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NON STRAPPARE

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Academic year: 2021

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(1)

G366

UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA

Selezione per l'accesso ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di

sostegno didattico agli alunni con disabilità A.A. 2013/2014

SCUOLA DELL'INFANZIA

L’INVOLUCRO DI PLASTICA PRIMA CHE VENGA DATO IL SEGNALE DI INIZIO DELLA PROVA

NON STRAPPARE

Codice questionario

Incollare sulla scheda delle risposte il codice a barre sottostante:

(G00366)

(2)

BRANO GL 50

Leggere il brano e rispondere ai relativi quesiti.

La fine del mondo è un'ipotesi reale, al punto che ora hanno deciso di occuparsene alcuni dei più eminenti scienziati del pianeta, per indicarci appunto come potrebbe terminare l'esistenza dell'uomo sulla Terra, ma anche il modo per cercare di scongiurarla. Riuniti in un'associazione che suona come il titolo di un romanzo di fantascienza, il Cambridge Centre for the Study of Existential Risk, l'astrofisico Stephen Hawking, l'astronomo Martin Rees, il filosofo Huw Price e altri brillanti studiosi e accademici hanno compilato una lista dei pericoli che potrebbero distruggere il globo, o perlomeno i suoi abitanti, proponendosi di fornire le soluzioni per evitarli.

Si comincia con l'intelligenza artificiale, una tecnologia così sofisticata da prendere il controllo del mondo [1], e poi decidere di sterminare gli umani, scenario non più esagerato da quando gli algoritmi decidono milioni di [2] transazioni finanziarie al secondo. Poi ci sono gli attacchi cibernetici, un'ondata di attentati terroristici digitali in grado di mandare in tilt assolutamente tutto, energia e comunicazioni, trasporti e computer. Quindi viene citato il rischio di un'infezione di massa lanciata attraverso le armi batteriologiche [3], una peste in laboratorio a cui un folle nichilista, un dittatore sanguinario o una guerra civile potrebbero dare il via. E, in alternativa, la possibilità di una pandemia, un virus che nessun vaccino possa curare. Altre minacce per l'umanità: un sabotaggio della catena alimentare; [4] estreme condizioni atmosferiche provocate dal cambiamento climatico, e dunque inondazioni, uragani, terremoti; uno o più asteroidi che colpiscono la terra; per finire con la buona, vecchia guerra termonucleare, o chimica, o anche convenzionale, se combattuta con l'intensità giusta.

Gli scienziati del gruppo di Cambridge non sono delle cassandre: rimangono ottimisti, nonostante tutto, convinti che l'uomo abbia le risorse per sopravvivere e affrontare qualunque minaccia. Ma al tempo stesso ammoniscono che i rischi più gravi, per il nostro pianeta, oggi non provengono dal cosmo o dalla natura, bensì sono fabbricati dall'uomo stesso. "La fine del mondo non è una trama da cinema", avverte l'astronomo Rees. E il lieto fine, a differenza del cinema, non è garantito: dipende dagli spettatori. Da noi tutti.

(Enrico Franceschini, "La repubblica.it"…

Il cambiamento climatico è una minaccia per l'umanità A

Gli scienziati hanno compilato una lista delle soluzioni per evitare la fine del mondo B

La fine del mondo è un'ipotesi reale C

Un folle nichilista potrebbe dare il via a una peste in laboratorio D

In base alla lettura del brano, quale delle seguenti affermazioni NON è corretta?

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO GL 50 1

Gli algoritmi decidono milioni di transazioni finanziarie al secondo E

Gli scienziati del gruppo di Cambridge non fanno previsioni catastrofiche, bensì credono che ci sia una soluzione A

Il filosofo Huw Price ha trovato la soluzione per evitare la distruzione del globo B

È necessario compilare una lista dei pericoli che potrebbero distruggere il globo C

Una guerra convenzionale non è una minaccia per l'umanità D

In base al testo, quale delle seguenti affermazioni è corretta?

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO GL 50 2

Secondo l'autore del brano, tra gli eventi potenzialmente in grado di distruggere l'umanità vi sono solo catastrofi causate dall'uomo

E

è un problema a breve termine A

è come un film il cui lieto fine dipende dagli spettatori B

sarà determinata dall'uomo C

può essere scongiurata D

Secondo l'astronomo Rees la fine del mondo:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO GL 50 3

non è una trama da cinema

E

(3)

il mondo è minacciato dagli attentati terroristici A

nessuna minaccia è così grossa da non poter essere affrontata B

tutte le minacce per l umanità possono essere affrontate con successo C

i rischi più gravi per il pianeta provengono dalla natura D

Secondo gli scienziati del gruppo di Cambridge:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO GL 50 4

l uomo non ha le risorse per sopravvivere E

controversie A

conciliazioni B

concessioni C

compravendite D

Con quale delle seguenti alternative potrebbe essere correttamente sostituito il sostantivo "transazioni" [2]?

