
incremento dei redditi da lavoro rafforzerebbe la crescita economica e la creazione di posti di lavoro.
•
Nonostante la Garanzia Giovani possa a<enuare gli effe<i negativi della disoccupazione di lunga durata e
l’allontanamento dei giovani dal mercato del lavoro, le
Young people in the EU -‐‑ The measurement of youth
unemployment – an overview of the key concepts, 2013
(Eurostat)
(di età compresa tra 15 e 24 anni). Molti dispongono solo di un diploma di istruzione secondaria inferiore e
. Il 30,1 % dei disoccupati di età inferiore ai 25 anni nell'ʹUnione lo è da . Inoltre, sempre più giovani
e, di conseguenza, non hanno un sostegno stru<urale che li aiuti a rientrare nel mercato del lavoro. Le ricerche dimostrano che la disoccupazione giovanile può lasciare
Luglio 2010
• il Parlamento ha ado<ato una relazione sulla "ʺPromozione dell'ʹaccesso dei giovani al mercato del lavoro e il rafforzamento dello statuto dei tirocinanti e degli apprendisti"ʺ
Maggio 2011
• il Parlamento ha approvato la risoluzione "ʺGioventù in movimento: un quadro di riferimento per migliorare i sistemi di istruzione e formazione europei"ʺ
Gennaio 2012
• Per dare seguito alle iniziative precedenti e, in particolare, a Youth on the Move, la Commissione europea, ha presentato il piano d'ʹazione "ʺOpportunità per i giovani"ʺ, su cui il Parlamento si è pronunciato nel maggio 2012 con una risoluzione.
Dicembre 2012
• La Commissione ha formulato una proposta di Raccomandazione per
l’istituzione di un sistema di Garanzia per i Giovani.A febbraio 2013, i ministri dell'ʹOccupazione degli Stati membri (EPSCO) hanno raggiunto un accordo politico sulla garanzia per i giovani e istituito lo YEI (Youth Employment Initiative) al fine di convogliare ulteriori finanziamenti verso le regioni e le persone maggiormente colpite dalla disoccupazione e dall’ina<ività giovanile che è stato sovvenzionato con 8 miliardi di euro provenienti dal bilancio
22 Aprile 2013
• Il Consiglio ado<a la Raccomandazione comunitaria sull’istituzione di una “Garanzia per i giovani”
19 giugno 2013
• Viene approvata la comunicazione della Commissione “Lavorare insieme per i giovani d’Europa”con cui sono state date indicazioni specifiche e operative per l’a<uazione della Raccomandazione a
ciascuno Stato Membro e sono stati invitati gli Stati membri, con aree in cui il tasso di disoccupazione supera il 25 per cento, a presentare, entro o<obre 2013, un “piano nazionale di a<uazione della Garanzia per i Giovani”.
Altre Iniziative successive
collegate alla GG
• Alleanze europea per l’apprendistato (Luglio 2013) • Quadro di qualità per i tirocini (Dicembre 2013)
• Cooperazione rafforzata tra i servizi pubblici per l’impiego (Aprile 2014)
La Raccomandazione Europea
• La definizione: la Garanzia Giovani non è una misura contro la disoccupazione giovanile, non si prefigge lo scopo di creare
nuovi posti di lavoro, ma
, che tenta di far emergere quei posti di lavoro che già esistono ma che sono vacanti, a<raverso un potenziamento e un efficientamento della funzione intermediativa. E’ una misura per favorire
l’occupabilità delle persone e non la loro occupazione.
• L’obie3ivo: Tu<i i
giovani che non sono riusciti a o<enere un’offerta
autonomamente, entro un determinato periodo di tempo, devono essere supportati nella ricerca ed entro 4 mesi ad essi deve essere garantita un’offerta di lavoro, un’opportunità proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio
• Le misure: occorrono che devono
Per molti giovani, interventi leggeri e di breve durata, come a<ività di orientamento professionale generale e informazioni su percorsi di istruzione e sul mercato del lavoro, sono sufficienti per o<enere
autonomamente la collocazione desiderata entro il periodo di tempo
specificato. Altri richiedono una valutazione degli ingressi nel mercato del lavoro, servizi per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e, se
necessario, una breve formazione per la preparazione del CV. Altri ancora, spesso giovani più svantaggiati (come quelli scarsamente qualificati o con altre difficoltà) necessitano di interventi più profondi, lunghi e complessi e di offerte concrete per garantire che anch’essi possano beneficiare della garanzia per i giovani.
