• Non ci sono risultati.

2 - MATERIALI E METODI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "2 - MATERIALI E METODI"

Copied!
10
0
0

Testo completo

(1)

2 - MATERIALI E METODI

2.1 DESCRIZIONE DEL SITO DI STUDIO

L'impianto estrattivo dell'Enigas Luna B, ove è stato condotto questo studio, si trova a circa 2.8 miglia nautiche dalla costa calabrese di Crotone (39° 0.4' 53.94'' N 17° 11' 49.95'' E; Fig. 1). L'impianto è ancorato ad una profondità di 100 m. La struttura della piattaforma Luna B, consiste in un rettangolo orientato con i lati corti a Nord e a Sud, mentre i lati lunghi ad Est ed ad Ovest; ogni lato lungo prevede 4 pilastri portanti, di cui due posti agli angoli e due centrali. I due pilastri centrali su un lato sono collegati ai rispettivi pilastri sul lato opposto tramite delle travi orizzontali, dal cui centro partono due pilastri obliqui, di rinforzo, che raggiungono l'estremità superiore dei pilastri esterni. Inoltre, nel versante Nord della piattaforma, nell'area compresa tra i primi quattro pilastri si trovano 12 tubi del metano.

(2)

Al di sotto della piattaforma, sono state posizionate 3 telecamere, che inviavano segnali in superficie ad un registratore con quattro canali. Le telecamere subacquee scafandrate erano tenute fisse, su dei pilastri tramite fascette e mantenendole fisse nella stessa direzione di ripresa per tutta la durata dell'esperimento. Le riprese sono state effettuate in due periodi differenti: dal 24 al 27 Ottobre 2007 e dal 19 al 22 Febbraio 2008. In entrambi i periodi, le telecamere sono state collocate in un range di profondità tra i 5 e i 12 metri, comprendendo eventuali cambiamenti di posizione delle telecamere dovute a fenomeni ambientali. Le tre telecamere sono state posizionate: una sui pilastri obliqui posti a sud e rivolta verso il secondo pilastro ovest (Ch1); due sui tubi del metano rivolte, rispettivamente, una verso il terzo pilastro est (Ch2) e l'altra verso i pilastri obliqui posti a nord (Ch3, Fig. 2).

(3)

Figura 2. Pianta della piattaforma con riferimento ai pilastri osservati, indacati dal simbolo della telecamera, e visuale dei pilastri.

Escluso il primo giorno, utilizzato per stabilire l'esatto collocamento delle telecamere ed il loro corretto funzionamento e l'ultimo che è stato scartato per evitare l’effetto margine, le registrazioni utili ai fini della presente tesi erano quelle condotte dalle 06h00 GMT alle 18h00 GMT di ciascun giorno di campionamento. Ciò ha permesso di ottenere ben 72 ore di registrazione relative a ciascun periodo.

(4)

all’intervallo di tempo tra le 9h00 GMT e le 18h00 GMT. Così per ogni ora relativa a questo intervallo di tempo, per ogni giorno e periodo di campionamento, sono stati campionati in modo del tutto causale 10 intervalli di registrazione da 2 minuti ciascuno; ciò ha permesso di ottenere circa 20 minuti di immagini che fossero rappresentative dell’intera ora campionata.

2.2 METODOLOGIA DI CAMPIONAMENTO

Lo studio ha previsto la raccolta di immagini video relative all’area di pertinenza della piattaforma Luna B di Crotone. Il sistema utilizzato era composto da un video registratore digitale (DVD-R) cui erano collegate 3 telecamere subacquee dotate ciascuna di 50 metri di cavo di trasmissione.

Le telecamere (del peso di circa 1 kg inclusa la scafandratura e con un ingombro di circa 25 cm x 25 cm) sono state fissate ai pilastri ad altezze prefissate (-3m; -12m) tramite staffe orientabili in dotazione alle comuni telecamere. Esse inviavano il segnale video al DVD-R posto sul piano della piattaforma tramite un cavo di alimentazione/AV in dotazione lungo circa 50 metri.

Il sistema constava quindi di una telecamera per ogni pilone (si veda sopra). Il segnale inviato tramite ciascun cavo alle 3 porte di entrate del DVD-R (Alimentazione: DC 12V 4.5°; Dimensioni: 33 cm x 36 cm x 5 cm (H); peso: 5.3 Kg) era alimentato da corrente elettrica. Il DVD-R dotato di Hard Drive interni registrava le immagini. Le telecamere erano staffate ciascuna ai piloni con un collare.