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO GL 50 5

convenzioni E

gli scienziati che salveranno il mondo A

il pericolo degli attacchi cibernetici per la sicurezza dell umanità B

le principali cause naturali e tecnologiche della prossima fine del mondo C

come prevenire la fine del mondo D

L argomento del brano è:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO GL 50 6

le possibili cause della fine dell esistenza dell uomo sulla Terra E

BRANO DE 07

Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.

Tutta la mia infanzia, quando mi torna in mente, mi appare come una grande calma ai margini di quella vasta inquietudine che doveva essere la mia vita intera. Penso a certe circostanze, troppo minute per raccontartele, cui allora non feci caso, ma nelle quali ora distinguo i primi fremiti premonitori (fremiti della carne e fremiti del cuore…, simili al soffio divino di cui parlano le Scritture. Vi sono momenti della nostra esistenza nei quali noi siamo, in modo inspiegabile e quasi agghiacciante, ciò che più tardi diventeremo. Mi sembra, amica mia, di aver cambiato così poco! L'odore di pioggia che mi raggiunge da una finestra aperta, un bosco di pioppi nella bruma, una musica di Cimarosa [...]; meno, anzi: basta una particolare qualità di silenzio che non trovo se non a Woroino, ed ecco annullarsi tutti i pensieri, gli avvenimenti e i dolori che mi dividono da quell'infanzia. Potrei quasi ammettere che l'intervallo non sia durato neppure un'ora, che si tratti solamente di uno di quei momenti di semiveglia, in cui cadevo sovente a quell'epoca, durante i quali la vita e io non avevamo il tempo di modificarci granché. Devo soltanto chiudere gli occhi; tutto si comporta esattamente come allora; come se non mi avesse mai lasciato, ritrovo quel ragazzetto timido, dolcissimo, che non credeva di dover essere compatito, e mi rassomiglia in tutto.

Mi contraddico, lo vedo. Tutto ciò fa pensare ai presentimenti che uno si immagina di aver avuto perché avrebbe dovuto averli.

Il risultato più crudele di ciò che sono costretto a chiamare le nostre colpe (non fosse altro che per conformarmi all'uso… è di contaminare perfino il ricordo del tempo in cui non le avevamo ancora commesse. È questo, proprio questo a rendermi inquieto. Perché, insomma: se sbaglio non posso sapere in che senso sbaglio, e non potrò mai dire se la mia innocenza di allora sia stata inferiore a quanto affermavo poco fa, o se io sia ora meno colpevole di quanto mi costringo a credere.

(M. Yourcenar, "Alexis o il trattato della lotta vana", Feltrinelli…

poco, perché nulla riesce ad annullare gli eventi e i dolori che lo separano da essa A

tutto, perché nulla riesce ad annullare gli eventi e i dolori che lo separano da essa B

poco, perché basta poco ad annullare gli eventi e i dolori che lo separano da essa C

nulla, perché basta poco ad annullare gli eventi e i dolori che lo separano da essa D

Rispetto all infanzia, al protagonista sembra di aver cambiato:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO DE 07 7

molto, perché nulla riesce ad annullare gli eventi e i dolori che lo separano da essa

E

(4)

Rendono ancora più doloroso il presente, alla luce del ricordo di quando non le avevamo ancora commesse A

Che ci costringono a conformarci all'uso B

Contaminano le nostre aspettative per il futuro C

Fanno apparire doloroso il ricordo del periodo in cui non le avevamo commesse D

Qual è il risultato più crudele delle nostre colpe?