• I destinatari: una particolare a<enzione va dedicata ai i sistemi dovrebbero affrontare la situazione di questi giovani a<ualmente più emarginati dal mercato del lavoro, che
Obie3ivo: garantire ai giovani europei un’opportunità di lavoro o formazione entro 4
mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale: Focus sul tema delle TRANSIZIONI
SISTEMA DI AZIONI FONDATO SU QUATTRO PILASTRI: L’INNOVATIVITA’ STA NEL METODO
(Elaborazione di strategie basate sulla partnership; intervento tempestivo e a<ivazione; misure di sostegno per l’integrazione nel mercato del lavoro; Finanziamento, valutazione
e a<uazione)
METODO
Elaborare
strategie
basate sulla
partnership
Identificare l’autorità pubblica incaricata di istituire e gestire il sistema di “Garanzia per i Giovani” e di coordinare la partnership a tu<i i livelli in tu<i i se<ori.
Garantire che i giovani abbiano pieno accesso alle
informazioni in merito ai servizi disponibili.
Rafforzare le partnership tra le parti sociali e sogge<i a<ivi sul
mercato del lavoro al fine di incrementare le opportunità di
occupazione, formazione e apprendimento e garantirne il coinvolgimento su tu<i i livelli.
Sviluppare partnership tra servizi per l’impiego pubblici e privati, istituzioni formative
e servizi di orientamento.
Garantire che i giovani siano consultati e partecipino alla proge<azione o all’ulteriore
Intervento
tempestivo e
a<ivazione
Elaborare specifiche strategie di sensibilizzazione nei confronti dei
giovani per incitarli a iscriversi ai servizi occupazionali
Creare punti focali comuni o istituire un coordinamento tra
tu<e le istituzioni e le organizzazioni coinvolte
Operare perché i servizi occupazionali siano in
grado di fornire un orientamento personalizzato e una proge<azione individuale
Misure di sostegno per l’integrazione
nel mercato
del lavoro
Migliorare le
competenze
:
Offrire ai giovani che hanno abbandonato prematuramente gli studi e in possesso di scarse qualifiche la possibilità di riprendere
il percorso scolastico o formativo.
Garantire che le misure ado<ate migliorino le capacità
e le competenze e siano allineate in termini di
domanda di lavoro.
Garantire la certificabilità e la comparabilità delle competenze ovunque
apprese.
Incoraggiare l’imprenditorialità e il lavoro autonomo.
Misure
connesse
al mercato
del lavoro
Se del caso ridurre i costi non salariali del lavoro al
fine di migliorare le prospe<ive di assunzione.
Utilizzare
incentivi
salariali.
Promuover
la mobilità
del lavoro.
Rendere disponibili più servizi di sostegnoall’avviamento.
Migliorare i
meccanismi di
ria<ivazione.
.
Finanziamento, Valutazione, Monitoraggio
Avvalersi al massimo e in modo o<imale
degli strumenti di finanziamento.
Monitorare a valutare tu<e le misure so<oposte garantendo un uso
efficiente delle risorse.
Promuovere le a<ività di apprendimento
reciproco a livello nazionale regionale e locale tra tu<i i sogge<i
coinvolti. A<uare il più rapidamente
possibile i sistemi di Garanzia integrandoli nei futuri programmi cofinanziati
I Piani di a<uazione
I Piani di a<uazione consultabili nel sito della
Commissione sono quelli di Spagna, Italia, Irlanda,
Germania, Austria, Danimarca, Le<onia.
• Si cara<erizza per essere particolarmente articolato: esso che dovrebbero collegarsi a
sviluppati su :
In questo quadro si inserisce poi un’ulteriore
pacche<o di che vengono definite che prevedono
tra le altre cose la e la messa appunto di
una gamma di .
• A queste previsioni si affianca un insieme di norme volte a • Il Piano del Governo costituisce l’esito di un lungo processo di
concertazione con le parti sociali che sebbene non sfociato in un
“accordo formale” ha legi<imato una serie di misure di liberalizzazione del mercato del lavoro spagnolo volta a
con forse troppo poca a<enzione all’aspe<o “qualitativo” che pure connota il principi contenuti nella Raccomandazione
comunitaria.