Le immagini così ottenute sono state esaminate attraverso il metodo del focal sampling (Martin & Bateson 1993) che consiste nell'osservazione di un individuo o di un gruppo di individui per un tempo ben definito (circa 2 minuti) o sino a quando esso

(5)

rimane visibile.

2.2 DISEGNO SPERIMENTALE

Il disegno sperimentale ha considerato 3 fattori: PERIODO, fisso; PILASTRO, fisso; GIORNO, random. Il fattore PERIODO presentava due livelli, autunno e inverno mentre il fattore PILASTRO 3 livelli. A loro volta questi livelli includevano 2 livelli del fattore GIORNO. Le repliche di questo disegno sperimentale erano in tutto 9 (n = 9) per ogni incrocio. Le repliche erano rappresentate da un intervallo da 20 minuti ciascuno, scelto casualmente all'interno di ogni ora disponibile di campionamento (Fig. 3).

(6)

2.3 ANALISI COMPORTAMENTALE

Gli individui, appartenenti ad ogni singola specie, sono stati preliminarmente osservati per compilare un'etogramma (Martin & Bateson, 1993), ovvero per stilare una lista dei comportamenti più significativi e finalizzati di ciascuna specie in modo da ottenere, per ciascuna di esse, una descrizione dettagliata ed inequivocabile (Tab.1).

Variabili comportamentali

Descrizione variabili

Close Pil Numero di individui vicini al pilastro (distanza compresa tra 1 e 3 m)

Far Pil Numero di individui lontani dal pilastro (distanza compresa tra 6 e 9 m)

Stop Tempo di permanenza di un individuo nella schermata (per almeno 20 sec)

Movement Spostamento (i.e. diretto per almeno 5 sec) di un individuo verso il pilastro o

verso la telecamera

Cruise Movimento direzionato di passaggio nella visuale per meno di 20 sec di

individui

# beccate pil Numero di beccate sul pilastro

# antagonismo Numero di atti antagonistici tra individui della stessa specie o di diversa specie

Tabella 1. Etogramma delle variabili comportamentali

Per ottenere una valutazione corretta delle variabili close pil e far pil, è stato necessario quantificare le distanze effettive, schematizzate in figura 4, tra il pilastro e il pesce (distanza A) e tra il pilastro e la telecamera (distanza B). Per far ciò, è stata effettuata una simulazione della piattaforma, in cui il pilastro è stato costruito attraverso l'uso di un tubo del diametro di 50 cm ancorato al fondo. I pesci sono stati sostituiti da sagome in lamiera, ritagliate in base alla misura media di un individuo appartenente ad ogni singola specie. La sagoma era tenuta da un operatore che, dotato di una rotella metrica, provvedeva a posizionarla e a mantenerla a distanze comprese tra 1 e 3 m e tra 6 e 9 m. Le sagome sono state fotografate da un secondo operatore che precedentemente aveva preso posizione ad una distanza di circa 10 m dal tubo.

(7)

Figura 4. Rappresentazione grafica della simulazione.

Le fotografie così ottenute sono state utilizzate come metro di paragone per standardizzare la distanza a cui si trovava un individuo durante le riprese. Ciò è stato possibile confrontando le dimensioni di ogni singolo individuo, osservato durante il campionamento, con le dimensioni delle sagome ed ha permesso una stima quantitativa della posizione di un individuo rispetto al pilastro.

Attraverso le osservazioni preliminari sono state individuate tutte le specie presenti all'interno della piattaforma, di cui sono riportati l'habitat, l'alimentazione e alcuni aspetti del comportamento in tabella 2.

(8)

Tabella 2. Scheda riassuntiva di alcuni aspetti ecologici delle specie osservate (Riedl, 2005; Louisy, 2006).