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO DE 07 8

Contaminano anche il ricordo del periodo in cui non le avevamo commesse E

quiete, contrapposta all inquietudine della vita intera A

calma inspiegabile e agghiacciante B

inquietudine, come tutta la sua vita C

spensieratezza, contrapposta all inquietudine dell intera vita D

Il protagonista ricorda la sua infanzia come un periodo di:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO DE 07 9

angoscia, come tutta la sua vita E

ciò che eravamo A

esattamente chi siamo sempre stati B

inquieti C

ciò che vorremmo essere D

Secondo il protagonista, vi sono momenti della nostra vita nei quali siamo:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO DE 07 10

ciò che diventeremo E

di rado A

spesso B

purtroppo C

sostanzialmente D

Nel passaggio "[ ] che si tratti solamente di uno di quei momenti di semiveglia, in cui cadevo sovente a quell'epoca [ ]", un sinonimo di "sovente" è:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO DE 07 11

talvolta E

breve, come un momento di semiveglia A

non precisabile, come un momento di semiveglia B

incolmabile C

lunghissimo, come un momento di semiveglia D

L intervallo che separa il protagonista dalla sua infanzia gli appare:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO DE 07 12

contradditorio

E

(5)

BRANO FL 80

Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.

Le bambinaie si irrigidirono sull attenti all apparire del Direttore.

«Disponete i libri» disse egli brevemente.

In silenzio le bambinaie obbedirono. Fra i vasi di rose furono distribuiti in bell ordine i libri una fila di "in-quarto" per l infanzia aperti in modo invitante ciascuno su un immagine gaiamente colorata di quadrupede, di pesce o di uccello.

«Ora portate i bambini».

Uscirono in fretta dalla stanza e rientrarono dopo pochi minuti spingendo ciascuna una specie di scaffale su ruote i cui quattro ripiani di rete metallica erano carichi di bambini di otto mesi, tutti esattamente precisi (un gruppo Bokanovsky, era chiaro… e tutti (poiché appartenevano alla casta Delta… vestiti di kaki.

«Metteteli in terra».

I bambini furono scaricati.

«Adesso voltateli in modo che possano vedere i fiori e i libri».

[1] Appena voltati, i bambini tacquero immediatamente: poi cominciarono a strisciare verso quelle masse di colori brillanti, quelle forme così allegre e vivaci sulle pagine bianche. Dalle file dei bambini striscianti uscivano piccoli gridi di eccitazione, gorgoglii e cinguettii di piacere.

[2] I più veloci erano già giunti alla meta. [3] Le manine si allungarono incerte, toccarono, afferrarono, sfogliando le rose trasfigurate, sgualcendo le pagine illustrate dei libri. Il Direttore attese che tutti fossero allegramente occupati.

Poi disse: «State bene attenti». [4] E alzando la mano, diede il segnale.

La Bambinaia in Capo, che stava in piedi vicino a un quadro di comando, abbassò una leva.

Vi fu una violenta esplosione. Acuta, sempre più acuta, fischiò una sirena.

I bambini sussultarono, urlarono; i loro visi erano alterati dal terrore.

«E ora», gridò il Direttore (poiché il rumore era assordante…, «ora procediamo a rafforzare l effetto della lezione mediante una leggera scossa elettrica».

Agitò di nuovo la mano e la Bambinaia in Capo abbassò una seconda leva.

Di colpo i gridi dei bambini mutarono di tono. C era qualcosa di disperato, di folle quasi, negli urli acuti e spasmodici che essi ora emettevano. [5] I loro piccoli corpi si contraevano e si irrigidivano; le loro membra si agitavano a scatti come sotto l azione di fili invisibili.

«Noi possiamo far passare la corrente elettrica su tutta questa zona del pavimento» gridò il Direttore a guisa di spiegazione.

«Ma ora basta»; e fece un cenno alla bambinaia.

I corpi che si agitavano, e si irrigidivano, si distesero, e ciò che era stato singhiozzo e urlo di bambini impazziti si allargò di nuovo in urla normali di terrore ordinario.

«Offrite loro ancora i fiori e i libri».

Le bambinaie obbedirono

(Da: A. Huxley, Il mondo nuovo , Mondadori…

della Bambinaia in Capo A

dello scaffale su ruote carico di bambini di otto mesi B

di un membro del gruppo Bokanovsky C

di un appartenente alla casta Delta D

Le bambinaie si misero sull attenti all apparire:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FL 80 13

del Direttore E

venne fatta fischiare una sirena A

venne provocata un esplosione B

vennero fatti distendere i bambini C

venne usata una leggera scossa elettrica D

Per rafforzare l effetto della lezione:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FL 80 14

vennero offerti ancora fiori e libri

E

(6)

ammutolirono subito A

si contrassero e irrigidirono B

si irrigidirono C

sgualcirono le pagine dei libri D

I bambini, appena furono voltati verso quanto disposto dalle bambinaie:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FL 80 15

urlarono terrorizzati E

vasi di fiori A

una fila di in-quarto per l infanzia B

vestiti color kaki C

ruote dai colori brillanti D

I libri aperti mostravano:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FL 80 16

immagini colorate di animali E

dicendo: "State bene attenti"