Il piano tedesco
• La Germania, che in un primo momento aveva dichiarato sufficienti le misure nazionali già esistenti per comba<ere la disoccupazione giovanile, l’8 aprile 2014 ha presentato un piano nazionale di a<uazione della garanzia giovani che
costituisce uno sviluppo e un rafforzamento delle misure già in essere in una
• Il coordinamento delle azioni e della rete di a<ori coinvolti (
) viene affidato al (Ministero del
lavoro), , , costituisce lo snodo organizzativo e di coordinamento per l’erogazione dei servizi connessi alla “Garanzia” erogati sui territori dalle “unità locali”.
• Il punto di partenza è la registrazione. In Germania è già a<ivo un meccanismo equiparabile a quello previsto dalla Garanzia: si prevede che i servizi per il lavoro debbano offrire un’opportunità di occupazione/formazione dalla presa in carico ed
con revisione del “pa<o”.
• Misure previste (pa<o formativo, consulenza e orientamento, promozione della formazione professionale e continua e dell’autoimprenditorialità). Sono previste
Il piano irlandese
• Il piano Irlandese prevede e
individua due diversi gruppi target:
a) giovani di età inferiore ai 18 anni, che hanno lasciato il sistema scolastico senza aver completato l'ʹistruzione secondaria, e che non sono riusciti a trovare un’ occupazione: per questi ragazzi la priorità dovrà essere il reinserimento nel sistemo scolastico ovvero in un percorso di formazione professionale
b) I giovani di età compresa tra 18-‐‑24 anni disoccupati o inoccupati: per questi ragazzi la priorità dovrà essere l’erogazione di misure di assistenza per la ricerca di una nuova o della prima occupazione
• Il Piano Irlandese prevede una sperimentazione fino al 2015 con impegno del Governo a rivedere le misure in funzione dei risultati raggiunti e prende le mosse dal perfezionamento delle misure già in essere (Pathways to work Job Bridge).
• Il coordinamento delle diverse azioni e del partenariato è stato affidato al
che riunisce al suo interno tu<e le competenze i materia di politiche a<ive e passive, compresa l’erogazione delle misure di
Il Piano danese
• E’ stato presentato ad aprile 2014 e costituisce il perfezionamento/rafforzamento di misure già in essere.
• Si distinguono :
a) 15-‐‑17 anni: le misure sono finalizzate ad Sono previsti sistemi di orientamento, valutazione delle competenze e sostegno al reingresso nel sistemi scolastici formali anche a<raverso corsi di formazione a supporto della ripresa degli studi.
b) 18-‐‑29 anni: le misure sono finalizzate alla stage, apprendistato, corsi di aggiornamento e formazione sulle competenze
maggiormente richieste dalle imprese, sostegno al reddito, incentivi all’autoimprenditorialità, orientamento professionale
• Il fulcro del sistema danese è costituito dalle c.d
che servono a monitorare la partecipazione al sistema di istruzione e formazione, a conta<are coloro che hanno abbandonato
prematuramente la scuola e a cercare di individuare un percorso di istruzione, formazione o occupazione. Il perno è costituito dai
al cui interno è individuabile una stru<ura specificamente destinata ai giovani e alle azioni relative alla “Garanzia”.
Il Piano austriaco
• Il Piano austriaco si cara<erizza per il tentativo di me<ere a . In sintesi si compone di due misure fondamentali: una rivolta ad incrementare le opportunità di formazione e ad arginare il fenomeno del drop out e l’altra a sostenere l’ingresso ovvero la ricollocazione nel mercato del lavoro.
• Il fulcro del sistema è costituito dall’ : dal 2008 in
Austria è presente un . Un
primo livello coinvolge i giovani fino ai 18 anni, il secondo quelli tra i 19 e i 24 anni. L’a<ivazione delle misure connesse è rimessa all’AMS che agisce coordinandosi con il Ministero del Lavoro, quello dell’Istruzione e della Formazione, le Camere di
• La “ ” che impegna il sistema dei servizi per
il lavoro ad offrire ai giovani disoccupati e ina<ivi,
l’opportunità di svolgere un apprendistato presso una istituzione sovraziendale finanziata dai servizi pubblici per l’impiego.