Specie Habitat Range di

profondità (metri)

Alimentazione Comportamento Foto

Anthias anthias Fondali rocciosi, grotte ,

anfratti e barriere coralline 30-80 m (crostacei e piccoli pesci)Carnivora Specie notturna

Boops boops Demersale, vive in fondali

ricchi di vegetazione 5-30 m (crostacei e plancton)Onnivora Gregaria; spesso in superficie di notte

Chromis chromis Fondali rocciosi e praterie

di Posidonia 5-15 m Carnivora (zooplancton) Gregaria

Diplodus vulgaris Fondali rocciosi, praterie di Posidonia e occasionalmente fondi sabbiosi 2-50 m Carnivora (crostacei, vermi e molluschi)

Spesso sparso in piccoli gruppi, a volte si riunisce in sciami numerosi immobili a

mezz'acqua

Oblada melanura Fondali rocciosi e praterie

di Zoostera 0-10 m (invertebrati)Onnivora Gregaria

Thalassoma pavo Ambienti poco profondi e

ben illuminati

0-30 m Carnivora (molluschi e crostacei)

Solitari; i giovani e le femmine spesso si trovano in gruppo per cercare cibo

(9)

2.4 ANALISI DEI DATI

Le informazioni comportamentali sono state analizzate per testare l’ipotesi nulla, che la piattaforma non provocava attrazione nei confronti delle specie ittiche, usando un'analisi della varianza (ANOVA) a quattro vie. Pertanto, il fattore Specie (6 livelli) è stato inserito nel disegno sperimentale come fattore fisso, insieme al Periodo (2 livelli) e al Pilastro (3 livelli); mentre il Giorno (2 livelli, per Periodo) è stato trattato come fattore random.

Le prime analisi hanno evidenziato una correlazione delle variabili comportamentali con la densità totale. Si è tentato di studiare come tale correlazione potesse influire sulle variabili scelte, ed in particolare come l'incremento della densità totale, dato dal rapporto in percentuale tra la somma degli individui in close e in far e il numero totale di individui nell'ora di campionamento, potesse avere effetto sulla densità degli individui chesceglievano di stare in vicini (close) e/o lontani (far) dal pilastro (fig. 5).

Pertanto, si è deciso di procedere analizzando le variabili comportamentali (close pil, far pil, stop, movement e cruise) relative, ottenute dividendo il valore assoluto di ciascuna variabile per il numero totale di individui osservati in quell'intervallo. In questo modo si è cercato di limitare l'effetto potenziale dell'interferenza densità-dipendente.

(10)

Figura 5. Interferenza densità-dipendente relativa alle variabili close pil e far pil.

Per tutte le elaborazioni, l’omogeneità delle varianze è stata testata usando il test C di Cochran prima dell’ANOVA, mentre il test Student-Newman-Keuls (SNK) ha consentito un’appropriata e significativa comparazione. Il software GMAV rel 5.0 (University of Sydney, licenza personale posseduta da G. SARÀ) è stato usato per realizzare le ANOVA. 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 0 50 100 150 200 250 0 100 200 300 400 500 600 700 800 D en si tà in di vi du i C L O S E, n

R apporto IND C lose + FAR /Ind tot *100

D en si tà in di vi du i F A R , n

Figura

Figura 1. Area di studio: Luna A, Luna B, Hera Lacinia: impianti estrattivi Enigas.
Figura 2. Pianta della piattaforma con riferimento ai pilastri osservati, indacati dal simbolo  della telecamera, e visuale dei pilastri.
Figura 3. Disegno sperimentale su cui si è svolto il campionamento.
Figura 4. Rappresentazione grafica della simulazione.
+3

Riferimenti

Documenti correlati

European Union, which provides that: "The European Parliament and the Council, acting by means of regulations in accordance with the ordinary legislative

La responsabilité des gouvernements dans les pays exportateurs de compétences L’exode des cerveaux est le résultat de cette absence de stratégie locale au sein du pays source,

Even the items that have been discussed reveal a wide range of public involvement in the process of standard setting and enforcement, ranging from minimal in the cases of house

Misurare e monitorare l’attitudine della comunità residente nei confronti dello sviluppo turistico è fondamentale per un secondo ordine di motivi, legati alla

The post-communist Hungarian Constitution was key in supporting a democratization process for more than twenty years. Nevertheless, the overall constitutional architecture did not

In this paper, Mr Jorge Aristóteles Sandoval Díaz, Governor of the State of Jalisco, describes the significant adjustments that his government implemented aiming

The Genesis of a Mosque: Negotiating Sacred Space in Downtown Beirut WARD VLOEBERGHS... This text may be downloaded only for personal

Un  focus  particolare  nel  presente  lavoro  è  stato  eseguito  per  la  città  di  Shanghai.  Si  riportano  infatti  indicazioni  circa  l’evoluzione