A

alzando la mano B

dicendo di scaricare i bambini C

abbassando una leva D

Il Direttore diede il primo segnale:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FL 80 17

gridando: "Ora procediamo"

E

perché c era un rumore assordante A

per prendere i libri B

per prendere dei vasi di rose da distribuire C

per abbassare una leva D

Le bambinaie uscirono dalla stanza:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FL 80 18

per poi rientrare portando dei bambini

E

(7)

BRANO FA 11

Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.

I proverbi esprimono di solito il desiderio della gente. Sono i modi giocosi con cui le grandi aspirazioni tentano di diventare realtà. Nella loro laconicità esprimono l'utopia. Ma nella loro utopia determinano i grandi movimenti di pensiero e il quotidiano adattarsi alla dura realtà obiettiva (ob-jectum, cioè posto di fronte e contro…. Così è per il proverbio che fa da titolo a questo capitolo: "Volere è potere". Schiacciati dalle pressioni esterne, abituati a essere imprigionati, uccisi, affamati dalle forze naturali e spesso inutilmente dai loro simili, gli uomini riaffermano la loro volontà di autonomia e il loro desiderio di sopravvivere nonostante tutto. Si rivolgono alle religioni, alla politica, alle scienze e alle arti per riaffermare il loro diritto a esistere, cioè il loro desiderio di potere. Ma l'utopia è lontana e lunga è la strada per arrivare alla meta. Da cui volere è potere. Abituati per millenni al fatto che la loro volontà non contava niente e che solo al di fuori di loro c'era il destino della loro esistenza, gli uomini hanno espresso con un proverbio il desiderio e l'utopia, la speranza e la rassegnazione, l'illusione paranoica che il mondo dipenda da loro.

Volere è potere. Mai come in questo proverbio gli uomini hanno espresso la loro impotenza. Poiché dipende da noi, ogni fallimento in un'impresa è da imputarsi solo a noi. Se non abbiamo potuto è segno che non abbiamo voluto. Un invito a volere, a far agire la "forza di volontà" proprio quando tutto pare impossibile. Gli uomini, diceva Freud, preferiscono accusarsi di crimini che non hanno mai commesso, pur di sfuggire al sentimento dell'assurdo e dell'impotenza. Accusarsi significa almeno dichiararsi potenti. Il sentimento di impotenza altro non è che il sentimento di dipendenza: dalla natura, dagli animali, dagli altri uomini, dai cibi, da noi stessi. Quando Freud introdusse il concetto di inconscio, ampliò a dismisura la gamma delle nostre dipendenze. E aumentò perciò il sentimento di impotenza. Anche se è vero che la conoscenza di un legame sconosciuto, che non credevamo esistesse, giova alla conquista della nostra autonomia, ciò nonostante tale conoscenza di un legame nuovo risulta di primo acchito sgradevole e dà sentimenti di impotenza che spiegano molte delle resistenze alla psicoanalisi e alla psicologia in genere.

Il desiderio di esistenza, di individualità e di vita urta contro la paura di impotenza, di dipendenza, di morte. I latini avevano due verbi per esprimere il desiderio: desiderare e optare. deriva "dalle stelle" ( … ed esprimeva "desideri" che non potevano essere accontentati dalla nostra volontà. deriva dai nostri occhi (in greco la radice , presente per esempio in ottica, significa vedere… cioè dal mondo delle cose tangibili, dipendenti dalla nostra volontà. Trasformare il desiderio in opzione fu il sogno-mito del mondo greco, latino, cristiano: il volere è potere.