Nell’ambito di questa misura, gli apprendisti possono beneficiare di un programma di formazione integrato.
• Per i è invece prevista la c.d. “
” che garantisce ai giovani un’offerta di lavoro, formazione mirata o occupazione sovvenzionata entro i primi sei mesi dall’iscrizione presso i servizi pubblici per l’impiego. Oltre a sovvenzioni e retribuzioni di base orientate alle esigenze, come concordato nel quadro dei contra<i colle<ivi, si offrono anche incentivi connessi alla qualità e al mercato del lavoro per
incoraggiare i datori di lavoro a istituire altri luoghi di formazione e a migliorare la qualità della formazione stessa. I datori di lavoro
saranno quindi sostenuti se i loro apprendisti o<engono punteggi buoni o eccellenti nell’esame finale dell’apprendistato
Il Piano le<one
• La Garanzia Giovani in Le<onia è a<iva dal 2 gennaio scorso, la proge<azione del Piano è stata condivisa con le Parti Sociali
• I giovani coinvolti hanno una età compresa tra i 15 e i 24 anni (fino al compimento del 25simo anno di età)
• Il punto di partenza per l’avvio della “Garanzia” è la registrazione presso l’Agenzia statale per l’occupazione (SEA), a<raverso la quale si consegue lo status di Youth Guarantee client. Oltre alla registrazione al SEA i giovani possono presentare la domanda negli istituti
professionali con l’obie<ivo di aderire dire<amente ai programmi di istruzione e formazione.
• Il fulcro del sistema è costituito dal
: gli istituti di istruzione e formazione sono tenuti ad informare il SEA rispe<o al numero di partecipanti
affinchè lo stesso possa offrire, tra le altre misure, anche servizi di orientamento e prevenzione dell’abbandono scolastico.
Il Piano francese
• La Francia ha predisposto un
che ha preso avvio ad o<obre 2013 in 10 territori coinvolgendo 10.000 giovani. Nella seconda annualità di
sperimentazione (2014-‐‑2015) è previsto il coinvolgimento di 20.000 giovani.
• La
. Si prevede che coinvolgerà circa 100.000 giovani ogni anno.
• In Francia esisteva già prima dell’adozione della Raccomandazione un meccanismo equiparabile a quello previsto dalla Garanzia: ai servizi pubblici per l’impiego in partnership con le scuole spe<a un ruolo di programmazione delle carriere, di orientamento
professionale presso le scuole, tutoraggio dei giovani svantaggiati per prevenire l’abbandono scolastico e agevolare la transizione, assistenza nella ricerca del posto di lavoro (meccanismo
Il Piano portoghese
• Il Portogallo ha presentato il proprio piano nazionale di a<uazione il 31 dicembre scorso.
• Uno degli aspe<i che contraddistinguono il piano portoghese, oltre alla rapidità con la quale è stato avviato, consiste nell’estensione della
Garanzia ai giovani fino a 30 anni. Il piano è stato prioritariamente concepito per evitare che i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni diventino NEET mediante la previsione rivolte principalmente ad essi. In particolare il pacche<o di misure Impulso Jovem incentiva l’utilizzo dei tirocini quale canale per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
• Dalla fine di gennaio è a<ivo il portale www.garantiajovem.pt, strumento creato per realizzare concretamente il programma. Il sito contiene tu<e le informazioni riguardanti l’iniziativa e le modalità con le quali i
destinatari della stessa possono aderirvi. E’ previsto un planning di servizi ad intensità graduale a seconda della difficoltà che il ragazzo manifesta nell’inserimento del mercato del lavoro
Primo Pilastro: elaborare strategie basate sulla partnership
Identificare l’autorità pubblica incaricata di istituire e gestire il sistema di garanzia per i giovani e di coordinare la partnership a tu<i i livelli in tu<i i se<ori
La previsione è stata recepita. Il 30 luglio 2014 è stata istituita dal D.L. 76/2013 la “Stru<ura di Missione” a cui è stato assegnata la funzione di porre in essere tu<i gli adempimenti necessari all’a<uazione della Garanzia Giovani in Italia e quella di monitorare l’implementazione e valutane l’efficacia.
