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“Il problema della Terra è che hanno smesso di crearla da un bel po’” Mark Twain

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Academic year: 2021

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“Il problema della Terra è che hanno smesso di crearla da un bel po’” Mark Twain Introduzione

Con questo lavoro cercherò di spiegare quali sono le maggiori problematiche riguardo alla programmazione turistica di una località, utilizzando un concetto nato per l’applicazione nel campo dell’ecologia come la Carrying Capacity.

Nel primo capitolo definisco il significato della Carrying Capacity, letteralmente "capacità di carico", cioè la capacità di un ambiente e delle sue risorse di sostenere un certo numero di individui. Essa nasce nella sua accezione originaria per l’applicazione in sistemi popolazione / risorse relativamente semplici, come ad esempio il numero di bovini o ovini che una data estensione di un dato terreno può mantenere senza degradarsi.

Applicando il concetto alla popolazione umana si definisce la Carrying Capacity come il numero massimo di individui appartenenti ad una specie che possono stare in un determinato ambiente.

Carrying Capacity diventa così un concetto sia statico che dinamico allo stesso tempo: in “ambiente” ecologico esso è statico, mentre se applicato alle popolazioni umane diventa dinamico comprendendo dinamiche relazionali ben più ampie rispetto a quelle puramente naturali.

A partire dagli anni ’60 e ’70 la crescita della popolazione umana e lo sviluppo accelerato del sistema economico hanno portato alla nascita di una vera e propria riflessione ambientale, sottolineando la situazione di difficoltà dell’ecosistema naturale ad assorbire le sollecitazioni esterne provocate dalle attività antropiche.

Sulla spinta di queste considerazioni si è arrivati a creare una sociologia dell’ambiente, con le sue implicazioni di natura filosofica, seguita dalla dichiarazione di intenti da parte degli Stati Nazionali e di Organizzazioni Sovranazionali: l’obiettivo è la nascita e l’affermazione di un nuovo modello di sviluppo definito “sostenibile”.

Lo Sviluppo Sostenibile, nato ufficialmente dal rapporto presentato dalla Commissione Brumtland nel 1987, suggerisce una nuova idea di crescita che si basa sull’equità intergenerazionale e intragenerazionale.

Nel secondo capitolo affronto il problema relativo all’applicazione del concetto alle popolazioni umane. La complessità relazionale delle attività antropiche sottolinea I

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proprio il ruolo dinamico della Carrying Capacity. Lo stile di vita assunto negli anni dalla popolazione dei Paesi, cosiddetti, Sviluppati ha condizionato il rapporto uomo-ambiente al punto da ripensare questa relazione in un’ottica di sostenibilità.

La nuova sensibilità ambientale viene supportata da politiche che cercano concretamente di creare il nuovo percorso della società moderna basato sull’equilibrio dinamico all’interno del quale sono in armonia i rapporti tra la qualità ambientale, il sistema economico e l’equità sociale.

Per valutare la sostenibilità nei diversi settori che compongono la società si utilizzano diversi indicatori e la Carrying Capacity si può immaginare come un intervallo quali-quantitativo entro il quale si verifica il processo di sviluppo sostenibile.

Nel terzo e quarto capitolo il concetto della Capacità di Carico assume una nuova dimensione. L’innovazione riguardo la trattazione della Carrying Capacity sta nella traslazione del concetto all’interno del turismo e delle sue complesse dinamiche.

A partire dagli anni ‘80 viene usato nella letteratura economica e ambientale il termine Tourism Carrying Capacity che rappresenta la capacità di carico di una località turistica, ovvero il numero massimo di persone che visita in un determinato periodo una determinata destinazione senza comprometterne le sue caratteristiche ambientali, fisiche, economiche e socio-culturali e senza ridurre la soddisfazione dei turisti.

A partire da questa definizione, le considerazioni sulla Carrying Capacity non saranno soltanto di carattere ecologico, ma si estenderanno al punto da considerare il ruolo dell’attività antropica del turismo sull’ambiente, dove le specie in competizione sono due: la popolazione autoctona, residente e la popolazione turistica.

Negli ultimi anni la letteratura turistica ed ecologica hanno aumentato la loro attenzione verso l’utilizzo di questo concetto in sede di programmazione turistica a causa della maggiore interazione esistente tra turismo ed ambiente.

Il turismo è uno dei principali mercati mondiali che riesce a muovere un alto numero di persone, sia inteso come moto fisico, sia come occupati.

Il turismo, secondo le ultime statistiche fornite dal World Tourism Organization, è riuscito a far muovere, nel 2008, ben 924 milioni di persone-turisti che hanno raggiunto e visitato ogni parte del mondo, con previsioni di crescita ad oltre un miliardo nei prossimi anni.

Ciò deve far riflettere sull’entità dell’impatto dell’industria turistica sulle risorse naturali, sociali, culturali ed economiche delle destinazioni oggetto di turismo come il valore aggiunto creato, la crescita di occupazione, gli investimenti infrastrutturali, ma II

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anche l’aumento dei diversi tipi di inquinamento con la conseguente perdita di biodiversità, la congestione strutturale, la possibile modificazione degli stili di vita e del sistema culturale indigeno.

L’Unione Europea, sul modello dello Sviluppo Sostenibile, negli ultimi anni ha riorganizzato strutturalmente il modo di fare turismo e implementato il sistema di monitoraggio sullo stesso. Inoltre si è adoperata per concretizzare un significativo cambiamento attraverso l’emanazione di linee guida per la pianificazione delle destinazioni turistiche. È nel quinto capitolo che si vedrà la metodologia proposta per valutare e attuare la sostenibilità dei flussi turistici.

Sono diversi infatti i progetti finanziati dall’Unione Europea, in particolare dalla Direzione Generale Ambiente: tra questi la Tourism Carrying Capacity è un importante strumento di analisi e di progettazione sostenibile.

Tra i progetti proposti, ho analizzato, nel sesto capitolo, un esempio guida a livello nazionale ed europeo, realizzato dalla Provincia di Rimini.

In tale progetto si possono vedere i passi inerenti l’iter metodologico proposto dalla Provincia di Rimini, che è quello maggiormente usato dagli analisti del settore.

La metodologia della valutazione della Carrying Capacity Turistica si compone di pochi ma essenziali passi: si parte da una dettagliata comprensione della situazione presente, si attiva un percorso di partecipazione dei diversi stakeholders, si creano scenari ipotetici per poi valutare quale sarà il migliore nel complesso, dopo una attenta osservazione dei parametri guida, ambientali e socio-economici.

Nel settimo capitolo infine, utilizzando la base metodologica descritta, ho cercato di avanzare una personale valutazione della Carrying Capacity Turistica riguardo la zona dove attualmente vivo, situata nella Provincia di Massa Carrara. In questa ottica ho tenuto conto dei dati del sistema turistico italiano, e quindi di quelli della Regione Toscana, dove è attivo un importante percorso di turismo sostenibile. Ho affrontato infine l’andamento del turismo locale e, per una analisi più dettagliata, ho suddiviso l’area apuana in due zone, rispettivamente la costa e l’entroterra lunigianese.

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