(da: E. Spaltro, "Sentimento del potere , Boringhieri, Torino, 1984…

si trova espressa nei proverbi in forma laconica A

è un modo giocoso per raccontare gli scopi dell'uomo B

è il contrario della realtà obiettiva vissuta quotidianamente C

è espressione del sentimento di impotenza D

L'utopia degli uomini:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FA 11 19

è un'illusione paranoica E

erano i due verbi usati nell'antica Grecia con significato sinonimico A

erano i due verbi usati dagli antichi greci per tradurre l attuale "Volere è potere"

B

sono due verbi che indicano le paure di impotenza, dipendenza e morte C

erano due verbi che si riferivano l'uno all'osservazione delle stelle e l'altro a quella del mondo delle cose tangibili D

"Desiderare" e "optare":

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FA 11 20

erano i due verbi che si usavano per esprimere, rispettivamente, il desiderio che non poteva avverarsi e quello che dipendeva dalla propria volontà

E

che il mondo dipenda da loro A

che la loro volontà possa permettergli di sopravvivere alla realtà B

di poter sfuggire al sentimento di impotenza, dichiarandosi potenti C

di non contare nulla di fronte al proprio destino D

Secondo l'autore, gli uomini hanno l'illusione paranoica:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FA 11 21

di poter influenzare la propria esistenza

E

(8)

l'oppressione dell'uomo soggiogato da altri uomini A

i grandi movimenti di pensiero di religione, politica, scienze e arti B

ciò che è posto di fronte e contro la volontà dell'uomo C

il desiderio degli uomini di sopravvivere nonostante fattori avversi che non dipendono da loro D

"Volere è potere" è un proverbio che, secondo l'autore, esprime:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FA 11 22

la gioia per la conquista di autonomia E

si generano sentimenti di impotenza che causano resistenze alla psicoanalisi e alla psicologia A

il sentimento di impotenza acquisisce proporzioni più ridotte B

aumenta il profondo senso di impotenza dell'uomo e quindi la profondità delle sue dipendenze C

aumenta smisuratamente la scala delle dipendenze dell'uomo e, di conseguenza, il suo senso di impotenza D

Con l'introduzione del concetto di inconscio:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FA 11 23

si disvela un legame sconosciuto, che rende l'uomo più autonomo E

non esisteva prima di Freud A

deriva dalla sottomissione dell'uomo alla natura e agli altri uomini B

è una risposta inconscia al sentimento dell'assurdo C

corrisponde al sentimento di impotenza D

Il sentimento di dipendenza:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO FA 11 24

è causa dell'impotenza dell'uomo E

BRANO EE 18

Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.

Il disegno è una forma della funzione semiotica che s'inserisce a metà strada tra il gioco simbolico, di cui presenta il medesimo piacere funzionale e il medesimo autotelismo, e l'immagine mentale con la quale divide lo sforzo d'imitazione del reale. Luquet fa del disegno un gioco, ma resta il fatto che, anche sotto le sue forme iniziali, esso non assimila qualsiasi cosa a qualsiasi cosa e rimane, come l'immagine mentale, più vicino all'accomodamento imitatore. In effetti, costituisce sia una preparazione, sia una risultante di questa e tra l'immagine grafica e l'immagine interiore esistono innumerevoli interazioni, poiché entrambe derivano direttamente dall'imitazione.

Nei suoi celebri studi sul disegno infantile, Luquet ha proposto stadi e interpretazioni a tutt'oggi ancora valide. Prima di lui, gli autori sostenevano due opinioni contrarie: gli uni ammettevano che i primi disegni infantili sono essenzialmente realisti, poiché si attengono fino a tardi a modelli effettivi senza disegni d'immaginazione, gli altri insistevano al contrario sull'idealizzazione di cui testimoniano i disegni primitivi. Luquet sembra aver troncato definitivamente il dibattito mostrando che il disegno del bambino fin verso gli 8-9 anni è essenzialmente realista nell'intenzione ma che il soggetto comincia con il disegnare ciò che sa di un personaggio o d'un oggetto molto prima d'esprimere graficamente ciò che vede del medesimo: osservazione fondamentale, di cui rinverremo tutta la portata a proposito dell'immagine mentale che, essa pure, è concettualizzazione prima di giungere a buone copie percettive.

(Da: Piaget, "La psicologia del bambino"…

evoluzione A

analisi B

importanza C

vivanda D

Nel contesto del brano, il termine "portata" (ultimo periodo del brano) potrebbe correttamente essere sostituito da:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO EE 18 25

accessibilità

E

(9)

al bambino che disegna A

al bambino che non è in grado di esprimere graficamente ciò che vede in un personaggio o un in oggetto B

a un bambino che ha già conosciuto il personaggio o l'oggetto che deve disegnare C

a ciò che il bambino ha intenzione di disegnare, personaggio od oggetto D

Nell ultimo paragrafo, il termine "soggetto" si riferisce:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO EE 18 26

al bambino che riesce a riprodurre copie realiste della propria immagine mentale di un oggetto o di un personaggio E

sebbene abbiano due origini differenti, interagiscono fra loro A

sono assimilabili al gioco se servono per disegnare B

sono più vicine all'accomodamento imitatore C

nessuna delle altre alternative è corretta D

L'immagine grafica e l'immagine interiore:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO EE 18 27

sono preparatorie al disegno E

tende a fare copie realistiche dal vivo di oggetti e personaggi A

impara a disegnare quello che sa di un personaggio o di un oggetto prima di imparare a disegnare ciò che vede dello stesso