La Stru<ura ha elaborato il Piano Nazionale di a<uazione che ha ricevuto l’approvazione della Commissione Europea.
Le Regioni stanno recependo nei territori le indicazioni nazionali elaborando i proprio piani di a<uazione per l’operatività della Garanzia
Garantire che i giovani abbiano pieno accesso alle informazioni in merito ai servizi disponibili
Per informare i giovani delle misure messe in campo dal Piano italiano e spingerli ad a<ivarsi per cogliere le opportunità descri<e, è stato predisposto un piano di comunicazione integrata. La prima fase, avviata a novembre, ha avviato un contest online per la definizione della linea grafica e dello spot che cara<erizzeranno la campagna di comunicazione. In seguito al contest si è scelto un video la cui diffusione per il momento sta avvenendo per il tramite dei soli siti istituzionali.
Non è ancora stata avviata una campagna informativa istituzionale sui media.
Il portale garanziagiovani.gov.it al momento prevede la possibilità di registrarsi al programma ma non ancora tu<i i nodi regionali sono connessi. A regime il portale dovrebbe consentire ai ragazzi di accedere alle “offerte di lavoro” presenti su tu<o il territorio nazionale.
Primo Pilastro: elaborare strategie basate sulla partnership
Rafforzare le partnership tra le parti sociali e sogge<i a<ivi sul mercato del lavoro al fine di incrementare le opportunità di occupazione, formazione e apprendimento e garantirne il coinvolgimento su tu<i i livelli
La Stru<ura di Missione nella definizione del Piano nazionale di a<uazione ha coinvolto per il tramite di audizioni informali le Parti Sociali. In seguito all’approvazione del Piano da parte dell’Unione europea il Ministero ha so<oscri<o protocolli di intesa con le Parti Sociali al fine di garantire un loro maggiore coinvolgimento nell’a<uazione degli impegni europei. Ad oggi sono state so<oscri<e protocolli d’intesa con Confindustria e Finmeccanica, con AGIA e CIA e con Confrtigianato, Confcommercio, CNA.
Sviluppare partnership tra servizi per l’impiego pubblici e privati, istituzioni formative e servizi di orientamento
Nel nostro Paese la materia è di competenza regionale. Secondo l’ultimo monitoraggio del Ministero del Lavoro, sebbene quasi tu<e le Regioni abbiano so<oscri<o una Convenzione con il Ministero, in nessun territorio la Garanzia sarebbe pienamente operativa.
Garantire che i giovani siano consultati e partecipino alla proge<azione o all’ulteriore sviluppo del sistema
Nella fase di proge<azione del Piano sono state coinvolte alcune associazioni di rappresentanza ma il livello di coinvolgimento rimane insufficiente.
Misure di sostegno per l’integrazione nel mercato del lavoro
Migliorare le competenze: offrire ai giovani che hanno abbandonato prematuramente gli studi e in possesso di scarse qualifiche la possibilità di riprendere il percorso scolastico o formativo; garantire che le misure ado<ate migliorino le capacità e le competenze e siano allineate in termini di domanda di lavoro; garantire la certificabilità e la comparabilità delle compet enze ovunque apprese; Incoraggiare l’imprenditorialità e il lavoro autonomo
Il fulcro per la realizzazione della previsione comunitaria è l’esistenza di un sistema di certificazione delle competenze operativo ed efficace, sul quale il nostro Paese non può ancora dire di poter contare. Non in tu<e le Regioni è operativo un sistema di certificazione definito e in poche esiste un repertorio professionale di riferimento. L’inesistenza di un sistema di questo tipo indebolisce l’apprendistato scolastico e la mobilità dei processi di apprendimento. Il Piano nazionale di a<uazione prevede di realizzare entro il 2018 un sistema operativo di certificazione delle competenze destinando a tale fine 2.300.00 euro delle risorse disponibili.
Misure connesse al mercato del lavoro: ridurre i costi non salariali della manodopera al fine di migliorare le prospe<ive di assunzione; utilizzare incentivi salariali; promuovere la mobilità del lavoro; rendere disponibili più servizi di sostegno all’avvio d’impresa (start-‐‑up); migliorare i meccanismi di ria<ivazione
A livello nazionale il Governo sta lavorando con l’INPS per il rifinanziamento degli incentivi connessi all’assunzione di under 30 “svantaggiati” da dedicare alle imprese del contro nord che dovrebbe affiancare la ba<eria di incentivi previsti dal DL 76/2013. A ciò si aggiungono gli incentivi previsti dalle diverse normative regionali e quelli connessi alle assunzioni in apprendistato.
Ancora troppo deboli le misure a sostegno dell’autoimprenditorialità. Il piano nazionale prevede che qualora in seguito all’a<ività di orientamento emergano spiccate a<itudini imprenditoriali i servizi di supporto siano totalmente finanziati. Il DL 76 ha finanziato con 80 milioni di euro per il triennio 2013-‐‑2015 le misure per l’autorimprenditorialità previste dal d.lgs 185/2000.
Provvedimenti di a<uazione
D.L. n. 76/2013 (L. 99/2013): art. 5: ha istituito la Stru<ura di missione a cui ha demandato il compito di porre in essere tu<i
gli adempimenti necessari all’a<uazione della Garanzia nel nostro Paese. La Stru<ura si è insediata ufficialmente il 30 luglio 2013 ed ha definito il Piano Nazionale di a<uazione della Garanzia che è stato inviato alla Commissione il 29
novembre 2013.
D.L. n. 104/2013 (L. 128/2013): ar<. 8 bis e 14: con la prospe<iva di dare a<uazione
alla Garanzia e di rispondere alle Raccomandazioni specifiche della Commissione
europea ha previsto misure volte a favorire l’alternanza
scuola lavoro (tirocini e apprendistato) e potenziare l’orientamento e il placement per una migliore gestione delle
transizioni scuola-‐‑lavoro dei ragazzi
Il 20 febbraio 2014 la Conferenza Stato Regioni ha approvato le Linee Guida sulla
pia<aforma tecnologica di supporto alla Garanzia
Youth Guarantee: best practices aziendali
Nestlè Need Youth (2013-‐‑2016)
Il proge<o si basa su qua<ro tipi di azioni: entro il 2016 il gruppo assumerà in Europa 10.000 giovani al di so<o dei 30 anni negli stabilimenti europei Nestlé in tu<e le varie funzioni (produzione, amministrazione, vendite, marketing, finanza, proge<azione, ricerca e sviluppo); sempre entro il 2016 aprirà 10.000 posizioni di stage e tirocinio per giovani al di so<o dei 30 anni negli
stabilimenti europei Nestlé in tu<e le varie funzioni; creerà un programma di orientamento professionale nelle scuole e università di tu<a Europa
(formazione per il colloquio, redazione del CV, consigli sul mercato del lavoro, etc.); costituirà una "ʺAlleanza per i giovani"ʺ con i principali fornitori in tu<a Europa, per farli aderire all'ʹiniziativa e creare ulteriori opportunità per i
giovani. Le opportunità di inserimento riguarderanno tu<i i se<ori di business: il se<ore produ<ivo, amministrativo, le risorse umane, le vendite, il marketing, il se<ore finanziario, tecnico e i dipartimenti ricerca&sviluppo. Con un'ʹalleanza Nord-‐‑Sud a livello europeo: è infa<i previsto un selezionato gruppo di
posizioni specificamente pensate per offrire ai giovani dell’Europa meridionale, l’area più colpita dalla disoccupazione giovanile, la possibilità di realizzare
importanti esperienze lavorative all’estero in Svizzera, Francia, Germania, Austria, Paesi Nordici e Regno Unito, meno colpiti dalla crisi.
Bosch activities in the scope of youth guarantee
Il proge<o si propone come una messa a sistema dell’esperienza avviata da Bosch Italia e mira alla realizzazione di un’alleanza tra scuola e impresa per affrontare con efficienza il tema
dell’occupazione giovanile valorizzando tu<i gli strumenti disponibili di formazione e aggiornamento dire<amente in
azienda (tirocini, apprendistato, alternanza). Con questo intento la multinazionale, forte del proprio legame con la tradizione tedesca, ha so<oscri<o in Italia diversi protocolli d’intesa con le Regioni
per favorire la costruzione di ponti di dialogo tra scuola e impresa.