B

si attiene fino a tardi a modelli effettivi, senza disegni di immaginazione C

disegna le proprie immagini mentali, accomodandole interiormente D

Secondo quanto riportato nel brano, Luquet ha dimostrato che il bambino:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO EE 18 28

disegna le proprie immagini mentali, che sono concettualizzazioni, prima che copie percettive E

condivide con l immagine mentale l autotelismo e il piacere funzionale A

è un gioco simbolico B

prevede uno sforzo di imitazione del reale C

è un immagine mentale D

Secondo l autore del brano, il disegno:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO EE 18 29

condivide con il gioco simbolico lo sforzo di imitazione del reale E

possono ora dedicarsi agli studi sull'immagine mentale che, come il disegno, è concettualizzazione prima di giungere a buone copie percettive

A

hanno animato un dibattito che non ha alcuna possibilità di essere ripreso B

sostenevano due opinioni diverse tra loro riguardo al disegno infantile C

hanno dovuto aggiornare le proprie analisi sulla base dei suoi celebri studi sul disegno infantile D

Secondo quanto riportato nel brano, gli autori precedenti a Luquet:

Rispondere al seguente quesito facendo riferimento al BRANO EE 18 30

erano d accordo sul fatto che i primi disegni infantili sono realisti E

L'iscrizione è facoltativa e la frequenza gratuita A

L'iscrizione è obbligatoria e la frequenza a pagamento B

L'iscrizione è facoltativa e la frequenza gratuita, ovvero a pagamento in funzione dell'ISEE C

L'iscrizione è facoltativa e a pagamento D

Quale delle seguenti affermazioni relative alla scuola d'infanzia statale è corretta?

31

L'iscrizione è obbligatoria e gratuita

E

(10)

consente di riunire scuola d'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria in un unico ciclo di istruzione e formazione A

permette di mantenere una netta separazione tra i cicli scolastici B

non facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione C

consente la progettazione di un unico curricolo verticale D

La presenza di istituti comprensivi:

32

non ha effetti sul curricolo scolastico E

deve richiedere l'intervento del dirigente scolastico A

deve necessariamente ricorrere a strumenti appositi B

può richiedere ai genitori l'esecuzione di visite specifiche C

in una prima fase può far riferimento all osservazione delle prestazioni nei vari ambiti di apprendimento interessati dal disturbo

D

Per individuare un alunno con un potenziale Disturbo Specifico di Apprendimento, l'insegnante:

33

deve richiedere l'intervento dell'ASL E

deve essere proibito perché il bambino potrebbe sporcarsi A

va assecondato perché è un momento di apprendimento e conoscenza B

va impedito perché non è un comportamento educato C

va proposto perché è un momento in cui il bambino si rilassa D

Il bisogno del bambino piccolo di manipolare il cibo:

34

deve essere organizzato nei tempi e nei modi dall adulto E

Daniel Goleman A

Jean-Jacques Rousseau B

Sigmund Freud C

Jean Piaget D

L'autore di riferimento quando si cita la nozione di "intelligenza emotiva" è:

35

Maria Montessori E

da Giovanni Gentile A

dalle sorelle Agazzi B

da Maria Montessori C

dalla Scuola di Barbiana D

"Il metodo della pedagogia scientifica" è il titolo di un famoso libro pubblicato nel 1909 che, tradotto in molte lingue, diede alle teorie pedagogiche dell'autore una risonanza mondiale. Il libro fu scritto:

36

da Sigmund Freud E

solamente per i bambini portatori di handicap A

per grandi B

per piccoli C

per medi D

L'attività comunemente denominata "cestino dei tesori" è indicata:

37

solamente per i bambini con ottime capacità di espressione verbale

E

(11)

il processo che si conclude con l'approvazione del Piano dell'offerta formativa A

il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l'innovazione educativa B

il concatenarsi di una serie di operazioni standard interdipendenti C

eseguita in base a rigide linee guida dettate dal ministro dell'Istruzione D

La costruzione del curricolo d'istituto è:

38

predisposta dal provveditore agli studi in base alle singole esigenze delle scuole E

al gruppo di portare a termine un progetto complesso, a condizione che siano presenti al suo interno bambini particolarmente capaci

A

a ciascun bambino di omologarsi con il gruppo, identificandosi con i compagni B

a ciascun bambino di contribuire personalmente al progetto comune al gruppo, che viene sviluppato in modo condiviso C

a ciascun bambino di partecipare al progetto comune al gruppo senza offrire un proprio contributo D

L apprendimento cooperativo consente:

39

al gruppo di raggiungere obiettivi di apprendimento in modo più veloce, indipendentemente dal fatto che tutti i bambini vi partecipino

E

nessuna delle altre alternative è corretta A

Studio Validità Asilo NIdo B

Scala per la Valutazione di Nuovi Insegnamenti C

Scala Valore Asilo NIdo D

L acronimo SVANI sta per:

40

Scala di Valutazione Asilo NIdo E

interpretazione A

attenzione B

aiuto C

giudizio D

In ambito psicopedagogico, l'ascolto è principalmente caratterizzato da:

41

approfondimento E

uno psicologo esponente della psicologia della forma (Gestalt…

A

un pedagogista del Novecento B

il fondatore della scuola di Palo Alto C

un esponente della psicoanalisi D

Jean Piaget può essere definito:

42

uno psicologo con formazione in scienze naturali che ha sviluppato la psicologia genetica E

sempre da tre sezioni, che comprendono bambini di 3, 4 e 5 anni A

normalmente da tre sezioni corrispondenti all'età dei bambini; le sezioni non possono comunque essere più di nove B

di regola da quattro sezioni; le sezioni non possono comunque essere più di sette C

normalmente da tre sezioni corrispondenti all'età dei bambini; le sezioni non possono comunque essere più di sei D

A norma del d.lgs. 297/1994, le scuole dell'infanzia statali sono composte:

43

sempre da tre sezioni, salvo casi specificatamente previsti dalla legge

E

(12)

imitativo A

competitivo B

facilitato C

simbolico D

SI tratta di un gioco che favorisce la concentrazione e la capacità di selezionare, di sperimentare concetti spaziali e le proprietà dei materiali. È il gioco:

44

euristico E

una dote che appartiene esclusivamente agli individui che hanno un intelligenza superiore alla media A

l attitudine innata e non acquisibile a produrre scritti e oggetti artistici e originali B

la capacità di cogliere rapporti singolari tra le cose e di manifestarli in modo originale C

l abilità di creare manualmente oggetti e artefatti a partire dalla copia di quelli esistenti D

La creatività può essere definita:

45

la fantasia, infatti i due termini sono sinonimi E

ha durata quinquennale A

non concorre all'educazione di bambini e bambine B

ha durata triennale C

rientra nel primo ciclo di istruzione D

La scuola dell'infanzia:

46

è obbligatoria E

Disturbi psicologici A

Disabilità B

Nessuna delle altre alternative è corretta C

Disturbi della condotta D

Quale dei seguenti Bisogni Educativi Speciali è compreso nelle sotto-categorie descritte nelle direttive ministeriale?

47

Disturbi emotivi E

Pedagogia interculturale A

Didattica generale B

Pedagogia sociale C

Pedagogia speciale D

In pedagogia, qual è la disciplina che si occupa dei problemi relativi alla disabilità?

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Antropologia dell'educazione E

distinzione A

inclusione B

selezione C

esclusione D

I principi alla base dell integrazione scolastica si fondano su una logica di:

49

discriminazione

E

(13)

uno spazio per i maschi e uno spazio per le femmine A

un solo spazio in cui si possano svolgere tutte le attività a seconda del momento B

angoli dove i bambini possano modulare i tempi tra attività esplorative e attività rilassanti C

uno spazio con materassi e lettini in cui i bambini possano addormentarsi liberamente D

Lo spazio, all interno della scuola dell infanzia, si deve qualificare come fonte di stimolazioni articolate e deve essere percepito come un ambiente rassicurante, in grado di dare contenimento emotivo ai bambini. A questo proposito è utile allestire nella sezione:

50

un angolo per i salti e le capriole E

ignorare il bambino, aspettando che sia lui a trovare una soluzione al suo problema di mancanza di attenzione durante l attività

A

allontanare il bambino con Bisogni Educativi Speciali dalla classe o dal gruppo che partecipa all attività B

tentare di integrare il bambino con Bisogni Educativi Speciali nell'attività, affidandogli per esempio un ruolo diverso che gli permetta di partecipare

C

interrompere al primo cenno di disturbo l'attività, dato che essa interferisce con la sensibilità e le inclinazioni del bambino con Bisogni Educativi Speciali

D

Nella situazione in cui un bambino con Bisogni Educativi Speciali non partecipi e disturbi un'attività svolta dal gruppo classe, l'educatore si comporterà in modo da:

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programmare un'attività diversa che il bambino con Bisogni Educativi Speciali possa svolgere separato dal gruppo classe, perchè non è affatto importante la partecipazione ad attività condivise

E

il delicato momento in cui vedere insieme le due figure di attaccamento, l'educatore e il genitore, porta sempre i bambini ad avere scoppi d'ira

A

il momento in cui l'educatore può dare libero sfogo alla creatività e alle capacità artistiche B

il delicato momento di scambio di informazioni tra educatore e famiglia, che può attivare varie e diverse reazioni nei bambini

C

un momento di passaggio in cui non è richiesta all'educatore tanta attenzione, quanta per esempio si deve avere nel momento del pranzo o del sonno

D

Il momento dell'uscita e del ricongiungimento è:

52

il momento della giornata in cui è necessario per l'educatore esprimere maggiormente la sua autorità e mantenere un controllo totale

E

udito A

cognizione B

empatia C

attenzione D

La capacità di comprendere e fare proprio ciò che sente un altra persona è definita:

53

simpatia E

una disciplina pedagogica che ha per oggetto di studio le metodologie di insegnamento A

una disciplina fondata da John Dewey in America e teorizzata nel volume "Scuola e società"

B

l arte innata dell insegnamento C

una scienza filosofica che si occupa della programmazione scolastica D

La didattica è:

54

un segmento della pedagogia che si occupa esclusivamente di problematiche legate al mondo scolastico

E

(14)

dal Q.I. dei compagni del bambino A

dalla comparazione delle competenze del bambino con quelle previste in un bambino sano della stessa età B

dall individuazione delle competenze che il bambino non ha ancora raggiunto C

esclusivamente dalle aspettative dei genitori del bambino D

Nella stesura di un progetto educativo individualizzato rivolto a un bambino con Bisogni Educativi Speciali, la scuola dell infanzia deve partire:

55

dall individuazione delle competenze che il bambino ha già raggiunto E

ha inizio il 1 settembre e termina il 31 agosto A

ha inizio il 1 settembre e termina il 31 luglio B

ha inizio il 15 settembre e termina il 31 agosto C

ha inizio il 1 settembre e termina il 30 giugno D

A norma del d.lgs. 297/1994, nella scuola d'infanzia l'anno scolastico:

56

ha inizio il 5 settembre e termina il 31 luglio E

Dipende dal grado di disabilità della persona A

No, ma è garantito nelle altre istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie B

No, è garantito solo nel primo ciclo di istruzione C

Nessuna delle altre alternative è corretta D

Il diritto all'educazione e all'istruzione della persona disabile è garantito anche nelle scuole dell'infanzia?

57

Sì, ai sensi della legge 104/1992 E

una modalità di gioco infantile A

un'attenzione prioritaria alle esigenze del bambino B

uno strumento educativo C

una deviazione dell'azione educativa D

Nell ambito delle teorie pedagogiche, il puerocentrismo è:

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una tecnica metacognitiva E

l insegnante richiede agli alunni di promuovere il rispetto delle regole all interno del gruppo classe secondo le strategie disciplinari adeguate

A

gli alunni sono sollecitati dall insegnante all apprendimento delle regole del gruppo classe, al fine di saperle rispettare in modo adeguato

B

nessuna delle altre alternative è corretta C

l insegnante indica agli alunni le abilità necessarie allo svolgimento dei compiti di apprendimento e le strategie operative più adeguate

D

Un efficace modalità di realizzazione di una didattica metacognitiva è l approccio autoregolativo, nel quale:

59

gli alunni sono aiutati dall insegnante nel processo di riconoscimento delle abilità necessarie allo svolgimento dei compiti di apprendimento e sollecitati a scegliere le strategie operative più adeguate

E

Potenziamento delle dotazioni fisiche A

Sviluppo corporeo, mentale ed emotivo B

Sviluppo della memoria di lavoro C

Quale ruolo principale riveste l attività motoria nell infanzia?

60

(15)

Riferimenti

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